ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO DEL MARMO P. TACCA DI CARRARA E SUCCURSALE LICEO ARTISTICO STATALE A. GENTILESCHI DI CARRARA

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO DEL MARMO P. TACCA DI CARRARA E SUCCURSALE LICEO ARTISTICO STATALE A. GENTILESCHI DI CARRARA D.LGS.81/2008- art.28 Relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori aggiornamento maggio 2013 Il Dirigente Scolastico (Dott. Anna Maria Vatteroni) Il R.S.P.P. (Arch. Massimiliano Boschi) Il Rappresentante dei Lavoratori (Prof. Giuseppe Costa) Servizio di Prevenzione e protezione dai Rischi

2 Indice Capitolo I Premessa Pagina 1.1 Obiettivi e scopi del documento Disposizioni di legge e definizioni Obblighi del datore di lavoro Obbligo dei preposti Obblighi dei lavoratori 6 Capitolo II Anagrafica attività 2.1 Dati generali Lavoratori e attività svolte Servizio di prevenzione e protezione Dati relativi all edificio scolastico Analisi andamento infortunistico aziendale Elenco delle macchine utilizzate 15 Capitolo III Valutazione dei rischi 3.1 Metodologia e criteri adottati Individuazione dei pericoli Schede di valutazione dei rischi Relazione generale sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute Lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento Individuazione delle misure di prevenzione e protezione 49 Capitolo IV Dispositivi di Protezione individuali 4.1 Normativa vigente Scelta dei D.P.I. 93 Capitolo V Programma di miglioramento 5.1 Criteri adottati Informazione e formazione Riunione periodica Realizzazione di interventi per l adeguamento degli ambienti di lavoro Documentazione di supporto 98 Capitolo VI Lavori in appalto 6.1 Normativa vigente Gestione degli appalti 99 Allegati 1. Valutazione dei rischi per lavoratrici in gravidanza e puerperio D.Lgs. 151/ Valutazione dei rischi ambientali 3. Piano di emergenza ed evacuazione 3. Piano di formazione ed addestramento, piano di miglioramento aziendale 1

3 CAPITOLO I Premessa 1.1 Obiettivi e scopi del documento Il presente documento, redatto ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, ha lo scopo di effettuare la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell istituto scolastico in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Il documento deve consentire al datore di lavoro di prendere provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori relativamente alla prevenzione dei rischi professionali, informazione dei lavoratori, formazione professionale dei lavoratori, organizzazione e mezzi destinati a porre in atto i provvedimenti necessari. L individuazione delle misure di prevenzione e protezione rispetterà quanto disposto dall art. 15 del D. Lgs 81/08 (misure generali di tutela) ed in particolare farà riferimento ai principi gerarchici della prevenzione rischi in esso indicati: l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico; la riduzione dei rischi alla fonte; l'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro; la sostituzione di ciò che e' pericoloso con ciò che non lo e', o e' meno pericoloso; la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio; la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l'adozione di codici di condotta e di buone prassi; l'informazione e formazione adeguate per i lavoratori; il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo; Il presente documento, ai sensi dell art. 28 del D. Lgs 81/08 contiene: a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a) del D. Lgs 81/08 c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; e) l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; 2

4 f) l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. 1.2 Disposizioni di legge e definizioni Il D.Lgs. 81/08 (di recepimento della 89/391 CEE e associate) richiede al datore di lavoro all osservanza delle misure generali di tutela per la salute e la sicurezza del lavoratore durante il lavoro, in relazione alla natura dell attività dell azienda. Artt. 18, 19 e 20 (Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto), Art. 28 (Oggetto della valutazione dei rischi) 1. Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell'attività dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro. 2. A conclusione della valutazione di cui al comma 1, il datore di lavoro elabora un documento (di cui all art. 17, comma 1, lettera a), che deve avere data certa e contenere: a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, conseguente alla valutazione di cui all art. 17, comma 1, lettera a); c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d) l individuazione delle procedure per l attuazione per delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; e) l indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; f) l individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. 1.3 Obbligo del datore di lavoro (Dirigente scolastico) Art 18 D. Lgs 81 del 9 aprile Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a) nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo. b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza; c) nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; 3

