GNGTS 2013 SESSIONE 2.3
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- Elvira Cortese
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1 Deliberazione Amministrativa del Consiglio Regionale Marche n. 238 del 1/12/1998, Criteri di valutazione e di priorità per l approvazione dei programmi di recupero Dolce M., Martelli A., Panza G., Proteggersi dal terremoto, le moderne tecnologie e metodologie della nuova normativa sismica, 21mo Secolo s.a.s., Milano, 2004 Dufour L., Raymond H., 1693 Val di Noto La rinascita dopo il disastro, Domenico Sanfilippo Editore, Catania 1994 Fisichella V., Ragusa nuova tra Storia e Conservazione, Tesi di laurea 2002 La Monica G., Fagiolo M., Boscarino S., Studi sulla ricostruzione del Val di Noto dopo il terremoto del 1693, Gangemi Editore, Roma 1994 Mamì A., Non structural seismic prevention and rehabilitation, Aracne Editrice, Roma, 2010 Marino A., Presidi antisismici nell architettura storica e monumetale, Gangemi Editore, Roma, 2000 Santi Maria C., Ragusa Ibla - Repertorio di tecniche costruttive, Editrice Il Lunario, Enna 2008 Trigilia L., 1693 Iliade Funesta La ricostruzione delle città del Val di Noto, Arnaldo Lombardi Editore, Palermo 1994 Tortoioli L. Una nuova cultura della prevenzione sismica, in, Olivieri M.,a cura di, Regione Umbria. Vulnerabilità urbana e prevenzione urbanistica degli effetti del sisma: il caso di Nocera Umbra, Urbanistica, Quaderni, Collana dell Istituto Nazionale di Urbanistica, INU, Supplemento al n.124 di Urbanistica, Quaderno 44, Anno X, 2004 IL MONITORAGGIO SISMICO DELL ATTIVITÀ DI STOCCAGGIO DI GAS METANO NEL SERBATOIO NATURALE DI COLLALTO (TV): LA RETE SISMICA DI COLLALTO E. Priolo, M. Romanelli, M. Plasencia Linares, M. Garbin, L. Peruzza, P. Bernardi, L. Moratto OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, CRS - Sezione Centro di Ricerche Sismologiche, Trieste e Udine Introduzione. La Rete Sismica di Collalto (RSC) è l infrastruttura di monitoraggio realizzata per controllare la sismicità e la microsismicità nell area di Montello-Feletto (TV), ove si trova la concessione per lo stoccaggio del gas naturale denominata Collalto Stoccaggio gestita da Edison Stoccaggio S.p.A.. Lo stoccaggio sfrutta un giacimento di gas naturale esaurito riconvertito a deposito di gas. L area del giacimento di Collalto ha dimensioni di circa 10 km x 3 km. I livelli produttivi del serbatoio sono collocati a circa m di profondità. Il deposito è un sistema di strati di roccia porosa e permeabile dello spessore di alcuni metri, sigillati entro altre rocce rigide e impermeabili. Il gas naturale è immesso nel serbatoio durante la stagione calda ed è estratto e utilizzato durante la stagione fredda. Per utilizzare il serbatoio a pressioni di confinamento prossime a quelle originali sono imposti alcuni monitoraggi, tra cui quello sismico. La concessione di Collalto si trova in una zona caratterizzata da pericolosità sismica mediaalta ( g), già inserita in classe sismica 2 nel Studi recenti hanno dimostrato che nella fascia pedemontana veneta sono possibili terremoti anche più forti, con M 6 (Galadini et al., 2005). La Rete Sismica di Collalto (RSC) è stata progettata con lo scopo di svolgere un attività di controllo e studio sia della micro-sismicità eventualmente indotta dalle attività di stoccaggio sul serbatoio naturale, sia della sismicità naturale nell area circostante il serbatoio. La rete combina caratteristiche strumentali di alta dinamica, adatte a garantire la registrazione di terremoti medio-forti (M 4.5) associati a sorgenti sismogenetiche (note o ipotizzate) nell area, con le prerogative di elevata sensibilità richieste a una rete di monitoraggio micro-sismico che deve consentire la rilevazione di eventi deboli e molto deboli (M 0.0) in corrispondenza del serbatoio e nelle sue immediate vicinanze. La rete, inoltre, è stata disegnata per inserirsi al meglio nel più ampio contesto di monitoraggio sismico regionale condotto dall OGS nell Italia Nord-Orientale. Configurazione della rete e dei sistemi di acquisizione ed elaborazione. La RSC è composta da dieci stazioni sismometriche e una stazione geodetica GNSS permanente. Le posizioni delle stazioni sono mostrate in Fig. 1, mentre la Tab. 1 ne riassume le principali caratteristiche. La data ufficiale di inizio operatività della RSC, nel suo insieme, è il 1/12/
