STIAMO IN GAMMA. SA Di Maggio, C Gurrieri

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "STIAMO IN GAMMA. SA Di Maggio, C Gurrieri"

Transcript

1 STIAMO IN GAMMA SA Di Maggio, C Gurrieri

2 LE IMMUNOGLOBULINE Glicoproteine prodotte dalle plasmacellule in risposta ad agenti immunogeni con la funzione di anticorpi. Nome legato alla migrazione con le proteine globulari al profilo elettroforetico La frazione elettroforetica gamma è costituita da immunoglobuline eterogenee per classe e tipo (immunoglobuline policlonali)

3 LE IMMUNOGLOBULINE Catene pesanti Catene leggere La digestione con papaina permette la separazione di due frammenti in grado di legare l antigene (frammenti Fab) dalla porzione dell anticorpo IgG che attiva il complemento e che si lega ai recettori Fc (frammento Fc).

4 LE IMMUNOGLOBULINE B Lymphocytes CD20 CD19 CD38 CD 138 Plasma cell Ogni plasmacellula produce una sola classe di immunoglobulina (G, A, M) con un solo tipo di catena leggera (k o λ)

5 LE IMMUNOGLOBULINE 5 diverse classi immunoglobuliniche (affinità di sequenza aa della regione costante) IgG mg/dl IgM mg/dl IgA mg/dl IgD IgE Sottoclassi immunoglobuliniche (limitate differenze di sequenza aa della regione costante) Sottoclassi IgG Sottoclassi IgA IgG1 IgA1 IgG2 IgA2 IgG3 IgG4 2 tipi di catene leggere (differenze di sequenza aa della regione costante) Kappa light chains Lambda light chains

6 LE IMMUNOGLOBULINE 3 funzioni effettrici principali: Opsonizzazione (fagocitosi dell Ag da parte dei macrofagi e neutrofili) Attivazione del complemento (IgM e sottoclassi di IgG) Interazione con i recettori Fc delle cellule effettrici del sistema immunitario

7 LE IMMUNOGLOBULINE Deficit ü primitivo Immunodeficienze umorali Aumento ü secondario senescenza, malnutrizione neoplasie linfoidi HIV farmaci immunosoppressivi sindrome nefrosica ü policlonale risposta infezioni acute e croniche malattie autoimmuni ü monoclonale macroglobulinemia di Waldenstrom mieloma multiplo MGUS

8 CASO CLINICO 1 T.M. Maschio, caucasico, 51 aa Lavoro: impiegato APR: muta Terapia domiciliare: nessuna Esami bioumorali di routine Emocromo con formula Glicemia a digiuno Funzionalità renale Funzionalità epatica Ac urico Profilo proteico Profilo lipidico Es urine Vitamina D Medico di Medicina Generale

9 CASO CLINICO 1 T.M. Es. Bioumorali: GB 5,13 x 10 9 /L N 2,68 x 10 9 /L Ly 1,97 x 10 9 /L Mo 0,4 x 10 9 /L Eo 0,06 x 10 9 /L Ba 0,02 x 10 9 /L Hb MCV MCHC 147 g/l 92 fl 343 g/l RDW 12,8 Plts 159 x 10 9 /L Creat Urea Ac. Urico AST ALT ggt Glucosio Col tot HDL Col TG ViT D E. Urine ndp 69 umol/l *8,5 mmol/l 0,3 mmol/l 32 U/L *53 U/L 30 U/L 4,9 mmol/l 228 mg/dl 71 mg/dl 127 mg/dl 83 nmol/l Prot tot 68,5 g/l Albumina *68,8 % alfa1 3,1 % alfa2 8,6 % beta1 5,1 % beta2 4 % gamma *10,4 % Cosa fareste?

10 CASO CLINICO 1 T.M. Approfondimento anamnestico Sintomi: d organo, infettivi, reumatici, sintomi da iperviscosità, sintomi B APR: altri riscontri? Familiare: malattie ematologiche, reumatologiche,?autoimmuni Visita medica torace, cuore, addome, organi ipocondriaci, stazione linfonodali superficiali ma anche:?cute, mucose, articolazioni. Altri esami bioumorali/esami strumentali/visite specialistiche PT/PTT Na, K, Ca Bil tot e fraz ALP, PSA IgG, IgA, IgM Anti HBC, Anti HCV Ecografia addome completo

11 CASO CLINICO 1 T.M. Es. Bioumorali - 2: INR 1,06 Bil indir 11,2 umol/l IgG 8,36 g/l Na 142 mmol/l Bil tot 15,8 umol/l IgA 1,51 g/l K + 3,8 mmol/l Bil dir *4,6 umol/l IgM *0,32 g/l Calcio 2,45 mmol/l Anti HBV neg PSA 0,21 ug/l Anti HCV neg Ecografia Addome completo: ndp Fegato di dimensioni, morfologia ed ecostruttura nei limiti. Vena porta di calibro regolare all ilo. Colecisti normodistesa, alitiasica. Non dilatazione delle vie biliari. Milza e pancreas regolari. Reni di dimensioni, morfologia ed ecostruttura nei limiti. Non dilatazione delle cavità calico-pieliche. Nei limiti il calibro dell aorta addominale. Vescica ben espansa, a pareti regolari. La prostata, analizzata per via sovrapubica, appare di dimensioni e morfologia nei limiti e presenta ecostruttura finemente disomogenea. Cosa fareste?

12 CASO CLINICO 1 T.M. Visita ematologica Paziente con ipogammaglobulinemia Amb divisionale Ematologia ed Immunologia Clinica Padova

13 CASO CLINICO 1 T.M. Approfondimento anamnestico Sintomi: d organo, infettivi, reumatici, sintomi da iperviscosità sintomi B à NO APR: altri riscontri? à Ipogamma presente dal 2008 Familiare: malattie ematologiche, reumatologiche, autoimmuni à NO Visita medica torace, cuore, addome, organi ipocondriaci, stazione linfonodali superficiali ma anche: cute, mucose, articolazioni. à sostanzialmente negativo Conclusioni: Il dato non è correlato ad una clinica sostanziale. Per ora va solo monitorato nel tempo. Proponiamo comunque di approfondire il quadro con ulteriori indagini, utili per meglio caratterizzarne l entità Visita ematologica di controllo tra 6 mesi Emocromo con formula LDH, VES, Profilo proteico, IgG, IgA, IgM, Sottoclassi IgG Immunofenotipo linfocitario

14 CASO CLINICO 1 T.M. Alla visita di controllo dopo 6 mesi il paziente persiste asintomatico; esame obiettivo negativo Es. Bioumorali di controllo: GB *4,15 x 10 9 /L Prot tot 68,8 g/l IgG 8,6 g/l formula ndp Albumina *68,7 % IgA 1,42 g/l Hb 154 g/l alfa1 2,9 % IgM *0,36 g/l Plts *148 x 10 9 /L VES LAD 2 mm/h 142 U/L alfa2 8,3 % beta1 5 % beta2 3,9 % gamma 11,1 % IgG1 *35,8 % *3,08 g/l IgG2 *49,7 % 4,26 g/l IgG3 *3,49 % 0,3 g/l IgG4 *11,1 % 0,95 g/l Immunofenotipo linfocitario su SP: CD19+ =17 % dei linfociti totali; il 30% di questi presenta fenotipo: CD20+ (a bassa intensità di espressione) CD5+ CD23+, CD10- FMC7- CD11c+, CD38- Sig non espresse. Compatibile con patologia linfoproliferatica B CD5+ (B-CLL like)

15 CASO CLINICO 1 T.M. DIAGNOSI Quadro suggestivo di MBL (Monoclonal B-Cells Lymphocytosis) Criteri diagnostici Rilievo di una popolazione monoclonale di cellule B nel sangue periferico con le seguenti caratteristiche (confermata a distanza di tre mesi): - Ratio κ/λ >3:1 or <0,3:1 - più del 25% di cellule B che mancano o hanno livelli bassi di espressione di Ig di superficie - Immunofenotipo malattia-specifico Criteri di esclusione - Linfoadenomegalia o organomegalia - Malattia autoimmune o infettiva associata - Conta dei linfociti B > 5 x10 9 /L - Caratteristiche diagnostiche suggestive di altra patologia linfoproliferativa B British Journal of Haematology, Marti et al, Diagnostic criteria for monoclonal B-cell lymphocytosis

16 CASO CLINICO 1 T.M. DIAGNOSI L IF su SP di controllo ha confermato la presenza di una popolazione monoclonale B CLL-like con restrizione per catene κ. Una TC t.b. con mdc è risultata negativa per linfoadenomegalie, organomegalie ed altre alterazioni significative. Diagnosi confermata di MBL Il paziente attualmente non necessita di trattamento. Si stima che circa l 1% annuo di queste forme proceda verso una CLL sintomatica (*). Il paziente verrà quindi avviato ad un follow up clinico-bioumorale annuale (*) Curr Hematol Malig Rep, Rawstron, Monoclonal B Cell Lymphocytosis What Does It Really Mean?

