5ª Assemblea Congressuale S.A.Ta.M marzo 2012 Relazione del Segretario Generale Nereo Villa

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1 Inserto Speciale < TAXI 5ª Assemblea Congressuale S.A.Ta.M. - CNA Il servizio taxi milanese verso Expo 2015 Un servizio regolamentato a garanzia della qualità e sicurezza

2 Colleghe, Colleghi, Signori Ospiti, per la quinta volta svolgiamo la nostra Assemblea Congressuale in una struttura ormai tradizionale, cornice ideale di quello che tutti noi consideriamo il momento più alto della vita associativa, promotrice di una importante occasione di verifica, di confronto e di proposta. Per fare un analisi completa del quadriennio appena trascorso non si può che partire dal titolo della scorsa Assemblea Congressuale Valorizzare la capacità d impresa dei taxisti per garantire il servizio ai cittadini, perché quella valorizzazione è ciò che si è tentato di fare, in parte riuscendovi, fra mille problemi. I quattro anni appena trascorsi, sono stati densi di difficoltà, sono stati anni che hanno profondamente modificato i comportamenti e le abitudini della popolazione in generale e della Categoria in particolare, che hanno cancellato per sempre alcune certezze, che hanno creato nuove incertezze, ma che non hanno, come forse qualcuno sperava, azzerato il servizio taxi. La crisi economica sviluppatasi a partire dall autunno del 2008, ha visto il servizio taxi protagonista, assieme ad altri settori, di un ridimensionamento, non tanto del numero dei clienti, quanto della capacità di spesa degli stessi, con una velocità che ricorda da vicino la virulenza di certe malattie, il tutto nell incapacità della politica sia Europea che Italiana di comprendere a fondo ciò che stava succedendo. La nostra classe politica in particolare si è contraddistinta per l incapacità di avere una visione d insieme, una progettualità un indirizzo, che le permettesse, invece di arroccarsi in beghe da cortile, di affrontare fin dall inizio ciò che si intravedeva essere uno dei periodi più neri del dopoguerra. Non di meglio hanno fatto i grandi imprenditori, che, soprattutto negli ultimi quattro anni, hanno decentrato la produzione in Paesi dal basso costo del lavoro, per investire i ricavi o in aziende con una forte rendita di Nereo Villa posizione, o speculando nell ambito finanziario senza creare un solo posto di lavoro. Tutto ciò condito da una sempre crescente difficoltà da parte dei piccoli imprenditori e degli artigiani di reperire risorse finanziarie attraverso il sistema bancario, sempre più rivolto a fare investimenti anche rischiosi, come ci insegna la storia delle grandi banche americane nel 2008, piuttosto che essere vicini al tessuto sociale e produttivo, di artigiani e piccole imprese, che sono la spina dorsale dell economia Italiana. Ed è proprio in questo scenario di estremo disagio che un congresso ha l obbligo di articolare l analisi del presente e definire gli obiettivi che l organizzazione intende perseguire nel futuro, che sono poi racchiuse interamente nel titolo di questa Assemblea Congressuale Il servizio taxi milanese verso expo 2015 un servizio REGOLAMENTATO a garanzia della qualità e sicurezza. E le fondamenta per costruire il futuro passano necessariamente per un attenta analisi di quanto si è fatto nel passato, da qui la necessità di ripercorrere tutti i temi che hanno visto la nostra Associazione, di concerto con le altre Associazioni di Categoria, essere grande protagonista di questi ultimi quattro anni. Applicazione dell accordo Associazioni di Categoria - Comune di Milano del 19 novembre 2006 Questo quadriennio si caratterizza per l effettiva applicazione della norma che regola i turni integrativi, applicazione che ha permesso, giova ricordare, il mantenimento del numero delle licenze dopo la vicenda Bersani, in un periodo precrisi (biennio 2007/2008) in cui l utilizzo del turno libero è arrivato a sfiorare i 70 giorni anno, e dove in altre realtà è stato aumentato il contingente appena prima di entrare nel tunnel della crisi. Ed è anche in questo quadriennio che l applicazione dell accordo del 2006, soprattutto rispetto alla giunta precedente, vede la categoria più coinvolta nelle scelte, sia per i problemi quotidiani, pur con i limiti che noi tutti vediamo giornalmente, sia in problematiche di ampio respiro, come, per esempio, le decisioni sulla viabilità definitiva del nuovo polo fieristico, o addirittura come il riconoscimento del rimborso carburante per le auto ibride che fino al maggio 2008 non era possibile. Il rimpianto più grosso di questo periodo precrisi è sicuramente la mancata ratifica da parte dell amministrazione Comunale dell accordo faticosamente raggiunto nel maggio del 2008, che avrebbe portato nell arco di sei anni, cioè a far data 31/12/2014 alla sola circolazione di taxi ecologici, ibridi, gpl, metano o euro 5, che avrebbe II

3 portato Milano, che già è ai vertici della qualità del servizio in Europa, ad un eccellenza che nessun paese al mondo può vantare. Nonostante questa battuta d arresto la risposta della categoria è stata comunque impressionante se è vero come è vero che le sole auto a basso impatto ambientale cioè ibride gpl e metano sono ben 1560 su un parco auto di Un altra novità condivisa con l amministrazione è l istituzione di ciò che tassisticamente chiamiamo primanza, una modalità operativa che ha permesso di superare problemi di picco della domanda senza inondare le strade di auto bianche, ma andando a dare risposte all utenza nel momento e nel luogo dove serve. Estate 2008 inizio della crisi L estate del 2008 porta però un pesante campanello d allarme è di quel periodo infatti l ascesa senza controllo del prezzo del greggio, campanello che suona fortissimo verso la fine dell anno, catapultando il Paese in una crisi della quale non vediamo nemmeno ora una fine chiara. L inizio della crisi ripropone pesantemente il problema tariffario, gli aumenti del carburante e dei pezzi di ricambio costringono le Associazioni a ridiscutere con Regione Lombardia le tariffe, soprattutto le fisse che già in prima determinazione sono risultate ben al di sotto del valore della corsa, e cosi nel settembre del 2008 con Regione Lombardia si raggiunge un accordo che limiterà, ma non arginerà, nei primi mesi della crisi, il forte calo della domanda che, come da molti indicatori segnalato, non ultimo i passaggi sotto le telecamere dell ecopass, arriverà nei periodi peggiori ad avere una contrazione superiore anche al 30%. Sempre a cavallo tra il 2008 e il 2009 in Regione Lombardia si è costituito un tavolo tecnico ristretto per riscrivere le regole da applicare ai tassisti di tutti i comuni dell area conturbata, andando a completare un operazione iniziata nel 1998 e di fatto rimasta incompleta proprio nella parte dei turni e della commissione disciplinare, creando, di fatto, diversità all interno dello stesso sistema che a lungo andare sono diventate insostenibili. Contestualmente Regione Lombardia comincia a pensare che per risolvere il problema la soluzione migliore sarebbe quella di creare una nuova Agenzia alla quale affidare, a livello Regionale, ciò che in questo momento, solo per il Comune di Milano, è affidato all Ufficio Autopubbliche, rendendo cosi effettivo quello che la gran parte della categoria chiede a gran voce: essere uguali fra gli uguali. La vicenda Paolo Sarpi Dello stesso periodo poi è l incomprensibile chiusura al traffico della via Paolo Sarpi, che ha creato enormi difficoltà non ai tassisti, ma ai clienti i quali venivano caricati Antonio Vulcano o scaricati anche a centinaia di metri da casa, con disagi pesantissimi per gli anziani e portatori di handicap che in una via così lunga e così residenziale non mancavano di certo. Nel contempo non sono mancate le multe per i colleghi che in coscienza non se la sentivano di lasciare i clienti di notte, magari con pioggia o neve, distanti da casa, e che quindi entravano per fare sostanzialmente il proprio dovere. E dovuto passare quasi un anno, e una manifestazione, ma il lavoro fatto dalle Associazioni ha portato i suoi frutti, annullamento di tutte le multe e riapertura della Paolo Sarpi al servizio taxi. La conclamazione della crisi e l andamento dei turni integrativi Nel frattempo con la crisi che aveva raggiunto un livello insostenibile, le Associazioni di Categoria tutte, chiedevano all Assessore Croci la sospensione del rilascio dei turni integrativi, contestualmente alla scrittura delle regole di accesso agli stessi. Solamente il cambio alla guida dell assessorato da Croci a DeCorato ha visto l accoglimento di una sacrosanta richiesta dato il momento che viveva il paese in generale e la nostra categoria in particolare. Questa operazione ha permesso di passare da oltre 500 turni integrativi ai meno di 300 in vigore oggi. E evidente che come la Categoria sosteneva durante la vertenza del 2006, è stato utilizzato uno degli strumenti in mano alle amministrazioni per adeguare l offerta alla reale domanda di servizio di un determinato periodo. Ma l operazione di riduzione dei turni integrativi è corretta soprattutto da un altro punto di vista, è la prova provata che il mercato, applicato ad un settore come il nostro che ha delle dinamiche e delle peculiarità uniche nel mondo dei servizi, non funziona, e che anzi distorce l equilibrio che la regolamentazione offre. E il perché e di facile comprensione, il nostro mercato, per assurdo ma non troppo, funziona esattamente al contrario di come i liberisti vedono un mercato libero, cioè meno lavoro c è al di fuori del nostro settore, e conseguentemente meno richiesta di servizio e meno clienti, e più richiesta di entrare come seconde guide nel settore avremo meno crisi, meno disoccupazione e III

