L Unità didattica in breve

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L Unità didattica in breve"

Transcript

1 L Unità didattica in breve Generalità su macchine e meccanismi La Meccanica applicata alle macchine studia gli elementi che le compongono, riguardo ai reciproci movimenti, alle forze, alle masse, alle sollecitazioni e all usura nelle zone di contatto. Una macchina è un sistema formato da varie parti, dette organi o elementi, in moto relativo, collegati in modo da realizzare la trasmissione del moto, da un organo all altro, e delle forze necessarie a realizzarlo. Classificando le macchine secondo le loro funzioni, si distinguono: macchine trasmettitrici o meccanismi, ossia macchine elementari in grado di trasmettere energia meccanica modificando i pa rametri del lavoro (forza e spostamento); sono tali, per esempio, gli in gra naggi, i giunti, le camme e i freni; macchine motrici o motori, la cui unica funzione è quella di trasformare in energia meccanica ogni altra forma di energia (termica, elettrica ecc.); a questa categoria di macchine appartengono, per e sempio, i motori a combustione interna, le turbine e i motori elettrici; macchine generatrici o generatori, che hanno la funzione inversa dei motori, ossia, trasformare l energia meccanica in altre forme di energia; si considerano tali, per esempio, i compressori, le pompe e gli alternatori; macchine operatrici, rappresentate da tutte le altre macchine in grado di realizzare specifiche operazioni, diverse dalla semplice trasformazione di energia; ne sono un esempio le macchine utensili e le macchine di sollevamento e trasporto. Quando, iniziato il moto, gli organi di una macchina passano attraverso le diverse posizioni che possono assumere e ritornano alla posizione di par tenza, si dice che hanno compiuto un ciclo di movimento. Il moto dell organo di una macchina è detto: continuativo, se durante ogni successivo ciclo, non si arresta; intermittente, se durante ogni ciclo si arresta per un intervallo di tempo finito; alternativo, se durante ogni ciclo il verso del moto si inverte. Il funzionamento di un meccanismo è detto a regime periodico, quando la variazione dell energia cinetica del meccanismo stesso è nulla in ogni intervallo di tempo, uguale o multiplo del periodo, mentre è detto a regime assoluto se la sua energia cinetica è costante in qualunque in tervallo di tempo. Cinematica applicata alle macchine Si definisce coppia cinematica il sistema costituito da due elementi contigui fra loro collegati e in moto relativo. Gli elementi essenziali di una coppia cinematica sono le superfici dei mem bri accoppiati, dette superfici coniugate, a contatto durante il mo to. Si definiscono coppie elementari, o inferiori, le coppie cinematiche rigide 1

2 che presentano superfici di contatto identiche combacianti e che devono potere scorrere su se stesse senza deformarsi; tali superfici possono essere cilindriche non rotonde, di rivoluzione o elicoidali. Si hanno, pertanto, tre tipi fondamentali di coppie elementari costituite da organi rigidi: coppia prismatica, con superfici combacianti cilindriche non rotonde, il cui moto relativo consentito è traslatorio rettilineo; un esempio di questo tipo di coppia è rappresentato dal sistema di gui de che consentono il moto traslatorio del carrello portautensili di un tornio; coppia rotoidale, con superfici combacianti di rivoluzione, che presenta un moto relativo rotatorio attorno all asse della coppia; sono coppie rotoidali quelle alle estremità di un albero rotante, i cui membri accoppiati sono detti perno e cuscinetto; coppia elicoidale, le cui superfici combacianti e il moto relativo sono elicoidali; un esempio di questo tipo di coppia è rappresentato dalla coppia vite-madrevite. Le coppie cinematiche non elementari sono dette superiori; si possono avere: coppie combacianti, ma non rigide, come l accoppiamento fra una puleggia e una cinghia; coppie rigide combacianti, ma non indipendenti, come lo snodo sferico; coppie rigide non combacianti, come una coppia di ruo te dentate fra loro accoppiate. Si definisce catena cinematica una successione di organi collegati median te coppie cinematiche. Una catena cinematica chiusa di cui uno degli elementi è fisso (telaio), è detta meccanismo. I meccanismi possono essere definiti in vari modi; tenendo conto essenzialmente delle funzioni cui sono assegnati, si ha la seguente classificazione: meccanismi adatti a trasmettere forze e velocità fra due alberi con rapporto di trasmissione costante (rapporto fra le velocità angolari de gli alberi), ossia con regime del moto pressoché uniforme, come le ruote di frizione, le ruote dentate e le cinghie (funi e catene) con pu legge; meccanismi capaci di trasmettere forze e velocità con la possibilità di variare in modo continuo il rapporto di trasmissione, detti variatori continui di velocità; meccanismi adatti a trasmettere forze e velocità con legge del moto varia, ovvero, camme e cedenti, meccanismi unidirezionali e altro ancora; meccanismi idonei al collegamento di due alberi, come i giunti e gli innesti; meccanismi atti alla frenatura, ossia, freni a tamburo o a disco. Dinamica applicata alle macchine Le forze che agiscono sugli organi di una macchina possono essere distinte in forze esterne e forze interne. Si considerano forze interne quelle applicate a un elemento della macchina da altri membri a esso ac coppiati; tutte le altre forze sono considerate forze esterne. 2

