DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Mercoledì, 22 gennaio 2014
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1 DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Mercoledì, 22 gennaio 2014
2 Dossier Upi FVG_ Il Classico trasloca allo Slataper 1 Da Il Piccolo (ed. ) del T05:46:00 «Era meglio che la Gironcoli tacesse» 3 Da Il Piccolo (ed. ) del T05:46:00 È da un secolo che il palazzo ospita il ginnasio 4 Da Il Piccolo (ed. ) del T05:46:00 Stazione, 10mila euro dalla Provincia 5 Da Il Piccolo (ed. ) del T05:46:00 èstoriabus si rimette in moto con quattro itinerari 6 Da Il Piccolo (ed. ) del T05:46:00 Primo sì alla riforma delle Province 8 Da Messaggero Veneto (ed. ) del T05:40:00 Crollo al liceo, trasloco per 165 studenti 10 Da Messaggero Veneto (ed. ) del T05:41:00 Romoli: «Colpa della Provincia non scarichi le Da Messaggero Veneto (ed. ) del T05:41:00 Struttura ipertecnologica per i ragazzi 13 Da Messaggero Veneto (ed. ) del T05:41:00 La Grande guerra ripercorsa da fino Da Messaggero Veneto (ed. ) del T05:41:00 Province, la commissione approva la riforma 15 Da messaggeroveneto.it del T17:11:00 DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Mercoledì, 22 gennaio 2014
3 Pagina 21 Il Piccolo (ed. ) Il Classico trasloca allo Slataper Da venerdì cambia la sede a causa del crollo del controsoffitto. La causa? Un difetto di fabbricazionescuole A PEZZI»ANCORA CONTROLLI E VERIFICHE STATICHE. di Francesco Fain Ieri, era stato appena adombrato. Oggi, è ufficiale. Il Liceo classico "Dante Alighieri" rimarrà chiuso a tempo indeterminato, sino a quando non si definirà con certezza la natura del crollo che si è verificato all' interno del laboratorio linguistico. Le lezioni riprenderanno appena venerdì ma in una nuova location: allo Slataper di via Diaz. La decisione è stata presa nella tarda mattinata di ieri, dopo che i tecnici hanno concluso la prima fase di analisi e verifiche statiche. Oggi, si continueranno a monitorare tutti i soffitti e controsoffitti con grande scrupolo e attenzione. «Ripeto quanto detto ieri: in questi casi, l' eccesso di cautela non è mai sbagliato. Vogliamo vederci chiaro. Le operazioni di controllo sono state affidate a una ditta specializzata di Milano, sotto il coordinamento della nostra dirigente Lara Carlot», spiega l' assessore provinciale all' Istruzione, Ilaria Cecot. Il trasloco degli alunni Ma cosa ha determinato il crollo? Per ora si possono formulare soltanto ipotesi perché la certezza arriverà solamente al termine dei monitoraggi. La più probabile parla di un difetto di fabbricazione delle pignatte del solaio. Sì, questa potrebbe essere la causa del cedimento, lo scorso weekend, del controsoffitto del laboratorio linguistico del liceo classico "Dante Alighieri". Un' ipotesi formulata dai tecnici che ieri hanno passato al vaglio l' intero soffitto del laboratorio, ma che anche quest' oggi proseguiranno il loro lavoro negli altri locali dell' edificio scolastico di via XX Settembre, per verificare (e, si spera, scongiurare) ulteriori cedimenti. I tecnici hanno anche parlato espressamente di «cedimento della parte di alleggerimento del solaio», vale a dire dello spazio tra una trave e l' altra. Trasferimento obbligato, dunque, per i 165 studenti del Classico e per i loro insegnanti (20 in tutto), i quali da venerdì verranno ospitati dallo Slataper di via Diaz. Uno spostamento che sta coinvolgendo anche la Provincia di, per il trasloco di banchi, sedie e cattedre dal liceo alla sede provvisoria. «Di fatto, le basi del trasferimento sono già state gettate aggiunge Ilaria Cecot, assessore provinciale all' Istruzione. Abbiamo effettuato anche un sopralluogo allo Slataper per verificare la disponibilità di spazi. Posso dire che non ci sarà alcun problema di natura logistica. I 165 alunni e i 20 insegnanti troveranno spazi adeguati per l' attività didattica. Continua > 1
