Più dinamici i negozi non specializzati. Forte presenza di imprenditori stranieri nel commercio ambulante

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1 4 dossier Le tendenze del commercio al dettaglio a Modena N Più dinamici i negozi non specializzati. Forte presenza di imprenditori stranieri nel commercio ambulante ell ambito dell accordo quadro tra Provincia e Camera di commercio di Modena per la strutturazione di un sistema integrato di servizi alle imprese della provincia di Modena, è nato un progetto che ha l obiettivo di monitorare il comparto del settore del commercio al dettaglio provinciale sia negli aspetti strutturali che in quelli dinamici con riferimento all ultimo decennio. Il contributo della Camera, attraverso il Centro Studi e Statistica, si concretizza nell analisi, quantitativa e qualitativa, dei dati demografici delle imprese del settore commercio al dettaglio tratti dall archivio del Registro Imprese. A questi si aggiunge la rilevazione sulla Grande Distribuzione Organizzata focalizzata sugli ipermercati, i supermercati, i grandi magazzini e i minimercati e condotta annualmente per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Alla valutazione della struttura distributiva esistente al 31 dicembre 29 si affianca il confronto temporale degli stessi dati in più momenti dell ultimo decennio e cioè al 31 dicembre del 22, del 26 e del 28. I raggruppamenti merceologici seguono la classificazione ISTAT delle attività economiche (ATECO). La Provincia presenta i dati dell Osservatorio Regionale del Commercio, alimentato dalle autorizzazioni commerciali rilasciate dai Comuni. LOCALIZZAZIONI 1 Al 31 dicembre 29 risultano iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Modena localizzazioni Goretta Romagnoli Elaborazione dati a cura di Roberto Fontana attive del settore commercio al minuto, pari al 1,7% delle unità locali complessive provinciali. Di queste, il 7,% è costituito dai punti vendita del commercio in sede fissa e il 15,4% dagli ambulanti. I rimanenti esercizi commerciali sono, in ordine di numerosità decrescente, le tabaccherie, i distributori di carburanti, le edicole e rivendite di giornali, le farmacie e, per ultime, le forme innovative quali il commercio via Internet o via TV (fig. 1). Piuttosto limitata è la diffusione dei distributori automatici. Tra i negozi in sede fissa è netta la prevalenza dei punti vendita non (77,2%) rispetto a quelli (22,8%). Proporzioni similari si ritrovano anche nel settore del commercio ambulante: gli operatori che trattano prodotti non sono il 78,4% degli ambulanti complessivi. La quota più rilevante (34,8%) dei negozi in sede fissa non commercia articoli di abbigliamento, calzature e pelle ed è concentrata per il 34,5% nel solo comune di Modena. Il 6% circa dei negozi di tipo alimentare riguarda esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti e bevande (minimercati, supermercati o ipermercati (fig. 2). Si registra, infine, la chiara prevalenza dei negozi in sede fissa specializzati 2 (82,4%) su quelli non specializzati 3 (fig. 2). Rispetto all anno 22 il totale provinciale dei punti vendita registra un aumento dell 8,3%. La dinamica demografica degli ultimi sette anni risulta molto positiva dal 22 al 26 (+7,5%), mentre nel triennio l aumento è limitato allo,8% (+,3% la variazione 28-29).