4 Cinzia Franchini - Presidente CNA-FITA aumentata richiesta di servizio al contrario porteranno al risultato di avere molta meno richiesta di questo tipo di lavoro. Lo si vede anche nel cambiamento dei profili delle persone che arrivano a comprare le licenze negli ultimi due anni, il compratore medio ha tra i 40 e i 50 anni buona istruzione un passato con un lavoro soddisfacente, espulso dal mondo produttivo, e in questo strano paese a 45 anni sei vecchio per rientrare e quindi o resti ai margini o ti compri un lavoro. conseguenza il nostro adeguamento tariffario, hanno subito spostamenti risibili, ma è stato anche l anno che molto probabilmente ha segnato ognuno di noi come nessun altro evento nella storia recente del nostro lavoro aveva fatto. Il 10 ottobre 2010 il collega Luca Massari, reo di avere investito e ucciso un cane senza guinzaglio che attraversava improvvisamente la strada, veniva fatto oggetto di un aggressione che definire barbara è eufemistico, picchiato senza ritegno da tre persone che si sono fermate solo quando lo hanno visto a terra esanime, che lo riduce in coma in un letto di ospedale. Il ricordo di quello che successe in quei giorni è sicuramente scritto in modo indelebile nella memoria di tutti noi, ma vale la pena di ricordare la partecipazione e la solidarietà dei colleghi in quei tristi momenti, e l angoscia e lo sgomento con cui la categoria ha vissuto il mese di passione di Luca che muore l 11 novembre dopo, appunto, un mese di agonia. Questo tragico evento mette in moto due meccanismi Applicazione degli accordi regionali Con l inizio del 2010 trova piena applicazione uno dei punti più qualificanti dell accordo regionale del 2007, cioè l istituzione di corsi di lingua interamente gratuiti istituiti dalla Regione Lombardia con i fondi della Comunità Europea. Questi corsi, che nell arco dei due anni in cui sono stati finanziati hanno permesso a circa 800 colleghi di avvicinarsi o di affinare l utilizzo di una lingua straniera, hanno un importanza duplice per la Categoria, perché, se da un lato ha permesso a chi per i più svariati motivi durante il percorso scolastico o nell arco della propria vita non ha avuto la possibilità di cimentarsi con una lingua straniera, di avvicinarsi alla lingua o di rispolverarla e adattarla alla realtà lavorativa che viviamo quotidianamente, dall altro a permesso, visto che è uno dei parametri qualitativi utilizzati per il calcolo dell adeguamento tariffario sottoscritto nel 2007, di elevare sempre di più la Categoria verso una qualità del servizio che non può che essere l obbiettivo futuro da raggiungere. La morte di Luca Massari Il 2010 è stato sostanzialmente un anno tranquillo sul fronte sindacale, rispetto al terribile 2011, segnato da normali rapporti con la pubblica amministrazione, qualche tensione con la Regione nel momento di discutere l adeguamento tariffario, la crisi che ha dato un pò di respiro alle economie dei colleghi provate da un 2009 difficoltoso, il greggio, e di conseguenza il carburante, è tornato a livelli accettabili, tanto che l inflazione e di Enrico Bossa distinti, uno porta alla costituzione di un fondo comunale destinato agli operatori vittime di violenza durante lo svolgimento del servizio, ed un altro che istituisce una borsa di studio intitolata a Luca Massari. Il caso a poi voluto che uno dei vincitori della borsa di studio fosse il figlio di una collega, e questo, penso, che da lassù non possa che fare piacere a Luca. Accordo integrativo Regione - Organizzazioni sindacali del 21 aprile 2011 L evolversi della crisi l aumento del greggio e la sostanziale diminuzione della clientela da un lato, la bassa inflazione dell anno precedente dall altro, hanno costretto le OOSS tutte, una volta al tavolo regionale per discutere dell adeguamento tariffario del 2011 sui dati del 2010, a chiedere a gran voce non solo un pedissequo percorso di adeguamento, ma anche un ritocco alla bandiera che, giova ricordare, era ferma dall entrata in vigore dell euro nel La trattativa risulta da subito piuttosto impervia, perché se da un lato l Assessore Cattaneo riconosce le difficoltà della categoria, dall altro deve anche rappresentare IV

5 le legittime istanze della cittadinanza anch essa alle prese con una crisi crescente. Ma come sempre succede quando ci si confronta tra persone di buonsenso si è arrivati ad un ragionevole compromesso, ma non solo, quell accordo metteva anche le basi di una forte riorganizzazione del carico presso l aeroporto di Milano Malpensa riorganizzazione che è il primo passo per una regolamentazione sul territorio dell area conurbata nella direzione di un uguaglianza fra tutti gli operatori che è un obiettivo ormai a portata di mano. Nemmeno il tempo di finire la vertenza tariffaria e organizzativa con la Regione che si avvicina il tempo delle elezioni amministrative per l elezione del nuovo sindaco. Evidentemente, come è sempre successo, ci siamo impegnati per avere incontri con i candidati sindaco, incontri fondamentali per comprendere le politiche che i candidati hanno intenzione di perseguire durante il loro mandato. Sostanzialmente i due incontri con il Sindaco uscente Moratti, e lo sfidante Pisapia hanno portato i risultati sperati. L incontro con il Sindaco uscente aveva di fatto rafforzato la politica di collaborazione avuta soprattutto nell ultimo anno e mezzo cioè da quando Assessore alla mobilità non è diventato il Sen. DeCorato, collaborazione che si è spinta fina al punto di impegnare il Sindaco Letizia Moratti, in caso di rielezione, a non toccare il numero delle licenze fino alla fine dell expo 2015, ritenendo gli strumenti che mette a disposizione la legge Bersani idonei a superare un periodo di prevedibile incremento della domanda, comunque circoscritto ad un ben determinato periodo. L incontro con lo sfidante Giuliano Pisapia ha non meno portato degli imput interessanti per l organizzazione del servizio in un futuro prossimo. Non avendo ancora avuto responsabilità gestionali in Comune chiaramente non ha potuto sottoscrivere un accordo simile a quello di chi ha gestito la città fino al giorno prima e che conosce a fondo la categoria e le problematiche ad essa connesse, ma si è dimostrato immediatamente interessato ad approfondirla e soprattutto ha mostrato grande sensibilità nei confronti del problema del traffico e dell inquinamento. Ed è in effetti durante questo primo incontro che questa Organizzazione chiede a gran voce la trasformazione dell ecopass, che è una tassa sull inquinamento, con una più congrua tassa sulla congestione del suolo pubblico. Il tutto in base ad una assoluta convinzione che lo spazio nel centro delle città è un bene di tutti, ma non è un bene infinito e quindi è giusto che chi ne voglia usufruire debba pagare. Come sono andate le elezioni è storia recente, Giuliano Pisapia ha vinto la corsa alla poltrona di Sindaco, e il nostro Presidente, Raffaele Grassi, è riuscito con l apporto della Categoria, ad ottenere un secondo mandato come Consigliere Comunale. Elezioni amministrative del maggio 2011 L attività del servizio di noleggio con conducente ed il cosiddetto milleproroghe Art. 29 comma 1 - quater d.l. 30/12/2008 n 207 convertito con modificazioni in legge 27/02/2009 n 14. Con un provvedimento di iniziativa parlamentare avanzato in sede di conversione del Decreto Milleproroghe del 31/12/2008 si è dato corso nel febbraio 2009 ad una modifica della legge 21/92 finalizzata ad una più stringente regolamentazione del servizio di noleggio con conducente al fine di contenere l esercizio scorretto delle autorizzazioni anche attraverso l adozione di un regime sanzionatorio cogente sulla penalizzazione delle iscrizioni a ruolo. Tale provvedimento modificativo reso operativo con la legge di conversione n 14 del 27/02/2009 ha immediatamente generato la reazione degli operatori del settore che, sfruttandone le difficoltà applicative, ne richiedevano l immediato annullamento. Di conseguenza il Ministro dei Trasporti Matteoli disponeva la convocazione di tutte le rappresentanze del mondo del taxi e del noleggio per il 17/03/2009 nel tentativo di trovare una via di uscita alla situazione che si era determinata. Le Associazioni Nazionali del settore taxi, riunite a Bologna il 13/3/2009, delineavano in un documento condiviso la linea di comportamento da tenere nel confronto con il Ministro, determinando la costituzione di un Coordinamento Unitario che successivamente verrà nell accezione comune chiamato Parlamentino Taxi, con l obiettivo di affrontare congiuntamente tutte le tematiche del settore. Il confronto sindacale tra tutte le Organizzazioni Nazionali del settore taxi e del settore Ncc si è tenuto presso il Ministero dei Trasporti in data 17/03/2009 alla presenza del Ministro Matteoli ed hanno condiviso: V