4 Pagina 21 < Segue Il Piccolo (ed. ) Del resto, l' edificio di via Diaz è molto grande». Sino a quando il Liceo rimarrà ospitato in quella sede? «Per tutto il tempo necessario», la risposta dell' assessore e degli uffici tecnici provinciali. La segreteria non si trasferisce Soltanto la segreteria rimarrà al suo posto, per espressa richiesta della dirigente scolastica. «Sì, ci è stato chiesto che gli uffici potessero rimanere in viale XX Settembre. E noi abbiamo assecondato di buon grado tale desiderio perché i solai dell' ala di edificio in cui sono ospitati gli uffici sono realizzati in maniera diversa rispetto a quelli dove si è verificato il crollo», conclude l' assessore provinciale all' Istruzione. Intanto, emerge un precedente. Nel 1994 nella stessa stanza che oggi ospita il laboratorio linguistico si verificò un crollo del tutto simile a quello dei giorni scorsi. Forse, si sarebbe potuto fare tesoro dell' esperienza del passato. RIPRODUZIONE RISERVATA. 2
5 Pagina 21 Il Piccolo (ed. ) «Era meglio che la Gironcoli tacesse» Dura reazione di Romoli: «Puerile dare la colpa dell' incidente al Comune» «Donatella Gironcoli ha perso l' occasione per tacere, dimostrando di essere più preoccupata di scaricare le responsabilità (proprie) su altri che di affrontare con cognizione di causa i problemi». C' era da aspettarselo che le parole dell' assessore provinciale sulle presunte responsabilità del Comune scatenassero l' ira funesta del sindaco e assessore comunale ai lavori pubblici che replica così all' intervento della Gironcoli sul crollo del controsoffitto del liceo classico. «È incredibile la frenesia con cui, a tempo di record, si è precipitata a indicare subito alla stampa un possibile "colpevole", che non fosse l' ente di cui è assessore evidenzia Romoli, calcando la mano sui lavori commissionati 25 anni fa dal Comune di e mettendo in evidenza che la Provincia ha assunto la gestione dello stabile "solo" nel Probabilmente, non si è resa conto pienamente di quanto ha affermato, visto che dal momento in cui la struttura è stata ceduta in comodato gratuito alla Provincia, 17 anni fa, ogni responsabilità "di manutenzione ordinaria e straordinaria e di interventi di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alla normativa" è passata in carico alla Provincia stessa, come recitano sia la legge sia il contratto stipulato allora». Adesso continua il sindaco, non so da cosa è stato determinato il crollo e penso che, probabilmente, saranno necessari ulteriori accertamenti, ma se dovessi seguire l' esempio della Gironcoli l' accuserei di non aver fatto adeguati controlli in tutti questi anni sull' eventuale degrado della struttura. Preferisco però evitare polemiche inutili e senza senso, anche perchè di diatribe di questo genere i cittadini ne hanno piene le tasche e, inoltre, quale costrutto avrebbe? Mi dispiace, peraltro, che un problema di grande rilevanza come quello della sicurezza nelle scuole che vede in "trincea" gli enti locali di tutta Italia venga affrontato in termini di "scaricabarile" dall' assessore, anzichè di sinergia fra istituzioni come fatto in questi anni dal Comune di, mettendo in luce, come detto, più la voglia di allontanare responsabilità proprie che di affrontare seriamente le questioni sul tappeto». (fra.fa. ) 3
6 Pagina 21 Il Piccolo (ed. ) la STORIA. È da un secolo che il palazzo ospita il ginnasio L' attuale Liceo classico di viale XX settembre ha questa destinazione da un secolo esatto. Con l' anno scolastico , infatti, essendo ben 875 gli iscritti al Ginnasio, l' i.r. autorità scolastica decise di trasferire, in quello che era nato come Palazzo Formentini, i corsi ginnasiali in lingua tedesca e di lasciare in via Mameli (oggi Biblioteca) i corsi in italiano e in sloveno. Una scelta che sarà definitiva con risoluzione sovrana del 3 agosto Finito il conflitto, diverrà la sede del Liceo Ginnasio "Vittorio Emanuele III", intitolato a "Dante Alighieri" appena dopo la Seconda Guerra. Ma in origine era un' abitazione privata. A volerne la costruzione furono i fratelli Giuseppe ed Emilio baroni Formentini i quali, dopo l' apertura della strada che da Santa Chiara porta al ponte di Piuma, acquistarono quella vasta parte della