RISPARMIO Con i nuovi decreti normativa a regime
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- Battista Pasini
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1 ENERGIA Efficienza energetica degli edifici: le novità introdotte dai D.M. 26 giugno 2015 RISPARMIO Con i nuovi decreti normativa a regime di Graziano Salvalai, ingegnere, ricercatore presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito I nuovi provvedimenti del ministero dello Sviluppo economico offrono nuove indicazioni per quanto riguarda il calcolo delle prestazioni energetiche, gli schemi e le modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto e le linee guida per la certificazione degli edifici. La direttiva 2010/31/UE era stata recepita in Italia attraverso il decreto legge 63 del 4 giugno 2013, (con quasi un anno di ritardo rispetto ai limiti imposti) convertito, con alcune modifiche, nella legge 4 agosto 2013, n. 90. Ora, con l intervento ministeriale, il quadro normativo di riferimento si può dirsi completato. CERTIFICAZIONE ENERGETICA - DIRETTIVA 2010/31/UE - DECRETI ATTUATIVI La direttiva 2010/31/UE era stata recepita in Italia attraverso il D.L. 63 del 4 giugno 2013 [1], (con quasi un anno di ritardo rispetto ai limiti imposti) convertito, con alcune modifiche, nella legge 4 agosto 2013, n. 90. Il quadro normativo di riferimento dell efficienza energetica in edilizia, ora, è stato completato con l emanazione di tre decreti attuativi del ministero dello Sviluppo economico (tutti denominati D.M. 26 giugno 2015) che, oltre all introduzione di nuovi e rafforzati requisiti limite per le costruzioni e l introduzione di una nuova metodologia di calcolo, definiscono il concetto di edificio a energia quasi zero come richiesto dalla direttiva europea 31/2010/UE. Nello specifico, i decreti attuativi, in vigore dal 1 ottobre 2015, riguardano: i requisiti minimi degli edifici, applicazioni delle metodologie di calcolo e delle prestazioni energetiche e definizione di edificio and energia quasi zero. Decreto interministeriale 26 giugno Applicazione del- [1] Recepimento della direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica in edilizia e proroga detrazioni fiscali del 55% e 50% per efficientamento energetico e ristrutturazioni degli edifici. 44 N ottobre
2 ENERGIA le metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici; le linee guida APE, con la definizione della nuova classificazione e certificazione energetica e adeguamento delle linee guida nazionali. Decreto interministeriale 26 giugno Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici; la relazione tecnica di progetto, schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica (decreto Relazione tecnica ). Decreto interministeriale 26 giugno Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici. Normative di riferimento per il calcolo La prestazione energetica degli edifici è determinata sulla base della quantità di energia primaria necessaria annualmente per soddisfare le esigenze legate a un uso standard dell edificio e corrisponde al fabbisogno energetico annuale globale in energia primaria per il riscaldamento, il raffrescamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda sanitaria e, nel settore non residenziale, per l illuminazione, gli impianti ascensori e scale mobili. Le prestazioni energetiche degli edifici predisposte in conformità alle norme europee sono definite dalle seguenti norme tecniche: raccomandazione CTI 14/2013: Prestazioni energetiche degli edifici Determinazione dell energia primaria e della prestazione energetica EP per la classificazione dell edificio; UNI/TS : Prestazioni energetiche degli edifici Parte 1: determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale; UNI/TS : Prestazioni energetiche degli edifici Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per Tabella 1 FATTORI DI CONVERSIONE Vettore Fp,nren Fp,ren Fp,tot Gas naturale 1,05 0 1,05 GPL 1,05 0 1,05 Gasolio e olio combustibile 1,07 0 1,07 Carbone 1,10 0 1,10 Biomasse solide 0,20 0,80 1,00 Biomasse liquide e gassose 0,40 0,60 1,00 Energia elettrica da rete 1,95 0,47 2,42 Teleriscaldamento 1,50 0 1,50 Rifiuti solidi urbani 0,20 0,2 0,40 Teleraffreddamento 0,50 0 0,50 Energia termica da collettori solari 0 1,00 1,00 Energia elettrica da fotovoltaico 0 1,00 1,00 Energia termica dall ambiente esterno free cooling 0 1,00 1,00 Energia termica dall ambiente esterno pompa di calore 0 1,00 1,00 (Fattori di conversione in energia primaria. fp,nren fattore di conversione in energia primaria non rinnovabile. fp,ren: fattore di conversione in energia primaria rinnovabile. Fonte: D.M. 26/06/ Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici, Allegato 1). N ottobre