3 Considerando un meccanismo in cui il moto si trasmette dal primo elemento (movente) all ultimo (cedente), le forze esterne si riconducono ai pesi dei vari elementi, alla forza motrice (o coppia se il moto è rotatorio) applicata al movente e alla forza (o coppia) resistente utile applicata al cedente. Fra le forze agenti sulle macchine occorre considerare anche le forze d inerzia che, secondo il modo di agire, possono essere motrici o resistenti. Tali forze, che si sviluppano negli elementi in moto traslatorio vario e in quelli in moto circolare uniforme o vario, rappresentano le reazioni delle masse di ciascun elemento alle variazioni della loro velocità. Nello studio delle macchine si considerano tre categorie del lavoro sviluppato da tutte le forze agenti: lavoro motore L m, prodotto dalla forza motrice (o coppia motrice) e responsabile del moto della macchina; lavoro utile L u, sviluppato dalle forze resistenti utili e responsabile dell effetto utile che la macchina deve produrre; lavoro perduto L p, ossia il lavoro speso per vincere gli effetti delle forze resistenti passive. In una macchina a regime assoluto, ogni elemento è in moto uniforme, mentre in una macchina a regime periodico, ogni elemento si muove di moto vario, ma riprende periodicamente un uguale valore della velocità dopo ogni periodo. Ne consegue che l energia cinetica di ogni elemento, per un intervallo di tempo qualsiasi (nel primo caso) oppure per un periodo o suoi multipli (nel secondo caso), riprende alla fine lo stesso valore che aveva all inizio. Nel caso di funzionamento reale, il lavoro motore dev essere uguale alla somma del lavoro utile e del lavoro perduto per vincere gli attriti. Pertanto l efficienza e la funzionalità di un organo meccanico è tanto migliore quanto minore è il lavoro perduto; ciò può essere rilevato valutando il rapporto fra il lavoro utile e il lavoro motore, ossia, il rendimento meccanico della macchina. Oltre al rendimento η, si definisce anche la quantità (1 - η), denominata perdita di rendimento, che misura la parte perduta dell energia disponibile. In generale il rendimento globale di una macchina dipende dai diversi rendimenti parziali dei meccanismi che la compongono e il suo valore è dato dal prodotto dei rendimenti parziali, ovvero, il rendimento totale di diverse macchine collegate insieme è dato dal prodotto dei rendimenti delle singole macchine. Tale disposizione delle macchine è detta di spo sizione in serie. Si definiscono trasmissioni meccaniche tutti i meccanismi che trasmettono la potenza fra due organi di macchina, con o senza trasformazione del moto. Le trasmissioni senza trasformazione del moto sono composte da coppie di ruote che trasmettono la potenza dalla ruota motrice (movente) alla ruota condotta (cedente). A tale categoria di trasmissioni ap partengono le ruote di frizione, le ruote dentate e le pulegge con organi flessibili. Il meccanismo biella-manovella realizza la trasmissione di potenza, trasformando il moto rettilineo alternato in moto circolare e viceversa. 3

4 L intensità della potenza effettiva di una macchina motrice si può valutare, con metodi di misura indiretti, misurando la frequenza di rotazione n con un tachimetro e determinando il valore del momento torcente M della coppia trasmessa, per mezzo di torsiometri o di freni di namometrici. Ruote di frizione Gli organi più semplici per realizzare la trasmissione del moto fra alberi paralleli o concorrenti sono le ruote di frizione; nel primo caso si impiegano ruote cilindriche; nel secondo si utilizzano ruote coniche. Le loro applicazioni sono limitate a velocità basse e per la trasmissione di piccole potenze. La trasmissione fra due assi paralleli si realizza calettando su di essi due ruote, aventi la forma di due cilindri, a sezione circolare. In ogni istante i due cilindri sono tangenti lungo una generatrice, in particolare sono tangenti esternamente se hanno verso opposto di rotazione, mentre sono tangenti internamente se hanno lo stesso verso di rotazione. Le due superfici cilindriche, dette superfici primitive, per trasmettere il moto devono essere spinte l una contro l altra da una forza d accoppiamento N sufficiente; in queste condizioni, la trasmissione del moto è dovuta all attrito che si manifesta nell area di contatto fra le due ruote. Si definisce rapporto di trasmissione i il rapporto fra la velocità angolare della ruota motrice e quella della ruota condotta. Per trasmettere una forza periferica abbastanza elevata, è necessario utilizzare materiali ad alto coefficiente di attrito. Si possono utilizzare materiali non metallici (gomme sintetiche, materie plastiche, tele rin for zate ecc.) oppure materiali metallici (acciaio temprato e ghi sa). Tut ta via i materiali non metallici, benché presentino un coefficiente di attrito maggiore di quello dei materiali metallici, tollerano forze di compressione N limitate, perciò sono preferiti questi ultimi, per piccole ruote, ai quali si attribuisce il coefficiente di attrito f = 0,15. La trasmissione del moto rotatorio fra due alberi concorrenti in un punto V può essere realizzata con due coni tangenti lungo una generatrice e il cui vertice è rappresentato dal punto V. Il rapporto di trasmissione, in questo caso, è uguale al rapporto dei seni dei semiangoli al vertice dei due coni. 4

5 UD16 PROBLEMI DI RIEPILOGO 1. Determinare la potenza teorica trasmessa da una coppia di ruote di frizione cilindriche e la frequenza di rotazione della ruota più piccola, conoscendo i seguenti dati: raggio della ruota piccola r 1 = 150 mm; raggio della ruota grande r 2 = 225 mm; forza di accoppiamento N = 800 N; frequenza di rotazione della ruota grande n 2 = 200 giri/min. 2. Realizzare una coppia di ruote di frizione cilindriche che deve trasmettere una potenza P = 1,5 kw, con rapporto di trasmissione i = 0,6. Determinare, inoltre, la massima frequenza di rotazione della ruota maggiore, affinché la velocità non superi il valore v = 4 m/s, sapendo che la frequenza di rotazione della ruota piccola è n 2 = 210 giri/min. 3. Dimensionare un coppia di ruote di frizione coniche, calettate su due alberi, i cui assi formano un angolo Φ = 60, sapendo che l albero motore trasmette la potenza P = 2 kw, alla frequenza di rotazione n 1 = 440 giri/min e che il rapporto di trasmissione è i = 0,8. 4. Dimensionare una coppia di ruote di frizione, calettate su due alberi perpendicolari fra loro, sapendo che gli alberi devono trasmettere una potenza P = 2 kw e che le loro frequenze di rotazione sono rispettivamente n 1 = 550 giri/min, per l albero motore, e n 2 = 350 giri/min, per l albero condotto. 5. Due ruote di frizione coniche hanno i semiangoli di apertura, rispettivamente, δ 1 = 30 e δ 2 = 60. Sapendo che la frequenza di rotazione della prima ruota è n 1 = 450 giri/min, calcolare quella della seconda ruota. 6. Due alberi paralleli, i cui assi si trovano alla distanza I = 350 mm, trasmettono una potenza P con un rapporto di trasmissione i = 0,7. Ipotizzando che la frequenza di rotazione dell albero motore è n 1 = 250 giri/min e che la forza di accoppiamento delle ruote è N = 1000 dan, calcolare il valore della potenza trasmessa. 7. Calcolare la potenza trasmissibile da una coppia di ruote cilindriche di frizione, in acciaio, considerando i seguenti dati: pressione specifica p s = 90 N/mm; larghezza delle ruote b = 100 mm; velocità periferica v = 5 m/s; coefficiente d attrito f = 0,15. 5