17 CASO CLINICO 1 T.M. TAKE HOME MESSAGES La persistenza dell ipogammaglobulinea da ben 5 anni in assenza di una spiegazione convincente ha determinato la scelta di approfondire le indagini diagnostiche portando alla diagnosi di malattia linfoproliferativa L ipogammaglobulinea isolata può precedere anche di diversi anni la diagnosi di MBL o di CLL (*) (*) Blood 2009, Tsai HT, Caporaso NE, Kyle RA, et al. Evidence of serum immunoglobulin abnormalities up to 9.8 years before diagnosis of chronic lymphocytic leukemia: a prospective study

18 CASO CLINICO 2 M.M. Maschio, caucasico, 23 aa Lavoro: studente APR: 2 episodi di ascessi perianali (2010 e 2011), obesità Terapia domiciliare: nessuna Quadro di verosimile cellulite orbitale sinistra Cosa fareste? ORL Ospedale di Treviso

19 CASO CLINICO 2 M.M. Approfondimento anamnestico Visita Medica Esami bioumorali Esami strumentali Terapia? Gli esami bioumorali hanno confermato lo stato di flogosi. La TC dei seni paranasali con mdc ha confermato il sospetto diagnostico di sinusite complicata da cellulite orbitaria sinistra. TERAPIA: antibiotica + cortisonici Altre visite specialistiche C. ematologica Prot tot 73 g/l MA Albumina *71 % alfa1 *5 % alfa2 11 % beta1 6 % beta2 5 % gamma *2 % Cosa fareste?

20 CASO CLINICO 2 M.M. Esami bioumorali: Ematologo Ospedale di Treviso IgG IgA IgM *0,86 g/l *<0,05 g/l *<0,04 g/l Pannello reumatologico neg Esami strumentali: - Tac torace con e senza mdc: non lesioni parenchimali polmonari, nella norma l albero bronchiale, non versamento pleurico né pericardico. Non linfoadenomegalie ilo-mediastiniche. - Tac addome completo con mdc: epatomegalia steatosica. Non altre alterazioni a carico della colecisti, vie biliari, pancreas, milza, reni, vie urinarie, vescica e prostata. Terapia: Ig vena 45g + 40 g Sospetto clinico? Immunodeficienza Comune Variabile (IDCV)

21 CASO CLINICO 2 M.M. Visita immunologica Paziente con ipogammaglobulinemia sospetta IDCV Amb Immunodeficienze Ematologia ed Immunologia Clinica Padova

22 CASO CLINICO 2 M.M. Approfondimento anamnestico Sintomi: d organo, infettivi, reumatici, sintomi da iperviscosità sintomi B à frequenti episodi infettivi simil influenzali sin dalla prima infanzia, broncopolmoniti recidivanti, almeno due episodi di ascessi perianali che hanno necessitato di drenaggio chirurgico. Bassa qualità di vita con alta frequenza di assenze scolastiche e impossibilità a frequentare luoghi affollati (palestre, posti di ritrovo come bar, discoteche, etc) APR: altri riscontri? à NO Familiare: malattie ematologiche, reumatologiche, autoimmuni à NO Visita medica torace, cuore, addome, organi ipocondriaci, stazione linfonodali superficiali ma anche: cute, mucose, articolazioni. à obesità, per il resto sostanzialmente negativo Conclusioni: Ipogammaglobulinemia grave, verosimilmente primitiva. Il quadro va approfondito con esclusione di deficit specifico tipo Bruton e con studio delle popolazioni linfocitarie e dei linfociti B secondo classificazione EUROCLASS. In caso di conferma della diagnosi il paziente verrà avviato a terapia sostitutiva endovenosa o sottocutanea. Si raccomanda terapia antibiotica precoce in caso di eventi infettivi Emocromo con formula VES, PCR, Profilo proteico, IgG, IgA, IgM, Ac anti-tetanico, HBV, HCV, HIV, Immunofenotipo linfocitario + Euroclass

23 CASO CLINICO 2 M.M. Alla visita di controllo dopo circa 3 settimane il paziente riferisce buone condizioni generali. Non si sono verificati eventi infettivi; esame obiettivo negativo Es. Bioumorali di controllo: GB 9,57x 10 9 /L Prot tot 73 g/l IgG 8,16 g/l formula ndp Albumina 61 % IgA *< 0,05 g/l Hb 158 g/l alfa1 *5 % IgM *< 0,08 g/l Plts 295 x 10 9 /L VES PCR 8 mm/h 0,59 mg/dl alfa2 *12 % beta1 6 % beta2 6 % HIV HCV HBV neg neg HBs e HBc pos gamma 11 % Ac anti tossoide protettivi Immunofenotipo linfocitario su SP: CD19+ =5 % dei linfociti totali (ridotti); lo studio EUROCLASS mostra una riduzione percentuale dei linfociti B switched memory, nella norma la percentuale dei linfociti B transitional e dei linfociti B attivati, sono virtualmente assente i plasmoblasti.

24 CASO CLINICO 2 M.M. DIAGNOSI IMMUNODEFICIENZA COMUNE VARIABILE (IDCV) Criteri diagnostici: Pazienti maschi o femmine con marcata riduzione (al di sotto di 2 SD dei valori normali per l età) di due classi di immunoglobuline (IgG, IgA e/o IgM) con tutte le seguenti caratteristiche: ü ü ü ü esordio dei sintomi oltre i quattro anni di età scarsa risposta vaccinale assenza di malattia linfomatosa esclusione di altre cause di ipogammaglobulinemia Clinica: estremamente eterogenea ü ü ü ü ü ü Infezioni, prevalentemente respiratorie Malattie croniche respiratorie Granulomatosi o malattie infiltrative da linfociti policlonali Manifestazioni autoimmuni Malattie gastrointestinali (IBD-like) Neoplasie (linfomatose, e GI) Expert Rev. Clin. Immunol. - Abolhassani et al, A review on guidelines for management and treatment of common variable immunodeficiency

25 CASO CLINICO 2 M.M. DIAGNOSI La storia clinica, il quadro bioumorale riconfermato, nonché l esclusione clinica e bioumorale di altre cause di ipoγglobulinemia hanno permesso di porre diagnosi di IMMUNODEFICIENZA COMUNE VARIABILE Il paziente è attualmente in trattamento sostitutivo con scig con ottima tolleranza. Ha avuto un solo episodio infettivo necessitante di terapia antibiotica in 12 mesi, nonostante abbia ripreso l università, sia andato in vacanza al mare con gli amici e abbia intrapreso una timida attività fisica che gli ha già permesso di perdere circa 8-9 kg in un anno. Il paziente è in follow up clinico strumentale per sviluppo di eventuali neoplasie (EGDS, Colonscopia, TC torace, Eco addome, es bioumorali).