6 1) presentazione di un emendamento, in sostituzione di quello soppressivo di detta norma, che ne sospenda l efficacia fino al 30 giugno 2009; 2) immediata attivazione di un tavolo tecnico ristretto fra Ministero, rappresentanze regionali e comunali, ed associazioni di categoria, con i seguenti compiti: - attivare un intervento immediato sulla norma che garantisca la regolarità del servizio per entrambe le categorie e combatta il fenomeno dell abusivismo - aprire un costruttivo confronto, anche sulla base dei dati di monitoraggio nel frattempo acquisiti, per affrontare l eventuale aggiornamento della normativa del comparto, che garantisca la necessaria ed ulteriore regolamentazione del corretto uso delle licenze e delle autorizzazioni; 3) individuazione dello strumento giuridico più opportuno, previa verifica della compatibililtà con l ordinamento nazionale e comunitario, per pervenire, sentita la Conferenza Unificata, alla sospensione, a titolo emergenziale ed eccezionale, fino al 30 giugno 2009, del rilascio delle licenze e delle autorizzazioni per il trasporto di persone con taxi e con autovetture in regime di noleggio; redigendo al termine della riunione un testo di verbale di incontro da tutte le organizzazioni Nazionali sottoscritto. Giacomo Scialpi Pertanto l esecutivo ha disposto la sospensione dell efficacia delle norme dell 1 quater sino al 30/06/2009. La prima riunione del tavolo tecnico si tiene il 28 o 29 maggio 2009 con il ritardo anche determinato da difficoltà interne al mondo associativo nella nomina dei delegati al tavolo. Di riunione in riunione e relative proroghe dei termini di sospensione dell efficacia dell 1 quater si giunge alla redazione, in data 10 febbraio 2010, di un protocollo di intesa tra gli enti istituzionali (Stato, Conferenza delle Regioni, UPI, ANCI) e le rappresentanze nazionali del settore taxi ed autonoleggio, finalizzato ad identificare un percorso suddiviso in due fasi temporali consequenziali per affrontare i temi emersi al tavolo tecnico ministeriale. Nei successivi 50 giorni si tiene una serrata serie di riunioni del tavolo tecnico tesa a percorrere strettamente la prima fase del Protocollo d Intesa per giungere ad una proposta di modifica del provvedimento 1 quater da rendere operativa attraverso l inserimento nel DL n 40/2010 in corso di conversione. La bozza del provvedimento che rappresenta il massimo della sintesi sulla strada tracciata nel Protocollo d Intesa non trova il consenso sia delle rappresentanze dei tassisti che di quelle del noleggio con conducente, pertanto la proposta non viene inserita nel percorso legislativo tracciato. Prima della scadenza del termine di sospensione degli effetti della nuova normativa (1 quater), l art. 2 comma 3 del DL n 40/2010, convertito con la legge 73/2010 ha previsto l emanazione di un Decreto Ministeriale per la rideterminazione dei principi fondamentali di cui alla legge 21/92 con riferimento sia al servizio taxi che di noleggio con conducente, allo scopo di assicurare omogeneità di applicazione di tale disciplina in ambito nazionale. In particolare, il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da emanarsi di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, previa intesa con la conferenza unificata, dovrà recare Disposizioni Attuative, tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente, comunque non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia. Con il medesimo Decreto dovranno anche essere definiti gli indirizzi generali per l attività di programmazione di pianificazione delle Regioni, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni, dei titoli autorizzativi. Il termine per l emanazione del Decreto, inizialmente fissato per il 25 maggio 2010, è stato successivamente più volte prorogato, da ultimo, al 31/12/2012 dal Decreto Legge 216/2011 del 29 dicembre Di fatto quanto previsto dal provvedimento 1 quater originario è legge dello Stato senza sospensione dei suoi effetti, ma dipendente nella sua applicazione di fatto dalla realizzazione dei Decreti Attuativi del paragrafo precedente i cui termini di realizzazione sono via via slittati al 31/12/2012. Del protocollo con il Governo del 10 febbraio 2010 nulla rimane né della fase 1 né tantomeno della fase 2, percorso che si è interrotto nel maggio/giugno 2010 e mai più ripreso nonostante le sollecitazioni inviate dalla Categoria. Resta la traccia del buon lavoro svolto dai rappresentanti di Categoria e dai tecnici del Ministero nel tentativo di trovare una soluzione che né il Parlamentino Taxi né le Rappresentanze del settore noleggio con conducente hanno saputo cogliere. VI

7 Il ciclone liberalizzazioni si abbatte sulla Categoria Con il realizzarsi di situazioni economiche e finanziarie avverse di livello europeo il Governo in carica inizia sul finire del mese di giugno dello scorso anno una serie di interventi economici che vedono coinvolto il Governo ed il Parlamento sino alle dimissioni dello stesso Governo nel novembre u.s.. Due i provvedimenti, portati a termine prima in forma di Decreto Legge e successiva conversione in legge, messi in campo sotto la stringente pressione di organismi internazionali. Il primo nel luglio 2011 recante Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo completato con la legge di conversione n 111 del 15 luglio 2011, il secondo recante Ulteriori disposizioni urgenti per la stabilizzazione e lo sviluppo avviato con il Decreto Legge 138 del 13 agosto 2011 e completato con la legge di conversione n 148 del 14 settembre In entrambi i provvedimenti, il Governo e il Parlamento sono intervenuti in maniera incisiva nel settore del trasporto pubblico non di linea, in particolare con l art. 29 comma 1 bis della legge 111/2011 e con l art. 3 commi 6, 7, 8, 9, 11 e 11bis della legge 148/2011. La stringente reazione sindacale messa in campo tra la fine del mese di agosto ed i primi di settembre, ha consentito, attraverso l intervento correttivo portato avanti al Senato dai Senatori Cicolani, Bonfrisco e Giaretta, di escludere dalla abrogazione delle restrizioni previste dalla nascente norma i servizi taxi e noleggio con conducente non di linea, svolti esclusivamente con veicoli di categoria M1, di cui all art. 6 del decreto legislativo 26 marzo 2010 n 59. L obiettivo raggiunto, in quella fase, attraverso l impegno di tutte le forze sindacali nazionali è risultato risolutore di una situazione di grave pericolo che si era delineata per tutti noi e per le nostre famiglie. Neanche il tempo di respirare che, ancora una volta sotto le pressioni internazionali, il Governo si appresta ad intervenire ulteriormente andando a predisporre la bozza del Decreto Sviluppo avviato nel mese di ottobre, la cui bozza messa in circolazione, ancora una volta avrebbe dei riflessi liberalizzativi nel settore taxi: nuova pronta presa di posizione del nostro Sindacato (21 ottobre) e delle strutture nazionali (3 novembre) tese a ribadire la necessità di mantenere il trasporto pubblico non di linea (taxi, Ncc) nel settore regolamentato a tutela dell utenza così come previsto dal quadro legislativo europeo di riferimento. Con le dimissioni del Governo presieduto da Silvio Berlusconi alla metà del mese di novembre e con l avvio dell attività del Governo Monti parte una nuova fase di Governo del Paese ed anche dei rapporti tra le Organizzazioni di Rappresentanza ed il Governo che appare lontano e quasi non avvicinabile, teso nell immediatezza post nomina ad affrontare soprattutto i problemi economico finanziari del Paese. Il Decreto cosiddetto Salva Italia è preparato dal nuovo Governo Monti in un regime di segretezza insolito per le consuetudini del nostro Paese e viene reso pubblico il 6 dicembre avviando un iter legislativo di approvazione rapidissimo, attese le esigenze finanziarie che lo stesso si prefigge di superare. Il Decreto Salva Italia non è solo finanziario, al Capo II affronta il tema della concorrenza ed all art. 34 la liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei contratti ex ante Al comma 8 di detto articolo si elencano le esclusioni dell ambito di applicazione tra cui le professioni, i servizi finanziari e i servizi di comunicazione, come definiti rispettivamente dall art. 4 e 5 del Dlgs 26 marzo 2010 n 59 (attuazione direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi del mercato interno). I servizi di taxi, ricompresi nella normativa comunitaria e nel Dlgs di recepimento - il 59/2010, sono totalmente ignorati; di fatto i servizi taxi e Ncc - ricompresi per definizione negli autoservizi pubblici non di linea - sono totalmente liberalizzati e deregolamentati. Parte una settimana di fuoco sul fronte sindacale che coincide con le festività di S. Ambrogio e dell Immacolata che nel nostro paese sono solitamente dedicate alle vacanze sulla neve. Contestualmente le Organizzazioni Sindacali e Associazioni di Categoria Nazionali proclamano il fermo del servizio taxi per il giorno 16 dicembre 2011, ultima data utile prima della franchigia prevista dalla regolamentazione nazionale del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, e rispettosa dei tempi di proclamazione (10 gg.). Immediatamente viene avanzata la richiesta di incontro nei confronti del Governo nella persona del Presidente del Consiglio Mario Monti. Viene convocata a Roma, nella sede della CNA, una riunione del Parlamentino Nazionale delle Associazioni di Categoria per venerdì 9 dicembre alle ore 10,30. Immediatamente vengono presentati gli emendamenti al testo la cui scadenza è prevista per venerdì alle ore 11,00. Nel corso della giornata di lavoro di venerdì 9 dicembre, attraverso l insistente attività di ricerca di contatti portata avanti con grande pervicacia dal nostro Presidente, si otteneva la possibilità di incontrare per le ore 18,30 alla Camera dei Deputati il Presidente della Commissione Bilancio Giorgetti ed il relatore del Decreto Salva Italia. Nel corso del confronto in sede di Presidenza della Commissione Bilancio, dopo aver esposto la nostra posizione e sostenuto gli emendamenti presentati, i rappresentanti traggono il convincimento che solo attraverso un emendamento del Governo le nostre istanze avrebbero potuto trovare accoglimento. VII