3 ENERGIA Tabella 2 Nuova costruzione Edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione Ampliamento di edifici esistenti con nuovo impianto Ampliamento di edifici esistenti con estensione dell impianto EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE E ASSIMILABILI Per nuova costruzione si intende l edificio il cui titolo abitativi sia richiesto dopo l entrata in vigore del decreto (1 ottobre 2015). Edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione in qualsiasi tipologia di titolo abitativo richiesto. Ampliamenti del volume lordo climatizzato, con nuovi impianti termici per i quali vale almeno una delle seguenti condizioni: superiore al 15% rispetto al volume lordo climatizzato esistente; nuovo volume lordo climatizzato superiore a 500 m 3. Nuovo impianto di climatizzazione. La parte ampliata è di fatto trattata come una nuova costruzione. Ampliamento di edifici esistenti (collegati all impianto termico esistente) per cui vale almeno una delle seguenti condizioni: superiore al 15% rispetto al volume lordo climatizzato esistente; nuovo volume lordo climatizzato superiore a m la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l illuminazione; UNI/TS : Prestazioni energetiche degli edifici Parte 3: Determinazione per il fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva; UNI/TS : Prestazioni energetiche degli edifici Parte 4: Utilizzo di energia rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e generazione di acqua calda sanitaria; UNI/TS : Prestazioni energetiche degli edifici Parte 5: calcolo dell energia primaria e della quota di energia da fonti rinnovabilie; UNI/TS : Prestazioni energetiche degli edifici Parte 6: determinazione del fabbisogno di energia per ascensori, scale mobili e maciapiedi mobili; UNI EN 15193: Prestazione energetica Requisiti energetici per illuminazione. Considerazioni generali Per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici, il D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici prevede nello specifico che: il fabbisogno energetico annuale globale si calcola come energia primaria per singolo servizio energetico, con intervalli di calcolo mensile. Con le stesse modalità si determina l energia da fonte rinnovabile prodotta all interno del confine del sistema; si opera la compensazione tra i fabbisogni energetici e l energia da fonte rinnovabile prodotta e utilizzata all interno del confine del sistema con le seguenti condizioni: - solo per contribuire ai fabbisogni del medesimo vettore energetico (elettricità con elettricità, energia termica con energia termica ecc.); - fino a copertura totale del corrispondente fabbisogno o vettore energetico utilizzato per i servizi considerati nella prestazione energetica. L eccedenza di energia rispetto al fabbisogno mensile, prodotta in situ e che viene Tabella 3 Di primo livello Di secondo livello Ristrutturazioni importanti L intervento prevede la riqualificazione di almeno il 50% della superficie disperdente lorda complessiva, ristrutturazione dell impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale ed estiva. L intervento riguarda la riqualificazione di almeno il 25% della superficie disperdente dell involucro edilizio e può interessare l impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva. 46 N ottobre
4 ENERGIA Tabella 4 Riqualificazione energetica dell involucro Nuova installazione dell impianto Ristrutturazione dell impianto Sostituzione del generatore Definizione di riqualificazioni energetiche [2] Interventi che coinvolgono una superficie dell involucro 25% della superficie disperdente lorda complessiva. Installazione di nuovi impianti per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e per il raffrescamento. Gli interventi di ristrutturazione degli impianti per il riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e per il raffrescamento. Gli interventi di sostituzione del generatore e istallazione di generatori e/o altri impianti per il soddisfacimento dei servizi dell edificio. esportata, non concorre alla prestazione energetica dell edificio; - nel calcolo del fabbisogno energetico annuale globale, l eventuale energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile in eccedenza ed esportata in alcuni mesi, non può essere computata a copertura del fabbisogno nei mesi nei quali la produzione sia invece insufficiente; - l energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile non può essere conteggiata ai fini del soddisfacimento di consumi elettrici per la produzione di calore con effetto Joule. A titolo di esempio indicativo, l energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile in situ (per esempio, fotovoltaico) può essere conteggiata per contribuire al soddisfacimento dei seguenti fabbisogni energetici dell edificio: - in caso di riscaldamento e/o produzione di acqua calda sanitaria con l utilizzo di una caldaia, fino a copertura dei consumi di energia elettrica per gli ausiliari; - in caso di riscaldamento e/o raffrescamento e/o produzione di acqua calda sanitaria con l utilizzo di una pompa di calore elettrica, fino a copertura di tutti i consumi elettrici relativi all utilizzo di questo tipo di macchina a esclusione dell energia assorbita da eventuali resistenze di integrazione alla produzione di calore utile per l impianto; - in caso di impianto di ventilazione meccanica controllata, fino alla copertura dei consumi relativi agli ausiliari elettrici; - nel settore non residenziale, fino a copertura anche dei consumi per l illuminazione. ai fini delle verifiche progettuali del rispetto dei requisiti minimi, si effettua il calcolo sia dell energia primaria totale che dell energia primaria non rinnovabile, ottenute Tabella 5 Tipologia di intervento Nuova costruzione VERIFICHE DA EFFETTUARE Categorie di edificio* E1 - E1(2) - E1(3) - E2 - E3 - E4 - E5 - E7 E6 E8 A-B-D-F-G-H-J-K-L-M-P-Q-R-S-T-W-X-Y A-B-D-F-H-J-K-L-M-P- Q-R-S-T-W-X-Y A-B-F-H-J-K-L-M-P- Q-R-S-T-W-X-Y [2] Tutti gli interventi non riconducibili nei precedenti casi e che hanno un impatto sulla prestazione energetica dell edificio. N ottobre
5 ENERGIA Demolizione e ricostruzione A-B-D-F-G-H-J-K-L-M-P-Q-R-S-T-W-X-Y A-B-D-F-H-J-K-L-M-P- Q-R-S-T-W-X-Y A-B-F-H-J-K-L-M-P- Q-R-S-T-W-X-Y Ampliamento con nuovo impianto A-B-D-F-G-H-J-K-L-M-P-Q-R-S-T-W-X-Y A-B-D-F-H-J-K-L-M-P- Q-R-S-T-W-X-Y A-B-F-H-J-K-L-M-P- Q-R-S-T-W-X-Y Ampliamento con estensione impianto B,F,H,K,Q,S,T,W,Y Ristrutturazione di primo livello A-B-D-F-G-H-J-K-L-M-P-Q-R-S-T-W-X-Y A-B-D-E-F-H-J-K-L-M- P-Q-R-S-T-W-X-Y A-B-E-F-H-J-K-L-M- P-Q-R-S-T-W-X-Y Ristrutturazione di secondo livello B-C-D-E-F-I-K B-C-E-F-K Riqualificazione energetica dell involucro C-D-E-F-I-K-Q C-E-F-I-K-Q Nuova installazione dell impianto E,M,N,O,Q,R,S,U,V,W,X,Y 48 N ottobre
6 ENERGIA Ristrutturazione dell impianto E,M,N,O,Q,R,S,U,V,W,X,Y Sostituzione del generatore M,O,Q,R,S,W,X *categorie definite dal D.P.R. n. 412/1993. Tabella 6 A. EP h,nd EP c,nd EP gl,nd ELENCO DELLE VERIFICHE < EPh,nd limite (Energia per la climatizzazione invernale) < EPc,nd,limite (energia per la climatizzazione estiva) < EPgl,tot,limite (Energia globale) B. H T < H T, limite (coefficiente medio globale di scambio termico) C. U strutture opache verticali < U limite U strutture opache orizzontali pavimenti < U limite U strutture opache orizzontali coperture < U limite U strutture trasparenti (serramenti) < U limite D. U divisori 0,8 W/m 2 k E. Deroga fino a cm 10 delle altezze dei locali. Nei comuni montani al di sopra dei 1000 m è consentita un altezza minima dei locali pari a 2,55 m F. Verifica formazione di muffa e di condensa interstiziale G. H. I. Nelle zone climatiche con irradianza su piano orizzontale I m,s di 290 W/m2 verificare che: per le pareti opache verticali escluse quelle orientate a nord, nord-est e nord-ovest: Massa superficiale (Ms) >230 kg/m 2 Trasmittanza termica periodica Yie < 0,10 W/m 2 k Per tutte le pareti opache orizzontali Trasmittanza termica periodica Yie < 0,18 W/m 2 k A sol,est/a sup,utile < 0,030 per edifici della categoria E1 ad eccezione di conventi, collegi, case di pena, caserme, abitazioni adibite ad albergo, pensione e attività similari A sol,est/a sup,utile < 0,040 per tutti gli edifici G gl+sh < 0,35 (G gl+sh è il valore di trasmissione solare totale della componente finestrata con schermatura solare attiva) J. Valutazione da parte del progettista di adozione di sistemi schermanti per la riduzione delle temperature estive interne K. Verificare l efficacia di: materiali con alta riflettanza solare con valori non inferiori a: Coperture piane < 0,65 Copertura a falda < 0,3 Tecnologie di climatizzazione passiva N ottobre
