BILANCIO CONSUNTIVO E DI MISSIONE

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1 1 GENNAIO 31 DICEMBRE ESERCIZIO BILANCIO CONSUNTIVO E DI MISSIONE 2004 F O N D A Z I O NE Cassa di Risparmio di Gorizia

2 1 GENNAIO 31 DICEMBRE ESERCIZIO BILANCIO CONSUNTIVO E DI MISSIONE 2004 F O N D A Z I O NE Cassa di Risparmio di Gorizia

3 F O N D A Z I O NE Cassa di Risparmio di Gorizia O RGANI DELLA F ONDAZIONE (Situazione alla data di approvazione del Bilancio) Presidente della Fondazione Obizzi avv. Franco C ONSIGLIO DI I NDIRIZZO Consiglieri Bagni rag. Sergio Benedetti p.i. Graziano Boemo rag. Gianluigi Brancati dott. Mario Bratina dott. Francesco Chiozza dott. Gianluigi Gabassi prof. Piergiorgio Gallarotti dott.ssa Antonella Grion prof. Roberto Massarutti arch. Luca Mulitsch avv. Paolo Nanut cav. Ervino Orzan avv. Sergio Pagura prof. Silvano Petruz dott. Flavio Schmucker geom. Enrico Traini Pio C ONSIGLIO DI A MMINISTRAZIONE Vice Presidente Candusso cav. Dino Galdino Consiglieri Baresi dott. Luigi Bondi avv. Carlo Tirelli dott. Enzo C OLLEGIO DEI S INDACI Presidente del collegio dei Sindaci Sfiligoi rag. Vincenzo Sindaci Glorioso dott. Pasquale Mucelli rag. Piero Segretario Generale Bragaglia dott. Giuseppe

4 INDICE 9 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 11 RELAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA 47 BILANCIO DI MISSIONE 113 PROSPETTI DI BILANCIO 121 NOTA INTEGRATIVA 151 RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI 157 ALLEGATO: ELENCO DELIBERE PER INTERVENTI ISTITUZIONALI 7

5 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

6 RELAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA

7 P ROFILI ISTITUZIONALI E FISCALI A SPETTI NORMATIVI E CIVILISTICI Anche l esercizio 2004 ha risentito dell incertezza istituzionale e normativa derivante dal conflitto tra le Fondazioni ed il Ministero del Tesoro e dell Economia sull applicabilità delle nuove norme introdotte dalla Legge finanziaria 2002 e dalle disposizioni successive, conflitto conclusosi positivamente con l emanazione del D.M. 18 maggio 2004, n. 150 recante il Regolamento attuativo dell art. 11 della L. 448/01. È opportuno ripercorrere brevemente le principali tappe della lunga e complessa vertenza che si auspica sia definitivamente conclusa: - alla fine del 2001 il Governo aveva introdotto - tramite l articolo 11 della Legge finanziaria per il 2002, n. 448/01 - un emendamento che modificava in maniera sostanziale l impianto della riforma Ciampi, comprimendo e limitando l autonomia statutaria e gestionale delle Fondazioni, introducendo nuovi settori di intervento di competenza dello Stato come la prevenzione della criminalità e la sicurezza pubblica, la sicurezza alimentare, l agricoltura di qualità e l edilizia popolare, ed assegnando un ruolo prevalente agli enti territoriali (regioni, province, comuni) rispetto ai rappresentanti della società civile (associazioni di volontariato, associazioni culturali, organizzazioni economiche e professionali, università ecc.), presenti, attualmente, in maniera paritetica nell organo d indirizzo; - pur prendendo atto delle numerose osservazioni formulate dal Consiglio di Stato nell adunanza dell , il Ministro dell Economia e delle Finanze emanava con Decreto , n.217, il previsto Regolamento di attuazione delle modifiche sulla nuova governance delle Fondazioni di cui al citato art.11, comma 14 della Legge finanziaria 2002; - le Fondazioni, che avevano più volte espresso la loro contrarietà - sia sul metodo che sulla sostanza - all intervento del legislatore, sostenute in questo anche dall appoggio del mondo della cultura e del volontariato e di gran parte degli stessi Enti locali, nell autunno 2003, coordinate dall ACRI, ricorrevano al Tribunale Amministrativo del Lazio, impugnando il predetto Regolamento ministeriale e tutti gli atti ad esso connessi; - la sezione III del TAR del Lazio, decidendo sui ricorsi presentati dall ACRI e dalle fondazioni, con ordinanza n. 813 del sospendeva l efficacia degli artt. 7 e 9 del D.M , n.217 e della nota ministeriale del , rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale per la decisione finale, dichiarando non manifestatamente infondati i dubbi di incostituzionalità sollevati con il ricorso; - con sentenze n. 300 e 301 del 24 settembre 2003, la Corte Costituzionale sanciva l illeggittimità costituzionale di parte delle disposizioni contenute negli artt. 4 e 11 della L. 448/2002, riportando finalmente chiarezza sul ruolo e l identità delle Fondazioni di origine bancaria, definite persone giuridiche private dotate di piena autonomia statutaria e gestionale, collocate a pieno titolo tra i soggetti dell organizzazione delle libertà sociali. Le sentenze della Corte Costituzionale forniscono inoltre un interpretazione autentica sia sulle incompatibilità delle cariche, sia sul possibile conflitto di interessi che sulla nozione di controllo; 13

8 PROFILI ISTITUZIONALI E FISCALI - nel frattempo, la Legge finanziaria 2003 (art.80, comma 20 L. 289/02) introduce la distinzione tra Fondazioni piccole (con patrimonio non superiore a 200 milioni di euro) o aventi operatività in Regioni a statuto speciale e le altre Fondazioni, prorogando al 15 giugno per le prime - il termine per la dismissione del controllo delle conferitarie e modificando inoltre le disposizioni in tema di incompatibilità introdotte dalla legge Tremonti; - con D.L. 24 giugno 2003, n. 143 coordinato con la legge di conversione n. 212/03 viene prorogato al 31 dicembre 2005 il termine di dismissione del controllo e relative agevolazioni fiscali per tutte le Fondazioni, mentre viene completamente eliminato tale obbligo per le piccole e quelle operanti in regioni a statuto speciale, fermo restando la conservazione delle agevolazioni fiscali. Viene inoltre consentito alle Fondazioni di investire fino al 10% del patrimonio in immobili non strumentali, senza penalizzazioni fiscali; - il D.L. 30 settembre 2003 n. 269 coordinato con la legge di conversione n. 326/03 (art. 39, comma 14-nonies) porta a cinque il numero massimo dei settori rilevanti di intervento; - il Ministero dell Economia e delle Finanze emana in data 18 maggio 2004, con D.M. n. 150 pubblicato sulla G.U. n. 139 del 16 giugno 2004, il nuovo Regolamento attuativo dell art.11 della L. n. 448/01 (che abroga e sostituisce il D.M. n. 217/2002), in cui vengono recepiti e ripresi i pronunciamenti della Corte Costituzionale. La pubblicazione del Regolamento, che pone fine ad un lungo periodo di incertezza che ha pesantemente condizionato l operatività delle Fondazioni, pone le basi affinché esse possano dispiegare appieno il loro ruolo a favore delle comunità locali di riferimento. La definitiva determinazione della loro natura pone inoltre le condizioni affinché, con l attesa riforma del Codice Civile, esse siano naturalmente ricomprese nel corpo unico proprio delle persone giuridiche private di cui al Titolo II del Libro I del Codice stesso. La Legge finanziaria 2004 (art. 2, comma 26 L. 350/03) ha nel frattempo introdotto nuove norme in tema di incompatibilità per coloro che svolgono le funzioni di indirizzo, amministrazione, direzione e controllo delle Fondazioni. Pur essendo gli Organi della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia pienamente conformi alla nuova normativa, si è comunque ritenuto opportuno adeguare lo Statuto alla luce sia del nuovo Regolamento sia dell esperienza maturata in questi primi anni di applicazione del nuovo strumento statutario. In data 20 dicembre 2004 il Consiglio di Indirizzo, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha così approvato una serie di modifiche statutarie, inviate poi al Ministero dell Economia e delle Finanze il quale, con lettera del 7 febbraio 2005, ha trasmesso alcune osservazioni e rilievi marginali e, nell insieme, puramente formali. Il Documento Programmatico Previsionale per l Esercizio 2004, predisposto dal Consiglio di Amministrazione il ed approvato dal Consiglio di Indirizzo il è stato redatto adeguando la nomenclatura dei settori di intervento alla nuova classificazione prevista dall art.1, comma 1, lett. C-bis), del D.Lgs. 153/1999, e provvedendo ad individuare, nell ambito dei settori ammessi, i tre settori rilevanti ai quali assegnare una quota prevalente della differenza tra l avanzo di esercizio e la riserva obbligatoria. A SPETTI FISCALI Trova applicazione, a partire dall esercizio 2004, il D.Lgs. 344/2003 che ha introdotto la nuova imposta IRES estendendola anche agli enti non commerciali e quindi alle Fondazioni, soggette per taluni redditi a dichiarazione con l aliquota del 33%, ridotta al 16,5% ai sensi dell art.6 del DPR n.601/73. La nuova normativa ha abolito anche il credito d imposta sui dividendi, che diventano imponibili nella misura del 5% e quindi con un imposta sul reddito pari allo 0,825%, oltre ad una ritenuta a titolo di acconto del 12,5%, con obbligo di rivalsa, sull ammontare imponibile degli stessi dividendi. Per quanto riguarda invece le agevolazioni fiscali contenute nel D.P.R. 601/73 - riduzione a metà dell aliquota IRES - e nel D.Lgs. n. 153/99, pur confermate per il 2004, il D.Lgs. n. 168 del 12 luglio 2004, coordinato con la legge di conversione n. 191/04 (art. 2, commi 4 e 5), ha abolito la possibilità per le Fondazioni di usufruire di tali agevolazioni, avendo abrogato il comma 2 dell art. 12 del D.Lgs. 153/99. Va inoltre segnalata l estrema gravità dell ordinanza n della V sezione della Corte di Cassazione del 30 aprile 2004, con il quale viene rimesso alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee, in via pregiudiziale, l esame della compatibilità dell esenzione dalla ritenuta sui dividendi (ex art. 10-bis della L. n. 1745/1962, abrogata dal D.Lgs. n.461/97) con la disciplina comunitaria sugli aiuti di stato. I quesiti posti ai giudici della Corte di Giustizia delle Comunità Europee riguardano non solo le questioni già affrontate dalla Cassazione (di cui era prevista per il 6 maggio 2004 un udienza a sezioni riunite per risolvere il contrasto sorto nella sezione Tributaria, che si era espressa in tempi successivi con sentenze discordanti), ma tutto l insieme dei benefici riconosciuti alle Fondazioni. Si tratta di un atto che potrebbe rimettere in discussione una questione comunitaria che sembrava ormai definitivamente e positivamente risolta con la decisione della Commissione Europea del che riteneva conforme ai dettami comunitari le misure fiscali della L. n. 461/98 e del D.Lgs.153/99 concernenti le Fondazioni ( l attività di gestione del proprio patrimonio e di utilizzazione del reddito che ne deriva per l erogazione di contributi ad enti senza scopo di lucro operanti per scopi di utilità sociale non è attività economica e non qualifica dunque le fondazioni come imprese ai sensi dell art. 87, paragrafo 1 del Trattato. Viva preoccupazione desta inoltre l atto di intervento predisposto il 1 ottobre 2004 dall Avvocatura Generale dello Stato, per conto della Repubblica italiana, in relazione alla predetta ordinanza: in esso sono infatti ribadite le tesi ben note della natura commerciale delle fondazioni bancarie che avrebbero agito come holding creditizie sia prima dell entrata in vigore del D.Lgs.153/99 che successivamente, fino all adeguamento statutario, con la conseguente inapplicabilità delle agevolazioni fiscali che si configurerebbero quindi come aiuti dello stato non ammessi dalla CEE

