Daniele Corletto La denuncia di inizio di attività edilizia: un caso di silenzio assenso
|
|
- Virginia Zanella
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Daniele Corletto La denuncia di inizio di attività edilizia: un caso di silenzio assenso in La disciplina amministrativa e penale degli interventi edilizi (a cura di D. de Pretis e A. Melchionda), Trento, 2003, pp Nel nuovo TU dell edilizia (come risulta dopo le modifiche portate con il d.lgs. n. 301 del 2002) il ricorso alla DIA è (quasi) sempre possibile, restandone fuori solo i casi in cui si tratti di chiedere il permesso di fare edificazioni non consentite dagli strumenti (permesso in deroga: art. 14 TU) o i casi in cui, trattandosi di una nuova costruzione o di una ristrutturazione urbanistica, i piani attuativi o quelli generali non rechino precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive (art. 22,3 TU). Si può dire in sostanza che il permesso è rimpiazzabile con la DIA quando il suo rilascio è vincolato, cioè quando vi sono previsioni di piano a scala edilizia. Il ricorso alla DIA è, d altra parte, sempre facoltativo, nel senso che (art. 22, 7) l interessato può chiedere comunque il permesso di costruire (per le ipotesi del 1 e 2 comma dell art. 22, in linea di principio soggette a DIA; e a maggior ragione può chiederlo per quelle del comma 3, in linea di principio soggette a permesso). Resta da chiedersi se il regime di (quasi) piena sostituibilità, a scelta dell interessato, dei due strumenti, costituisca principio fondamentale ai sensi dell art. 117, 3 Cost.. Da un lato riesce difficile crederlo, perché poi, se così fosse, sarebbe da chiedersi che senso avrebbe la previsione del 4 comma dell art. 22, che consente alle regioni a statuto ordinario di ampliare o ridurre l ambito applicativo delle disposizioni di cui allo stesso art. 22, come pure di quella dell art. 10, 3, che prevede che le regioni possono individuare ulteriori interventi sottoposti (per l incidenza sul territorio e il carico urbanistico) a preventivo rilascio di permesso di costruire, dato che comunque resterebbe al privato la scelta se avvalersi o no della DIA piuttosto che chiedere il permesso, e viceversa. Un tale potere di
2 scelta libera del privato svuoterebbe cioè, almeno in gran parte, il senso del potere regionale di sottoporre certe categorie di interventi edilizi al permesso piuttosto che alla DIA. Dall altro però riesce difficile pensare che un punto così caratterizzante, e così carico di riflessi sulle aspettative e le percezioni (se non sulle situazioni giuridiche) dei cittadini, come l offerta ai proprietari di una piena alternativa, secondo i loro interessi e preferenze, fra la via tradizionale e quella semplificata, possa nascere come recessivo di fronte a scelte regionali diverse. Altro punto interessante è che la novella recata dal d.lgs. n. 301 del 2002 ha sterilizzato ai fini della sanzione penale le previsioni regionali che eventualmente spostino (art. 22,4) interventi sotto l ambito della DIA o fuori di esso. Così pure l art. 10, 3, ha previsto che la sottoposizione, da parte della legge regionale, al preventivo rilascio di permesso di costruire di (ulteriori) interventi incidenti sul territorio e sul carico urbanistico non comporti l applicazione delle sanzioni dell art. 44. L art. 44, 4, dice ferme le sanzioni penali : dunque anche se le regioni (le regioni ordinarie) ampliano o riducono l ambito di applicazione dell istituto del permesso di costruire, questo non influenza l aspetto penale. Sotto altri aspetti la questione risulta in parte sdrammatizzata da ciò, che la scelta della legislazione regionale di collegare certi tipi di interventi in via esclusiva ad uno piuttosto che all altro dei due istituti (permesso o DIA), così come (se pensiamo invece al permanere di una piena alternatività anche nella legislazione regionale) la scelta del cittadino di servirsi di una piuttosto che dell altra delle due strade a sua disposizione, risulterebbe neutra sotto il profilo dell onerosità (art. 22, 5), dato che la imposizione di un contributo è slegata dalla tipologia del titolo, collegandosi piuttosto alla sostanza dell intervento in questione, e al carico urbanistico che esso comporta. Sotto questi aspetti si potrebbe dire, riprendendo l osservazione di Travi (in Urbanistica e appalti 2003, 146) riferita alla disciplina sanzionatoria, che il regime delle varie fattispecie viene ancorato alla concreta consistenza dell intervento piuttosto che alla tipologia del titolo abilitativo. Comunque possiamo dire adesso che, almeno in una porzione significativa di casi, non c è un campo di interventi proprio della DIA e uno proprio del permesso, ma ci sono due