5 d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; f) richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; g) richiedere al medico competente l'osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto; h) adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; i) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37; m) astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; n) consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; o) consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, copia del documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati di cui alla lettera r); p) elaborare il documento di cui all'articolo 26, comma 3, e, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio; r) comunicare all'inail, o all'ipsema, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell'evento e, a fini assicurativi, le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni; s) consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle ipotesi di cui all'articolo 50; t) adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all'articolo 43. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o dell'unita' produttiva, e al numero delle persone presenti; u) nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro; v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all'articolo 35; z) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; 4

6 aa) comunicare annualmente all'inail i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità. 2. Il datore di lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a: a) la natura dei rischi; b) l'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure preventive e protettive; c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d) i dati di cui al comma 1, lettera r), e quelli relativi alle malattie professionali; e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza Obbligo del preposto (docenti) Art 19 D. Lgs 81 del 9 aprile In riferimento alle attività indicate all'articolo 3, i preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze, devono: a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; c) richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall'articolo 37. 5

7 1.5 Obbligo dei lavoratori Art 20 D. Lgs 81 del 9 aprile Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. 6

8 CAPITOLO II Anagrafica attività 2.1 Dati generali Dati generali dell Istituto Professionale Industria e Artigianato del Marmo Pietro Tacca e Succursale Liceo Artistico Statale A. Gentileschi di Carrara Ente e ragione sociale Sede amministrativa Istituto Professionale Industria e Artigianato del Marmo Pietro Tacca e Succursale Liceo Artistico Statale A. Gentileschi di Carrara Via Pietro Tacca n Carrara (MS) Telefono - fax Tel Fax itaccams@tin.it ; msri020007@istruzione.it Plesso scolastico Ente proprietario Istituto Professionale Industria e Artigianato del Marmo Pietro Tacca e Succursale Liceo Artistico Statale A. Gentileschi via Pietro Tacca n Carrara (MS) Provincia di Massa Carrara Attività svolta Istituto scolastico Codice fiscale Codice mecc. MSRI Datore di Lavoro Dirigente Scolastico Anna Rosa Vatteroni R.S.P.P. Arch. Massimiliano Boschi R.L.S. Prof. Giuseppe Costa Preposti Prof. Claudio Palandrani e Prof.ssa Donatella Nardi Addetti antincendio Sabato Caliendo (corso serale), Giuseppe Costa, Luca Leati Addetti promo soccorso Mario Dell Amico (corso serale), Mariella Fornari, Andretta Piccini Docenti n. 27 Personale non docente Alunni n. * (n. 2 tecnici, n. 1 amministrativi e n. * collaboratori scolastici) n. 112 (n. 44 diurno Tacca, n. 14 serale Tacca e n. 64 serale Gentileschi) * Da compilare a cura della segreteria scolastica 7

9 2.2 Lavoratori ed attività svolte Qui di seguito si riporta l elenco dei lavoratori dell azienda e le relative mansioni svolte, aggiornato alla data del presente documento di valutazione dei rischi (DVR). n. Cognome e Nome Mansione * Da compilare a cura della segreteria scolastica 8

10 Nell Istituto Professionale Industria e Artigianato del Marmo Pietro Tacca e Succursale Liceo Artistico Statale A. Gentileschi sono occupati n. * insegnanti e lavoratori rispettivamente con mansioni didattiche, amministrative, di sorveglianza degli alunni ed esecuzione di pulizie degli edifici scolastici. In particolare l attività svolta è la seguente: INEGNANTI Il numero degli insegnanti è di 27 unità e svolgono le seguenti mansioni: attività didattica; TECNICI DI LABORATORIO Il numero dei tecnici di laboratorio è di 2 unità e svolgono le seguenti mansioni: assistenza agli studenti durante le attività di laboratorio; IMPIEGATI Il numero di impiegati è di 1 unità e svolgono le seguenti mansioni: lavoro di ufficio, utilizzo di videoterminali; PERSONALE AUSILIARIO Il numero del personale ausiliario è di * unità e svolgono le seguenti mansioni: sorveglianza studenti, pulizie, movimentazione manuale dei carichi; * Da compilare a cura della segreteria scolastica 9

