Piccolo Prontuario di Musica!

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Piccolo Prontuario di Musica!"

Transcript

1 Piccolo Prontuario di Musica! La musica è essenzialmente composta da suoni e silenzi: i suoni si chiamano NOTE, i silenzi si chiamano PAUSE. Le note non sono tutte uguali: si distinguono per ALTEZZA e DURATA. Esistono cioè note più gravi (o basse tipo quelle che suona un contrabbasso, tanto per capirsi) e note più acute (o alte tipo quelle che suona un violino); esistono note più lunghe e note più brevi. Per convenzione, è stato deciso di individuare sette suoni all'interno di un intervallo di altezza chiamato OTTAVA e... di dar loro un nome! Ecco allora. per dirla tutta, le note si distinguono anche per il TIMBRO: tanto per fare un esempio: il suonato da un violino è diverso dallo stesso suonato da un flauto! Per scrivere queste note su di uno spartito, le si rappresenta con un pallino inserito in un gruppo di cinque linee detto PENTAGRAMMA (possiamo scrivere le note su un rigo o su uno spazio e, se il pentagramma... non ci basta, possiamo ricorrere ai cosiddetti tagli addizionali. In particolare noi che cantiamo ci serviamo di un pentagramma che individua le note che può suonare un violino e che per questo viene indicato col simbolo in figura che infatti viene detto CHIAVE DI VIOLINO (o CHIAVE DI ) [Non è una spiegazione molto scientifica, però rende bene l idea!] In base a questa chiave le note poste sulle cinque linee sono le seguenti: ovviamente tra queste note il è la più bassa il è la più alta Le note poste dei quattro spazi sono le seguenti: ovviamente tra queste note il è la più bassa il è la più alta Aggiungendo quindi le altre note estreme sopra e sotto il pentagramma potremo così riassumere: 1

2 Se rappresentiamo graficamente la scala che abbiamo considerato (che, in gergo tecnico, si definisce SCA DIATONICA DI MAGGIO), ci accorgiamo che i suoi scalini non sono tutti uguali. Tra una nota e la successiva a volte c'è un gradino più alto ( il nostro piano!) che chiameremo TONO, a volte un gradino più basso (il nostro mezzanino!) che chiameremo SETONO (o MEZZO TONO) > mezzanino! 12 semitono 6 11 semitono 10 semitono 5 9 semitono # = b -> mezzanino! 8 semitono 4 7 semitono =b -> mezzanino! 3 6 semitono -> mezzanino! 5 semitono 2 4 semitono 3 semitono 1 2 semitono Ottava! # = b -> mezzanino! 2 # = b -> mezzanino! # = b -> mezzanino! 1 semitono 6 tono 5 tono 4 tono 3 tono tono 1 tono QUAN SALE QUAN SCENDE CONDERANO I DIES (#) CONDERANO I BEMOLLE (b) # = DIES # b = BEMOLLE ib # b b # b # b Abbiamo così individuato la SCA CROMATICA. Diesis e bemolle sono detti ALTERAZIONI. Tali alterazioni possono essere fisse o momentanee. Se sono fisse sono poste in chiave. Una scrittura come questa in figura indica che tutti i di qualunque altezza sono bemolli i per ulteriori informazioni, vedi approfondimento sull ARMONIA! Se invece l alterazione è momentanea, viene scritta alla sinistra di una nota e indica che solo quella nota è alterata. Per esempio, nella figura qui a fianco solo il cerchiato è bemolle. 2

3 Per annullare le alterazioni, sia fisse che momentanee, ci si serve del BEQUADRO. In figura il primo nel quadrato è diesis (come indicato nell ARMATURA DI CHIAVE), il secondo, nel cerchio, è normale, cioè, in termine tecnico, NATURALE. Per quanto riguarda la DURATA delle note, la questione si fa un po' complicata per cui mi limiterò a uno specchietto che indichi la durata di una nota rispetto alle altre. Ovviamente il discorso vale anche per le pause. Sostanzialmente la cosa sta così: uno spartito è diviso in battute (dalle stanghette) come una poesia è divisa in versi. Se il metro di una poesia è l endecasillabo, vuol dire che ogni 11 sillabe comincerà un nuovo verso. In musica l unità di misura non è la sillaba!, ma il quarto (per capirsi è il lasso di tempo che intercorre tra un colpo e l altro del metronomo!). Quindi se il TEMPO è 3/4 vuol dire che ogni 3 quarti comincia una nuova battuta e che tra note e pause la somma nella battuta deve essere 3/4. Per esempio posso avere 3

4 A volte la prima battuta di uno spartito può essere incompleta. Non è un errore! E, diciamo così, un anomalia dovuta agli accenti (essi pongono la prima nota di una battuta in particolare rilievo). E se io volessi scrivere una nota che da sola valga 3/4? Abbiamo visto che la semibreve dura 4/4 e la minima 2/4 Abbiamo 2 sistemi: 1) se siamo all interno di una battuta possiamo servirci del PUNTO DI VALO che AUMENTA NOTA DEL SUA META. Quindi, per esempio, possiamo avere: oppure anche Possiamo avere anche il PPIO PUNTO DI VALO: IL SECON PUNTO AUMENTA DURATA DEL NOTA (O DEL PAUSA) DI UN VALO PARI AL META DEL VALO DEL PRIMO PUNTO: IL PUNTO DI VALO E IL PPIO PUNTO DI VALO POSSONO USA ANCHE PER LE PAUSE! 2) Se, per così dire, vogliamo scavalcare una battuta, possiamo servirci della LEGATURA DI VALO che SOMMA DUE O PIU SUONI DEL STESSA ALTEZZA. Quindi, per esempio: -> abbiamo un che dura 1/4, un che dura 3/4, due che durano 1/8 ciascuno e una che dura 1/4.? Siccome sono sbadata, mi son scordata di inserire nell armatura di chiave il TEMPO di questa specie di brano qual è? Per concludere dobbiamo occuparci della TERZINA: UN GRUPPO DI 3 NOTE DI UGUALE VALO CHE DEVONO ESSE ESEGUITE NEL TEMPO NORMALMENTE OCCUPATO DA 2 DI ESSE. Possono essere indicate in vari modi: Infine abbiamo il segno di RITORNELLO che INDICA CHE Esempio di terzina UN CERTO NUMERO DI BATTUTE E DA RIPETE oppure che L INTERO BRANO E DA RIPETE (si cantano la battuta 1, la 2, la 3 e la 4 e poi di nuovo la 3 e la 4) Ovviamente ci sarebbero tante altre cose da aggiungere!, ma quello che abbiamo detto dovrebbe bastare per raccapezzarsi davanti a uno dei nostri spartiti! Chi volesse ulteriori informazioni può continuare la lettura con il Supplemento di Armonia! Elisha FINE! 4