3 campi preferenzialmente o prioritariamente (ma a rigore non si può nemmeno dire così) attribuiti rispettivamente a DIA o a permesso, ma copribili però, per volontà del soggetto, anche con l altro dei due modi. Dunque possiamo mettere qui un primo punto fermo: abbiamo dei casi, assai significativi e che costituiscono quasi la regola, in cui DIA e provvedimento autorizzativi sono alternativi, equivalenti, intercambiabili Secondo una costruzione rigorosa e coerente degli istituti, la previsione di una DIA significa che l attività, il cui inizio è oggetto di denuncia, è liberalizzata, cioè che essa è direttamente legittimata dalla legge, ha il suo titolo nella legge o meglio nella disciplina urbanistica o nel piano (ovvero, come anche si usa dire in dottrina, che la situazione è caratterizzata da una scansione norma-fatto e non da una scansione norma-potere-fatto). Liberalizzata non vuol dire naturalmente non soggetta alle regole, alla legge o al rispetto del PRG, nè sottratta alla generale sorveglianza dell amministrazione: ma vuol dire attività esercitabile senza un previo titolo amministrativo che l autorizza. La legge liberalizza un attività quando non richiede più un provvedimento amministrativo quale titolo di legittimazione per quella attività. In questi casi non c è più un procedimento di autorizzazione, ad iniziativa privata, ma un procedimento di verifica specifica, ad iniziativa pubblica necessaria. L attività libera sarebbe invece quella, che pure ha titolo direttamente nella disciplina urbanistica, ma che è soggetta a verifica eventuale, al generico controllo che la PA esercita sul territorio. Al contrario la previsione di un potere, e di un corrispondente provvedimento dell amministrazione, significa la cosa opposta, che cioè l attività è soggetta ad uno specifico preventivo consenso dell amministrazione e quindi è proprio il contrario di liberalizzata. (Si potrebbe però osservare che nel momento in cui la soggezione al preventivo consenso dell amministrazione è disponibile per il privato, che può sottrarvisi a sua discrezione, si deve tornare a dire che l attività è liberalizzata: resta da chiedersi allora quale sia il senso della previsione di un potere e di un provvedimento in materia.)
4 Dal punto di vista dei concetti e della loro coerenza, c è qualcosa che non ci torna. Resta un senso di insoddisfazione, per la evidente violazione del principio di non contraddizione in cui incorre la scelta di rendere intercambiabili DIA e permesso. Il punto da criticare, sia chiaro, non è la DIA in sé, ma il non aver separato i campi di applicazione della DIA e del permesso, rendendoli invece reciprocamente sostituibili. Diverso sarebbe se si fosse ad es. fatta la scelta di liberalizzare tutti gli interventi privi di impatto urbanistico, mantenendo soggetti a provvedimento preventivo quelli che invece producono tale impatto Un primo modo di far fronte a questa ambiguità, alla difficoltà logica che ci si presenta, quando si vuole dare un senso alla previsione di un obbligo di previo provvedimento, obbligo però disponibile per chi vi è soggetto, nell impossibilità di pensare che una stessa attività sia contemporaneamente liberalizzata e non liberalizzata, è di mettere in ombra l idea stessa della liberalizzazione, della legittimazione diretta dell attività da parte della legge o delle previsioni di piano, dando rilievo invece a un titolo necessario per legittimare l attività, e di muoversi dunque nella logica della individuazione di un qualcosa che faccia da pendant al provvedimento permissivo, che rispecchi simmetricamente il permesso, e che ne prenda il posto. Insomma: una volta che si mettono su un piano di equivalenza e di alternativa la DIA e il permesso, si induce una logica di assimilazione sostanziale delle due ipotesi e quindi si può arrivare a concepire la DIA come titolo di legittimazione di una certa attività, equivalente al provvedimento o sostitutivo di esso. In questo senso del resto la recente legge Emilia Romagna n. 31 del 25 novembre 2002, di disciplina generale dell edilizia, considera la DIA titolo, e dice art. 6 - I titoli abilitativi sono la denuncia di inizio attività e il permesso di costruire. Entrambi sono trasferibili insieme all'immobile ai successori o aventi causa. ). Ma anche nel TU, all art. 23, 5, si parla di sussistenza del titolo, la quale è provata, come si sa, con la copia della denuncia da cui risulti la data ecc.; e ancora all art. 39, u.c., del TU si parla di annullamento della DIA.
