Dr. Filippo Bosi VERSIONE Proposta di ISTRUZIONE OPERATIVA PER EPISODI DI MALATTIE E/O MORTALITÀ DI API

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1 Area Sanità Pubblica Veterinaria Dr. Filippo Bosi VERSIONE Proposta di ISTRUZIONE OPERATIVA PER EPISODI DI MALATTIE E/O MORTALITÀ DI API Scopo: indicare le azioni del ASPV, a seguito di segnalazioni di malattie delle api e/o loro mortalità. Definizioni Arnia: il contenitore destinato alla famiglia di api Alveare: l arnia contenente una famiglia di api Apiario: un insieme unitario di alveari Postazione: il sito di un apiario Riferimenti legislativi: TULLSS n. 1265/1935 DPR n. 320/1954 (RPV) e successive integrazioni e modifiche LR 35/1988 (Tutela e sviluppo dell apicoltura) DPGR n. 130 del (Divieto di trattamenti con insetticidi e acaricidi alle colture durante la fioritura) Legge 313/2004 (Disciplina dell apicoltura) Reg. CE 852/2004 Reg. CE 882/2004 DLgs 158/2006 Piano integrato igienico sanitario per la tutela delle api in Emilia Romagna (del 14 giugno 2010) Linee Guida per la gestione dei focolai di peste americana delle api (RER del ) Premessa La salute delle api è compromessa da malattie specifiche e da fattori ambientali che possono anche interagire tra loro; tali fattori, direttamente o indirettamente si possono ripercuotere sulla sicurezza degli alimenti e riducono la produttività degli allevamenti. L apicoltura è importante anche per il futuro del comparto agricolo e dell ecosistema, pertanto è opportuno garantirne il controllo. E quindi necessario che il personale incaricato dei controlli ufficiali conosca quest attività zootecnica peculiare e applichi azioni prestabilite, adatte per tale realtà. Informazioni preliminari Le malattie soggette a denuncia sono: Peste europea, peste americana, acariasi, nosemiasi, varroasi, Aethina tumida o Tropilaelaps. La mortalità, in apicoltura può assumere diversi significati, potendo interessare sia le famiglie di api nel loro complesso, che le singole api (senza però che la famiglia venga a morte); inoltre può presentarsi anche lo spopolamento più o meno improvviso di alveari. Tra le cause di mortalità o spopolamento, un ruolo particolare assumono gli avvelenamenti. Il sospetto di avvelenamento da agrofarmaci è legato in particolare alla stagionalità (in particolare al periodo primaverile o di inizio estate) e alla collocazione degli apiari in aree coltivate; sono possibili episodi anche in ambiente urbano per trattamenti insetticidi alle aree verdi oppure di natura dolosa, es. problemi di vicinato, liti tra apicoltori,... Tutti questi fenomeni sono di particolare interesse e sono oggetto di diversi programmi di monitoraggio e ricerca, es. Beenet. In Emilia Romagna le indicazioni sulla gestione degli avvelenamenti degli apiari risalgono al 2004 poi sono state aggiornate dal Piano integrato igienico sanitario per la tutela delle api in Emilia Romagna (del 14 giugno 2010): Altre indicazioni sono contenute nella nota della Regione ER del relativa al Piano Nazionale 2013 sulla ricerca dei residui in applicazione del DLvo 158/2006; in presenza di morie o spopolamenti è previsto il campionamento del miele del melario per la ricerca dei neonicotinoidi/fitofarmaci.