proprietà Coronini rimasta separata dalla villa. Il 15 marzo 1861 comunicarono al Comune l' intenzione di erigere il palazzo, affidando la progettazione all' architetto Federico Fayenz. Tre giorni dopo, la commissione tecnica comunicò il proprio consenso al Municipio che fece trascorrere solo altri tre giorni per concedere il nulla osta! Il 18 febbraio 1863, dopo un anno di lavori, fu inaugurato con un ballo in maschera e descritto con ammirazione dai cronisti dell' epoca per il suo romantico aspetto esteriore e per l' eleganza degli interni caratterizzati da "magnifiche sale con dipinti, ornati e stucchi pregevoli". Lì ebbe luogo, nel 1869, la festa per il matrimonio di Giuseppe Formentini con Ernestina de Claricini, figlia di Alessandro che fu presidente del Tribunale nonché Podestà di. Fra gli invitati al ricevimento anche i de Gironcoli, avi dell' assessore provinciale Donatella. Nel 1872 fu completato il secondo sottoportico e gli scalpellini eseguirono la grande scalinata. Nel 1882 l' edificio fu dato in affitto per ospitare un albergo, attività redditizia nella cosiddetta "Nizza austriaca". Quindi, venduto, fu ancora per un ventina d' anni residenza privata. Fino alla decisione dell' Erario austriaco di acquistarlo nel 1912 per farne sede scolastica, come detto all' inizio. Ulteriori lavori, per "l' assetto definitivo del R. Liceo Ginnasio" furono effettuati dall' Ufficio Tecnico Municipale su progetto di Del Neri, nel Nel 1982 passa, quale bene patrimoniale, dallo Stato al Comune che, alla fine degli anni '80, ne affida la ristrutturazione all' architetto Giancarlo Marchi. I lavori, effettuati dall' Impresa Collodetto di Sacile, terminano nel 1991 e a luglio di quell' anno avviene l' inaugurazione. Stefano Cosma. 4
7 Pagina 35 Il Piccolo (ed. ) Stazione, 10mila euro dalla Provincia Il contributo concesso alla Pro loco di Fogliano per ristrutturare la stazione. FOGLIANO REDIPUGLIA Il direttivo della Pro loco di Fogliano Redipuglia è fortemente impegnato in questi giorni nella stesura e la preparazione degli atti da presentare all' approvazione ai soci, convocati in assemblea per la fine del mese. Molte le questioni sul tappeto e di estrema urgenza, specie per quanto riguarda la gestione organizzativa dell' associazione in vista al prossimo utilizzo istituzionale della Regia stazione di Redipuglia, gestione condivisa anche con l' associazione culturale "Clio" che si interesserà delle applicazioni del museo virtuale che sarà disponibile già dal mese di maggio. Una gestione che, però, si scontra con qualche difficoltà strutturale che in breve dovrà essere risolta, anche con il concorso di Rete Ferroviaria Italiana, finora comunque più che disponibile alla collaborazione. Con l' amministrazione comunale, interessata in primis alla convenzione, sono stati contattati anche diversi possibili sponsor istituzionali, enti pubblici e privati per far si che si attivino i lavori necessari per il funzionamento delle attività programmate, oltre che la conservazione generale di questo gioiello architettonico degli anni Venti. Un primo certo contributo di 10mila euro arriverà dalla Provincia di per l' azione di Carso 2014+, che si aggiungono ai 50mila messi a disposizione da "Terna Spa". Serviranno per un rapido e primo intervento alla struttura per poi agire con maggior tranquillità negli allestimenti. Altri hanno offerto il necessario arredo di prima entrata che permetterà l' inizio dell' attività nei tempi stabiliti e sicuramente in tempo per gestire la segreteria informativa degli eventi legati al primo centenario della Grande guerra, iniziando con il concerto per il ventennale dei "Sentieri di pace" del 21 marzo e il concerto di Riccardo Muti che si terrà il 6 giugno al Sacrario di Redipuglia. Altri punti caldi dell' assemblea saranno le gestioni del cimitero austro ungarico, attività che si sviluppa ormai da parecchi anni, della definitiva sede sociale, oggi ospitata gentilmente dalla Banca di credito cooperativo di Turriaco, del parco ricreativo di via San Michele, sul quale incombe l' abbattimento del cavalcavia ferroviario e la conservazione della Dolina dei Bersaglieri. Ma si parlerà anche dell' ufficio informazioni e assistenza turistica di via Redipuglia, la cui attività deve fare purtroppo i conti con un forte ridimensionamento del contributo previsto dalla Regione.(lu.pe. ) 5