8 Da qui la decisione di cercare in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo un contatto con il Governo anche in considerazione dei tempi ristrettissimi di conversione in legge del Decreto Salva Italia. La convocazione del Governo arriva alle 21,30 dello stesso venerdì ed è fissata per sabato 10 dicembre alle ore 9,30 a Palazzo Chigi. L incontro a Palazzo Chigi si svolge con il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Manlio Strano che ci informa che il Governo, dopo essersi consultato con i Presidenti delle Commissioni riunite V e VI ha assunto la decisione di accogliere le richieste di esclusione dall articolo 38 sulle liberalizzazioni presentando un emendamento al comma 8 dello stesso articolo inserendo gli autoservizi pubblici non di linea tra i soggetti esclusi. Dal 12 dicembre e sino al 22 dicembre, data di conversione definitiva del Decreto Salva Italia effettuata con la legge n 214 del 22/12/2011, il comparto taxi subisce una aggressione mediatica sia giornalistica che televisiva impressionante ed in particolar modo quando il provvedimento svolge il percorso di approvazione alla Camera dei Deputati, dove verrà licenziato dal Governo con il voto di fiducia. In quei giorni i due più importanti quotidiani nazionali hanno messo in campo una campagna denigratoria e Alessandro Nordio coordinata contro il comparto tentando di far recedere il Governo dall impegno assunto il 10 dicembre a Palazzo Chigi. Una bufera tanto grande e continuata da ingenerare sconcerto non solo tra i tassisti, oggetto dell assalto, ma tra la stessa opinione pubblica in generale, che ha cominciato a domandarsi se i destini economici della nostra cara Italia dipendessero dalla liberalizzazione di un settore sì importante nei contesti urbani, ma assolutamente marginale nella più vasta portata economica del provvedimento Salva Italia. Ed è sull onda di questa bufera mediatica che il Governo Monti, una volta reso operativo il Salva Italia, convertito con la L. 214 del 22/12/2011, annuncia la messa in cantiere del successivo Decreto Cresci Italia e recante Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Al fine di sostenere l azione del Governo, e su sollecitazione dello stesso, l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato effettua nei primissimi giorni di gennaio una Proposta di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza 2012, 92 corpose pagine di indicazioni e proposte di intervento sui più svariati settori economici del paese; per quanto attiene il servizio di taxi un paragrafo di 19 righe a pag. 19 del rapporto che si riporta integralmente: SERVIZIO TAXI Piena liberalizzazione del servizio - Rimozione delle restrizioni alla multititolarità delle licenze - Assegnazione gratuita di nuove licenze Con riguardo alle attività di taxi (trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea), l Autorità ritiene necessario adottare le seguenti misure pro-concorrenziali: a) rimuovere l esclusione dall ambito di applicazione dell art. 34 del DL 6 dicembre 2011, n 201, convertito in legge dalla L. 22 dicembre 2011, n 214 del trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea; b) rimuovere le restrizioni alla multi-titolarità delle licenze dei taxi, di cui all art. 8, comma 2, della legge 15 gennaio 1992, n 21; c) incentivare l aumento del numero delle licenze dei taxi, almeno nelle città dove l offerta del servizio presenta le maggiori carenze, prevedendo adeguati meccanismi di compensazione per gli attuali titolari delle licenze. In particolare, al fine di rendere effettivamente praticabile la riforma, minimizzandone l impatto sociale, l Autorità suggerisce di dare la possibilità agli attuali titolari delle licenze di vedersene assegnata un altra gratuitamente. La nuova licenza potrebbe essere venduta, recuperando la perdita di valore del titolo originario e, comunque, l offerta del servizio di taxi registrerebbe un miglioramento significativo. Queste le indicazioni dell Autorità Garante della concorrenza e del mercato che, se applicate, porterebbero alla completa destrutturazione del servizio con l obiettivo mirato di azzerare il valore delle licenze annullando anni di sacrifici di famiglie che avevano investito nel proprio futuro. I cambiamenti suggeriti avrebbero portato a breve: - titolarità delle licenze in mano a soggetti capitalistici - gestione in mano ai broker - guida a mezzo conducenti ai limiti dello sfruttamento - professionalità vicina allo zero A distanza di 5 anni dal luglio 2006 riappaiono agli occhi dei tassisti italiani i fantasmi generati dalla liberalizzazione del servizio, argomento sostenuto a spada VIII