2 Tutti i siti sono stati realizzati presso luoghi di proprietà privata. Le stazioni sono dotate di apparati di tele-trasmissione del dato e antenna GPS per la sincronizzazione precisa del tempo. L alimentazione è fornita in genere da batterie caricate da pannelli fotovoltaici, e solo in pochi casi è stato fatto ricorso all alimentazione di rete. Tab. 1 Sommario delle stazioni installate. Le ultime tre colonne indicano il tipo di sensore installato: SBB sismometro broad-band; SEP sismometro a periodo esteso; ACC accelerometro. Informazioni dettagliate sono riportate nelle singole schede di stazione che sono scaricabili dal sito web della RSC. CODICE LAT LON QUOTA (m s.l.m.) PROF SENSORE (m) LOCALITÀ/NOME SBB SEP ACC ED Susegana S. Lucia X ED Farra di Soligo X ED Corbanese X ED S. Maria di Feletto X ED S. Michele di Feletto X X ED Collalto Campo 6 X X ED Nervesa d. Battaglia X X ED Collalto Cucco X X ED Susegana Castello X ED S. Croce del Montello X La strumentazione sismologica è di marca Guralp e comprende: 10 acquisitori a 24 bit, a 3 o 6 canali (mod. CMG-DM24S3/6-EAM), dotati di sistema Operativo Linux, Ethernet, antenna GPS per la temporizzazione, e memoria interna di 16 GB, 1 velocimetro a banda larga mod. CMG-3T con periodo proprio T=120s e f max =100 Hz (sigla SBB in Tab. 1); 9 velocimetri da pozzo mod. CMG-SP1 con periodo proprio T=10s e f max = 100 Hz (sigla SEP); 5 accelerometri mod. CMG-5TC con fondo scala fino a 2 g (sigla ACC). Tutti i sensori di rilevazione del moto sono a 3 componenti ortogonali. Gli acquisitori sono configurati con frequenza di campionamento pari a 200 Hz, frequenza che si ritiene adatta per monitorare la microsismicità eventualmente indotta. Al fine di ridurre il rumore sismico di fondo e aumentare il rapporto segnale/disturbo, tutti i sensori sismometrici sono stati installati in pozzo. La profondità dei pozzi varia da 13 a 33 m circa, con l eccezione del sito ED01, posto in pianura e per il quale è stato scavato un pozzo profondo 155 m, e del sito ED06 che ospita il sensore broad-band al fondo di un contenitore interrato attrezzato, alla profondità di 5 m. I siti delle stazioni sono nominati con ED seguito da due numeri. La rete è stata registrata con codice EV all interno dell organismo mondiale che gestisce le informazioni delle reti sismiche digitali, ovvero il Federation of Digital Broad-Band Seismograph Networks (FDSN) appartenente al consorzio internazionale Incorporated Research Institutions for Seismology (IRIS), cui l OGS è associato. Tutte le informazioni relative ai siti e alla strumentazione installata sono state caricate nel database che gestisce i dati sismologici strumentali dell OGS, denominato OASIS (oasis.crs.inogs.it). Descriviamo ora le stazioni e i siti in maniera più particolareggiata. Il sito della stazione a banda larga ed elevata dinamica ED06 è ospitato presso il Cluster 6 di Edison Stoccaggio e contiene sia la stazione sismologica sia la stazione permanente GNSS denominata SUSE. La co-locazione dei due apparati permette un integrazione diretta dei due 458
3 Fig. 1 Mappa della RSC. I siti della RSC sono indicati con i simboli circolari, mentre quelle delle stazioni della NEI sono indicati con triangoli e quadrati. Altri dettagli nella legenda. La mappa mostra anche i limiti geografici delle Aree A (più piccola, linea spessa) e B (più grande, linea sottile) definite come aree di interesse rispettivamente per i terremoti locali e regionali. tipi di dati. La stazione sismologica ED06 è dotata di acquisitore a 6 canali, sismometro broadband e accelerometro. Per la realizzazione del sito è stato fatto uno scavo fino alla profondità di circa 5 m dal piano campagna, profondità alla quale è stata intercettata una formazione sufficientemente rigida, costituita da argilliti compatte, tale da rappresentare un buon basamento sia per il sensore sismico sia per la fondazione del pilastro del caposaldo GNSS. Il sito sismico è realizzato da