11 2.3 Il servizio di prevenzione e protezione Articolo 4, comma 4, lettera b): designazione da parte del Datore di lavoro degli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione. Attuazione dell art. 8 in ordine alla costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione DEFINIZIONE DELL ORGANIGRAMMA Datore di lavoro Dirigente Scolastico Anna Rosa Vatteroni Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Arch. Massimiliano Boschi Addetto al Servizio di Prevenzione e protezione Non nominati Medico competente Non nominato Rappresentante dei lavoratori Prof. Giuseppe Costa Preposti Prof. Claudio Palandrani Prof.ssa Donatella Nardi Addetti Antincendio Sabato Caliendo (corso serale) Giuseppe Costa Luca Leati Addetti Primo Soccorso Mario Dell Amico (corso serale) Mariella Fornari Andretta Piccini Docenti n 27 totali Personale non docente n. 2 assistenti tecnici n. 1 assistente amministrativo n. * collaboratori scolastici n. * totali Alunni n. 44 corso diurno Tacca n. 14 corso serale Tacca n. 64 corso serale Gentileschi n. 112 totali * Da compilare a cura della segreteria scolastica 10

12 Dati del personale incaricato Datore di lavoro nome e cognome nella sua qualità di Data e luogo di nascita residenza recapiti Prof. Anna Rosa Vatteroni Dirigente scolastico Carrara telefono e mail msri020007@istruzione.it Responsabile del servizio prevenzione e protezione nome e cognome Arch. Massimiliano Boschi nella sua qualità di Responsabile esterno Data e luogo di nascita 08/12/1966 Pisa (PI) residenza via Le Rene n. 46/c Pisa recapiti telefono 3339/ e mail m.boschi@archiworld.it qualifica vedi curriculum Medico competente nome e cognome nella sua qualità di Data e luogo di nascita residenza recapiti Non nominato Addetti al servizio di prevenzione e protezione nome e cognome Non nominati INCARICATI DEL PRIMO SOCCORSO Si tratta dei lavoratori designati dal Datore di lavoro a svolgere tali compiti in attuazione di quanto previsto dall art. 18, comma 1, lettera b del D. Lgs 81/2008. Il personale addetto al pronto soccorso seguirà a breve il corso previsto dal D. Lgs 388/03. In apposito allegato deve essere conservata la relativa documentazione comprovante che i lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazione. N. Cognome e Nome 1 Mario Dell Amico (corso serale) 2 Mariella Fornari 3 Andretta Piccini 11

13 INCARICATI PREVENZIONE INCENDI Si tratta dei lavoratori designati dal Datore di lavoro a svolgere tali compiti in attuazione di quanto previsto dall art. 18, comma 1, lettera b del D. Lgs 81/2008. Per gli addetti antincendio è in programma la formazione antincendio per RISCHIO MEDIO. In apposito allegato deve essere conservata la relativa documentazione comprovante che i lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazione. N. Cognome e Nome 1 Sabato Caliendo (corso serale) 2 Giuseppe Costa 3 Luca Leati In merito alle designazioni dei lavoratori addetti alla lotta antincendio, evacuazione e primo soccorso vedere anche i successivi capitoli dedicati. Gli incaricati di cui sopra, per le sedi di competenza, debbono provvedere a: disattivare l interruttore elettrico di piano, di gas metano, ecc; aprire tutte le uscite, in particolare quelle che hanno apertura contraria al senso di esodo; impedire l accesso nei percorsi non previsti dal piano di emergenza, se non espressamente autorizzato dal Responsabile del Coordinamento delle emergenze (e/o Responsabile di sede); Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (carica elettiva) Nome e cognome Prof. Giuseppe Costa Posizione all interno della scuola Docente Recapiti telefono msri020007@istruzione.it 12

