Strutture in stato di tensione piana
|
|
- Aurelio Rinaldi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Strutture in stato di tensione piana In questa condizione vanno esaminati i recipienti in essione, che sono tipicamente strutture realizzate in spessore sottile (rispetto alle altre dimensioni ~ r/t > 10) Per il calcolo, avendo all interno un surplus p di essione rispetto all esterno, si effettua l equilibrio tra la essione e le sollecitazioni sul bordo di una emisfera pπ r πr t int med SERBATOI SFERICI Possono contenere gas o liquidi in essione, ma anche cabine essurizzate per lo spazio o batiscafi Se la essione esterna è maggiore di quella interna occorre anche una verifica al buckling (instabilità a comessione) La forma sferica è la migliore dal punto di vista peso/resistenza.. ad es. si pensi alla naturale forma delle bolle di sapone int r t med t
2 L elementino posto all esterno del guscio sferico si trova in stato di tensione uniforme (la sua circonferenza di Mohr appoggiata alla direzione perpendicolare si riduce ad un punto) qualunque sia l orientazione, le nel piano risultano seme nulle t ma 3 1 Se invece si considera un elementino sulla superficie interna compare la III tensione incipale, per ragioni dimensionali ben più piccola delle altre 1 3 pp t ma 3 + p 1 La tensione equivalente varia a seconda se si consideri la sezione interna o quella esterna Tensione equivalente di Von Mises: r r 1 eq p + + 4t t Presente o no in superficie interna o esterna, rispettivamente La soluzione trovata è quella nominale, se sono esenti variazioni di forma dovuti a innesti, ispessimenti, la soluzioni si discosta dalla nominale. Ad esempio piccoli fori inducono la tensione massima ad amplificarsi di un fattore 3
3 SERBATOI CILINDRICI A SEZIONE CIRCOLARE Anche in questo caso si considera solo la essione interna, trascurando gli effetti del peso del fluido e del serbatoio stesso. Quindi orientazione e appoggio sono ininfluenti Sono forme molto comuni, si pensi a bombole, tubi essurizzati, sottomarini, razzi, Lo stato di tensione di un elementino del mantello sarà ancora incipale nelle direzioni assiale e circonferenziale, data la simmetria geometrica e di carico, ma le due tensioni incipali sono diseguali Equilibrio di una sezione diametrale (di nuovo confondendo raggio medio e interno) pbr bt t Equilibrio di una sezione assiale p r π πrt t 1
4 Superficie esterna t t Superficie interna 1 3 p t t ma Tensione equivalente di Von Mises: + ma 1 p 3r 3r eq p 1 4t + t + Presente o no in superficie interna o esterna, rispettivamente Anche qui la soluzione trovata è quella nominale, se sono esenti variazioni di forma dovuti a innesti, ispessimenti, la soluzioni si discosta dalla nominale Notare che il mantello cilindrico è sollecitato al massimo doppiamente rispetto mantello sferico
5 Esempio Si vuole realizzare un serbatoio cilindrico a fondo sferico che non esenti intensificazioni di tensioni al raccordo. Determinare il rapporto tra gli spessori dei due mantelli a tal fine Soluzione: L idea di base è di assicurare la medesima deformabilità circonferenziale ai due mantelli. In tal modo, deformandosi in ugual misura, non si avranno tensionamenti diversi da quelli nominali t sf 1 E ε c cil ( 1 cil ν cil) ε c sf ( 1 sf ν sf ) 1 ε c cil ν E tcil tcil ε c cil Et cil ν 1 ν tcil Per un acciaio coeff. Poisson 0.3 ν 1 E 1 ε c sf ν E tsf tsf ε c sf Et sf 1 ν 0.7 t t 0.41 t 1.7 sf cil cil In sostanza il fondo dovrebbe essere molto più sottile, vicino al 40% del mantello cilindrico Notare la necessità ad utilizzare anche ν per la risoluzione della deformazione D
6 Stati di tensioni interne nelle travi inflesse Nelle travi caricate trasversalmente, coesistono tensioni che si oppongono alla flessione ed altre che si oppongono al taglio M I z ( ) z z ( ) ( ) VQ ( ) Ib Generalmente flessione e taglio vengono considerate separatamente, in quanto la ima è massima al topbottom e nulla al centro, la seconda è nulla al topbottom e massima al centro Facendo riferimento alla figura, nei punti interni si è in esenza di entrambi i termini di sollecitazione per cui 1, ± + Tensioni incipali α 1 ar tan Direzione incipale + 3 eq VonMises - Rif. incipale Ma.