2 dossier 5 Figura 1. Localizzazioni attive in provincia di Modena del commercio al minuto al 31 dicembre 29 (valori %) Commercio in sede fissa 7, Ambulanti 15,4 Distributori automatici,4 Commercio via internet, TV ecc. 2, Farmacie 2,1 Edicole, rivendite di giornali 2,4 Tabaccherie 4,7 Distributori di carburanti 3, Figura 2. Localizzazioni attive del commercio in sede fissa della provincia di Modena per macrotipologia al 31 dicembre Esercizi esercizi Esercizi esercizi specializzati Esercizi non esercizi non esercizi Esercizi non specializzati non specializzati non Non specializzati specializzati Specializzati Alimentari Non non Fonte: Centro Studi e Statistica CCIAA di Modena, elaborazioni banca dati StockView. Le specializzazioni e i singoli settori merceologici hanno registrato nel tempo andamenti diversi tra loro. Emerge la tendenza a un aumento dei negozi non specializzati, siano essi con prevalenza di prodotti che non (fig. 3). Risultano invece in sofferenza i punti vendita con una specifica specializzazione, in modo particolare se trattano generi (fig. 4). Infatti i negozi in sede fissa non specializzati incrementano del 45,6% dal 22 al 29, di cui il 23,5% nel primo quadriennio (22-26), il 17,9% dal 26 al 29 e il 13% nell ultimo anno di osservazione. I negozi in sede fissa specializzati presentano, al contrario, un bilancio meno positivo: nel complesso risultano in aumento dell 1,1% dal 22 al 29 ma come effetto di un primo incremento del 5,3% tra il 22 e il 26 e una successiva diminuzione del 4,1% nell ultimo triennio e del 3,2% nell ultimo anno. Spicca il costante ridimensionamento del numero di punti vendita specializzati nei prodotti : dal 22 si riducono di quasi un quarto ( 23,3%), il 15,8% è da imputare al solo anno 29. Il commercio ambulante (fig. 5) presenta un evoluzione globalmente positiva e dal 22 segna un aumento del 1,2%. Anche in questo ambito, però, la specializzazione alimentare risulta sfavorita e dall anno 22 accusa una riduzione del 9,2%. L analisi limitata al solo 29 sembra indicare un recupero delle posizioni perdute grazie a un incremento del 4,7% degli ambulanti che trattano generi. Al contrario, la numerosità degli operatori ambulanti di prodotti non segna, dal 22, un andamento di continua crescita e raggiunge un risultato positivo pari a +17,1%. Complessivamente in aumento le attività del commercio 1 Per localizzazioni si intendono sia le sedi di impresa che le semplici unità locali. 2 Gli esercizi specializzati trattano una o poche tipologie di prodotto. 3 Gli esercizi non specializzati trattano diverse tipologie di prodotto.

3 Fonte: Centro Studi e Statistica Cciaa di Modena, elaborazioni banca dati StockView. 6 Figura 3. Localizzazioni attive del commercio in sede fissa non specializzato nella provincia di Modena Non specializzati Alimentari Non specializzati Non non Figura 4. Localizzazioni attive del commercio in sede fissa specializzato nella provincia di Modena Specializzati Alimentari Specializzati Non non Alimentari Figura 5. Localizzazioni attive del commercio ambulante nella provincia di Modena Ambulante Alimentare alimentare Ambulante Non non Alimentare alimentare

4 dossier 7 Figura 6. Localizzazioni attive del commercio al minuto per ambito territoriale nella provincia di Modena al 31 dicembre 29 (valori %) Valle del Panaro 1,9 Valle del Secchia 12,7 Bassa Pianura 12,3 Carpi 11,7 Frignano 8,3 Modena 44,1 a normativa speciale. Le farmacie sono costantemente in positivo in tutto il periodo osservato; per le tabaccherie, invece, l incremento totale dal 22 al 29 del 6,% incorpora una flessione nell ultimo anno dello,7%. Andamento analogo per le edicole, che aumentano del 5,1% dal 22 ma nell ultimo anno calano del 3,4%. Infine risulta l aumento delle forme di commercio a distanza (+1%), concentrato per il 5% nell ultimo triennio; in lieve flessione, invece, i distributori di carburanti ( 1,%). È significativo evidenziare la distribuzione delle localizzazioni per ambiti territoriali: emerge, infatti, una forte concentrazione nell area Modena dove sono dislocati punti vendita, pari al 44,1% del totale (fig. 6). Al contrario, l ambito Frignano è quello con minori presenze: solo 787 localizzazioni e cioè l 8,3% del totale. Limitando l esame ai soli punti vendita del commercio in sede fissa e ponendoli in relazione alla popolazione residente nelle aree geografiche individuate, emerge che nella provincia di Modena esistono in media 9,5 punti vendita ogni 1. residenti (fig. 7). I singoli ambiti geografici oscillano di poco intorno alla media provinciale a eccezione del territorio del Frignano in cui si contano 13,5 localizzazioni ogni 1. residenti. SEDI L esame dei dati attinenti alle sedi di imprese fornisce informazioni sulla qualità della struttura imprenditoriale occupata nelle attività di commercio al dettaglio. Al 31 dicembre 29 risultano 7.91 sedi iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Modena per attività di commercio al minuto. Si tratta del 1,4% delle imprese totali della provincia. Come per le localizzazioni, la parte prevalente delle posizioni iscritte esercita un attività di commercio al dettaglio in sede fissa (63,5%) o di commercio ambulante (19,4%) (fig. 8). Il rimanente 17,1% è composto da tabaccherie, edicole, farmacie, commercio via Internet e TV, distributori automatici e di carburanti. Dall anno 22 all anno 29 il totale delle sedi risulta in aumento del 5,2%, pari a 348 nuove imprese. Il periodo si conferma, analogamente alle localizzazioni, particolarmente favorevole ed è infatti in questo arco di tempo che il numero delle sedi di impresa aumenta del 5%. Dal 26 al 29, invece, il numero degli operatori iscritti rimane sostanzialmente stabile (+,1%). Osservando il numero delle imprese negli ultimi sette anni in termini di valori assoluti, le specializzazioni che più hanno attirato le nuove iniziative imprenditoriali sono state gli esercizi dei non specializzati e l attività degli ambulanti non ; gli esercizi più abbandonati sono stati, invece, gli specializzati. FORMA GIURIDICA Per forma giuridica si intendono la tipologia di impresa a cui fa capo un azienda e le norme ad essa conseguenti. Le possibili forme giuridiche sono: impresa individuale, società di persone, società di capitali, altre forme (cooperative, consorzi ecc.). Le imprese modenesi del settore commercio al minuto sono costituite per gran parte nella forma di impresa individuale (fig. 9). Alla fine del 29 le imprese individuali rappresentano il 66,1% del settore, le società di persone circa un quarto (25,3%), mentre le società di capitali si limitano all 8,3%. La quota di cooperative e consorzi è residuale (,3%) per numero di unità presenti ma non certo per le dimensioni e il peso economico delle strutture commerciali gestite. Considerando il settore nella sua globalità, da queste informazioni si deduce una sensibile concentrazione del numero delle imprese nella piccola dimensione. Più nel particolare, vediamo che l 85,9% di tutte le società di capitali gestisce attività del commercio in sede fissa. In questo ambito le imprese individuali sono la maggioranza degli operatori, e infatti rappresentano il 56,2% delle imprese, le società di persone sono il 25,3%