9 tratta da tutti i mezzi di informazione dove l equazione e il passaggio al libero mercato vengono enfatizzati sottacendo i rischi connessi ad una tale ipotesi. Su questo tema è da lungo tempo aperto un confronto tra i fautori del mercato regolamentato e quelli del mercato liberalizzato o deregolamentato, discussione che da sempre ha impegnato in varie fasi e con varie esperienze il servizio taxi nel mondo occidentale, confronto che fu ben chiaro nel dibattito parlamentare che portò al varo della Legge Quadro 21/92. più taxi = più concorrenza = meno costi per ogni corsa = più operatori a costo d accesso zero I sostenitori del mercato libero (che essi chiamano anche perfetto!) sostengono fondamentalmente che la liberalizzazione (per non usare il termine impegnativo di deregolamentazione che contiene il concetto negativo dell assenza di regole) porta, prima o poi, attraverso un processo solo vagamente identificato, ad una situazione di maggiore offerta e di minori costi rispetto al precedente regime regolamentato e dunque ad una situazione di concorrenza perfetta. Un mercato di concorrenza perfetta presuppone l assoluta trasparenza nell informazione che garantisce il raggiungimento dell equilibrio. Se esistono problemi informativi vi saranno deviazioni nello schema che porta all equilibrio ed il prezzo non avrà più la funzione di distribuire le risorse secondo le loro scarsità 1. Si parla dunque di asimmetria informativa nel caso in cui alcuni partecipanti ad una transazione economica sono più informati di altri. La distribuzione ineguale di informazione tra i contraenti da luogo ad un malfunzionamento del mercato, che può portare al realizzarsi dell ipotesi del fallimento del mercato. Con la segnalazione parere n. AS 226 del 20/12/ avente per oggetto la regolazione delle attività economiche e la promozione della concorrenza, l Autorità Garante esaminando le problematiche generali della regolazione ha sottolineato tra l altro il problema della presenza di asimmetrie informative dichiarando testualmente che la conoscenza da parte di venditori ed acquirenti delle caratteristiche dei beni e dei servizi oggetto di scambio è funzionale a garantire un efficiente funzionamento dei meccanismi concorrenziali e che carenze nel funzionamento dal mercato dal punto di vista dell interesse generale si possono normalmente determinare in relazione: 1) all esercizio del potere di mercato da parte di imprese in posizione di monopolio 2) all esistenza di effetti (positivi e negativi) che ricadono su soggetti terzi che restano estranei al processo decisionale dal quale discendono le condizioni di domanda e di offerta del mercato 3) alla presenza di asimmetrie informative tra acquirenti e venditori non facilmente superabili tramite l esperienza 4) all esigenza di garantire livelli minimi o l universalità del servizio Singolare poi che nella specifica segnalazione parere AS 277 del 26/02/04 3 avente per oggetto Distorsioni della concorrenza nel mercato del servizio taxi ogni riferimento alla presenza delle evidenti asimmetrie informative esistenti tra fornitore e cliente, il cui superamento è una condizione di funzionamento del mercato, viene totalmente ignorato. Per sua stessa natura, il servizio taxi comporta necessariamente un incontro casuale tra domanda e offerta, incontro che avviene sulla strada tra un unico fornitore ed un unico fruitore e che si consuma senza che sia possibile determinarne le condizioni, la durata, la portata economica e quant altro contraddistingue invece un rapporto economico progettato, dettagliato e preventivato. Queste caratteristiche (la casualità di svolgimento in termini di tempo e di spazio e quindi in termini economici) configurano il servizio taxi come un soggetto di mercato molto esposto alle asimmetrie informative. Né peraltro è realisticamente pensabile, anche nei casi dove l offerta è multipla come negli aeroporti e nelle stazioni, che l utente avvii un processo informativo per acquisire quei dati necessari alla scelta dell offerta migliore, processo informativo che l utente non ha né il tempo di avviare e portare a compimento né la volontà di caricarsene responsabilità e costi. Ne consegue che minimizzare i problemi che l asimmetria informativa introduce nel libero mercato equivale a nascondere la testa sotto la sabbia del deserto, facendo un atto di fede incondizionato nel libero mercato pur essendo pienamente a conoscenza che le condizioni particolari operative di quel mercato non ne consentono il pieno funzionamento. Valerio Giacopinelli NOTE 1) A. Chiancone, Lezioni di analisi economica del diritto, Torino, 1997, pp ) Autorità garante, AS 226 del 20/12/2001 3) Autorità garante, AS 277 del 26/02/2004 IX

10 E per questo motivo che in ogni parte del mondo il modello operante nel mercato del servizio taxi è quello regolamentato dove le asimmetrie informative vengono anticipate e superate da norme e regole predeterminate che pongono l utente al riparo della sua non informazione garantendo allo stesso sia un servizio sufficiente e garantito in termini di sicurezza della tariffa e del trasporto, sia un sistema il più simmetrico possibile dal punto di vista informativo, in un quadro di regole dettate dalla Pubblica Amministrazione e rispettate dagli operatori. E per questo motivo che abbiamo il dovere di porre i clienti nelle condizioni di fare la scelta migliore in ogni caso e queste condizioni si creano solo quando le possibili variabili del rapporto sono stabilite, garantite e tutelate prima e dopo lo svolgimento del servizio. Da ciò è evidente che la regolamentazione ha come scopo principale la tutela del consumatore e del suo rapporto con il fornitore del servizio, anche attraverso la sua professionalizzazione. Laddove si è prestato fede alla liberalizzazione (come in Svezia, Nuova Zelanda e Olanda) è difficile recuperare un dato affidabile oggi su quello che una volta era il servizio pubblico taxi, come per esempio il prezzo medio di una corsa ad Auckland dove le tariffe, fissate dalle singole imprese, variano anche di ora in ora; inoltre i prezzi sono saliti alle stelle, per esempio l Olanda liberalizzata è tra i top dei costi. Questo accade perché il mercato perfetto dei sostenitori della liberalizzazione polverizza il valore delle licenze demotivando gli operatori al rispetto della tariffa massima e spingendoli a lavorare in maniera selvaggia perdendo la loro professionalità in comportamenti scorretti in particolare sul rispetto della tariffa massimale (dove istituita) e sul rispetto fondamentale di un servizio pubblico quale è l obbligo della prestazione. Declamando gli ipotetici fattori positivi della liberalizzazione, si perdono di vista le terribili tensioni di mercato conseguenti e non si riflette sul fatto che si continuano a paragonare dati incongruenti sul numero delle licenze tra paesi regolamentati e paesi deregolamentati nei quali il nuovo comparto ha assorbito anche i numeri del trasporto a contratto (Ncc). In buona sostanza deregolamentare è bello, proclamano i fautori del libero mercato, dopo qualche anno di confusione totale (durante il quale, tra l altro, non si capisce più chi tutela l utente) la situazione si normalizza quasi da sé, a patto che si rinunci al servizio taxi così come lo intendiamo oggi e che si accetti di salire su un autopubblica ogni volta senza sapere quanto si pagherà, se saremo al sicuro, se la persona che ci trasporta è un professionista, senza alcun reale aumento dei numeri dei veicoli operativi. Il nostro paese ha fatto la scelta del sistema regolamentato, lo ha fatto nel gennaio 1992 a conclusione di un iter parlamentare che ha coinvolto due legislature, in presenza dell Autorità antitrust, lo ha fatto disegnando un quadro normativo che conferisce competenza a Regioni e Comuni, soggetti che hanno successivamente legiferato e regolamentato, spesso in ritardo: il Comune di Roma vara il suo Regolamento nel novembre 98, quello di Milano nel luglio del 2000, molti Comuni non lo hanno ancora fatto. Ed è con la forza di queste convinzioni che le Segreterie Nazionali sindacali del comparto taxi chiedono di essere ricevute dal Ministro Passera e dal Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, oltre a sollecitare, per quanto ci riguarda a Milano, incontri urgenti con il Presidente Formigoni, con il Sindaco Pisapia e con il Prefetto Lombardi. Il Parlamentino Taxi si riunisce a Bologna mercoledì 11 gennaio e prende posizione proclamando un fermo nazionale del servizio per lunedì 23 gennaio dandone comunicazione alla Commissione di Garanzia e convocando un Assemblea Nazionale a Roma per lunedì 16 gennaio ribadendo la necessità di un incontro con il Governo prima della determinazione del Decreto Cresci Italia. In questi giorni di sbornia liberista, che tutto risolverà, il Governo consente l uscita, poi smentita e disconosciuta, di una bozza di decreto all interno del quale all art. 22 dedicato alle Autorità di regolazione dei trasporti viene dato spazio anche al trasporto con taxi proponendo una serie di interventi estrapolati dalla segnalazione AS 277 del marzo 2004 che già era stata utilizzata nella precedente tornata liberalizzativa del 2006: un vero e proprio copia/incolla con quanto nella stessa segnalazione indicato: tanto basta che, i tassisti italiani, andando al di là delle indicazioni dei Sindacati Nazionali, si fermano spontaneamente sul territorio nazionale dando vita ad assemblee spontanee e concitate nel tentativo di sostenere le richieste di incontro già avanzate al Governo. Sottoposto a questa pressione il Governo convoca per martedì 17/1/2012 alle ore 18 a Palazzo Chigi le rappresentanze di categoria nazionali. Nella serata di martedì 17 i rappresentanti della categoria vengono ricevuti dal Segretario Generale alla Presidenza del Consiglio dove finalmente viene loro consegnato uno stralcio del nascente decreto riguardante l art Autorità di regolazione dei trasporti dove finalmente possiamo prendere atto al punto 7) della parte riguardante il servizio taxi, il cui contenuto possiamo così sintetizzare: 1) Authority nazionale che provvede ad adeguare licenze, tariffe e qualità delle prestazioni 2) L incremento delle licenze, sentiti i Sindaci; adeguate compensazioni una tantum per i già titolari o attribuire una licenza in più a chi già la detiene 3) Consentire la plurititolarità, apertura sostituzione alla guida 4) Licenze part time 5) Extra operatività territoriale previo assenso dei sindaci interessati 6) Taxi collettivo 7) Maggiore libertà tariffaria fermo restando la determi- X