7 Tangenti alle due tensioni incipali massime ( trazione) e minime ( comessione) In esenza di travi a sezione generica, non si può seme stabilire a iori quale sia il punto più sollecitato, in teoria andrebbero verificati tutti i punti interni alla sezione, in atica non è difficile restringere la verifica a punti notevoli Combinazione di carichi nelle travi Ancora più in generale, elementi traviformi possono essere soggetti a molteplici combinazioni di carico: flessioni, trazioni, torsioni, tagli e quindi lo stato di tensione risultante ne risulta molto più complesso di quelli esaminati separatamente in ecedenza In elasticità lineare, e per piccoli spostamenti, si può disporre del incipio di sovrapposizione degli effetti, trovare separatamente i singoli contributi e sommarne poi gli effetti ossia le soluzioni
8 Scelto un riferimento, particolare attenzione va posta nell inserire le tensioni al posto giusto nel tensore onde poter sommare i contributi analoghi (ad es. flessione e trazione) z z z z z P P P z M P A z P P Jz ( ) ( ) PQ z Ib z z P z z P J ( ) ( ) PQ z z I b z M + z z P P IPol z z z z z z ( p, zp) P z P P M
9 Esempio
10
11
12 Punti dove la sollecitazione è massima
Strutture in stato di tensione piana
Sruure in sao di ensione piana In quesa condiione vanno esaminai i recipieni in essione, che sono ipicamene sruure realiae in spessore soile (rispeo alle alre dimensioni ~ r/ > 10) Per il calcolo, avendo
DettagliCostruzione di Macchine
Costruzione di Macchine A.A. 2017/2018 Prof. Luca Esposito Lecture 7: Stato di sforzo in solidi assialsimmetrici: Serbatoi a parete sottile Teoria dei gusci (particolare/a momenti nulli) Molte strutture
DettagliIndice. Prefazione XIII
indice_majorana 9-02-2007 9:26 Pagina V XIII Prefazione 1 Introduzione alla Scienza delle Costruzioni 2 1 Il modello geometrico 5 2 Il modello delle azioni esterne 5 3 Il modello meccanico (reologico)
DettagliEsercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave
Meccanica e Tecnica delle Costruzioni Meccaniche Esercitazioni del corso. Periodo I Prof. Leonardo BERTINI Ing. Ciro SNTUS Esercitazione 11: Stato di tensione nella sezione di trave Indice 1 Forza normale
DettagliEsercitazione Comsol Multiphysics Analisi Strutturale
Micro e nano sistemi Esercitazione Comsol Multiphysics Analisi Strutturale carmelo.demaria@centropiaggio.unipi.it Elemento trave l l l l l Trave nel piano 2 nodi 3 gdl/nodo Carichi concentrati e distribuiti
DettagliSolidi assialsimmetrici: tubi, serbatoi, dischi Lecture 16
: tubi, serbatoi, dischi Lecture 16 CDM - N.Bonora 016 Introduzione Con il termine «solidi assialsimmetrici» intendiamo quei componenti riconducibili a solidi di rotazione (tubi, dischi, etc.) Obiettivo:
DettagliCenni sulle proprietà elastiche dei solidi
Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi La nozione di corpo rigido deriva dal fatto che i corpi solidi sono caratterizzati dall avere una forma ed un volume non facilmente modificabili. Nella realtà
DettagliSollecitazioni semplici Il Taglio
Sollecitazioni semplici Il Taglio Considerazioni introduttive La trattazione relativa al calcolo delle sollecitazioni flessionali, è stata asata sull ipotesi ce la struttura fosse soggetta unicamente a
DettagliIl modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle
DettagliIMBOZZAMENTO. ν = modulo di Poisson = 0.3 per l acciaio
IMBOZZAMENTO Le lastre, che costituiscono le pareti degli elementi strutturali, possono instabilizzarsi localmente, cioè uscire dal proprio piano formando delle bozze. Se l asta è semplicemente compresso
DettagliLa Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti.