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia ESERCIZIO Si deve provvedere all accoppiamento, con un riduttore a ruote dentate cilindriche a denti diritti, tra un motore asincrono trifase e un albero, rappresentato nello schema, che a sua volta trasmette

Dettagli

McGraw-Hill. Tutti i diritti riservati. Esercizi aggiuntivi capitolo 13

McGraw-Hill. Tutti i diritti riservati. Esercizi aggiuntivi capitolo 13 Esercizi aggiuntivi capitolo 13 Analisi 13-4 Un pignone cilindrico a denti dritti di 21 denti ingrana con una ruota da 28 denti. Il passo diametrale è di 3 denti/in e l angolo di pressione è di 20. Realizzare

Dettagli

L Unità didattica in breve

L Unità didattica in breve L Unità didattica in breve Una macchina semplice è un dispositivo utilizzato per equilibrare o vincere una forza resistente (resistenza) mediante una forza motrice (po tenza) avente caratteristiche diverse.

Dettagli

Dimensionamento della trasmissione flessibile a cinghie trapezoidali.

Dimensionamento della trasmissione flessibile a cinghie trapezoidali. SOLUZIONE TRACCIA II PROVA SCRITTA DI MECCANICA E MACCHINE ESAME DI STATO 005/06 Lo schema della trasmissione può essere schematizzato come indicato in figura, ove il motore elettrico è separato dalla

Dettagli

le lavorazioni a freddo asportazione di

le lavorazioni a freddo asportazione di le lavorazioni a freddo asportazione di le lavorazioni ad asportazione di truciolo la struttura truciolo delle macchine utensili lo studio del processo di asportazione di truciolo riveste un importanza

Dettagli

Problemi tecnici - esercizi

Problemi tecnici - esercizi Problemi tecnici - esercizi Una macchina operatrice, funzionante a 750 giri/min, è azionata, mediante una trasmissione a cinghie trapezoidali con due successive riduzioni, da un albero motore che ruota

Dettagli

Alberi e perni Accoppiamenti albero e mozzo con linguette, chiavette, alberi scanalati e spine

Alberi e perni Accoppiamenti albero e mozzo con linguette, chiavette, alberi scanalati e spine Istituto Istruzione Superiore G. Boris Giuliano" Via Carducci, 13-94015 Piazza Armerina (En) Corso di Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Anno scolastico 2015-2016 Docente: Ing. Filippo Giustra Alberi

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE anno accademico 2015/16 Registro lezioni del docente DE FALCO DOMENICO

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE anno accademico 2015/16 Registro lezioni del docente DE FALCO DOMENICO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE anno accademico 2015/16 Registro lezioni del docente DE FALCO DOMENICO Attività didattica MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE [A14099] Periodo di

Dettagli

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine esame 008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Sessione ordinaria 008 Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 0 kw ad un

Dettagli

Attuatori. Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti

Attuatori. Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti Attuatori Gli attuatori costituiscono gli elementi che controllano e permettono il movimento delle parti meccaniche di una macchina automatica. Sono una componente della parte operativa di una macchina

Dettagli

MECCANISMI PER LA TRASMISSIONE DEL MOTO

MECCANISMI PER LA TRASMISSIONE DEL MOTO Le MACCHINE UTENSILI sono macchine che, usando una fonte di energia, compiono un lavoro, che consiste solitamente nell'asportazione di materiale. Per tramettere il moto dal punto in cui viene generato,

Dettagli

Fondamenti di Meccanica Esame del

Fondamenti di Meccanica Esame del Politecnico di Milano Fondamenti di Meccanica Esame del 0.02.2009. In un piano verticale un asta omogenea AB, di lunghezza l e massa m, ha l estremo A vincolato a scorrere senza attrito su una guida verticale.

Dettagli

Componente o organo meccanico di macchina, che trasmette Coppia (Momento torcente, Potenza), col movimento di rotazione.

Componente o organo meccanico di macchina, che trasmette Coppia (Momento torcente, Potenza), col movimento di rotazione. $/%(5,(02==,- 1a Parte - *** Definizione, Elementi caratteristici, Esempi, Punti di forza, Posizionamento, Mozzo, Immagine di ruote, mozzo albero, ruota dentata a modulo, Tipi di collegamento fra albero

Dettagli

MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO

MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO Brevetto di invenzione industriale depositato il 18/11/2008 N TO 2008 A 000847 Vittorio Scialla, Via Cibrario 114, 10143 Torino vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com

Dettagli

Trasmissione di potenza

Trasmissione di potenza Trasmissione di potenza Alberi Lo scopo di questi appunti è quello di introdurre alla comprensione della funzione degli alberi e alle loro regole di disegno e rappresentazione. Esercitarsi nella rappresentazione

Dettagli

Cinghie, funi, catene

Cinghie, funi, catene Scheda riassuntiva capitoli 3-4 Cinghie, funi, catene Flessibilità Gli organi flessibili sono quelli che oppongono una limitata reazione elastica interna a un momento flettente; la flessibilità può essere

Dettagli

ITIS OTHOCA ORISTANO INNESTI E FRIZIONI

ITIS OTHOCA ORISTANO INNESTI E FRIZIONI ITIS OTHOCA ORISTANO INNESTI E FRIZIONI Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 Gli innesti Si definisce INNESTO un organo meccanico capace di rendere solidali due estremità di albero coassiali, in modo da permettere

Dettagli

MECCANICA APPLICATA - CdS in Ingegneria Industriale (Lecce) A.A Appello del

MECCANICA APPLICATA - CdS in Ingegneria Industriale (Lecce) A.A Appello del Esercizio 2 Per il freno a tamburo riportato in Fig. 2 (le misure sono in mm), nota la forza F agente in D, determinare il momento frenante sul tamburo e la reazione risultante della cerniera fissa O.

