DIARIO DI BORDO. Mese di Febbraio
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- Antonella Di Giacomo
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1 DIARIO DI BORDO Mese di Febbraio L insegnate referente si è incontrata con le responsabili del progetto e con gli altri docenti dell istituto, per prendere in esame le nuove linee guida ed organizzare i tempi e le fasi di attuazione del progetto. Le insegnanti del team, in particolare quelle dell ambito linguistico, hanno programmato le attività da svolgere, iniziando con la ricerca delle fiabe nelle biblioteche di quartiere e tra i loro testi. Contemporaneamente è stato spiegato agli alunni il lavoro che dovrà essere svolto nei mesi successivi, ricordando anche ciò che era stato fatto lo scorso anno e sollecitandoli nella ricerca delle fiabe dei loro paesi d origine. I bambini si sono dimostrati, fin da subito entusiasti, pensando già ad alcune idee per la fase conclusiva del lavoro (creazione della fiaba collettiva)e pronti a condividere ricordi e pensieri con tutti i compagni, anche se hanno avuto alcune difficoltà nel reperire le fiabe. Le insegnanti, pertanto, hanno deciso di concentrarsi sulla lettura di alcuni testi bilingui di G. Favaro: Il gallo magico dell Albania; La zuppiera di Marzuk dell Egitto; L isola dei sogni delle Filippine. Per quanto concerne, invece, la tradizione italiana, si è deciso di prendere in esame Le avventura di Pinocchio leggendo un edizione ridotta e dando poi spazio ai capitoli meno conosciuti dell edizione integrale. Durante la lettura delle fiabe, i bambini protagonisti e l insegnante si sono alternati nella lettura, nelle due diverse lingue. Al racconto orale è stato affiancato il disegno degli elementi caratteristici della fiaba, da parte di tutti gli alunni delle classi e la scrittura del titolo nella lingua d origine con la traduzione dello stesso in lingua italiana. Vista la volontà degli alunni, di conoscere e scoprire, si è deciso di ampliare il lavoro di traduzione di altri termini relativi ai luoghi, ma soprattutto ai personaggi della fiaba. Nella classe 2 A, alla lettura del testo La zuppiera di Marzuk, ha partecipato anche una mediatrice linguistica araba, che stava lavorando con l alunna L.S. neo arrivata. Il suo intervento ha contribuito alla nascita di numerose riflessioni di natura linguistica e interculturale, dando alla classe anche l opportunità di scoprire, attraverso una fiaba, le caratteristiche e le differenze che connotano un gruppo, un paese ed un modo di vivere.
2 Mese di Marzo Le insegnati hanno proseguito il lavoro con la lettura delle fiabe scelte, svolgendo esercitazioni orali e scritte di analisi e comprensione di un testo narrativo fantastico. È stata approfondita, attraverso la creazione di schemi e mappe, la conoscenza e l individuazione dei seguenti elementi di una fiaba: i personaggi (protagonista, antagonista, aiutante); l ambiente; il tempo ed il lieto fine. Le fiabe sono state suddivise in sequenze, per svolgere attività di riordino o di scrittura di una didascalia. Insieme agli alunni, si è discusso anche dei comportamenti dei personaggi protagonisti di ogni fiaba letta, delle loro scelte e decisioni, per guidarli verso la ricerca della morale del testo. Per quanto concerne il lavoro sul testo Le avventure di Pinocchio la narrazione è stata affidata agli alunni italiani presenti nelle classi che, inizialmente hanno provato a raccontare ai loro compagni la trama di questo celebre romanzo. In un secondo momento, le insegnanti hanno letto una versione ridotta del testo ed insieme a tutti gli alunni si è discusso circa le caratteristiche dei personaggi e dei luoghi presenti, per poi lavorare alla comprensione del testo provando a rispondere a domande aperte o a risposta multipla. Dopo questa prima fase di racconto orale ed analisi dei testi narrativi, è iniziato un primo momento di riflessione nel quale è stata posta l attenzione su analogie e differenze tra personaggi, contesti, luoghi ed ambienti tra loro distanti. Gli alunni si sono accorti che, nonostante le fiabe fossero scritte in lingue diverse ed appartenevano a culture differenti, avevano dei punti in comune (il protagonista visto come eroe che deve superare delle prove; la presenza di uno o più aiutanti; l antagonista che crea situazioni di conflitto; l elemento magico o il personaggio fantastico risolutore; il lieto fine). Il lavoro svolto fin qui, ha portato gli alunni a comprendere che la fiaba rappresenta un genere narrativo universale che si trova nella tradizione orale e scritta di ciascun popolo e che si tramanda da una generazione ad un altra. Inoltre, le riflessioni fatte hanno condotto le classi verso la scoperta di caratteristiche e differenze che connotano un paese, ma soprattutto alla rilevazione di analogie e somiglianze tra lingue e culture.