un contenitore di polietilene (PEMD) del diametro di 1,1 m e di altezza 4,7 m, che è stato interrato completamente. Il contenitore è diviso lungo la direzione verticale in due camere, in modo da ottenere nel fondo un ambiente per i sensori sismici isolato termicamente. Alla base della camera inferiore è stata costruita una platea di cemento armato solidale con il basamento roccioso e su questa sono sistemati i due sensori, rispettivamente broad-band e accelerometrico. Le 3 stazioni a periodo esteso ed elevata dinamica (ED05, ED07, ED08) sono dotate di acquisitore a 6 canali, sismometro compatto a periodo esteso e accelerometro. Presso questi siti, i sismometri sono posti a fondo pozzo, mentre gli accelerometri sono posti in superficie. Il resto delle apparecchiature è simile a quelle descritte per il sito ED06. Le 5 stazioni a periodo esteso (ED02, ED03, ED04, ED09, ED10) sono dotate di acquisitore a 3 canali e sismometro compatto a periodo esteso. Anche presso questi siti i sismometri sono posti a fondo pozzo. Il resto delle apparecchiature è simile a quello delle stazioni precedenti. Infine, la stazione a periodo esteso ED01 è dotata di acquisitore a 6 canali e sismometro compatto a periodo esteso posto in pozzo alla profondità di 155 m. La strumentazione geodetica GNSS utilizzata per la stazione SUSE si compone di: ricevitore Topcon GB-1000; antenna Ashtech choke ring ASH701945E_M. 459
4 Il ricevitore GPS è configurato in acquisizione con campionamento continuo a 1 s. Questa caratteristica, insieme al fatto che il ricevitore è co-locato nel medesimo sito della stazione sismologica broad-band consentirà nel futuro di confrontare direttamente i segnali sismologici e geodetici sia nel lungo che nel breve periodo, nell eventualità di fenomenologie più intense. Per la stazione GNSS è stato realizzato un plinto in cemento armato che poggia sul basamento roccioso alla profondità di circa 5 m. Il plinto è completamente interrato e termina in superficie con una colonnina alta circa 1,5 m alla cui sommità è installata l antenna GNSS. La stazione SUSE è stata inserita nella rete geodetica di precisione FreDNet gestita dall OGS. I dati in formato RINEX sono di pubblico accesso via web presso il sito della rete FreDNet ( Tutte le stazioni della RSC sono dotate di un sistema di trasmissione dati basato su router con interfaccia GPRS/EDGE o UMTS. Grazie a questa infrastruttura di comunicazione, i dati di tutte le stazioni sono acquisiti tramite Internet dal centro di elaborazione della Sezione CRS di Udine e di Trieste. Il sistema di acquisizione/elaborazione consiste di: due server Apple Mac Mini dotati di processore Intel Core 2, che fungono rispettivamente da sistema di acquisizione e da sistema di elaborazione dati in real-time; un server Apple Mac Pro dotato di due processori Intel Xeon Quadcore, che rappresenta il nodo principale di elaborazione di dati off-line. Una volta acquisiti, i dati grezzi delle stazioni di monitoraggio vengono convertiti nel formato miniseed per essere poi elaborati e analizzati. L ultima fase della catena di operazioni è l archiviazione stabile a cadenza giornaliera, dove il dato convertito viene sincronizzato all interno di OASIS ( l infrastruttura dell OGS utilizzata per l archiviazione dei dati sismologici e il loro accesso via web. Passiamo ora alla descrizione della configurazione del sistema di acquisizione. Le stazioni sono configurate per registrare i dati in forma continua con il formato proprietario Guralp Compress Format (GCF) e simultaneamente scrivere in formato miniseed. Per il collegamento e l archiviazione dei dati in tempo reale si utilizza il protocollo SeedLink, che permette di stabilire una comunicazione robusta tra il server di acquisizione e le stazioni. La parte principale del sistema è un server virtuale, chiamato Ring Server, che permette di inserire i dati in arrivo all interno di una memoria circolare (ring buffer), recuperare e correggere dati eventualmente mancanti e di controllare che tutte le operazioni di dialogo tra server e clients avvengano in modo rapido e corretto. Una volta entrati nel ring buffer e validati, i dati vengono