3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI
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- Martina Danieli
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1 3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI
2 Introduzione L obiettivo di questo capitolo e dei prossimi, è quello di comprendere ed analizzare le abilità specifiche coinvolte nei processi di apprendimento della lettura, scrittura e calcolo. Ciascuna di queste abilità presuppone una serie di competenze di base che ne rendono possibile l acquisizione e l espressione. La complessità e l eterogeneità degli elementi che entrano in gioco nei processi di lettura, scrittura e calcolo, richiede un attenta analisi e una serie di considerazioni a monte. In particolare:
3 1. La lettura va intesa sia come abilità tecnica di decodifica di parole scritte che come attività finalizzata alla comprensione del testo; 2. La scrittura va considerata sotto tre diversi aspetti: come gesto grafo-motorio finalizzato alla produzione delle lettere, come abilità nel trasformare i suoni in lettere (competenza ortografica) e come abilità di produzione creativa, finalizzata cioè alla produzione di testi; 3. Il calcolo va considerato: come cognizione numerica ; come aspetto procedurale o strategico; come aspetto strumentale finalizzato alla risoluzione dei problemi (dove È forte il legame con la comprensione del testo).
4 La lettura e la scrittura Come si verifica il processo che conduce gli individui a tradurre in rappresentazioni con significato i diversi segni e simboli stampati sui libri di testo o sui materiali pubblicitari, e ad esprimersi e comunicare con gli altri utilizzando il linguaggio scritto? L insieme dei processi coinvolti per portare a termine tali compiti è tutt altro che semplice ma tuttavia, grazie ad una serie di studi di psicologia e neuropsicologia cognitiva, i principali aspetti del funzionamento della lettura e della scrittura sono ormai chiariti. (A. D Amico, Lettura, scrittura, calcolo. Ed. Carlo Amore)
5 Lo sviluppo dell apprendimento Molti insegnanti osservano che alcuni bambini imparano a leggere e a scrivere in modo spontaneo e in tempi brevi mentre per altri il percorso di apprendimento è difficoltoso e lungo. Questo diverso approccio al mondo della lettura e della scrittura sembra dipendere dal funzionamento del <<sistema>>, integro nel primo caso o <<neurobiologicamente male istruito>> nel secondo. Per SISTEMA INTEGRO si intende l insieme delle abilità (competenze metafonologiche, fonologiche, capacità di memorizzazione dei grafemi) che sono alla base dei processi di apprendimento.
6 È un percorso che coinvolge bambini di età diverse, dai 4 ai 7 anni: gli insegnanti della scuola dell infanzia giocano un ruolo fondamentale anche se non è loro compito insegnare a leggere e a scrivere. Il compito di ognuno è invece quello di smontare il percorso di apprendimento in tutti i suoi passaggi; questo ci permetterà di capire dove è arrivato il bambino e quale è il passo successivo. Ci è utile differenziare i PREREQUISITI ESECUTIVI (P.R.) da quelli COSTRUTTIVI.
7 P.R. ESECUTIVI Riguardano l esecuzione dell atto grafico che comporta la coordinazione oculo-manuale, l orientamento sx-dx, la gestione dello spazio, i movimenti di rotazione e scioltezza del polso, la fluidità del gesto P.R. COSTRUTTIVI Ossia la capacità del bambino di smontare le parole, di individuare le sillabe, i singoli fonemi, il loro numero, la loro posizione all interno della parola e, successivamente, imparare a rappresentarli
8 Con il termine PREREQUISITI intendiamo dunque una serie di abilità specifiche che sono necessarie perché si possa strutturare una competenza più complessa (Tretti et al., 2002). L analisi dell adeguatezza dei prerequisiti costituisce un momento di lavoro indispensabile soprattutto nell ultimo anno della scuola dell infanzia e nel primo anno della scuola primaria per poter individuare tempestivamente i casi a rischio e attivare adeguate iniziative di supporto.
9 L APPRENDIMENTO DELLA LETTURA
10 La lettura, dopo la prima fase di apprendimento, diventa un atto automatico Dopo aver imparato come si chiama quella lettera, come si chiama unita all altra, come si chiamano se si uniscono tra loro gruppi di lettere e quali cambiamenti ci sono nel pronunciarli, non c è più bisogno di sillabare e ricordare: diventa automatico C+A=CA N+E=NE CA+NE= CANE ma non è così per tutti
11 I bambini con difficoltà di apprendimento mostrano una inefficace automatizzazione del processo di lettura con conseguente difficoltà a velocizzare il processo e accedere direttamente al significato della parola L attenzione è di tipo focale, cioè il bambino si concentra specificatamente sulla decodifica del testo stancandosi rapidamente, commettendo errori, rimanendo indietro e di conseguenza, limitando l apprendimento
12 Un modello che descrive i processi parziali relativi alla lettura è quello elaborato da Struiksma (1979) rappresentato nella prossima slide:
13 ANALISI VISIVA LAVORO SX/DX PERCEZIONE DELL ORDINE TEMPORALE DISCRIMINAZIONE UDITIVA DISCRIMINAZIONE VISIVA SINTESI UDITIVA CORRISPONDENZA GRAFEMA-FONEMA SINTESI VISIVA LETTURA Task Analisysis del processo di lettura (Struiksma, 1979)
14 L autore individua come prime competenze di base l analisi visiva e il lavoro sinistra-destra. Perché si possa affermare che il bambino possieda tali abilità deve essere in grado di riconoscere e tracciare segni grafici elementari che sono gli elementi costitutivi di una lettera (linee orizzontali, verticali, oblique, circolari). Deve inoltre lavorare da sinistra a destra, il che implica l acquisizione e la stabilizzazione della preferenza manuale (lateralizzazione) e la coordinazione oculo-manuale (individuazione dello spazio nel foglio coordinata con l atto motorio). Tali processi concorrono a definire una abilità nota come discriminazione visiva: il bambino deve essere in grado di analizzare il segno grafico e distinguere un grafema dall altro anche se simili ( p, q, b, d ).
15 Per discriminazione uditiva intendiamo la capacità di distinguere un fonema dall altro (per esempio, il suono ca è uguale a ga?). Nella percezione dell ordine temporale il bambino deve saper conservare l ordine di presentazione delle lettere: è una competenza in cui entra in gioco la memoria fonologica a breve termine. Queste due componenti definiscono la sintesi uditiva mediante la quale il bambino opera una fusione di suoni in ordine corretto per ricostruire la parola. A sua volta, l abilità di discriminare i suoni insieme all abilità di discriminare segni grafici definiscono una competenza fondamentale che ritroveremo anche nella scrittura: la corrispondenza grafema-fonema.
16 La sintesi visiva costituisce l ultimo passo che consente al bambino di leggere la parola. Saper identificare i singoli grafemi che compongono la parola è infatti necessario ma non sufficiente per leggerla: il bambino deve arrivare a fondere i suoni associati alle singole lettere in un unica sequenza di suoni, cogliendo sia l insieme della parola che l elemento che differenzia parole simili. Questa competenza rimanda ai due processi di lettura che analizzeremo più avanti: la lettura fonologica e la lettura lessicale.
17 Il più accreditato modello cognitivo di lettura è noto come modello di lettura a due vie o a doppio accesso (Coltheart e altri, 1983, adattato da Sartori, 1984) e prevede che il processo di lettura del normolettore possa attuarsi mediante l attivazione di due differenti vie rispettivamente denominate via visiva o lessicale e via fonologica o sub-lessicale. Spiega come si realizza il processo di lettura ed in particolare come i soggetti pervengono all attribuzione di un significato ad una stringa di lettere.
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