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO Anno Scolastico:2016/2017 MATERIA : TECNOLOGIA MECCANICA DI PRODOTTO E DI PROCESSO MECCANICI /DIURNO CLASSE: 4 C MECCATRONICA

PROGRAMMA SVOLTO Anno Scolastico:2016/2017 MATERIA : TECNOLOGIA MECCANICA DI PRODOTTO E DI PROCESSO MECCANICI /DIURNO CLASSE: 4 C MECCATRONICA Anno Scolastico:2016/2017 Pagine 1 di 5 MATERIA : TECNOLOGIA MECCANICA DI PRODOTTO E DI PROCESSO MECCANICI /DIURNO CLASSE: 4 C MECCATRONICA Prof.: Fortunato LAURIA 15 giugno 2017 DOC F. Lauria 15 giugno

Dettagli

I n s e g n a m e n t o d i BIOMECCANICA

I n s e g n a m e n t o d i BIOMECCANICA A A 2 0 1 3-2014 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I DI R O M A T O R V E R G ATA F A C O LTA DI M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E I n

Dettagli

MOMENTI DI INERZIA PER CORPI CONTINUI

MOMENTI DI INERZIA PER CORPI CONTINUI MOMENTI D INERZIA E PENDOLO COMPOSTO PROF. FRANCESCO DE PALMA Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 MOMENTI

Dettagli

Asportazione di truciolo. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Asportazione di truciolo. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Asportazione di truciolo LIUC - Ingegneria Gestionale 1 L asportazione di truciolo Per asportazione di truciolo (taglio e rimozione del materiale) si lavorano a freddo grezzi di fonderia e semilavorati

Dettagli

SOLUZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2006/07 TEMA DI: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

SOLUZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2006/07 TEMA DI: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE SOLUZIONE SECOND PROV SCRITT ESME DI STTO 006/07 TEM DI: DISEGNO, PROGETTZIONE ED ORGNIZZZIONE INDUSTRILE Lo schema dell impianto di sollevamento può avere diverse configurazioni, si ipotizza che tra il

Dettagli

Coppia massima Mmax La trasmissione deve avere resistenza adeguata per trasmettere la coppia prevista in ogni condizione di utilizzo. La dimensione de

Coppia massima Mmax La trasmissione deve avere resistenza adeguata per trasmettere la coppia prevista in ogni condizione di utilizzo. La dimensione de La dimensione della trasmissione deve essere selezionata in conformità ai requisiti funzionali dell applicazione. La resistenza deve essere adeguata per trasmettere la coppia prevista in ogni condizione

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni

FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA. OBIETTIVI U. D. n 1.2: La rappresentazione di dati e fenomeni FISICA E LABORATORIO INDIRIZZO C.A.T. CLASSE PRIMA Le competenze di base a conclusione dell obbligo di istruzione sono le seguenti: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà

Dettagli

Quesiti dell Indirizzo Tecnologico

Quesiti dell Indirizzo Tecnologico Quesiti dell Indirizzo Tecnologico 1) Sapendo che la massa di Marte é 1/10 della massa della Terra e che il suo raggio é ½ di quello della Terra l accelerazione di gravità su Marte è: a) 1/10 di quella

Dettagli

MECCANICA DEGLI AZIONAMENTI

MECCANICA DEGLI AZIONAMENTI MECCANICA DEGLI AZIONAMENTI Presentazione06: Variatori * * presentazione liberamente ispirata alle dispense dell ing. M. Carricato Caratteristiche: CAMPO DI VARIAZIONE: R eff 4 R 9 out in R max 310 min

Dettagli

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE

Lavoro. Esempio. Definizione di lavoro. Lavoro motore e lavoro resistente. Lavoro compiuto da più forze ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE Cos è il lavoro? Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla

Dettagli

Progetto e costruzione di macchine 2/ed Joseph E. Shigley, Charles R. Mischke, Richard G. Budynas Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl

Progetto e costruzione di macchine 2/ed Joseph E. Shigley, Charles R. Mischke, Richard G. Budynas Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Copyright 2009 The Companies srl Esercizi aggiuntivi capitolo 16 16.2 Per il freno dell Esercizio 16-1 (vedi libro), si considerino le medesime posizioni del perno e del punto di azione della forza. Si

Dettagli

STATICA FORZE NEL PIANO

STATICA FORZE NEL PIANO MECCANICA E MACCHINE I MODULO - Capitolo Statica Forze nel piano Capitolo STATICA FORZE NEL PIANO Esercizio : Due forze, F = 330 N e F 2 = 250 N, sono applicate nel punto A e formano tra loro l'angolo

Dettagli

Appunti su RIDUTTORI A VITE

Appunti su RIDUTTORI A VITE Appunti su RIDUTTORI A VITE In queste poche pagine si raccolgono alcune considerazioni cinematiche e dinamiche sui riduttori epicicloidali. Questi appunti, attualmente ancora in bozza, no pretendono di

Dettagli

Calcolo Algebrico. Primo grado. ax 2 + bx + c = 0. Secondo grado. (a 0) Equazioni e disequazioni in una incognita e coefficienti reali: ax + b = 0