archiviati sul disco rigido del server in formato MiniSEED. Per l elaborazione dei dati sono utilizzati diversi sistemi. Un ramo dello schema software è quello adottato per l elaborazione dei dati in tempo reale, che è basato sui software EarthWorm ( e SWARM ( EarthWorm è strutturato in una serie di moduli che gestiscono tutte le funzionalità necessarie all elaborazione dei dati sismologici acquisiti dalla rete. In EarthWorm sono state attivate le funzioni di detection e segnalazione degli eventi sismici ad uso del personale addetto al controllo. Il secondo strato di software per l elaborazione in tempo reale è il sistema SWARM. Con questo sistema vengono visualizzati i segnali in tempo reale su dei monitor dedicati e possono essere effettuate delle operazioni di analisi direttamente sul segnale registrato. Il secondo ramo di elaborazione riguarda l archiviazione e l elaborazione off-line. Il sistema OASIS, sviluppato dall OGS, rappresenta la struttura di archiviazione e accesso ai dati sismologici strumentali acquisiti dall OGS (Priolo et al., 2012). Esso si compone di un data-base che contiene tutte le informazioni riguardanti i siti delle reti di monitoraggio, di un archivio sia per i dati in continuo sia per dati estratti corrispondenti a specifici terremoti, e di un sito web che consente l accesso a tutti questi dati. 460
5 Per l analisi off-line di riconoscimento fine degli eventi sismici viene utilizzato il sistema BRTT Antelope ( che è anche lo stesso che viene utilizzato per l acquisizione e l elaborazione dei dati della Rete Integrata dell Italia Nord-Orientale (NEI) gestita dal CRS. Procedure di identificazione e localizzazione degli eventi sismici. Per la rilevazione della sismicità sono state individuate due aree di riferimento: un area più grande, denominata Area B, di lato 50 km, utilizzata a scala regionale, e un area più piccola, denominata Area A, di lato 20 km, che circonda il serbatoio (Fig. 1). Le attività di analisi ed elaborazione svolte per la RSC non prevedono l intervento di un operatore in tempo reale, né un servizio di reperibilità o di presenza H24. Per eventuali di eventi sismici localizzati nell area della concessione di Collalto e percepiti dalla popolazione si attivano comunque le procedure di allarme sismico convenute con la Protezione Civile della Regione Veneto. Il sistema di riconoscimento e localizzazione degli eventi sismici sviluppato per la RSC opera a valle del sistema di acquisizione dei dati. Le procedure di riconoscimento della microsismicità differiscono notevolmente da quelle utilizzate nell ambito di sistemi di allarme a fini di protezione civile, il cui scopo è quello di rilevare e identificare nel minimo tempo possibile gli eventi sismici significativi. A queste ultime si richiedono robustezza e affidabilità, caratteristiche che ovviamente si pagano in termini di riduzione della sensibilità, per evitare falsi allarmi. Per sfruttare al meglio le caratteristiche di sensibilità di una rete di monitoraggio sismico, all elaborazione automatica si fa seguire una fase di analisi a posteriori (off line) abbinata ad alcune operazioni e controlli manuali. Il primo obiettivo dell analisi off line è quello di rilevare la maggior parte della sismicità dell area studio, ovvero di riconoscere tutti i terremoti nei limiti di capacità di rilevazione della rete. Gli strumenti di elaborazione rivolti all analisi della sismicità sono dunque orientati alla rilevazione dei terremoti deboli e devono risolvere dei problemi diversi, quali la capacità di interpretare e associare segnali registrati da poche stazioni tre o addirittura meno di tre ma ammettendo un certo margine di errore. L analisi off-line è effettuata con procedura simile a quella già sviluppata e utilizzata nell ambito del sistema di monitoraggio del Trentino e descritta in Garbin et al. (2013), cui si rinvia per maggiori dettagli. Essa può essere schematizzato con una sequenza di tre fasi: 1. preparazione del data-set, che consiste nell integrazione e organizzazione dei dati della RSC con quelli di stazioni circostanti di interesse; 2. riconoscimento semi-automatico off-line degli eventi