11 nazione autoritativa di quella massima (per autoritativa intendesi della nascente Autorità). Le due novità, rispetto ai documenti disconosciuti, sono il sentito i sindaci al punto 2 e previo assenso dei sindaci al punto 5. Al termine di un serrato confronto le parti convengono che ci sono le condizioni perché la Categoria formuli entro il giorno successivo delle proposte di modifica che verranno esaminate nel CdM di venerdì 20 gennaio. Le proposte di modifica, che sostanzialmente riconducono il cambiamento nell ambito della legge 21/92, elaborate dal Parlamentino taxi vengono consegnate nella tarda serata a Palazzo Chigi, ed in tale sede viene concordato un ulteriore confronto per giovedì 19 alle ore Giovedì 19 gennaio si tiene alle ore 12,00 il secondo e ultimo incontro con il rappresentante del Governo a Palazzo Chigi dove vengono messe a confronto le posizioni espresse dalla Categoria nel documento di proposta presentato, al termine del quale viene redatto un comunicato congiunto nel quale il Segretario Generale ha assicurato che le proposte avanzate dai Sindacati (alcune delle quali indubbiamente ragionevoli) saranno valutate e discusse collegialmente dal Governo nel CdM di domani. Un segnale indubbiamente positivo, ma che non ferma l azione sindacale già lanciata sul piano locale. Infatti venerdì 20 alle ore 11,00 le rappresentanze di categoria lombarde incontrano l Assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo e insieme viene steso il testo dell Intesa tra Regione Lombardia e Rappresentanti delle Associazioni di Categoria taxi per la crescita e lo sviluppo del servizio taxi. Con l Intesa, Regione Lombardia si schiera al fianco della Categoria in difesa di un modello di liberalizzazione concertata che ha permesso di ottenere significativi risultati in termini di miglioramento della qualità del servizio portando la città di Milano al 4 posto assoluto in Europa secondo l Euro test Dopo aver tracciato i principi condivisi, le parti al termine, hanno sottoscritto Regione Lombardia e le Associazioni di Categoria si impegnano a sostenere nelle idonee sedi politiche e legislative i principi sopra indicati. Gabriele Ghezzi Poche ore prima che il Governo approvasse il Decreto Cresci Italia in Lombardia abbiamo lanciato le proposte di modifica e per dirla con una espressione del Presidente Formigoni in conferenza stampa convocata per la presentazione dell Intesa: Difenderemo il modello taxi lombardo in ogni sede con le unghie e con i denti se necessario. Nel tardo pomeriggio il CdM approva il Decreto Cresci Italia ed alla conferenza stampa di presentazione, interrogato specificatamente sul tema taxi il Sottosegretario Catricalà ha dichiarato quanto segue: Per quanto riguarda i taxi c è la scelta di affidare l analisi dei fabbisogni ad una autorità che è l autorità dei trasporti e questa autorità dovrà svolgere una attenta istruttoria per città, sentiti i sindaci, per capire se è necessario aumentare o ridurre il numero delle licenze e nel caso in cui si ritenga che ci sia la necessità di questo aumento, l aumento avverrà con compensazioni tangibili per i tassisti che hanno già una licenza. Per quanto riguarda invece la mobilità da una città all altra, l autorità detterà delle regole con l accordo naturalmente dei sindaci, che consentiranno la mobilità del taxi da una città all altra e lo stesso tassista potrà essere titolare di una licenza part time che gli consentirà di far lavorare, nel periodo in cui non utilizza il proprio mezzo, un altro tassista che è titolare di un altra licenza part time e devo dire che i rappresentanti di questa categoria sono stati ricevuti dal segretario generale della Presidenza del Consiglio, i quali hanno intrattenuto un proficuo rapporto di scambio di idee e di vedute, dell esito delle quali sono state rappresentate oggi in consiglio dei ministri, le ragioni che hanno spinto ad una protesta. Queste ragioni sono state attentamente valutate e discusse in consiglio dei ministri e quindi, senza dire nulla di segreto su un punto, si è ritenuto di convenire con quanto manifestato dai tassisti e cioè sulla possibilità di. ehm che una che una concentrazione di licenze in mano ad un singolo soggetto possa poi portare con il tempo ad una situazione di dominanza, quindi abbiamo eliminato una lettera del testo che era pervenuta per mano delle rappresentanze sindacali dei tassisti, era stata a noi consegnata, poi su quel punto loro avevano accentrato la loro attenzione, insieme ad altri punti, ma su quello abbiamo ritenuto che fosse ragionevole dire di sì. Non è nell ottica della concorrenza quello di accentrare nelle mani di un solo imprenditore più licenze senza alcun limite e quindi non avendo noi la possibilità di stabilire quale fosse questo limite e abbiamo cancellato quella lettera. L abrogazione del cumulo delle licenze sarà l unico elemento recepito dal Governo in sede di stesura del Decreto Cresci Italia. Si deve attendere quattro giorni perché il testo approvato dal CdM venga sottoscritto dal Capo dello Stato ed entri formalmente nel mondo del diritto con il n 1/2012 del 24 gennaio XI

12 Le organizzazioni sindacali nazionali e le Associazioni del settore hanno immediatamente avviato nella tarda serata del 23 gennaio e nel successivo pomeriggio una serie di incontri con i rappresentanti dei gruppi parlamentari del PDL, PD, Terzo Polo, Lega Nord, Italia dei Valori. Negli incontri sono state illustrate le ragionevoli richieste avanzate dalla categoria tendenti a modificare il testo del decreto. Le delegazioni dei Gruppi Parlamentari hanno assicurato ampia disponibilità ad analizzare e discutere ed eventualmente modificare il testo che verrà affidato alle Commissioni competenti del Senato presso le quali le Rappresentanze di Categoria avanzeranno richiesta di audizione. Ha di fatto inizio una seconda fase di dialogo con le Istituzioni dello Stato nel tentativo di avviare un confronto con il Parlamento che consenta di raggiungere l obiettivo di salvaguardare il nostro lavoro, le nostre imprese e le nostre famiglie. La richiesta di audizione alla X Commissione Industria, Commercio e Turismo avanzata il 30 gennaio trova riscontro nella convocazione per lunedì 6 febbraio, successivamente aggiornata a martedì 7 febbraio, causa la nota nevicata romana. Le Rappresentanze Nazionali del settore taxi riunite a Firenze il primo di febbraio mettono a punto una strategia di intervento emendativa che tende ad agire in modo chirurgico sul testo dell art. 36 del Decreto 1/2012 Cresci Italia con l obiettivo di ridefinire il ruolo ed i poteri dell Authority e ricondurre ogni intervento sulla normativa riguardante il numero delle licenze, tariffe e regole all interno della potestà regionale e comunale come previsto dal Titolo V della Costituzione. Il documento finale emendativo della Categoria viene messo a punto dai Delegati Nazionali nel tardo pomeriggio di lunedì 6 febbraio e presentato alla X Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato 24 ore dopo con l esposizione dello stesso affidata al nostro Presidente, Raffaele Grassi. Enrico Marcora e Bruno Dapei L azione portata avanti da Regione Lombardia, cui ha fatto seguito con analogo provvedimento la Regione Veneto, ha portato la conferenza per le Regioni e le Province autonome a presentare attraverso la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio un pacchetto di emendamenti sul tema taxi coerente con le Intese sottoscritte con la Categoria e tese verso il condiviso obiettivo di riconfermare le competenze di cui al titolo V della Costituzione in capo a Regioni e Comuni. Alla scadenza del termine per la presentazione vengono registrati circa 2300 emendamenti, dei quali 63 riguardano i punti da noi sollecitati all art. 1 comma 5 e all art. 36. Molti sono tra loro identici seppur sottoscritti da Senatori di diversa estrazione politica, gli emendamenti presentati dalla Categoria sono fatti propri sia da Senatori del PD (Armato - De Luca) sia da Senatori del PDL (Ghigo e altri), sia da formazioni indipendenti (Piscitelli di Coesione Nazionale). Anche gli emendamenti, che abbiamo definito chirurgici messi a punto dalla Categoria a Firenze, vengono ripresi dai Senatori Giarretta - Bonfrisco e dal Senatore Sangalli e altri su testi molto simili e in qualche caso uguali. La svolta politica avviene con la presentazione il 23 febbraio del testo a firma dei relatori Senatori Bubbico (PD) e Vicari (PDL) con la conseguente evoluzione nei testi 2 e 3 ed approvazione definitiva da parte della Commissione dell emendamento (testo 3) nell ultima seduta del 28 febbraio u.s. Il Decreto Cresci Italia affronta quindi l aula del Senato dove il Governo presenta il maxi emendamento 1.900, che raccoglie il lavoro emendativo approvato dalla X Commissione, sul quale pone la questione di fiducia ottenendola a maggioranza il 1 marzo u.s. Come sempre si è scatenata una diatriba mediatica, su chi ha vinto, chi ha perso, chi ha fatto passi indietro tanto da far intervenire il Presidente del Consiglio Monti il 2 marzo in conferenza stampa a margine dell impegno europeo di Bruxelles di sottoscrizione dell impegno degli Stati di inserire il pareggio di bilancio nelle loro rispettive Costituzioni. Io credo che a distanza di 60 giorni dai primi di gennaio, quando l orgia mediatica liberista, termine che ho già usato per definire quel periodo di tempo che va dalla metà di dicembre ai primi di gennaio di quest anno, aveva gettato nello sconforto tutti i tassisti italiani e le loro famiglie, siamo passati con immediatezza dalla liberalizzazione alla regolazione indipendente in materia di trasporti, quindi abbiamo convinto il Governo che aprire al cumulo delle licenze avrebbe potuto portare al formarsi di una posizione dominante e che era l esatto contrario di ciò che si voleva, come hanno pubblicamente dichiarato Monti e Catricalà al varo il 20 gennaio del Cresci Italia. Il Governo ha fatto la scelta di mantenere il servizio taxi nel campo della regolazione in coerenza con quanto deciso pochi giorni prima con l approvazione della conversione in legge del Salva Italia : contestualmente ha XII