7 ENERGIA L. Verifica della copertura di energia da fonti rinnovabili come da DLgs 28/2011. Rinnovabili termiche: dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016: EP acs 50% (energia per acqua calda sanitaria) EP i+ep e+ep acs 35% (energia per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento) dal 1 gennaio 2017 EP acs 50% EP i+ep e+ep acs 50% Rinnovabili elettriche: dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 P=1/65*S (S è superficie in pianta dell edificio a livello del terreno) dal 1 gennaio 2017 P=1/50*S M. η h > η h,lim (efficienza media stagionale dell impianti di climatizzazione invernale) η w > η w,lim (efficienza media stagionale dell impianti di produzione di ACS) η c > η c,lim (efficienza media stagionale dell impianti di climatizzazione estiva) N. Obbligo di diagnosi energetica per ristrutturazione, istallazione di impianti 100 kw e per distacco di utenze dall impianto centralizzato O. La sostituzione del generatore di calore deve rispettare le seguenti caratteristiche: Rendimento nominale 90+2log Pn per generatori a combustibile gassoso Rendimenti di pompe di calore elettriche o a gas (COP, EER e GUE) come da tabelle del DM La sostituzione di macchine frigorifere per la climatizzazione estiva devono garantire: con potenza utile nominale > 12KW gli indici di prestazione energetica (COP, EER e GUE) come da tabelle del DM P. Automazione per il controllo, la regolazione e gestione delle tecnologie. Rispetto della Classe B della norma UNI EN Q. Termoregolazione e regolazione automatica della temperatura ambiente R. Contabilizzazione del calore S. Generatori a biomassa con rispetto dei valori limite T. Obbligo di allaccio al teleriscaldamento se presente ad una distanza inferiore a 1000 metri dall edificio U. Nuova illuminazione o sostituzione in rispetto della direttiva 2009/125/CE e 2010/30/UE V. Nuova ventilazione o sostituzione in rispetto della direttiva 2009/125/CE e 2010/30/UE W. Obbligo di trattamento e addolcimento dell acqua di impianto per potenze al focolare > 100 kw e in presenza di acqua con durezza > 15 f Nel caso di installazione di nuovi impianti termici con potenza termica nominale > 35kW, obbligo di installazione di contatore di volume di ACS prodotta e di un contatore dell acqua di reintegro per l impianto di riscaldamento X. Microgenerazione con PES > 0 (PES è il rendimento energetico per unità di produzione calcolato in accordo con il DLgs 20/07) Y. Ascensori e scale mobili devono essere dotati di motori elettrici con livello minimo di efficienza IE3 (regolamento 640/2009) 50 N ottobre 2015 applicando i pertinenti fattori di conversione in energia primaria totale f P,tot e in energia primaria non rinnovabile f P,nren (vedere Tabella 1); ai fini della classificazione degli edifici, si effettua il calcolo dell energia primaria non rinnovabile, applicando i pertinenti fattori di conversione; Il fattore di conversione in energia primaria totale f P,tot è pari a f P,nren + f P,ren. Ambiti di applicazione Il D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici che per norma riguarda tutti gli edifici a esclusione di quanto previsto all art.
8 ENERGIA 3 del D.Lgs 192/2005 aggiornato dalla legge 90/2013, introduce diversi tipologie di intervento così come definito all Art. 1.3 e 1.4 dell Allegato 1. Le Tabelle 2, 3, 4 definiscono nello specifico il significato. Verifiche e prescrizioni da effettuare Secondo le diverse categorie di edifici e delle tipologie di intervento in progetto, il D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici individua le diverse verifiche in funzione dell intervento edilizio previsto (vedere Tabella 5). Edificio di riferimento definizione e parametri L appendice A del D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici prevede che il calcolo delle performance dell edificio in progetto sia paragonata a quella di un edificio standard definito di riferimento cioè di un edificio identico a quello di progetto in termini di: geometria; orientamento; ubicazione territoriale; destinazione d uso; situazione al contorno Come da edificio di progetto e con: Caratteristiche termiche d involucro Come da Appendice A (Tabella 6-12) L appendice A del D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici riporta i valori limite per le componenti d involucro suddivisi in due step temporali, il primo riferito al 1 ottobre 2015 e il secondo al 1 gen- Figura 1 Rappresentazione schematica delle verifiche da effettuare in relazione all edificio di riferimento N ottobre