sismici con procedura automatica e rimozione manuale degli eventi falsi; 3. picking manuale e ri-localizzazione attraverso il sistema chiamato PickServer. Per migliorare la rilevazione e localizzazione dei terremoti nelle aree A e B, alle 10 stazioni della RSC è stata affiancata un gruppo di circa 20 stazioni afferenti alla NEI, gestita da OGS. Le stazioni introdotte allargano l area di rilevazione a tutto il Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino. Le stazioni più distanti servono a discriminare più efficacemente eventi lontani, anche se di scarso interesse per l area della concessione di stoccaggio. Per gli eventi localizzati in area locale e regionale, è calcolata la magnitudo locale ML. In questo calcolo è utilizzata la legge di attenuazione di Hutton and Boore (1989), che è adottata sia dalla NEI, gestita da OGS, sia dalla Rete Sismica Nazionale di INGV. Ciò al fine di garantire compatibilità tra le stime. Il passo successivo consiste in un operazione manuale di riconoscimento ed elminizazione dei falsi eventi, come ad esempio gli eventi dovuti a temporali molto numerosi nell area della pedemontana veneta, o disturbi locali che casualmente risultano sincroni presso più stazioni, o eventi inesistenti ma riconosciuti come tali a causa dell elevato numero di detection ottenuto avendo imposto elevata sensibilità al sistema di riconoscimento. Successivamente, per gli eventi identificati e localizzati entro l area B, vengono estratte le finestre di segnale di forma d onda di tutte le stazioni, in formato Seismic Analysis Code (SAC). Una volta esportati i dati degli eventi rilevati, il processo prevede l analisi manuale dei sismogrammi, la ri-lettura delle fasi e la localizzazione degli eventi. Il picking delle fasi è 461
6 effettuato con il programma Seisgram2k (Lomax, 2008), mentre la localizzazione è eseguita con il programma Hypo71 (Lee and Lahr, 1975), per mantenere la compatibilità totale con il sistema di localizzazione utilizzato dalla NEI (Bragato et al., 2011) e quindi con i dati di sismicità rilevati in quest area. La prima localizzazione viene generalmente migliorata attraverso un ricontrollo delle letture iniziali con lo scopo di ridurre i tempi residui e rimuovere eventuali outliers. Questa operazione viene effettuata con l ausilio del diagramma di Wadati modificato (Lay and Wallace, 1995), con cui si può anche stimare il rapporto tra le velocità delle onde sismiche P e S. Per ogni set di localizzazioni sono infine ricalcolate le magnitudo e creato l elenco finale di eventi. Come ultimo passo, si procede alla calibrazione della magnitudo, dove vengono compensati i residui sistematici riscontrati, in modo che la distribuzione dei residui tra le magnitudo calcolate per ogni stazione e quella media sia centrata sullo zero. Attraverso un processo iterativo le magnitudo vengono ricalcolate fino al raggiungimento di valori di residui medi trascurabili per tutte le stazioni. Sismicità rilevata. In questo paragrafo si descriverà la sismicità rilevata durante il periodo 1/1/ /3/2013. Per prima cosa, specifichiamo che il valore del rapporto V P /V S dedotto dall analisi del diagramma di Wadati modificato è circa uguale a 1.76 e che l incertezza media delle letture calcolata è pari a circa 0.03 s. Le incertezze massime di lettura sono dell ordine del secondo e corrispondono a eventi per i quali il segnale è maggiormente mascherato dal rumore. La Figura 2 mostra la mappa di tutti gli eventi sismici riconosciuti. Per eventi riconosciuti o rilevati si intende qui eventi localizzati con almeno 3 stazioni e 5 fasi, e per i quali è stato possibile calcolare la magnitudo locale. Le liste complete degli eventi riconosciuti nelle aree di rilevamento sono pubblicate sul sito web della RSC all indirizzo it/it/tags/dati-e-grafici. Nel periodo 1/1/ /3/2013 sono stati rilevati complessivamente: in Area A: 51 eventi con magnitudo M L 1.04; in Area B, esternamente all Area A: 112 eventi con magnitudo 0.0 M L 2.3; nell intera area rappresentata in Figura 2: 193 eventi con magnitudo M L 2.3. La quasi totalità degli eventi registrati ha magnitudo locale inferiore a 2, valore che rappresenta