9 PROFILI ISTITUZIONALI E FISCALI Si può solo esprimere l augurio che le Osservazioni scritte, parimenti predisposte dalla Commissione Europea e dalle Fondazioni parti del procedimento, con il fattivo concorso del collegio di giuristi attivato dall ACRI, possano invece mettere adeguatamente in luce come la giurisprudenza abbia già accertato l esclusione della qualificazione delle Fondazioni come imprese e portare ad una positiva risoluzione della vicenda, che non è comunque prevista prima di uno o due anni. Non vi sono particolari novità per quanto riguarda il contenzioso tributario che continua ad opporre quasi tutte le Fondazioni bancarie all Amministrazione finanziaria in relazione all applicazione dell agevolazione contenuta nell art. 6 del DPR , n.601, anche dopo l importante sentenza della Corte di Cassazione del con la quale si ribadisce che le Fondazioni perseguono finalità di interesse pubblico e di utilità sociale, in particolare nei settori legislativamente previsti, e che la gestione delle partecipazioni della conferitaria e degli altri beni è lo strumento per il perseguimento degli scopi istituzionali. In tale quadro, si è ulteriormente ampliato il contenzioso in atto tra la nostra Fondazione e l Amministrazione finanziaria relativamente ai periodi d imposta dal 1992/93 al 1998/99 e nel quale sinora la Fondazione ha vinto i vari giudizi di primo - ed in parte anche di secondo - grado. Infatti il 20 settembre 2004 l Agenzia alle Entrate di Gorizia ha promosso appello contro la sentenza n. 149/1/03 - a noi favorevole - emessa dalla Commissione Tributaria provinciale in relazione all esercizio 1997/98, mentre il 3 dicembre 2004 ci è stato notificato - a nostro parere impropriamente - avviso di accertamento in relazione all aliquota IRPEG applicata nell esercizio 1998/99, per il quale abbiamo già provveduto a ricorrere alla Commissione Tributaria Provinciale richiedendo nel contempo l esercizio dell Autotutela. A partire da tale periodo d imposta, infatti, trovava applicazione la nuova normativa di cui all art. 12 del D.Lgs. 153/99 (Legge Ciampi) che prevedeva espressamente l applicazione dell agevolazione di cui all art. 6 del D.P.R. 601/73 senza diritto al rimborso o al riporto a nuovo dell eventuale credito d imposta sui dividendi incassati. Nel frattempo la Commissione Tributaria Regionale ha rigettato l appello promosso dall Agenzia delle Entrate avverso la sentenza - positiva per la Fondazione - della Commissione Tributaria Provinciale in relazione agli esercizi 1995/96 e 1996/97. O RGANI E PERSONALE DELLA F ONDAZIONE Si è svolta sempre con puntualità ed assiduità l attività degli Organi Collegiali, concretizzandosi in sette riunioni del Consiglio di Indirizzo, undici riunioni del Consiglio di Amministrazione ed in quattro del Collegio dei Sindaci. A seguito della sentenza n. 301/03 della Corte Costituzionale e della successiva emanazione del previsto Regolamento (D.M. n. 150 del ), il Consiglio di Indirizzo della Fondazione ha deliberato in data 20 settembre 2004 di non dover procedere ad alcun adeguamento statutario, ritenendo la composizione degli attuali Organi statutari già conforme alla nuova disciplina. Si è invece provveduto - alla luce di tali determinazioni - alla sostituzione del cav. Nazario Romani, membro del Consiglio di Indirizzo deceduto nel corso del 2003, mediante nomina per cooptazione - come avvenuto nel 2000 per lo stesso cav. Romani - nella riunione del 25 ottobre u.s. del Consiglio di Indirizzo, della dott.ssa Antonella Gallarotti, nota studiosa goriziana. È poi proseguita a ritmo molto intenso l attività della Commissione Tecnica Consultiva Investimenti Patrimoniali, costituita nel 2003 e composta dal Collegio dei Sindaci, dal Consigliere di Amministrazione, dott. Enzo Tirelli e dal Segretario Generale, dott. Giuseppe Bragaglia, che si è riunita 10 volte nel corso del 2004 e sta tuttora proseguendo il suo lavoro come di seguito illustrato. La Fondazione ha inoltre stipulato con il Segretario Generale, dott. Giuseppe Bragaglia, un nuovo contratto di collaborazione coordinata e continuativa predisposto alla luce della cosiddetta Riforma Biagi e legato, in quanto programma di lavoro, all attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2005, con durata Consta sempre di tre dipendenti il personale in organico alla Fondazione, assunti con contratti di lavoro individuale, ai quali si applicano le norme contenute nel Regolamento per il personale dipendente della Fondazione che fa riferimento al contratto del terziario, approvato il 25 giugno 2001 dal Consiglio di Indirizzo e successivamente modificato ed aggiornato il D OCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA Già il la Fondazione aveva assunto una prima delibera relativa al Regolamento per le misure minime di sicurezza per la protezione dei dati personali ordinari e sensibili ai sensi dell art. 15 della Legge 675/96 e decreto attuativo 318/99, decidendo di dare corso al completamento del programma di adeguamento alle misure di sicurezza già adottate. Successivamente, il , è stato redatto il previsto Documento Programmatico sulla Sicurezza e sono state comunicate al personale ed ai collaboratori le linee guida previste per dare piena attuazione alle misure minime di sicurezza. L aggiornamento del Dps alla luce delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 196/03 Codice in materia di protezione dei dati personali entrato in vigore il 1 gennaio 2004, in particolare per quanto riguarda le nuove misure minime, è in corso di approfondimento. Il Codice sulla Privacy ha infatti determinato in materia di sicurezza un mutamento del quadro normativo di notevole portata, prevedendo incombenze di elevata complessità e delicatezza che rendono necessario disporre del tempo sufficiente in relazione alle difficoltà organizzative e gestionali incontrate dai titolari del trattamento. Il Documento Programmatico sulla sicurezza verrà comunque approvato entro il termine fissato, che è stato prorogato al 31 dicembre 2005, insieme all adozione delle nuove misure minime di sicurezza. Nel frattempo la Fondazione ha recepito le sette nuove autorizzazioni generali emanate dal 16 17

