Nel corso del 2005 l industria manifatturiera

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1 Indicatori Economici Congiuntura industriale modenese in miglioramento trainata dal settore meccanico Raffaele Giardino L indagine congiunturale della Camera di Commercio di Modena ha evidenziato per il 2005 un incremento della produzione dello 0,7% rispetto all anno precedente. La variazione del quarto trimestre si è attestata sul +1,1% e indica che la ripresa stenta a decollare. Il fatturato è aumentato dell 1,3% su base annua, grazie al recupero dell export. In flessione risulta invece l occupazione. QUADRO DI SINTESI Nel corso del 2005 l industria manifatturiera modenese ha sperimentato un progressivo aumento dei livelli produttivi del L anno, infatti, si è chiuso con qualche segnale positivo, grazie soprattutto all impulso della domanda estera. È quanto emerge dai primi risultati dell indagine congiunturale condotta dalla Camera di Commercio di Modena, la quale rileva periodicamente lo stato di salute di 450 imprese, su una popolazione complessiva di circa aziende con 6 e più addetti presenti sull intero territorio provinciale. I dati, ancora provvisori per il quarto trimestre, evidenziano un anno che si è chiuso con un aumento della produzione del +1,1% rispetto ai mesi compresi tra ottobre e dicembre del 2004 (+3,9% a parità di giorni lavorativi) e del +2,1% per il fatturato. A bilancio i dati relativi a tutto il 2005 non si discostano di molto dai precedenti, evidenziando un inversione del ciclo congiunturale ancora senza slancio. La media relativa all intero anno presenta variazioni percentuali pari allo 0,7% per la produzione e al +1,3% per le vendite. In flessione, anche nel 2005, la variazione registrata dall occupazione (-0,9%), seppur in misura più contenuta rispetto a quanto sperimentato nel biennio (-1,6%). Per il 2006 le attese restano orientate verso un maggior consolidamento del ciclo economico, seppur ancor a passo ridotto. L indicatore previsivo sul clima di fiducia delle imprese modenesi, al riguardo, ha segnato un aumento dell indice di circa un punto rispetto al trimestre precedente. A livello settoriale le cose sembrano 48

2 Le foto di questo articolo sono di Gianni Dotti andare meglio soprattutto per i comparti maggiormente orientati verso i mercati esteri e meglio attrezzati per reggere alla concorrenza dei paesi in via di sviluppo, in virtù del loro contenuto tecnologico. Tra questi, nonostante qualche temporaneo rallentamento, il quadro resta tendenzialmente positivo per la meccanica, la quale beneficia della ritrovata ripresa della domanda mondiale di beni strumentali e della competitività di prezzo conseguente alla rivalutazione del dollaro, dopo i valori di minimo toccati tra dicembre del 2004 e gennaio del Relativamente ai settori maggiormente orientati al mercato interno, invece, i segnali restano favorevoli per l alimentare, mentre per gli altri, nonostante la tenuta della domanda interna, le difficoltà sono maggiori. PRODUZIONE INDUSTRIALE dell indice della produzione industriale (ossia del volume L andamento fisico della produzione realizzata) presenta una dinamica piatta fin dalla seconda metà del Nell ambito di questa tendenza di fondo, nella seconda parte dell anno l indice ha comunque iniziato a manifestare segnali di miglioramento, recuperando i livelli produttivi che si erano TAVOLA 1 MODENA, DINAMICA CONGIUNTURALE DELL INDUSTRIA MANIFATTURIERA (variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) Produzione Fatturato Esportazioni Occupazione Media ,7% 1,3% 4,4%* -0,9% 4 trim ,1% 2,1% 2,0%** -1,4% * Gennaio novembre 2005 ** Ottobre novembre 2005 sullo stesso bimestre del 2004 Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura e ISTAT per le esportazioni 49