5 Supplemento di Armonia Anzitutto una piccola DEFINIZIONE: Col nome di armonia si indica il ramo della teoria musicale che studia la sovrapposizione "verticale" (simultanea) dei suoni, la loro reciproca concatenazione (accordi) e la loro funzione all'interno della tonalità. La melodia, invece, è composta di note che si succedono una dopo l'altra, senza mai sovrapporsi. La scala è sempre una struttura melodica. L'accordo invece è una struttura armonica. Supplemento di Armonia. pag.1/11

6 Abbiamo già preso in esame la scala CROMATICA quando abbiamo parlato di toni e semitoni semitono # = b -> mezzanino! 10 semitono 5 9 semitono # = b -> mezzanino! 8 semitono 4 7 semitono =b -> mezzanino! 3 6 semitono -> mezzanino! 5 semitono 2 4 semitono 3 semitono 1 2 semitono 8 Ottava! 7 -> mezzanino! 12 semitono # = b -> mezzanino! 2 1 semitono 6 tono 5 tono 4 tono 3 tono # = b -> mezzanino! 1 tono tono Salendo si considerano i diesis (#) # # # # Scendendo si considerano i bemolle (b) b b b b b Questa è quella che si disca CROMATICA perché contiene tutti i 12 semitoni (in termine tecnico si dicono "semitoni cromatici") E ciò grazie all'inserimento delle note alterate (# e b). Supplemento di Armonia. pag.2/11

7 Nella SCA DIATONICA invece ogni nota ha un nome diverso Prendiamo in esame quella più semplice e nota, la scala diatonica di MAGGIO: Ottava! Analogamente costruiremo 8 anche le altre 7 scale MAGGIORI > 1 semitono (ne parleremo 6 nella prox pagina) -> 1 tono -> 1 tono -> 1 tono 1 2 -> 1 semitono -> 1 tono -> 1 tono Supplemento di Armonia. pag.3/11

8 LE SCALE E LE TONALITA' MAGGIORI Abbiamo visto che le scale maggiori si costruiscono così: -> nota di partenza + 1 tono = 2a nota + 1 tono = 3a nota + 1 semitono = 4a nota + 1 tono = 5a nota segue sotto! 5a nota + 1 tono = 6a nota + 1 tono = 7a nota + 1 semitono = 8a nota PER R BVE Nella "costruzione" delle scale maggiori è stato deciso "per convenzione" di prendere come riferimento le note di cui ai seguenti intervalli T + T + ST + T + T + T + ST (T sta per Tono, ST per SemiTono) PNDETELO PER BUONO SENZA PORVI ALT MANDE! # b b b b tono tono semitono tono tono # # # # # # # b b b # b 1 # # # b b b # b # b # tono tono semitono tono tono tono 5 # # b # # b 6 # # # # # # b semitono # b b b 7 8 semitono b b b b b b b # b b tono # # # # # # # # b b # ## # b b # ## # # b # # ## # b In particolar modo consideriamo i diesis (#) e i bemolle (b) e contiamoli!: maggiore -> 0 diesis e 0 bemolle!! # maggiore -> b maggiore -> maggiore -> 7 diesis: 5 bemolle: 2 diesis: # maggiore -> 8 diesis!! "NON CONDERA"!! CONDERA b b maggiore -> maggiore -> maggiore -> maggiore -> b maggiore -> maggiore -> 3 bemolle: 4 diesis: 1 bemolle: 6 diesis: 6 bemolle: 1 diesis: # maggiore -> 8 diesis!! "NON CONDERA"!! CONDERA b b maggiore -> maggiore -> 4 bemolle: 3 diesis: # maggiore -> 8 diesis!! "NON CONDERA"!! CONDERA b b maggiore -> maggiore -> b maggiore -> 2 bemolle: 5 diesis: 7 bemolle: # # # b b b b b # # Questi # e b sono quelli che noi troviamo anche "in chiave" ecco perché indicano la tonalità! cfr. anche Tabella delle Alterazioni in chiave! eh eh!!! Notate niente di strano? I'cche sono #, #, Dob, Fab per non parlare di #, ##, ##...???!!! la spiegazione nella prossima puntata! b b # b # b # # b # # # # # # # # b b b b b b b b b b # # # # b b b b b b b b Supplemento di Armonia. pag.4/11

9 la "conta" che abbiamo fatto prima per i diesis (#) e i bemolle (b) ordiniamola in modo diverso: maggiore -> 0 diesis!! maggiore -> 1 diesis: OSSERVAZIONE: Nel "giochino" nella tabella qui a fianco si nota che per ogni nuova scala maggiore -> 2 diesis: # (che inizia sulla quinta sopra la precedente: maggiore -> 3 diesis: # # il è la quinta sopra al etc...) maggiore -> 4 diesis: # # # è necessario aggiungere un nuovo diesis. maggiore -> 5 diesis: # # # # L'ordine dei diesis che devono essere aggiunti è il seguente: # # # # # # maggiore -> # maggiore -> 6 diesis: 7 diesis: maggiore -> 0 bemolle!! OSSERVAZIONE: Nel "giochino" nella tabella qui a fianco si nota che per ogni nuova scala maggiore -> 1 bemolle: b (che inizia sulla quinta sotto la precedente: b maggiore -> 2 bemolle: b b il è la quinta sotto al etc...) b maggiore -> 3 bemolle: b b b è necessario aggiungere un nuovo bemolle b maggiore -> 4 bemolle: b b b b L'ordine dei diesis che devono essere aggiunti è il seguente: b b b b b b b maggiore -> b maggiore -> b maggiore -> 5 bemolle: 6 bemolle: 7 bemolle: # # # b b b b b b b b # # # # # b b # # b b # b b b b b b Le informazioni ricavate dall'analisi delle scale possono essere utilizzate per la costruzione del circolo delle quinte: È un modo utile per trovare le alterazioni di chiave delle scale maggiori. Partendo dal in alto e proseguendo in senso orario, ogni nota rappresenta una scala, una quinta sopra la nota precedente. Questo significa che ogni nuova scala (in senso orario) richiede un # in più nell'armatura di chiave. Il numero di # da aggiungere dipende dalla distanza dal in alto, e si possono leggere a partire dal. Per esempio, per sapere quanti e quali # si devono usare in una scala di maggiore, vediamo che Mi dista 4 note da quindi ci servono 4 #. Questi diesis sono (partendo da ):, #, #, #. Se in chiave si leggono 5 #, basta contare 5 dall'alto per arrivare a : è la scala di maggiore. In maniera simile si possono trovare le alterazioni con i b. Ogni nota a partire da rappresenta una nuova scala, e la posizione della nota indica quanti b ha. I b si trovano in senso antiorario a partire da b: b è a 2 note di distanza da Do, quindi ha 2 b: Sib e Mib. TONICA = In breve si può dire che: nota di partenza, quella -> Ogni tonalità MAGGIO ha tanti # in chiave quante sono le quinte ascendenti consecutive che separano la sua nota tonica dalla nota ; che dà il nome alla oppure tanti b in chiave quante sono le quinte discendenti che separano la sua nota tonica dalla nota. tonalità b Supplemento di Armonia. pag.5/11