13 Pozzato, Tranchida, Baroncini, Rossi Massimo Pagani anche però aperto un conflitto istituzionale tra poteri dello Stato, partendo dalla valutazione liberista che allo stato attuale i soggetti regolati (tassisti) possano aver proceduto alla cattura dei regolatori (Regioni e Comuni) e di conseguenza la necessità di trasferire questi poteri ad un altro soggetto: appunto la nascente Authority indipendente dei trasporti, da qui il conflitto istituzionale che è stato oggetto di discussione e ricomposto dalle forze politiche e dal Governo con la presentazione dell emendamento (testo ter) poi ricompreso nel maxi emendamento del Governo Queste che seguono sono le parole con le quali il Sottosegretario De Vincenti presenta nell aula del Senato il 29 febbraio, il maxiemendamento 1.900: omissis All interno di questo è contenuta la soluzione trovata per il tema taxi che, come altri, ha occupato molto spazio nelle cronache degli ultimi tempi. Riteniamo che essa sia una soluzione equilibrata. Rilevo che anche nel decreto-legge originario l Autorità non era chiamata ad emettere le licenze, ma a stabilire qual era il numero di licenze congruo per ogni Comune. Quella che è stata trovata è una soluzione di equilibrio istituzionale molto importante. E chiaro che le licenze vengono conferite dai sindaci, i quali lo fanno contemporaneamente su parere dell Autorità. Pertanto, se si discostano dalle analisi fatte da quest ultima circa le caratteristiche del tessuto urbano e della mobilità nella loro città, lo motivano. Si tratta di un fatto di trasparenza democratica e di chiarezza nell assunzione di responsabilità di fronte ai cittadini. Reputiamo che questa sia una soluzione equilibrata che apre una nuova fase anche in questo settore. Non ci sarà bisogno di andare per aule di tribunali se tutti gli attori di questa riforma faranno pienamente la loro parte, a partire dall Autorità che nel fornire il proprio preventivo parere dovrà tenere conto non solo del confronto nell ambito di realtà comunitarie comparabili, a seguito di una istruttoria sui costi e benefici anche ambientali ma anche in relazione a comprovate ed oggettive esigenze di mobilità dalle caratteristiche demografiche e territoriali. Tutte le leve regolamentari del servizio sono nelle mani del decisore pubblico di livello Regionale e Comunale (organizzazione, licenze, tariffe, turni etc.) rafforzate dalla modifica del Titolo Quinto della Costituzione operata nel 2001, assistiti con la riforma avviata dalla nascente Autorità di regolazione dei trasporti. Noi diciamo con forza che condividiamo questo quadro normativo che nel corso degli anni di storia democratica del nostro paese è stato delineato e nei quali i tassisti italiani hanno profuso ed investito energie fisiche ed economiche che sicuramente non possono essere azzerate con un tratto di penna. Un quadro normativo che ha consentito la nascita in Lombardia, nel gennaio 2003 e dopo un periodo quinquennale di sperimentazione, di una avanzata disciplina del servizio taxi nel bacino aeroportuale lombardo che vede territorialmente coinvolte tre province, gli aeroporto di Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio e i servizi taxi di 41 Comuni con il coinvolgimento del 99% delle imprese taxi operanti sul territorio triprovinciale, rimuovendo, ante litteram, quelle restrizioni territoriali al servizio auspicate nel 2004 dall Autorità Garante ed oggi contenute nel testo di riforma. L esperienza lombarda dimostra come non sia necessario pensare a nuove iniziative nazionali di carattere legislativo per decidere al centro quelle che oggi gli Enti deputati possono già fare in forza dei poteri già delegati agli stessi dalla Costituzione: l esperienza internazionale sullo sviluppo dei servizi taxi ha dimostrato che le caratteristiche territoriali hanno grande importanza nella scelta del modello organizzativo, ne consegue che più il potere di decisione è vicino a ciò che si vuol regolare e migliori saranno i risultati, da qui l indispensabilità dell equilibrio istituzionale raggiunto tra Authority, Comuni e Regioni. XIII

14 Ho dedicato molto spazio al tema istituzionale delle Riforme perché debbo dire che in tanti anni di attività sindacale in rappresentanza dei regolati non ho mai catturato un regolatore, ho sì contribuito, in modo trasparente e condiviso, a portare il servizio taxi là dove qualcuno pensa ancora oggi di non andare. Se parlo a voi di extraterritorialità, voi che dal 1984 lavorate di concerto con i Comuni di Rozzano, Corsico, Assago, voi che da sempre lavorate fianco a fianco con i colleghi di Segrate e Peschiera sin da quando nel Francesco Mancuso e Romeo Bellon 1981 è nato il servizio taxi di quei Comuni, voi che dal 1998 (14 anni or sono) lavorate fianco a fianco con i colleghi dei 41 Comuni del sistema aeroportuale lombardo pienamente integrato sotto ogni profilo, tariffario e non, in un contesto territoriale dove l utenza paga solo e soltanto quello che segna il tassametro in modo automatico, se dico a voi di extraterritorialità vi stupisce? Per altri è un mondo sconosciuto, che non si vuole conoscere. Extraterritorialità, con l assenso dei sindaci, uso collettivo, maggiore libertà di sostituzione sui turni primari o integrativi, turni integrativi proporzionali alla domanda di servizio, tariffe predeterminate su percorsi prestabiliti, concorsi onerosi per il rilascio di nuove licenze con compensazione economica agli attuali titolari, la maggiore professionalizzazione degli operatori: questi sono i contributi della Categoria alla riforma del servizio. Ma sarebbe anche ingiusto passare sotto silenzio le argomentazioni che abbiamo combattuto e saputo superare: no alla titolarità plurima (più licenze in capo ad un unico soggetto) no alla doppia licenza compensativa no ad adeguate compensazioni una tantum no a licenze part time Ritengo di poter affermare da questa assise che se ciascun attore di questa riforma, Authority, Regioni, Comuni, operatori tassisti del settore farà la sua parte in buona fede e nel reciproco rispetto istituzionale non ci sarà proprio bisogno di percorrere la strada della giustizia amministrativa che il comma 8 bis prevede. Seguiamo con attenzione l iter legislativo del Cresci Italia, anche per migliorarlo se sarà possibile, per poi metterlo in pratica. Cosa ci aspetta nei prossimi 4 anni? Per noi tassisti milanesi una grande sfida ci aspetta: Milano è la terza città europea che ha messo in campo la congestion charge. Milano è la città sede dell Expo Il tutto condito da una crisi della domanda diretta figlia della crisi economica e produttiva del nostro Paese. Dopo Londra e Stoccolma anche a Milano entrare nello stretto tessuto urbano nella città costa, e costa per il momento 5 euro al giorno, diciamo subito con chiarezza che è un provvedimento che condividiamo perché il livello di soffocamento da traffico del centro urbano era ormai diventato insostenibile, non solo in termini sanitari ma anche in termini di mobilità, quando abbiamo dovuto riscontrare che è persino difficile trovare lo spazio disponibile per far salire e scendere la gente, figuriamoci trovare un parcheggio per l auto visto che noi stessi dobbiamo restare in doppia fila a causa dell occupazione degli spazi dedicati al servizio taxi. Quali gli effetti dopo il primo periodo di sperimentazione? La presenza dei veicoli privati è visivamente percepibile e tecnicamente valutata in un - 30%. Con la tempestività che li contraddistingue i tassisti hanno immediatamente sfruttato la maggiore mobilità nell area C, non solo quando la stessa è la destinazione dell utente, ma anche quando il punto di arrivo è al di là dell area: il risultato è una maggiore presenza e visibilità del servizio agli occhi dei cittadini - utenti. Il prezzo delle corse che coinvolgono un percorso in area C è diminuito del 30%, frutto della maggiore mobilità garantita: i primi ad accorgersi, oltre ai tassisti, i clienti abituali che finalmente apprezzano il servizio per quello che è: un rapido trasporto porta a porta ad un prezzo accessibile non più profondamente drogato da attese interminabili nel traffico caotico del centro. Finalmente si trasporta e ci si accorge che costa poco e comunque meno. Ovviamente anche i tassisti hanno misurato il contrarsi delle entrate, soprattutto in un momento storico di contrazione economica generale che stiamo vivendo: per il momento alla contrazione del costo/corsa non ha fatto riscontro un aumento della domanda, ma sono convin- XIV