la soglia indicativa di magnitudo per cui la Rete Sismica Nazionale dell INGV riconosce tutti gli eventi in quest area. I due soli eventi che hanno magnitudo di poco superiore a 2 sono localizzati rispettivamente sul rilievo del Col Visentin e sull altipiano del Cansiglio. Si può notare che solo per pochi eventi l epicentro cade in prossimità dell area che descrive la proiezione del serbatoio naturale in superficie, tuttavia la maggior parte di questi eventi ha profondità intorno ai 10 km e solo un numero ridottissimo è più superficiale, attorno ai 5 km. All interno dell Area A non si riconoscono aggregazioni di eventi, contrariamente a quanto avviene in Area B, come ad esempio immediatamente a Sud di Montebelluna, nell area dell Alpago e vicino a Vittorio Veneto. In particolare, il cluster più vicino al serbatoio, vicino a Vittorio Veneto, avviene a distanza superiore a 6-7 km dall area del serbatoio, e quindi non è collegabile a esso. Esso è costituito da eventi molto deboli, annoverabili a microsismicità, per i quali non sono state effettuate analisi mirate a stabilire se si tratti di micro-terremoti o eventi causati dall uomo, come esplosioni in cava. Data la distanza, la questione non riveste particolare importanza per le finalità dello studio. Il pannello in basso a destra mostra la distribuzione delle profondità degli eventi rilevati in Area A. Si vede che la profondità si concentra maggiormente intorno ai 10 km. Non vi sono eventi a profondità inferiore a 3 km, né eventi a distanza inferiore a 3 km dai limiti esterni del serbatoio naturale, e ciò supporta l ipotesi di assenza di connessione tra l attività sismica e la presenza del serbatoio. Nelle liste di eventi pubblicate sul sito web della RSC sono riportati anche gli errori di localizzazione. Complessivamente, per circa una decina di eventi la localizzazione orizzontale 462
7 Fig. 2 Eventi sismici riconosciuti dalla RSC nel periodo 1/1/ /3/2013. I simboli rotondi rappresentano gli eventi per i quali è stata stimata la magnitudo. Alcuni rombi rappresentano gli eventi per i quali non è stata stimata la magnitudo. La dimensione e il colore dei simboli rappresentano rispettivamente la magnitudo e la profondità degli eventi. I triangoli rossi capovolti rappresentano le stazioni. All interno dell area A è rappresentata l area corrispondente alla proiezione in superficie del serbatoio di stoccaggio (dati da Edison Stoccaggio S.p.A.). Il pannello in alto a sinistra mostra la distribuzione delle profondità degli eventi localizzati in Area A. ha incertezza 4 km. Come avviene di norma, l incertezza in profondità è maggiore di quella orizzontale e per alcuni eventi la profondità è scarsamente attendibile. In genere si tratta di eventi molto superficiali, corrispondenti a esplosioni in cave, ma questo aspetto non è stato ancora approfondito. Si ricorda in proposito che la capacità risolutiva della rete dipende dalla copertura azimutale per le coordinate orizzontali e dalla presenza di stazioni sulla verticale dell evento per la profondità. Per eventi deboli, visti da poche stazioni, queste 463
8 condizioni spesso possono essere non completamente soddisfatte. Nell Area A le incertezze si riducono progressivamente all ordine delle centinaia di metri, eccetto che per 3-4 eventi deboli caratterizzati da poche fasi. La Fig. 3 confronta la sismicità rilevata in Area A (primi due pannelli in alto) con l attività svolta sull impianto di Collalto, attraverso i dati di portata media (pannello in centro) e pressione media (pannello in basso) misurati al collettore dei pozzi e forniti dal gestore dell impianto. Relativamente alle attività svolte sull impianto si riconoscono: la fase di erogazione durante il periodo invernale fino alla primavera 2012; una fase di stasi delle attività di una ventina di giorni; la fase di immissione del gas a partire da circa metà aprile fino a metà ottobre 2012 circa; infine, a partire dall inizio di novembre 2012 la fase di erogazione corrispondente al periodo invernale ; la conclusione della fase di erogazione a fine marzo I livelli di portata media oraria massimi durante i periodi di erogazione si attestano