14 2.4 Dati relativi all edificio scolastico Descrizione generale L istituto professionale Pietro Tacca ha una struttura a due piani fuori terra in parte in cemento armato e tamponature in laterizio ed in parte in muratura portante ed è situata nel centro cittadino. L ingresso principale della scuola si affaccia direttamente sul Via Pietro Tacca, mentre il retro della scuola è delimitato da un muro, destinato a parcheggio e deposito materiali lapidei (blocchi e lastre) che presenta un cancello carrabile lungo la via Tacca. Per la disposizione delle aule si faccia riferimento alle planimetrie allegate al presente documento. Descrizione del piano terra Dall ingresso principale si accede ad un grande atrio su cui si aprono, a destra la sala docenti, la segreteria didattica e amministrativa, la presidenza, la sala elaborati, due aule di plastica e i servizi igienici, mentre sulla sinistra si accede tramite un corridoio a tre aule didattiche, la gipsoteca, l aula gessi-formatura e tre magazzini/ripostigli; inoltre dal corridoio, tramite una breve rampa di scala si accede ai quattro laboratori del marmo. Di fronte all ingresso principale sono situate le scale per l accesso al piano superiore. Descrizione del piano primo Vi si accede dalle scale poste all ingresso principale della scuola e vi sono situate tre aule didattiche, un'aula di mosaico e di disegno-ornato, un laboratorio di informatica, due aule di architettura, un magazzino/ripostiglio e i servizi igienici Descrizione dei laboratori del marmo Vi si accede sia dalle scale poste sul corridoio a ovest della scuola che dal piazzale esterno sul retro della scuola. Sono presenti quattro ampi laboratori di marmo, una sala con incisografo, un laboratorio e i servizi igienici. Descrizione delle aree esterne Gli spazi esterni all edificio, posti sul retro della scuola sono destinati a parcheggio, deposito materiale lapideo e area di lavoro (monolama). Sono presenti 2 punti di raccolta di cui 1 nel piazzale sul retro ed uno in prossimità dell ingresso principale sul Via Pietro Tacca. Descrizione delle attività All interno della scuola vengono svolte diverse attività tra cui la principale, quella didattica, si espleta nelle aule didattiche e nei vari laboratori. Le attività di laboratorio sono svolte sempre sotto la sorveglianza del professore designato e dei tecnici di laboratorio. 13

15 2.5 Analisi andamento infortunistico aziendale Statistiche degli infortuni Le statistiche degli infortuni debbono essere utilizzate anche come lettura dei rischi presenti nella scuola e per migliorare i luoghi di lavoro in cui si sono verificati. Il registro degli infortuni della scuola evidenzia 25 infortuni negli ultimi 5 anni. Nel prospetto seguente si riportano gli estremi degli infortuni effettivamente avvenuti nella sede di lavoro Dati degli infortuni accaduti negli ultimi 6 anni Anno 2007* N. infortuni Causa Durata giorni Anno 2008* N. infortuni Causa Durata giorni Anno 2009* N. infortuni Causa Durata giorni Anno 2010* N. infortuni Causa Durata giorni Anno 2011* N. infortuni Causa Durata giorni Anno 2012* N. infortuni Causa Durata giorni * Da compilare a cura della segreteria scolastica 14