10 Se tutto questo risulta complicato, si può comunque tenere a mente questa => GOLETTA GENERALE: Vogliono i bemolle in chiave solo le tonalità "bemollizzate" (cioè b maggiore, b maggiore, ) più la tonalità di maggiore. Le altre vogliono i diesis. Questa è una regola pratica che potreste anche accontentarvi di accettare senza discutere, ma per chi volesse approfondire il perché di questa strana distinzione tra tonalità che vogliono i # in chiave e altre che vogliono i b, il motivo può essere ricercato nell'esigenza di avere sempre scale DIATONICHE, cioè scale in cui, come abbiamo detto, ogni nota-grado abbia un nome diverso dagli altri. In altre parole in una scala diatonica non può esserci e : o c'è l'uno o c'è l'altro. E ciò presenta un gran vantaggio: abbiamo infatti visto quanto sia comodo poter sistemare le alterazioni in chiave liberando così il testo dalle alterazioni momentanee; ebbene se noi avessimo in una scala maggiore, sia il che il, non potremmo mai mettere in chiave perché diventerebbero # anche i naturali! Allo scopo perciò di ottenere sempre scale diatoniche (le uniche che ci permettono di usare la comodissima armatura di chiave) ci sarà bisogno di usare in qualche caso i #, in qualche altro i b. (Basta provare a costruire la scala di Maggiore usando erroneamente il b anziché il : si otterrà una scala non diatonica! Questo spiega anche quegli strani #, #, b, b per non parlare di #, ##, ##...???!!! (Per curiosità: il doppio # sul pentagramma viene indicato con x) LE TONALITA' TIVE NORI Finora abbiamo parlato solo delle Scale e delle Tonalità Maggiori. Sappiamo però che in raltà esistono due tipi di tonalità e di scale: il modo MAGGIO e il modo NO. Le scale minori hanno, ovviamente, una struttura diversa da quelle Maggiori: i toni e i semitoni sono cioè disposti in modo diverso. Per la precisione: NELLE SCALE NORI NATURALI, IL SETONO TROVA TRA IL SECON E TERZO GRA E TRA IL QUINTO E IL SESTO; IL TONO IN TUTTI GLI ALTRI CA. APPROFONDIMENTO: Quella che abbiamo appena enunciato è la struttura relativa alla SCALE NORI NATURALI. Esistono però altre due scale minori: la SCA NO ARMONICA e la SCA NO MELODICA. Non possiamo qui dilungarci a spiegarle estesamente, per ora vi basti sapere che esistono ma che, in mancanza di ulteriori dettagli, quando si parla di "scala " si intende la scala naturale. Quando viene usata una delle altre due troverete delle alterazioni momentanee sullo spartito (per la precisione: nella scala armonica viene aumentato di un semitono il settimo grado, nella scala melodica vengono invece aumentati di un semitono sia il sesto che il settimo grado) L'armatura di chiave invece non verrà modificata perché essa obbedisce solo alle esigenze della struttura della scala naturale Supplemento di Armonia. pag.6/11

11 Adesso siamo in grado di fare le scale minori ("tabelle") come abbiamo fatto per le scale maggiori! -> nota di partenza + 1 tono = 2a nota + 1 semitono = 3a nota + 1 tono = 4a nota + 1 tono = 5a nota segue sotto! 5a nota + 1 semitono = 6a nota + 1 tono = 7a nota + 1 tono = 8a nota Ossia: T + ST + T + T + ST + T + T tono semitono tono tono semitono tono tono b 7 8 b b # # # # b b b b b bb b b b # # # # # # b b b b b b b b b b b # # b b bb b b bb b b b b # # # # # b b b b b b b b # # # # # # # b b b b b b # tono semitono tono tono semitono tono tono In particolar modo consideriamo i diesis (#) e i bemolle (b) e contiamoli!: -> 3 bemolle: b b b # -> 4 diesis: # # # b -> 8 bemolle!! "NON CONDERA"!! CONDERA # -> 1 bemolle: b # -> 6 diesis: # # # # # b -> 6 bemolle: b b b b b b -> 1 diesis: -> 4 bemolle: b b b b -> 3 diesis: # # b -> 8 bemolle!! "NON CONDERA"!! CONDERA -> 2 bemolle: b b # -> 5 diesis: # # # # b -> 7 bemolle: b b b b b b b -> 0 diesis e 0 bemolle!! # -> 7 diesis: # # # # # # b -> 5 bemolle: b b b b b -> 2 diesis: # Questi # e b sono quelli che noi troviamo anche "in chiave" ecco perché indicano la tonalità! cfr. anche Tabella delle Alterazioni in chiave! Supplemento di Armonia. pag.7/11

12 la "conta" che abbiamo fatto prima per i diesis (#) e i bemolle (b) ordiniamola in modo diverso e "integriamo" le scale Maggiori e minori! maggiore -> 0 diesis!! maggiore -> maggiore -> 1 diesis: maggiore -> maggiore -> 2 diesis: # maggiore -> maggiore -> 3 diesis: # # maggiore -> maggiore -> # 4 diesis: # # # maggiore -> # maggiore -> # 5 diesis: # # # # maggiore -> # maggiore -> # 6 diesis: # # # # # maggiore -> # # maggiore -> # 7 diesis: # # # # # # # maggiore -> # maggiore -> 0 bemolle!! maggiore -> maggiore -> 1 bemolle: b maggiore -> b maggiore -> 2 bemolle: b b b maggiore -> b maggiore -> 3 bemolle: b b b b maggiore -> b maggiore -> 4 bemolle: b b b b b maggiore -> b maggiore -> b 5 bemolle: b b b b b b maggiore -> b b maggiore -> b 6 bemolle: b b b b b b b maggiore -> b b maggiore -> b 7 bemolle: b b b b b b b b maggiore -> b Riassumendo: Questi # e b sono quelli che noi troviamo anche "in chiave" ecco perché indicano la tonalità! cfr. anche Tabella delle Alterazioni in chiave! Supplemento di Armonia. pag.8/11