3 Indicatori Economici Figura 1 - Modena, indice trimestrale destagionalizzato della produzione industriale (base 2000 = 100) 115 Numeri indici destagionalizzati 110 Medie mobili su tre termini raggiunti nell anno precedente. Corretta in base al numero dei giorni lavorativi (nel 2005 si è lavorato 4 giorni in meno rispetto al 2004), la produzione ha registrato un aumento, anno su anno, del +2,1%. Rispetto al trimestre precedente, invece, il numero indice destagionalizzato della produzione ha registrato un aumento congiunturale del +1,5%. Segno che la ripresa dell attività produttiva, particolarmente robusta in Francia e Germania, inizia ad attraversare le Alpi coinvolgendo anche il versante italiano. FATTURATO ED ESPORTAZIONI Per la maggioranza delle imprese maggiormente orientate verso i mercati esteri il 2005 ha rappresentato un anno di recupero dei volumi esportati, grazie alla ritrovata vivacità del commercio mondiale. A beneficiarne è stato soprattutto il fatturato delle circa 300 aziende esportatrici di medie e grandi dimensioni, il cui export, sul valore complessivo della provincia, è pari a circa l 88% del totale. Gli impulsi provenienti dalla domanda estera hanno originato Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura anche una ripresa del fatturato generale delle imprese (in provincia l export rappresenta circa il 38% del volume d affari sviluppato dalla totalità delle imprese manifatturiere, includendo anche quello dei subfornitori), a conferma di una linea di tendenza in corso già dal ANALISI PER SETTORE D ATTIVITÀ ECONOMICA Naturalmente i dati presentati in precedenza rappresentano il risultato della media degli andamenti registrati dai vari settori, ponderati con il peso che i medesimi hanno sulla struttura produttiva locale. Al riguardo l esame disaggregato di quelli più rilevanti nell economia locale ha posto in luce che, in questa fase, il miglioramento 50

4 Figura 2 - Modena, medie mobili su tre termini degli indici trimestrali destagionalizzati del fatturato e delle esportazioni (base 2000 = 100) Esportazioni Fatturato Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura e ISTAT per le esportazioni del ciclo economico è originato prevalentemente dai settori più sensibili alla domanda internazionale. Tra questi, la meccanica, in particolare, rappresenta uno dei settori con la maggior propensione all export (mediamente poco oltre la metà del fatturato). Confrontando la media del 2005 con quella del 2004, gli aumenti sono stati pari al +2,0% per la produzione e al +2,9% per il fatturato. Per il settore il ciclo appare in linea con la dinamica delle esportazioni e tende ad essere ben impostato sulla scia della ripresa della domanda mondiale di beni di investimento. I dati, in questo caso di fonte Istat, evidenziano un aumento delle vendite estere del +6,0% nei primi nove mesi del 2005 rispetto al medesimo periodo dell anno precedente (al momento il quarto trimestre non è ancora disponibile), con una accelerazione più pronunciata nei mesi estivi e autunnali. Per questo settore segnali positivi sono pervenuti anche dai giudizi espressi dalle imprese sui livelli degli ordini in portafoglio. Molto aperto ai mercati esteri è anche il settore dei mezzi di trasporto, la cui dinamica in provincia tende ad essere influenzata significativamente dall industria automobilistica delle auto sportive, vendute in larghissima parte all estero. Mediamente nel settore le esportazioni rappresentano oltre i due terzi del volume d affari, il quale comprende anche la produzione di componenti per auto e la fabbricazione di carrozzerie per autobus; in quest ultimo caso l export è diretto quasi esclusivamente sul mercato italiano. Già da alcuni anni, in provincia, il settore tende ad essere trainato dalle buone perfomances del comparto automobilistico, in crescita sia in termini di ampliamento della basa produttiva che di vendite. Nel 2005 la produzione ha registrato, al riguardo, un ulteriore aumento del +7,9%, il fatturato del +11,7 e le esportazioni del +13,4%. Negli ultimi anni il tessile abbigliamento è senz altro il settore che più di tutti ha accusato le maggiori flessioni in provincia. Tra il 2001 e il 2005 mediamente i livelli produttivi si sono ridotti di circa il 20% nel tessile e del 10% nell abbigliamento. Il ridimensionamento ha seguito in larga misura l aumento delle pressioni competitive sui mercati esteri ed interni prove- 51