2 Azioni Si definiscono le seguenti azioni: a) vengono individuati i veterinari incaricati al controllo del settore apistico i quali devono essere dotati di DPI specifici per apicoltura (maschera e guanti da apicoltura tuta, calzari o stivali); è consigliabile abbiano a disposizione anche farmaci antiallergici. b) le segnalazioni di morie/mortalità o malattie di alveari al ASPV, vengono smistate al / ai veterinario/i incaricati. Le segnalazioni di morie di sospetta origine tossica impongono l intervento del veterinario possibilmente in giornata in quanto ci può essere una rapida degradazione dei pesticidi; il sospetto di malattie esotiche (Aethina tumida o Tropilaelaps) impone l immediata visita degli alveari. Il veterinario deciderà se farsi assistere eventualmente da un altro veterinario o Tecnico della Prevenzione (questo collaborerà nella raccolta/confezionamento del campione e nelle operazioni conseguenti). Le visite dovranno essere svolte possibilmente in presenza dell apicoltore (o quanto meno avendolo informato), applicando misure di biosicurezza. Visita agli apiari a seguito di mortalità da sospetto avvelenamento Occorre verificare la presenza di api morte o moribonde (con incapacità al volo, ridotta mobilità, tremori, presenza di ligula estroflessa ) presenti soprattutto davanti agli alveari o dentro le arnie, sul fondo delle stesse. Compatibilmente con le condizioni climatiche, verificare anche le condizioni dei nidi. Considerare che l erba alta, davanti agli alveari, ostacola notevolmente il rilevamento della mortalità e la raccolta delle api; per monitorare l andamento del fenomeno e facilitare la raccolta di api può essere opportuno porre dei materiali puliti davanti agli alveari (es. teli, coperchi degli alveari rovesciati..) o lo sfalcio. Se rientrano api con polline, annotarne il colore e se tali api presentino o meno sintomatologia. Negli avvelenamenti spesso la mortalità non è omogenea nell apiario: le famiglie più forti in genere sono le più colpite. La presenza di api morte/moribonde può presentarsi anche in altre situazioni di natura infettiva o gestionale (es. virus della Paralisi acuta oppure prolungata clausura degli alveari per trasporto o per altri motivi contingenti, specie se avvenuti con temperature elevate). Al contrario, anche l assenza di api o la loro marcata riduzione (sindrome da spopolamento - CCD), può deporre per l origine tossica, oppure per altre cause di natura biologica, tra loro anche sovrapposte. Ove possibile, acquisire documentazione fotografica. Raccolta di informazioni anamnestiche: hanno molta importanza e riguardano l impiego di fitofarmaci nelle vicinanze, non sempre però a conoscenza dell apicoltore e le operazioni in precedenza eseguite da quest ultimo (in particolare i trattamenti antivarroa, ma anche il trasporto o la clausura). Campionamento di api o materiali In presenza di mortalità di famiglie o di loro spopolamento nonché di significativa mortalità di api, è sempre opportuno procedere al campionamento di api morte o moribonde (possibilmente entro le ore dalla comparsa della sintomatologia) evitando la presenza di terriccio, erba o di api morte da tempo (queste ultime sono di aspetto più opaco e in parte mutilate). Campioni ottimali sono costituiti da circa 1000 api (equivalenti a 100 grammi) per consentire le ricerche di fitofarmaci; campioni più ridotti limitano le ricerche, comunque spesso sono sufficienti. Possibilmente campionare api con pallottole di polline, in contenitore a parte (questo potrà essere utile anche per indirizzare nella ricerca del pascolo ). Qualora non sia possibile campionare le api (ad es. per totale spopolamento degli alveari, oppure a seguito di interventi non tempestivi e quindi in presenza di api morte da molti giorni), possono essere prelevate le matrici bottinate (raccolte) di recente, in particolare miele non opercolato o polline depositato di recente nei favi. Per tali matrici, si potranno prelevare porzioni di favo (o direttamente un favo) oppure il polline si può estrarre dalle cellette con aghi o pinzette. Il/i campione/i è prelevato in aliquota unica utilizzando idonei contenitori rigidi, poi chiusi in sacchetti individuati.