a ksm 3 /h nell inverno e ksm 3 /h nell inverno La sismicità rilevata dal sistema di monitoraggio in Area A può essere definita come debolissima: il numero cumulativo di eventi stimato su un intervallo di 15 giorni è sempre di poche unità e la magnitudo degli eventi è bassissima, essendo compresa tra valori e Si nota, a cavallo tra la fine dell anno 2012 e gennaio 2013, il cluster di 19 eventi molto deboli (ML 0.48) che corrisponde al piccolo gruppo di eventi localizzato pochi chilometri a Sud-Ovest di Vittorio Veneto di cui si è già parlato (Figura 2). Come già evidenziato, tutti gli eventi dell Area A avvengono a profondità maggiori di 3 km e a distanze maggiori di 3 km dal serbatoio, e questo esclude al momento correlazioni con le attività svolte sul serbatoio. Riguardo all efficacia del sistema di monitoraggio sviluppato per la RSC, è anche importante ricordare che il 20 maggio 2012 è iniziata la forte sequenza sismica dell Emilia, che ha prodotto migliaia di terremoti nei mesi successivi. Questi terremoti costituiscono un disturbo che riduce la capacità di riconoscere i deboli segnali dei piccoli terremoti locali. Tuttavia dalla lista degli eventi per l area B non sembrano emergere evidenti segni di diminuzione della sensibilità del sistema di riconoscimento. È stata infine eseguita la stima della legge di Gutemberg-Richter (GR) per valutare i tassi di sismicità e la performance della rete. La stima dei parametri relativi alle curve magnitudo frequenza è stata eseguita con il metodo EMR, implementato nel software ZMAP (Woessner and Wiemer, 2005). I valori ottenuti per il periodo 1/1/ /3/2013 (Tab. 2) mostrano che la magnitudo di completezza si attesta su valori di M L pari a M C = 0.82 e M C = 0.02, rispettivamente per l intera area e per l area A, e valore del coefficiente b intorno a 1. Dato lo scarso numero di eventi che costituiscono il catalogo considerato, queste stime hanno ancora una scarsa significatività, e non si ritiene opportuno procedere verso altre considerazioni. Con il prosieguo del monitoraggio e quindi con l aumento del numero di campioni, l incertezza è destinata a ridursi. Si rammenta inoltre quanto già scritto nell Introduzione: l eccellente livello di magnitudo di completezza raggiunto è dovuto sia alle caratteristiche della rete realizzata, sia alle caratteristiche dei siti dove sono state realizzate le stazioni. Tab. 2 Parametri della relazione Gutenberg-Richter calcolata per il periodo 1/1/ /3/2013. Il parametro a è normalizzato al periodo di un anno. Mc rappresenta la magnitudo di completezza. Area a b Mc Intera ± A ± Conclusioni. È stata descritta la rete sismica realizzata dall OGS per controllare la sismicità e la microsismicità nell area della concessione per lo stoccaggio di gas naturale di 464
9 Fig. 3 Confronto tra la sismicità rilevata in Area A e le attività svolte sull impianto nell anno In ascissa il tempo, con i mesi degli anni 2012 e Dall alto verso il basso: numero medio di eventi sismici in 15 giorni, campionato su base settimanale; eventi rilevati e loro magnitudo locale; portata media (unità in migliaia di metri cubi standard all ora); pressione media misurata al collettore dei pozzi (in blu). La linea spessa grigia indica i periodi delle attività di erogazione/immissione del gas dal/nel serbatoio. Dati da Edison Stoccaggio S.p.A. Collalto (TV), gestita da Edison Stoccaggio S.p.A., e sono stati presentati i risultati relativi ai primi sette mesi di monitoraggio. La rete rispetta e soddisfa tutte le prescrizioni ministeriali, e il sistema messo a punto permette di riconoscere terremoti da forti a molto deboli (microsismicità) fino a circa magnitudo 0.0. Nei primi sette mesi di monitoraggio non è stata rilevata alcuna correlazione tra la sismicità locale e l attività dell impianto. Infine, alcune brevi considerazioni sul ruolo di OGS, Ente Pubblico di Ricerca, in questa attività. La Rete Sismica di Collalto è stata realizzata ed è gestita dall OGS per conto di Edison Stoccaggio, titolare della concessione di stoccaggio. L OGS svolge questa attività nell ambito 465