5 8 Figura 7. Incidenza delle localizzazioni attive del commercio in sede fissa per 1. residenti per ambito geografico della provincia di Modena al 31 dicembre Bassa Pianura Carpi Modena Frignano Valle del Panaro Valle del Secchia Media provinciale Bassa Pianura Carpi Modena Frignano Valle del Panaro Valle del Secchia media provinciale e le società di capitali l 11,2%. Il confronto di questi dati con la situazione esistente alla fine del 22 segnala un rafforzamento della dimensione economica degli operatori del settore: le società di capitali, infatti, passano dall 8% all 11,2% e a questo corrisponde un ridimensionamento dell incidenza sia delle imprese individuali sia delle società di persone. Cambiano notevolmente le proporzioni se ci riferiamo all attività di commercio ambulante. L impresa individuale, infatti, è peculiare di questa forma di commercio: la quota degli imprenditori individuali sul totale degli operatori sfiora il 9%, le società di persone sono il restante 9,9%. Praticamente inesistenti le società di capitali (appena lo,1%). Questa struttura si mantiene senza variazioni significative dal 22. IMPRENDITORIA STRANIERA Limitatamente alle sole imprese individuali è possibile indagare lo stato di nascita dell imprenditore. Dalle elaborazioni effettuate emerge che delle complessive e fissa imprese individuali del settore commercio al minuto, 722 (pari al 15,4%) sono gestite da titolari stranieri. Il Marocco e la Cina sono i due Stati di nascita più rappresentati. Infatti nel 29 gli imprenditori marocchini sono 33, pari al 42% di tutti gli imprenditori individuali stranieri, e sono occupati prevalentemente in un attività di commercio ambulante (86,5%). Rispetto all anno 22 la loro presenza è quasi triplicata. Gli imprenditori cinesi, invece, sono 19, pari al 15,1% dei titolari stranieri; più della metà di loro (55,%) sono ambulanti e anch essi hanno triplicato la loro presenza rispetto al 22. Meno rappresentati, ma con trend di crescita della presenza sempre positivo, sono, tra gli altri, il Pakistan, la Nigeria, la Tunisia, il Ghana, il Senegal e il Bangladesh. In generale si può affermare che il commercio ambulante attrae quasi il 6% dei commercianti stranieri e si rileva che alla fine dell anno 29 un imprenditore su tre di questo comparto è nato in uno Stato estero. Figura 8. Sedi di imprese attive della provincia di Modena del settore commercio al minuto al 31 dicembre 29 (valori %) Commercio in sede fissa 63,5 Distributori automatici,4 Distributori carburanti 3,2 Commercio via Internet, TV ecc. 2,3 Tabaccherie 6,1 Edicole e rivendite giornali 3, Farmacie 2,3 ambu 19,4 Ambulanti 19,4 4 Definizioni statistiche esercizi della Grande Distribuzione Organizzata. Grande magazzino: esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo prevalentemente non alimentare che dispone di una superficie di vendita non inferiore a 4 mq e di almeno 5 distinti reparti, ciascuno dei quali destinato alla vendita di articoli appartenenti a settori merceologici diversi e in massima parte di largo consumo. Supermercato: esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all uscita, che dispone di una superficie di vendita non inferiore a 4 mq e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo e in massima parte preconfezionati nonché, eventualmente, di alcuni articoli non di uso domestico corrente. Minimercato: esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare con una superficie di vendita che varia tra 2 e 399 mq e che presenta le medesime caratteristiche del supermercato. Ipermercato: esercizio al dettaglio in sede fissa con superficie di vendita superiore a 2.5 mq, suddiviso in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali avente, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.