15 Nereo Villa e Hailemichael Fesehatsion to che i milanesi, per definizione efficaci ed efficienti, non ci metteranno molto a far quadrare l equazione meno privato = più pubblico a minor costo = maggior utilizzo del trasporto pubblico, taxi inclusi. E questa è una sfida che noi dobbiamo saper cogliere dedicando maggiore attenzione operativa all area C, maggiore frequentazione anche in movimento a vuoto su direttrici identificate e stabililte, maggiore distribuzione di posteggi anche di minori dimensioni fittamente distribuiti. Emilio Boccalini Non ho una ricetta preconfezionata, ma sono convinto che con l aiuto e i suggerimenti di tutti, tassisti, rappresentanti sindacali, e centrali radiotaxi, sapremo trovare un mix di soluzioni per dotare l area C di un servizio taxi efficace ed efficiente. L Expo 2015 avrà luogo nella nostra città tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2015, il tema proposto è Nutrire il pianeta, energia per la vita, l evento porterà a oltre 20 milioni di euro di investimento in infrastrutture in parte già in corso di realizzazione. In termini previsionali si valuta un afflusso di 18/20 milioni di visitatori, anche se le stime vengono sempre più spesso riviste al ribasso anche in termini sostanziali, inizialmente le stime prevedevano 30 milioni di visitatori, con una media giornaliera di visitatori/ giorno circa. Al solo fine di trasmettervi il peso di questi numeri, l ultima Fiera del Mobile nell aprile 2011 ha avuto visitatori in 6 giorni con una media giornaliera di circa visitatori/giorno. Da questi dati, seppur di massima, possiamo fare una valutazione di orientamento dimensionale della fornitura del servizio taxi necessario per l evento che si va organizzando. E un argomento che va approfondito anche e soprattutto in termini tecnici, con particolare riferimento alle tipologie di trasporto che, messe a disposizione dei visitatori, verranno utilizzati dagli stessi. Le normative di regolazione esistenti del servizio taxi e quelle in corso di determinazione, consentiranno di far fronte al temporaneo previsto aumento della domanda di servizio con interventi di carattere temporaneo e non strutturale finalizzati comunque all assolvimento delle contingenti necessità di servizio che si verranno a determinare. Pertanto è necessaria una presenza del settore del trasporto con taxi nelle strutture pubbliche organizzative che si occupano di trasporti nell ambito della più complessiva organizzazione dell evento Expo 2015 in modo da poter affrontare le necessità di trasporto persone di nostra competenza con efficacia ed efficienza. CONCLUSIONI Con questa relazione stesa a due mani con il contributo fattivo di Emilio Boccalini, ho cercato di descrivere quattro anni di impegno sindacale quasi sempre svolto in un quadro unitario con le non poche Organizzazioni Sindacali e Associazioni di Categoria di livello locale, regionale e nazionale, unità che ritengo, pur nelle difficoltà via via incontrate, un elemento necessario ed indispensabile per giungere a quei risultati comunemente raggiunti. Colgo l occasione per salutare i colleghi che, provenienti da varie realtà territoriali, hanno voluto presenziare a questa nostra Assemblea Congressuale. Un Assemblea Congressuale che per sua natura disegnerà il futuro di questa Organizzazione nominando i componenti del futuro Consiglio Provinciale. E in questo quadro che voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato nel Consiglio e coloro che per la prima volta hanno espresso la volontà di partecipare attivamente alla vita associativa della nostra Organizzazione. Voglio concludere questa relazione rispondendo a tutti voi alla domanda che tutti gli associati mi rivolgono con apprensione: ma è finita qui? Cosa ci dobbiamo aspettare per il nostro domani? La risposta è dentro di noi, nella nostra volontà di essere protagonisti del nostro futuro, nel saper affrontare e risolvere le sfide che via via ci si presentano in un quadro di scelte concordate e condivise con gli Enti di Regolazione accomunati da un unico obiettivo a tutela del servizio, delle nostre imprese ed in definitiva delle nostre famiglie. Un grazie a tutti per avermi così pazientemente ascoltato. Nereo Villa XV

16 CONFRONTO TESTI TESTO PRESENTATO DAL GOVERNO MARTEDI 17/01/12 TESTO DL 1/2012 (GOVERNO) RICHIESTE CATEGORIA 7/2 PRESENTATE IN X COMMISSIONE TESTO LICENZIATO DAL SENATO 01/03/2012 Art. 1 e 5 esclusione autoveicoli idem Inserire autoservizi pubblici non di linea Inserito trasporto pubblico non di linea Art a.2 Mobilità urbana collegata a stazioni porti e aeroporti Art. 36, resto idem abrogare Mantenuta versione del Governo ed ampliata al trasporto merci e passeggeri in generale Art Taxi - poteri all Autorità: licenze, tariffe, qualità a) Determinazione numero delle licenze Autorità - una tantum doppia licenza compensativa b) Titolarità plurima + licenze + sostit. generica c) Lic. part time d) Attività extra territoriali previo assenso sindaci e) Servizi integrativi taxi collettivo f) Libertà tariffe - determinazione autoritativa (in capo all Autorità) Art. 36 punto 8, resto idem a) idem b) eliminata la titolarità plurima resto idem c) idem d) idem e) idem f) idem 8 Authority monitoraggio e verifica a) abrogazione b) abrogato e sostituito con modifica L. 21/92 c) abrogazione d) modificato e trasferito in modifica L. 21/92 e) abrogato e trasferito in modifica L. 21/92 f) abrogazione Riscritto totalmente 8 Authority monitoraggio e verifica. Potere a comuni e regioni previa acquisizione parere preventivo Authority a) completamente rivisitato, no autorità esclusiva, no doppia licenza compensativa, no una tantum b) libertà organizzativa c) licenze part time abrogato New c) (ex f), tariffe:ok predeterminata, no determinazione autoritativa (in capo all Authority) d) nuovo - professionalizzazione operatori 8 bis possibilità Authority ricorso TAR Lazio + 3 interventi sulla 21/92 a) uso collettivo b) extra territorialità su accordi sindaci c) sostituzione nel turno integrativo o turno assegnato Consulenza Legale Informiamo tutti gli associati al S.A.Ta.M. che è a disposizione presso gli uffici del Sindacato il servizio di Consulenza Legale in convenzione con lo Studio Legale Mordenti. Per usufruire di questo importante servizio è sufficiente fissare un appuntamento, telefonando negli orari d ufficio al n Sindacato Artigiani taxisti di Milano e Provincia CORSO DI PREPARAZIONE PER L ISCRIZIONE AL RUOLO PROVINCIALE DI CONDUCENTE DI AUTOVETTURE Direzione Sindacale: Milano - Via Messina, 57 Tel Fax: Uffici Amministrativi: Milano - Via Messina, 57 Tel Fax: XVI

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