8 Pagina 46 Il Piccolo (ed. ) èstoriabus si rimette in moto con quattro itinerari, l' Altipiano di Asiago, il Piave e la Bainizza sono le mete delle escursioni sui luoghi della Grande guerra. GORIZIA nella Grande guerra; L' altopiano di Asiago; Il Piave e i suoi sacrari; La Grande guerra sulla Bainsizza: sono i quattro appuntamenti proposti dall' associazione culturale èstoria nel secondo ciclo di escursioni sull' èstoriabus. Dopo il successo ottenuto dalle tre proposte presentate lo scorso autunno, i viaggi nel tempo ripartiranno il 15 febbraio. Lo scopo è sempre lo stesso: raccontare a un secolo dallo scoppio della Prima guerra mondiale i luoghi in cui vennero scritte alcune delle più importanti pagine di un conflitto che cambiò per sempre il modo di combattere e di percepire la vita e la morte. La prima tappa avrà come protagonista il capoluogo isontino. L' itinerario partirà dal sottopassaggio ferroviario di Piedimonte dove il giovane tenente Aurelio Baruzzi, prima di attraversare l' Isonzo e issare per primo in città il tricolore, l' 8 agosto 1916 da solo fece prigionieri i soldati austriaci che lì avevano trovato ricovero. L' escursione guidata da Lucia Pillon toccherà diversi monumenti goriziani e si concluderà con la visita del Museo della Grande guerra di Borgo Castello. Sabato 15 marzo l' èstoriabus porterà gli appassionati sull' altopiano di Asiago alla scoperta del sacrario militare e dei cimeli custoditi nel suo museo. Il commento sarà affidato a Pierluigi Lodi. Sarà invece Alberto Vidon a condurre il viaggio più lungo e allo stesso tempo più ricco di sorprese della rassegna: quello del 29 marzo lungo il fronte del Piave. I partecipanti saliranno fino alla Cima Grappa per visitare il famoso ossario "Nave del Grappa", quindi scenderanno fino a Fagarè della Battaglia passando prima da Nervesa (in caso di maltempo verrà effettuata una visita al museo di Fontigo). Il ciclo si concluderà il 12 aprile quando Marco Cimmino illustrerà sull' altopiano della Bainsizza l' undicesima battaglia dell' Isonzo. "Il grande 2014 è finalmente arrivato osserva Adriano Ossola, presentando la seconda parte del progetto realizzato in collaborazione con la Provincia di, Apt, Regione e Camera di Commercio. L' èstoriabus ha raggiunto i risultati sperati e l' anniversario che ci apprestiamo a celebrare crea una suggestione particolare". In questa seconda serie di viaggi gli escursionisti potranno partecipare anche al concorso fotografico "èstoriabus in un click". Per ogni itinerario è richiesta una quota di partecipazione di 10 euro. Prenotazioni: eventi@leg.it o 0481/ Continua > 6
9 Pagina 46 < Segue Il Piccolo (ed. ) Stefano Bizzi. 7
10 Pagina 8 Messaggero Veneto (ed. ) Primo sì alla riforma delle Province Approvata a maggioranza la norma che la prossima settimana andrà in Aula. Aumentano i consiglieri, ma senza paga. di Anna Buttazzoni wtrieste Una limatina al numero delle poltrone, un nuovo organismo e un sistema gratuito a metà. Pd e Cittadini accontentano gli alleati di Sel e portano in Commissione consiliare una norma ampiamente modificata sul sistema di voto delle Province. «Una nuova legge», per dirla con le parole del capogruppo di Fi Riccardo Riccardi, che ottiene il primo via libera e che da mercoledì 29 passerà al vaglio del Consiglio. È un primo passo, ma al centrosinistra e all' assessore alle Autonomie Paolo Panontin tocca ballare sotto le obiezioni e le critiche del centrodestra. Il M5S, invece, per ora non prende posizione, si astiene al momento del voto e deciderà quale atteggiamento assumere nei prossimi giorni. Sarà l' ente intermedio di Pordenone il primo a sperimentare il nuovo meccanismo di secondo grado, con esponenti provinciali eletti da sindaci e consiglieri comunali. Alla fine del