9 ENERGIA Tabella 7 Trasmittanza termica/1 1/10/2015 1/1/2019 1/1/2020 A-B 0,45 0,43 C 0,38 0,34 D 0,34 0,29 E 0,30 0,26 F 0,28 0,24 (Trasmittanza termica delle strutture opache verticali verso esterno, locali non riscaldati o contro terra. (Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 1). Tabella 10 Trasmittanza termica/4 1/10/2015 1/1/2019 1/1/2020 A-B 3,20 3,00 C 2,40 2,20 D 2,00 1,80 E 1,80 1,40 F 1,50 1,10 (Trasmittanza termica delle strutture trasparenti e opache dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l esterno e verso ambienti non climatizzati. (Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 4). Tabella 8 Trasmittanza termica/2 1/10/2015 1/1/2019 1/1/2020 A-B 0,38 0,35 C 0,36 0,33 D 0,30 0,26 E 0,25 0,22 F 0,23 0,20 (Trasmittanza termica delle strutture opache orizzontali o inclinate di copertura, verso l esterno e gli ambienti non climatizzati. Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 2). Tabella 9 Trasmittanza termica/3 1/10/2015 1/1/2019 1/1/2020 A-B 0,46 0,44 C 0,40 0,38 D 0,32 0,29 E 0,30 0,26 F 0,28 0,24 (Trasmittanza termica delle strutture opache orizzontali di pavimento, verso l esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra. Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 3). Tabella 11 Trasmittanza termica/5 1/10/2015 1/1/2019 1/1/2020 A-B-C-D-E-F 0,80 0,80 (Trasmittanza termica delle strutture opache verticali e orizzontali di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti. Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 5). Tabella 12 Trasmissione solare termica totale Eg Ggl+sh rif 1/10/2015 Ggl+sh rif 1/1/2019 1/1/2020 A-B-C-D-E-F 0,35 0,35 (Trasmissione solare termica totale Eg con orientamento partendo da est fino a ovest. Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 5). naio Deve essere effettuato un confronto tra gli indici di prestazione dell edifico reale e dell edificio di riferimento: EP H,nd (prestazione termica utile per il riscaldamento) < EP H,nd,limite EP C,nd (prestazione termica utile per il raffrescamento)< EP C,nd,limite 52 N ottobre
10 ENERGIA EP gt,tot (prestazione energetica globale dell edificio) < EP gt,tot,limite Edificio di riferimenti parametri relativi all involucro Secondo il tipo di intervento il D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici prevede requisiti minimi da rispettare in termini di efficienza dell involucro edilizio. Le Tabelle 7, 8, 9, 10 e 11 riportano i valori limite delle trasmittanze termiche di riferimento (comprensive dell incidenza del ponte termico) da utilizzare nel calcolo degli indici di prestazione energetica limite. I valori riportati sono riferiti alle due date di entrata in vigore: il 1 ottobre 2015 e il 1 gennaio Altri parametri di verifica Il decreto introduce anche parametri per la verifica della qualità dell involucro, sia in fase invernale sia in fase estiva, attraverso valori limite del coefficiente medio globale di scambio termico e dell area solare equivalente estiva. Questi valori sono in funzione della zona cli- Tabella 13 Valore massimo ammissibile del coefficiente globale di scambio termico H T (W/m 2 k) Rapporto di climatica forma S/V A/B C D E F S/V 0,7 0,58 0,55 0,53 0,50 0,48 0,7 S/V 0,4 0,63 0,60 0,58 0,55 0,48 0,4 S/V 0,80 0,80 0,80 0,65 0,62 -* 0,73 0,70 0,68 0,65 0,62 (Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 10). Tabella 14 Valore massimi ammissibile climatica Categoria edificio E1 ad eccezione di collegi, conventi, case di pena, caserme e per la categoria E.1(3) A/B C D E F 0,003 Altri edifici 0,004 (Valore massimo ammissibile del rapporto tra area solare equivalente estiva dei componenti finestrati e l area della superficie utile Asol,est/Asup utile. Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 11). Tabella 15 Efficienze medie ŋu dei sottosistemi di utilizzazione dell edificio di riferimento per i servizi di H, C e W Efficienza dei sottosistemi di utilizzazione ŋu Climatizzazione invernale H Climatizzazione estiva C Acqua calda sanitaria W Distribuzione idronica 0,81 0,81 0,70 Distribuzione aeraulica 0,83 0,83 - Distribuzione mista 0,82 0,82 - (Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 7). Tabella 16 Sottosistemi di generazione Efficienze medie dei sottosistemi di generazione dell edificio Climatizzazione invernale H Climatizzazione estiva C Acqua calda sanitaria W Generatore a combustibile liquido 0,82-0,80 Produzione di energia elettrica in situ Generatore a combustibile gassoso 0,95-0, N ottobre
