Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI
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1 Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI
2 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti interessate rilevanti 3. La gestione del rischio con approccio dinamico e sistematico 4. La gestione della qualità si integra ed allinea alle strategie di business dell organizzazione come strumento di governance aziendale 5. Una maggiore applicabilità della norma al settore servizi 6. La semplificazione documentale 7. Una maggiore attenzione all approccio per processi integrato con la metodologia Plan Do Check Act e approccio al rischio 8. Una più estesa trattazione del tema dell approvvigionamento/external provision (outsourcing)
3 a) La norma ISO 9001:2015 presenta l approccio sistematico alla gestione del rischio piuttosto che trattarlo come una singola componente separata di un sistema di gestione. b) Attraverso un approccio al rischio più strutturato e costante, l organizzazione diventa proattiva, prevenendo o riducendo gli effetti indesiderati e promuovendo il miglioramento continuo c) Per tutte le organizzazioni c è la necessità di comprendere i rischi che si corrono quando si definiscono gli obiettivi da raggiungere e i livelli desiderati dei risultati, di capire il livello di rischio che si corre all interno del processo delle attività. d) Il concetto di «rischio» nel contesto ISO 9001:2015 è relativo all incertezza di raggiungere o meno determinati obiettivi che interessano la qualità dei prodotti e dei servizi che li rendono conformi alle richieste dei clienti.
4 La struttura della norma Introduzione Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 4 Punto 5 Punto 6 Punto 7 Punto 8 Punto 9 Punto 10 Allegato A (Informativo) Allegato B (Informativo) Scopo e campo di applicazione Riferimenti normativi Termini e definizioni Contesto dell Organizzazione Leadership Pianificazione Supporto Attività operative Valutazione delle prestazioni Miglioramento Chiarimenti sulla nuova struttura, terminologia e concetti Elenco delle norme di sistema di gestione serie ISO con matrice
5 Requisito 4 CONTESTO DELL ORGANIZZAZIONE L organizzazione è tenuta a individuare i rischi che possono influenzare la sua capacità di raggiungere gli obiettivi Requisito 5 LEADERSHIP La Direzione deve dimostrare coinvolgimento e leadership nell assicurare che i rischi e le opportunità che possono effettivamente interessare la conformità del prodotto o del servizio siano state determinate ed affrontate. Assicurazione della integrazione delle pratiche di gestione del rischio in tutte le funzioni aziendali al fine di garantirne la comprensione, l impegno e l allineamento Incorporare le valutazioni del rischio in tutte le operazioni aziendali e collegarle con i più importanti processi aziendali
6 Requisito 5 LEADERSHIP Definizione della titolarità del rischio: definizione dei ruoli e responsabilità per gestire il rischio. Definizione delle risorse per verificare i progressi ed i risultati ottenuti Requisito 6 PIANIFICAZIONE Alle organizzazioni è richiesto di intraprendere azioni per identificare i rischi ed opportunità e pianificarne la gestione Le azioni intraprese per gestire i rischi e le opportunità saranno appropriate all impatto potenziale che potranno avere sulla conformità dei prodotti e servizi.
7 Requisito 6 PIANIFICAZIONE Rischi strategici Rischi legati alla capacità di gestione dei processi legati alla tendenza del mercato specifico alla delocalizzazione in Paesi esteri che hanno costi notevolmente inferiori Rischi legati al gap di competenze professionali per la tecnologia legata alla diffusione degli strumenti informatici Rischi legati al carente aggiornamento sulla normativa cogente e tecnica nazionale ed internazionale relativa al settore Rischi legati alla complessa gestione dello stoccaggio e del magazzinaggio delle merci Rischi legati alla gestione della pianificazione dell attività ed al relativo addestramento del personale
8 Requisito 6 PIANIFICAZIONE Rischi operativi Rischi relativi alla sicurezza (perdite di vite umane e/o frequenza e gravità infortuni) e relativi costi di risarcimento ( diretto ) o aggravamento premi INAIL Rischi legati ad una accurata e puntuale manutenzione dei mezzi Rischi derivanti dalla subvezione sia sotto l aspetto contrattuale che quello autorizzativo e tecnico Rischi derivanti dall accettazione e dalle operazioni di carico e scarico dei mezzi Rischi legati al credito bancario Rischi relativi al mancato adeguamento alle normative : es. ADR, HACCP
9 Requisito 6 PIANIFICAZIONE Rischi derivanti dalla mancanza di un sistema gestionale relativo alla incidentalità Rischi relativi alle carenze contrattuali tra committenti e vettori Rischi derivanti dalla mancanza o dal carente addestramento del personale operativo e dei conducenti in particolare
10 Requisito 8 ATTIVITA OPERATIVE All organizzazione è richiesto di avere processi che identifichino e considerino il rischio nelle proprie operazioni con attuazione e controllo delle relative contromisure definite nella fase di pianificazione. 8.4 Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall esterno Considerare il potenziale impatto dei processi, prodotti e servizi forniti dall esterno sulla capacità dell organizzazione di soddisfare con regolarità i requisiti del cliente e quelli cogenti applicabili. La norma focalizza l impegno di una strutturata capacità di gestione del rischio sostanziale ottenendo una adeguata visibilità sui problemi delle prestazioni dei fornitori, degli outsoucers e dei relativi rischi di approvvigionamento portando gli stessi ad una più ampia collaborazione (partnership).
11 8.4 Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall esterno Gestione dei servizi affidati dal vettore (committente) a un subvettore (responsabilità condivisa) Gestione dei servizi affidati alle cooperative di facchinaggio nei depositi e piattaforme logistiche (rischi al carico e allo scarico delle merci) Come vengono individuati, qualificati e controllati i fornitori maggiormente legati al business dell azienda Definizione di un processo gestionale per identificare le categorie di forniture critiche Segmentazione dei fornitori al fine di identificare e dare priorità a quelli critici per la continuità del business Valutazione della dipendenza per un prodotto/servizio critico da un unico fornitore
12 8.4 Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall esterno Sviluppo di un portafoglio fornitori diversificato Monitorare le varie categorie di fornitori sia dal punto di vista autorizzativo sia dal punto di vista di gestione del servizio richiesto (performance) Controllo delle attività di monitoraggio messe in atto per assicurare che i rischi relativi ai fornitori siano gestiti e i piani di azione definiti siano attuati Identificare, valutare e monitorare costantemente i rischi chiave con i fornitori critici in ogni fase della catena di approvvigionamento Conoscenza del profilo di rischio operativo e finanziario Collaborare con i fornitori critici qualificati concordando e creando sistemi di avviso per la prevenzione dei rischi
13 Requisito 9 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI All organizzazione viene richiesto di monitorare, misurare, analizzare e valutare i rischi e le opportunità Requisito 10 MIGLIORAMENTO L Organizzazione dovrà identificare e definire opportunità per il miglioramento e implementare opportune azioni migliorando i prodotti e servizi per soddisfare i requisiti e per affrontare le future esigenze ed aspettative, correggendo, prevenendo o riducendo i rischi migliorando la prestazione ed efficacia del Sistema di Gestione per la Qualità.. L organizzazione deve considerare i risultati di analisi e valutazioni e gli output del Riesame della Direzione per determinare se ci sono esigenze ed opportunità da soddisfare per il miglioramento continuo.
14 Alessandra Peverini Ufficio 02/ Cell. 335/
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