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1 D.G.R. n. VII/20750 del MODIFICA ALLA D.G.R. N DEL , AVENTE PER OGGETTO: "DIMENSIONAMENTO OTTIMALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE - PIANO REGIONALE SULLA BASE DEI PIANI PROVINCIALI AI SENSI DEL D.P.R , N. 233, ART. 3, C. 8", SU RICHIESTA DEGLI ENTI LOCALI DELLE PROVINCE DI BRESCIA, COMO, LECCO, MILANO, PAVIA E VARESE VISTO il D.P.R. del n. 233 Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 ; VISTO che, in attuazione del D.P.R. sopra richiamato, la Regione ha approvato la D.G.R. n del avente per oggetto Dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche - Piano regionale sulla base dei piani provinciali ai sensi del d.p.r , n.233, art.3, c.8 ; pubblicata sul B.U.R.L. del (4 supplemento straordinario al n. 9); VISTA la l.r n. 1, sul riordino del sistema delle autonomie in Lombardia, e in particolare il comma 121 dell art. 4 che disciplina le funzioni amministrative della regione ai sensi dell art. 138, comma 1 del D.L.vo n. 112 del 31/03/1998; CONSIDERATO che sono emerse in alcuni ambiti locali esigenze di revisione della rete scolastica per perseguire una migliore stabilità funzionale ed organizzativa; CONSIDERATO che, nell incontro tecnico del 22 luglio 2004, presso la sede regionale di Via Cardano 10, con i rappresentanti della Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro, del M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale, dell ANCI, dell I.R.E.R. e degli Assessorati provinciali all istruzione si è convenuto di adottare, per le modifiche del Piano regionale di dimensionamento per l anno scolastico 2005/06, le medesime modalità e procedure già definite per gli interventi di modifica approvati con la D.G.R. n del , come da documento allegato, trasmesso dall Assessore A. Guglielmo con la nota del , prot. n al M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale, all ANCI, all UNCEM e agli Assessorati provinciali all istruzione (all. 1 - parte integrante della presente deliberazione); VISTE le richieste pervenute dalle Amministrazioni provinciali delle province di Brescia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia e Varese che davano parere alle richieste dei Comuni e/o richiedevano la modifica della composizione delle seguenti istituzioni: provincia istituzioni interessate variazione n istituzioni BRESCIA BS 36, 37, 38, 39, 40, 44, 45, 48, 50, 52, , 101, 102, 111, 113, 201, 227, 228 e 233 COMO CO 27, 28, 29, 31, 37, 35, 38, 40, 56, 59 e 60 LECCO LC 6, 11, 18, 33 e LODI LO 27 b + 1 MILANO MI 180, 181, 182, 270, 394 e 395 PAVIA PV 5, 6, 7, 8, 28, 29 e 30 invariato VARESE VA 2, 3 e 4 1

2 ai fini di una più funzionale organizzazione delle attività didattiche e gestionali; VISTO il verbale della Conferenza di servizio del (all. 2 - parte integrante della presente deliberazione) dove sono state recepite le seguenti proposte: provincia istituzioni interessate variazione n istituzioni BRESCIA BS 44, 45, 48, 50, 52, 100, 101, 102, 111, 113, 201, 227,228 e 233 COMO CO 27, 28, 29, 31, 37, 35, 38, 40, 56, 59 e 60 LECCO LC 6, 33 e MILANO MI 180, 181, 182 Invariato PAVIA PV 7, 8, 29 e 30 Invariato VARESE VA 2, 3 e 4 escludendo quelle che riguardano BS 36, 37 38, 39 e 40, LC 11 e 18, LO 27 b, MI 270 per i motivi riportati nel suddetto verbale; VAGLIATE e assunte come proprie le valutazioni fatte dagli enti locali interessati che propongono le aggregazioni delle istituzioni scolastiche come elencato nell allegato 3, parte integrante della presente deliberazione; CONSIDERATO che, a seguito delle proposte accolte, il numero totale delle istituzioni scolastiche lombarde si riduce di due unità solo temporaneamente in quanto permane l'impegno del M.I.U.R. che tale riduzione riguarda solo la situazione di fatto e non intacca il contingente assegnato di posizioni dirigenziali complessivamente disponibile per eventuali successive esigenze, come già concordato in occasione della precedente D.G.R. n.7/15752 del ; ACQUISITO in sede di Conferenza di servizio il complessivo parere favorevole del M.I.U.R Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia; RILEVATO come nulla osti ad aderire alla proposte dei sopraelencati enti locali, approvate, per quanto di competenza, dal M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia; A voti unanimi espressi nelle forme di legge D E L I B E R A 1. di modificare la D.G.R. n del avente per oggetto Dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche - Piano regionale sulla base dei piani provinciali ai sensi del d.p.r , n. 233, art.3, c.8 ; pubblicata sul B.U.R.L. del (4 supplemento straordinario al n. 9) aderendo alla richiesta degli enti locali (Amministrazioni provinciali e comunali) delle province di Brescia, Como, Lecco, Milano, Pavia e Varese e approvate, per quanto di competenza, dal M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia così come elencato nell allegato 3, parte integrante della presente deliberazione, a decorrere dall anno scolastico p.v. 2005/06; 2. di trasmettere la presente delibera e i relativi allegati al M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, all ANCI Lombardia e alle Amministrazioni provinciali interessate dalle modifiche 2

