Dott. Mauro Monesi U.O Ortopedia Ospedale M.Bufalini Cesena AUSL della Romagna

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1 Dott. Mauro Monesi U.O Ortopedia Ospedale M.Bufalini Cesena AUSL della Romagna

2 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6)

3 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6) Indicatore TRAUMA6 Razionale Punti di forza Limiti - Pitfalls Note Numeratore Denominatore Criteri di inclusione Livello/i di aggregazione Fonte dati Frequenza rilevazione % interventi effettuati entro 24h per fissazione di frattura delle ossa lunghe Valuta la tempestività del trattamento chirurgico nei traumi gravi con lesioni scheletriche. Calcolabilità e popolazione facilmente identificabile. In letteratura esistono evidenze contrastanti in merito al miglioramento dell outcome nei pazienti trattati precocemente. L indicatore può essere espressione di un organizzazione che tiene conto di priorità assistenziali intensivistiche che migliorano la gestione del traumatizzato grave con lesioni scheletriche. Si evidenzia una discrepanza nella tempestività di trattamento nei tre centri Hub. N. TG con intervento per fissazione di frattura delle ossa lunghe entro 24h dall arrivo in PS. N. TG con intervento per fissazione di frattura delle ossa lunghe. - ammissione diretta - interventi per riduzione cruenta di frattura oppure applicazione di fissatore esterno SIAT oppure stabilimento di ricovero Registro Regionale Traumi Gravi Annuale

4 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6) Indicatore TRAUMA6 Razionale % interventi effettuati entro 24h per fissazione di frattura delle ossa lunghe Valuta la tempestività del trattamento chirurgico nei traumi gravi con lesioni scheletriche.

5 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6) Indicatore TRAUMA6 % interventi effettuati entro 24h per fissazione di frattura delle ossa lunghe Note L indicatore può essere espressione di un organizzazione che tiene conto di priorità assistenziali intensivistiche che migliorano la gestione del traumatizzato grave con lesioni scheletriche. Si evidenzia una discrepanza nella tempestività di trattamento nei tre centri Hub.

6 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6) Indicatore TRAUMA6 % interventi effettuati entro 24h per fissazione di frattura delle ossa lunghe Punti di forza Calcolabilità e popolazione facilmente identificabile. Criteri di inclusione - ammissione diretta - interventi per riduzione cruenta di frattura oppure applicazione di fissatore esterno

7 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6) 7812 Applicazione di fissatore esterno dell'omero 7931 Riduzione cruenta di frattura dell omero, con fissazione interna 7815 Applicazione di fissatore esterno del femore 7817 Applicazione di fissatore esterno di tibia e fibula 7935 Riduzione cruenta di frattura del femore, con fissazione interna 7936 Riduzione cruenta di frattura di tibia e fibula, con fissazione interna

8 % INTERVENTI ENTRO LE PRIME 24H PER FISSAZIONE DI FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE (INDICATORE TRAUMA6) Limiti - Pitfalls In letteratura esistono evidenze contrastanti in merito al miglioramento dell outcome nei pazienti trattati precocemente.

9 scarsa evidenza sulla riduzione della mortalità opportuno validare outcome diversi dalla mortalità infezioni complicanze capacità funzionali post trauma qualità della vita rientro all attività lavorativa

10 volume attività e trend RRTG volume attività e trend HUB volume attività e trend Spoke_NCh volume attività e trend Spoke

11 numero interventi per frattura ossa lunghe: RRTG_ER % 59.3% 65% 63.5% 61.8% 55% totale interventi per frattura di ossa lunghe % interventi di stabilizzazione entro 24 h

12 volume attività: SIAT ,1% ,6% 39,2% Emilia Occidentale Emilia Orientale Romagna n interventi % interventi entro 24h

13 % stabilizzazioni entro 24h : Siat 75 65,2 69,7 69,7 83,3 74, ,8 66,3 51,8 44,4 36,4 36,7 40,8 36,8 42, Emilia Occidentale Emilia Orientale Romagna

14 volume attività: HUB ,8% % 36,4% Parma Bologna Cesena n iterventi % interventi entro 24h

15 trend % stabilizzazioni entro 24h : Hub 90, , ,6 80,8 80, , ,7 68,8 52,6 52,4 29,4 33,3 26,1 36, Parma Bologna Cesena

16 volume attività: Spoke_NCh ,2% ,1% 52,3% Reggio Emilia Modena Ferrara n interventi % interventi entro 24h

17 trend % stabilizzazioni entro 24h : Spoke_NCh 72,3 61, , ,4 34,8 79,2 58, , ,2 40,3 38, Reggio Emilia Modena Ferrara

18 volume attività: Spoke ,3% 67,4% 67,6% 28 78,6% Piacenza Ravenna Forli Rimini n interventi % interventi entro 24h

19 Spoke 19% 18% 1 distretti 2-3 distretti >3 distretti Spoke_NCh 2% 63% 48% 50% 35% Hub 6% 59% ISS Media Mediana Spoke 24,7 23,5 Spoke_NCh 26,7 25 Hub 27,8 27