10 PROFILI ISTITUZIONALI E FISCALI Garante per il trattamento dei dati personali e pubblicate nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2004, n. 190, con speciale riguardo a quelle che assumono particolare rilievo per la sua attività: la n. 3/2004 concernente il trattamento dei dati sensibili da parte degli organismi di tipo associativo o delle fondazioni, e la n. 7/2004 sul trattamento dei dati a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici, attenendosi alle nuove prescrizioni introdotte dal Garante con il Codice in materia di protezione dei dati personali. I MPIEGHI DEL PATRIMONIO RELATIVI O COLLEGATI AD ATTIVITÀ CHE CONTRIBUISCONO AL PERSEGUIMENTO DELLE FINALITÀ ISTITUZIONALI ED IN PARTICOLARE ALLO SVILUP- PO DEL TERRITORIO A CQUISTO DELLA SEDE STORICA DELLA C ASSA DI R ISPARMIO DI G ORIZIA L art. 7, 1 comma del D.Lgs.153/99, così come modificato dall art.11 della Legge 448/01 (legge Finanziaria 2002), prevede che le Fondazioni diversificano il rischio di investimento del patrimonio e lo impiegano in modo da ottenere un adeguata redditività assicurando il collegamento funzionale con le loro finalità istituzionali ed in particolare con lo sviluppo del territorio. Il nuovo comma 3-bis dello stesso art. 7, introdotto dal D.Lgs. 143/03, precisa che Le Fondazioni possono investire una quota non superiore al 10% del proprio patrimonio in beni immobili diversi da quelli strumentali. Possono altresì investire parte del loro patrimonio in beni che non producono l adeguata redditività di cui al comma 1, qualora si tratti di beni, mobili o immobili, di interesse storico o artistico con stabile destinazione pubblica o di beni immobili adibiti a sede della fondazione o allo svolgimento della sua attività istituzionale o di quella delle imprese strumentali. L attuale Statuto della Fondazione, così come modificato con delibera del , all art. 5, comma 5, indica che La Fondazione nell amministrare il patrimonio si attiene a criteri prudenziali, diversificando il rischio in modo da conservarne il valore ed ottenere un adeguata redditività, assicurando il collegamento funzionale con le proprie finalità istituzionali ed in particolare con lo sviluppo del territorio. A questo scopo può mantenere o acquisire partecipazioni non di controllo in società anche diverse da quelle aventi per oggetto esclusivo l esercizio di imprese strumentali. A fini informativi indica tali impieghi nel documento programmatico previsionale. Lo stesso Statuto, all art. 5, comma 6 (nuovo comma riformulato secondo le osservazioni formulate dal Ministero ed approvato dal Consiglio di Indirizzo il 21 marzo 2005) prevede, oltre all investimento di una quota non superiore al 10% del proprio patrimonio in beni immobili diversi da quelli strumentali, la possibilità di investire una quota non superiore al 5% del patrimonio in beni che non producono l adeguata redditività di cui al comma 5), qualora si tratti di beni, mobili o immobili, di interesse storico o artistico con stabile destinazione pubblica o di beni immobili adibiti a sede della Fondazione o allo svolgimento della sua attività istituzionale o di quella delle imprese strumentali. L art. 5 del Regolamento emanato ai sensi dell art.11, comma 14 della legge 448/01 dal Ministro dell Economia e delle Finanze con Decreto , n.150, e recepito nel nuovo testo del comma 7), art. 5 dello Statuto della Fondazione, prevede che le fondazioni diano separata e specifica evidenza nel bilancio degli impieghi effettuati ai sensi dell art. 7, comma 1 del D.Lgs 153/99, e della relativa redditività. La Fondazione ha già provveduto, come deliberato dal Consiglio di Indirizzo, ad indicare nel documento programmatico previsionale annuale, a partire dal 2005, la quota di patrimonio da destinare a questo scopo per il quale è stato fissato un massimale del 10% del patrimonio contabile risultante dall ultimo bilancio approvato, oltre al 5% per gli impieghi relativi all investimento in immobili strumentali. Tutto ciò premesso e tenuto conto che il patrimonio netto della Fondazione ammonta a circa 148 milioni di euro, di cui circa 60 milioni investiti nella partecipazione nella società conferitaria Sanpaolo Imi e circa 75 milioni investiti in gestioni patrimoniali, nel Documento Programmatico Previsionale per il 2004 si era comunque già fissata in un massimo del 10% del patrimonio netto risultante dall ultimo bilancio approvato, pari a circa 14,5 milioni di Euro, la quota massima da destinare ad impieghi relativi o collegati allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro territorio, riducendo, se necessario, la quota investita attualmente nelle gestioni patrimoniali. Per quanto riguarda gli interventi in materia già programmati, ricordiamo che fin dal 2003 erano state affrontate queste tematiche con la sottoscrizione in data di un contratto preliminare relativo all operazione - autorizzata dal Ministero con nota del 9 febbraio di acquisizione della Sede Storica della Cassa di Risparmio di Gorizia, in via Carducci n. 2/4 a Gorizia, che prevedeva un investimento di Euro , oltre ad un ulteriore impegno per interventi di ristrutturazione stimati in massimi Euro Si tratta dell immobile storico in cui ha trovato sede sin dalla nascita, nel 1831, il Monte di Pietà e la Cassa di Risparmio di Gorizia, con una superficie di oltre mq. fuori terra - su tre piani - ed oltre 400 mq di interrato, da utilizzare, oltre che come nuova sede della Fondazione, per finalità sociali istituzionali nell interesse di tutta la comunità isontina, come esposizioni, mostre, biblioteca, archivio storico, convegni, punto di incontro per associazioni, diventando così un POLO CULTURA- LE di riferimento per l intera nostra provincia. L Arcidiocesi di Gorizia, proprietaria di un area contigua retrostante l edificio, a seguito dei contatti nel frattempo intervenuti ha espresso la propria disponibilità a concedere alla Fondazione l utilizzo dell area di parcheggio per circa 60/80 posti auto, situata sul retro dell immobile storico ed in fase di sistemazione, disponibilità che comunque andrà formalizzata al più presto in una forma contrattuale che ne vincoli l uso a favore della Fondazione. Dalla stima degli oneri di gestione, risulta un incidenza degli stessi per circa l 80%, pari a circa 156 mila euro, relativamente agli spazi riservati alle attività strumentali da spesare a carico del Fondo Erogazioni, e per il restante 20%, pari a circa 40 mila euro, relativamente agli spazi riservati alla Sede 18 19

11 PROFILI ISTITUZIONALI E FISCALI da spesare a carico del conto economico della Fondazione. Sono stati analizzati anche i possibili costi gestionali dell area espositiva - che, per le sue dimensioni, non avrebbe uguali in tutta la provincia di Gorizia -, acquisendo informazioni sia dai Musei Provinciali sui costi di gestione della Galleria Spazzapan di Gradisca d Isonzo, sia sull utilizzo della sala Conte Giuseppe Della Torre, compresa nell immobile già di proprietà della Cassa di Risparmio di Gorizia e poi ceduto al Comune di Gorizia. L acquisto dell edificio, è stato rilevato, assume particolare rilevanza non solo in quanto sede storica della Cassa ed oggi unica sua testimonianza storica - dopo la perdita del marchio Cassa di Risparmio di Gorizia sostituito da quello della Friulcassa - ma anche per la felice collocazione dell immobile, vicino a quella Piazza Vittoria che, dopo i previsti interventi di recupero, è destinata a diventare il cuore di Gorizia, e per la necessità di poter disporre - dopo la chiusura dello spazio culturale Della Torre - di una sala espositiva da utilizzare anche per mostre di buon livello promosse direttamente dalla Fondazione oltre che di una sede di prestigio, in modo da dare adeguata visibilità al ruolo da noi svolto sul territorio. Il 16 dicembre 2004 è stato stipulato il contratto definitivo di compravendita dell immobile - sottoscritto dal Presidente della Fondazione, avv. Franco Obizzi, e dal Vice Presidente di Friulcassa, dott. Antonio Tripani - con repertorio n /11456 del Notaio G.V. Busilacchio di Cormòns (Gorizia), mentre il trasferimento di proprietà è stato formalizzato mediante scambio di lettere solo in data 28 febbraio 2005, dopo la scadenza del termine di 60 giorni previsto per l esercizio del diritto di prelazione da parte della competente Soprintendenza, trattandosi di un bene tutelato. Per quanto riguarda invece la possibilità di usufruire di un regime agevolativo per la Fondazione legato alla non strumentalità dei beni immobili oggetto di retrocessione (come previsto dal comma 2 dell art. 14 del D.Lgs. 153/99), considerato il permanere di una forte incertezza normativa in merito, in particolare dopo la decisione della V sezione della Corte di Cassazione di sottoporre all esame della Corte di Giustizia Europea tutte le agevolazioni fiscali concessi alle Fondazioni bancarie dal D.Lgs. 153/99, si è ritenuto in via prudenziale di assolvere alla predetta imposta (per un importo pari ad Euro ,00, versato all atto della stipula del contratto) salvo poi concordare con la conferitaria l inoltro all Amministrazione finanziaria competente di un apposita istanza di rimborso. In considerazione di ciò, la parte venditrice ha accordato una maggiore dilazione di pagamento sino a 36 mesi (Euro ,00 da versare a dodici mesi dalla stipula del contratto di compravendita, Euro ,00 a ventiquattro mesi ed Euro ,00 a trentasei mesi) per compensare finanziariamente, almeno in parte, il maggiore onere rappresentato dall IVA a carico della Fondazione. Si sta ora procedendo all elaborazione di un progetto di utilizzo della struttura da aprire a manifestazioni culturali pubbliche, nell ottica comunque - per quanto attiene il primo piano, futura sede della Fondazione - di effettuare solo le modifiche strettamente necessarie a renderlo funzionale alle nostre esigenze operative. O PERAZIONI DI RETROCESSIONE DI BENI DI VALENZA STORICA APPARTENUTI ALLA EX CONFERITARIA C ASSA DI R ISPARMIO DI G ORIZIA Si stanno ormai avviando a conclusione le operazioni di retrocessione di alcuni beni mobili d interesse per la Fondazione già concordate ed avviate nel corso del 2003 dall allora Cassa di Risparmio di Gorizia S.p.A.. Si tratta in particolare dell Archivio storico della Cassa di Risparmio di Gorizia, già sottoposto negli ultimi anni ad un primo lavoro di riordino e sistemazione cofinanziato dalla Fondazione, che è stato materialmente trasferito - almeno per quanto riguarda l archivio già condizionato che va dal 1831 al presso l immobile di v. Carducci a Gorizia, dove potrebbe trovare stabile collocazione. Sono ancora in corso di definizione alcuni dettagli tecnici operativi, risolti i quali si potrà formalizzare la sua definitiva cessione alla Fondazione, la quale si è da parte sua già attivata per predisporre un progetto di completamento e catalogazione dei materiali e della loro fruibilità da parte degli studiosi. Per quanto riguarda poi altri beni mobili di valenza storica e/o artistica già di proprietà della Cassa di Risparmio di Gorizia S.p.A., fra cui una Collezione di medaglie storiche del Goriziano, 15 xilografie di Tranquillo Marangoni, alcuni dipinti di artisti locali, carte e mappe antiche, la Fondazione ne ha per il momento chiesto la cessione in comodato gratuito, in attesa di una valutazione - che dovrà essere espressa da un perito individuato d intesa con la Fondazione - che ne determini il costo effettivo. Tutte queste operazioni dovrebbero comunque trovare concreto riscontro entro i prossimi mesi, contribuendo così ad arricchire il patrimonio artistico e storico-documentale già di proprietà della Fondazione. PARTECIPAZIONE NELLA C ASSA D EPOSITI E P RESTITI S.P.A. Si è in attesa di conoscere la redditività dell investimento deliberato dalla Fondazione il 19 dicembre 2003 e perfezionato alla fine dello stesso mese, relativo alla partecipazione al capitale sociale della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., Roma con l acquisto di n azioni privilegiate per un controvalore di Euro L operazione è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione dopo aver verificato che le condizioni di redditività e sicurezza dell investimento, negoziate dall ACRI nell interesse della categoria, fossero state recepite nel nuovo statuto della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. approvato con decreto del Consiglio dei Ministri del , come di seguito indicato: - alle azioni privilegiate spetta il diritto di voto sia nelle assemblee ordinarie che in quelle straordinarie della società (art. 7, comma 3); - alle azioni privilegiate spetta un dividendo preferenziale, che ragguagliato al valore nominale è pari al tasso di inflazione maggiorato di 3 punti percentuali (art. 30, comma 2); - ai portatori di tali azioni viene riconosciuta la facoltà di recedere dal rapporto societario, a condizio