Stato di sforzo La Meccanica dei Materiali si occupa del comportamento di corpi solidi sottoposti all azione di forze e momenti. Questo comportamento include deformazioni, fratture e separazione di parti,
DettagliQUADERNI DI PROGETTAZIONE Franco Concli
QUADERNI DI PROGETTAZIONE ranco Concli 50 Le molle LE MOLLE SONO ELEMENTI ELASTICI CAPACI DI GRANDI DEORMAZIONI CHE ACCUMULANO ENERGIA PER POI RILASCIARLA. SONO SOLITAMENTE REALIZZATE IN ACCIAIO ANCHE
DettagliIl Problema del De Saint Venant
Il Problema del De Saint Venant Tema 1 Si consideri una trave di acciaio di lunghezza L = m e con sezione retta a corona circolare di raggio esterno R = 30 cm e raggio interno r = 0 cm, che rispetti le
DettagliLEZIONE N 13 LA VERIFICA ALLO SLU DELLE TRAVI DI ACCIAIO
LEZIOE 13 LA ERIFICA ALLO SLU DELLE TRAI DI ACCIAIO Identificata la classe cui appartiene l asta, la modalità di verifica dell asta dipende dalla classe del profilato. Se il profilato appartiene alle classi
DettagliResistenza dei materiali
Scheda riassuntiva capitoli 8-1 Resistenza dei materiali a resistenza dei materiali mette in relazione tra loro i seguenti elementi: Trazione/ Carichi compressione Taglio Flessione Torsione Deformazioni
DettagliIl problema dell instabilità torsio-flessionale delle travi inflesse
Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria per l Ambiente e per il Territorio Tesi di laurea Il problema dell instabilità torsio-flessionale delle travi inflesse Anno Accademico 2011/2012 Relatore
DettagliSollecitazioni semplici La flessione
Sollecitazioni semplici La flessione Considerazioni introduttive Un altro tipo di sollecitazione semplice particolarmente importante è la flessione, ossia lo stato di sforzo conseguente all applicazione
DettagliCORSO DI PROGETTAZIONE DI SISTEMI MECCANICI
CORSO DI PROGETTAZIONE DI SISTEMI MECCANICI Esercitazione 3 del 07/11/00 ore 15.15 17.15 Argomenti trattati: Dimensionamento dei principali meccanismi utilizzati: Diametro ruota Introduzione sulle principali
DettagliTEORIA DELLE LASTRE SOTTILI
TEORIA DELLE LASTRE SOTTILI Pavimentazioni rigide D( ) = q-kw δ 4 w δ 4 w δ 4 w + 2 + δx 4 δx 2 δy 2 δy 4 D= EH 3 /(12(1-μ 2 )) : rigidità flessionale della lastra H : spessore della lastra E : modulo
DettagliTrasformazione delle tensioni I Cerchi di Mohr
Trasformazione delle tensioni I Cerchi di Mohr Riferimenti Bibliografici 1. Beer 4 Ed. pp. 354 e ss.. Shigle Ed. pp. 7 e ss. Sintesi della lezione Obiettivi: Definire completamente lo stato tensionale
DettagliSolai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo
Solai e solette con armatura incrociata: comportamento e calcolo Consideriamo la piastra di figura a riferita a un sistema di assi cartesiani x e y, e in particolare le due strisce ortogonali t x e t y
DettagliESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA DIPARTIMENTO DI MECCANICA, CHIMICA E MATERIALI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA ESERCITAZIONE 1 ESTENSIMETRIA Relazione del
DettagliScienza delle Costruzioni
Carmelo Majorana Valentina Salomoni Scienza delle Costruzioni Citti\Studi ED Z IONI Università IUAV di Venezia S.B.D. A 1658 BIBLIOTECA CENTRALE l... 1-- --o ~ \.f-1..,. I I ~\.._, Carmelo Majorana, Valentina
DettagliScienza delle costruzioni - Luigi Gambarotta, Luciano Nunziante, Antonio Tralli ESERCIZI PROPOSTI
. Travi isostatiche ad asse rettilineo ESERCIZI PROPOSTI Con riferimento alle tre strutture isostatiche di figura, costituite da tre tratti, determinare: ) Reazioni vincolari; ) Diagrammi del momento flettente