3 Allegare il verbale di prelievo (Allegato 1) indicando le informazioni acquisite; è utile annotare le colture presenti nei paraggi dell apiario (< 1 km), il loro stadio vegetativo e le condizioni meteo climatiche, se avverse. Ricerche chimiche: qualora non emergano informazioni anamnestiche che indirizzino le ricerche, viste le esperienze maturate nel ns. territorio, la priorità deve essere indirizzata verso i neonicotinoidi e, se negativi, verso gli altri fitofarmaci (indicare la priorità sul verbale). Per indagini mirate può essere opportuno consultare il Servizio Provinciale Agricoltura, e/o Servizio Fitosanitario che potranno indirizzare sui prodotti fitosanitari utilizzati maggiormente nelle colture. Conservazione del campione: mantenerlo al riparo dalla luce, congelandolo appena possibile oppure consegnarlo immediatamente a IZS in regime di freddo. Per consentire le ricerche indirizzate alle malattie dell alveare, è consigliabile fare un altro campione, di dimensioni più ridotte (in contenitore rigido, da refrigerare o congelare, in relazione ai tempi successivi di inoltro all IZS). In presenza di altri apiari collocati a breve distanza, è opportuno procedere a controllo anche degli stessi; tali indagini potranno fornire elementi utili per localizzare la possibile causa della mortalità. Accertamento su aziende possibili causa dell avvelenamento Qualora sia possibile individuare aree probabilmente trattate con fitofarmaci/pesticidi, che verosimilmente possono essere la causa della mortalità (anche in base alle informazioni anamnestiche fornite dagli apicoltori), occorre proseguire l intervento per acquisire informazioni su tali trattamenti. Vista la complessità dell intervento è consigliabile che il controllo venga fatto assieme ad un Tecnico della Prevenzione, eventualmente anche facendo richiesta di collaborazione al Servizio Fitosanitario o all Assessorato Provinciale Agricoltura (può essere opportuno allertarli appena ricevuta la segnalazione dall apicoltore, circa il sospetto circostanziato di avvelenamento). Ci si indirizzerà primariamente ad aree collocate a breve distanza(< 1 km circa), essendo poco probabile che il problema sia a distanza maggiore; il trattamento potrebbe essere avvenuto non necessariamente su piante fiorite (es. semine con concianti/geodisinfestanti, fertirrigazione, trattamenti su piante con melata...). Qualora si accerti la possibile causa della mortalità, si dovrà valutare le condizioni di utilizzo degli agrofarmaci (es. prodotto utilizzato, condizioni operative, prescrizioni di utilizzo rispettate, presenza o meno di piante fiorite anche nelle vicinanze o piante spontanee sottostanti), registrazione del trattamento e le possibili responsabilità. Si procederà al campionamento di vegetali oggetto di trattamento e/o di altre matrici che potrebbero essere di interesse (es. erba o altre piante, specie se con fioriture in atto, sottostanti o a breve distanza dalle colture trattate, acqua presente nelle pozzanghere, liquido irrorato direttamente sulle piante...). Il campionamento di vegetali, dovrà essere eseguito in modo ufficiale in 5 aliquote con verbale (almeno 200 grammi per aliquota), rispettando i diritti della difesa; poi congelare o inviare immediatamente al IZS in regime di freddo. Malattie denunciabili non esotiche Il veterinario procederà alla visita dell apiario e se necessario anche al prelievo di matrici; potrà essere sempre utilizzato il verbale di prelievo in Allegato 1. Malattie esotiche In presenza di sospetto di infestazione dal coleottero Aethina tumida o dell Acaro Tropilaelaps, informare immediatamente il Responsabile U.O. di Sanità Animale e Responsabile di A.T. e richiedere il supporto del personale dell IZS. (Se la visita clinica confermi il sospetto, la conferma della diagnosi dovrà essere fatta dal Centro di Referenza per l Apicoltura c/o IZS delle Venezie). Occorrerà agire con la massima sollecitudine, anche con il rintraccio del materiale sospetto di infestazione. Flussi informativi