Fino ad allora il presidente Alessandro Ciriani resta al suo posto. Tolte sei poltrone La riforma iniziale prevedeva un taglio netto dei posti in Consiglio provinciale. Solo Udine avrebbe mantenuto, e mantiene, le 30 attuali poltrone. Pordenone ha 30 eletti che dovevano diventare 20 ma passano invece a 26. è l' altra limatina perché da 24 consiglieri si doveva scendere a 10 e invece si sale a 22. Trieste, infine, si salva. L' ente non dimagrirà da 24 a 16 esponenti, perché le sedie restano 24. Alla fine, quindi, dalle attuali 108 poltrone si passa a 102. Per Sel le modifiche garantiscono rappresentanza. Per il centrodestra è solo confusione. L' Assemblea dei sindaci Questa no, non è stata una richiesta di Sel. Il nuovo organismo è stato pensato dopo una consultazione tra costituzionalisti, perché dopo le elezioni non tutti i territori di una provincia potrebbero essere rappresentanti. E allora viene prevista l' Assemblea dei sindaci, composta da tutti i primi cittadini della provincia (per Udine sarebbero appena 136) e che avrà il compito di esprimere un parere sul bilancio predisposto dalla giunta provinciale e sulle modifiche dello Statuto della Provincia ideato dal Consiglio. L' Assemblea avrà poteri propositivi, consultivi e di controllo e sarà guidata dal presidente della Provincia. Paga a presidente e assessori Il centrodestra in Commissione tenta un blitz. È Elio De Anna (Fi) a proporre la gratuità per tutti gli incarichi, per i consiglieri, i componenti l' Assemblea dei sindaci, il Continua > 8
11 Pagina 8 < Segue Messaggero Veneto (ed. ) presidente e gli assessori. Nelle perplessità di alcuni s' insinua Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini, che propone siano gratis solo il ruolo di consigliere e componente l' Assemblea. «Il presidente e gli assessori spiega Paviotti avranno un compito non facile e di responsabilità, che è giusto retribuire». È quella la linea che passa. Sarà la giunta regionale a stabilire gli stipendi dei presidenti e degli assessori, esponenti di giunta che a Udine passeranno da 10 a 4, a Pordenone da 8 a 3, a Trieste da 7 a 3 e a da 6 a 2. Su quei numeri nessun balletto di cifre, nessuna modifica approvata. I sindaci che saranno eletti presidente o assessore dovranno optare tra l' uno e l' altro stipendio. Uffici e voto ponderale Il collegio provinciale sarà unico e alle elezioni concorreranno più liste. Con il nuovo sistema viene quindi istituito un ufficio elettorale provinciale e si prevede anche il voto ponderale. Un elettore di Udine, quindi, varrà più di uno di Martignacco, per fare un esempio. Il voto sarà segreto ma sindaci e consiglieri comunali in base alla popolazione avranno schede diverse le fasce per il calcolo del ponderale sono sei. Pordenone al voto a fine anno La finestra per il debutto del sistema è prevista per legge tra il 1º ottobre e il 30 novembre. Fino ad allora Ciriani resta in carica. Sarà la giunta a stabilire il giorno delle elezioni. La scadenza degli altri enti Sulla fine di Trieste, e Udine i consiglieri si dividono. Alcuni sostengono che le altre Province arriveranno alla scadenza naturale, altri che sarà la giunta regionale a stabilire le loro fine non appena il Parlamento darà l' ok alla legge di modifica dello Statuto. Sel ringrazia Giulio Lauri, capogruppo di Sel, è convinto che le Province vadano chiuse. Nel frattempo però plaude al nuovo sistema che garantisce rappresentanza a tutti. O meglio. Se per una strana congiunzione astrale nel 2016 le Province non saranno ancora sparite, a Trieste e il meccanismo varato ieri non farà sparire Sel. Il Pd incrocia le dita Lo dice il capogruppo democratico Cristiano Shaurli: «Questa è una norma transitoria che speriamo di non applicare mai. Ci auguriamo che il Parlamento approvi in fretta la nostra modifica statutaria, che elimina le Province». E allora perché tanto affanno per riscrivere la norma? Per non scontentare Sel. L' ira di Forza Italia Sbotta De Anna. «Il centrosinistra continua a dare prova di essere il partito della spesa e dell' inadeguatezza amministrativa. La riforma della riforma delle Province dice il forzista è solo una modifica della legge elettorale per le Province e un moltiplicatore di poltrone e quindi di spesa. Il Pd e il centrosinistra hanno gettato la maschera e non vengano più a parlarci di legge transitoria, di snellire i processi amministrativi e tagliare la spesa nell' interesse dei cittadini. L' unico interesse è moltiplicare le poltrone». annabuttazzoni RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI E COMMENTA SUL SITO 9