DettagliCapitolo 11. TORSIONE (prof. Elio Sacco) 11.1 Sollecitazione di torsione Torsione nella sezione circolare
Capitolo TORSIONE (prof. Elio Sacco). Sollecitazione di torsione Si esamina il caso in cui la trave è soggetta ad una coppia torcente e 3 agente sulla base L della trave. Si utilizza il metodo seminverso
DettagliCorso di Progettazione Assistita da Computer (PAdC) CLM Ing. Meccanica. Esercitazioni guidate di ANSYS Workbench
Corso di Progettazione Assistita da Computer (PAdC) CLM Ing. Meccanica 1. Modellazione di parti singole 2. Connessioni fra più parti (Connections, Contact&Target) 3. Semplificazioni dei contatti 4. Riduzione
DettagliLe volte di rivoluzione
Corso di Progetto di Strutture POTEZA, a.a. 01 013 Le volte di rivoluzione Dott. Marco VOA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ COSIDERAZIOI
DettagliAindica la sezione retta della trave, ipotizzata costante lungo tutta la lunghezza,
Capitolo 9 IL PROBLEMA DI SAINT-VENANT (prof. Elio Sacco) 9.1 Posizione del problema Saint-Venant 1 considerò un particolare problema dell equilibrio elastico. 9.1.1 Ipotesi geometriche Il corpo tridimensionale
DettagliREGOLA DELLE MISCELE, TEORIA DELLA LAMINAZIONE
REGOLA DELLE MISCELE, TEORIA DELLA LAMINAZIONE Si va ad analizzare la matrice di legame costitutivo che lega le σ con le ε. Si va a considerare il materiale da isotropo a ortotropo ovvero una lamina che
DettagliLe piastre:classificazione
Le piastre 1. piastre sottili h/l= 1/50-1/10 : piastre sottili con rigidezza flessionale che portano distribuzioni di carico bidimensionale prevalentemente attraverso momenti flettenti, momenti torcenti
Dettagliσ x = -3 N/mm 2 σ y = 13 N/mm 2 τ xy = -6 N/mm 2
SCIENZ DEE COSTRUZIONI - Compito 1 o studente è tenuto a dedicare 30 minuti alla soluzione di ogni esercizio Si consideri una trave a mensola, di lunghezza =1 m e di sezione retta uadrata di lato 10 cm,
DettagliEsempi di domande per scritto e orale
260 A.Frangi, 208 Appendice D Esempi di domande per scritto e orale D. LE e PLV Risolvere il problema 7.6.6 Risolvere il problema 7.6.7 Nella pagina del docente relativa a Scienza delle Costruzioni allievi
DettagliSommario 1 VOLUME CAPITOLO 1 - Matrici 1 VOLUME CAPITOLO 3 - Geometria delle masse 1 VOLUME CAPITOLO 2 - Notazione indiciale
Sommario CAPITOLO 1 - Matrici...! Definizione! Matrici di tipo particolare Definizioni relative-! Definizioni ed operazioni fondamentali! Somma di matrici (o differenza)! Prodotto di due matrici! Prodotti
DettagliALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Civile Indirizzo Strutture D.I.S.T.A.R.T. Dipartimento di Ingegneria delle Strutture,
DettagliESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole
ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole In questa seconda esercitazione si è effettuato il predimensionamento degli elementi di una struttura a telai piani. Essendo un dimensionamento
DettagliCALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)
CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi
DettagliIndice delle lezioni del corso di Scienza delle Costruzioni Corso di laurea in Ingegneria Civile (01CFOAX), Vercelli
Indice delle lezioni del corso di Corso di laurea in Ingegneria Civile (0CFOAX), Vercelli Fabrizio Barpi Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Politecnico di Torino 6 maggio 2009 Questo documento
DettagliPrefazione... Introduzione... xvii
Prefazione.......................................................... Introduzione... xvii 1 I concetti di base... 1 1.1 Oggetto e obiettivi.... 1 1.2 Il modello geometrico.............................................