11 ENERGIA Generatore a combustibile solido 0,72-0,70 - Generatore a biomassa solida 0,72-0,65 - Generatore a biomassa liquida 0,82-0,75 - PDC a compressione di vapore con motore elettrico Macchina frigorifera a compressione di vapore a motore elettrico 3,00 Come per macchina frigorifera della stessa tipologia 2, , PDC ad assorbimento 1,20 * 1,10 - Macchina frigorifera a fiamma indiretta Macchina frigorifera a fiamma diretta PDC a compressione di vapore a motore endotermico - 0,6 x ŋ gn , ,15-1,05 - Cogeneratore 0,55-0,55 0,25 Riscaldamento con resistenza elettrica 1, Teleriscaldamento 0, Teleraffreddamento - 0,97 Solare termico 0,3-0,3 Solare fotovoltaico ,1 Mini eolico e mini idroelettrico Efficienza media del sistema dell edificio reale *Per pompe di calore che prevedono la funzione di raffrescamento si considera lo stesso valore delle macchine frigorifere della stessa tipologia. (Efficienze medie ŋ gn dei sottosistemi di generazione dell edificio di riferimento per la produzione di energia termica per i servizi di H, C, W e per la produzione di energia elettrica in situ. Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 8). Tabella 17 Fabbisogno di energia elettrica per metro cubo Tipologia di impianto Eve [Wh/m 3 ] VM a semplice flusso per estrazione 0,25 VM a semplice flusso per immissione con filtrazione 54 N ottobre ,30 VM con doppio flusso senza recupero 0,35 VM con doppio flusso e recupero 0,50 Fabbisogno di energia elettrica per m 3 di aria movimentata. (Fonte: Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 9). matica in cui è ubicato l edificio e della morfologia dello stesso. Edificio di riferimento parametri relativi agli impianti tecnici L edifico di riferimento è considerato dotato degli stessi servizi tecnologici dell edificio reale. Per la climatizzazione invernale (H) e la climatizzazione estiva (C) si utilizzano i parametri del fabbricato di riferimento. Per la produzione di ACS (W) il fabbisogno di energia termica utile Qw,nd è pari a quello dell edificio reale. I parametri di efficienza media dell impianto, ŋu (emissione/erogazione, re-
12 ENERGIA Tabella 18 Trasmittanza termica U/1 U 2015[3] [W/m 2 k] U 2021[4] [W/m 2 k] A-B 0,45 0,40 C 0,40 0,36 D 0,36 0,32 E 0,30 0,28 F 0,28 0,26 (Trasmittanza termica U massima delle strutture opache verticali, verso esterno soggette a riqualificazione. Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 1). Tabella 21 Trasmittanza termica U/4 U 2015 [W/m 2 k] U 2021 [W/m 2 k] A-B 3,20 3,00 C 2,40 2,00 D 2,10 1,80 E 1,90 1,40 F 1,70 1,00 (Trasmittanza termica U massima delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l esterno soggette e verso ambienti non climatizzati soggette a riqualificazione. Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 4). Tabella 19 Trasmittanza termica U/2 U 2015 [W/m 2 k] U 2015 [W/m 2 k] A-B 0,34 0,32 C 0,34 0,32 D 0,28 0,26 E 0,26 0,24 F 0,24 0,22 (Trasmittanza termica U massima delle strutture opache orizzontali o inclinate di copertura, verso l esterno soggette a riqualificazione. Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 2). Tabella 20 Trasmittanza termica U/3 U 2015 [W/m 2 k] U 2021 [W/m 2 k] A-B 0,48 0,42 C 0,42 0,38 D 0,36 0,32 E 0,31 0,29 F 0,30 0,28 (Trasmittanza termica U massima delle strutture opache orizzontali di pavimento, verso l esterno soggette a riqualificazione. Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 3). Tabella 22 Valore del fattore di trasmissione Ggl+sh 1/10/2015 Ggl+sh 1/1/2019 1/1/2020 A-B-C-D-E-F 0,35 0,35 (Valore del fattore di trasmissione solare totale ggl+sh per componenti finestrati con orientamento partendo da Est fino a Ovest, passando per Sud, in presenza di schermatura mobile. Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 5). golazione, distribuzione e dell eventuale accumulo) e di generazione assumono i valori riportati rispettivamente nelle Tabelle 15 e 16. Per quanto riguarda il fabbisogno di energia elettrica per illuminazione, il calcolo è effettuato secondo la normativa UNI EN e sulla base delle indicazioni contenute nella UNITS11300/2. Per l edificio di riferimento si considerano gli stessi parametri (occupazione, luce naturale) dell edificio reale e sistemi automatici di regolazione di classe B così come previsto dalla UNI EN In presenza di impianti di ventilazione meccanica, nell edificio di riferimento vengono considerate le stesse portate d aria previste [3] La norma riporta dal 1 luglio 2015 per tutti gli edifici. Probabilmente è un errore di battitura visto che i decreti entreranno in vigora a partire dall 1 ottobre [4] Dal 1 gennaio 2021 per tutti gli edifici. N ottobre