12 PROFILI ISTITUZIONALI E FISCALI ni predeterminate che garantiscono il valore e la redditività dell investimento azionario; - nel periodo dal 1 gennaio 2005 al 31 dicembre 2009, nel caso in cui il dividendo spettante a dette azioni sia stato inferiore, anche per un solo esercizio, al dividendo preferenziale (art. 9, comma 1); - nel periodo dal 1 ottobre 2009 al 15 dicembre 2009, qualora gli azionisti privilegiati non intendano usufruire della conversione automatica in azioni ordinarie (art. 7, comma 10); - agli azionisti di minoranza vengono attribuiti: tre rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione, composto da nove membri; due sindaci effettivi, su cinque, ed un sindaco supplente, su due (art. 15, comma 11, e art. 27, comma 16); - i portatori di azioni privilegiate nominano un Comitato di supporto cui viene attribuito un potere di informativa preventiva sulle questioni di particolare rilievo gestionale e societario (art. 22); - i portatori di azioni privilegiate, inoltre, nominano la maggioranza di un Comitato di indirizzo con funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione relativamente alla formulazione degli indirizzi strategici della CDP, con particolare riferimento alla distribuzione geografica dei suoi interventi (art. 23). Nell Assemblea degli azionisti tenutasi il 26 gennaio 2004, su designazione delle Fondazioni azioniste di minoranza sono stati nominati Consiglieri il dr. Luigi Roth, il prof. Mario Sarcinelli e la prof.ssa Luisa Torchia, e membri effettivi del Collegio Sindacale il dr. Paolo Asso ed il rag. Antonio Finotti. Lo stesso dr. Luigi Roth è inoltre stato nominato Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione. PARTECIPAZIONE APT GORIZIA A LTRE PROPOSTE DI INVESTIMENTI SUL TERRITORIO Sono tuttora in corso di valutazione altre proposte di partecipazione azionaria legata allo sviluppo del territorio, già in parte formulate nel 2003 e che riguardano: - il possibile ingresso nel capitale sociale di Autovie Venete S.p.A., società di cui la Regione è la maggiore azionista, in relazione al previsto aumento di capitale riservato per finanziare il piano di investimenti per circa milioni di euro nel periodo che prevede, fra l altro, la realizzazione del Passante di Mestre, la terza corsia su tutta la rete e l adeguamento della sezione autostradale del raccordo Villesse-Gorizia. La Regione ha nel frattempo espresso la propria disponibilità ad assegnare il privilegio di un rendimento garantito alle azioni di soci terzi. Si tratta di una proposta fatta congiuntamente alle tre Fondazioni regionali, ma che è temporaneamente sospesa in quanto sono in corso in Autovie, in questi mesi, importanti trasformazioni sia a livello societario che amministrativo che potrebbero cambiare anche profondamente la proposta iniziale. Nel frattempo siamo stati interessati dalla Finanziaria per le Opere Pubbliche e le Infrastrutture Sanpaolo ad una possibile operazione congiunta con Friulcassa nei confronti del previsto aumento di capitale di Autovie Venete S.p.A.. - l acquisto di una partecipazione azionaria di minoranza - ipotizzata al 2% del capitale sociale - proposta dal Comune di Gorizia, socio di riferimento della multiservizi, società Isontina Reti Integrate e Servizi - I.R.I.S. S.p.A. di Gorizia, nata nel 2003 dalla fusione delle tre aziende ex-municipalizzate della provincia goriziana, con capitale sociale di euro e patrimonio netto di euro Anche in questo caso, dopo il fallito tentativo di aggregazione con altre società di servizi del Triveneto effettuato nell estate 2004, è opportuno seguire attentamente gli sviluppi societari e l evoluzione di IRIS prima di assumere ogni decisione in merito. Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 giugno 2004 la Fondazione ha acquisito una partecipazione di minoranza (3,94%) nel capitale sociale dell Azienda Provinciale Trasporti - A.P.T. S.p.A. di Gorizia, pari a n. 394 azioni ordinarie al prezzo complessivo di Euro , corrispondente ad euro per azione, con godimento L operazione di investimento, rientrante tra quelli legati allo sviluppo del territorio, è stata decisa sulla base di una serie di elementi economici e finanziari molto positivi - valutazione economica dell azienda euro ,59 secondo perizia del , redditività prospettica calcolata in circa euro al netto dell Irpeg, pari ad un tasso del 7,37%, analisi dati di bilancio e garanzia dell affidamento del servizio pubblico locale aggiudicato all APT dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con contratto scadente nel e dopo l assunzione di precisi impegni da parte della Provincia di Gorizia, azionista di maggioranza con una quota del 62%, a tutela delle aspettative e degli interessi della Fondazione, comprese eventuali facilitazioni in caso di dismissione del proprio pacchetto azionario. S ITUAZIONE IMPIEGHI DEL PATRIMONIO RELATIVI O COLLEGATI AD ATTIVITÀ CHE CONTRIBUISCONO AL PERSEGUIMENTO DELLE FINALITÀ ISTITUZIONALI ED IN PARTICOLARE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO RISORSE DISPONIBILI IN EURO % del patrimonio netto al per partecipazioni % del patrimonio netto al per immobili strumentali 22 23