12 Pagina 24 Messaggero Veneto (ed. ) Crollo al liceo, trasloco per 165 studenti Le lezioni riprenderanno venerdì allo Slataper in via Diaz. Continua il monitoraggio di soffitti e controsoffitti. di Francesco Fain Ieri, era stato appena adombrato. Oggi, è ufficiale. Il Liceo classico "Dante Alighieri" rimarrà chiuso a tempo indeterminato, sino a quando non si definirà con certezza la natura del crollo che si è verificato all' interno del laboratorio linguistico. Le lezioni riprenderanno appena venerdì ma in una nuova location: allo Slataper di via Diaz. La decisione è stata presa nella tarda mattinata di ieri, dopo che i tecnici hanno concluso la prima fase di analisi e verifiche statiche. Oggi, si continueranno a monitorare tutti i soffitti e controsoffitti con grande scrupolo e attenzione. «Ripeto quanto detto ieri: in questi casi, l' eccesso di cautela non è mai sbagliato. Vogliamo vederci chiaro. Le operazioni di controllo sono state affidate a una ditta specializzata di Milano, sotto il coordinamento della nostra dirigente Lara Carlot», spiega l' assessore provinciale all' Istruzione, Ilaria Cecot. Il trasloco degli alunni. Ma cosa ha determinato il crollo? Per ora si possono formulare soltanto ipotesi perché la certezza arriverà solamente al termine dei monitoraggi. La più probabile parla di un difetto di fabbricazione delle pignatte del solaio. Sì, questa potrebbe essere la causa del cedimento, lo scorso weekend, del controsoffitto del laboratorio linguistico del liceo classico "Dante Alighieri". Un' ipotesi formulata dai tecnici che ieri hanno passato al vaglio l' intero soffitto del laboratorio, ma che anche quest' oggi proseguiranno il loro lavoro negli altri locali dell' edificio scolastico di via XX Settembre, per verificare (e, si spera, scongiurare) ulteriori cedimenti. I tecnici hanno anche parlato espressamente di «cedimento della parte di alleggerimento del solaio», vale a dire dello spazio tra una trave e l' altra. Trasferimento obbligato, dunque, per i 165 studenti del Classico e per i loro insegnanti (20 in tutto), i quali da venerdì verranno ospitati dallo Slataper di via Diaz. Uno spostamento che sta coinvolgendo anche la Provincia di, per il trasloco di banchi, sedie e cattedre dal liceo alla sede provvisoria. «Di fatto, le basi del trasferimento sono già state gettate aggiunge Ilaria Cecot, assessore provinciale all' Istruzione. Abbiamo effettuato anche un sopralluogo allo Slataper per verificare la disponibilità di spazi. Posso dire Continua > 10
13 Pagina 24 < Segue Messaggero Veneto (ed. ) che non ci sarà alcun problema di natura logistica. I 165 alunni e i 20 insegnanti troveranno spazi adeguati per l' attività didattica. Del resto, l' edificio di via Diaz è molto grande». Sino a quando il Liceo rimarrà ospitato in quella sede? «Per tutto il tempo necessario», la risposta dell' assessore e degli uffici tecnici provinciali. La segreteria non si trasferisce. Soltanto la segreteria rimarrà al suo posto, per espressa richiesta della dirigente scolastica. «Sì, ci è stato chiesto che gli uffici potessero rimanere in viale XX Settembre. E noi abbiamo assecondato di buon grado tale desiderio perché i solai dell' ala di edificio in cui sono ospitati gli uffici sono realizzati in maniera diversa rispetto a quelli dove si è verificato il crollo», conclude l' assessore provinciale all' Istruzione. 11