26 CASO CLINICO 2 M.M. DIAGNOSI IMMUNODEFICIENZA COMUNE VARIABILE (IDCV) le dimensioni di un problema UK PAD AUDIT ü Ritardo diagnostico medio dell IDCV: l Diagnosi 6,3 anni l trattamento ulteriori 5,9 anni l Prima della diagnosi di immunodeficienza il 70% dei pazienti era stato già ospedalizzato senza che fosse stato posta la diagnosi corretta Pazienti che hanno ricevuto diagnosi in tempo utile Pazienti con complicanze croniche severe e disabilità che risultano da un immunodeficienza non trattata Pazienti non diagnosticati o diagnosticati in ritardo Un ritardo diagnostico > 2 anni: l rischio di BPCO, bronchiectasie e ILD l rischio di sinusite cronica l rischio di deficienza di ferro

27 CASI CLINICI 2 TAKE HOME MESSAGES L esecuzione del profilo proteico in pazienti con infezioni (soprattutto se recidivanti) può portare ad una diagnosi corretta di immunodeficienza in tempo utile ad intraprendere una terapia adeguata che limiti le complicanze croniche (soprattutto polmonari e gastrointestinali). Una corretta diagnosi, inoltre, permette di instaurare un corretto follow up per eteroplasie che porta a diagnosi precoci con ottime possibilità terapeutiche e quindi ad una spettanza di vita il più possibile vicina ad un soggetto immunocompetente. Una anamnesi attenta ed accurata può orientare il sospetto diagnostico in modo efficace e significativo Le malattie rare si riconoscono solo se si conoscono

28 CASO CLINICO 3 P.M. Maschio, caucasico, 65 aa Lavoro: assicuratore APR: IPA, AOAI, denervazione parziale di grado modesto al territorio radicolare di L5 sn, ernia inguinale dx Terapia domiciliare: lansoprazolo, cardioasa, lecarnidipina, atenololo, lostatina, micardis Tumefazione testicolo sinistro à diagnosi di idrocele sn Indicazione a correzione chirurgica Urologo ospedaliero Esami bioumorali preoperatori Emocromo con formula PT/PTT Funz renale e ionemia glicemia PCR Es urine

29 CASO CLINICO 3 P.M. Es. Bioumorali: GB *4,2 x 10 9 /L Creat *240 umol/l Es. urine N 2,15 x 10 9 /L Urea *12 mmol/l U-pH 5,5 Ly 1,41 x 10 9 /L Na *148 mmol/l U-glucosio 0 mmol/l Mo 0,53 x 10 9 /L K + 4,2 mmol/l U-proteine *0,3 g/l Eo 0,09 x 10 9 /L Calcio *3,2 mmol/l U- Hb 0,001 g/l Ba 0,02 x 10 9 /L Cloro 108 mmol/l U- chetoni 0 g/l Hb **83 g/l Glucosio *7,1 mmol/l U-bilirub 0 umol/l MCV *107 fl PCR 3,67 mg/l U-urobil 3,2 umol/l MCHC 322 g/l U-Peso sp *1009 RDW 14,9 Eritrociti 17 Plts 167 x 10 9 /L Cosa fareste? Leucociti 12 Batteri Alcuni

30 CASO CLINICO 3 P.M. Es. Bioumorali all ingresso: RICOVERO in CLINICA UROLOGICA per INTERVENTO CHIRURGICO GB 4,78 x 10 9 /L Creat *339 umol/l Hb **83 g/l Plts 163 x 10 9 /L Urea Na K + *18 mmol/l 143 mmol/l 4,1 mmol/l Cosa fareste? Cloro 110 mmol/l Approfondimento anamnestico Visita Medica Esami bioumorali Esami strumentali Altre visite specialistiche? addome trattabile NO C. nefrologica

31 CASO CLINICO 3 P.M. Riscontro di insufficienza renale xxxxx in soggetto anemizzato. Utile valutare: - ph venoso, PTH, Ca/P. Ca *3,3 mmol/l PTH *4 ng/l Fosforo *1,5 mmol/l ph venoso 7,38 - ecografia renale bil + prostatica + vescicale (vescica piena e vuota) Reni in sede, quello destro sembra di dimensioni un po aumentate (asse lomg 13 cm). Nei limiti il trofismo corticale. Non calicopielectasie. Vescica non molto espansa, per quanto valutabile sembra ndp avere pareti regolari e contenuto ecoprivo. Prostata di dimensioni nei limiti (21 cc) con ecostruttura un po disomogenea. Da rivalutare quindi il paziente con gli accertamenti richiesti Cosa fareste? Intanto al giorno +2 di degenza Hb = 72 g/l Prot tot 67,5 g/l Albumina 60 % alfa1 4,8 % C. nefrologica Trasfondere. Profilo proteico alfa2 *16,5 % beta1 5,7 % beta2 4,1 % gamma *8,4 %

32 CASO CLINICO 3 P.M. Consulenza ematologica Approfondimento anamnestico Sintomi: d organo, infettivi, reumatici, sintomi da iperviscosità sintomi B à il paziente riferisce algie costali e alla scapola sinistra da circa 2 mesi. Non diatesi infettiva APR: altri riscontri? à non disponibili esami ematochimici precedenti Familiare: malattie ematologiche, reumatologiche, autoimmuni à NO Visita medica torace, cuore, addome, organi ipocondriaci, stazione linfonodali superficiali ma anche: cute, mucose, articolazioni. à sostanzialmente negativo Conclusioni: Paziente ricoverato per idrocele sinistro. Riscontro di IRA, ipercalcemia e anemia macrocitica. Al profilo proteico presente ipogammaglobulinemia. Il paziente riferisce inoltre algie ossee. Il quadro deve essere ulteriormente approfondito, nel sospetto di MM micromolecolare con FLC, proteinuria delle 24h, ricerca di BJ. FLC κ mg/l 4,5 22,3 FLC λ 6,74 mg/l 4,8 21,8 ratio ,15 3,35 U-Prot 24 h 1,95 g Fino a 0,15 U-alb 0,083 (0,26 g/24h) Fino a 0,3 BJ Positiva per κ assente Quadro suggestivo di Mieloma Multiplo micromolecolare

33 CASO CLINICO 3 P.M. DIAGNOSI Si termina la stadiazione con valutazione midollare (94 % di PC), bioumorali ed RX scheletro in toto (diverse lesioni litiche e crollo vertebrale) MIELOMA MULTIPLO MICROMOLECOLARE sintomatico (DS = IIIB; ISS = III) Il paziente è stato trattato con terapia di debulking sec schema HD-Dex (desametasone 40 mg/die per 4 gg) con rientro dell ipercalcemia e netta diminuzione (>50%) della creatininemia. Il paziente è attualmente arruolato nel protocollo sperimentale EMN02 e sta procedendo a chemioterapia di induzione sec schema VCD (bortezomib, ciclofosfamide, desametasone).