Calcolo Algebrico. Primo grado. ax 2 + bx + c = 0. Secondo grado. (a 0) Equazioni e disequazioni in una incognita e coefficienti reali: ax + b = 0 Calcolo Algebrico Equazioni e disequazioni in una incognita e coefficienti reali: Primo grado ax + b = 0 (a 0) x = b a Secondo grado ax 2 + bx + c = 0 (a 0) Si hanno due soluzioni che possono essere reali

Dettagli

Rotazioni. Debora Botturi ALTAIR. Debora Botturi. Laboratorio di Sistemi e Segnali

Rotazioni. Debora Botturi ALTAIR.  Debora Botturi. Laboratorio di Sistemi e Segnali Rotazioni ALTAIR http://metropolis.sci.univr.it Argomenti Propietá di base della rotazione Argomenti Argomenti Propietá di base della rotazione Leggi base del moto Inerzia, molle, smorzatori, leve ed ingranaggi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Seconda

Dettagli

ISTITUTI ALDINI VALERIANI E SIRANI. Disegno di un motore Piaggio e studio del manovellismo

ISTITUTI ALDINI VALERIANI E SIRANI. Disegno di un motore Piaggio e studio del manovellismo SCUOLE TECNICHE BOLOGNESI ISTITUTI ALDINI VALERIANI E SIRANI Corso di studio Tecnico Industriale specializzazione Meccanica anno 5^ Disegno di un motore Piaggio e studio del manovellismo Tesi di: Emanuele

Dettagli

Laboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore

Laboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore Laboratorio di Disegno Assistito dal Calcolatore Luca Cortese c/o Dipartimento di Meccanica ed Aeronautica Ufficio n 20, via Eudossiana 18 tel. 06 44 585 236 e-mail: luca.cortese@uniroma1.it Laboratorio

Dettagli

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A,

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A, ebbraio 1. L intensità di corrente elettrica che attraversa un circuito in cui è presente una resistenza R è di 4 A. Se nel circuito si inserisce una ulteriore resistenza di 2 Ω la corrente diventa di

Dettagli

Alcune definizioni utili: - MECCANISMO: sistema meccanico composto da più corpi che hanno la possibilità di moto relativo tra di loro;

Alcune definizioni utili: - MECCANISMO: sistema meccanico composto da più corpi che hanno la possibilità di moto relativo tra di loro; (pp. 12-27) Numero dei gradi di libertà dei meccanismi Sistemi meccanici e meccanismi Alcune definizioni utili: - MECCANISMO: sistema meccanico composto da più corpi che hanno la possibilità di moto relativo

Dettagli

TRASMISSIONE. Prof. Paolo Biondi Dip. GEMINI

TRASMISSIONE. Prof. Paolo Biondi Dip. GEMINI TRASMISSIONE Prof. Paolo Biondi Dip. GEMINI Trasmissione Per trasmissione si intende l'insieme degli organi che trasmettono la potenza del motore ai punti di utilizzazione, in particolare per gli autoveicoli

Dettagli

Modulo 01: Omogeneizzazione della classe Sistemi di misura Richiami di trigonometria

Modulo 01: Omogeneizzazione della classe Sistemi di misura Richiami di trigonometria Progettazione Disciplinare 01: Omogeneizzazione della classe Sistemi di misura Richiami di trigonometria Segmento 01 : Principio di omogeneità Presentazione: il modulo è propedeutico agli argomenti che

Dettagli

Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana Problema 1

Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana Problema 1 Problemi di Fisica per l ammissione alla Scuola Galileiana 2015-2016 Problema 1 Un secchio cilindrico di raggio R contiene un fluido di densità uniforme ρ, entrambi ruotanti intorno al loro comune asse

Dettagli

CALETTATORI DI BLOCCAGGIO PER ATTRITO

CALETTATORI DI BLOCCAGGIO PER ATTRITO PER ATTRITO Il sistema di bloccaggio tramite calettamento per attrito rende solidale all albero uno o più organi che permettono di trasmettere il moto o sopportare una spinta assiale. L accoppiamento per

Dettagli

Università del Salento Facoltà di Ingegneria. Costruzione di Macchine

Università del Salento Facoltà di Ingegneria. Costruzione di Macchine Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine I giunti meccanici a cura dell ing. Riccardo Nobile 1 I giunti meccanici I giunti sono degli organi meccanici utilizzati per realizzare

Dettagli

GEAR Allegato. Manuale d uso. Software serie

GEAR Allegato. Manuale d uso. Software serie CRIVELLIN PROGETTAZIONI S.A.S Di Crivellin Lorenzo & C. Via Carlo Barberis, 13 10071 Borgaro Torinese (Torino) Italy www.crivellin.com info@crivellin.com GEAR 2 1. 0 Allegato Sistema di calcolo, formule

Dettagli

SOLUZIONE DELLA TRACCIA N 2

SOLUZIONE DELLA TRACCIA N 2 SOLUZIONE DELLA TRACCIA N La presente soluzione verrà redatta facendo riferimento al manuale: Caligaris, Fava, Tomasello Manuale di Meccanica Hoepli. - Studio delle sollecitazioni in gioco Si calcolano

Dettagli

regolazione delle macchine motrici e volano

regolazione delle macchine motrici e volano richiamo Nelle turbine a vapore la regolazione principale avviene correggendo l entalpia del vapore surriscaldato che entra in turbina: tale intervento è definito attemperamento e si effettua durante il

Dettagli

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema

Esercizio 1 L/3. mg CM Mg. La sommatoria delle forze e dei momenti deve essere uguale a 0 M A. ω è il verso di rotazione con cui studio il sistema Esercizio 1 Una trave omogenea di lunghezza L e di massa M è appoggiata in posizione orizzontale su due fulcri lisci posti alle sue estremità. Una massa m è appoggiata sulla trave ad una distanza L/3 da