13 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI INIZIATIVE IN ESSERE IMPORTO IN EURO NOTE REDDITIVITÀ Partecipazione nella società Acquistate n Primo dividendo 2004 Cassa Depositi e Prestiti azioni privilegiate pari incassabile nel 2005 S.p.A. Roma allo 0,14% del capitale sociale Partecipazione nella società APT Acquistate n.394 azioni Primo dividendo 2004 Azienda Provinciale Trasporti SpA pari al 3,94% del capitale incassabile nel 2005 di Gorizia sociale Investimento in immobili strumentali Acquisto Euro Non prevista Più IVA Euro RISORSE RESIDUE Per partecipazioni Per acquisto immobili strumentali P ROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI L attività della Fondazione nel 2004 si è conformata agli obiettivi economicigestionali ed alle linee guida individuate dal Consiglio di Indirizzo, nella seduta del 1 ottobre 2001, con l approvazione del Documento di Programmazione Pluriennale per il triennio , ed in particolare: a) Obiettivi economici e gestionali per il triennio ) conservare la partecipazione nella Holding conferitaria, Sanpaolo Imi S.p.A (ex Cardine Banca S.p.A.), che mantiene buone prospettive di redditività; 2) confermare la scelta di affidare all esterno a primari intermediari autorizzati, almeno tre, la gestione del patrimonio diversificato; 3) seguire negli investimenti una strategia di diversificazione del rischio, mantenendo una quota azionaria entro una media del 20% del portafoglio, per conservarne nel tempo il valore e la redditività; 4) contenere le spese ordinarie di gestione entro un tasso annuo dell 0,35-0,45% del patrimonio; 5) mantenere un tasso annuo di erogazioni deliberate tra 1,75-2,25% del patrimonio; 6) conseguire una redditività netta del patrimonio compresa tra il 2,75% ed il 3,75%, pur rilevando che il raggiungimento di questo obiettivo potrebbe essere condizionato dal persistente trend negativo che continua a caratterizzare l economia mondiale ed i mercati azionari dopo i tragici avvenimenti dell 11 settembre 2001 negli USA; Come già avvenuto per l esercizio precedente, anche nel 2004 gli investimenti finanziari si sono concentrati principalmente in due direzioni: quello della partecipazione nella conferitaria e quello dell investimento in strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale individuale e in altre attività liquide. Va tuttavia segnalata la diversificazione degli investimenti attuata attraverso la partecipazione alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. - Roma, e all Azienda Provinciale Trasporti - A.P.T. S.p.A. di Gorizia. PARTECIPAZIONE NELLA CONFERITARIA Nel corso del 2004 il gruppo Sanpaolo IMI si è ulteriormente consolidato, sia a livello nazionale che sul mercato in Europa, dando attuazione ad una complessiva riorganizzazione interna sia gestionale che operativa. Nello stesso tempo ha iniziato ad operare anche la nuova banca regionale a carattere locale nata il 1 dicembre 2003 dalla fusione della società bancaria conferitaria Cassa di Risparmio di Gorizia S.p.A. con la Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone S.p.A., che ha preso il nome di FRIULCASSA Cassa di Risparmio Regionale S.p.A. con Direzione Generale a Udine e Sede Legale a Gorizia. La situazione della nostra partecipazione nella Holding Sanpaolo IMI è tuttavia rimasta inalterata, come di seguito indicato: Numero azioni ordinarie Partecipazione % Valore di bilancio della partecipazione ,62% EURO Alla fine di dicembre 2004 la quotazione del titolo SANPAOLO IMI risultava pari a 10,63 euro per azione, contro un valore storico di carico della Fondazione di 5,1827 euro per azione ed una plusvalenza maturata di oltre 62 milioni di euro. A LTRE PARTECIPAZIONI Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Come già riferito in altra parte della relazione, nel dicembre 2003 la Fondazione ha deliberato la propria partecipazione al capitale sociale della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., con l acquisto di n azioni privilegiate al prezzo di Euro 10,00 per azione, per un controvalore di Euro L operazione è stata quindi perfezionata il 30 dicembre 2003, come segue: 24 25

14 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI C ASSA D EPOSITI E P RESTITI S.P.A. Numero azioni privilegiate Partecipazione % Valore di bilancio della partecipazione ,14% EURO Il 26 gennaio 2004 si è poi tenuta l Assemblea della Cassa Depositi e Prestiti che ha nominato - su designazione delle Fondazioni azionisti di minoranza - Consiglieri il dr. Luigi Roth, il prof. Mario Sarcinelli e la prof.ssa Luisa Torchia, e membri effettivi del Collegio Sindacale il dr. Paolo Asso ed il rag. Antonio Finotti. Il dr. Luigi Roth è stato inoltre nominato Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione. A.P.T. S.p.A. Gorizia Nel corso del 2004 la Fondazione ha acquisito una partecipazione di minoranza nell Azienda Provinciale Trasporti S.p.A., controllata dalla Provincia di Gorizia. A ZIENDA P ROVINCIALE T RASPORTI S.P.A.- GORIZIA Numero azioni Partecipazione % Valore di bilancio della partecipazione 394 3,94% EURO Agli inizi di febbraio è stata avviata la selezione mediante l invio di un documento, predisposto dall Advisor per la raccolta di informazioni preliminari sulle società di gestione, inoltrato a nove intermediari finanziari candidati all incarico di espletamento del servizio di gestione patrimoniale individuale della Fondazione, scelti in base ad una short list ricavata dalle precedenti indagini preliminari sulle performance storiche dei gestori. L advisor ha quindi provveduto ad elaborare le risposte pervenute e a predisporre un documento di sintesi che è stato analizzato dalla Commissione. È seguita una serie di incontri con i singoli gestori, conclusasi con la delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione il 29 marzo su proposta della stessa Commissione Tecnica - di conferire ai seguenti gestori i nuovi mandati per il triennio 2004/2006: - conferimento alla società di gestione Anima SGR S.p.A., Milano di un mandato azionario in fondi per l importo di 15 milioni di euro e di un mandato di gestione della liquidità residua della Fondazione in un fondo monetario; - conferimento alla società di gestione Sanpaolo Imi Institutional AM SGR S.p.A., Milano di un mandato obbligazionario in titoli per l importo di 20 milioni di euro; - conferimento alla società di gestione Arca SGR S.p.A., Milano di un mandato obbligazionario in fondi per l importo di 20 milioni di euro; - conferimento alla società di intermediazione Schroders Inv. Management (Italy) SIM S.p.A., Milano di un mandato obbligazionario in fondi per l importo di 20 milioni di euro. S TRUMENTI FINANZIARI AFFIDATI IN GESTIONE PATRIMONIALE INDIVIDUALE Massima attenzione è stata riservata anche nel corso dell esercizio 2004 alla gestione finanziaria del patrimonio liquido, in gran parte riveniente dalla dismissione del 35% del capitale sociale della conferitaria realizzata all inizio del Grazie all intenso lavoro svolto dalla Commissione Tecnica Consultiva investimenti Patrimoniali costituita nel 2003, affiancata dal nuovo advisor individuato nella società Ernst & Young Financial Businnes Advisor S.p.A. di Padova, si è proceduto nei primi mesi dell anno alla revisione della precedente Asset Allocation ed alla conseguente revisione dei mandati in corso, sulla base dei seguenti orientamenti: gestione preferibilmente in fondi con mantenimento dell attuale ripartizione (20% azionario e 80% obbligazionario) e degli attuali benchmark che sembrano ancora soddisfare gli obiettivi di rischiorendimento indicati nel documento di programmazione triennale ; conferimento del mandato di gestione in fondi azionari (massimo 20%) ad un unico gestore individuato tra quelli che hanno conseguito negli ultimi anni le migliori performance; conferimento del mandato di gestione in titoli e fondi obbligazionari ad almeno due gestori (80% pari a circa 30 milioni di euro ciascuno) selezionandoli sia tra gli attuali gestori che tra gli altri che sono risultati ai primi posti della classifica elaborata dall advisor. Non si è trattato quindi solo di un cambio di gestori ma di adottare una nuova filosofia che privilegi i gestori che conseguono i migliori risultati nei rispettivi comparti, rispetto ad una gestione a benchmark che si è rivelata insoddisfacente in quanto nessun gestore nel triennio ha battuto i relativi benchmark di riferimento, fermo restando comunque l asset allocation complessivo (20% azionario e 80% obbligazionario) fissato a suo tempo, che si è dimostrato in grado di coprire l integrità nominale del patrimonio investito in un triennio tra i più difficili nella storia dei mercati. L obiettivo resta comunque quello di salvaguardare il patrimonio ricercando nel contempo la massima redditività. La Commissione Tecnica Consultiva per gli Investimenti Patrimoniali, riunitasi successivamente per esaminare e discutere il documento predisposto dall advisor Ernst & Young sulla gestione e monitoraggio del portafoglio mobiliare riflettente sia le ipotesi di composizione definitiva della nuova Asset Allocation del nostro portafoglio che il livello commissionale concordato con i quattro gestori, ha quindi espresso un favorevole orientamento, condiviso poi dal Consiglio di Amministrazione, alla nuova composizione del portafoglio. In particolare, è stata concordata con i gestori la composizione dei nuovi portafogli con i relativi benchmark, come segue: 26 27