10 dei propri compiti istituzionali e in accordo a due principi di base: 1) garantire al committente un servizio di elevata qualità con un valore aggiunto in termini di supporto scientifico e ricerca; 2) garantire alla collettività la massima qualità delle rilevazioni, oggettività nelle valutazioni, pubblicazione dei dati, risposte scientifiche e un miglioramento generale delle conoscenze. L OGS si pone come soggetto terzo e indipendente, pur nel rispetto dei propri obblighi contrattuali che regolano i rapporti con il committente. Riteniamo che questi principi siano estremamente importanti. Riconoscimenti. La Rete Sismica di Collalto è stata realizzata ed è gestita dall OGS, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, per conto di Edison Stoccaggio S.p.A. Bibliografia Bragato P. L., Di Bartolomeo P., Pesaresi D., Plasencia Linares M. P., Saraò A. (2011). Acquiring, archiving, analyzing and exchanging seismic data in real time at the Seismological Research Center of the OGS in Italy. Ann. Geophys., 54, 1, doi: /ag-4958 CRS-OGS staff (2013). Real Time Seismology of the OGS Seismological Research Centre website ( Galadini F., Poli M.E. and Zanferrari A. (2005). Seismogenic sources potentially responsible for earthquakes with M 6 in the eastern Southern Alps (Thiene-Udine sector, NE Italy). Geophys.. J.. Int.,161, Garbin, M. and Priolo, E. (2013). Seismic event recognition in the Trentino area (Italy): performance analysis of a new semi-automatic system, Seis. Res. Lett., 84, 65-74, doi: / , Hutton, L. K. and Boore, D. M. (1989). The ML scale in Southern California. Bull. Seis. Soc. Am., 77(6), , Lay T. and T. C. Wallace (1995). Modern Global Seismology, Elsevier, New York, NY, USA. Lee, W. H. K. and Lahr, J. C. (1975). Hypo 71 (revised): a computer program for determining hypocenter, magnitude and first motion pattern of local earthquakes. USGS Open File Report , Menlo Park. Lomax, A. (2008). SeisGram2K Seismogram visualization and analysis software for the internet Ver5.3; available at (last accessed December 2010). Priolo, E., G. Laurenzano, C. Barnaba, P. Bernardi, L. Moratto e A. Spinelli (2012a). OASIS - The OGS Archive System of Instrumental Seismology. In: M. Mucciarelli (Ed.),Tecniche Speditive per la Stima dell Amplificazione Simica Studi teorici ed applicazioni professionali, Aracne Ed., Woessner, J. and Wiemer, S. (2005). Assessing the Quality of Earthquake Catalogues: Estimating the Magnitude of Completeness and Its Uncertainty. Bull. Seis. Soc. Am., 95(2): RAPIDA DEFINIZIONE DEL QUADRO DI RISENTIMENTO SISMICO A LIVELLO TERRITORIALE MEDIANTE STRUMENTI INNOVATIVI BASATI SUL CONTRIBUTO ATTIVO DEL VOLONTARIATO. PRIMA SPERIMENTAZIONE NEL CORSO DELL ESERCITAZIONE SISMA NORDEST DEL 14 SETTEMBRE 2013 D. Sandron 1, P. Malisan 2, S. Grimaz 2, A. Rebez 1, F. Di Bernardo 3, A. Masi 4, M. Mucciarelli 1,4 1 OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Trieste 2 Università di Udine 3 Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, Palmanova 4 Università della Basilicata, Potenza Introduzione. Per pianificare in modo adeguato le attività di risposta della protezione civile già dalle prime fasi di intervento, è di fondamentale importanza disporre di una rapida e realistica ricostruzione del quadro di risentimento sismico. I recenti terremoti dell Aquila 2009 e dell Emilia 2012 hanno evidenziato l importanza che una rapida delimitazione dell area caratterizzata dai maggiori effetti sul territorio, normalmente denominata nel gergo emergenziale cratere, ha per una contestualizzata organizzazione della risposta di protezione civile. Generalmente per tale fine vengono utilizzati modelli matematici che consentono di stimare, sotto ipotesi semplificate di propagazione e attenuazione delle onde sismiche, delle shake-maps, direttamente a partire dalle registrazioni strumentali (INGV - OGS). Tuttavia, le evidenze sul campo hanno mostrato, sia in occasione dei terremoti dell L Aquila che in quello dell Emilia, distribuzioni dei danni reali significativamente diverse da quelle stimate con tali modelli semplificati. Sarebbe quindi utile e strategico delimitare nella maniera più tempestiva 466
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