Dettagli

Collegamenti tra albero e mozzo

Collegamenti tra albero e mozzo Collegamenti tra albero e mozzo L albero è un corpo cilindrico a più gradini su cui sono calettati gli organi rotanti, da cui riceve o a cui trasmette il moto Supporti Gli elementi caratteristici degli

Dettagli

Trasmissione con cinghie

Trasmissione con cinghie Trasmissione con cinghie La flessibilità e la leggerezza delle cinghie sono sfruttate per trasmissioni tra alberi distanti tra loro e comunque disposti. I tipi di cinghie adoperati oggi sono le cinghie

Dettagli

DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE. Lezione Trasmissioni meccaniche

DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE. Lezione Trasmissioni meccaniche UNIVERSITÀ DI LECCE Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, Gestionale e dei Materiali DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE Lezione Trasmissioni meccaniche 1 Argomenti della lezione Trasmissioni del moto rotatorio

Dettagli

Corso di Fondamenti di Meccanica - Allievi MECC. II Anno N.O. II prova in itinere del 02/02/2005.

Corso di Fondamenti di Meccanica - Allievi MECC. II Anno N.O. II prova in itinere del 02/02/2005. orso di Fondamenti di Meccanica - llievi ME. II nno N.O. II prova in itinere del 02/02/2005. ESERIZIO Del sistema rappresentato in figura sono note geometria, masse e curva caratteristica del motore. J

Dettagli

È una condizione di isostaticità (che è anche l'unica condizione che si studia alle superiori). M F = F L 2

È una condizione di isostaticità (che è anche l'unica condizione che si studia alle superiori). M F = F L 2 Meccanica Dimensionamento dei perni (calcolare il diametro) Un perno può essere equiparato a questa trave, con gdl=3 e gdv=3 e quindi con gdl=gdv è un sistema staticamente determinato. cuscinetto intermedio

Dettagli

GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE

GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE IL MAGNETISMO Il termine deriva da un minerale del ferro: la magnetite (o calamita naturale), che ha la proprietà di attrarre alcuni metalli. Il campo magnetico è lo spazio

Dettagli

Dinamica delle Strutture

Dinamica delle Strutture Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Dinamica delle Strutture Prof. Adolfo SANTINI Ing. Francesco NUCERA Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Dinamica

Dettagli

CLASSIFICAZIONI DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE

CLASSIFICAZIONI DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE CLASSIFICAZIONI DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE Le lavorazioni meccaniche possono essere classificate secondo diversi criteri. Il criterio che verrà esposto si è dimostrato quello più utile a chiarire tale

Dettagli

268 MECCANICA DEL VEICOLO

268 MECCANICA DEL VEICOLO LISTA SIMBOLI a accelerazione longitudinale veicolo [ms -2 ]; a distanza tra il baricentro e l avantreno veicolo [m]; a parametro caratterizzante la taratura del giunto viscoso; a fm decelerazione veicolo

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 y Nel sistema di figura posto in un piano verticale il carrello A scorre con vinco- q, R M lo liscio lungo l asse verticale. Il

Dettagli

4. Su di una piattaforma rotante a 75 giri/minuto è posta una pallina a una distanza dal centro di 40 cm.

4. Su di una piattaforma rotante a 75 giri/minuto è posta una pallina a una distanza dal centro di 40 cm. 1. Una slitta, che parte da ferma e si muove con accelerazione costante, percorre una discesa di 60,0 m in 4,97 s. Con che velocità arriva alla fine della discesa? 2. Un punto materiale si sta muovendo

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI) DIPARTIMENTO: Discipline Meccaniche e Grafiche

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI) DIPARTIMENTO: Discipline Meccaniche e Grafiche PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE Monte ore annuo 132 Libro di Testo MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA-BLU VOL.2 ANZALONE ED. HOEPLI SETTEMBRE Richiami sul calcolo delle reazioni vincolari. Diagrammi

Dettagli

Fresatura. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Fresatura. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Fresatura LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Fresatura È un operazione che consente di realizzare in generale: Superfici piane Scanalature e cave di forma semplice e complessa Denti di ruote dentate Per fresare

Dettagli

Scheda preconsegna. 03/05/2011 Prof. Christian Gervasi

Scheda preconsegna. 03/05/2011 Prof. Christian Gervasi Scheda preconsegna 1 Le unità funzionali delle macchine e degli apparecchi Ogni Macchina possiede un sistema tecnico generale che ha la commissione di svolgere una funzione. 2 Le unità funzionali delle

Dettagli

Catalogo pulegge per cinghie poly V - Trasmissioni Industriali S.a.s. -

Catalogo pulegge per cinghie poly V - Trasmissioni Industriali S.a.s. - Catalogo pulegge per cinghie poly V - Trasmissioni Industriali S.a.s. - Via Lago di Annone,15 36015 Z.I. Schio ( VI ) Tel. 0445/500142-500011 Fax. 0445/500018 info@trasmissioniindustriali.com NUOVO SITO

Dettagli

Università degi studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate

Università degi studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università degi studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici 2015-2016 Prof. Paolo Righettini Progetto camma a Bilanciere

Dettagli

Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale Seconda prova scritta

Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale Seconda prova scritta Esame di Stato di Istituto Tecnico Industriale Seconda prova scritta L'albero conduttore di un piccolo cambio a due velocità deve trasmettere una potenza di 4kW a 78rad/s. Due ruote dentate cilindriche

Dettagli

Il momento d inerzia Consideriamo un corpo in movimento rotazionale: m 1, m 2 r 1, r 2 = particelle elementari = raggi di rotazione delle particelle e

Il momento d inerzia Consideriamo un corpo in movimento rotazionale: m 1, m 2 r 1, r 2 = particelle elementari = raggi di rotazione delle particelle e IL VOLANO Il momento d inerzia Consideriamo un corpo in movimento rotazionale: m 1, m 2 r 1, r 2 = particelle elementari = raggi di rotazione delle particelle elementari m 1e e m 2 n= regime di rotazione