15 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI GESTORE ASSET ALLOCATION BENCHMARK Sanpaolo Imi Institutional AM SGR S.p.A. Gestione obbligazionaria in titoli con 25% JPM EMU 12M Rating pari o superiore a quello 37,5% JPM EMU GOV.BOND attribuito da S&P e Moody s allo INDEX 1-3Y Stato Italiano 37,5% % JPM EMU GOV.BOND INDEX ESPOSIZ. VALUTARIA MAX. 5% Arca SGR S.p.A. Gestione mista obbligazionaria in titoli 25% ML EURO GOVERNMENT e Fondi. BILL INDEX IN EURO Gli investimenti in titoli di debito 37,5% ML EMU DIRECT Corporate devono essere effettuati, GOVERNMENTS 1-3 YRS INDEX compatibilmente con il profilo di IN EURO rischio rappresentato dal benchmark, 37,5% ML EMU DIRECT prevalentemente in titoli emessi GOVERNMENT INDEX IN EURO da organismi internazionali e da ESPOSIZ. VALUTARIA MAX.5% emittenti di tipo societario che abbiano un merito creditizio pari o superiore all'investment grade, ossia pari o superiore ai rating BBB- (S&P) o Baa3 (Moody's). Il portafoglio non potrà essere investito in fondi classificati High Yield. Schroders Inv. Management (Italy) SIM Gestione obbligazionaria in fondi. 25% Euro Libor 3 months S.p.A. Gli investimenti in titoli di debito 37.5% CITI EMU GOVT 1-3 Y Corporate devono essere effettuati, 37,5% CITI EUROBIG INDEX compatibilmente con il profilo di ESPOSIZ. VALUTARIA MAX.5% rischio rappresentato dal benchmark, prevalentemente in titoli emessi da organismi internazionali e da emittenti di tipo societario che abbiano un merito creditizio pari all'investment grade, ossia pari o superiore ai rating BBB- (Standard & Poor s) o Baa3 (Moody's). Il portafoglio non potrà essere investito in fondi classificati High Yield. Anima SGR S.p.A. Gestione azionaria internazionale nel FT/S&P ALL WORLD INDEX IN Fondo Anima Trading VALUTA LOCALE Gestione monetaria nel Fondo Anima JP MORGAN EMU 3 MONTHS Liquidità CASH Nel corso dei mesi di maggio e giugno sono state attivate le nuove gestioni con contestuale estinzione o trasformazione delle precedenti. Di seguito si riporta una breve analisi dell andamento dei mercati con particolare riferimento alla seconda parte dell anno in rassegna in cui si sono sviluppate le nuove gestioni. M ERCATI OBBLIGAZIONARI Nel corso del secondo semestre del 2004 il ciclo economico della Zona Euro ha registrato un saggio di crescita in lieve miglioramento rispetto ai dati pubblicati nella prima metà dell anno (+1.8%). La debolezza del dollaro, che ha registrato solo nell ultimo semestre una svalutazione pari a circa l 11% contro Euro, ha frenato l effetto inflativo derivante dalla salita del prezzo del petrolio, che ha raggiunto e superato a ottobre i 55 dollari al barile. In questo stesso periodo in Europa i mercati obbligazionari sono stati caratterizzati da un costante rialzo. Il decennale ha visto rendimenti che dal 4,54% di giugno sono arrivati, a fine dicembre, a toccare il 3,78%. Anche le scadenze più brevi (2 anni) hanno visto un movimento al ribasso dei rendimenti, da circa il 3,00% di giugno a circa il 2,60% di dicembre, con la BCE che non ha effettuato alcun intervento durante il semestre. Negli Usa il mercato obbligazionario ha avuto un apprezzamento più contenuto, con il tasso del decennale sceso dal 5,15% di giugno al 4,63% di fine anno. Il movimento però, oltre a essere più contenuto che in Europa, è stato anche meno costante. Negli ultimi due mesi infatti i tassi a dieci anni hanno anche recuperato valori prossimi al 4,80%. I tassi a due anni statunitensi invece si sono mossi nell ultimo semestre al rialzo passando dal 3,05% di giugno a circa il 3,4% di dicembre. Anche in Giappone si è assistito ad una contrazione dei rendimenti obbligazionari maggiormente accentuato sulle scadenze lunghe (10 anni) con decrementi che si aggirano intorno allo 0,30% nell ultimo semestre. Complessivamente previsioni di Dollaro debole nei confronti dell Euro hanno da una parte fatto scontare scenari di crescita più modeste per i paesi europei, penalizzati sul versante export, e reso, al tempo stesso, in termini relativi più appetibili titoli del debito denominati nella divisa più forte. Sostegno alle quotazioni obbligazionarie nel corso del semestre è giunto anche dalla fiammata registrata dai prezzi del greggio, e percepita dai mercati principalmente come fattore di rischio recessivo, attraverso un erosione dei consumi privati, piuttosto che di tipo inflativo. Lo spread, infine, tra i corporate bonds rispetto ai titoli di stato è sceso durante il semestre, passando da 63 a 56 bps

16 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI RENDIMENTO OBBLIGAZIONARI GOVERNATIVI AREA SCADENZA 31/12/ /11/ /06/ /12/2003 VARIAZIONE VARIAZIONE VARIAZIONE MENSILE SEMESTRALE ANNUALE AREA EURO (EUR 2 anni 2,6543 2,5926 3,0695 2,7187 0,06-0,42-0,06 SOVEREIGN AGENCY) 5 anni 3,1976 3,2323 3,8225 3,7287-0,03-0,62-0,53 10 anni 3,7868 3,8948 4,5405 4,4677-0,11-0,75-0,68 AREA USA ( US 2 anni 3,3444 3,2474 3,0576 2,0221 0,10 0,29 1,32 SOVEREIGN AGENCY) 5 anni 3,9664 4,0639 4,3178 3,6440-0,10-0,35 0,32 10 anni 4,6392 4,7692 5,1566 4,6989-0,13-0,52-0,06 AREA GIAPPONE 2 anni 0,0811 0,0872 0,1691 0,0889-0,01-0,09-0,01 (JAPAN SOVEREIGN) 5 anni 0,5966 0,6314 0,8257 0,5874-0,03-0,23 0,01 10 anni 1,4754 1,5084 1,7713 1,3891-0,03-0,30 0,09 In particolare per il mercato azionario italiano si registra una performance positiva pari al + 12,78% (l Msci Italy in euro), portando così la performance dall inizio dell anno a + 19,48%. Nel semestre le azioni a media e piccola capitalizzazione, rappresentate dall indice Midex (+10,25% circa) hanno performato in linea con le azioni a grande capitalizzazione, rappresentate dall indice Mib30 (+10,717% circa). Per quanto riguarda i mercati asiatici e i paesi emergenti, si rilevano performance positive, se misurate in USD, con rendimenti che vanno dal 9,17% dell area Pacifico al 4,17% del Giappone, che diventano negative se misurate in euro. Infine si registra un ottima performance dell America Latina, l Msci Latin America registra a partire da giugno una performance positiva di quasi il 39% in dollari e oltre il 25% in euro. PREZZI DEI BENCHMARK OBBLIGAZIONARI AREA SCADENZA 31/12/ /11/ /06/ /12/2003 VARIAZIONE VARIAZIONE VARIAZIONE MENSILE (%) SEMESTRALE (%) ANNUA (%) EURO (INDICI 1-3 anni 171,52 171,37 168,12 165,88 0,09% 2,02% 3,40% JP MORGAN) 3-5 anni 199,08 198,08 191,85 188,46 0,20% 3,77% 5,64% 5-7 anni 228,00 226,83 216,36 211,95 0,52% 5,38% 7,57% 7-10 anni 242,48 240,19 226,65 221,67 0,95% 6,98% 9,39% USA (INDICI 2 anni 640,10 638,81 633,65 634,50 0,20% 1,02% 0,88% CITIGROUP) 5 anni 804,77 798,82 782,82 786,18 0,75% 2,89% 2,36% 10 anni 857,03 843,95 813,94 817,22 1,55% 5,29% 4,87% GIAPPONE (INDICI 1-3 anni 161,34 161,33 161,09 161,10 0,01% 0,16% 0,15% GOLDMAN SACHS) 3-7 anni 210,57 210,08 206,11 207,17 0,24% 2,17% 1,64% 7-10 anni 246,95 245,85 236,85 241,43 0,45% 4,26% 2,29% RENDIMENTI DI MERCATI MONDIALI MERCATI DESCRIZIONE TICKER 1M% 1M% 3M% 3M% 6% 6% 1A% 1A% BLOOMBERG (USD) (EUR) (USD) (EUR) (USD) (EUR) (USD) (EUR) ITALIA MSCI ITALY MSDUIT 7,84% 5,65% 22,73% 12,60% 31,97% 12,78% 28,57% 19,48% EUROPA MSCI EUROPE MSDUE15 4,18% 2,07% 15,56% 6,03% 16,40% 4,77% 17,85% 9,51% EST EUROPA MSCI EM EASTERN MXME 3,29% 1,20% 11,73% 2,51% 22,54% 10,29% 32,10% 22,75% EUROPE NORD AMERICA MSCI NORTH AMERICA MXNA 3,25% 1,16% 9,07% 0,07% 7,06% -3,64% 9,36% 1,62% GIAPPONE MSCI JAPAN MSDUJN 5,09% 2,96% 12,92% 3,60% 4,17% -6,24% 14,72% 6,61% PACIFICO MSCI PACIFIC MXPC 4,68% 2,56% 13,67% 4,29% 9,17% -1,74% 17,19% 8,90% FAR EAST MSCI FAR EAST MXFA 4,81% 2,68% 12,53% 3,25% 5,55% -5,01% 15,21% 7,06% AMERICA LATINA MSCI EM LATIN AMERICA MXLA 7,74% 5,56% 19,81% 9,93% 39,64% 25,68% 34,77% 25,23% MONDO MSCI WORLD MXWD 3,78% 1,67% 11,85% 2,63% 10,76% -0,32% 13,30% 5,28% LEGENDA: M = MESE; A = ANNO; YTD = DA INIZIO ANNO M ERCATO AZIONARIO M ERCATI VALUTARI Nel corso del secondo semestre 2004 i mercati azionari internazionali hanno conseguito performance positive; infatti nonostante la performance negativa dell indice MSCI World in euro pari al -0,32% dovuta al forte indebolimento dell USD nei confronti dell EUR (-11.11%), le variazioni dei principali indici borsistici sono al rialzo: +6.37% per lo S&P500, +4.2% per il Djstoxx, +6% per il DJEurostoxx. In termini settoriali la performance è stata trainata da Telecom, Utilities, materie prime e finanziari mentre il minor contributo è giunto dal settore energetico, in rallentamento dopo il rally della prima parte dell anno. Nel dettaglio, per quanto riguarda Eurolandia la seconda parte dell anno ha registrato un rialzo, con l indice Msci Europe che ha guadagnato il 16,40% in dollari e il 4,77% in euro. Sui mercati valutari si è assistito ad un indebolimento del Dollaro nei confronti dell Euro, soprattutto in relazione ai livelli di metà anno (-11,11% negli ultimi 6 mesi), a partire da inizio anno il Dollaro ha perso complessivamente il 7,61%. L Euro riprende ad apprezzarsi anche nei confronti dello Yen giapponese, che dopo un recupero di valore a metà anno (in prossimità di 132) continua a perdere terreno raggiungendo quota 139 Yen per 1 Eur. Per quanto riguarda il rapporto Dollaro/Yen, il biglietto verde perde valore anche nei confronti della moneta giapponese, che a partire da giugno ha recuperato quasi il 6,00%