DettagliSolidi assialsimmetrici: tubi, serbatoi, dischi Lecture 16
: tubi, serbatoi, dischi Lecture 16 Introduzione Con il termine «solidi assialsimmetrici» intendiamo quei componenti riconducibili a solidi di rotazione (tubi, dischi, etc.) Obiettivo: determinazione dello
DettagliCALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) P (KN/m) P E N FE N DE N BE N BF N BD
CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi
DettagliUniversità degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura. Fondamenti di Costruzioni Meccaniche Tensione e deformazione Carico assiale
Esercizio N.1 Un asta di acciaio è lunga 2.2 m e non può allungarsi più di 1.2 mm quando le si applica un carico di 8.5 kn. Sapendo che E = 200 GPa, determinare: (a) il più piccolo diametro dell asta che
DettagliESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008
ESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008 Un ala finita viene investita da una corrente d aria con velocità 60 m/s. In una sezione dell ala la circolazione vale -0 m 2 /s e l incidenza indotta vale 0.5. La resistenza
DettagliCommessa N. OSM 466 Foglio 1 di 8 Rev B. Titolo commessa. Redatto da SMH Data Agosto Verificato da NRB Data Dicembre 2001
Commessa N. OSM 4 Foglio di 8 Rev B Telephone: (044) 45 Fax: (044) 944 Redatto da SMH Data Agosto 00 Verificato da NRB Data Dicembre 00 Revisionato da MEB Data Aprile 00 ESEMPIO DI PROGETTO 9 TRAVE CON
DettagliTensione equivalente o ideale Teorie di rottura
Tensione equivalente o eale Teorie di rottura Sollecitazioni monodimensionali: le condizioni di ite o di rottura si determinano facilmente Se sollecitazioni sono plurimensionali (invarianti tutti non nulli),
DettagliIndice I vettori Geometria delle masse
Indice 1 I vettori 1 1.1 Vettori: definizioni................................ 1 1.2 Componenti scalare e vettoriale di un vettore secondo una retta orientata. 2 1.3 Operazioni di somma, differenza tra
DettagliAn introduction to the mechanics of deformable solids: Saint Venant / criteri di resistenza
Biomeccanica & Simulazione di dispositivi biomedici Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Pavia, 2016 An introduction to the mechanics of deformable solids: Saint Venant / criteri di resistenza Ferdinando
DettagliProblema di de Saint Venant
Napoli, 21 maggio 212 Problema di de Saint Venant Cristoforo Demartino Università degli Studi di Napoli Federico II 21 maggio 212 Napoli, 21 maggio 212 Outline della lezione Introduzione Ipotesi Lo stato
DettagliEsempi domande CMM pagina 1
: omande di Statica - - -3-4 -5-6 -7-8 Nel diagramma σ - ε di un materiale duttile, secondo la simbologia UNI-ISO la tensione di scostamento dalla proporzionalità R P0 è: [A] il valore limite per cui la
DettagliPremessa 1. Notazione e simbologia Notazione matriciale Notazione tensoriale Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7
Premessa 1 Notazione e simbologia 3 0.1 Notazione matriciale 3 0.2 Notazione tensoriale 4 0.3 Operazioni tensoriali in notazione matriciale 7 Capitolo 7 La teoria delle travi 9 7.1 Le teorie strutturali
DettagliComsol Multiphysics Analisi termica Analisi strutturale.
Comsol Multiphysics Analisi termica Analisi strutturale carmelo.demaria@centropiaggio.unipi.it + Comsol Multiphysics ANALISI TERMICA + Esercizio Conduzione Z=0.14m + Esercizio: Convezione e conduzione
DettagliF, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio.
UNIÀ 4 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI.. La forza elastica di una molla.. La costante elastica e la legge di Hooke. 3. La forza peso. 4. Le forze di attrito. 5. La forza di attrito statico. 6. La forza di attrito
Dettagli13. Recipienti a parete spessa
13. Recipienti a parete spessa 13.1 Equazioni di Lamé Si pone che lo stato tensionale sia funzione solo di r e inoltre che dσ z /dr = 0 dɛ z /dr = 0 (1) Le equazioni che occorrono sono: Equazione di equilibrio
Dettagli1.6. Momenti di forze parallele rispetto a un asse. Ricerca grafica e analitica 16