16 La numerosità degli infortuni è bassa e la loro entità non è particolarmente grave. La natura degli infortuni è abbastanza disomogenea dove però si evidenziano tipologie di infortuni ciclici e ricorrenti, in particolar riferimento agli infortuni durante le ore di educazione fisica. 2.6 Elenco delle macchine utilizzate Presso l I.P.S.I.A. Tacca le macchine e attrezzature utilizzate sono le seguenti: Attrezzature informatiche (personal computer, scanner, stampanti), fax e fotocopiatrici utilizzate sia nelle attività di ufficio, che per l attività didattica; Televisori, videoproiettori, videoregistratori; Utensili manuali e carrelli utilizzati dai collaboratori scolastici per le operazioni di pulizia. Macchine per esperienze di laboratorio quali: Tornio parallelo (CE) Dimensioni max di lavorazione cm 140, diam cm. 40. Composto essenzialmente da : struttura di supporto, mandrino, contropunta, carrello porta utensile, quadro comando. Tornio parallelo (CE) Dimensioni max di lavorazione cm 200, diam cm. 70. Composto essenzialmente da : struttura di supporto, mandrino, contropunta, carrello porta utensile, quadro comando. Macchina per lucidare (CE) Dimensione massima lavorazione diam. 30 cm. Composto essenzialmente da: struttura di supporto, gruppo motoriduttore, quadro comando. Tornio a controllo numerico Dimensione massima di lavorazione cm. 200 diam. 50 cm. Composto essenzialmente da: struttura di supporto, contropunta, gruppo porta disco a traslazione automatica del carrello asse x e y, quadro comandi e inserimento dati Tagliatrice a ponte Dimensione massima di lavorazione cm. 230 corsa disco max 40. Composta essenzialmente: slitte spostamento trave, trave porta carro, carro porta testa, pannello comandi, centrale elettrica, testa inclinabile. Tagliatrice di precisione Dimensione massima di lavorazione cm. 140 corsa disco max 12. Composta essenzialmente: Banco porta pezzo, trave porta mandrino con blocco pneumatico, quadro comandi. Fresa contornatrice a controllo numerico Dimensione massima di lavorazione cm. 180, 140. Composta essenzialmente: telaio banco, guide laterali, trave ponte, quadro elettrico, sistemi trasmissione movimento assi Compressore rotativo Composto essenzialmente da scatolato metallico, contenente tutte la e parti meccaniche ed elettriche, rivestito da materiale fonoassorbente Serbatoio a pressione Levigatrice a colonna Tagliatrice a bandiera Monolama a portale Capacità 1000 litri pressione massima 12 bar Dimensione massima di lavorazione cm. 200, 150. Composta essenzialmente da colonna, tavola porta pezzo, mandrino porta mola, quadro comando. Dimensione massima di lavorazione cm. 200, 100. Composta essenzialmente da colonna montante, braccio a sbalzo sulla colonna, quadro comandi, mandrino asse orizzontale, tavola porta pezzo, banco supporto tavola Composta essenzialmente da struttura di supporto organo lavoratore e meccanismi in carpenteria metallica, carrello porta pezzo scorrevole sui binari, quadro comandi. 15

17 Trapano a colonna Mola Mola Mola Mola Composto essenzialmente da guide a T ancorare alla colonna portante del fabbricato, testa scorrevole porta mandrino, tavola porta pezzo, motore mandrino, motore sollevamento, quadro comandi. Diametro max 200 rpm 1500, tipo di impasto per widia. Composta essenzialmente da corpo unico contenente motore, albero porta mola abrasiva, quadro comando Diametro max 300 rpm 2000, tipo di impasto per widia. Composta essenzialmente da corpo unico contenente motore, albero porta mola abrasiva, quadro comando Diametro max 150 rpm 2850, tipo di impasto per widia. Composta essenzialmente da corpo unico contenente motore, albero porta mola abrasiva, interruttore marcia arresto. Diametro max 150 rpm 3000, tipo di impasto per widia. Composta essenzialmente da corpo unico contenente motore, albero porta mola abrasiva, interruttore marcia arresto. Sostanze chimiche utilizzate Denominazione Nome chimico e sinonimi Solido colorato Stucco contenente resina poliestere instaura Roskydal K 27/1 Resina poliestere insatura Composizione Frasi di rischio Stirene R10, R20, R36/38 Stirene; % in peso 29,5 R10, R20, R36/38 Controllo esposizione TLV TWA 85 mg/m 3 TLV TWA 170 mg/m 3 TLV TWA 85 mg/m 3 TLV TWA 170 mg/m 3 16