13 A questo punto dobbiamo notare (ricordate cosa ha detto Maxx???) che l'armatura di chiave di ogni tonalità Maggiore coincide con quella di una tonalità che, per questo motivo, viene detta "relativa". Le tonalità relative sono quindi due tonalità, una Maggiore e l'altra, che hanno la stessa armatura di chiave. Ecco due regolette per individuarle. 1) Conoscendo la tonalità Maggiore si può trovare la relativa calcolando un intervallo di sesta Maggiore ( in pratica basta scendere di tre semitoni). Es. 1 La relativa del Maggiore è il -> -, - b, b - Es. 2 La relativa del Maggiore è il -> - b, b -, - 2) Conoscendo la tonalità si può trovare la relativa Maggiore calcolando un intervallo di terza ( in pratica basta salire di tre semitoni). Es. 1 La relativa maggiore del è il Maggiore -> -, -, - Es. 2 La relativa maggiore del è il Maggiore -> - #, # -, - A questo punto sorge spontanea un'obiezione: se Maggiore e, che sono tonalità relative, hanno la stessa armatura di chiave, ciò significa che usano le stesse note: sono quindi la stessa scala? La risposta è, ovviamente!!, NO! E' vero infatti che usano le stesse note, ma partendo da due note toniche diverse: ciò rende diversa la struttura delle due scale! -> Le note della scala di Maggiore sono infatti: # Nella scala di Maggiore, come in tutte le altre scale Maggiori grado: il semitono diatonico si trova tono tono semitono tono tono tono semitono tra il 3 e 4 grado e tra il 7 e l'8. -> Partendo dalla nota, le stesse note daranno origine a questa scala: # I semitoni diatonici si trovano ora tra il 2 e il 3 grado e tra il 5 e il 6 grado: ciè esattamente al loro posto per una scala naturale! tono semitono tono tono semitono tono tono Quindi, riepilogando, la scala di, pur usando le stesse note di quella di Maggiore, è diversa perché ha una struttura diversa ovvero una diversa collocazione dei semitoni diatonici Un'ultima osservazione: abbiamo detto che l'armatura di chiave è un po' la carta d'identità di una tonalità. Adesso però ci sono due tonalità, una Maggiore e una che hanno la stessa carta d'identità come distinguerle l'una dall'altra? In altre parole, di fronte a un'armatura di chiave con un b come si fa a capire se siamo in tonalità di Maggiore o in?? Il problema può essere risolto in vari modi. Il più semplice consiste nel cercare di individuare la nota "tonica" del brano o il relativo accordo. Tale nota/accordo è, per definizione, la nota di "chiusura", di "riposo" per eccellenza, quella cioè che dà la sensazione di compiutezza e conclusione della melodia. Spesso è la nota/accordo con cui si conclude il brano, la melodia reale, o cumunque è la nota/accordo su cui spontaneamente la melodia andrebbe a finire se volessimo darle la conclusione più ovvia, più attesa. Supplemento di Armonia. pag.9/11

14 GLI INTERVALLI E FORMAZIONE DEGLI ACCORDI Abbiamo già visto che per INTERVALLO s'intende la distanza tra due note, una delle quali è presa come nota di partenza. Abbiamo anche stabilito il criterio con cui si misura questa distanza: tramite un numero, che indica le note della scala interessate dall'intervallo: terza, quinta, sesta e così via. Questo numero non è però sufficiente a classificare esattamente un intervallo. Vediamo perché: si prenda ad esempio l'intervallo - : si tratta di un intervallo di terza perché 3 sono le note della scala interessate:,,. Prendiamo adesso l'intervallo - : si tratta anche in questo caso di un intervallo di terza, ma con una differenza rispetto all'intervallo di terza precedente, infatti, se contiamo i semitoni che separano le note di ognuno dei due intervalli, ci accorgiamo che tra e ci sono 4 semitoni di intervallo mentre tra e ci sono solo 3 semitoni di intervallo Questa differenza va segnalata: a questo scopo viene aggiunto un aggettivo che specifica appunto il numero di semitoni che separa le due note. Nel caso delle terze si chiamerà TERZA MAGGIO quella di quattro semitoni, TERZA NO quella di tre. Quindi -, oppure -, oppure - #, oppure b - sono tutte terze maggiori. - b, -, - sono tutte terze minori. Così come le terze si chiamano MAGGIORI se distano quattro semitoni, NORI se distano tre, allo stesso modo le quinte si chiamano GIUSTE se distano sette semitoni, ECCEDENTI se distano otto, DINUITE se distano sei. E' chiaro che anche per gli altri intervalli è previsto l'uso di aggettivi allo scopo di specificare la loro distanza in semitoni; si tratta di un meccanismo complesso in cui è meglio non addentrarsi!! All'occorrenza si potrà comunque consultare la "tavola degli intervalli" in allegato che contiene il quadro completo degli intervalli e la loro nomenclatura. # # # # Triadi Maggiori e Triadi Minori Gli accordi sono gruppi di note che possono essere suonate contemporaneamente (ricordiamo che una scala invece è composta di note che possono essere suonate solo in successione!). Per comporre gli accordi più semplici del nostro sistema musicale ci serviamo di triadi (gruppi di 3 note): ne esistono 2 tipi fondamentali: le TRIADI MAGGIORI (volgarmente dette "accordi maggiori") e le TRIADI NORI (dette "accordi minori") TRIADE MAGGIO: TRIADE NO: - NOTA FONDAMENTALE o TONICA (che dà il nome all'accordo) - NOTA FONDAMENTALE o TONICA (che dà il nome all'accordo) - TERZA MAGGIO ( = 4 semitoni!) - TERZA NO ( = 3 semitoni!) - QUINTA GIUSTA ( = 7 semitoni!) - QUINTA GIUSTA ( = 7 semitoni!) Brevemente si può anche dire che: OSSERVAZIONE: le note di una triade possono essere ripetute su ottave diverse L'accordo si ottiene diminuendo di un semitono la seconda nota ma si tratterà pur sempre di quelle tre note! della triade maggiore corrispondente. Supplemento di Armonia. pag.10/11

15 Facciamo un esempio pratico: la triade di Maggiore (o accordo di Maggiore) è composta dalle seguenti note:, e. è la nota fondamentale, la terza maggiore e la quinta giusta. L'accordo di maggiore sarà:,,. Il diesis del si è reso necessario per rendere Maggiore la terza -. ATTENZIONE!!!! Consideriamo l'accordo di # Maggiore. LE sue tre note saranno: #, # e #. Il # (che si può scrivere anche x) non deve apparirci strano o sbagliato: non si poteva chiamarlo perché - sarebbe risultato un intervallo di quarta! E' vero che il suono sarebbe stato lo stesso, ma avremmo commesso un errore di ortografia musicale un po' come se scrivessimo "domani torno ha casa" invece che "domani torno a casa"! Il suono non cambia, ma "ha casa" è un errore di ortografia!!! GLI ACCORDI Riassumendo quanto detto, considerando solo gli intervalli che c'interessano, costruiamo gli accordi maggiori! (per comodità ho omesso di contare i semitoni se non vi fidate contateli voi!!) In ter vallo MAGGIORI NORI 3 1 Fonda- Terza mentale Maggior In 3 1 Fondamentale ter Terza Minore vallo Accordo NO e di di => = + + b => = + b + # # # => # = # + # + # # # => # = # + + # b b => b = b + + b b b b => b = b + b + b => = + + => = + + # # => # = # + + # # # => # = # + + # b b => b = b + + b b b b => b = b + b + b # => = + # + => = + + => = + + b => = + b + # # => = + # + # # => = + + # b b b => b = b + b + b b bb b => b = b + bb + b => = + + b => = + b + # => # = # + # + # # # => # = # + + # b b => b = b + + b b b b => b = b + b + b # => = + # + => = + + # ## # => # = # + ## + # # # # => # = # + # + # b => b = b + + b b => b = b + b + # # 5 Quinta Giusta Accordo MAGGIO 5 Quinta Giusta Supplemento di Armonia. pag.11/11