13 ENERGIA Tabella 23 Tipo di pompa di calore POMPE DI CALORE/1 Temperatura ambiente esterno [ C] -bulbo secco -bulbo umido Aria/aria 7 6 Aria/acqua < 35 kw 7 6 Aria/acqua >35 kw 7 6 Temperatura ambiente esterno [ C] -bulbo secco -bulbo umido Salamoia/aria Salamoia/acqua Acqua/aria Acqua/acqua (Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore elettriche servizio riscaldamento (macchine reversibili e non). Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 6) COP 3,5 3,8 3,5 4,0 4,0 4,2 4,2 Tabella 24 Tipo di pompa di calore POMPE DI CALORE/2 Temperatura ambiente esterno [ C] -bulbo secco -bulbo umido Aria/aria Aria/acqua < 35 kw Aria/acqua >35 kw Salamoia/aria Salamoia/acqua Acqua/aria Acqua/acqua Temperatura ambiente esterno [ C] -bulbo secco -bulbo umido (Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore elettriche servizio raffrescamento (macchine reversibili e non). (Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 7) EER 3,0 3,5 3,0 4,0 4,0 4,0 4,2 56 N ottobre
14 ENERGIA Tabella 25 Tipo di pompa di calore POMPE DI CALORE/3 Temperatura ambiente esterno [ C] -bulbo secco -bulbo umido Aria/aria 7 6 Aria/acqua 7 6 Temperatura ambiente esterno [ C] -bulbo secco -bulbo umido GUE 20 1, ,30 Salamoia/aria ,45 Salamoia/acqua ,40 Acqua/aria ,50 Acqua/acqua ,45 (Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore ad assorbimento ed endotermiche servizio riscaldamento (macchine reversibili e non). Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Tabella 8). nell edificio reale. Per fabbisogni specifici vedere la Tabella 17. Trasmittanze termiche limite per edifici esistenti sottoposti a riqualificazione In fase di riqualificazione energetica degli edifici devono essere verificati i parametri limite riferiti all involucro edilzio. Le Tabelle riportano i valori limite imposti per il 1 ottobre 2015 e per il 1 gennaio Per le pompe di calore ad assorbimento o endotermiche per il servizio di raffrescamento, per tutte le tipologie si assume un EER minimo pari a 0,6. I valori riportati nelle Tabelle possono essere ridotti del 5% se azionate a velocità variabile. Edificio a energia quasi zero Il D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici Appendice A) definisce come edifici a energia quasi zero tutti gli edifici di nuova costruzione o esistenti per i quali siano verificati tutti i requisiti elencati con limiti previsti al 1 gennaio 2019 per gli edifici pubblici e 1 gennaio 2021 per tutti gli altri edifici. H T A sol,est /A sup utile EP h,nd - EP c,nd - EP gl,tot η h η w ηc Gli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili nel rispetto dei principi di cui all allegato 3 del D.Lgs 28/2011 e nello specifico: dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016: EP acs 50% EP i +E pe +EP acs 35% dal 1 gennaio 2017 EP acs 50% EP i +E pe +EP acs 50% Il valore è ridotto del 20% nei centri storici. Sono esclusi dal vincolo gli edifici allacciati a una rete di teleriscaldamento che copre EPi e EPacs. La classificazione energetica Esistono due versioni delle Linee Guida Nazionali: quelle pubblicate con D.M. 26 giugno 2009 in vigore dal 25 luglio 2009 e quelle pubblicate con il D.M. 26 giugno Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. La versione del 2015 non sostituisce quella del 2009, ma integra e aggiorna le regole di certificazione. Tra le principali novità troviamo la classificazione energetica degli edifici e il nuovo schema di redazione dell APE (Attestato di Prestazione Energetica). La clas- N ottobre