3 apportate per l adozione dei rispettivi adempimenti di competenza; 3. di diffondere, attraverso pagine WEB, sul sito ufficiale della Regione Lombardia la presente delibera e i relativi allegati al fine di permettere un adeguata conoscenza dei suddetti documenti e un opportuno utilizzo dei dati a disposizione, considerata la numerosità dei soggetti coinvolti; 4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. IL SEGRETARIO 3

4 ALLEGATO 1 MODALITÀ E PROCEDURE DI MODIFICA DEL PIANO REGIONALE DI DIMENSIONAMENTO PER L ANNO SCOLASTICO 2005/06. In data 22 luglio 2004, presso la sede regionale di Via Cardano 10, è stato convocato una riunione tecnica con i rappresentanti della Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro, del M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale, dell ANCI, dell I.R.E.R. e degli Assessorati provinciali all istruzione per concordare modalità e procedure di eventuali modifiche del Piano regionale di dimensionamento per l anno scolastico 2005/06. Nella riunione, alla quale erano presenti rappresentanti della Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro, del M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale, dell ANCI, dell I.R.E.R. e degli Assessorati provinciali all istruzione di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova, Milano e Varese, si è convenuto di adottare, per le modifiche del Piano regionale di dimensionamento per l anno scolastico 2005/06, le medesime modalità e procedure già definite per gli interventi di modifica approvati con la D.G.R n. 7/15752, di seguito riportate: Possono procedere ad interventi di riorganizzazione della rete scolastica: i Comuni, le cui istituzioni scolastiche di scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione: a) abbiano subito una variazione del numero degli alunni, b) presentino particolari esigenze organizzative, c) necessitino di una riorganizzazione di tipo verticale; le Province, che hanno rilevato esigenze di trasferimento di sezioni staccate di scuole secondarie superiori da aggregare ad altra istituzione scolastica per un migliore equilibrio territoriale dell offerta formativa, o definito nuove soluzioni edilizie per le scuole con parametri dimensionali fortemente superiori a quanto previsto dal DPR 233/98. Requisiti: - rispetto dei parametri previsti dal DPR 233/98 e garanzia di stabilità dei suddetti parametri; - acquisizione di parere delle istituzioni scolastiche; - acquisizione di parere favorevole della Provincia sulle richieste dei Comuni. Modalità e scadenze per la presentazione delle proposte di modifica: per i Comuni le delibere del Comune, o dei Comuni interessati, corredate dal parere delle istituzioni scolastiche, devono essere trasmesse alla Provincia, per l acquisizione del parere favorevole, entro il ; per le Province 1) il parere favorevole della Provincia, per le modifiche proposte dai Comuni per le istituzioni scolastiche di scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione, deve essere inviato tassativamente entro il a: - Regione - Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro - M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale; 2) le delibere della Provincia, corredate dal parere delle istituzioni scolastiche, per le modifiche riguardanti l istruzione secondaria superiore, devono essere inviate tassativamente entro il a: - Regione - Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro 4

5 - M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale. Modalità e scadenze per la valutazione delle proposte presentate: La valutazione delle domande pervenute viene effettuata dalla Conferenza di servizio (Regione Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro, M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale ed Enti Locali proponenti), che può esprimere rilievi in relazione alla coerenza con i criteri stabiliti, entro il In fase di sintesi delle variazioni proposte dai Comuni e dalle Province la Conferenza verifica i loro effetti sul numero totale delle istituzioni scolastiche. In caso di riduzione si procederà ad accogliere le richieste di sdoppiamento avanzate da Province e Comuni al fine di non ridurre l attuale numero delle istituzioni scolastiche lombarde. La Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro, acquisito il parere favorevole del M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale, entro il presenta in Giunta la proposta di deliberazione di modifica del Piano regionale di dimensionamento. Milano 22 luglio