14 Pagina 24 Messaggero Veneto (ed. ) la polemica. Romoli: «Colpa della Provincia non scarichi le responsabilità» Si accende la polemica tra Comune di e Provincia dopo il crollo del controsoffitto al liceo classico di viale XX settembre. Ieri Ettore Romoli, sindaco del capoluogo isontino e titolare della delega ai lavori pubblici, è intervenuto per escludere qualunque responsabilità del Comune in merito a quanto accaduto, non risparmiando i toni critici nei confronti di Donatella Gironcoli, assessore provinciale con delega ad edilizia pubblica, scolastica e attrezzature. «L' assessore Gironcoli ha perso l' occasione per tacere, dimostrando di essere più preoccupata di scaricare le responsabilità, proprie, su altri che di affrontare con cognizione di causa i problemi replica il primo cittadino. È incredibile la frenesia con cui, a tempo di record, si è precipitata a indicare subito alla stampa un possibile "colpevole", che non fosse l' ente di cui è assessore, calcando la mano sui lavori commissionati 25 anni fa dal Comune di e mettendo in evidenza che la Provincia ha assunto la gestione dello stabile "solo" nel Probabilmente non si è resa conto pienamente di quanto ha affermato, visto che dal momento in cui la struttura è stata ceduta in comodato gratuito alla Provincia, 17 anni fa, ogni responsabilità di manutenzione ordinaria e straordinaria e di interventi di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento alla normativa è passata in carico alla Provincia stessa, come recitano sia la legge sia il contratto stipulato allora». «Adesso continua il sindaco, non so da cosa è stato determinato il crollo e penso che, probabilmente, saranno necessari ulteriori accertamenti, ma se dovessi seguire l' esempio della Gironcoli l' accuserei di non aver fatto adeguati controlli in tutti questi anni sull' eventuale degrado della struttura. Preferisco però evitare polemiche inutili e senza senso, anche perché di diatribe di questo genere i cittadini ne hanno piene le tasche e, inoltre, quale costrutto avrebbe? Mi dispiace, peraltro, che un problema di grande rilevanza come quello della sicurezza nelle scuole che vede "in trincea" gli enti locali di tutta Italia venga affrontato in termini di "scaricabarile" dall' assessore, anziché di sinergia fra istituzioni come fatto in questi anni dal Comune di, mettendo in luce, come detto, più la voglia di allontanare responsabilità proprie che di affrontare seriamente le questioni sul tappeto». Piero Tallandini. 12
15 Pagina 25 Messaggero Veneto (ed. ) la NOVITÀ. Struttura ipertecnologica per i ragazzi I giovani goriziani potranno disporre, a breve, di una nuova struttura dove potersi confrontare e produrre progetti supportati dalle più moderne tecnologie: sarà inaugurato venerdì, infatti, il Centro di comunicazione multimediale giovanile, nella sede del Forum giovani provinciale a Palazzo Alvarez, realizzato dalla Provincia nell' ambito del progetto "Youth AdriNet". A partire dalle 16, oltre all' apertura del centro è stato pensato un variegato programma di attività. Dopo i saluti istituzionali e l' intervento degli esperti del progetto Youth AdriNet, ci saranno esibizioni di danza, un concerto, un buffet e alle 18, la proiezione di "AdriBus. A journey of bonds and borders". La sala sarà fornita di lettori digitali ed analogici in grado di gestire supporti e formati eterogenei, dispositivi e software per lo streaming "on demand" e "live". Non mancheranno amplificatori, diffusori, videoproiettori e videocamere, teli di proiezione, mixer audio e/o luci, cavi e connettori, microfoni, radiomicrofoni, telecomandi e altri accessori. La parte più "informatica" è costituita da quattro elaboratori Macintosh, due dei quali con tecnologia aggiornatissima e con dotazioni software tali da assicurare la produzione di materiale multimediale di qualità professionale. L' iniziativa si lega anche al convegno "Youth Adrinet opportunity day", che s' inizierà domani dalle 8.30 nella sala Europa dell' Isis Galilei con l' obiettivo di presentare varie azioni e opportunità, offerte dalle istituzioni e dedicate ai giovani delle associazioni locali che realizzeranno workshop sul "fundraising" (raccolta fondi), laboratori di progettazione europea, world café, incontri e la presentazione del progetto "Let' s go Europe". Emanuela Masseria. 13