16 TABEL DELLE ALTERAZIONI IN CHIAVE Armatura Scala maggiore Scala Do maggiore La Nessun diesis o bemolle Armatura Scala maggiore Scala Armatura Scala maggiore Scala maggiore maggiore 1 diesis 1 bemolle maggiore b maggiore 2 diesis 2 bemolli maggiore b maggiore 3 diesis 3 bemolli maggiore # b maggiore 4 diesis 4 bemolli maggiore # b maggiore b 5 diesis 5 bemolli maggiore # b maggiore b 6 diesis 6 bemolli # maggiore # b maggiore b 7 diesis 7 bemolli Allegato al Supplemento di Armonia 1

17 Allegato al Supplemento di Armonia 2

La scala musicale è una successione di note disposte in ordine consecutivo: verso l'alto (scala ascendente) o verso il basso (scala discendente)

La scala musicale è una successione di note disposte in ordine consecutivo: verso l'alto (scala ascendente) o verso il basso (scala discendente) La scala musicale è una successione di note disposte in ordine consecutivo: verso l'alto (scala ascendente) o verso il basso (scala discendente) Il punto di partenza di una scala è molto importante. La

Dettagli

TONALITÀ E ALTERAZIONI. Unità didattica di Educazione musicale

TONALITÀ E ALTERAZIONI. Unità didattica di Educazione musicale TONALITÀ E ALTERAZIONI Unità didattica di Educazione musicale Partiamo dalla scala Tutti voi (almeno spero) avete presente la scala, cioè la successione di otto suoni (otto e non sette) che parte da Do.

Dettagli

CENNI DI "TEORIA MUSICALE"

CENNI DI TEORIA MUSICALE CENNI DI "TEORIA MUSICALE" Questo piccolo opuscolo (gratis) sintetizza i principali elementi di Teoria Musicale. La musica richiede studio, ma anche pratica, per cui ridurre le nozioni teoriche all'essenziale

Dettagli

FORME / tonalità e accordi

FORME / tonalità e accordi Published on MUSIC-BOX (http://www.music-box.it) HOME > tonalità e accordi FORME / tonalità e accordi Parafrasando il titolo di un celebre libro, No man is an island" (nessun uomo è un isola), possiamo

Dettagli

MUSICAFACILE. Teoria Musicale (indispensabile)

MUSICAFACILE. Teoria Musicale (indispensabile) MUSICAFACILE Teoria Musicale (indispensabile) Per suonare egregiamente un qualsiasi strumento musicale, è necessario conoscere come funziona lo strumento ma sopratutto comprendere le regole musicali necessarie

Dettagli

Brevi Cenni di Teoria Musicale

Brevi Cenni di Teoria Musicale Corso di Antropologia della Musica A. A. 2007-2008 2008 Lezione Introduttiva Brevi Cenni di Teoria Musicale 23 Novembre 2007 Docente: Dott.ssa Laura Ruzza L'ottava Un'ottava può essere definita come la

Dettagli

Le Scale. Una scala è la successione graduale di otto suoni consecutivi, di cui l ultimo è la ripetizione del primo.

Le Scale. Una scala è la successione graduale di otto suoni consecutivi, di cui l ultimo è la ripetizione del primo. Le Scale Che cos è una scala? Una scala è la successione graduale di otto suoni consecutivi, di cui l ultimo è la ripetizione del primo. La scala musicale prende il nome dal primo grado della nota) chiamato

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

STUDIAMO INSIEME LA MUSICA

STUDIAMO INSIEME LA MUSICA ESTRATTI dal PRO MEMORIA DELLA TEORIA MUSICALE PAGINE DIMOSTRATIVE Dal Metodo STUDIAMO INSIEME LA MUSICA di ENNIO CAMEDDA Proprietà dell Autore www..bbrruunnooccaameeddddaa..ccoom Corso di Ammissione Lezione

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

INTERVALLI & SCALE MAGGIORI

INTERVALLI & SCALE MAGGIORI INTERVALLI & SCALE MAGGIORI Nella teoria musicale, la scala maggiore è una delle scale musicali eptafoniche (ovvero composta da sette suoni lungo un intervallo di ottava), il cui modo è individuato dalla

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-1 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

La scala fondamentale

La scala fondamentale La scala fondamentale Le note da cui derivano tutte le scale sono 12: 7 note naturali 5 note intermedie (alterate) reb mib do# re# solb lab fa# sol# sib la# reb mib do# re# solb lab fa# sol# sib la# do

Dettagli

Le note musicali come tutti sanno sono sette: qui possiamo vedere per ogni nota la sua corrispondente altezza in un pentagramma in chiave di Sol.

Le note musicali come tutti sanno sono sette: qui possiamo vedere per ogni nota la sua corrispondente altezza in un pentagramma in chiave di Sol. Le note musicali Le note musicali come tutti sanno sono sette: qui possiamo vedere per ogni nota la sua corrispondente altezza in un pentagramma in chiave di Sol. Il Do della figura è anche chiamato Do

Dettagli

Teoria musicale Riassunto regole principali. Unità didattica di Educazione musicale

Teoria musicale Riassunto regole principali. Unità didattica di Educazione musicale Teoria musicale Riassunto regole principali Unità didattica di Educazione musicale INDICE Il pentagramma (rigo musicale) La chiave Le note in chiave di violino La durata dei suoni e dei silenzi: figure

Dettagli

ACCORDI FONDAMENTALI DI TRE E QUATTRO SUONI (di Massimo Mantovani)

ACCORDI FONDAMENTALI DI TRE E QUATTRO SUONI (di Massimo Mantovani) ACCORDI FONDAMENTALI DI TRE E QUATTRO SUONI (di Massimo Mantovani) ACCORDI DI TRE SUONI (TRIADI) Gli accordi di tre suoni sono anche chiamati triadi. Nella pratica della musica moderna si usano quattro

Dettagli

TEORIA GRADO 1 TEORIA GRADO 2

TEORIA GRADO 1 TEORIA GRADO 2 TEORIA DELLA MUSICA a) Obiettivi di valutazione: gli esami di Teoria della Musica hanno lo scopo di fornire agli studenti l'opportunità di acquisire conoscenze della notazione musicale occidentale (compresi

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 , Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 2012-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

5 Capitolo Le scale e gli intervalli

5 Capitolo Le scale e gli intervalli Corso di Teoria musicale Associazione Amici della Musica Pentagramma Rignano Flaminio - Roma Nome del Socio partecipante: http://www.studiomusica.it // brandimarte@studiomusica.it 5 Capitolo Argomento

Dettagli

DAI NEUMI ALLO SPARTITO

DAI NEUMI ALLO SPARTITO DAI NEUMI ALLO SPARTITO Per molti secoli la musica è stata tramandata e diffusa soltanto oralmente. La memoria dell uomo non ha potuto conservare e trasferire con precisione le testimonianze musicali del

Dettagli

1. Intervalli. può essere ascendente e discendente

1. Intervalli. può essere ascendente e discendente 1. Intervalli I. Definizioni generali Intervallo = Distanza tra due note Esempio 1.1 Intervallo melodico = Distanza tra due note in successione, può essere ascendente e discendente Esempio 1.2 Intervallo

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO a.a.... - sessione... Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 Prova n 1 : TEST DI TEORIA Candidato: data

Dettagli

La scala musicale: gradi, toni e semitoni. Le alterazioni. I suoni omofoni.