6 ALLEGATO 2 CONFERENZA DI SERVIZIO per modifiche al Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche c/o Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro Via Cardano 10 Milano 23 novembre 2004 Presenti: M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale: G. Pupazzoni e A. Tropea ANCI Lombardia: G. Piera Vismara Provincia di Brescia: G. Franchi e G. Tocchella Provincia di Como: G. Danielon Provincia di Lecco: R. Panzeri Provincia di Milano: R. Galli, L. Basilico e A. Lacroce Provincia di Pavia: V. Poma Provincia di Varese: E. Banfi R.L. - Direzione Formazione, Istruzione e Lavoro: Angiola Gerosa, Giorgio Muscojona e Gianfranca Murgia Vengono acquisite agli atti le comunicazioni delle province di: BERGAMO che segnala come unica proposta di modifica quella riguardante l istituzione BG 93 con parere sfavorevole della provincia in quanto la richiesta di sdoppiamento non è condivisa dai due Comuni ed è comunque sotto i parametri previsti dal D.P.R. 233/98; CREMONA, MANTOVA e SONDRIO che dichiarano di non aver ricevuto richieste dai Comuni per la scuola di base e non hanno esigenze di modifica per la scuola superiore. Esaminate le richieste presentate, si conviene che quelle sottoelencate sono tutte rispondenti alle disposizioni per le modifiche contenute nel documento concordato nell incontro del : provincia istituzioni interessate variazione n istituzioni BRESCIA BS 44, 45, 48, 50, 52, 100, 101, 102, 111, 113, 201, 227, 228 e 233 COMO CO 27, 28, 29, 31, 37, 35, 38, 40, 56, 59 e 60 LECCO LC 6, 33 e MILANO MI 180, 181 e 182 (vedi nota post-conferenza) invariato PAVIA PV 5, 6, 7, 8, 28, 29 e 30 (1) invariato VARESE VA 2, 3 e 4 Sono escluse le seguenti proposte: BS 36, 37, 38, 39 e 40 la richiesta di diversa composizione delle sopraelencate istituzioni scolastiche, pur condivisibile, viene proposta per l a.s. 2006/07. LC 11 e 18 la richiesta di diversa composizione delle sopraelencate istituzioni scolastiche ha avuto parere sfavorevole dalla Giunta Provinciale in quanto non è stata raggiunta la percentuale minima di 6

7 consenso (75% dei Comuni e dei relativi abitanti) indicata dal Comitato di Coordinamento della Provincia di Lecco nel caso in cui non siano unanimemente concordi i comuni interessati. LO 27 b la richiesta di sdoppiamento della suddetta istituzione scolastica è sotto i parametri previsti dal D.P.R. 233/98. MI 270 la richieste di sdoppiamento non è condivisa dai due Comuni ed è comunque sotto i parametri previsti dal D.P.R. 233/98. I Comuni interessati saranno informati degli esiti delle loro proposte dalle rispettive Amministrazioni Provinciali. 1) Si precisa che, per quanto riguarda la Provincia di Pavia, in sede di Conferenza si è convenuto che la proposta riguardante le istituzioni PV 05, 06, 28 (per la quale la Provincia aveva dato parere sfavorevole), poteva essere accettata nella nuova formulazione più funzionale e condivisa che l Assessore competente ha illustrato, impegnandosi, in tempi brevissimi, a far ratificare dai Comuni in una nuova conferenza di servizio (come da comunicazione del ). Milano Nota post-conferenza Per quanto riguarda le istituzioni MI 180, 181,182 e MI 394, 395, a seguito dei rilievi espressi dai rappresentanti del MIUR e della Regione, in sede di Conferenza di servizio, sull eccessivo sovradimensionamento delle istituzioni proposte (rispettivamente 1300 e 1578 alunni), si è convenuto di riesaminare le richieste in un incontro tra Comuni, Provincia, MIUR e Regione che si è tenuto il presso la Provincia di Milano. In quella sede: è stata approvata la proposta riguardante le istituzioni MI 180, 181 e 182 considerato che: 1) la richiesta di revisione era già stata presentata dai Comuni interessati nel 2003 ed era stata respinta in quanto la soluzione proposta prevedeva l istituzione di 3 scuole di cui 2 in deroga (1 per eccesso e 1 per difetto); 2) nell attuale formulazione viene mantenuto inalterato il numero totale delle istituzioni scolastiche funzionanti e, mentre in un Comune si prevede l istituzione di 2 scuole con popolazione entro i parametri di legge, nell altro si istituisce un unico istituto comprensivo che, pur con popolazione in deroga per eccesso, consente l attuazione di un Piano di offerta formativa locale unitario, come esplicitamente richiesto dall Amministrazione Comunale; è stato rinviato a un tavolo tecnico l esame della proposta riguardante le istituzioni MI 394 e 395. Nel successivo incontro del , realizzato sempre grazie alla disponibilità della Provincia di Milano a coordinare, con i Comuni interessati, le operazioni di dimensionamento delle scuole appartenenti alle istituzioni MI 394 e 395, sono state valutate tutte le possibili opzioni rinviando ulteriormente la decisione in merito. Milano 30 dicembre 2004 Il suddetto verbale, inviato via mail il , è stato approvato dagli uffici del MIUR, ANCI e Amministrazioni Provinciali. 7

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