Dettagli

OLEODINAMICA, OLEOIDRAULICA, IDRAULICA. Tecnologia affine alla pneumatica caratterizzata dai seguenti elementi:

OLEODINAMICA, OLEOIDRAULICA, IDRAULICA. Tecnologia affine alla pneumatica caratterizzata dai seguenti elementi: OLEODINAMICA, OLEOIDRAULICA, IDRAULICA Tecnologia affine alla pneumatica caratterizzata dai seguenti elementi: CARATTERISTICHE CIRCUITALI Gruppo di generazione di energia idraulica Gruppo di distribuzione

Dettagli

Elementi Costruttivi delle Macchine. Soluzione - Verifica di un albero di trasmissione 3.1. Politecnico di Torino CeTeM

Elementi Costruttivi delle Macchine. Soluzione - Verifica di un albero di trasmissione 3.1. Politecnico di Torino CeTeM Si richiede la verifica di un albero di che riceve il moto da una ruota dentata calettata sull albero stesso il quale trasmette moto alternato a una puleggia. 40 50 20 20 R.5 R.1 R.5 R.2 R.1 Ø65 Ø46 Ø41

Dettagli

La rugosità superficiale

La rugosità superficiale La rugosità superficiale Tutte le superfici lavorate sono caratterizzate da una rugosità superficiale che è, in sostanza, l irregolarità della superficie rispetto alla superficie teorica. Le irregolarità

Dettagli

Analisi modale-principali attuatori

Analisi modale-principali attuatori Analisi modale-principali attuatori La scelta del tipo di attuatore più adatto a sollecitare opportunamente la struttura (in funzione dell obiettivo della sperimentazione e delle caratteristiche stesse

Dettagli

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Esercizio (tratto dal problema 7.36 del Mazzoldi 2) Un disco di massa m D = 2.4 Kg e raggio R = 6 cm ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω = 0 s. ll istante

Dettagli

I riduttori di precisione: principi di funzionamento e criteri di scelta

I riduttori di precisione: principi di funzionamento e criteri di scelta I riduttori di precisione: principi di funzionamento e criteri di scelta Università di Udine Ing. Emanuele Radice Area Manager & Engineering emanuele.radice@wittenstein.it WITTENSTEIN SPA Cos è un riduttore

Dettagli

Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie. Le macchine motrici LA TRATTRICE

Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie. Le macchine motrici LA TRATTRICE Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie Le macchine motrici Dipartimento Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari LA TRATTRICE La trattrice è una macchina complessa e completa

Dettagli

Trasmissione di potenza

Trasmissione di potenza Trasmissione di potenza Differenziale Aperto Perno con i due satelliti in estremità Ruota conica planetaria Disegno di Macchine: materiale di supporto alle Questo assieme è un differenziale di tipo aperto.

Dettagli

il ciclo di Ericsson (1853) caratterizzato da due isoterme e due isobare; il ciclo di Reitlinger (1873) con due isoterme e due politropiche.

il ciclo di Ericsson (1853) caratterizzato da due isoterme e due isobare; il ciclo di Reitlinger (1873) con due isoterme e due politropiche. 16 Il ciclo di Stirling Il coefficiente di effetto utile per il ciclo frigorifero di Carnot è, in base alla (2.9): T min ɛ =. (2.31) T max T min Il ciclo di Carnot è il ciclo termodinamico che dà il maggior

Dettagli

Programmazione modulare a.s. 2015-2016 Disciplina: Meccanica

Programmazione modulare a.s. 2015-2016 Disciplina: Meccanica Programmazione modulare a.s. 2015-2016 Disciplina: Meccanica Classe: 5 Meccanica Docente prof. Angelo Rinaldi Ore settimanali previste: 4 ore ro totale di ore 4x33=132 ore Libro di testo Corso di Meccanica

Dettagli

Copyleft elettrix01. Relazione sui Riduttori

Copyleft elettrix01. Relazione sui Riduttori Relazione sui Riduttori Svolgimento Prova La prova consiste nel ricavare il rendimento di due tipi di riduttori: Un riduttore a rotismo ordinario Un riduttore a ruota elicoidale e vite senza fine Il riduttore

Dettagli

LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI

LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI Tornitura Foratura Fresatura Rettifica Altre lavorazioni 1 LAVORAZIONI INDUSTRIALI Nelle lavorazioni industriali per asportazione di truciolo sono sempre presenti: Pezzo Grezzo

Dettagli

Piano di Lavoro. di Meccanica Applicata e Macchine a fluido. Primo Biennio / Secondo Biennio/Classe quinta -

Piano di Lavoro. di Meccanica Applicata e Macchine a fluido. Primo Biennio / Secondo Biennio/Classe quinta - Liceo Scientifico Gallo Pecca n.4/6 Istituto Tecnico Industriale ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO Tel. 0124/45.45.11 - Cod. Fisc. 85502120018 E-mail: segreteria@istitutomoro.it URL: www.istitutomoro.it

Dettagli

Liceo Scientifico Mariano IV d'arborea Oristano. Anno Scolastico Classe 1^B sportivo. Programma svolto di MATEMATICA

Liceo Scientifico Mariano IV d'arborea Oristano. Anno Scolastico Classe 1^B sportivo. Programma svolto di MATEMATICA Liceo Scientifico Mariano IV d'arborea Oristano Anno Scolastico 2015-16 Classe 1^B sportivo Programma svolto di MATEMATICA insegnante: Paolo Marongiu ALGEBRA Insiemi numerici I numeri naturali. Operazioni

Dettagli

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento I MOTI NEL IANO Vettore posizione e vettore spostamento Si parla di moto in un piano quando lo spostamento non avviene lungo una retta, ma in un piano, e può essere descritto usando un sistema di riferimento

Dettagli

Lezione 5 MOTO CIRCOLARE UNIFORME

Lezione 5 MOTO CIRCOLARE UNIFORME Corsi di Laurea in Scienze motorie - Classe L-22 (D.M. 270/04) Dr. Andrea Malizia 1 MOTO CIRCOLARE UNIFORME 2 Per descrivere un moto curvilineo occorrono due assi cartesiani ortogonali ed un orologio.