5 Insomma, la convivenza parallela, la alternativa, fra DIA e provvedimento espresso fa sì che la DIA venga attratta nella logica del provvedimento, e che si ragioni della DIA come si ragionerebbe di un provvedimento autorizzatorio. Questo poi viene fuori anche nel campo sanzionatorio, in cui si assimila la assenza di permesso e la assenza di DIA (art. 44, 2 bis). Con una particolare e paradossale difficoltà nel caso di DIA seguita in assenza dei presupposti (sono poi veramente presupposti della DIA o non sono piuttosto i presupposti della possibilità dell intervento?) cioè la conformità dell intervento ai piani e alla disciplina urbanistica ed edilizia e la dettagliatezza di piani particolareggiati o di PRG. Nel qual caso potrebbe venir fatto di chiedersi se la DIA è inesistente o illegittima o se il giudice penale la può disapplicare. Mi pare invece che si debba dire che se l attività che si intraprende non è conforme alle previsioni urbanistiche-edilizia, se ne risponde direttamente, cioè si risponde dell attività, non dell assenza di DIA o della sua illegittimità. In assenza della DIA ci sarà la violazione di un dovere procedurale di avvertire l amministrazione, violazione che potrà essere sanzionata, ma che non ha riflessi sulla abusività o no dell intervento edilizio, il quale ha, o non ha, il suo titolo direttamente nella disciplina urbanistica. Quindi non pare che abbia senso chiedersi che ne è della DIA quando ne mancano i presupposti (conformità o dettagliatezza), se è nulla o se si disapplica o se si applica la sanzione per edificazione senza DIA, senza titolo. Il fatto che invece ce lo chiediamo, e che anche il TU dia rilievo sanzionatorio alla assenza di DIA equiparata dall art. 44, 2 bis, all assenza di permesso, vuol dire che ragioniamo di un titolo assimilabile al provvedimento, che legittima l intervento edilizio e a cui applichiamo le categorie che usiamo per i provvedimenti, vuol dire insomma che abbiamo perso di vista che si tratta di attività liberalizzata. Emerge poi talvolta l idea che la DIA sia una sorta di assenso tacito, che si forma quando l amministrazione nei trenta giorni successivi alla DIA non obbietta niente. La troviamo in certe prospettazioni (di cui è traccia ad es. in TAR Abruzzo 197 del 2003), in certe impostazioni processuali si impugna la DIA che presuppongono che la DIA sia trattata come un equivalente di provvedimento (anche se abbiamo in giurisprudenza affermazioni che sottolineano come la denuncia di inizio di attività non ha valore di provvedimento amministrativo, né lo acquista in virtù del decorso del termine previsto
6 per l'attività di riscontro della pubblica amministrazione : Cons. Stato, VI, n del 2002). Può darsi che alla fine una simile idea non sia del tutto priva di argomenti: ma ci tornerò quasi subito. In altri casi, anche se confusamente, la DIA, nella percezione che risulta dalla disciplina che la riguarda e dalla intercambiabilità con il provvedimento permissivo, diventa un permesso auto-gestito, un provvedimento di auto-amministrazione, come direbbe qualcuno, o almeno un outsourcing, un affidamento all esterno di attività amministrativa. La redazione e la responsabilità di un permesso, di un titolo all edificazione, è affidata al professionista che assevera (il quale, per l art. 29, 3, TU assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità, il che significa che non diventa pubblico ufficiale ma resta privato), e l amministrazione su un tale titolo esercita solo un controllo, condizione di efficacia (mancato annullamento entro 30 giorni, come una volta il CORECO). E un piccolo procedimento parzialmente affidato a privati. E la DIA diventa nel sistema (o viene percepita come) un equivalente di atto amministrativo, o meglio un atto amministrativo-equivalente (tutto questo anche sotto la pressione del problema di dare tutela ai terzi, di dare possibilità ai terzi, che potrebbero impugnare la concessione o il permesso, di avere qualcosa da attaccare dinanzi al giudice amministrativo) Un altro modo, rovescio, di uscire dalla contraddizione logica in cui ci mette la equivalenza e intercambiabilità fra DIA e permesso è di pensare invece che cambi natura il permesso di costruire (o la DIA è provvedimento o non lo è il permesso). Se si deve dire, quando è prevista la DIA, che c è legittimazione diretta all attività edilizia in base alla legge e agli strumenti urbanistici, e che la DIA non è quindi un titolo di legittimazione di attività altrimenti non consentite, ma che, essendo l attività legittimata dalle previsioni urbanistiche, essa DIA non è altro che una sorta di autocertificazione del fatto che la progettata edificazione è direttamente consentita, autorizzata dal PRG, allora bisogna dire che anche il permesso (nei casi in cui è concorrente o alternativo con la DIA) non è propriamente una autorizzazione, anzi che non è un provvedimento (nel senso di