Prefazione Avvertenze 1 Elementi di teoria dei vettori...i I.1. Generalità...I 1.2. Composizione delle forze...2 Risultante di forze aventi la stessa retta d'applicazione 3 Risultante di forze concorrenti
DettagliESERCIZIO 1.1 (punti 18) - Data la struttura di figura, si chiede di:
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI: GES L - Z APPELLO 6/9/2007 - TEMA A ALLIEVO PUNTEGGI VALIDI: APPELLO: ESERCIZIO 1.1 (punti 18) - Data la struttura di figura, si chiede di: 1.1a - effettuare l analisi cinematica
DettagliESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008
ESAME DI AERODINAMICA 26/3/2008 Un ala finita viene investita da una corrente d aria con velocità 60 m/s. In una sezione dell ala la circolazione vale -0 m 2 /s e l incidenza indotta vale 0.5. La resistenza
DettagliEsercizio_1. Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.25cm è. MPa. Soluzione: m 2
Esercizio_1 Una barra metallica cilindrica di diametro pari a 1.5cm è sottoposta ad un carico pari a 500Kg.Calcolare lo sforzo in MPa. Soluzione: Kg m F m g 500 9.81 455 455N s d 0.015 4 A0 πr π π 1. 10
DettagliLezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania
Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Classificazione dei collegamenti Tipi di collegamenti 1. Collegamento a parziale ripristino di resistenza In grado
DettagliBIBLIOTECA DSTR B 873. J.U.A.V. VEViEZIA. CA r nrc- ''JRO. DIPA r- V: "'."O DI SClf. --~Nl. lstitilo Universitario di Architettura VENEZIA
BIBLIOTECA DIPA r- V: "'."O DI SClf --~Nl CA r nrc- ''JRO J.U.A.V. VEViEZIA ----------- lstitilo Universitario di Architettura VENEZIA DSTR B 873 BIBLIOTECA CENTRALE 1 Éi~;,1-r1 1 r ~ l"i,.,~... "-'ifi;~:.~;-j
DettagliAerospaziali PER MATERIALI ISOTROPI PARTE 1. Prof. Claudio Scarponi Ing. Carlo Andreotti
Aerospaziali CRITERI DI ROTTURA STATICI PER MATERIALI ISOTROPI PARTE 1 Prof. Claudio Scarponi TIPOLOGIE DI SOLLECITAZIONE Un provino può essere sottoposto a 2 tipi di sollecitazione: 1. Semplice Statica
DettagliSCIENZA DELLE COSTRUZIONI
COL1,ANA DI SCIEV/ t I~ TFCNIC4 DELLE COSTRUZIONI - 6 ANGELO DI TOMMASO Fonda1nenti di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI P::::.a hj, ~ ~ p~bj, ") h 2 Parte Il Parte lii a cura di Christian Carloni PÀTRON Università
DettagliIl teorema dei lavori virtuali applicato alle strutture
8 Il teorema dei lavori virtuali applicato alle strutture Tema 8.1 Si consideri la struttura riportata in figura 8.1. Si determini la componente di spostamento v S per la sezione S indicata, utilizzando
DettagliMaurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte DN SN
Maurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte # Lezione n. Parole chiave: Tubazioni. Verifica statica. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Insegnamento: Infrastrutture
DettagliTensione equivalente o ideale Teorie di rottura
Tensione equivalente o eale Teorie di rottura Sollecitazioni monodimensionali: le condizioni di ite o di rottura si determinano facilmente Se sollecitazioni sono plurimensionali (invarianti tutti non nulli),
DettagliModelli agli elementi finiti Analisi strutturale.
Modelli agli elementi finiti Analisi strutturale carmelo.demaria@centropiaggio.unipi.it Analisi agli elemen, fini, Il FEM è un metodo numerico (pertanto approssimato) che perme;e la risoluzione di equazioni
DettagliRELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR
20 Ottobre 2015 RELAZIONE ESERCITAZIONI AUTODESK INVENTOR Corso di Costruzione di Macchine e Affidabilità C.d.L.M. in Ingegneria Meccanica Docente: Prof.ssa Cosmi Francesca Assistente: Dott.ssa Ravalico
DettagliDescrizione del nodo SRJa
odo SRJa - Standard Roof Joint odo SRJa - Standard Roof Joint Descrizione del nodo SRJa Il nodo SRJa - Standard Roof Joint - è formato da due elementi articolati fra loro, un supporto rigido A ed un elemento
DettagliArchitettura Laboratorio di Costruzione I (A-L)
Università degli Studi di Parma Architettura Laboratorio di Costruzione I (A-L) Anno accademico 2012/2013 Docenti: Prof. Roberto Brighenti e-mail: roberto.brighenti@unipr.it Tel.: 0521/905910 Ricevimento:
DettagliScienza delle Costruzioni: Tracce d esami. Claudio Franciosi
Scienza delle Costruzioni: Tracce d esami Claudio Franciosi 19 aprile 2018 2 Claudio Franciosi unedì 12 gennaio 2009 - ore 9.30-11.30 Assegnata la trave di Figura 1, vincolata con due incastri alle estremitá,
DettagliSCUOLA POLITECNICA-DICGIM ANNO ACCADEMICO 2014/2015 CORSO DI LAUREA
STRUTTURA SCUOLA POLITECNICA-DICGIM ANNO ACCADEMICO 2014/2015 CORSO DI LAUREA Ingegneria Gestionale e Informatica INSEGNAMENTO Scienza delle Costruzioni TIPO DI ATTIVITÀ Affine AMBITO DISCIPLINARE Attività
DettagliIl Teorema dei Lavori Virtuali Applicato alle Strutture
Il Teorema dei Lavori Virtuali Applicato alle Strutture Tema 1 Si consideri la struttura riportata in figura 1. Si determini la componente di spostamento v S per la sezione S indicata, utilizzando il teorema
DettagliCENTRO DI TAGLIO E TORSIONE SPURIA IN TRAVI A PARETE SOTTILE ESERCIZIO 1
CENTR DI TAGLI E TRSINE SPURIA IN TRAVI A PARETE STTILE ESERCIZI 1 La sezione di figura, sietrica rispetto ad un asse orizzontale passante per, è soggetta all azione di taglio T agente in direzione verticale
DettagliStruttura ed equilibrio statico (1)
Struttura ed equilibrio statico (1) Nel campo delle costruzioni il termine struttura è spesso usato per indicare qualcosa di più specifico di un sistema di relazioni. Con tale termine si indica il complesso
DettagliCorso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Serbatoi e tubi
Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 01 013 Serbatoi e tubi Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it htt://www.unibas.it/utenti/vona/ CONSIDEAZIONI INTODUTTIVE
DettagliCAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS
CAPITOLO 3 LA LEGGE DI GAUSS Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) - A.A. 2017-2018 2 Premesse TEOREMA DI GAUSS Formulazione equivalente alla legge di Coulomb Trae vantaggio dalle situazioni nelle
DettagliCostruzioni di acciaio: materiale e verifiche di resistenza e stabilità
Costruzioni di acciaio: materiale e veriiche di resistenza e stabilità Maurizio Orlando Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Firenze www.dicea.unii.it Costruzioni di
DettagliProgettazione Assistita da Calcolatore Soluzione Molla a Spirale Appello 4 luglio 2013
Progettazione Assistita da Calcolatore Molla a Spirale Appello 4 luglio 2013 Sulla base di quanto indicato dal testo, il modello geometrico da adottare è quello di una geometria di sole superfici ottenute
DettagliINTRODUZIONE AI DUE VOLUMI... XIX STRUTTURE LINEARI PIANE ISOSTATICHE Strutture lineari piane Strutture lineari spaziali...
INDICE INTRODUZIONE AI DUE VOLUMI............ XIX VOLUME I STRUTTURE LINEARI PIANE ISOSTATICHE CAP. 1 TIPOLOGIE STRUTTURALI.......... 1 1.1 DEFINIZIONI.................. 1 1.2 STRUTTURE LINEARI...............
DettagliUno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica
In alcuni casi una struttura soggetta a carichi statici può collassare con un meccanismo diverso da quello del superamento dei limiti di resistenza del materiale. Uno di questi casi è rappresentato dal
DettagliEsercizio su Saint - Venant
Esercizio su Saint - Venant G. F. G. 5 agosto 018 Data la trave di figura 1 determinarne le reazioni interne con i relativi diagrammi. Nella sezione più sollecitata determinare lo stato tensionale (espressioni
DettagliFISICA per SCIENZE BIOLOGICHE, A.A. 2007/2008 Appello straordinario del 28 maggio 2008
FISIC per SCIENZE BIOLOGICHE,.. 2007/2008 ppello straordinario del 28 maggio 2008 1) Un corpo di massa m = 40 g, fissato ad una fune di lunghezza L = 1m si muove di moto circolare (in senso antiorario)
DettagliPresentazione e obiettivi del corso
Presentazione e obiettivi del corso Il corso si propone di fornire gli strumenti per il calcolo e la verifica di elementi strutturali soggetti a carichi statici o variabili nel tempo A questo scopo vengono
DettagliFigura 5.102: legami costitutivi reali di calcestruzzo e acciaio. Figura 5.103: Trave continua in c.a. sottoposta a carichi di esercizio.