4 Gli episodi di malattie denunciabili andranno comunicati al CEREV secondo il modello Malinf 1_2; il Veterinario accertatore predisporrà il Malinf e la trasmissione al Cerev verrà curata dal Responsabile U.O. di Sanità Animale. Degli episodi di morie/spopolamenti, si dovranno informare via mail i Responsabili delle U.O. di Sanità Animale e di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni zootecniche del ASPV, il Servizio Veterinario Regionale, il Servizio Fitosanitario e l Assessorato Agricoltura della Provincia. E opportuno darne comunicazione anche al Dr. Claudio Porrini dell Università di Bologna, referente per il progetto Beenet, che raccoglie queste comunicazioni (non andranno però trasmesse informazioni su dati sensibili degli apicoltori, se non previa la autorizzazione da parte di questi ultimi). Azioni preventive Si ritiene utile informare preventivamente gli Enti Territoriali interessati (IZSLER, Servizio Veterinario e Servizio Fitosanitario RER, Assessorato Provinciale Agricoltura e Ambiente, Comuni, referente Progetto Beenet.).e le Associazioni delle categorie professionali interessate (apicoltori, agricoltori, tecnici agricoli, rivenditori di agrofarmaci...), per informarle e sensibilizzarle agli aspetti trattati. ALLEGATO 1 verbale di prelievo

5 ALLEGATO 1 ASPV a IZSLER Sez. di LUGO (RA) VERBALE DI PRELIEVO API n.... data... /... /2013 Prelievo eseguito dal VETERINARIO UFFICIALE Dr Apicoltore*..... residenza via Comune... apiario Via... Comune.. (* se nuovo utente è necessario il C.F. o P. Iva...) MATERIALE PRELEVATO N.... BARATTOLI / SACCHETTI IDENTIFICATI COME SEGUE API VIVE / MORTE / MORIBONDE + PUPE LARVE da alveare n API VIVE / MORTE / MORIBONDE + PUPE LARVE da alveare n API VIVE / MORTE / MORIBONDE + PUPE LARVE da alveare n API VIVE / MORTE / MORIBONDE + PUPE LARVE da alveare n API VIVE / MORTE / MORIBONDE + PUPE PRELEVATE IN POOL DA DIVERSE FAMIGLIE... API CON POLLINE, VIVE / MORTE / MORIBONDE da alveare n POLLINE PRELEVATO DAI FAVI da alveare n.... PEZZI DI FAVO... da alveare n INSERIRE TUTTO IL MATERIALE IN CONTENITORI PULITI ERMETICAMENTE CHIUSI CONSERVARE A 20 C (ECCETTO CHE PER RICHIESTA NOSEMA SPP. che prevede materiale possibilmente refrigerato O CON CONSEGNA IN TEMPI RAPIDI AL LABORATORIO ). Per ricerca di Senotainia tricuspis, mantenere a TEMPERATURA AMBIENTE CONSERVATI A TEMPERATURA AMBIENTE REFRIGERATI CONGELATI MOTIVO DEL PRELIEVO: Piano di RICERCA IZS DIAGNOSTICA ALTRO PER: MORTALITA FAMIGLIE (possibilmente inviare api morte e pezzi di favo con resti di covata) SPOPOLAMENTO ALVEARI (se reperibili, inviare api possibilmente vive + pezzi di favo con varie matrici) MORTALITÁ DI API ANOMALA (inviare api morte recentemente o moribonde) MORTALITA DI API CON SOSPETTO AVVELENAMENTO (inviare api morte recentemente o moribonde e possibilmente in altro contenitore api con polline; per eventuali matrici vegetali, campionare a parte con verbale di prelievo) PESTE AMERICANA (inviare favo con covata morta, opercolata) PESTE EUROPEA (inviare favo con covata morta, sia opercolata che non opercolata) NOSEMA SPP. (inviare almeno 30 api bottinatrici) VARROASI (inviare favo con covata opercolata, api, detriti del fondo) ACARIOSI (inviare api vive) VIROSI (inviare un favo con tutte le fasi di sviluppo della covata; api adulte vive e morte, varroe adulte) RICHIESTA: NUMERAZIONE SPORE: Paenibacillus larvae Nosema spp CONFERMA SOSPETTO CLINICO... ALTRE RICERCHE: ricerca neonicotinoidi ricerca fitofarmaci... NOTE E DATI ANAMNESTICI PER INDIRIZZARE ANALISI ASSENZA DI MALATTIE DENUNCIABILI PRESENZA DI COVATA CALCIFICATA PRESENZA DI FAMIGLIE CON SVILUPPO STENTATO L APICOLTORE IL VETERINARIO UFFICIALE

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