La scala musicale: gradi, toni e semitoni. Le alterazioni. I suoni omofoni. La scala musicale: gradi, toni e semitoni. Le alterazioni. I suoni omofoni. La scala: gradi, toni e semitoni E' una successione di 8 suoni congiunti, contenuti nell'ambito di una ottava. Ogni suono si

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

TvvtwxÅ t \ÇàxÜÇté ÉÇtÄx wëtüàx x `âá vt

TvvtwxÅ t \ÇàxÜÇté ÉÇtÄx wëtüàx x `âá vt TvvtwxÅ t \ÇàxÜÇté ÉÇtÄx wëtüàx x `âá vt CORSO BASE I ANNO DA OTTOBRE 2007 CORSO DI TEORIA E SOLFEGGIO ANNO SCOLASTICO 2007/2008 OTTOBRE 2007 - INCONTRO DI VENERDI 19, LUNEDI 22 E MERCOLEDI 24 Chiavi musicali:

Dettagli

Manuale di ARRANGIAMENTO & ORCHESTRAZIONE POP. Volume 1. Danilo Minotti

Manuale di ARRANGIAMENTO & ORCHESTRAZIONE POP. Volume 1. Danilo Minotti Manuale di ARRANGIAMENTO & ORCHESTRAZIONE POP Volume 1 Danilo Minotti Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non è consentita senza la preventiva autorizzazione

Dettagli

PRIMA PARTE CAPITOLO 1

PRIMA PARTE CAPITOLO 1 PRIMA PARTE CAPITOLO 1 Lezione 1 Costruzione degli accordi Per accordo si intende la sovrapposizione di tre o più suoni che possono dare un senso di stasi (consonanza) o di movimento (dissonanza). Gli

Dettagli

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1

TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUSICALE 1 Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello TARANTO Esame di Certificazione Competenze TEORIA, RITMICA E PERCEZIONE MUCALE 1 a.a. 01-13 - sessione autunnale Prova 1 : TEST DI TEORIA Candidato:

Dettagli

ISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO DELLA VALLE D AOSTA PROGRAMMA DI STUDIO E D ESAME DELLA CLASSE DI TEORIA, SOLFEGGIO E DETTATO MUSICALE A.A.

ISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO DELLA VALLE D AOSTA PROGRAMMA DI STUDIO E D ESAME DELLA CLASSE DI TEORIA, SOLFEGGIO E DETTATO MUSICALE A.A. ISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO DELLA VALLE D AOSTA PROGRAMMA DI STUDIO E D ESAME DELLA CLASSE DI, SOLFEGGIO E MUSICALE A.A. 2007/2008 I CORSO PROGRAMMA DI STUDIO Il pentagramma I suoni e la loro denominazione

Dettagli

Per ulteriori approfondimenti visitate il sito: www.corsodimusica.jimdo.com SUONARE LE SCALE AL PIANOFORTE

Per ulteriori approfondimenti visitate il sito: www.corsodimusica.jimdo.com SUONARE LE SCALE AL PIANOFORTE Per ulteriori approfondimenti visitate il sito: www.corsodimusica.jimdo.com SUONARE LE SCALE AL PIANOFORTE La scala è una successione di suoni procedente per grado congiunto che parte da una nota specifica

Dettagli

CORSO DI CHITARRA moderna Marco Felix

CORSO DI CHITARRA moderna Marco Felix CORSO DI CHITARRA moderna Marco Felix 2 Sito internet : www.marcofelix.com email: info@marcofelix.com tel. 3470548692 1 2 3 4 Rivolti dele Triadi Quando componiamo una triade normalmente supponiamo di

Dettagli

PILLOLE DI TEORIA MUSICALE GENERALE

PILLOLE DI TEORIA MUSICALE GENERALE 1 PILLOLE DI TEORIA MUSICALE GENERALE Il PENTAGRAMMA rappresenta 5 dei teorici righi che esistono in un'ipotetica sequenza di righi convenzionali messi uno sopra/sotto l'altro e servono, insieme agli spazi

Dettagli

ALTERAZIONI e ARMATURE di CHIAVE

ALTERAZIONI e ARMATURE di CHIAVE ALTERAZIONI e ARMATURE di CHIAVE le tonalita' che fanno uso dei DIESIS A questo punto sappiamo che per avere una scala maggiore quello che ci serve è: 1. una tonica, cioè una nota di partenza (che darà

Dettagli

Lorenzo Frizzera. Armonia 1. La musica tonale

Lorenzo Frizzera. Armonia 1. La musica tonale Lorenzo Frizzera Armonia 1 La musica tonale Phasar Edizioni Lorenzo Frizzera Armonia 1. La musica tonale Proprietà letteraria riservata. 2006 Lorenzo Frizzera 2006 Phasar Edizioni, Firenze. www.phasar.net

Dettagli

Nella musica il ritmo riguarda: la melodia, vale a dire la durata delle note (suoni) e delle pause (silenzi); la pulsazione, ovvero il battito

Nella musica il ritmo riguarda: la melodia, vale a dire la durata delle note (suoni) e delle pause (silenzi); la pulsazione, ovvero il battito IL RITMO NELLA DANZA Avere una conoscenza di base della musica, e in particolare del ritmo, ci aiuta a ballare in armonia con lo stile e il carattere di un brano, a memorizzare la coreografia, a coordinarci

Dettagli

Gli intervalli. Un intervallo è la distanza tra due suoni. Possiamo definire:

Gli intervalli. Un intervallo è la distanza tra due suoni. Possiamo definire: Gli intervalli Un intervallo è la distanza tra due suoni. Possiamo definire: 1. INTERVALLO MELODICO si ha quando i due suoni che lo compongono sono suonati consecutivamente. 2. INTERVALLO ARMONICO si ha

Dettagli

1. TEORIA DEGLI INTERVALLI

1. TEORIA DEGLI INTERVALLI 1. TEORIA DEGLI INTERVALLI 1.1 INTRODUZIONE In questo trattato le note naturali saranno indicate (a partire dal Do) con le lettere maiuscole già usate dai Greci nell antichità: C, D, E, F, G, A e B. Le

Dettagli

Allievo. Dispense didattiche di Mariano Di Nunzio Appunti ed Esericizi di Teoria musicale e Ear Training

Allievo. Dispense didattiche di Mariano Di Nunzio Appunti ed Esericizi di Teoria musicale e Ear Training Teoria e Ear Training llievo Dispense didattiche di Mariano Di Nunzio ppunti ed Esericizi di Teoria musicale e Ear Training Queste dispense sono una raccolta di semplici appunti di teoria musicale ed

Dettagli

Analisi armonica di HOUSE THEME di Daniel Licht brano tratto dalla colonna sonora della serie televisiva DEXTER