20

21 N. Traumi DATI SDO, anno 2012 SIAT Romagna OSPEDALE CESENA OSPEDALE RAVENNA OSPEDALE LUGO 189 OSPEDALE FAENZA OSPEDALE FORLI' OSPEDALE RIMINI OSPEDALE RICCIONE

22 Strumento Piano Nazionale Esiti (PNE) La misura dell indicatore riferito alla struttura porta ad un miglioramento della performance

23 Programma Nazionale Esiti - PNE frattura collo del femore volume di ricoveri /anno

24 Intervento chirurgico entro 2 gg da accesso (N)

25 Intervento chirurgico entro 2 gg da accesso (%)

26 Benchmarking tra regioni Cesena

27 N frattura collo del femore volume di ricoveri /anno 213

28 Benchmarking : Intervento chirurgico entro 2 gg da accesso (% grezza e % adj) Anno 2013

29 Come si è mossa l ortopedia di Cesena negli ultimi anni Passata da un volume di attività chirurgica di 1560 interventi nel 2006 a 2261 nel Cambio delle tecniche chirurgiche nell ottica della riduzione delle giornate di degenza. Introduzione di un sistema di tracciabilità medico-legale ed economale dei MDS. Sostanziale mantenimento del volume di attività della chirurgia programmata. Possibilità di utilizzo della terapia a pressione negativa in fase acuta. Potenziamento di servizi ambulatoriale con l introduzione di percorsi specialistici come il PRP (trattamenti rigenerativi) Istituzione nel 2009 dell ambulatorio ortopedico infermieristico.

30 1. PROGETTO SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA PER SETTORI. Soluzioni organizzative. I problemi critici messi in evidenza sono: assenza del posto letto per la chirurgia programmata il giorno del ricovero con conseguente riprogrammazione La difficoltà di gestione dei turni di tutti i servizi: 1. Reparto 2. Ambulatorio Divisionale 3. P.S. Ortopedico 4. Sala Operatoria 5. DH 6. Guardia interna pomeridiana 7. Attività di medicina rigenerativa 8. Reperibilità

31 Soluzioni adottate nel 2013 L abolizione della figura organizzativa medico di reparto La creazione di un modulo specifico chirurgia ortopedica programmata La creazione di un modulo specifico traumatologia La creazione di un modulo specifico ortogeriatria La creazione di un modulo specifico DH ortopedico <copertura dei servizi affidati ai moduli, non strettamente ad personam

32 Soluzioni adottate nel 2013 Affidamento attività collaterali ai moduli Gestione e visite prericovero (Ch. Progr., DH) Consulenze per aree intensive e per i fuori reparto (Ortotraumatologia) Attività di Medicina Rigenerativa (trasversale) Ampliamento attività ambulatoriale 14/16 (aggiunta a guardia pomeridiana) Ulteriore ricorso alla DCO

33 Modello riorganizzativo gestionale Abbiamo lavorato per rendere più elastico il sistema di turnistica e per redistribuire responsabilità organizzative, al fine di migliorare la presa in carico dei pz e di assicurare maggiore continuità terapeutica, attraverso la organizzazione per moduli

34 Altre criticità trasversali del sistema sono: Personale Dirigente Medico al limite dell organico Difficoltà nella gestione delle ferie e delle sostituzioni malattie Tourn-over privo di ogni logica sistematica di recupero fisico dopo il servizio Attualmente tre medici con limitazioni lavoro notturno e reperibilità, progressivo invecchiamento dell equipe Assenza del MdG notturno (ulteriore servizio in reperibilità)

35 3. MONITORAGGIO DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA FRATTURA DI FEMORE NEL PAZIENTE ULTRASETTANTENNE: Progetto riproposto da diversi anni che ci ha visti passare da una posizione, rispetto alla totalità delle realtà dell Emilia Romagna, assolutamente marginale ad una posizione che ci vede nei primissimi posti nel trattamento chirurgico della frattura di femore entro 24/48 ore. Criticità: Presenza Geriatra ridotta rispetto al progetto originario Incertezza sulla disponibilità di sedute aggiuntive (e contestuale dubbio sulla efficienza di sedute programmate per traumi) Proposta operativa: Sala operatoria disponibile h14/20 (Anestesista reperibile/dedicato?)

36 Risultati attesi (outcome): riduzione dei tempi di attesa per intervento chirurgico urgente e/o programmato; riduzione del numero di riprogrammazioni per intervento chirurgico; aumento della percezione da parte dell utenza di una puntuale presa in carico del paziente; riduzione del numero di pazienti sottoposti a trasfusione postop.(anche qui già raggiunto standard elevato) Maggiore elasticità nella gestione dei turni della dirigenza medica; Diminuzione sensibile del calo delle giornate medie di degenza; Migliore gestione della casistica ambulatoriale. Risultati tutti raggiunti.

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