18 CAPITOLO III Valutazione dei rischi 3.1 Metodologia e criteri adottati La metodologia adottata nella Valutazione dei Rischi ha tenuto conto del contenuto specifico del D.L. 81/2008. La valutazione di cui all articolo 17, comma 1, lettera a) dello stesso D.Lgs. 81/08, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, ha riguardato tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli inerenti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all età, alla provenienza da altri Paesi. Nella valutazione si è tenuto conto dei Lavoratori dipendenti della scuola e degli alunni presenti stabilmente ed anche delle persone non dipendenti, ma presenti occasionalmente. Per la stima dei rischi rilevati sono stati presi a riferimento i seguenti aspetti: - osservazione dell ambiente di lavoro (requisiti dei locali di lavoro, vie di accesso, sicurezza delle attrezzature, microclima, illuminazione, rumore, agenti fisici e nocivi); - identificazione dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (per valutare i rischi derivanti dalle singole mansioni); - osservazione delle modalità di esecuzione del lavoro (in modo da controllare il rispetto delle procedure e se queste comportano altri rischi); - esame dell ambiente per rilevare i fattori esterni che possono avere effetti negativi sul posto di lavoro (microclima, aerazione); - esame dell organizzazione del lavoro; - rassegna dei fattori psicologici, sociali e fisici che possono contribuire a creare stress sul lavoro e studio del modo in cui essi interagiscono fra di loro e con altri fattori nell organizzazione e nell ambiente di lavoro. Le osservazioni compiute vengono confrontate con criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute in base a: 1. Norme legali nazionali ed internazionali; 2. Norme tecniche e buone prassi; 3. Linee Guida predisposte dai Ministeri, dalle Regioni, dall ISPESL e dall INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; 4. I principi generali di cui all art.15 del D. Lgs 81/2008.; Nelle pagine che seguono sono riportate le schede di valutazione dei rischi che sono state elaborate: a) raggruppando gli ambienti in funzione del loro utilizzo; b) individuando le eventuali misure da adottare; c) indicando la priorità degli interventi. A seguito dell individuazione dei rischi si passa alla fase valutativa. Per la valutazione del rischio si prendono a riferimento due parametri e cioè il Danno ipotizzabile e la probabilità di accadimento quando si è esposti al pericolo. 17

19 Per tali parametri vengono definiti i livelli applicabili per la valutazione che risultano essere i seguenti: PARAMETRI Valore Livello Definizioni 4 altamente probabile 3 probabile 2 poco probabile 1 improbabile esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori; si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa Azienda o in aziende simili o in situazioni operative simili (consultare le fonti di dati su infortuni e malattie professionali, dell Azienda. Della ASL, dell ISPESL, etc; il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in Azienda; la mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto; è noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno; il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in Azienda; la mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate ed eventi; sono noti solo rarissimi episodi già verificatesi; il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe grande sorpresa; la mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti; non sono noti episodi già verificatisi; il verificarsi del danno susciterebbe incredulità DANNO Valore Livello Definizioni 4 gravissimo 3 grave 2 medio 1 lieve infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile esposizione cronica con effetti reversibili infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili 18

20 Il valore del R = Rischio è dato dal prodotto dei valori dei due parametri. SIGNIFICATO DEI PARAMETRI D: è il danno che verosimilmente può conseguire dal verificarsi dell incidente (le misure di prevenzione adottate non possono, se non in pochissimi casi, ridurre a zero i rischi: es. sebbene si pulisca il rischio di scivolare permane comunque) P: è la probabilità che si possa verificare l incidente quando ci si espone al pericolo Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene automaticamente graduato mediante la formula R = P x D ed è raffigurabile in una rappresentazione grafica del tipo seguente, che ha in ascisse la gravità del Danno atteso ed in ordinata la Probabilità del suo verificarsi: Nelle schede che seguono la priorità degli interventi da eseguire è classificata secondo la seguente scala di urgenza 8 Azioni correttive indilazionabili 4< R < 8 Azioni correttive necessarie da programmare con urgenza 2 < R < 3 Azioni correttive e/o migliorative da programmare nel breve medio termine R = 1 Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione 3.2 Identificazione dei pericoli I pericoli presenti all interno dell'attività scolastica possono essere suddivisi in diverse categorie Pericoli per la sicurezza Pericoli per la salute Pericoli per la sicurezza e la salute Luoghi di lavoro, macchine, uso di energia elettrica, impiego di sostanze pericolose, incendio-esplosione Agenti chimici, agenti fisici, agenti biologici Organizzazione del lavoro, fattori psicologici, fattori ergonomico A) PERICOLI PER LA SICUREZZA Sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche a carico delle persone addette alle varia attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica ecc.) I pericoli per la sicurezza si possono dividere in diverse categorie: carenze strutturali dell ambiente di lavoro superficie dell ambiente illuminazione (normale e in emergenza) pavimenti pareti (semplici o attrezzate: scaffalatura, apparecchiatura) viabilità interna, esterna solai e soppalchi botole uscite 19

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