5 Indicatori Economici nienti dai paesi in via di sviluppo e l accelerazione dei processi di delocalizzazione all estero di diverse imprese finali. In particolare nel tessile, tra il 2001 e il 2004, le esportazioni sono diminuite del 35% in valore, mentre nell abbigliamento si è registrato un aumento del 12,8%, grazie alla buona performance di alcune imprese di medie e grandi dimensioni con un marchio affermato. Per il complesso del settore, comunque, il 2005 presenta un bilancio meno negativo rispetto agli anni precedenti. Il tessile, in particolare, ha registrato una inversione del ciclo a partire dai mesi autunnali, sulla scia, anche in questo caso, della buona performance delle esportazioni. A consuntivo l anno si è chiuso con livelli produttivi invariati e una leggera diminuzione per il fatturato (-0,8%). Più marcata la contrazione sull intero anno rilevata per l abbigliamento, dove si è registrata una flessione del -1,5% per la produzione e del -1,2% per il fatturato. Per questi settori la riqualificazione dell offerta, in atto già da diversi anni, sembra portare ad un ritorno alla crescita, dopo l ampio ridimensionamento della base produttiva conseguente alla chiusura di diverse attività imprenditoriali. Come per gli altri settori ad elevata propensione all export, la produzione e il fatturato dei prodotti del biomedicale presentano un andamento in linea con quello delle esportazioni. Sulla tenuta del settore influiscono in misura rilevante anche la tenuta del mercato interno e la capacità competitiva delle imprese di medie e grandi dimensioni, le quali realizzano oltre l 80% dell intero volume d affari sviluppato dall insieme di tutte le imprese del comparto. Indicazioni più negative si riscontrano per l industria delle piastrelle e delle lastre in ceramica. Nonostante il ciclo ancora positivo delle costruzioni il comparto ha sperimentato negli ultimi anni una stagnazione della produzione del -1,9% nel 2004 e del -2,8% nel Più contenuta la flessione del fatturato che nel 2005, in valore, si è contratto del -0,2%. Il settore, in particolare, essendo export-oriented tende a risentire sia delle difficoltà della domanda estera che della crescente penetrazione sul mercato italiano dei prodotti provenienti dall estero. Tra i settori a minor propensione all export, nel 2005 è proseguita la fase positiva dell alimentare. L andamento in crescita della produzione e del fatturato, rafforzatosi nell estate, è proseguito anche nell ultima parte dell anno, 52

6 sostenuto dalla tenuta dei consumi di carne suina e bovina delle famiglie italiane, ossia del comparto che da solo rappresenta i due terzi del fatturato complessivo dell industria alimentare modenese. In particolare, sulla tavola degli italiani, la carne suina e bovina, in questo particolare momento, tende a sostituire quella avicola, evidenziando aumenti in valore della domanda dell ordine del +4,7% e del +2,9%, tra gennaio e novembre del Più contenuto l aumento dei consumi di salumi (+1,8% in valore e +0,6% in quantità), per quanto in flessione nei mesi invernali del 2005 (fonte Ismea-AcNielsen). Seppure per le imprese del settore la quota del fatturato esportata non risulti particolarmente elevata, mediamente essa si attesta intorno al 13%: negli ultimi anni le esportazioni hanno registrato un aumento costante dei volumi esportati (+30% la variazione registrata dal 2001 al 2004), apportando ulteriori contributi al sostegno dell attività economica. Negli altri settori maggiormente rivolti al mercato interno, come la carta e i prodotti in metallo, il 2005 è stato caratterizzato da un certo rallentamento dell attività economica, pur confermando i buoni livelli raggiunti nel ORDINI E ASPETTATIVE DI BREVE PERIODO Le tendenze per i prossimi mesi, desunte da alcuni indicatori qualitativi dell indagine, in generale appaiono impostate verso una crescita che dovrebbe proseguire a passo ridotto. Per il 2006 la componente previsiva legata agli ordini affluiti alle imprese evidenzia un ulteriore incremento della domanda estera, considerata su livelli buoni da oltre un quarto delle imprese interpellate. In termini quantitativi nel quarto trimestre gli ordini provenienti dagli altri paesi sono risultati in progresso del +3,3%. Più incerta la componente interna della domanda, in aumento anch essa del +2,4%, grazie però, in questo caso, alla ripresa della domanda dei prodotti biomedicali e degli investimenti industriali. Dall altro lato, le stesse aspettative a breve delle imprese industriali continuano ad evidenziare valori che, per quanto in progresso, si rivelano ancora contenuti. In particolare l indice che misura sinteticamente i giudizi delle imprese in merito ai livelli delle scorte, degli ordini e dell evoluzione prevedibile dell attività produttiva, a dicembre ha 53