Analisi armonica di HOUSE THEME di Daniel Licht brano tratto dalla colonna sonora della serie televisiva DEXTER WWW.CORSODIMUSICA.JIMDO.COM Analisi armonica di HOUSE THEME di Daniel Licht brano tratto dalla colonna sonora della serie televisiva DEXTER Questo brano (conosciutissimo dai fans della serie!) è interessante

Dettagli

Indice. Dediche...2 Credits...2 Indice...3

Indice. Dediche...2 Credits...2 Indice...3 Indice Dediche...2 Credits...2 Indice...3 Gli Autori...4 Donato Begotti...4 Roberto Fazari...5 Antonio Cordaro...6 Piero Marras...7 Ciao e benvenuto in Guitar Theory & Workout Vol. 1!...8 Che cos è?...8

Dettagli

APPUNTI DI TEORIA MUSICALE

APPUNTI DI TEORIA MUSICALE APPUNTI DI TEORIA MUSICALE Nomi delle note in chiave di violino Note sulle righe e note negli spazi Le chiavi Esistono tre tipi di chiavi che indicano la posizione del SOL, del DO e del FA. Le chiavi possono

Dettagli

LICEO MUSICALE - c/o LICEO SCIENTIFICO STATALE "G. B. GRASSI" - LECCO

LICEO MUSICALE - c/o LICEO SCIENTIFICO STATALE G. B. GRASSI - LECCO AMBITO TEORICO 1. Collega i seguenti SIMBOLI MUSICALI con le brevi affermazioni Risposte 1 a. è un'alterazione 1 e 2 b. è la chiave di FA 3 c. è gruppo irregolare 4 d. è un abbellimento 5 e. è una pausa

Dettagli

PROVE D'ESAME 1. CORSO

PROVE D'ESAME 1. CORSO PROVE D'ESAME 1. CORSO Lettura ritmica a prima vista in chiave di sol e di fa (doppio pentagramma). A richiesta della commissione con lettura delle note e con fonemi (pam-pam, ta-ta ecc. ecc.). Livello

Dettagli

La notazione. 1. Quello di derivazione latina, la cui formulazione risale al XII secolo e corrispondente a DO RE MI FA SOL LA SI

La notazione. 1. Quello di derivazione latina, la cui formulazione risale al XII secolo e corrispondente a DO RE MI FA SOL LA SI Cor sodil et t ur a et eor i a musi cal e Gi anpi er obr uno La notazione La notazione musicale è il sistema di segni e regole usato per scrivere e rappresentare graficamente un evento musicale. Molte

Dettagli

GLI ACCORDI (mettiamo le note insieme)

GLI ACCORDI (mettiamo le note insieme) GLI ACCORDI (mettiamo le note insieme) Nel capitolo precedente abbiamo imparato dove si collocano le note nella tastiera della chitarra, oltre ai primi principi che regolano i modi più importanti (maggiore

Dettagli

Teoria della formazione degli accordi (www.richiestaccordi.com)

Teoria della formazione degli accordi (www.richiestaccordi.com) Teoria della formazione degli accordi (www.richiestaccordi.com) Questo breve tutorial sulla teoria della formazione degli accordi non ha nessuna pretesa di completezza né di rigore didattico. Nel tentativo

Dettagli

Scritto da Administrator Giovedì 19 Novembre :19 - Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Dicembre :19

Scritto da Administrator Giovedì 19 Novembre :19 - Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Dicembre :19 GLI ACCORDI Un accordo è un insieme di due o più note suonate contemporaneamente. Esistono nel jazz due mondi distinti: il modale ed il tonale; un brano musicale si definisce modale quando è composto a

Dettagli

La scala modale (o modo) che esamineremo oggi e' (come avrete gia' appreso dal titolo del paragrafo) la Scala Lidia.

La scala modale (o modo) che esamineremo oggi e' (come avrete gia' appreso dal titolo del paragrafo) la Scala Lidia. Nei due paragrafi precedenti ci siamo soffermati sulla scala Dorica (o modo Dorico) e sulla scala Misolidia (o modo Misolidio). Spero vi abbiano fatto buona compagnia! La scala modale (o modo) che esamineremo

Dettagli

CORSI PRE-ACCADEMICI TEORIA E ANALISI LETTURA, SCRITTURA, TEORIA, EDUCAZIONE DELL ORECCHIO E DELLA VOCE (LSTE)

CORSI PRE-ACCADEMICI TEORIA E ANALISI LETTURA, SCRITTURA, TEORIA, EDUCAZIONE DELL ORECCHIO E DELLA VOCE (LSTE) 1 CORSI PRE-ACCADEMICI TEORIA E ANALISI LETTURA, SCRITTURA, TEORIA, EDUCAZIONE DELL ORECCHIO E DELLA VOCE (LSTE) Durata complessiva 4 anni divisi in 2 livelli: Ι (2 anni), ΙΙ (2 anni) Il passaggio al livello

Dettagli

PROGRAMMA DI CANTO, armonia e solfeggio

PROGRAMMA DI CANTO, armonia e solfeggio PROGRAMMA DI CANTO, armonia e solfeggio La lezione di canto comprende: - Tecnica -Tecnica di riscaldamento - Repertorio -Intonazione - Timing - Interpretazione - Stage Performance -Improvvisazione - Storia

Dettagli

Primi passi nella teoria musicale

Primi passi nella teoria musicale ESTRATTO 157 Primi passi nella teoria musicale INDICE CAPITOLI pagina 1.0 LA MUSICA 3 1.1 il suono 3 1.2 il ritmo 4 2.0 NOTAZIONE - PENTAGRAMMA - DOPPIO PENTAGRAMMA 5 3.0 LE CHIAVI 8 4.0 FIGURE E PAUSE

Dettagli

Prospetto degli esami

Prospetto degli esami S c u o l a B a n d i s t i c a R e g i o n a l e d e l B e l l i n z o n e s e FACSIMILE INTERNET Prospetto degli esami (Syllabus) & strumento solfeggio teoria ascolto edizione 2004 I E s a m i p r a

Dettagli

Verifica di teoria musicale

Verifica di teoria musicale Verifica di teoria musicale Nome Cognome Classe 1AM Liceo Musicale Cairoli 1. Spiega la differenza tra musica antica e musica moderna 2. Indica i principali stili musicali della musica colta moderna 3.