7 atto costitutivo di nuove situazioni giuridiche) ma solo un semplice atto ricognitivo, dichiarativo, di una situazione che già ex lege o ex PRG è presente. Il provvedimento, del resto non più obbligatorio e di cui liberamente si può fare a meno, perde quindi, in quest ottica, il suo rilievo e resta solo una specie di attestazione, per maggiore tranquillità del privato, della sua legittimazione a compiere un certo intervento, direttamente consentito dagli strumenti urbanistici. Le conseguenze di questa lettura potrebbero essere significative: si dovrebbe considerare irrilevante, ai fini della qualificazione dell intervento edilizio, la conformità o no al permesso, o la assenza del permesso stesso, dato che l intervento, avente titolo direttamente nelle previsioni urbanistiche e non nel provvedimento autorizzatorio, sarebbe da qualificarsi abusivo solo in relazione alla sua eventuale non conformità alle previsioni urbanistiche Viene però il dubbio che le cose possano essere viste in un altro modo ancora. Ci sono infatti, e sono state notate dalla dottrina e da qualche isolata pronuncia giurisprudenziale, delle particolarità della disciplina della DIA edilizia che forse consentono delle conclusioni diverse. C è, prima di tutto, il tempo che deve passare dalla denuncia all effettivo inizio dei lavori. Durante questo tempo il denunziante deve restare in attesa di una eventuale determinazione negativa dell amministrazione. Il termine (non importa qui se perentorio o no) che l amministrazione ha per notificare l ordine di non effettuare l intervento dichiarato coincide (e questo mi pare significativo) con il termine dell attesa che viene imposta al privato. Ma tutto questo viene da chiedersi - non assomiglia ad una domanda, cui l amministrazione deve rispondere entro un certo termine, decorso il quale il silenzio vale come provvedimento favorevole, che consente così l inizio dell attività? Non siamo insomma di fronte ad un caso di silenzio-assenso (mascherato sotto una etichetta fasulla)? Se è così bisogna concludere che non c è affatto liberalizzazione dell attività edilizia, ma solo un altro modo di arrivare ad un provvedimento. Le previsioni specifiche che circondano la DIA edilizia rivelano la necessità di soddisfare delle puntuali esigenze: il controllo preventivo di una attività (preventivo anche per
8 ragioni economiche, risultando ben più costoso e insensato reprimere ex post una attività già iniziata); la certezza e la dimostrabilità della regolarità dell intervento anche di fronte ai terzi; la tutela dei terzi interessati a contestare la legittimità dell attività in questione. Ma queste sono precisamente le esigenze cui risponde, nella centenaria storia del diritto amministrativo, la previsione di una autorizzazione, di un provvedimento preventivo, cui, in questo caso, si sceglie di giungere nella forma, del resto assai discutibile, del silenzio significativo sulla domanda del privato. La verità è che tutta la costruzione normativa ha una scarsa dignità concettuale, ed è piuttosto impostata in termini empirici ed approssimativi. Ma che il legislatore tenda a dimenticare o a ignorare le elaborazioni teoriche che mostrano la denuncia di inizio di attività come correlata alla liberalizzazione di una attività, e che tenda invece a assimilarla ad una domanda, cui segue un silenzioaccoglimento, è confermato anche dall art. 6 del d.lgs. 4 settembre 2002, n. 198, nel quale si prevede che le istanze di autorizzazione e le denunce di attività disciplinate dallo stesso d.lgs., si intendono accolte qualora entro novanta giorni dalla presentazione del progetto e della relativa domanda. non sia stato comunicato un provvedimento di diniego. La DIA prevista dal TU edilizia non è (saremmo pronti a scommetterlo) il risultato di una consapevole scelta di liberalizzazione, compiuta affidandosi alla fiducia nel rispetto delle regole da parte dei privati, e a meccanismi di calcolata responsabilizzazione, dentro un quadro normativo certo e con possibilità comunque di controllo del risultato, affidate al generale potere di sorveglianza del territorio spettante all amministrazione. Si tratta invece piuttosto di un mediocre espediente che serve a superare, o meglio ad aggirare, un problema di inefficienza della PA, e a dare risposta ad esigenze che hanno a che fare con gli interessi dell economia e della produzione piuttosto che con la corretta gestione del territorio.