17 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI CAMBI TICKER BLOOMBERG 31/12/ /11/ /06/ /12/2003 1M% 6M% YTD% 1A% EUR/USD EURUSD 1,3554 1,3279 1,2199 1,2595 2,07% 11,11% 7,61% 7,61% EUR/YEN EURJPY 139,1 136,84 132, ,65% 4,85% 3,04% 3,04% USD/YEN USDJPY 102,63 103,07 108,77 107,22-0,43% -5,64% -4,28% -4,28% C OMPOSIZIONE COMPLESSIVA DEL PORTAFOGLIO AL 31/12/ ,29% LEGENDA: M = MESE; A = ANNO; YTD = DA INIZIO ANNO A NALISI ANDAMENTO DELLE GESTIONI 14,19% 23,03% In relazione al positivo andamento dei mercati come evidenziato dall andamento degli indici sopra riportati, alla fine dell esercizio le gestioni hanno fatto registrare una performance netta positiva del 4,89% su base annua, contro una performance del 3,83% dell anno precedente, come riportato nei seguenti prospetti: Obbligazionario titoli 0,15% 17,34% Obbligazionario fondi Azionario in fondi Liquidità Montenario in fondi R IEPILOGO PERFORMANCE GESTIONI PATRIMONIALI C OMPOSIZIONE PORTAFOGLIO GESTIONI PATRIMONIALI GESTORI PATRIMONIO VALORE INIZIO SALDO CONFER/ VALORE FINE PERFORMANCE REND.TI MEDIO PERIODO PERIODO PREL. PERIODO PERIODO ANNUE NETTE ANNUALIZZATI Eptafund SGR ,82% Credit Suisse ,99% A.M.SIM Arca SGR ,64% Sanpaolo Ist ,74% AM SGR Schroder s IM ,28% (Italy) SIM Anima SGR ,34% Gest.Az. Anima SGR ,99% Gest.Liq. Totale ,89% GESTORI CATEGORIA TITOLI E FONDI CONTROVALORE % SU % SU TOTALE IN EURO CATEGORIA Monetario in fondi ANIMA SGR SPA IT ANIMA LIQUIDITA EUR ,30 100,00 TOTALE MONETARIO ,30 100,00 14,19 Obbligazionario titoli ARCA SGR SPA DE BUNDES 5% 2002/ EUR ,52 0,76 ARCA SGR SPA DE BUNDESOBL. 4,75% 2003/ EUR ,50 1,32 ARCA SGR SPA DE BUNDESOBL. 4,25% 2003/ EUR ,00 1,29 ARCA SGR SPA DE BUNDESOBL. 4,5% EUR ,00 2,54 ARCA SGR SPA DE BUNDESOBL. (ARCA) 3,25% E ,90 1,74 ARCA SGR SPA FR FRANCE O.A.T. 4% 1998/ EUR ,30 1,79 ARCA SGR SPA FR FRANCE B.T.A.N. 4,75% 2001/ ,00 2,59 ARCA SGR SPA FR FRANCE B.T.A.N. 3,50% 2003/ ,60 1,01 ARCA SGR SPA FR FRANCE B.T.A.N. 3,50% 2004/ ,60 1,76 ARCA SGR SPA GR GREECE 2,75% 2003/ EUR ,00 2,47 ARCA SGR SPA GR GREECE 4,50% 2004/ EUR ,50 1,30 ARCA SGR SPA GR GREECE 5,90% 2002/ EUR ,00 1,48 ARCA SGR SPA NL NEDERLAND 5,75% 1997/ EUR ,00 2,62 ARCA SGR SPA PTOTEWOE0009 PORTUGAL 3% 2003/ EUR ,00 2,48 ARCA SGR SPA IT BTP 01/01/ /05 4,75% EUR ,00 3,24 ARCA SGR SPA IT BTP 15/01/ ,5% EUR ,50 2,13 ARCA SGR SPA IT CTZ 30/04/03-05 EUR ,00 2,44 ARCA SGR SPA IT CTZ 31/08/03-05 EUR ,00 2,43 ARCA SGR SPA IT BTP 15/09/ ,5% EUR ,00 1,26 ARCA SGR SPA IT BTP 4,25% 2004/ EUR ,00 1,28 ARCA SGR SPA IT BTP 3% 2004/ EUR ,00 2,

18 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI ARCA SGR SPA IT BOT S EUR ,00 4,17 ARCA SGR SPA IT CTZ 24M 2004/ EUR ,00 2,37 ARCA SGR SPA IT BOT /05 A EUR ,00 3,16 SANPAOLO IST. AM SGR AT REP. OF AUSTRIA 3,90% EUR ,00 0,62 SANPAOLO IST. AM SGR BE BELGIUM 4,75% EUR ,00 2,50 SANPAOLO IST. AM SGR DE BUNDESSCHATZANW 2,% 03/06 EUR ,69 4,53 SANPAOLO IST. AM SGR DE BUNDESOBL. 5,00% EUR ,50 2,50 SANPAOLO IST. AM SGR DE BUNDESOBL. 3,25% EUR ,70 2,49 SANPAOLO IST. AM SGR ES BONOS OBLIG.- SPANISH GOV. 4,00% ,24 3,08 SANPAOLO IST. AM SGR FR B.TAN-FR.TREAS.4,5% EUR ,00 3,81 SANPAOLO IST. AM SGR FR B.TAN-FRENCH TREAS.NOTE 3,75% ,50 1,89 SANPAOLO IST. AM SGR GR GRECIA 4/20/2009 3,5% EUR ,00 1,25 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP 01/08/03-34 EUR ,00 2,68 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP 1/9/01-1/3/ % EUR ,00 2,56 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP 15/05/ ,5% EUR ,00 7,44 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP 01/02/ ,25% EUR ,00 2,57 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP 15/05/ ,75% EUR ,00 5,32 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP 01/09/ ,75% EUR ,00 2,97 SANPAOLO IST. AM SGR IT BTP /2009 3,00%S EUR ,00 3,69 TOTALE OBBLIGAZIONARIO IN TITOLI ,05 100,00 45,29 Obbligazionario fondi SCHRODERS IM (ITALY) LU SISF ACC EURO SHORT T. I EUR ,99 17,78 SIM SPA SCHRODERS IM (ITALY) LU SSSF STRATEGIC ENH CASH I EUR ,93 39,20 SIM SPA SCHRODERS IM (ITALY) LU SISF ACC EURO BOND I EUR ,72 43,02 SIM SPA TOTALE OBBLIGAZIONARIO IN FONDI ,64 100,00 23,03 Azionario in fondi ANIMA SGR SPA IT ANIMA FONDO TRADING EUR ,87 100,00 TOTALE AZIONARIO IN FONDI ,87 100,00 17,34 Liquidità ARCA SGR SPA ,31 SANPAOLO IST. AM SGR ,94 SCHRODERS IM (ITALY) ,11 SIM SPA ANIMA SGR SPA ,86 TOTALE LIQUIDITÀ ,38 77,14 0,15 TOTALE GENERALE ,24 100,00 P ORTAFOGLIO COMPLESSIVO Alla data del 31 Dicembre 2004 il patrimonio della Fondazione risulta pertanto così ripartito: Arca detiene in gestione Euro San Paolo detiene in gestione Euro Schroders detiene in gestione Euro Anima, attraverso il Fondo Anima Fondo Trading detiene Euro Anima, attraverso il Fondo Anima Liquidità detiene Euro Il patrimonio complessivo alla data di riferimento è, quindi, pari ad Euro , oltre ai euro affidati sempre al gestore Anima per l investimento della liquidità residua nel Fondo Anima Liquidità, per un importo complessivo di Euro A livello complessivo, se in data 30 giugno 2004, la composizione del portafoglio rispettava gli obiettivi della Fondazione (20% Liquidità, 30% Monetario, 30% Obbligazionario, 20% Azionario), in data 31 dicembre 2004 si registra una diversa distribuzione del patrimonio fra i 3 comparti obbligazionari di riferimento (25% Liquidità, 25% Monetario, 30% Obbligazionario, 20% Azionario). Le variazioni nei pesi riscontrabili nell arco del periodo sono dovute a riposizionamenti operati dai gestori all interno della curva (tale discorso vale esclusivamente per i gestori del comparto obbligazionario, essendo le fluttuazioni del 20% Azionario legate alle performance relative conseguite da Anima rispetto agli altri gestori); si registra, a tal proposito, una maggiore preferenza per la parte a breve della curva. In particolare, mentre San Paolo ha incrementato la componente liquida del suo portafoglio di circa il 10% a scapito dei titoli con scadenze comprese tra 1 e 3 anni, che arrivano ad avere un peso di circa il 42% rispetto al 55% di giugno, Arca ha favorito titoli con scadenza entro 1 anno a scapito principalmente dei titoli a lungo termine che passano da circa il 45% di giugno a circa il 34% di novembre. Per quanto riguarda la composizione del portafoglio complessivo per Area geografica, ad eccezione di Anima per la quale la scelta è obbligata all area Internazionale (Anima Fondo Trading è un fondo che investe in tutto il mondo), gli altri gestori hanno scelto di orientarsi verso strumenti finanziari riconducibili esclusivamente all area UEM o verso il mercato Internazionale. Complessivamente il portafoglio è investito per circa il 58% in Europa e per il restante 42% nel resto del mondo. All interno dell area UEM sono presenti principalmente titoli riconducibili ai seguenti paesi: Italia, Germania, Francia, Austria, Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo e Grecia. Per quanto riguarda gli emittenti, rispetto alle passate gestioni, sono state inserite due nuove tipologie: Gov/Corp e Mortgage. La prima indica che lo strumento finanziario in oggetto (in particolare il fondo di Anima e il fondo obbligazionario di Schroders) incorpora al suo interno sia emissioni di natura Government che di natura Corporate (Equity); la seconda indica che lo strumento finanziario in oggetto (in particolare il fondo della liquidità di Schroders) incorpora strumenti Mortgage