34 catena pesante µ CASO CLINICO 3 P.M. DIAGNOSI MIELOMA MULTIPLO MICROMOLECOLARE Patologia neoplastica delle plasmacellule, in cui il clone patologico produce solo la catena leggera dell immunoglobulina catena pesante µ plasma soggetto sano Paziente con MM micromolecolare κ

35 CASO CLINICO 3 P.M. TAKE HOME MESSAGES MIELOMA MULTIPLO MICROMOLECOLARE Ø La clinica del MM micromolecolare è similare al MM a componente intera (eccetto per il MM micomolecolare λ, la cui clinica potrebbe essere quella dell amiloidosi). Il paziente potrebbe essere asintomatico oppure presentare i sintomi e le alterazioni del CRAB (ipercalcemia, insufficienza renale, anemia, lesioni litiche). Ø Nel mieloma multiplo micromolecolare l unica alterazione del profilo proteico potrebbe essere l ipoγglobulinemia a volte associata ad una CM intera di lieve entità

36 CASI CLINICI TAKE HOME MESSAGES Ø L ipoγglobulinemia può associarsi a molte condizioni morbose AGENTI IMMUNOSOPPRESSORI MALATTIE EMATOLOGICHE INFEZIONI CHIRURGIA E TRAUMI MALATTIE IMMUNOMEDIATE MALATTIE EREDITARIE E METABOLICHE MISCELLANEA Ø Il reperto di ipoγglobulinemia, anche asintomatica, può essere l unico segno di condizioni leucemiche e preleucemiche e a volte può precederne la diagnosi anche di anni Ø Un anamnesi attenta ed accurata può orientare correttamente il sospetto clinico ed evitare ritardi diagnostici con conseguenze gravi sulla salute del paziente IPOGAMMAGLOBULINEMIA UN PROBLEMA INTERNISTICO

37 IPOGAMMAGLOBULINEMIA L APPROCCIO AL PROBLEMA IN 3 PASSI 1 passo: Riconferma il dato! Ricorda: una crioglobulinemia può portare ad un falso dato di ipoγglobulinemia. In presenza di clinica suggestiva per crioglobulinemia (poliartrite, porpora vascolare, neuropatia) il riscontro di ipogammaglobulinemia può orientare la diagnosi (NB. L esecuzione del PP a 37 C permette il corretto dosaggio delle varie globuline) 2 passo: Indaga le cause di secondarietà! Causa iatrogena: FARMACI

38 IPOGAMMAGLOBULINEMIA L APPROCCIO AL PROBLEMA IN 3 PASSI Causa iatrogena: FARMACI

39 IPOGAMMAGLOBULINEMIA L APPROCCIO AL PROBLEMA IN 3 PASSI 1 passo: Riconferma il dato! Ricorda: una crioglobulinemia può portare ad un falso dato di ipoγglobulinemia. In presenza di clinica suggestiva per crioglobulinemia (poliartrite, porpora vascolare, neuropatia) il riscontro di ipogammaglobulinemia può orientare la diagnosi (NB. L esecuzione del PP a 37 C permette il corretto dosaggio delle varie globuline) 2 passo: Indaga le cause di secondarietà! Causa iatrogena: FARMACI Malattie Linfoematopoietiche: LLC, MM, Waldenstrom, NHL Aumentata perdita: renale (sdr nefrosica), intestinale (enteropatie protidodisperdenti), perdita capillare (sepsi, SCLS) Diminuita produzione non primitiva: infezioni acute, croniche, malnutrizione severa

40 IPOGAMMAGLOBULINEMIA L APPROCCIO AL PROBLEMA IN 3 PASSI 2 passo: Indaga le cause di secondarietà! Contesto clinico Problema attivo, anamnesi prossima, remota e familiare, visita medica, altri reperti laboratoristici e strumentali Ipoγglobulinema (riconfermata) Approfondimento anamnestico FARMACI? Interrompere il farmaco e ricontrollare il PP a distanza di 2-3 settimane visita medica dettagliata Altre indagini di 1 livello Diagnosi? (probabile o certa) Emocromo con formula, VES, PCR, dosaggio IgG, IgA, IgM albuminemia, proteinuria delle 24h, Immunofissazione sierica Crioglobuline (se clinica) IgG? Ipoγ iatrogena Invio allo specialista di competenza PASSO 3

41 IPOGAMMAGLOBULINEMIA L APPROCCIO AL PROBLEMA IN 3 PASSI 1 passo: Riconferma il dato! Ricorda: una crioglobulinemia può portare ad un falso dato di ipoγglobulinemia. In presenza di clinica suggestiva per crioglobulinemia (poliartrite, porpora vascolare, neuropatia) il riscontro di ipogammaglobulinemia può orientare la diagnosi (NB. L esecuzione del PP a 37 C permette il corretto dosaggio delle varie globuline) 2 passo: Indaga le cause di secondarietà! Causa iatrogena: FARMACI Malattie Linfoematopoietiche: LLC, MM, Waldenstrom, NHL Aumentata perdita: renale (sdr nefrosica), intestinale (enteropatie protidodisperdenti), perdita capillare (sepsi, SCLS) Diminuita produzione non primitiva: infezioni acute, croniche, malnutrizione severa 3 passo: Consulenza specialistica Per discutere del sospetto diagnostico motivato e nel caso avviare le indagini di secondo livello volte a confutare/confermare la diagnosi

42 OPEN QUESTION: QUANDO RICHIEDERE IL PROFILO PROTEICO? Anamnesi positiva per: infezioni ricorrenti, malattie ematologiche note, malattie autoimmuni, terapie immunosoppressive, BPCO Riscontri obiettivi: linfoadenomegalie, epato-splenomegalia, porpora, obiettività toracica suggestiva di enfisema e/o bronchite cronica, edema periferico e/o viscerale, alterazioni poliarticolari Riscontri bioumorali: alterazioni della crasi ematica e della conta leucocitaria, ipercreatininemia, ipercalcemia, alterazione degli indici di flogosi, ipoalbuminemia, proteinuria (sia BJ pos che neg) Riscontri strumentali: linfoadenopatie profonde, epatosplenomegalia, bronchiectasie, consolidamento polmonare di natura non infettiva, PFR positive per disturbi ostruttivi, cardiomegalia, lesioni litiche ossee Screening:? Non ci sono evidenze forti a sostegno dell utilità del profilo proteico nello screening del paziente asintomatico sul territorio ma nessuno le ha anche mai cercate

43 IPOGAMMAGLOBULINEMIA UN PROBLEMA INTERNISTICO - CONCLUSIONI Il reperto di ipoγglobulinemia nella pratica clinica, anche se accidentale, non deve mai essere trascurato e richiede un approccio diagnostico rigoroso Le cause di ipoγglobulinemia possono essere primitive o più frequentemente secondarie. L ipoγglobulinemia può essere un epifenomeno laboratoristico che si associa alla condizione morbosa primitiva oppure può contribuire alla clinica lamentata dal paziente. La distinzione tra queste due situazioni determina la necessità o meno al trattamento sostitutivo e tale distinzione è determinata su base clinico-anamnestica

44 STIAMO IN GAMMA ed IMMUNOCOMPETENZA A TUTTI!

Bibbiena 17 aprile dr. Marcello Grifagni

Bibbiena 17 aprile dr. Marcello Grifagni Bibbiena 17 aprile 2010 Quando si sospetta una Gammopatia monoclonale? È un reperto spesso occasionale È spesso asintomatica Quando si individua in conseguenza di sintomi, questi stessi indirizzano la

Dettagli

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell adulto anziano caratterizzate

Dettagli

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc)

Caso clinico. Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc; formula N45 E1 B0 L50 M4; (Linfociti 4350/mmc) Caso clinico Sesso: M Età: 55 anni Professione: insegnante APR: muta APP: riscontro occasionale di inversione della formula con lieve linfocitosi assoluta Emocromo: Hb 14,5 g/dl; PLT 230000/mmc; GB 7700/mmc;

Dettagli

DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE

DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE UO di Oncologia Ospedale del Ceppo, Pistoia DIAGNOSTICA E NUOVE TERAPIE NEL MIELOMA MULTIPLO Pistoia 10 Novembre 2012 Dr. ssa Carla Breschi APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTO MIELOMA INDAGINI DI LABORATORIO

Dettagli

MIELOMA MULTIPLO. Criticità. del percorso diagnostico. Imma Attolico. U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali

MIELOMA MULTIPLO. Criticità. del percorso diagnostico. Imma Attolico. U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali MIELOMA MULTIPLO Imma Attolico Criticità U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali del percorso diagnostico DEFINIZIONE GAMMOPATIE MONOCLONALI Quadri clinico-laboratoristici caratterizzati da:

Dettagli

SINDROMI DA IMMUNODEFICIENZA

SINDROMI DA IMMUNODEFICIENZA www.fisiokinesiterapia.biz SINDROMI DA IMMUNODEFICIENZA Sindromi da immunodeficienza La causa più comune di deficienza immunitaria è la denutrizione Nei paesi sviluppati, le immunodeficienze possono essere

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive Mod.1.03 SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD e CVID. Centro / Istituto

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE CRONICA ASPETTI ASSICURATIVI

INSUFFICIENZA RENALE CRONICA ASPETTI ASSICURATIVI Associazione Italiana di Medicina dell Assicurazione Vita, Malattia e Danni alla Persona Milano 6 ottobre 2015 GIORNATA DI FORMAZIONE SULL ASSUNZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DEI SINISTRI INSUFFICIENZA

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD e CVID e THI. Centro / Istituto Cod.