Comune di Casei Gerola. Regolamento Comunale Attività Edilizia. - Gennaio 2011 -
Comune di Casei Gerola Regolamento Comunale Attività Edilizia - Gennaio 2011-1 INDICE articolo 1 articolo 2 articolo 3 articolo 4 articolo 5 articolo 6 articolo 7 articolo 8 articolo 9 PRINCIPI GENERALI
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliNelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6).
IL REGOLAMENTO EUROPEO RELATIVO ALLE DECISIONI IN MATERIA MATRIMONIALE E DI POTESTA DEI GENITORI N 1347/2000, del 29 maggio 2000 in vigore dal 1 marzo 2001 1. LA COMPETENZA GIURISDIZIONALE Quando il regolamento
DettagliOggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle
Oggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel caso di interventi soggetti a denuncia di inizio attività. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle
Dettaglisumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che:
114 sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che: Dottrina «sarebbe valida un accettazione beneficiata senza successivo inventario, che potrebbe essere formato dal minore entro un anno dalla
DettagliQUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE
QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE Licenziamenti economici e la nuova conciliazione volontaria 1) Il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto
DettagliIl trasferimento generazionale della farmacia privata: il patto di famiglia e il trasferimento mortis causa
Il trasferimento generazionale della farmacia privata: il patto di famiglia e il trasferimento mortis causa Dott. Marino Mascheroni Professore a contratto di Diritto Tributario Università di Milano Il
Dettaglifondamento normativo Art. 2 legge n. 241 del 1990:
Il silenzio fondamento normativo Art. 2 legge n. 241 del 1990: ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO
CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO Studio n. 873 Nuove norme e vecchie questioni in materia di silenzio della Pubblica Amministrazione Approvato dalla Commissione Studi Civilistici il 16 maggio 1995 1.
DettagliIl concetto di gestione dei rifiuti
Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero
DettagliCOMUNICATO INFORMATIVO N 4 settembre 2009 - Controlli periodici agli impianti GPL e METANO - Modifiche all'art. 71 del D.L. 81/08
COMUNICATO INFORMATIVO N 4 settembre 2009 - Controlli periodici agli impianti GPL e METANO - Modifiche all'art. 71 del D.L. 81/08 Continuando nella nostra opera di informazione,è' nostra premura portare
DettagliControlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti.
ARPA EMILIA-ROMAGNA Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti. Sicurezza sul lavoro e certificazioni ambientali: lo scenario delle responsabilità Bologna 16 ottobre
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,
DettagliProvincia di Varese Settore Tecnico
Prot. n. 6494 Taino, 18/07/2015 Spettabili VODAFONE OMNITEL B.V. Via Lorenteggio, 240 20147 Milano TELECOM ITALIA S.P.A. Via Gaetano Negri, 1 20123 Milano Alla SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliCancellazione ed estinzione delle società: aspetti sostanziali e processuali
avv. prof. Rolandino Guidotti : aspetti sostanziali e processuali Modena 10 ottobre 2013 10 ottobre 2013 1 Società in nome collettivo (non modificata riforma 2003) Art. 2311 c.c. (Bilancio finale di liquidazione
DettagliDelibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4. comma.
Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4 comma. Individuazione dei criteri in base ai quali il Servizio Lavori Pubblici degli Enti
DettagliLE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO
LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO PROF. ANGELO SCALA Indice 1 LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO ---------------------------------------------- 3 Per il proficuo studio
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliRISOLUZIONE N. 83/E. Roma, 22 novembre 2013
RISOLUZIONE N. 83/E Roma, 22 novembre 2013 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Registrazione contratti di locazione a seguito dell introduzione dell obbligo di allegazione dell Attestato di prestazione
DettagliSoci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL
Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del
DettagliPEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009
PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con
DettagliEsercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che:
Teoria dei Giochi, Trento, 2004/05 c Fioravante Patrone 1 Teoria dei Giochi Corso di laurea specialistica: Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, A.A. 2004/05 Soluzioni degli esercizi
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliComune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)
CONSIGLIO COMUNALE Seduta del Comune di OGGETTO N 0: MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, DEL TRASPORTO E DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI AGLI URBANI:
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 37 del 17 03 2015 8883 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio 2015, n. 209 D.P.R. N.380/2001. Modulistica di riferimento per i procedimenti relativi
DettagliSubappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1.
Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1. di Arrigo Varlaro Sinisi 2 Alla luce della recente novità normativa 3 in tema di soccorso istruttorio, c è da domandarsi se
DettagliRiconoscimento delle eccedenze di imposta a credito maturate in annualità per le quali le dichiarazioni risultano omesse Ulteriori chiarimenti
CIRCOLARE N. 21/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma, 25 giugno 2013 Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso OGGETTO: Riconoscimento delle eccedenze di imposta a credito maturate in
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
DettagliGli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05
Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche
DettagliORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense.
ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio Titolo I La Pratica Forense Articolo 1 Il praticante Avvocato regolarmente iscritto nell apposito
DettagliN.B.: il documentonews non rappresenta una pubblicazione, ne una testata giornalistica, ma un documento di lavoro del Centro Studi
DOCUMENTINEWS Approfondimenti schematici e monotematici di tipo tecnico-giuridico su Normative, Regole, Giurisprudenza, Tecnologie, Tecniche, Prodotti e Materiali da costruzione e per lo studio professionale.
DettagliRISOLUZIONE N. 42/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 42/E Direzione Centrale Normativa Roma, 27 aprile 2012 OGGETTO: Interpello (art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212) - Chiarimenti in merito alla qualificazione giuridica delle operazioni
DettagliNote al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012.
Prot.n.13 Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012. La presente nota nasce dall esigenza di una richiesta di chiarimento
Dettagli1. Premessa e definizioni
Regolamento provinciale per l iscrizione, la cancellazione e la revisione delle associazioni di promozione sociale nel Registro provinciale istituito ai sensi dell art.4 della L.R. 34/2002. (Approvato
DettagliPeriodico informativo n. 62/2013
Periodico informativo n. 62/2013 Regime IVA per le locazioni - I chiarimenti Gentile Cliente, dell'agenzia con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza dei recenti
DettagliOggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.
Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha
DettagliCIRCOLARE N. 49/E. 2. Rimborsi dovuti ai sensi dell articolo 68 del d.lgs. n. 546 del 1992...4. 2.1. Tempestiva esecuzione dei rimborsi...
CIRCOLARE N. 49/E Roma, 01 ottobre 2010 Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso OGGETTO: Esecuzione dei rimborsi dovuti per effetto di sentenze nei giudizi tributari INDICE 1. Premessa...2 2. Rimborsi
DettagliSicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto
Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliIl progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari
DettagliRINUNCIO IN UNA GRADUATORIA ACCETTO IN UNA GRADUATORIA ACCETTO SU SOSTEGNO HO AVUTO IL RUOLO SECONDO LE ISTRUZIONI MINISTERIALI DEL 25 AGOSTO 2009
SECONDO LE ISTRUZIONI MINISTERIALI DEL 25 AGOSTO 2009 a cura di Laura Razzano RINUNCIO IN UNA GRADUATORIA PER QUEST'ANNO (2009/2010)O NON POTRO' PIU' LAVORARE NELLA GRADUATORIA DI QUELLA PROVINCIA POTRO'
DettagliTorino, 18 gennaio 2012. Dott.ssa Elena De Carlo
Torino, 18 gennaio 2012 Dott.ssa Elena De Carlo - Abbassamento soglie di punibilità - Proroga dei termini per l accertamento IVA - Preclusione degli accertamenti presuntivi in relazione agli studi di settore
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliConsenso Informato e Privacy
Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi
DettagliINSTALLAZIONE CONDIZIONATORE
ON-LINE - 1 - ON-LINE - 2 - QUESITO DELLA COMMITTENZA Buongiorno, La presente a chiedere cortesemente un 'informazione. Risiedo in una casa costituita da tre appartamenti disposti verticalmente e appartenenti
DettagliOGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
DettagliIl Decreto del Fare : le novità per il settore privato
Direzione Legislazione Mercato Privato Il Decreto del Fare : le novità per il settore privato CAGLIARI, 27 settembre 2013 Semplificazioni in materia edilizia Art. 30 Semplificazioni per la ristrutturazione
DettagliReg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E D E C R E T A :
Reg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E RICHIAMATO lo Statuto ed il Regolamento di Ateneo; RICHIAMATA la delibera n 491/29121 assunta dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20.07.2011 con la quale
Dettagli1. Che cos è il diritto di accesso agli atti? 2. Qual è il contenuto del diritto di accesso? 3. Chi può esercitare il diritto di accesso?