19 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI Per quanto attiene alla composizione del portafoglio complessivo in funzione delle Classi di Ratings si evidenzia uno spostamento rispetto al 30 giugno del patrimonio complessivo verso classi di ratings più elevate, la classe AAA/Aaa passa infatti dal 20,43% al 28,31% mentre la classe AA/Aa2 passa da circa il 56% al 38,72%. Nel contempo fanno la loro comparsa emissioni con un rating di classe AA-/Aa3 e di classe A/A2. Il restante 20,19% è investito in emissioni per le quali non è stato possibile individuare un rating, in particolare si fa riferimento al Fondo Trading Anima e alla liquidità residua detenuta dai gestori. Il risultato complessivo realizzato dai portafogli dei nuovi gestori da inizio anno e/o mandato è stato pari ad Euro a cui si devono aggiungere Euro realizzati sulle due gestioni chiuse e sulla gestione nel Fondo Liquidità, per un totale complessivo di Euro , pari ad un rendimento netto annuo di circa il 4,89% calcolato sui patrimoni medi. S AN PAOLO I STITUTIONAL San Paolo Istitutional (di seguito San Paolo), come da mandato, ha effettuato investimenti in strumenti finanziari di natura obbligazionaria, in particolare sono stati acquistati esclusivamente Titoli di Stato dell area Euro. L investimento risulta distribuito come segue: Comparto Liquidità: circa il 26,5% Comparto Monetario: circa il 41,96% Comparto Obbligazionario: circa il 31,58% Con tale suddivisione San Paolo si discosta dalla composizione obiettivo, ed in particolare è ravvisabile un sovrappeso della parte a breve (Liquidità) e della parte a medio della curva (Monetario) a scapito della parte a lungo (Obbligazionario) della curva. Per quanto riguarda il rating degli strumenti in portafoglio, sono tutti entro i limiti indicati dal mandato con una preferenza per le emissioni di classe AA/Aa2 (il 48,82%) e quelle di classe AAA/Aaa (il 31,77%), mentre il restante 20% circa è investito in emissioni di classe AA+/Aa1 (11,23%), AA- /Aa3 (5,10%) e A/A2 (2,53%). Per quanto riguarda i risultati ottenuti, San Paolo contribuisce al risultato finale per circa 709 mila Euro, pari ad un rendimento netto del 2,73%, corrispondente al 5,74% su base annua; nonostante questo risulta uno scostamento negativo nei confronti del Benchmark netto ad esso assegnato pari al - 0,09%. S CHRODERS Schroders, come da mandato, ha effettuato investimenti in quote di fondi e per il momento non ha inserito in portafoglio titoli obbligazionari, in particolare sono state acquistate quote di fondi sia con focus sull Europa (circa il 18%) che sui mercati internazionali (circa l 82%). Schroders è l unico gestore dell obbligazionario ad avere in portafoglio fondi che investono anche in strumenti di tipo Mortgage (in particolare il fondo del comparto Liquidità). In particolare ha distribuito l investimento come segue: Comparto Liquidità: circa il 38,99% Comparto Monetario: circa il 17,84% Comparto Obbligazionario: circa il 43,17% Con tale suddivisione Schroders si discosta dalla composizione obiettivo, ed in particolare è ravvisabile un sovrappeso della parte a breve (Liquidità) e della parte a lungo della curva (Obbligazionario) a scapito della parte centrale a medio termine (Monetario) della curva. Per quanto riguarda il rating degli strumenti in portafoglio, sono tutti entro i limiti indicati dal mandato con una preferenza per le emissioni di classe AA/Aa2 (il 60,02%) e quelle di classe AAA/Aaa (il 39,96%). Per quanto riguarda i risultati ottenuti, Schroders contribuisce al risultato finale per circa 610 mila Euro pari ad un rendimento netto del 2,37%, corrispondente al 5,28% su base annua; anche Schroders, come San Paolo, si attesta sotto al Benchmark netto ad esso assegnato per meno 0,38%. A RCA SGR Arca SGR (di seguito Arca), a partire da luglio ha optato per una gestione in titoli e non più in Fondi ed ha effettuato anch essa investimenti in strumenti finanziari di natura obbligazionaria; sono stati acquistati esclusivamente Titoli di Stato dell area Euro. In particolare ha distribuito l investimento come segue: Comparto Liquidità: circa il 30,68% Comparto Monetario: circa il 34,94% Comparto Obbligazionario: circa il 34,38% Con tale suddivisione Arca si discosta dalla composizione obiettivo, ed in particolare è ravvisabile un sovrappeso della parte a breve (Liquidità) a scapito delle parti a medio e lungo termine della curva (Monetario e Obbligazionario); gli scostamenti dalla composizione obiettivo si aggirano intorno a -2,56% (Monetario) e a -3,13% (Obbligazionario). Per quanto riguarda il rating degli strumenti in portafoglio, sono tutti entro i limiti indicati dal mandato con una preferenza per le emissioni di classe AA/Aa2 (il 35,55%) e quelle di classe AAA/Aaa 36 37

20 PROFILI PATRIMONIALI E FINANZIARI (il 35,13%), il restante 30% circa è investito in emissioni di classe AA-/Aa3 (18,54%) e A/A2 (10,47%). Per quanto riguarda i risultati ottenuti, come già accennato Arca è il gestore che meglio ha performato, contribuendo al risultato finale per circa Euro, pari ad un rendimento netto dello 2,86% - attestandosi sopra al Benchmark netto ad esso assegnato per l 1,67% - che, sommato al risultato conseguito nel primo semestre con la gestione in fondi, porta il risultato complessivo netto a circa euro, corrispondente ad un rendimento netto complessivo su base annua del 4,64%. A LTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE Per quanto riguarda il portafoglio titoli in cui è investita la residua liquidità a breve - di cui si riporta di seguito la composizione -, comprendente sia titoli di debito quotati e non quotati che quote di fondi monetari, si registra un tasso di rendimento medio netto su base annua del 2,50%. La residua liquidità investita in pronti contro termine ha reso mediamente l 1,80% mentre le giacenze sul conto corrente hanno reso mediamente l 1,46%, sempre su base annua. A NIMA SGR In data 31 dicembre 2004 Anima Fondo Trading è investito per l 80,33% in Azioni e per il restante 19,67% in Titoli di Stato e Liquidità, i paesi sui quali è maggiormente esposto sono U.S.A. (28,02%), Italia (25,62%), Giappone (17,85%), U.K. (5,53%) e Francia (3,69). Per quanto riguarda i settori merceologici il fondo risulta investito come segue: Telecomunicazioni (13,73%), Farmaceutico (5,97%), Banche (5,77%), Media (3,36%), Assicurazioni (3,23%) e Software (3,19%). L investimento nel Fondo Trading Anima contribuisce al risultato finale per circa 639 mila Euro, pari ad una performance netta su base annua del 7,34%, attestandosi comunque al di sotto al Benchmark netto ad esso assegnato di circa il 3%. L investimento nel Fondo Anima Liquidità, in cui temporaneamente viene parcheggiata la liquidità residua, ha invece contribuito al risultato finale per circa 168 mila Euro, pari ad una performance netta su base annua dell 1,99%, attestandosi comunque sotto al Benchmark netto ad esso assegnato del 2,17%. VOCE 3-B) COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO TITOLI DI DEBITO NON IMMOBILIZZATI QUOTATI CODICE DESCRIZIONE VAL. NOM. VAL. BIL. VAL. NOM. VAL. BIL. VAL. MERC. 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ CCT 01/01/97-04 TV CCT 01/05/98-05 TV BTP 01/02/ ,25% BTP 01/02/ % TOTALE TITOLI QUOTATI VOCE 3-C) COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO TITOLI DI DEBITO NON IMMOB. NON QUOTATI CODICE DESCRIZIONE VAL. NOM. VAL. BIL. VAL. NOM. VAL. BIL. VAL. MERC. E PTA E C REDIT S UISSE Le gestioni Epta e Credit Suisse, entrambe di tipo misto in fondi obbligazionari ed azionari, sono state chiuse nel corso del primo semestre nell ambito del processo di revisione dei mandati in corso alla fine dell anno precedente. Per quanto riguarda i risultati ottenuti, Epta è il gestore che ha meglio performato, contribuendo al risultato finale per circa Euro, pari ad un rendimento netto su base annua dell 8,82%, mentre il Credit Suisse ha contribuito al risultato finale per circa Euro su base annua di circa il 2%. 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ CRGO SPA S 4,60% 1A CRGO SPA TV / A EM BCCS % ETICA BCCS % ETICA PRO CARITAS TOTALE TITOLI NON QUOTATI TOTALE TITOLI QUOTATI E NON

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