7 Indicatori Economici FIGURA 3 MODENA, INDICE DEL CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE (base 2000 = 100) Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura 2005 mostrato un aumento di poco inferiore ad un punto, portandosi da un valore pari a 85,3 di settembre a 86,1 di fine anno. IL MERCATO DEL LAVORO Sulla scia della bassa crescita della produzione l andamento dell occupazione dell industria manifatturiera presenta un profilo piuttosto cedente, registrando, a consuntivo, la quarta flessione consecutiva degli occupati dal Anche le ore di Cig ordinaria continuano a mantenersi su livelli elevati, con aumenti di rilievo nel tessile, nella ceramica e in parte nella meccanica. Rispetto agli anni precedenti il 2005 si caratterizza per una minor perdita di posti di lavoro. A livello settoriale i dati evidenziano una diminu- TAVOLA 2 MODENA, VARIAZIONI % MEDIE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE E DEL FATTURATO (tassi di variazione % anno 2005) PRODUZIONE FATTURATO ESPORTAZIONI* ALIMENTARE 2,5% 2,1% 3,5% TESSILE -0,1% -0,8% 2,6% ABBIGLIAMENTO -1,5% -1,2% 13,7% PIASTRELLE E LASTRE IN CERAMICA -2,8% -0,2% -4,7% PRODOTTI IN METALLO 0,3% -1,3% 8,3% MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 2,0% 2,9% 6,0% MACCHINE E APPAR. ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 4,4% 4,0% 29,1% BIOMEDICALE 2,5% 4,3% 8,0% MEZZI DI TRASPORTO 7,9% 11,7% 13,4% ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 0,4% 0,2% 1,2% TOTALE INDUSTRIA MANIFATTURIERA 0,7% 1,3% 4,9% *) I dati sull export sono relativi ai primi tre trimestri del 2005 Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura e Istat per le esportazioni TAVOLA 3 MODENA, VARIAZIONI % DELL OCCUPAZIONE E MEDIA ORE MENSILI DI CIG ORDINARIA (variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) Occupazione Ore medie mensili di Cig ordinaria Media ,9% trim ,4% Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura e Inps per le ore di Cig ordinaria 54

8 zione del 8,6% per il tessile, del - 0,8% per l abbigliamento, del -1,3% per la ceramica, del -1,6% per le lavorazioni meccaniche e del 0,8% per le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Stazionario il dato dell alimentare (-0,4%), delle imprese meccaniche relative ai beni strumentali (+0,5%) e del biomedicale (+0,5%). In aumento, invece, i mezzi di trasporto (+3,6%). Rispetto alle classi dimensionali in termini di organico, invece, le flessioni più accentuate sono state rilevate per le aziende più piccole (da 6 a 49 addetti), le quali con un 1,6% evidenziano una perdita di posti di lavoro di quasi un punto in più rispetto alla media generale. Si tratta nel complesso di dati che riflettono, al di là degli aspetti di natura più strettamente congiunturale, un processo di trasformazione dell industria manifatturiera modenese verso un modello più competitivo, il quale è in atto già da diversi anni. Il fenomeno, in particolare, tende a coinvolgere in misura più pronunciata le imprese più piccole dei settori con un minor livello tecnologico e alcune grandi imprese interessate da processi riorganizzativi volti a riqualificare la propria offerta. TAVOLA 4 MODENA, VARIAZIONI % DELL OCCUPAZIONE DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE CON NON MENO DI 6 ADDETTI (anno 2005) OCCUPATI ALIMENTARE -0,4% TESSILE -8,6% ABBIGLIAMENTO -0,8% PIASTRELLE E LASTRE IN CERAMICA -1,3% PRODOTTI IN METALLO -1,6% MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 0,5% MACCHINE E APPAR. ELETTRICHE ED ELETTRONICHE -0,8% BIOMEDICALE 0,5% MEZZI DI TRASPORTO 3,6% ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE -1,1% TOTALE INDUSTRIA MANIFATTURIERA -0,9% Fonte, elaborazioni Ufficio studi CCIAA su dati Giuria della Congiuntura 55