1. Che cos è il diritto di accesso agli atti? L accesso alla documentazione amministrativa costituisce uno degli strumenti di attuazione del principio di trasparenza nell attività della pubblica amministrazione,
DettagliAlcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani
Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione
DettagliEffetto reddito ed effetto sostituzione.
. Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene
DettagliCOMUNE DI COLONNA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO
COMUNE DI COLONNA P r o v i n c i a d i R o m a ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE
DettagliRisoluzione n. 89/E. Roma,18 marzo 2002
Risoluzione n. 89/E Roma,18 marzo 2002 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Termini per l emissione di una nota credito dopo la chiusura del fallimento. Interpello - articolo 11 legge 27
DettagliI documenti di bilancio sottoposti all assemblea dei soci per l approvazione - Come impatta XBRL nella gestione delle assemblee Dott.
I documenti di bilancio sottoposti all assemblea dei soci per l approvazione - Come impatta XBRL nella gestione delle assemblee Dott. Giuseppe Scolaro Torino 14 maggio 2010 La formazione e la pubblicità
DettagliProfessionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro
Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE
DettagliTassazione delle sopravvenienze attive
Tassazione delle sopravvenienze attive Sopravvenienze attive Art. 88, comma 4, del TUIR (sostituito) Non si considerano sopravvenienze attive i versamenti in denaro o in natura fatti a fondo perduto o
DettagliSCIA e autorizzazione paesaggistica per l'installazione di condizionatori e climatizzatori
SCIA e autorizzazione paesaggistica per l'installazione di condizionatori e climatizzatori È necessario un titolo abilitativo per installare condizionatori e climatizzatori e, nel caso, un'autorizzazione
DettagliFORMARE IL NO PROFIT
FORMARE IL NO PROFIT Iniziativa finanziata ai sensi della Legge n. 383 del 2000 art. 12 lett d), annualità 2007 Corso di formazione e aggiornamento Pescara 21-24 maggio 2009 Argomenti : Ciclo CIVILE AMMINISTRATIVO
DettagliNOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE
NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliÈ un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale
Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di
DettagliIl fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso
Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014 Annunziata & Conso La recente sentenza del Tribunale di Roma del 20 maggio 2014, n. 11384, offre l occasione per fare il punto
DettagliTIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT
Scheda sul licenziamento nel contratto a tutele crescenti TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO, Reintegrazione: Il giudice, con la pronuncia NULLO E INTIMATO
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliRELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.)
Estremi archiviazione pratica edilizia: Prot. Gen. n. del Pratica Edilizia N Denuncia di inizio attività N ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI OGGETTO: Denuncia di inizio attività presentata
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliLe istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO
Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea
DettagliI.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE
I.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE IMPRESE DI FIDUCIA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO
DettagliLEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO
LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi
DettagliIl Regime IVA delle Cooperative sociali Opportune precisazioni
Il Regime IVA delle Cooperative sociali Opportune precisazioni Con l emanazione dell art. 1, comma 331 della legge 27 dicembre 2006 n. 296, comunemente indicata come Legge finanziaria dello Stato per il
DettagliPROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)
PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo
DettagliQUADRI INFORMATIVI DEL PERMESSO DI COSTRUIRE
Incontro Tavolo MUDE 10 giugno 2014 AGIBILITA Sez 9-Autocertificazioni : togliere Intestatario e nonché (tutto risulta in capo l professionista) Sez. 13-Dichiarazione impianti : aggiungere parola realizzati
DettagliMinistro per la Semplificazione Normativa Ufficio legislativo
Ministro per la Semplificazione Normativa Ufficio legislativo p.c. Al dott. Daniele Belotti Assessore Territorio e Urbanistica Regione Lombardia Via Sassetti 32 20124 Milano Ministero dell economia e delle
DettagliCopertura delle perdite