16 Pagina 46 Messaggero Veneto (ed. ) èstoriabus. La Grande guerra ripercorsa da fino al Piave GORIZIA I viaggi dell' èstoriabus ripartono sulle tracce della Grande guerra e di «un anniversario che emoziona e che non tornerà piú». Cosí ha presentato ieri i nuovi itinerari Adriano Ossola, presidente dell' associazione èstoria, facendo riferimento al Centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale ma anche ai prossimi anni, durante i quali «l' attenzione sul tema, mediaticamente, è destinata a scemare». Il piede quindi spinge intanto sull' acceleratore dei bus storici supportati da Apt che, per la prima volta, verranno rivestiti «in forma filologico divertente» in modo che «grandi e piccoli viaggiatori si sentano parte della storia». Bisognerà però aspettare il 15 febbraio per avere un' idea precisa dell' estetica dei mezzi. Nel frattempo, è stata resa nota la seconda novità del progetto: il concorso a premi èstoriabus in un click, attraverso il quale si potranno mandare immagini per creare un archivio visivo delle escursioni. Per quanto riguarda invece gli itinerari di questa settima edizione dell' èstoriabus, (che sono parte del progetto Carso 2014+, promosso dalla Provincia di ), in tutto sono stati organizzati dieci percorsi storico culturali attraverso i luoghi della Prima Guerra Mondiale, per ricordarne battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la nostra memoria collettiva. Tre i questi percorsi si sono già svolti nel 2013, quattro sono in programma per i prossimi mesi e i rimanenti tre saranno distribuiti nel corso della X edizione di èstoria a maggio. Il primo, dal titolo nella Grande Guerra si articolerà nel capoluogo isontino il 15 febbraio. Sabato 15 marzo l' èstoriabus proseguirà invece sull' altopiano di Asiago, sede di uno dei piú grandi sacrari militari italiani. Il Piave e i suoi immediati dintorni saranno invece la meta, sabato 29 marzo, del terzo itinerario Infine si potrà rivivere La Grande Guerra sulla Bainsizza sabato 12 aprile, con partenza alle 9. Come ha concluso Ossola, si tratta di «un turismo dai piccoli numeri e dalla grande attenzione», suscitata ormai anche in diverse regioni italiane. Emanuela Masseria RIPRODUZIONE RISERVATA. 14
17 21 gennaio 2014 messaggeroveneto.it Province, la commissione approva la riforma Favorevoli i consiglieri di Pd, Cittadini e Sel, contrari Fi, Ncd e Autonomia responsabile. Il M5S si astiene. Il disegno di legge in Consiglio a fine mese. TRIESTE. La V Commissione ha dato il via libera al disegno di legge per modificare il sistema di voto delle Province. Il testo è stato corretto dall' assessore alle Autonomie Paolo Panontin su richiesta di Sel, convinta che il vecchio documento togliesse rappresentanza territoriale e politica. Tra le novità è stata introdotta l' Assemblea dei sindaci, organismo che riunirà tutti i primi cittadini della Provincia e che dovrà esprimere un parere sui bilanci e sulle modifiche statutarie. Rispetto al primo testo è stato anche modificato il numero delle poltrone. Pordenone, la prima Provincia nel quale si applicherà il nuovo sistema di elezione degli esponenti provinciali da parte di sindaci e consiglieri comunali, passerà da 30 seggi a 26, mentre (al rinnovo nel 2016) scenderà da 24 a 22. Restano invariati i 24 posti a Trieste (al rinnovo nel 2016) e i 30 a Udine (2018). È anche stato introdotto il collegio unico provinciale, mentre i consiglieri e l' Assemblea dei sindaci lavoreranno a titolo gratuito. Il presidente e gli assessori invece avranno dei compensi che saranno stabiliti dalla giunta regionale. La norma è passata con i voti del centrosinistra, mentre il M5S ha deciso di astenersi, ma prenderà posizione al momento del voto in Consiglio. Molto critico il centrodestra che bolla la riforma come elettorale e costosa. Il disegno di legge dovrà essere approvato dall' Assemblea regionale a fine mese. RIPRODUZIONE RISERVATA. 15
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