6 dossier 9 GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA 4 L indagine statistica annuale sulla Grande Distribuzione Organizzata ha per obiettivo l approfondimento conoscitivo del particolare segmento della rete in sede fissa a cui appartengono i punti vendita dei moderni canali distributivi (ipermercati, supermercati, minimercati, grandi magazzini). Si tratta di esercizi al dettaglio non specializzati che trattano la vendita di diverse tipologie di prodotti presenti all interno dello stesso esercizio, con prevalenza o meno di quelli, e che rispondono a determinati requisiti di superficie di vendita (SV). A differenza dei dati tratti dall anagrafe del Registro Imprese, questa fonte fornisce anche le informazioni sulle SV degli esercizi. Al termine dell anno 29 la struttura della grande distribuzione nella provincia di Modena si basa su un totale di 27 punti vendita e una SV complessiva di mq. Dalla tabella 1 emerge che la SV è particolarmente concentrata negli 11 ipermercati, che da soli occupano un estensione pari a mq, il 3,4% della superficie totale. I supermercati, invece, rappresentano il 55,6% di tutti i punti vendita della grande distribuzione e si estendono sul 45,9% della superficie totale. I minimercati rappresentano il 33,8% dei punti vendita ma proprio per la loro natura di esercizi di ridotte dimensioni impegnano solo il 9,5% della superficie complessiva. Vi è anche una concentrazione geografica, in quanto nel comune di Modena opera il 23,2% degli esercizi totali della provincia. Come mostra la figura 1, dall anno 22 la rete di vendita della grande distribuzione organizzata ha registrato importanti variazioni: spicca l aumento della SV occupata dai supermercati (+49,2%) e della superficie degli ipermercati (+3,5%). Al contrario, grandi magazzini e minimercati registrano un ridimensionamento, rispettivamente, del 14,8% e 9,5%. IMPRESE FEMMINILI Infine una nota sulle imprese femminili, cioè le imprese la cui percentuale di partecipazione femminile è superiore al 5%. Si premette che il grado di partecipazione femminile è desunto dall eventuale quota di capitale sociale detenuta da ciascun socio donna e dalla percentuale di donne presenti tra gli amministratori o titolari o soci dell impresa. Sulla base dei dati del Registro Imprese risulta che delle imprese femminili complessivamente registrate, le attività al dettaglio risultano essere il settore preferito dalle imprenditrici donne, che lo scelgono nel 19,% dei casi (2.652 imprese). Fra tutti i settori economici della provincia, inoltre, il commercio al minuto è terzo per presenza di imprese femminili con un incidenza pari al 37%. Gli altri settori più tipicamente femminili sono le attività di servizi di lavanderia, parrucchieri e trattamenti estetici (61,9%) e il settore del tessile-abbigliamento (39,2%). Figura 9. Imprese attive del commercio al dettaglio per forma giuridica in provincia di Modena al 31 dicembre 29 (valori %) Società di persone 25,3 ne Società di capitali 8,3 Cooperative, consorzi ecc.,3 Tabella 1. Consistenza della Grande Distribuzione nella provincia di Modena al 31 dicembre 29 Tipologia dditte individuali 66,1 Figura 1. Grande Distribuzione Organizzata in provincia di Modena: superficie di vendita (mq) SV (mq) Totale provincia di cui capoluogo anno Anni Superficie di vendita (mq) % superficie sul totale Ipermercati ,4 Grandi magazzini ,2 Supermercati ,9 Minimercati ,5 Fonte: Centro Studi e Statistica CCIAA di Modena. Ipermercati ipermercat Grandi grandi magazzini Supermercati supermerca Minimercati minimercat Fonte: Centro Studi e Statistica CCIAA di Modena.

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