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle
DettagliSCHEMA ISTANZA E AUTOCERTIFICAZIONE PER ASSOCIAZIONI
Allegato C SCHEMA ISTANZA E AUTOCERTIFICAZIONE PER ASSOCIAZIONI MARCA DA BOLLO 16,00 SCHEMA DI ISTANZA E DICHIARAZIONE DA COMPILARE E SOTTOSCRIVERE DA PARTE DEL CANDIDATO ASSOCIAZIONE SECONDO QUANTO PREVISTO
DettagliCIRCOLARE N. 17/E. Roma, 24 aprile 2015
CIRCOLARE N. 17/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 aprile 2015 OGGETTO: Questioni interpretative in materia di IRPEF prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale e da altri
DettagliCircolare N.108 del 25 Luglio 2011. Gli Studi di settore trovano sanzioni più severe: occhio alle dichiarazioni infedeli
Circolare N.108 del 25 Luglio 2011 Gli Studi di settore trovano sanzioni più severe: occhio alle dichiarazioni infedeli Gli Studi di settore trovano sanzioni più severe: occhio alle dichiarazioni infedeli
DettagliUnione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)
Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 217 Del 09/04/2015 Risorse Umane OGGETTO: Avviso di mobilitã volontaria esterna per la copertura di n. 1 posto vacante a tempo
DettagliLE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA
LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA Bergamo, 13 Novembre 2015 Gian Paolo Valcavi 2 I punti centrali delle novità introdotte Art. 3, 2 comma sul punto dal D.lgs. 23/2015 «Esclusivamente
DettagliLogica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo
Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero
DettagliOGGETTO: Competenze professionali - Sentenza Tar Campania n.9772/2010. COMUNICAZIONI.
FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DELLE MARCHE 60121 ANCONA - P.zza del Plebiscito 2 - tel. 071/54343 C.F. 93004690421 fax 071/2083436 info@federazioneingegnerimarche.it federazioneingegneri.marche@ingpec.eu
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale
Dettagliseminario di studio L ESAME PAESISTICO DEI PROGETTI per le zone NON soggette a vincolo specifico o di legge
seminario di studio L per le zone NON soggette a vincolo specifico o di legge ai sensi della parte IV del Piano Paesistico Regionale della Lombardia Relatore Sala convegni Ordine dei Commercialisti di
DettagliVigilanza e controlli dell attività del Medico Competente: significato, criticità, emendamenti
Vigilanza e controlli dell attività del Medico Competente: significato, criticità, emendamenti Lucia Isolani ASUR MARCHE AREA VASTA 3 -Macerata Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro L evoluzione
DettagliPremessa. di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro;
Premessa Non mutano i concetti di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro; di giustificato motivo soggettivo (cioè
DettagliSentenza della Corte. 12 febbraio 1974
Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI
DettagliRISOLUZIONE N. 23/E. Roma, 19 febbraio 2014
RISOLUZIONE N. 23/E Roma, 19 febbraio 2014 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Scambio punti nell ambito di operazioni a premio rilevanza ai fini dell imposta sostitutiva di cui all articolo 19, comma
DettagliRISOLUZIONE N. 220/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione del D.M. 23 gennaio 2004, è stato esposto il seguente
RISOLUZIONE N. 220/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 13 agosto 2009 OGGETTO: Istanza di interpello - Art. 11 della legge n. 212 del 2000 - Conservazione sostitutiva dei documenti analogici
DettagliCITTA DI PIAZZA ARMERINA PROV. DI ENNA
CITTA DI PIAZZA ARMERINA PROV. DI ENNA LINEE GUIDA PER IL PAGAMENTO DEGLI ONERI CONCESSORI PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI/AUTORIZZAZIONI EDILIZIE LQG Approvate con deliberazione di Giunta Comunale n.
DettagliRisposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB
Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad
DettagliFONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO
FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO Quali sono le autorità che possono produrre norme relative al turismo? 1) Stato; 2) Regioni; 3) Enti locali; 4) Diritto internazionale; 5) Unione europea. Art. 117
DettagliATTENZIONE. Allo Sportello Unico per l Immigrazione competente
Domanda di verifica della sussistenza di una quota per lavoro autonomo e di certificazione attestante il possesso di requisiti per lavoro autonomo ai sensi dell'art. 39, comma 9, del DPR. n. 39499 e successive
DettagliDL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno
Con il DL n. 91 del 24.06.2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno è stata prevista un agevolazione per i soggetti che effettuano investimenti in
Dettagli