Dettagli

Fisica Generale II (prima parte)

Fisica Generale II (prima parte) Corso di Laurea in Ing. Medica Fisica Generale II (prima parte) Cognome Nome n. matricola Voto 4.2.2011 Esercizio n.1 Determinare il campo elettrico in modulo direzione e verso generato nel punto O dalle

Dettagli

ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Indirizzo: MECCANICA. Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Indirizzo: MECCANICA. Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Indirizzo: MECCANICA Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE L'albero conduttore di un piccolo cambio a due velocità deve trasmettere

Dettagli

RUOTE DENTATE. A.Riccadonna

RUOTE DENTATE. A.Riccadonna RUOTE DENTATE Le ruote dentate permettono la trasmissione del moto circolare continuo tra due alberi a breve distanza. Sono dotate di una serie di denti lungo la circonferenza I denti ad evolvente di circonferenza

Dettagli

ESAME DI STATO 2008/09 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : DISEGNO, PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

ESAME DI STATO 2008/09 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : DISEGNO, PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE ESAME DI STATO 2008/09 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : DISEGNO, PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE Verifica di stabilità dell albero L albero rappresentato nell allegato può essere assimilato ad una

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LS

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LS PROGRAMMA del CORSO TEORIA dei MECCANISMI Richiami di composizione dei meccanismi Richiami di cinematica I sistemi articolati piani (analisi e sintesi) e spaziali (cenni di analisi) Meccanismi con camme

Dettagli

MECCANICA Prof. Roberto Corradi Allievi informatici AA Prova del Problema N.1

MECCANICA Prof. Roberto Corradi Allievi informatici AA Prova del Problema N.1 MECCANICA Prof. Roberto Corradi Allievi informatici AA.2009-2010 Prova del 29-06-2010 1 Problema N.1 AC=140mm M=0.5 kg J G =0.005 kg m 2 M C =1 kg f d =0.3 v C =10m/s a C =25m/s 2 Il sistema articolato

Dettagli

[3] Un asta omogenea di sezione trascurabile, di massa M = 2.0 kg e lunghezza l = 50 cm, può ruotare senza attrito in un piano verticale x y attorno a

[3] Un asta omogenea di sezione trascurabile, di massa M = 2.0 kg e lunghezza l = 50 cm, può ruotare senza attrito in un piano verticale x y attorno a [1] Un asta rigida omogenea di lunghezza l = 1.20 m e massa m = 2.5 kg reca ai due estremi due corpi puntiformi di massa pari a 0.2 kg ciascuno. Tale sistema è in rotazione in un piano orizzontale attorno

Dettagli

Pompa a pistoni assiali K3VL Serie B

Pompa a pistoni assiali K3VL Serie B Descrizione generale La pompa a pistoni assiali a piastra oscillante K3VL è stata progettata e costruita per soddisfare le necessità di mercato dei settori: mobile, marino, industriale e dove è richiesta

Dettagli

Lavoro ed energia cinetica

Lavoro ed energia cinetica Lavoro ed energia cinetica Servono a risolvere problemi che con la Fma sarebbero molto più complicati. Quella dell energia è un idea importante, che troverete utilizzata in contesti diversi. Testo di riferimento:

Dettagli

Università di Padova PAS a.a. 2014/15 Classe A020 Corso: Didattica di Meccanica delle Macchine. Argomento TRASMISSIONE DEL MOTO.

Università di Padova PAS a.a. 2014/15 Classe A020 Corso: Didattica di Meccanica delle Macchine. Argomento TRASMISSIONE DEL MOTO. 6/0/05 Argomento TASMISSIONE DEL MOTO Classificaione Indice Classificaione Tipi di trasmissione Principi teorici apporto di velocità endimento Pregi e limiti Applicaioni In base al tipo di Moto: Continuo

Dettagli

Istituto Professionale di Stato Maffeo Pantaleoni di Frascati SCHEDA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

Istituto Professionale di Stato Maffeo Pantaleoni di Frascati SCHEDA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Istituto Professionale di Stato Maffeo Pantaleoni di Frascati SCHEDA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSI 1 sez, A B C D E F G H MATERIA DOCENTEScienze Integrate: FISICA

Dettagli

PROGRAMMA DI MECCANICA CLASSE QUINTA MECCANICA

PROGRAMMA DI MECCANICA CLASSE QUINTA MECCANICA ITIS OMAR NOVARA DIPARTIMENTO DI MECCANICA PROGRAMMA DI MECCANICA CLASSE QUINTA MECCANICA 4-5 Dimensionamento di un giunto a dischi Calcolo dei perni di estremità Calcolo dei perni intermedi Richiami sul

Dettagli

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 )

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 ) 1 Esercizio Una ruota di raggio R e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare

Dettagli

Frizioni e freni a comando elettromagnetico, gruppi combinati, innesti a dentini e freni a molle

Frizioni e freni a comando elettromagnetico, gruppi combinati, innesti a dentini e freni a molle Frizioni e freni a comando elettromagnetico, gruppi combinati, innesti a dentini e freni a molle Ortlinghaus Dischi. Frizioni. Freni. Sistemi. Frizioni e freni a comando elettromagnetico gruppi combinati

Dettagli

ARGOMENTI DELLA LEZIONE Collegamenti Albero-Mozzo Definizioni Applicazioni

ARGOMENTI DELLA LEZIONE Collegamenti Albero-Mozzo Definizioni Applicazioni ARGOMENTI DELLA LEZIONE Collegamenti Albero-Mozzo Definizioni Applicazioni Introduzione L unione di parti meccaniche mediante elementi che possano essere rimossi in caso di necessità senza alterazioni

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli