LA NUOVA VOCE DEL PENSIONATO. Periodico di informazioni ORGANO BIMESTRALE DELL ASSOCIAZIONE DIPENDENTI A RIPOSO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

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1 Anno IX gennaio/febbraio 2009 n. 34 Sped. in A.P. Comma 20 C art. 2 Lett. Legge 662/96 Filiale P.T. Siena Direzione e Redazione: via Monna Agnese 20, Siena Tel Fax a.associazionepensionati@tin.it Periodico di informazioni ORGANO BIMESTRALE DELL ASSOCIAZIONE DIPENDENTI A RIPOSO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA Direttore: Alberto Cavalieri Direttore Responsabile: Tullio Mori Redazione: Flavio Egni Progetto grafico: Maruska Pradelli Impaginazione: Bernard & Co Reg. Tribunale di Siena n. 718 del 5 ottobre 2001 Stampa: Arti Grafiche Ticci, Sovicille (SI). Palazzo Chigi Saracini. Siena.

2 2 Il giorno 9 gennaio presso la sede dell Associazione si è riunito il Comitato Direttivo con diversi importanti argomenti da trattare. Polizza malattie: analisi andamento e prospettive a breve. Sull argomento viene pubblicato a parte, un documento che illustra le principali novità, al momento conosciute, sulla nuova polizza. Rapporti con Associazioni Pensionati Esattoriali: richiesta di adesione alla nostra Associazione. Al fine di approfondire conclusivamente il dettato della norma Statutaria che regola l adesione alla nostra Associazione, il Comitato Direttivo esprime l orientamento di affidare detto esame ad una commissione. COMITATO DIRETTIVO Il Presidente preso atto di quanto sopra suggerisce: l integrazione nella commissione di un legale che valuti tutti gli aspetti del problema; lo studio delle problematiche che si presenteranno anche per i pensionati provenienti dalle altre banche del Gruppo; l esame di eventuali azioni da porre in essere in caso di una decisione di accoglimento o di rifiuto. Il Comitato approva all unanimità provvedendo alla nomina di detta commissione. Conclusioni del Comitato art. 26: andamento gestione CPA. Riportiamo in altra parte del giornale il documento conclusivo dei lavori della Commissione integrata con i membri indicati dall Assemblea in rappresentanza del Comitato Integrativi. LE NOSTRE PENSIONI INTEGRATIVE: Posizione dell Associazione nell ultimo Comitato Direttivo Andamento del patrimonio ed erogazione degli avanzi ai sensi dell art. 26 dello statuto Cenni storici, analisi delle componenti principali, obiettivi da perseguire Il Comitato Direttivo del ha esaminato il documento predisposto dalla Commissione art. 26, integrata con membri indicati dall Assemblea in rappresentanza del Comitato Integrativi. Il documento era composto di due parti: nella prima si sintetizzava la storia del nostro sistema previdenziale aziendale e nella seconda si identificavano gli obiettivi e le conseguenti azioni da porre in essere. Il Comitato Direttivo ha sostanzialmente condiviso il contenuto del documento ed ha, all unanimità, individuato gli obiettivi dell Associazione al riguardo. Si riportano di seguito le conclusioni del Comitato Direttivo. Fino al 1991 la CPA era uno dei Fondi Esonerativi: fondi cioè con propria personalità giuridica che raccoglievano tutti i contributi degli iscritti della Cassa stessa, versati sia dai Dipendenti che dal Datore di lavoro, esonerato quindi dai versamenti all INPS, salvo una quota di solidarietà. I contributi versati dal Monte erano pari a tre volte la quota a carico del lavoratore e calcolati, in percentuale superiore a quella di Legge, su una base inferiore (le voci pensionabili CPA, con esclusione della parte variabile della retribuzione). La CPA poi erogava l intero trattamento pensionistico agli iscritti. Risultando questi contributi largamente eccedenti rispetto alle riserve matematiche il Monte ottenne dal Ministero l auto - rizzazione a ridurre la misura dei contributi alla CPA e accantonò la differenza in un fondo a Bilancio proprio (Fondo B), che veniva utilizzato per pagare le maggiori integrazioni: le pensioni difatti salirono, in due volte, dal 70 al 79% dell ultima retribuzione. Con la L. Amato del 1990 l azienda fu obbligata a versare all INPS i contributi nella misura di legge. L azienda accantonava inoltre un contributo del 1,50% in un Fondo a Bilancio proprio; l INPS provvide al pagamento del 90 % delle pensioni in precedenza erogate dalla CPA ed il Patrimonio rimase alla CPA a presidio dell integrazione per i dipendenti in servizio e per quelli in quiescenza. L assetto previdenziale fu quindi ulteriormente regolato dalla L. 124/93 e dalla L. 449/98; quest ultima consentiva ai fondi preesistenti di trasformarsi da prestazioni a contribuzione definita con accordo fra le parti (OO/SS e Azienda). La Nuova CPA, adeguata a seguito degli accordi , raccoglieva tutte le prestazioni previdenziali

3 3 esistenti al Monte, per i dipendenti assunti prima del 1991, nonché i relativi Fondi. Difatti nel suo Bilancio 98 il Patrimonio saliva da a mld di lire a seguito del versamento da parte del Monte dei Fondi corrispondenti alle prestazioni assorbite (principalmente il Fondo B). Gli accordi 98 facevano nascere il Fondo complementare e individuavano le modalità con cui sarebbe stato diviso questo Patrimonio, con un criterio di diretta proporzionalità rispetto alle due riserve matematiche: quella del gruppo che rimaneva nel fondo integrativo (pensionati e attivi che optavano in tal senso) e quella di chi passava al complementare (attivi che optavano in tal senso). I calcoli attuariali furono eseguiti adottando come tasso di attualizzazione il 4,50 %, un tasso indiscutibilmente basso per allora (si era con la Lira); in tal modo il debito vitalizio saliva e risultava equivalente al patrimonio; la divisione realizzata con il criterio suindicato ebbe l effetto di determinare un patrimonio del Fondo Integrativo del tutto tranquillizzante per garantire prestazioni certe anche a fronte di eventi a quel momento imprevedibili. Negli anni immediatamente successivi si verificarono una serie di fatti concomitanti che portarono gran parte dei (pochi) Fondi a prestazione definita rimasti in Italia in situazione di grave difficoltà: 1 le tavole di mortalità aggiornate con il censimento 2001 evidenziavano un trend di allungamento della vita media superiore alle stime fatte dagli attuari, che pur avevano da tempo iniziato a correggere le vecchie tavole, 2 il passaggio all Euro rendeva inapplicabili i tassi generalmente usati per attualizzare le prestazioni future (quasi tutti, salvo il nostro, superiori al 7% - tasso del tutto prudenziale con la lira), 3 il mercato mobiliare subiva un tracollo a seguito dei noti eventi dell undici settembre 2001, riducendo il valore dei Patrimoni. Nel caso della CPA il punto 2 non produceva effetti, perché era stato usato un tasso simile a quello dell euro; il punto 3 produceva effetti limitati, ma pur sempre apprezzabili. In merito al punto 1 è stato predisposto il prospetto allegato, con dati ricavati dai Bilanci della CPA. Questa analisi consente di verificare come gli eventi positivi prodottisi negli anni sul patrimonio (elevati rendimenti finanziari e plusvalenze sugli immobili) abbiano consentito di fronteggiare adeguatamente l incremento annuo della durata della vita media, che stava provocando un andamento non normale della riserva matematica: difatti si verificava una crescita, mentre è intuibile che in un fondo chiuso la riserva matematica di norma diminuisce di anno in anno. Solo a partire dal 2007 è ripreso l andamento naturale. Dal prospetto allegato si può altresì verificare come le prestazioni effettive abbiano confermato l attendibilità dei calcoli esposti nella relazione attuariale 1998 per il successivo decennio, relazione che era servita come base numerica per l impianto del sistema. Passando ad un analisi dell attivo del Bilancio, è fuori dubbio che i negativi andamenti del mercato nel 2008 hanno inciso pesantemente sul valore a fine anno dei titoli nei quali è investito il Patrimonio mobiliare, anche se non è ancora nota l entità relativa. Per quanto riguarda il Patrimonio immobiliare, che fornisce il canale minore di alimentazione del rendimento, si osservano tuttora positivi risultati, ascrivibili a diversi fattori, quali: aumento dei valori di stima, notevoli plusvalenze realizzate con le vendite, modesto incremento del rendimento da locazioni, diminuzione del noto Fondo a rettifica dell attivo. L effetto più rilevante (le plusvalenze) era nella sostanza prevedibile e atteso quando fu deciso di vendere l abitativo nel momento in cui si liberavano i singoli cespiti, mentre le relative stime (utilizzate per fini di bilancio) debbono necessariamente essere eseguite sulla base della situazione di fatto (immobile occupato), con un deprezzamento che il mercato indica fra il 30 e il 40 %. La misura precisa dell effetto combinato degli andamenti del patrimonio mobiliare ed immobiliare sarà nota solo a chiusura del Bilancio. La Ferriera di Torniella (GR)

4 4 In termini di obiettivi il Comitato Direttivo è pervenuto all unanimità alle conclusioni sotto riportate. Obiettivo fondamentale è per il fondo integrativo, quello di perseguire esercizio per esercizio l equilibrio fra il debito vitalizio ed il patrimonio, così da ottenere l esaurimento del patrimonio stesso in perfetta sincronia con la cessazione delle erogazioni. Ne discende la necessità di una maggiore informativa che faciliti il collegamento fra i dati numerici ed i criteri contabili espressi nelle raffigurazioni di bilancio, rendendo chiare le politiche di investimento/disin ve sti - mento realizzate e fornendo per la riserva matematica adeguati livelli di dettaglio (come fatto nell anno 1998) nell esposizione dei relativi conteggi. Onde pervenire a quanto sopra espresso il Comitato ravvisa l opportunità che siano poste in essere adeguate iniziative da parte dei vertici dell Associazione. Saranno pertanto da attivare tutti i canali utili al raggiungimento di risultati che consentano il soddisfacimento delle aspettative dei pensionati, ad esempio prestando la massima attenzione, in questa fase di mutata situazione macroeconomica, alla misura delle variabili tecniche adottate, riportate in chiusura della relazione attuariale allegata al bilancio. Concludendo, nell immediato l obiettivo si sostanzia nell ottenere il pagamento degli avanzi arretrati, assicurando la prosecuzione dell attuale maggiorazione anche nel biennio , con utilizzo, come previsto dall accordo 2007 della quota derivante dai rendimenti venutisi a creare nel corso di vari esercizi, a decorrere dall esercizio 2003, non ancora distribuita, e pertanto disponibile per le finalità previste dal richiamato art. 26 dello Statuto. Cassa di Previdenza Aziendale Analisi andamento Prestazioni, Patrimonio e Riserva Matematica ANNO PRESTAZIONI PRESTAZIONI PATRIMONIO RISERVA PREVISTE 1 EFFETTIVE 2 MATEMATICA ,19 36,0 543,8 542, ,8 34,8 527,0 517, ,4 39,2 493,7 487, ,2 38, , ,6 474,5 472, ,8 36,3 481,9 467, ,2 35,1 517,4 499, ,9 36,5 502,3 480,3 1) cfr. calcoli attuariali allegati a Bilancio ) compresa la distribuzione degli avanzi negli anni Considerazioni del Presidente Cari colleghi, permettetemi in questo corsivo di esprimervi il mio pensiero: nella lunga esperienza in un attività nella quale tradizionalmente scorrono fiumi di parole, sono sempre stato convinto che, anche nelle relazioni fra le parti sociali, sono i fatti, e non le parole, che rivelano il pensiero. Ed è per questo che ho ritenuto giusto per il nostro giornale,nel riportare con sufficiente dettaglio quanto emerso, prima nella Commissione allargata e poi nel Comitato Direttivo, sul tema più caldo per la nostra Associazione, farlo in termini non di considerazioni, ma di storia, contesto normativo e soprattutto dati, elementi questi che per loro natura sono fatti e non opinioni. È stata quindi scelta un esposizione senza semplificazioni o sintesi eccessive, per porre a disposizione di tutti anche aspetti la cui conoscenza è poco diffusa, pur essendo tutti rilevabili da documenti pubblici. Ritengo infatti che, anche se indubbiamente esiste una difficoltà connessa al forte tecnicismo, non si sarebbe altrimenti reso un buon servizio all intelligenza di tutti voi; auspico che questo sforzo sia ricambiato da un attento esame di quanto esposto. Aggiungo, quale Presidente pro tempore, che ritengo doveroso mantenere il massimo livello di attenzione su tutto quanto possa incidere sulle prestazioni del fondo integrativo, sulla sua adeguatezza, sul suo futuro. E ciò non solo perché i soci integrativi costituiscono la base storica, e sono e saranno per lungo tempo la componente più rilevante dell Associazione, ma soprattutto perché essi rappresentano un gruppo che dà sostanza e significato all esistenza stessa del sodalizio, nel momento in cui confermano all Associazione il compito di rappresentare alle parti con forza, ma anche con realismo e pragmatismo, i loro reali interessi e legittime aspettative. È con questo riconfermato spirito che accolgo dunque con pieno convincimento il mandato del Comitato Direttivo, impegnandomi, in collaborazione con i pensionati presenti negli Organi della Cassa e con l intero vertice dell Associazione, a mantenere vigile attenzione a quanto su ogni piano, formale e informale, accadrà nei prossimi mesi, anche sviluppando, se sarà utile, ulteriori approfondimenti di dati di fatto nel momento in cui la volontà delle parti si va formando. Quello che vogliamo ottenere, pur in un momento di diffuse e gravi difficoltà economiche e finanziarie è verificare dai fatti che il dettato dell accordo 2007 (riportato testualmente nella relazione) sia tradotto dalle parti (che in forza di legge sono chiamate a rappresentare i pensionati integrativi) in un effettivo utilizzo degli avanzi non distribuiti a favore degli integrativi stessi.

5 5 RASSEGNA DELL ARTE A cura di Anna Maria Tiberi PALAZZO CHIGI SARACINI Le notizie più antiche del Palazzo risalgono alla metà del sec. XII, quando i Marescotti feudatari di Maremma, sembra di origine germanica, vennero a Siena da Montepescali e si insediarono sulla costa tra la Via di Galgaria l attuale Via di Città e il Casato, costruendo la loro dimora presso i resti di una torre che si vuole molto antica, tirandola su con sassi e poi con una cortina di mattoni, dando luogo in quello stesso secolo e nel successivo ad un edificio tipicamente senese con una corte interna, allora collegato ad altri edifici edificati intorno, a formare il castellare. E i Marescotti appartenenti alla fazione ghibellina, nel corso del secolo XIII ospitarono come del resto altre famiglie persino le civiche magistrature prima che sorgesse il Palazzo del Comune ( ). I Marescotti occuparono varie cariche pubbliche fino dai primi decenni del Duecento e fra l altro, da fedelissimi ghibellini, servirono la causa imperiale presso Federico II. In rapporto con questa loro attiva partecipazione alla vita politica di Siena e con il loro palazzo, la tradizione raccolta dai cronisti dell epoca va unita all evento che fu il più memorabile del Comune senese nel corso di quel secolo: la battaglia di Montaperti (4 settembre 1260). Narrano le cronache senesi che il tamburino Cerreto Ceccolini, dalla torre dominante la valle dell Arbia seguiva (e ne informava la popolazione) le varie fasi della battaglia sino alla vittoria del senesi. Da quanto detto, le mura del palazzo rievocano la storia di Siena duecentesca prima che alla fine del secolo i Marescotti abbandonassero la politica per rivolgersi ad una redditizia attività mercantile quali banchieri. E si attribuisce ai fratelli Rinaldo e Jacopo Marescotti la sistemazione definitiva del palazzo nell essenziale struttura, del tutto intonata al miglior tempo dell architettura civile senese, con un aspetto che peraltro venne successivamente in parte modificato. La famiglia, divisa in vari piani, aveva i propri fondachi nei suoi fabbricati sempre più estesi. Ma nel Quattrocento la fortuna dei Marescotti andava tramontando proprio quando la vecchia casata dei Piccolomini aveva assunto alto prestigio per opera di Enea Silvio, il papa umanista Pio II. Così un ramo di quella famiglia, dei Piccolomini Mandoli, acquistò l edificio nel 1506 e lo tenne per oltre due secoli e mezzo. Ad un altra famiglia, quella dei Saracini, stabilitasi a Siena dove esercitava già nel secolo XIII la mercatura, vanno legate le vicende successive del palazzo e delle fabbriche contigue, frazionate tra vari proprietari. Francesco Vanni, Siena Sena Vetus Civitas Virginis 1595 circa. Incisione su rame. In alto, particolare della Rocca dei Marescotti tratto dalla pianta di Francesco Vanni.

6 6 Palazzo Chigi Saracini. Particolare del cortile interno in una cartolina d epoca Nel 1770 ed oltre, con successivi acquisti il palazzo passò a Marco Antonio Saracini; ed il di lui figlio Galgano ( ) vi effettuò grandiosi lavori unificando la facciata medievale, modificò alcuni interni, raccolse opere d arte nel vasto insieme che doveva costituire l antico castellare, e arredò nobilmente, secondo il gusto del tempo, le sale di rappresentanza. Il suo discendente diretto Alessandro Saracini ( ) continuò le tradizioni paterne come avverte una laudativa iscrizione sotto il suo busto che lo dice mecenas alter. Privo però di eredi diretti egli legò il suo nome e lasciò le proprie cospicue sostanze al conte Fabio di Carlo Corradino Chigi ( ) col quale si iniziò per breve vita il ramo Chigi Saracini. Fabio Chigi designò suo erede il nipote conte Guido Chigi Saracini ( ) che, continuando a sua volta in altro aspetto le nobili tradizioni artistiche dei due Saracini, promosse la cultura musicale, cui dedicò fervore e denaro nel fondare, quale ente per i concerti, la Micat in vertice e, successivamente, l Accademia Musicale Chigiana, accolte entrambe nel palazzo, nel quale, a seguito di nuove esigenze, venne effettuato un radicale restauro di vari ambienti (pur nel rispetto di quelli più rappresentativi) condotto a più riprese a cominciare dal salone dei concerti costruito nel 1914, sotto la direzione artistica di Arturo Viligiardi. Il restauro mise in luce i resti del nucleo originario dell edificio (di cui parleremo in seguito). Il palazzo quale lo vediamo oggi nella sua facciata rivestita nei piani inferiori di calcare della Montagnola, come il duecentesco palazzo Tolomei, ha un aspetto ben diverso da quello che aveva avuto dai Marescotti. In seguito ad un restauro effettuato ai primi del Novecento, vennero alla luce resti preziosi che hanno consentito di ricostruire come si evolvesse la struttura degli edifici. Dalla facciata emerge la torre rivestita di travertino fino alla sua sommità come costantemente avvenne nelle torri che si levarono a Siena fin dal periodo romanico e si moltiplicarono numerose nel periodo gotico. Tanto che l Ugurgieri nella Pompe Sanesi (1649) paragonava Siena ad un canneto e il Pecci nel suo Ristretto delle cose più notabili di Siena (1761) ne identificava ancora cinquanta quando già tante erano state demolite. Guglielmo Betti. Albero genealogico della famiglia Chigi, 1843.

7 7 Ma in quale tempo si può collocare precisamente la rocca dei Marescotti? Siena si rinnovò da circa il 1240 in avanti e andò ulteriormente crescendo in rapporto con la sua potenza politica e la sua floridezza economica dovuta ai suoi mercanti, presenti sempre alle fiere di Champagna, di Provenza, di Fiandra, che contribuirono, insieme con l affermarsi degli ordini monastici, alla circolazione della cultura artistica specie con la Francia in una stagione particolarmente felice per l arte. E nacque nel sec. XIII quell architettura gotica con le porte ad arco cosiddetto senese. Il motivo assunse poi particolare eleganza nel palazzo pubblico, e venne persino attuato nell architettura religiosa, in particolare nella ricca porta del Duomo nuovo. Siamo nel momento più elevato dell architettura civile senese che possiamo porre nel periodo , l anno terribile della peste che decimò un terzo della popolazione, funestata inoltre da eventi locali che indebolirono ancor più il Comune, come il rovesciamento del governo dei Nove nel Quell architettura, così diversa da quella fiorentina, tutta di pietra grigia forte ed asciutta con porte e monofore a sesto ribassato, mostrava la ritmica finezza della linea e la gaiezza del colore: del calcare e del mattone, questo in contrasto col candido marmo nelle bifore e nelle trifore. L architettura senese rappresentò dunque un civile impegno, una feconda emulazione tra famiglie e consorterie, disciplinata nella piazza del Campo da una norma del Comune affidata allo statuto del per cui le finestre dovevano essere ad una o due colonne, cioè bifore o trifore. Palazzo Chigi Saracini. Cortile interno. Anche nel palazzo Marescotti entrerà la Rinascita dopo che Pio II l aveva grandiosamente introdotta a Pienza per opera di Bernardo Rossellino. Infatti nella corte, oltre il vasto androne, nel tardo Quattrocento fu addossata al palazzo gotico una loggia a tre ordini e fu forse nello stesso secolo costruita la scala di accesso ai piani superiori. Infatti la loggia in laterizio ad archi lievemente ribassati, su pilastri ottagonali, è chiaramente un aggiunta del primo rinascimento. (segue)

8 8 FISCO ED ALTRO: SELEZIONATI PER I NOSTRI SOCI PROVVEDIMENTO ANTI CRISI La bozza di decreto anti crisi uscita da Palazzo Chigi è un mix di provvedimenti auto, elettrodomestici, mobili, imprese - che potrebbe peraltro subire ulteriori limature prima della definitiva approvazione. Per il credito al consumo le modalità operative saranno stabilite in un apposito decreto del Ministero dell Economia; per auto, motorini e veicoli commerciali gli incentivi vengono potenziati per l acquisto di vetture Euro 4 o Euro 5; alla ristrutturazione delle case si affiancano gli incentivi per acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all arredo. In dettaglio: Bonus rottamazione Auto - Fino al bonus di euro per l acquisto di auto euro 4 o 5 a fronte di rottamazione di auto immatricolate fino al ; Auto verdi - Incentivi all acquisto di auto ecologiche senza la rottamazione, (ma il bonus è cumulabile con quello sulla rottamazione): da a euro per auto tipo metano/elettrico/idro - geno. Per le auto alimentate con Gpl incentivi da a euro; Motocicli - Incentivo di 500 euro per l acquisto di un motociclo nuovo fino a 400 cc categoria euro 3, con contestuale rottamazione di motociclo o ciclomotore di categoria euro 0 o euro 1; Veicoli commerciali leggeri - Bonus di euro per acquisto di veicoli nuovi a fronte di rottamazione di veicoli euro 0, 1 e 2 immatricolati entro il Incentivi fino a euro per acquisto senza rottamazione di veicoli nuovi innovativi a metano/gpl/idrogeno (incentivi cumulabili con la rottamazione); Paesaggio marino della maremma toscana Sostegno alla domanda con sconti Irpef L incentivo sulle ristrutturazioni domestiche viene esteso all acquisto fino al di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica finalizzati all arredo (frigoriferi, lavatrici, cucine, tv, etc) con detrazione del 20% delle spese sostenute che vanno fino ad un massimo di euro. Tale agevolazione, detrazione dall Irpef lorda, è finalizzata all arredo di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia agevolabili al 36 % ed interventi di recupero del patrimonio edilizio su singole unità immobiliari residenziali per cui non è agevolato chi abita in un condominio che ha effettuato interventi sulle parti comuni. Il pagamento, fino al ,2009, deve essere effettuato con bonifico bancario o postale con le stesse modalità previste per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. La spesa massima agevolabile, su cui calcolare il 20% di detrazione Irpef, è pari a euro e quindi l importo massimo della riduzione dalle imposte è di euro; questa detrazione deve inoltre essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo (massimo 200 euro annuali). Il percorso per l agevolazione si può sintetizzare come segue: Ristrutturazione - Riguarda chi ha iniziato da interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale; Arredamento - L acquisto di mobili ed elettrodomestici deve essere finalizzato all arredo dell immobile oggetto di ristrutturazione ed effettuato dalla data di entrata in vigore del decreto anticrisi e fino al ; Pagamento - È da effettuare con bonifico bancario o postale, in cui far risultare il riferimento normativo, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva oppure il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico; Sconto fiscale - Spetta una detrazione dall Irpef lorda del 20% della spesa documentata, da ripartire il 10 quote annuali di pari importo calcolate sull importo massimo complessivo che non è superiore a euro.

9 9 Gabbiani in mare Imprese Introduzione della tassazione unica di distretto ai fini dell applicazione dell Ires. Riduzione della misura dell imposta sostitutiva prevista per ottenere il riconoscimento fiscale dei maggiori valori iscritti in bilancio sugli immobili. MEDICINE E DETRAZIONE In assenza di nuovi chiarimenti da parte dell amministrazione finanziaria è tuttora consigliabile considerare che in mancanza di fotocopia della ricetta non è possibile fruire della detrazione. Peraltro anche le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche confermano che la documentazione della spesa sostenuta per i ticket può essere sostituita da fotocopia della ricetta, corredata da scontrino fiscale rilasciato dalla farmacia (corrispondente all importo del ticket). IL MODELLO 730 L Agenzia delle entrate segnala, tra le novità: l inclusione del Comune di residenza tra i possibili beneficiari del 5 per mille; la possibilità di restituire il bonus fiscale per gli incapienti, se indebitamente ricevuto; le detrazioni per spese di riqualificazione edilizia (55 e 36%); le detrazioni per sostituzione di frigoriferi e congelatori(20%). Un altra novità riguarda lo sconto Irpef del 19% dei canoni relativi a contratti di ospitalità nonché ad atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, per un importo non superiore a euro; quindi lo sconto ottenibile dallo studente universitario e da colui che lo ha fiscalmente a carico è al massimo di 500,27 euro (il 19% di 2.633). Per questa detrazione servono peraltro due condizioni: 1. l Università deve essere ubicata in un Comune distante da quelle di residenza dello studente di almeno 100 chilometri; 2. il Comune di residenza dello studente deve essere in ogni caso in una provincia diversa da quella dell Università. Debutta nel 730 anche il nuovo limite di interessi passivi sui mutui ipotecari per l abitazione principale elevato a 4 mila euro, sul quale si può usufruire dello sconto Irpef del 19%. Calendario per il aprile - Presentazione 730 al sostituto d imposta; 31 maggio - Presentazione 730 al Caf o ad intermediari abilitati. Il contribuente riceve copia elaborata del 730 dal sostituto d imposta; 15 giugno - Il contribuente riceve copia elaborata del 730 dal Caf o da intermediari abilitati 25 giugno - Il sostituto d imposta riceve la comunicazione dei risultati del 730 elaborati dal Caf e da intermediari abilitati; Presentazione telematica delle dichiarazioni Luglio (per i pensionati a partire da Agosto o Settembre) - Il sostituto effettua le operazioni di conguaglio ed esegue le trattenute a titolo di acconto; 30 settembre - Comunicazione al sostituto d imposta di non volere fare il secondo o unico acconto Irpef o di volerlo fare in misura inferiore 25 ottobre - Modello 730 integrativo al Caf o ad intermediari abilitati Novembre - Retribuzione al netto delle trattenute delle somme dovute a titolo di acconto Irpef; 10 vovembre - Presentazione telematica 730 integrativo.

10 10 LA POESIA DI MARIO PETRI La poesia popolare di Mario Petri trova riscontro nel gradimento manifestato da molti colleghi. Segnaliamo altre due opere frizzanti come di consueto. L insegnamento Una gatta di razza, poverina, venne sgridata dalla sua padrona, per aver partorito giù in cantina, tre gattini di razza poco buona! RUBRICHE: DALLA REDAZIONE Una cosa così non si perdona, diremo al maggiordomo se li ammazza; cosi impari a far la porcellona con gatti non conformi alla tua razza! Pensò la micia, questa e proprio pazza. Pretende d insegnarmi le maniere per fa l amore con gatti di razza, e lei tien per amante un cameriere! L asta e la ringhiera Un asta di bandiera ad un balcone si mise a chiacchierar con la ringhiera che le chiedeva: È ver che persone ogni tanto la cambiano bandiera? Venezia, veduta Quello che mi domandi è cosa vera, rispose l asta piena di fervore. Al tempo che iniziò la mia carriera il nero soverchiava il tricolore. Ma l uomo ogni tanto cambia umore, perché di quello vecchio è già stanco; dopo la guerra, un po di tricolore e subito uno scudo in fondo bianco. Poi venne il giorno in cui si sentì stanco, decise di passare alla riscossa: dopo aver messo via quel cencio bianco faceva sventolar bandiera rossa! Ora il vecchio padrone è nella fossa ed è rimasto il figlio; uno studente, che tolta via quella bandiera rossa come ben vedi non ha messo niente. Non so quale bandiera ha pertinente, so sol che fa una vita da nababbo; dice che studia e fare non fa niente: Vive con ciò che gli lasciò suo babbo! Pisa, la Torre pendente

11 11 LA POESIA DI ANGIOLO ALDINUCCI Potremmo definire Aldinucci come un poeta professionista tanto è il piacere nel leggere le Sue opere. Segnaliamo altre poesie dalla Raccolta Sotto il loggiato. L affitto Giorno per giorno pago l affitto per questa residenza provvisoria e il canone si fa sempre più caro. Quando sarò chiamato al rendiconto mi porterò contratto e ricevute. Venezia, San Marco Prime rose Le prime rose si sono svegliate dal sonno, stamani; il profumo dei tigli galleggia nell aria e l erba ne risente la carezza. Le rondini, festose, al primo sole, volano radenti. Piccolo cabotaggio Nel piccolo cabotaggio, d ogni giorno, veleggio intorno a terre sconosciute; evito invano secche e mulinelli; con l onda lunga naufrago sull isola: dalla scogliera, colorata d alga, resto a guardare, assorto, l Infinito. Venezia, Ponte dei Sospiri Le foto in questo numero del giornale sono opera del collega Fernando Santoni.

12 12 LA PITTURA DI ALFREDO NERI Alfredo Neri vive a Foligno da molti anni, è nato e cresciuto a Cecina (Li) cittadina Toscana alla quale è tutt ora attaccatissimo. Questa sua origine Natura morta, olio su tela 25x35 Monteriggioni, olio su tela 10x30 I suoi dipinti sono esposti nelle case di amici (quando va bene) ai quali li ha donati. Ha partecipato a due mostre locali con successiva asta per beneficenza delle opere esposte. Tutti i suoi quadri sono stati venduti e due sono stati premiati. Il suo curriculum artistico è tutto qui. Se vorrete fargli sapere cosa spassionatamente pensate delle sue opere, ve ne sarà molto grato. (tel alfredo.neri@umbria.net) Sarà con piacere che ospiteremo tutti quei colleghi che coltivano l arte della pittura. Pubblicheremo le opere che ci faranno pervenire sotto forma di materiale fotografico. Speriamo che Alfredo Neri facendo da battistrada apra la porta all emergere dei numerosi colleghi che si dedicano alla pittura. nella terra dei macchiaioli toscani ha in qualche modo contribuito a far nascere in lui la passione della pittura. È successo tanti anni fà per una sorta di ripicca con sua moglie Walli, la quale asseriva che non ci sarebbe mai riuscito perché era ormai assodato che non sapeva neppure fare un disegnino di Topolino per sua figlia Cristiana! I suoi familiari ed i vecchi amici cecinesi lo chiamano Dedo come si usa in alcune parti della Toscana. La sua vita professionale, assai prestigiosa, è quanto di più distante dalla spiritualità della pittura si possa immaginare. Belvedere e Pienza, olio su tela 30x40

13 13 FINANZIAMENTI AL PERSONALE IN QUIESCENZA DI BMPS Poiché molti colleghi pensionati si rivolgono sull argomento agli uffici di questa Associazione, pensiamo di fare cosa gradita portare all attenzione di tutti la vigente normativa riguardante i finanziamenti agevolati previsti in favore del personale in quiescenza della Banca MPS. Si ricorda preventivamente che l ex dipendente ha accesso al finanziamento con diritto al tasso agevolato entro i limiti di importo stabiliti dalle norme che riportiamo di seguito e previa valutazione del merito creditizio. Nelle finalità delle diverse tipologie di finanziamento è sempre esclusa la possibilità di finanziare eventuali attività imprenditoriali del nucleo familiare. Al personale cessato dal servizio a seguito dell adesione al Fondo di Solidarietà, saranno riconosciute, fino al momento della fruizione del trattamento pensionistico, tutte le condizioni previste per il personale in servizio. Sono equiparati al personale in quiescenza i familiari che fruiscono di pensione di reversibilità. Mutui ipotecari Possono essere accordati, alle condizioni previste al punto specifico riportato in seguito, per acquisto, ristrutturazione e migliorie di immobili: da intestare o intestati all ex dipendente; da intestare o intestati all ex dipendente ed ai componenti del suo nucleo familiare inteso in senso allargato. In questo caso è finanziabile la sola quota parte dell ex dipendente, a meno che l immobile sia da adibire ad abitazione del nucleo familiare (da documentare con certificato di residenza). In tale ipotesi sono finanziabili anche le quote dei familiari cui l immobile venisse cointestato. Il mutuo può comunque essere intestato solo all ex dipendente e al coniuge; da intestare al solo figlio maggiorenne (se coniugato anche in cointestazione con il coniuge), con la garanzia fideiussoria del genitore ex dipendente. Tale concessione è possibile solo per l acquisto di immobile di civile abitazione, una sola volta per ciascun figlio, con una esposizione massima complessiva (ex dipendenti e figli) pari al massimale per tali finanziamenti. L immobile dovrà essere destinato a residenza fissa del figlio ed eventuale coniuge (da documentare con relativo certificato), del quale potrà essere finanziata la quota parte e che potrà risultare intestatario del mutuo. 1. La richiesta di affidamento dovrà essere presentata alla filiale di seguimento competente. 2. Il valore del bene da ipotecare deve avere un valore effettivo almeno pari al 125% del mutuo da concedere, che sarà il minore fra il prezzo risultante da contratto preliminare di vendita ed il valore riportato nella perizia redatta da un tecnico accreditato dalla Banca. 3. La durata massima prevista è di 40 anni. 4. Rimborso in rate semestrali con scadenza 30/6 e 31/12 di ogni anno, comprensive di capitale ed interessi. 5. Importo massimo concedibile euro Valle d Aosta

14 14 6. In caso di decesso dell ex dipendente gli eredi (coniuge, figli, genitori) possono accollarsi il mutuo alle condizioni previste per il personale. Qualora gli eredi fossero diversi da quelli sopra indicati il mutuo deve essere estinto o, secondo le previsioni contrattuali, mantenuto al tasso ordinario. 7. Dopo la stipula dovrà essere presentato alla Banca: nel caso di acquisto: copia del contratto di compravendita; nel caso di ristrutturazione: fatture quietanzate oppure dichiarazione di un tecnico di fiducia della filiale attestante l avvenuta esecuzione dei lavori. Mutui Fondiari Ordinari Possono essere richiesti per far fronte alle esigenze del nucleo familiare ad eccezione di quelle connesse ad eventuali attività imprenditoriali. Durata massima 25 anni. Rimborso con rate semestrali, trimestrali o mensili. Condizioni di tasso standard previste per la clientela ordinaria. Particolari condizioni sono previste per i mutui perfezionati nel limite massimo di importo del mutuo piano case e per i mutui perfezionati nell ambito del limite aggiuntivo degli stessi. Il valore del bene da ipotecare è determinato con le stesse modalità del mutuo ipotecario. In caso di decesso valgono le stesse norme di cui al mutuo ipotecario. Sovvenzioni ordinarie Non sussistono vincoli di utilizzo. Importo massimo concedibile Euro È prevista la possibilità di rimborso fino ad un massimo di 7 anni; in questo caso sarà obbligatorio rilasciare fideiussione di un terzo. Aperture di credito in conto corrente garantite Trattasi di operazioni a tasso facilitato garantite da titoli, Fondi Comuni di Investimento, polizze assicurative ecc. per le quali la normativa vigente prevede l acquisizione in pegno, al netto dei relativi scarti. I titoli di credito oggetto della garanzia devono essere già posseduti dal richiedente alla data di delibera dell affidamento. Importo massimo attuale euro Richieste eccedenti l importo massimo previsto possono essere concesse alle condizioni previste per la clientela ordinaria. Fidi in conto corrente collegati a carta MPS Possono essere concessi affidamenti in conto corrente associati a Carta MPS. Le richieste devono essere presentate alle filiali di seguimento, nei casi di cointestazione la richiesta di affidamento deve essere sottoscritta da tutti gli intestatari del conto. Valle d Aosta

15 15 Valle d Aosta CONDIZIONI PER IL PERSONALE IN SERVIZIO E QUIESCENZA DELLA BANCA SU TALUNE OPERAZIONI BANCARIE Conti correnti di corrispondenza tasso creditore: tasso principale di rifinanziamento Eurosistema (BCE) diminuito di 0,600 punti percentuali; spese tenuta conto: esenzione; spese pratica, minimo chiusura, recupero spese: esenzione; assegni: gratuiti n. 15 a trimestre sul c/c di accredito della pensione; valute di addebito: data di negoziazione; valute versamenti: assegni MPS (circolari, s.p. e f.p.)... gg. 0 assegni di terzi: circolari... gg. 0 su piazza... gg. 1 fuori piazza... gg. 6 Crediti e finanziamenti Aperture di credito in conto corrente (per i soli fidi CCN): tasso debitore: tasso principale di rifinanziamento Eurosistema (BCE) aumentato di 0,600 punti percentuali; tasso debitore per sconfinamento: Prime Rate Banca. Aperture di credito in conto corrente assistite da garanzia reale (titoli): tasso debitore per fidi in c/c aumentato di 0,750 punti percentuali, fino all importo massimo di Euro Prime Rate Banca oltre l importo suddetto. Mutui ipotecari e sovvenzioni ordinarie: Tasso variabile: tasso da applicare alle operazioni della specie è pari all 85% dell Euribor 360 a 6 mesi, rilevato il quarto giorno lavorativo precedente l inizio del semestre solare e rimane valido per tutto il semestre successivo. Tasso fisso: tasso da applicare alle operazioni

16 16 Addebito permanente in conto corrente (R.I.D.)... esenzione Pagamento mediante Home Banking... esenzione Carte di credito, di debito e prepagate Quota associativa annua: CartaSi UNICA... gratuita M honey Card... gratuita CartaSi Oro... euro 15,49 Europrima, Kristal... gratuita Mondo Card plus... gratuita American Express (IconCard)... euro 30,00 Commissioni prelevamento circuito Bancomat: CartaSi... esente Mondo Card Plus... esente Valle d Aosta della specie è pari al 90% dell IRS lettera di periodo rilevato per valuta il primo giorno lavorativo di ogni mese. Bonifici Disposti o ricevuti: Commissioni: esenzione; Commissioni per bonifici effettuati per cassa allo sportello: standard euro 6,75; Valuta: compensata; Spese: vengono recuperate quelle per eventuali penali e valute antergate,o quelle reclamate da corrispondenti. Incassi commerciali Pagamenti per cassa o addebito occasionale in c/c: utenze (bollette tel., energia elettrica, gas, ecc.), bollettini FRECCIA... euro 1,10 R.A.V.... euro 1,50 M.AV.... esenzione Home Banking Paschihome: Canone: gratuito Commissioni per ordini di borsa trasmessi online: - azioni, warrant, obbligazioni convertibili, 0,180/ (min. euro 5,00 max euro 20,00) obbligazioni e titoli di Stato, 0,075% (min. euro 2,50 max euro 20,00); Commissioni per pagamento bollettini: quelle riportate sopra (incassi commerciali); Commissioni per bonifici: esenzione fino ad un max di n. 30 bonifici mensili. Lutto in Associazione La scomparsa di Vittorio Lodovici. Il giorno 7 dicembre 2008 è venuto a mancare il collega Vittorio Lodovici. Lodovici, già Dirigente della Banca, operò nel nostro sodalizio per oltre dieci anni sotto la Presidenza Nannini e ricoprì anche la carica di Vice Presidente. Collega di assoluta serietà, scrupolo e competenza, contribuì efficaciemente al conseguimento di importanti risultati per la nostra categoria. Alla vedova ed agli altri congiunti esprimiamo il più sentito cordoglio della nostra Associazione.

17 17 OPINIONI CONTRO NOI O DIO? di Umberto Grassi Gli esistenzialisti, prima di lasciarsi coinvolgere dal materialismo più nudo e crudo, accettavano di far collimare l essenza con l esistenza. Il che voleva dire che riconoscevano l importanza di una coscienza individuale e personale staccata da idealismi religiosi e quant altro. In poche parole questo vuol dire che non occorre l imposizione di dogmi o altri tipi di coercizione per invitare le coscienze stesse ad essere responsabili e corrette. Dio, se non esiste fuori di noi, è certamente dentro di noi. Non è mai esistito un solo big bang, al contrario ne sono esistiti molti e moltissimi altri ne esisteranno nello spazio cosmico infinito. Ogni giorno, forse ogni ora, noi non ne abbiamo di certo il minimo sentore, ci mancherebbe!, ne esplode qualcuno, nelle illimitate sconfinate caotiche masse di materiale dell universo che si amalgamano di energia invisibile e creano e ricreano, forse distruggono anche e di nuovo ricreano con giudizio inappellabile. L uomo ha coscienza segreta di questo, lo intuisce e lo capisce, lo valuta tramite l esperienza; attraverso di essa si realizza, lo deve fare se è un uomo e non una bestia: ma non sappiamo se la cosmosi ne terrà conto. fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza Mi piace riportare l aforisma dantesco già riproposto dallo stimatissimo collega Gianfranco Gamboni nel suo splendido articolo apparso sul numero 33 dello scorso anno sulla Rivista periodica dell Associazione Dipendenti a Riposo del Monte. Questo per interferire e dire che dissento dal suo concetto. Mi spiego. Meglio, cioè, sarebbe stato aver seguito il concetto umanista e saggio dell Altissimo Poeta, avverso all audacia sfrontata di Ulisse che intendeva provocare le leggi misteriose dell ignoto. Un ignoto che è tale e tale resterà, nel timore anzi che possa ritorcersi contro gli stessi impavidi scopritori. Gli eventi storici dell epoca moderna ci stanno per l appun - to confermando l invisibile pericolo. Dante, uomo del medioevo, è vero, uomo però cauto, protagonista di un medioevo tuttavia ricco di umanità, scarso di avventata superbia. L articolo menzionato ci informa che dovranno essere attivati strumenti politici e diplomatici per arrestare il pericolo nucleare e le sue conseguenze, in estremo pure con mezzi coercitivi per prevenire eventi terribili per il genere umano. Mi permetto di dubitare, perché non credo che ciò sia possibile, se non con mezzi davvero straordinari, secchi e duri. Inaccettabili per tantissima gente. Non dimentichiamo che ci sono scienziati pazzi, finanzieri senza scrupoli e politici corrotti che dell intera umanità proprio non gliene importa nulla. Mi permetto piuttosto di riproporre un estratto del grande Erich From che dice: La modalità esistenziale dell avere incentrata sulle brame di possesso di oggetti e di potere, sull egoismo, lo spreco, l avidità e la violenza opposta alla modalità esistenziale dell essere, basata sull amore, la gioia di condividere, l attività autenticamente produttiva e creativa, della quale hanno parlato i grandi maestri di vita e di pensiero, da Gesù a Buddha, da Tommaso d Aquino a Spinoza e Maestro Eckhart, e Marx e Albert Schweitzer, domina nel mondo contemporaneo, e sta portando l umanità alla catastrofe. (Erich Fromm Avere o Essere? Mondadori 1977) Valle d Aosta

18 18 SUPERARE LA CRISI di Gianfranco Gamboni Non è difficile trovare aggettivi - spaventosa, incredibile, devastante - per descrivere la crisi che, partita dagli Stati Uniti d America, ha investito e travolto borse, banche, società finanziarie ed industriali di tutto il mondo. Il risparmio delle famiglie e delle imprese è stato falcidiato e, cosa ancora più grave, si sono create le condizioni per una prolungata recessione mondiale. Questa nuova e per certi versi inattesa situazione provoca in noi, abituati da tempo a determinate certezze, un senso di smarrimento e di forte preoccupazione per il futuro. Non essendo più giovanissimi abbiamo memoria di vari periodi gravi come, per citarne alcuni, la crisi energetica degli anni settanta ( con le città al buio ed il ritorno alla bicicletta); la crisi che travolse la Borsa americana nell ottobre 1987; la guerra del Golfo degli anni novanta ; la crisi delle Torri Gemelle dell 11 settembre 2001; crisi tutte mai però così preoccupanti come quella attuale per le pesantissime ricadute che la stessa sta producendo e produrrà sulla economia reale. Quanto accaduto è, prevalentemente, la conseguenza di provvedimenti eccessivamente liberisti degli Stati Uniti d America che hanno favorito i comportamenti spregiudicati di banche d affari, finanziarie e speculatori; dell eccezionale livello di consumi dei cittadini americani finanziato con un gigantesco indebitamento nonché delle gravi responsabilità di grandi banche di tutto il mondo che, in nome del profitto immediato, hanno operato trascurando le più elementari norme di prudenza. C è poi da dire che della crisi non conosciamo ancora tutto perché è impossibile quantificare le perdite che si verificheranno a seguito dell uso improprio dei prodotti derivati che sono stati e sono impiegati massicciamente in tutto il mondo non per la copertura dei rischi d impresa, ma come strumenti speculativi. Relativamente a questi strumenti mi limiterò a citare, in casa nostra, i numerosi contratti che imprese private, regioni, province e comuni hanno stipulato senza adeguata professionalità; contratti protratti nel tempo che, per quanto già noto, produrranno loro pesanti perdite. Al momento in cui sto scrivendo la situazione sembra ulteriormente aggravarsi: preoccupanti stime di Confindustria prevedono la perdita per l Italia di almeno posti di lavoro nel prossimo anno. Per uscire da questa crisi viene suggerito da più parti di accrescere i consumi mettendo a disposizione più risorse attraverso la riduzione della tassazione di stipendi, salari e pensioni e facendo un più ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Non è necessario essere esperti in economia per comprendere che questa strada porterebbe nell immediato modesti vantaggi, ma sarebbe penalizzante in un paese come l Italia stretto da un debito pubblico gigantesco (il terzo del mondo) e dalla flessione delle esportazioni indotta dall apprezzamento dell euro e dall inasprimento della concorrenza internazionale. C è poi da supporre che gli italiani, da sempre buoni risparmiatori, sarebbero portati, in presenza di questa grave incertezza, a tesaurizzare le maggiori disponibilità limitando le spese allo stretto indispensabile come l alimentazione o il pagamento delle bollette. Per uscire dalla crisi non si sono rivelati adatti i massicci interventi di liquidità ed i tagli del costo del denaro operati dalle banche centrali; questi provvedi- Pescatore

19 19 menti hanno evitato fallimenti a catena, ma non sono serviti a ripristinare il clima di fiducia necessario per rilanciare gli investimenti e l occupazione (senza contare che l enorme liquidità già immessa dovrà essere riassorbita in tempi brevi per evitare che l inflazione torni a mordere). Preso atto della insufficienza della politica monetaria e del fatto che ogni giorno che passa aumentano le difficoltà, occorrerà agire subito con strategie globali se vogliamo sperare di uscire dalla crisi. A livello complessivo i paesi ricchi ed industrializzati dovrebbero superare i propri nazionalismi ed egoismi ed adottare provvedimenti coordinati avendo presente la nuova realtà di un mondo senza frontiere. In particolare dovrà essere severamente regolamentata l operatività della finanza in modo che il disastro da essa provocato non abbia mai più a ripetersi e dovrà essere evitata qualsiasi forma di protezionismo. A livello Italia bisogna affrontare questa emergenza cambiando radicalmente i nostri comportamenti. Le forze politiche - maggioranza ed opposizione dovrebbero far approvare rapidamente dal Parlamento le riforme necessarie al miglior funzionamento dello Stato; dovrebbero essere subito attivati (riducendo al massimo le procedure) forti investimenti pubblici che sommati a quelli auspicati delle imprese private (favoriti dal basso costo del denaro e dalla rinnovata disponibilità delle banche a concedere prestiti visti i prossimi interventi del Governo e della Banca d Italia) potrebbero creare positivi effetti moltiplicativi; le Organizzazioni Sindacali dovrebbero rimandare, con senso di grande responsabilità, le pur giuste rivendicazioni dei lavoratori accettando in toto che l aumento della retribuzione deve essere collegato esclusivamente all aumento della produttività; i lavoratori autonomi dovrebbero sempre rilasciare ricevute fiscali a fronte delle prestazioni effettuate; i lavoratori del settore pubblico dovrebbero rispondere con mag giore efficienza e tempestività alle richieste degli utenti; i pensionati dovrebbero fornire attraverso il volontariato servizi a costo zero con ciò sentendosi ancora utili nel sistema produttivo del paese. Noi italiani dobbiamo imparare dagli altri ( ad esempio dai tedeschi) che quando ci si trova di fronte alle difficoltà non si deve cercare di aggirarle o scaricarle, ma affrontarle e provare a risolverle tutti insieme. Dovrebbe cioè nascere quel senso dello stato che in Italia è mancato dalla sua unificazione per una serie di eventi negativi non sempre attribuibili ai cittadini. Abbiamo tutti il dovere di lavorare con il massimo impegno, ciascuno secondo le proprie capacità e possibilità, per impedire il decadimento di un paese libero, garantista ed evoluto come il nostro e, pur nella difficoltà del momento, non dobbiamo poi dimenticare la gravità delle condizioni di coloro che vivono in altre realtà e sono meno fortunati. Con onestà dobbiamo ammettere che se per noi questa pesantissima crisi significa (per ora ) il dimagrimento dei nostri risparmi, la riduzione dei consumi, la perdita di molti posti di lavoro e tanta incertezza per il futuro, per gli abitanti dei paesi poveri questa crisi rappresenta molto di più: gli aiuti che arriveranno loro saranno sensibilmente ridotti ed aumenteranno per centinaia di milioni di persone la fame, le malattie e la morte. Quando siamo preoccupati per quanto sta accadendo pensiamo a questa ben più grave emergenza non tanto per il possibile crescente arrivo di masse di poveri nel nostro paese, quanto per portare loro più aiuti concreti. Affrontando la crisi con il piede giusto e vincendola potremo farlo ed essere altresì di esempio a quelli che verranno dopo di noi. Mare in Toscana

20 20 TOSCANA MARTIRE... FUGA DALL INFERNO di Mario Masseti - seconda parte - Paesaggio sulle crete Dal primo incontro di zia Fosca con Luca, il giovane militare in fuga dopo l armistizio, (vedi Fosca e il suo soldatino) conosciuto per caso in Piazza Buondelmoni all Impruneta, presso Firenze, erano trascorsi ormai dieci mesi. Durante tutto questo tempo si erano sempre amati. Stavano insieme il più possibile, e persino durante il sonno si tenevano accosto come temessero che qualcuno potesse improvvisamente separarli o, peggio, rimproverare a lei di essere più vecchia di quasi trent anni. Nonostante tutto, però, il loro amore era ormai pieno di tensioni, come se avessero intuito che sarebbe finito presto, e molta della limpidezza primitiva era andata perduta. Comunque si amavano, innanzi tutto perché si piacevano, poi a causa dell isolamento che si era andato creando intorno a loro: la fermezza con la quale Luca le aveva impedito di lasciare la fattoria per trasferirsi in paese, si era dimostrata saggia. Infatti, la morte e la distruzione avevano preso il posto della serena armonia che faceva dell Impruneta un oasi felice. L avvicinarsi del fronte, però, stava cambiando la situazione: adesso occorreva fuggire al più presto verso Firenze. La Desert Air Force sudafricana, a cui apparteneva la 5^ squadriglia del 239 stormo bombardieri, aveva infierito sul paese per pura volontà di nuocere, ignorando volutamente le ripetute informazioni fornite dalla ricognizione aerea, che non accertava nella zona alcuna presenza militare tedesca, provocando circa 500 morti e centinaia di feriti. Una mattina, verso le tre, con un tascapane pieno di viveri, Luca e Fosca s incamminarono verso la meta che si erano prefissi. La via per Firenze gliela aveva indicata un giovane patriota, che avevano spesso ospitato alla fattoria: Amadio Menci, all epoca esponente del Comitato Nazionale di Liberazione presso la Brigata Teseo, e Comandante la Banda di Pozzolatico. Interlocutore degli Alleati per la liberazione di Firenze, sarà insignito poi della medaglia d argento al V.M.. ll Menci, inoltre, li indirizzò anche ad un amico che aveva

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