Dettagli

PROGETTO RETE EMATOLOGICA. Katia Cagossi Carpi

PROGETTO RETE EMATOLOGICA. Katia Cagossi Carpi PROGETTO RETE EMATOLOGICA PROVINCIALE Katia Cagossi Carpi L EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE ANNI 80: L INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA E Del GOVERNO DEI SERVIZI ANNI 90: IL CONSOLIDAMENTO DELLA ORGANIZZAZIONE

Dettagli

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada CASO CLINICO Tutto per un calcolo R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada - G.F. Uomo di 47 aa - In anamnesi: storia di poliposi nasale e nefrolitiasi per cui nel 2001

Dettagli

Mieloma Multiplo: Il primo impatto con la malattia (definizione, sintomi, esami d inquadramento). Domande frequenti

Mieloma Multiplo: Il primo impatto con la malattia (definizione, sintomi, esami d inquadramento). Domande frequenti Mieloma Multiplo: Il primo impatto con la malattia (definizione, sintomi, esami d inquadramento). Domande frequenti Andrea Nozza U.O. di Ematologia Humanitas Cancer Center Istituto Clinico Humanitas Mieloma

Dettagli

Le dimensioni ingannano

Le dimensioni ingannano Le dimensioni ingannano Natalia Scaramellini Centro Malattie Rare Università degli Studi di Milano Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Cosa c è di nuovo per trattare l anemia Milano

Dettagli

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap

DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione a metà dell ottocento Solo dopo più di 100 anni è stato riconosciuto che le parap I DATI DI LABORATORIO NELLA PRATICA CLINICA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE LE GAMMOPATIE MONOCLONALI Alessandro Montanelli 31 marzo 2011 DEFINIZIONI GAMMOPATIE MONOCLONALI PARAPROTEINEMIE Prima descrizione

Dettagli

Una strana neoplasia del pancreas

Una strana neoplasia del pancreas Approccio Multidisciplinare all'ittero ostruttivo: Esperienze a confronto Verona, 1 Ottobre 2010 Case Report on Una strana neoplasia del pancreas Roberto Merenda U.O.C. Chirurgia Generale ad Indirizzo

Dettagli

Le u r u i r n i e n con n i i s as a si CASO O C LI L NICO

Le u r u i r n i e n con n i i s as a si CASO O C LI L NICO Le urine con i sassi CASO CLINICO Matera 17-09-2013 Angela 7 anni Il 23 dicembre 2012la piccola presenta vomito incoercibile associato a febbre e dolore al fianco sx. Pertanto viene ricoverata presso la

Dettagli

SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA

SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA SEGNI CLINICI CHE PIU FREQUENTEMENTE INDUCONO A SOSPETTARE UNA NEOPLASIA FEBBRE LINFOADENOPATIE MASSE ADDOMINALI O MEDIASTINICHE DOLORI OSSEI NODULI SOTTOCUTANEI PUNTO DI RIFERIMENTO PEDIATRA DI BASE QUANDO

Dettagli

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a

Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a PREMESSA Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a ciascun MMG MA Le MICI sono patologie croniche recidivanti che colpiscono soggetti socialmente attivi con comorbidità e complicanze per cui

Dettagli

LE GAMMOPATIE MONOCLONALI: SIGNIFICATO, DIAGNOSI E GESTIONE DEL PAZIENTE

LE GAMMOPATIE MONOCLONALI: SIGNIFICATO, DIAGNOSI E GESTIONE DEL PAZIENTE LE GAMMOPATIE MONOCLONALI: SIGNIFICATO, DIAGNOSI E GESTIONE DEL PAZIENTE Le gammaglobuline o immunoglobuline (termine abbreviato Ig) sono anticorpi che servono alla difesa dell'organismo contro agenti

Dettagli

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)

Dettagli

DIFFERITA PROGRAMMATA

DIFFERITA PROGRAMMATA Classi di priorità per TC ADDOME 49 di 66 32. DEFINIZIONE CLASSI DI PER TC ADDOME SUPERIORE/INFERIORE/COMPLETO senza e con MDC Evidenza clinica di patologia acuta severa (es. pancreatite acuta, sospetta

Dettagli

RUOLO DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO NELLE GAMMAPATIE MONOCLONALI

RUOLO DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO NELLE GAMMAPATIE MONOCLONALI RUOLO DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO NELLE GAMMAPATIE MONOCLONALI Giorgio Paladini (1,2,3), Manuela Caizzi (1,2); Elisabetta Gianoli (3) 1. S.C. Ematologia Clinica, AOUTS Ospedali Riuniti di Trieste

Dettagli

PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali mg/dl g/24 h - Proteine plasmatiche 99% riassorbito nel tubu

PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali mg/dl g/24 h - Proteine plasmatiche 99% riassorbito nel tubu Le Proteinurie Simona Brambilla Laboratorio Analisi 31 marzo 2011 - Istituto Clinico Humanitas, IRCCS Rozzano, Milano PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali 10-25

Dettagli

Real life. Le immunodeficienze nell ambulatorio del pediatra

Real life. Le immunodeficienze nell ambulatorio del pediatra Le immunodeficienze nell ambulatorio del pediatra Real life Chiara Azzari Director, Pediatric Clinic II Pediatric Immunology Division Jeffrey Modell Diagnosis & Research Center Anna Meyer Children s University

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

Prof AM Vannucchi AA2009 10

Prof AM Vannucchi AA2009 10 LEUCEMIE ACUTE 1 DEFINIZIONE Leucemia Acuta Sangue bianco decorso rapido, aggressivo Malattia clonale a carico dei progenitori emopoietici caratterizzata da alterate differenziazione e proliferazione con

Dettagli

Studio di fase II con Ribomustin in combinazione con Bortezomib e Rituximab (WM-BBR)

Studio di fase II con Ribomustin in combinazione con Bortezomib e Rituximab (WM-BBR) Studio di fase II con Ribomustin in combinazione con Bortezomib e Rituximab (WM-BBR) in pazienti affetti da linfoma non Hodgkin linfoplasmocitico/morbo di Waldenstrom in seconda linea. Lorella Orsucci

Dettagli

I PINGUINI Chiara Azzari

I PINGUINI Chiara Azzari I PINGUINI 2013 Chiara Azzari Dipartimento di Pediatria Università di Firenze Ospedale Pediatrico Universitario A.Meyer Centro Jeffrey Modell per Immunodeficienze FIRENZE A cosa può servirci, nel nostro

Dettagli

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi

Dettagli

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione corso per operatori dei Registri Tumori AIRTUM I TUMORI EMATOLOGICI criticità nella diagnosi, registrazione e classificazione Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione Simona Nuzzo Registro

Dettagli

CASO CLINICO Sesso: Maschio 69 anni APR: non patologia significativa APP: riscontro occasionale di

CASO CLINICO Sesso: Maschio 69 anni APR: non patologia significativa APP: riscontro occasionale di CASO CLINICO Sesso: Maschio 69 anni APR: non patologia significativa APP: riscontro occasionale di - proteine totali 7,9 g/dl - gammaglobuline 19% - presenza di sospetta componente monoclonale - obiettività

Dettagli

Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico.

Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico. Celiachia e HLA: definizione delle strategie di approccio nel paziente pediatrico. Enrico Valletta U.O. di Pediatria, AUSL di Forlì e.valletta@ausl.fo.it 1 e.valletta@ausl.fo.it 2 ???? e.valletta@ausl.fo.it

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA o CGD. Centro / Istituto _ Cognome del

Dettagli

UN NUOVO MODELLO MATEMATICO PREDITTIVO DELL'INSUFFICIENZA EPATICA POST-OPERATORIA

UN NUOVO MODELLO MATEMATICO PREDITTIVO DELL'INSUFFICIENZA EPATICA POST-OPERATORIA Università di Verona Dipartimento di Chirurgia Chirurgia Generale A Policlinico G.B. Rossi Direttore: Prof. A. Guglielmi UN NUOVO MODELLO MATEMATICO PREDITTIVO DELL'INSUFFICIENZA EPATICA POST-OPERATORIA

Dettagli

GYMNASIUM DI ECOGRAFIA 112 Congresso Nazionale SIMI Roma, 23 ottobre 2011. L ecografia dell addome in un caso di anemia sideropenica

GYMNASIUM DI ECOGRAFIA 112 Congresso Nazionale SIMI Roma, 23 ottobre 2011. L ecografia dell addome in un caso di anemia sideropenica GYMNASIUM DI ECOGRAFIA 112 Congresso Nazionale SIMI Roma, 23 ottobre 2011 L ecografia dell addome in un caso di anemia sideropenica Gabriella Carnevale Maffè Clinica Medica I - Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico

Dettagli

Prenditi cura della tua salute.

Prenditi cura della tua salute. checkup PROFILI DI PREVENZIONE Prenditi cura della tua salute. Scopri i profili di prevenzione Lifecheckup nei Centri Lifebrain. Affidati a Lifebrain, la rete di laboratori più grande d Italia. Lifecheckup,

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica Direttore Prof. Davide Caramella Caso di patologia Flogistica Acuta Parenchimale

Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica Direttore Prof. Davide Caramella Caso di patologia Flogistica Acuta Parenchimale A Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica Direttore Prof. Davide Caramella Caso di patologia Flogistica Acuta Parenchimale Dr.ssa Paola Scalise M, filippino

Dettagli

QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli. Caso Clinico

QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli. Caso Clinico QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli Caso Clinico MV 20/8/1957 Maschio sposato Anamnesi negativa per patologie di rilievo Non famigliarità per neoplasia Operaio ( meccanico) Fumatore15

Dettagli

Quei raggi mancati. Dott. M. Colombo Dott.ssa M. Pasetti

Quei raggi mancati. Dott. M. Colombo Dott.ssa M. Pasetti Quei raggi mancati Dott. M. Colombo Dott.ssa M. Pasetti Monza, 19 novembre 2016 N. G. 4 anni 6 mesi Anamnesi fisiologica e patologica remota silenti. In famiglia: nonno paterno con carcinoma renale e trombosi

Dettagli

Caso clinico: un dilemma diagnostico

Caso clinico: un dilemma diagnostico APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL'ITTERO OSTRUTTIVO Verona, 1 ottobre 2010 Caso clinico: un dilemma diagnostico M Bortul 1, S Scomersi 1, F Vassallo 2, T Stocca 3 1 S.C.Clinica Chirurgica-Azienda Ospedaliero

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Nefrologia - 29/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Nefrologia - 29/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Nefrologia Domanda #1 (codice domanda: n.491) : In quale delle seguenti situazioni si potrà prevedere un'evoluzione più rapida verso l'insufficienza renale avanzata

Dettagli

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale. La malattia celiaca è una condizione infiammatoria della mucosa del piccolo intestino che regredisce in seguito all eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti glutine. Il disturbo primario del morbo

Dettagli

LA VALUTAZIONE FUNZIONALE E L IMAGING DIAGNOSTICO DEL FEGATO.

LA VALUTAZIONE FUNZIONALE E L IMAGING DIAGNOSTICO DEL FEGATO. LA VALUTAZIONE FUNZIONALE E L IMAGING DIAGNOSTICO DEL FEGATO www.fisiokinesiterapia.biz Il fegato è il più grande organo corporeo (1-1,5 kg) 1,5-2,5% della massa magra ma non è facilmente esplorabile con

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Radiodiagnostica

Domande relative alla specializzazione in: Radiodiagnostica Domande relative alla specializzazione in: Radiodiagnostica Domanda #1 (codice domanda: n.1211) : Da quale delle seguenti patologie potrebbe essere determinato il quadro TC in figura? A: Polmonite interstiziale

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato respiratorio

Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato respiratorio Domande relative alla specializzazione in: Malattie dell'apparato respiratorio Domanda #1 (codice domanda: n.361) : Una possibile complicanza respiratoria della terapia con amiodarone è: A: fibrosi polmonare

Dettagli

Il caso di Giordano Viaggio tra formule speciali ed idrolizzati. Dott. Danilo Rossetti

Il caso di Giordano Viaggio tra formule speciali ed idrolizzati. Dott. Danilo Rossetti Il caso di Giordano Viaggio tra formule speciali ed idrolizzati Dott. Danilo Rossetti Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile UOC Gastroenterologia e Epatologia Pediatrica Dir. Prof. Salvatore

Dettagli

Caso clinico 1. Devil Meticcio Maschio Anni 10

Caso clinico 1. Devil Meticcio Maschio Anni 10 Caso clinico 1 Devil Meticcio Maschio Anni 10 Anamnesi Inappetenza da 2/3 giorni Stranguria Ematuria Costipazione Tumefazione regione inguinale sx Esame clinico Abbattimento generale Mucose apparenti nella

Dettagli

LABORATORIO PRIVATO DI ANALISI VETERINARIE "SAN MARCO" Aut. Reg. Veneto 349/97 Padova, tel

LABORATORIO PRIVATO DI ANALISI VETERINARIE SAN MARCO Aut. Reg. Veneto 349/97 Padova, tel Scheda N. 303523 ELETTROFORESI Albumina (%) : 34.8 39.4 54.8 Globuline ALFA (%) : 25.1 17.8 27.6 Globuline ALFA1 (%) : 3.6 0.8 1.6 Globuline ALFA2 (%) : 21.5 17.0 26.0 Globuline BETA (%) : 10.7 6.4 9.4

Dettagli

Quando nella pipì qualcosa mi preoccupa: la microematuria C.T. Carasi

Quando nella pipì qualcosa mi preoccupa: la microematuria C.T. Carasi HContatti Padova, 18 ottobre 2014 Il pediatra di famiglia incontra la nefrologia pediatrica Quando nella pipì qualcosa mi preoccupa: la microematuria C.T. Carasi CASI CLINICI Martina 3 aa e 6/12 A. Familiare

Dettagli

Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello)

Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello) PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DELL INCONTINENZA URINARIA Pdta pazienti incontinenti Identificazione e gestione dei pazienti incontinenti (1 livello) Loredana Orsini PDTA PAZIENTI INCONTINENTI Ruolo fondamentale

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato

Dettagli

A CASE OF MONOCLONAL GAMMOPATHY OF RENAL SIGNIFICANCE IN A PATIENT AFFECTED BY IMMUNOTACTOID GLOMERULOPATHY. Alessandro Terreni 13 Ottobre, 2014 ROMA

A CASE OF MONOCLONAL GAMMOPATHY OF RENAL SIGNIFICANCE IN A PATIENT AFFECTED BY IMMUNOTACTOID GLOMERULOPATHY. Alessandro Terreni 13 Ottobre, 2014 ROMA A CASE OF MONOCLONAL GAMMOPATHY OF RENAL SIGNIFICANCE IN A PATIENT AFFECTED BY IMMUNOTACTOID GLOMERULOPATHY Alessandro Terreni 13 Ottobre, 2014 ROMA Caso Clinico Maschio 58 aa, Febbraio 2008 Storia clinica