3 Mese di Aprile Le docenti di lingua italiana, hanno proseguito il lavoro di lettura del testo Le avventure di Pinocchio, soffermandosi soprattutto su alcuni capitoli dell edizione integrale dove sono narrati episodi spesso poco conosciuti. Inoltre, dopo la lettura, è stata fatta notare agli alunni la presenza, all interno del testo, di parole desuete e di modi di dire antichi, facendo notare che anche la lingua cambia nel corso del tempo. La lettura fatta dalle insegnanti, ha avuto momenti di animazione e sonorizzazione dei dialoghi o degli avvenimenti e si avvalsa anche di strumenti audio, in modo da suscitare nei discenti curiosità, apertura e continua attenzione. Successivamente, insieme agli alunni, è iniziata la preparazione di un libretto nel quale raccogliere schemi, descrizioni, comprensioni del testo e rappresentazioni grafiche relative alle fiabe ascoltate ed esaminate. Il lavoro è proseguito con la discussione circa la significativa presenza, in tutte le fiabe lette ed ascoltate, di un personaggio magico o di un elemento fantastico che verrà utilizzato in seguito per creare un fiaba collettiva che nasce, dunque, dalla commistione di questi elementi e dalla creazione di nuovi. Mese di Maggio La classe 2 A attraverso discussioni a grande gruppo, si è concentrata sulla creazione della parte iniziale della fiaba, scegliendo i protagonisti, il luogo e il tempo dell azione. In un secondo momento, si è deciso, attraverso una votazione, quale sarebbe stato il primo personaggio fantastico da inserire nella fiaba e che cosa avrebbe fatto insieme agli altri personaggi. Gli alunni hanno scelto una fata, simile a quella conosciuta durante la lettura del libro Le avventure di Pinocchio che potesse aiutare i due protagonisti nei loro primi momenti di difficoltà. La classe 2 C ha proseguito il lavoro, elaborando la parte centrale del testo, all interno del quale, i due bambini protagonisti della storia, hanno vissuto fantastiche avventure incontrando una bellissima sirena ed una zuppiera magica tutta d oro. Tutto questo, per ritrovare la strada di casa.
4 Ogni alunno ha provato a scrivere un pezzettino di svolgimento, l insegnate ne ha corretto la sintassi e l ortografia e dopo una votazione a maggioranza, è stata elaborata la parte del testo richiesta. La classe 2 B si è occupata della stesura del finale della storia, nel quale, dopo un ultimo terribile incontro con un perfido orco, i due bambini, grazie all aiuto di un gallo magico, sono riusciti a ritornare dai loro genitori. In queste fasi di ricerca e di lavoro cooperativo, il compito dei docenti è stato quello di guidare tutti gli alunni alla partecipazione attiva dell attività di scambio di idee ed esperienze, dando la possibilità ad ognuno di far emergere la propria creatività espressiva. Inoltre nella fase di scelta, le insegnati hanno svolto un ruolo di mediazione, per creare un punto di incontro tra tutti gli alunni. A questo punto la fiaba, ormai ultimata, è stata letta dalle insegnati a tutti i bambini dell interclasse, che hanno dimostrato grande curiosità ed entusiasmo per il lavoro svolto. Nell ultima fase del lavoro, le docenti hanno pensato di coinvolgere le tre classi nella trasformazione della fiaba ideata, in un copione teatrale, sempre nel rispetto delle volontà degli alunni, veri autori del racconto. Infine, si è proposto alle classi di narrare e recitare la loro fiaba, durante lo spettacolo di fine anno. Tale proposta, è stata accolta, in modo molto positivo da tutti. Per la scelta dei protagonisti e degli altri personaggi ai quali affidare un dialogo da memorizzare; per la realizzazione dei costumi e di alcune semplici scenografie con oggetti a grande dimensione, sono state coinvolte tutte le docenti dell interclasse. Inoltre, l insegnate di religione Bertocco, ha collaborato alla realizzazione di questa ultima fase del progetto, inserendo nel copione alcune coreografie che aveva iniziato ad insegnare agli alunni nei mesi precedenti. Nelle tre classi, le insegnanti hanno provato i dialoghi tra i personaggi, le letture dei narratori e i momenti nei quali era stato scelto di introdurre movimenti e suoni, con modifiche ed aggiunte in itinere, per poi arrivare a provare il tutto coinvolgendo l intera interclasse.
5 Mese di Giugno Si va in scena! Durante lo spettacolo di fine anno le tre classi seconde hanno recitato la loro fiaba. Tutti hanno avuto un ruolo: c è stato chi ha narrato, chi ha interpretato un personaggio, chi ha messo in atto una scena con suoni e rumori e chi si è dedicato alla realizzazione di immagini e di oggetti utili per la scenografia. Inoltre, ogni bambino, si è impegnato nella danza con tutto il suo gruppo. L entusiasmo e l impegno di tutti gli alunni, si è notato fin dalle prime battute, sono risultate subito evidenti la concentrazione e la voglia di realizzare un bello spettacolo, divertente e coinvolgente. Al termine della rappresentazione, tutti, comprese le insegnati, erano molto soddisfatti del risultato ottenuto.
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