15 ENERGIA Tabella 26 Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Ventilazione Acqua calda sanitaria Tecnologie standard dell edificio di riferimento Generatore a combustibile gassoso (gas naturale) nel rispetto dei requisiti di cui alla Tabella 15 dell articolo e con relativa efficienza dei sottosistemi di cui alla Tabella 14 del presente documento. Macchina frigorifera a compressione di vapore a motore elettrico nel rispetto dei requisiti minimi di cui alla Tabella 15 dell articolo e con relativa efficienza dei sottositemi di cui alla Tabella 14 sempre dell articolo. Ventilazione meccanica a semplice flusso per estrazione nel rispetto dei requisiti minimi di cui alla Tabella 16 dell articolo. Generatore a combustibile gassoso (gas naturale) nel rispetto dei requisiti di cui alla Tabella 15 dell articolo e con relativa efficienza dei sottosistemi di cui alla Tabella 14 sempre dell articolo. Illuminazione Rispetto dei requisiti minimi di cui all Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. Trasporto di persone e cose Rispetto dei requisiti minimi di cui all Appendice A - D.M. 26 giugno Applicazione delle metodologie di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici. (Tecnologie standard dell edificio di riferimento. Fonte: Allegato 1 - D.M. 26 giugno Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Tabella 1). Tabella 27 Scala di classificazione degli edifici Classe A4 0,40 EP gl,nren,rif,standard ( ) 0,40 EP gl,nren,rif,standard ( ) < A3 0,60 EP gl,nren,rif,standard ( ) 0,60 EP gl,nren,rif,standard ( ) < A2 0,80 EP gl,nren,rif,standard ( ) 0,80 EP gl,nren,rif,standard ( ) < A1 1,00 EP gl,nren,rif,standard ( ) 1,00 EP gl,nren,rif,standard ( ) < B 1,20 EP gl,nren,rif,standard ( ) 1,20 EP gl,nren,rif,standard ( ) < C 1,50 EP gl,nren,rif,standard ( ) 1,50 EP gl,nren,rif,standard ( ) < D 2,00 EP gl,nren,rif,standard ( ) 2,00 EP gl,nren,rif,standard ( ) < E 2,60 EP gl,nren,rif,standard ( ) 2,60 EP gl,nren,rif,standard ( ) < F 3,50 EP gl,nren,rif,standard ( ) G > 3,50 EP gl,nren,rif,standard ( ) (Scala di classificazione degli edifici sulla base dell indice di prestazione energetica globale non rinnovabile EPgl,nren. Fonte : Allegato 1 - D.M. 26 giugno Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Tabella 2). 58 N ottobre 2015 se energetica dell edificio è definita dall indice di prestazione energetica globale non rinnovabile EP gl-nren. Dove: EP gl,nren =EP h,nren +EP w,nren +EP v,nren +EP l,nren +EP t,nr en [kwh/m2 anno] Dove: EP h,nren = fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione invernale; EP w,nren =fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la produzione di ACS; EP v,nren = fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione estiva; EPl,nren = fabbisogno di energia primaria non
16 ENERGIA rinnovabile per l illuminazione artificiale; EPt,nren = fabbisogno di energia primaria per il trasporto di persone e cose; la scala delle classi è definita a partire dall indice di prestazione globale non rinnovabile chiamato; EP gl,nren,rif,standard ( ) ed è posto come separazione tra la classe A1 e B. Il valore di EP gl,nren,rif,standard ( ) si calcola partendo dall edificio di riferimento a cui vengono imposti i valori di riferimento dell involucro al e ipotizzando che nell edificio siano installati impianti (dotati dei requisiti minimi in vigore dal 1 gennaio 2019 o 1 gennaio 2021 a seconda del tipo di edificio), come riportato in Tabella 26. Sono previste dieci classi energetiche, A4, A3, A2,A1, B, C, D, E, F, G e nel caso di un edificio a energia zero occorrerà spuntare una casella apposita. Nell attestato, oltre alla compilazione obbligatoria delle raccomandazioni migliorative in funzione del tempo di ritorno economico, devono essere inserite anche le prestazioni invernali ed estive dell involucro. I parametri di riferimento sono riportati in Tabella 27. Figura 2 Estratto del nuovo documento (Estratto del nuovo documento con l indicazione della classe energetica, dei parametri di prestazione invernale ed estiva dell involucro e indicazione per edifici a energia quasi zero. Fonte: Appendice B - D.M. 26 giugno Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici). Tabella 28 INDICAZIONE DELLA PRESTAZIONE INVERNALE ED ESTIVA Prestazione Qualità Media Invernale EP h,nd 1*EP h,nd,l(2019/2021) Alta 1,0*EP h,nd,l(2019/2021) EPh,nd 1,7*EPh,nd,L(2019/2021) EP h,nd 1,7*EP h,nd,l(2019/2021) Bassa Estiva A sol,est/a sup,utile 0,03 Yie 0,14 Alta A sol,est/a sup,utile 0,03 Yie > 0,14 Media A sol,est/a sup,utile > 0,03 Yie 0,14 Media A sol,est/a sup,utile > 0,03 Yie > 0,14 Bassa (Indicazione della prestazione invernale ed estiva dell involucro al netto dell efficienza degli impianti. La Yie viene calcolata come valore medio pesato in base alle superfici, con l esclusione di quelle a nord. (Fonte: Allegato 1 - D.M. 26 giugno Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Tabella 3). N ottobre
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