Dettagli

Scelta della terapia di 1 linea

Scelta della terapia di 1 linea Scelta della terapia di 1 linea Uomo di 45 anni anamnesi patologica muta Giugno 2009: dolore emicostato a dx FANS (scarsa risposta) Luglio 2009: dolore emicostato sin rx mostra frattura costale emocromo

Dettagli

Le immunoglobuline: struttura e funzioni

Le immunoglobuline: struttura e funzioni PFA APPROPRIATEZZA NELL USO DELLE IMMUNOGLOBULINE Savona 2007 Le immunoglobuline: struttura e funzioni Francesco Indiveri,M.D. Clinica di medicina interna ad orientamento immunologico Di.M.I- Università

Dettagli

Casi clinici di IVU ed enuresi. Roberto Del Gado

Casi clinici di IVU ed enuresi. Roberto Del Gado Casi clinici di IVU ed enuresi Roberto Del Gado Angelo 2,5 mesi A.Familiare negativa per nefrouropatie Eco prenatali normali; Secondogenito, nato a termine da parto eutocico; P.N Kg 3,300; allattamento

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive Mod.1.01 SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD, CVID, THI, WAS, AAR. Centro

Dettagli

Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato

Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani Pediatra di Famiglia Prato Perché prescrivo un esame? Per ottenere la conferma diagnostica di uno stato morboso

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive Mod.1.01 SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD, CVID,THI, WAS, Sindrome

Dettagli

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti Operetta (non proprio comica) in due atti ATTO PRIMO 1. il quesito ATTO SECONDO 5. il quesito ATTO PRIMO 4. la risposta Il caso clinico ATTO PRIMO 2. il PICO ATTO SECONDO 6. la risposta ATTO PRIMO 3. la

Dettagli

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo

La cefalea. Padova 14 febbraio 2014. Paola Mattiazzo La cefalea Padova 14 febbraio 2014 Paola Mattiazzo LA CEFALEA NELL AMBULATORIO DEL PEDIATRA DI BASE ANAMNESI APPROFONDITA E MIRATA ANAMNESI FAMILIARE FAMILIARITA PER CEFALEA FAMILIARITA PER ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate I TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE Il 25% della mortalità da cause traumatiche è dovuta a traumi del torace Il 66% dei decessi per trauma toracico avviene dopo il ricovero in ospedale L 85% dei pazienti

Dettagli

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non IMMUNITA INFEZIONE Immunità innata specifici RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO Riconoscimento da parte di effettori preformati non (risposta immediata 0-4 ore) Risposta indotta precoce Riconoscimento, Reclutamento

Dettagli

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive

A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive A.I.E.O.P. Gruppo Immunodeficienze primitive Mod.1.01 SCHEDA DI REGISTRAZIONE Questa scheda deve essere compilata ed inviata al più presto per ogni paziente affetto da XLA, CGD, CVID,THI, WAS. Centro /

Dettagli

DOLORE TORACICO INQUADRAMENTO

DOLORE TORACICO INQUADRAMENTO DOLORE TORACICO INQUADRAMENTO Paola Pecco 1 EPIDEMIOLOGIA Da diversi Dipartimenti di Emergenza si rileva una frequenza dello 0,6%-0,8% su tutte le visite pediatriche. Il 90% dei pazienti lo descrive come

Dettagli

UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON

UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA LIVELLI DI CURA: PDTA SULLA SORVEGLIANZA DEL PAZIENTE CON INDIVIDUATA GAMMOPATIA MONOCLONALE DI INCERTO SIGNIFICATO (MGUS) Release 1.0 - Settembre 2014 1. LA CONSISTENZA

Dettagli

PDTA CALCOLOSI RENO-URETERALE DELL ADULTO E DEL BAMBINO GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA

PDTA CALCOLOSI RENO-URETERALE DELL ADULTO E DEL BAMBINO GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA GESTIONE IN PRONTO SOCCORSO DELLA CALCOLOSI URINARIA CASISTICA 1.322 ACCESSI PER DOLORE COLICO NEL 2014. 1,5% DEGLI ACCESSI TOTALI CODICI DI TRIAGE: 0,8% BIANCO 37% VERDE 62% GIALLO, 0,2% ROSSO DEFINIZIONE

Dettagli

Laboratorio Analisi Guidonia

Laboratorio Analisi Guidonia Laboratorio Analisi Guidonia Analisi Chimico Cliniche - Microbiologiche - pap test - RIA Via Roma, 190A - 00012 Guidonia - Tel. 0774.345000 - Fax: 0774.341095 Rif. Acc. N. 130 del 27.08.2016 PROIETTI MARCHETTI

Dettagli

&+,585*,$/$3$526&23,&$ '(//$0,/=$

&+,585*,$/$3$526&23,&$ '(//$0,/=$ 5(*,67526,&( &+,585*,$/$3$526&23,&$ '(//$0,/=$ Codice Paziente*: *prime due consonanti cognome; prime due consonanti nome; anno di nascita (ultime due cifre); codice centro (lasciare il campo vuoto); sigla

Dettagli

Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche

Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche Prima Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Venerdì 15 aprile 2011 Ipereosinofilie e Mastocitosi: problematiche cliniche Lisa Pieri Università degli Studi di

Dettagli

PERCORSO CALCOLOSI PEDIATRICO

PERCORSO CALCOLOSI PEDIATRICO PERCORSO CALCOLOSI PEDIATRICO 1/20,000 INCIDENZA CALCOLOSI PEDIATRICA 2-4 ANNI PICCO INCIDENZA 70% ASSOCIAZIONE CON MALFORMAZIONI URINARIE DIETA RICCA DI PROTEINE VEGETALI TIPICA DEI PAESI A BASSO LIVELLO

Dettagli

CASE REPORT FORM. Progetto SLOT MAscINE ARRUOLAMENTO. Data / / CENTRO PAZIENTE. data / / Compilata da

CASE REPORT FORM. Progetto SLOT MAscINE ARRUOLAMENTO. Data / / CENTRO PAZIENTE. data / / Compilata da 1 Progetto SLOT MAscINE (Sorveglianza LOngitidinale e Tipizzazione delle MAlattie e Sindromi Cardio-cerebrovascolari Ischemiche Negli Emofilici) CASE REPORT FORM ARRUOLAMENTO Data / / 2 DATI ANAGRAFICI

Dettagli

ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA

ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA ESAMI EMATOCHIMICI E ESAMI STRUMENTALI IN EMATOLOGIA ESAMI EMATOCHIMICI e STRUMENTALI esame emocromocitometrico completo formula leucocitaria conta dei reticolociti striscio di sangue periferico esami

Dettagli

PRIORITA DI ACCESSO PER REUMATOLOGIA

PRIORITA DI ACCESSO PER REUMATOLOGIA PRIORITA DI ACCESSO PER REUMATOLOGIA Ospedale San Donato, 29 gennaio 2011 LA REUMATOLOGIA E' LA SPECIALITA' CHE SI OCCUPA DELLE MALATTIE NON CHIRURGICHE DELL'APPARATO LOCOMOTORE E DELLE MALATTIE SISTEMICHE

Dettagli

Interpretazione e significato clinico dei test diagnostici

Interpretazione e significato clinico dei test diagnostici Immunodeficienze primitive Gestione integrata del paziente tra Specialista e Medico di Medicina Generale Interpretazione e significato clinico dei test diagnostici Chiara Azzari Servizio di Immunologia

Dettagli

E possibile chiedere meno esami urine. senza danni per la salute dei cittadini?