5.7 Calcolo a rottura per travi continue in c.a. Figura 5.102: legami costitutivi reali di calcestruzzo e acciaio. Figura 5.103: Trave continua in c.a. sottoposta a carichi di esercizio. Figura 5.104:
DettagliI ~ ISTITUTO UNIV. :JJ. o =i. 850 m. ..J -l!d -l !D )> V E 'N E ;z l A
1 t l l I.1 I~ ISTITUTO UNIV. - w 1. :JJ I- o :e o =i - 850 m e :JJ..J -l!d -l!d )> V E 'N E ;z l A I ~ i.. t ODONE BELLUZZI SCIENZA DELLE 00.STRUZIONI VOLUME TERZO Con 765 esercizi svolti e 467
DettagliESERCIZIO 1.2 (punti 15) - Siano note le misurazioni estensimetriche seguenti come in figura: ALLIEVO
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI: GES L - Z APPELLO 23/07/2007 TEMA A ALLIEVO PROVA 1: + = PROVA 2: + + = APPELLO: ESERCIZIO 1.1 (punti 18) - Data la struttura di figura, si chiede di: 1.1a - effettuare l analisi
DettagliIngegneria dei Materiali CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI
FACOLTÀ INGEGNERIA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI LAUREA Ingegneria Chimica INSEGNAMENTO Scienza delle Costruzioni TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria dei Materiali CODICE
DettagliDescrizione del nodo CRJ. A Fig. 1
Nodo CRJ - Corner Roof Joint Nodo CRJ - Corner Roof Joint Descrizione del nodo CRJ Il nodo CRJ - Corner Roof Joint - è formato da sei elementi articolati fra loro. L elemento A è formato dalla piastra
DettagliFlusso di un campo a.raverso una superficie
LEGGE DI GAUSS Flusso di un campo a.raverso una superficie Consideriamo il volume di un fluido che passa a.raverso una superficie nell unità di tempo: Possiamo estendere questa definizione di flusso a
DettagliCollegamenti nelle strutture
1 Collegamenti nelle strutture Le tipologie delle unioni bullonate o saldate sono molteplici e dipendono essenzialmente da: caratteristiche dell unione: nell ambito di quelle bullonate si possono avere
DettagliSISTEMI DI PRODUZIONE
0/0/05 SISTEMI DI PRODUZIONE Dario Antonelli Lezione A7 Introduzione alla lezione Elementi base di meccanica del continuo Legge elastica Legge plastica Casi particolari 0/0/05 Moduli del corso A: I materiali
DettagliLe unioni. 5 L acciaio 5.3 Strutture in acciaio. Unioni con chiodi. Unioni con perni. Unioni con bulloni
1 Le unioni Unioni con chiodi È il sistema di collegamento più antico, ma è in disuso in quanto sostituito dalle unioni bullonate o saldate, per cui si può ritrovare solo su vecchie strutture in acciaio.
Dettaglia.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Proprietà elastiche 28/2/2006 Deformazione dei materiali Un asta di acciaio posta su due appoggi si flette sotto l azione del suo
Dettagli7.8. Le analogie nella torsione...
Prefazione XIII 1. IL PROBLEMA Dl SAINT-VENANT I 1.1. Generalit I 1.1.1. Modello geometrico I 1.1.2. Modello delle azioni esterne 2 1.1.3. Modello meccanico o reologico del materiale 3 1.1.4. Equazioni
DettagliIndice INDICE GENERALE DELL OPERA VOL. 1: CALCOLO STRUTTURALE - I TELAI VOL. 2: CEMENTO ARMATO - CALCOLO AGLI STATI LIMITE INDICE DEL VOLUME 2
Indice INDICE GENERALE DELL OPERA VOL. 1: CALCOLO STRUTTURALE - I TELAI VOL. 2: CEMENTO ARMATO - CALCOLO AGLI STATI LIMITE INDICE DEL VOLUME 2 Cap. 1 - Generalità sul cemento armato Cap. 2 - Sforzo assiale
DettagliProblema. caso uniassiale prova di trazione. caso multiassiale (carico generico)
Criteri di Rottura Problema caso uniassiale prova di trazione caso multiassiale (carico generico)? criterio di rottura 1 Criteri di Rottura ASSUNZIONE BASE: Il collasso di un componente avviene quando
DettagliPREFAZIONE DI SANDRO DEI POLI
INDICE VOLUME I PREFAZIONE DI SANDRO DEI POLI.............. XV INTRODUZIONE ALLA SECONDA EDIZIONE........... XVII INTRODUZIONE...................... XIX CAP. 1 - PRINCIPI GENERALI, DURATA E SICUREZZA DELLE
DettagliCOSTRUZIONI AEROSPAZIALI. Teoria della Piastra e Metodi Approssimati
COSTRUZIONI AEROSPAZIALI Teoria della Piastra e Metodi Approssimati Teoria classica della Piastra L L q(,) h z Ipotesi 1.Il materiale è omogeneo, isotropo e a comportamento elastico lineare..la struttura
DettagliI Fenomeni di superficie
Per un liquido reale occorre tenere conto, oltre che della viscosità, anche delle forze di coesione che tendono a tenere unite le molecole del liquido; una molecola all interno del liquido è attirata in
Dettagli