E possibile chiedere meno esami urine. senza danni per la salute dei cittadini? V.Zanardi, Core-Lab AUSL della Romagna E possibile chiedere meno esami urine senza danni per la salute dei cittadini? 1 ESAME URINE Come l emocromo (e in parte l elettroforesi), è un esame multiparametrico

Dettagli

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio Cagliari 25-26 Marzo 2009 Caesar s Hotel 1 LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL PAZIENTE IPERCATABOLICO Dr.ssa Giuseppina Loria Servizio Anestesia e Rianimazione

Dettagli

Dipartimento Cure Primarie ASLMI3 Monza giugno 2005 Dati a cura Servizio Epidemiologico ASLMI3 Monza

Dipartimento Cure Primarie ASLMI3 Monza giugno 2005 Dati a cura Servizio Epidemiologico ASLMI3 Monza Pop 1.032.558 (11% della Lombardia) Aziende Ospedaliere: 7 Ambulatori territoriali: 66 Posti letto n. 3849 (9% della Lombardia) Tasso di ospedalizzazione 145/1000 MMG n.758 PLS n. 132 ASLMI3 anno 2003:

Dettagli

L epopea dell elettroforesi delle proteine

L epopea dell elettroforesi delle proteine L epopea dell elettroforesi delle proteine Al pari di altri strumenti clinici anche gli esami del sangue, nascono, hanno una loro vita, finchè servono per dare informazioni al clinico, poi muoiono a causa

Dettagli

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.

Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una

Dettagli

Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi. Clinica Medica

Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi. Clinica Medica Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi Clinica Medica Principali sindromi in nefrologia [1] Sindromi Indizi utili Elementi tipici IRA o danno

Dettagli

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486)

INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) Dottor Roberto Gherzi II Divisione ginecologia ostetricia Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Novara L interruzione

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Le fasi della risposta umorale 1. Riconoscimento dell antigene (legame BCR) 2. Stimoli addizionali (T helper, citochine, complemento)

Dettagli

Macroglobulinemia di Waldenström

Macroglobulinemia di Waldenström Macroglobulinemia di Waldenström La Macroglobulinemia di Waldenstrõm fa parte del gruppo delle gammopatie monoclonali IgM. Queste comprendono: La Macroglobulinemia di Waldenstrõm: malattia linfoproliferativa

Dettagli

CENTRO TRAPIANTO DI RENE / PANCREAS

CENTRO TRAPIANTO DI RENE / PANCREAS FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico C.F. 00303490189 - P. IVA 00580590180 V.le Golgi, 19-27100 PAVIA Tel. 0382 5011 CENTRO TRAPIANTO

Dettagli

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna

Percorso di gestione primo - secondo livello per. LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Percorso di gestione primo - secondo livello per LUTS/Ipertrofia Prostatica Benigna Tratto dalle conclusioni del Dipartimento Urologia, IV Congresso della Corte di giustizia Popolare per il Diritto alla

Dettagli

Tabella 1 : Glucosio Età

Tabella 1 : Glucosio Età Tabella 1 : Glucosio Età V.R. (mg/dl) Fino a 2 giorni 40 60 Da 2 giorni a 1 mese 50 80 Da 1 mese a 12 anni 60 110 Da 12 anni a 60 anni 70 105 Da 60 anni a 70 anni 80 115 Oltre 70 anni 83 105 Tabella 2

Dettagli

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica Riunione del Gruppo Chirurgico Oncologico Pediatrico Italiano Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica V. Di Benedetto, M.G. Scuderi Cattedra di Chirurgia Pediatrica

Dettagli

Tipi di immunità acquisita. www.uniroma2.it/didattica/immunotlb

Tipi di immunità acquisita. www.uniroma2.it/didattica/immunotlb Tipi di immunità acquisita Caratteristiche dell immunità acquisita Espansione clonale Fasi della risposta immunitaria acquisita Specificità, memoria, risoluzione delle risposte immunitarie acquisite Immunità

Dettagli

ECOGRAFIA CLINICA UNA DIAGNOSTICA SOSTENIBILE DANIELA CATALANO

ECOGRAFIA CLINICA UNA DIAGNOSTICA SOSTENIBILE DANIELA CATALANO ECOGRAFIA CLINICA UNA DIAGNOSTICA SOSTENIBILE DANIELA CATALANO Università di Catania Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE DALLA DIAGNOSTICA ALLA

Dettagli

Infezioni da HBV e Immunosoppressione

Infezioni da HBV e Immunosoppressione Infezioni da HBV e Immunosoppressione Paziente trapiantato di rene con siero-reversione HBV Dr. Volker Erich Goepel Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale Ospedale Civile San Bortolo,

Dettagli

Ecografia. Rischio clinico nel processo di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti. Perugia 8 ottobre 2013

Ecografia. Rischio clinico nel processo di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti. Perugia 8 ottobre 2013 Perugia 8 ottobre 2013 Rischio clinico nel processo di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti Ecografia Dr. Giancarlo Biscarini (1) Dr. Giulio Gambaracci (2) (1) Radiologia 1 Ospedale S.M.della

Dettagli

STUDIO MULTICENTRICO: AFERESI E PROTEINURIE

STUDIO MULTICENTRICO: AFERESI E PROTEINURIE STUDIO MULTICENTRICO: AFERESI E PROTEINURIE 1^ FASE: VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELL AFERESI SULLE PROTEINURIE IN CORSO DI NEFROPATIE GLOMERULARI PRIMITIVE O SECONDARIE PRESUPPOSTO DELLA RICERCA LA LETTERATURA

Dettagli

Fratture costali e volet costale. Dr. Nicola Rotolo U.O. Chirurgia Generale ad indirizzo toracico

Fratture costali e volet costale. Dr. Nicola Rotolo U.O. Chirurgia Generale ad indirizzo toracico Fratture costali e volet costale Dr. Nicola Rotolo U.O. Chirurgia Generale ad indirizzo toracico Traumi maggiori del torace - tessuti molli -Scheletro (78%) -cuore e grossi vasi -trachea -polmone -esofago

Dettagli

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie

Dettagli

Un caso di endocardite

Un caso di endocardite Un caso di endocardite G. Paternoster, N. Stigliano Reparto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica, Casa di cura Villa Verde, Taranto Anamnesi patologica remota Paziente di sesso femminile, 82 anni, anamnesi

Dettagli

I principali mediatori chimici dell infiammazione

I principali mediatori chimici dell infiammazione I principali mediatori chimici dell infiammazione Mediatori plasmatici Danno endoteliale! Il Fattore di Hageman ha un ruolo centrale nell attivazione dei mediatori plasmatici Mediatori plasmatici: IL SISTEMA

Dettagli

APPENDICE 1 VALORI DI RIFERIMENTO

APPENDICE 1 VALORI DI RIFERIMENTO ANTICORPI ANTI COXACKIE VIRUS IgG e IgM (B1-B6) ANTICORPI ANTI NUCLEO (FAN) (ANA) IgG IgM TITOLO NEGATIVO 80-100***

Dettagli

Medicina Nucleare sistematica: Infettivologia Nucleare

Medicina Nucleare sistematica: Infettivologia Nucleare UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Corso Integrato di Diagnostica per Immagini e Radioprotezione (A.A. 2015-16) Diagnostica per Immagini e Radioterapia

Dettagli

Anemie carenziali da fattori che regolano la sintesi del DNA Anemia con megaloblastosi midollare Iperbilirubinemia ed incremento della LDH per eritropoiesi inefficace Incremento sensibile dal volume corpuscolare

Dettagli

IL CARCINOMA DEL COLON - RETTO METASTICO TRA RICERCA E PRATICA CLINICA: NUOVI AGGIORNAMENTI

IL CARCINOMA DEL COLON - RETTO METASTICO TRA RICERCA E PRATICA CLINICA: NUOVI AGGIORNAMENTI IL CARCINOMA DEL COLON - RETTO METASTICO TRA RICERCA E PRATICA CLINICA: NUOVI AGGIORNAMENTI CAGLIARI CAESAR S HOTEL 10 OTTOBRE 2015 Alessio Cubeddu Manuela Dettori CASO CLINICO N 1 PAZIENTE RAS WT NON

Dettagli