Dettagli

GIRI ARMONICI PIÙ USATI. (nella tonalità di Do maggiore e La minore)

GIRI ARMONICI PIÙ USATI. (nella tonalità di Do maggiore e La minore) 1 GIRI ARMONICI PIÙ USATI (nella tonalità di maggiore e La minore) I giri armonici sono delle successioni di accordi (tendenzialmente 4 oppure 8) che creano appunto un giro coerente sopra il quale si costruisce

Dettagli

La soluzione esatta è sempre la prima delle tre opzioni

La soluzione esatta è sempre la prima delle tre opzioni SCUOLA SUPERIORE DI MUSICA HARMONIUM LECCE Corso Preaccademico di Teoria Ritmica e Percezione Musicale - I CICLO Test di Primo Trimestre La soluzione esatta è sempre la prima delle tre opzioni 1) A chi

Dettagli

Fabio Avolio. Piccolo trattato di teoria musicale

Fabio Avolio. Piccolo trattato di teoria musicale Fabio Avolio Piccolo trattato di teoria musicale Copyright MMIX ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978 88 548

Dettagli

Scale nel jazz: ipoionica o jazz minor. locria 2 è anche chiamata semilocria

Scale nel jazz: ipoionica o jazz minor. locria 2 è anche chiamata semilocria Scale nel jazz: Riguardo ai modi derivati, ai nomi da usare, tenere presente il concetto di scala madre e di figli. Quando suoniamo una scala partiamo dalla tonica e arriviamo alla tonica un ottava sopra

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO PER L INSEGNAMENTO DEL SOLFEGGIO. Giovanni Soricone

PERCORSO DIDATTICO PER L INSEGNAMENTO DEL SOLFEGGIO. Giovanni Soricone PERCORSO DIDATTICO PER L INSEGNAMENTO DEL SOLFEGGIO Giovanni Soricone PREFAZIONE Questa pubblicazione vuole essere una sorta di cammino teorico e pratico per l allievo che vuole intraprendere i primi

Dettagli

INDICE. Il Tempo Composto... pag. 5 Cellule ritmiche... pag. 6 Solfeggio ritmico... pag. 7 Solfeggiamo... pag. 9 Solfeggiamo cantando... pag.

INDICE. Il Tempo Composto... pag. 5 Cellule ritmiche... pag. 6 Solfeggio ritmico... pag. 7 Solfeggiamo... pag. 9 Solfeggiamo cantando... pag. INDICE...ancora sulla scrittura musicale - Segni di Espressione La legatura di portamento... pag. 2 La legatura di frase... pag. 2 Lo staccato... pag. 2 Il portato o appoggiato......pag. 3 Lo sforzato

Dettagli

Corpo Musicale di Brenno Useria

Corpo Musicale di Brenno Useria Corpo Musicale di Brenno Useria Lezioni del corso di approfondimento di teoria musicale Lezione 9 Gli strumenti musicali e le tonalità: strumenti traspositori Gli strumenti della banda e le tonalità Nella

Dettagli

Antonio Pio D Avolio, si diploma in saxofono con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M Gabriele Buschi, presso il Conservatorio di Musica U. Giordano di Rodi Garganico sez. staccata di Foggia,

Dettagli

Intervalli Musicali. Posizioni sulla tastiera e Ear Training

Intervalli Musicali. Posizioni sulla tastiera e Ear Training 1 Intervalli Musicali Posizioni sulla tastiera e Ear Training Saper classificare gli intervalli e saperli riconoscere sul pentagramma è solo una delle tre cose che bisogna essere in grado di fare per raggiungere

Dettagli

PREVIEW. ARMONIA Composizione Musicale. Metodo di Armonia e Composizione Musicale. Santino Cara All rights reserved 2012 by Santino Cara

PREVIEW. ARMONIA Composizione Musicale. Metodo di Armonia e Composizione Musicale. Santino Cara All rights reserved 2012 by Santino Cara Metodo di Armonia e Composizione Musicale 203 pagine di regole con immagini di notazione per una corretta e armoniosa scrittura musicale ARMONIA Composizione Musicale Roma, 2012 Santino Cara All rights

Dettagli

Lettera che indica, nei paesi anglosassoni, la nota e l accordo DO. [vedi anche Note]

Lettera che indica, nei paesi anglosassoni, la nota e l accordo DO. [vedi anche Note] C C Lettera che indica, nei paesi anglosassoni, la nota e l accordo DO. [vedi anche Note] Cacofonia Termine usato per indicare, in contrapposizione ad eufonia, l effetto sgradevole prodotto da una combinazione

Dettagli

SUONI TROMBA SUL FLAUTO

SUONI TROMBA SUL FLAUTO SUONI TROMBA SUL FLAUTO skip_post_thumb Una tecnica particolare, sebbene non molto usata, è quella di creare dei suoni tromba con il flauto. Il termine non è ancora di uso comune ma così sono stati chiamati

Dettagli

Prima di tutto osserviamo la parte:

Prima di tutto osserviamo la parte: Naima Bene siamo praticamente giunti alla fine di questo anno di corso, che immagino sarà stato duro ma spero anche divertente. Concluderemo questo bel viaggio insieme con l analisi armonica di una delle

Dettagli

TONALITÀ ACCORDI E TRIADI

TONALITÀ ACCORDI E TRIADI TONALITÀ Nella musica popolare (popular music) e di consumo, e in quella che usiamo chiamare musica classica (includendovi una fetta sostanziale della musica barocca e romantica), ogni brano è composto

Dettagli

Insegnamento: TEORIA E SOLFEGGIO (settore disciplinare:teoria ed analisi)

Insegnamento: TEORIA E SOLFEGGIO (settore disciplinare:teoria ed analisi) MINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA E VA R I S T O F E L I C E D A L L A B A C O PROGRAMMI CORSI PRE-ACCADEMICI I CICLO (1-2 livelli

Dettagli

Teoria musicale: scale e intervalli

Teoria musicale: scale e intervalli Teoria musicale: scale e intervalli Diritti riservati - Sonia Cannas e la natura delle cose 7 aprile 2012 È possibile modificare o ridistribuire questo articolo a patto che venga attribuita la paternità

Dettagli

Corso giocoso di teoria della musica.

Corso giocoso di teoria della musica. Corso giocoso di teoria della musica. Lezione 2: le FIGURE MUSICALI (prima parte). Nella prima lezione abbiamo parlato di durata dei suoni. La durata di un suono può essere rappresentata anche con un segno

Dettagli

Quindi la chiave di violino o di Sol, stabilisce che sulle 5 righe del Pentagramma le note sono MI SOL SI RE FA e nei 4 spazi FA LA DO MI.

Quindi la chiave di violino o di Sol, stabilisce che sulle 5 righe del Pentagramma le note sono MI SOL SI RE FA e nei 4 spazi FA LA DO MI. Ti ricordi LA tana del buco? Avevamo lasciato appunto un buco nella nostra memoria. O meglio,una figura si era intrufolata furtivamente senza presentarsi. Ma in questo nostro viaggiare, seguendo le impronte

Dettagli

2 Capitolo La scrittura della musica 2 Capitolo La scrittura della musica pdf 12 pdf Capitolo La scrittura della musica pdf 13 2 Capitolo

2 Capitolo La scrittura della musica 2 Capitolo La scrittura della musica pdf 12 pdf Capitolo La scrittura della musica pdf 13 2 Capitolo 2 Capitolo La scrittura della musica Le parole (in corsivo celeste) vanno ricercate nel Glossario musicale anche nel nostro sito. Per ogni ulteriore chiarimento o spiegazione Non esitare a contattarci.

Dettagli

Programma didattico Teoria e Solfeggio I Docente Valentino Favotto

Programma didattico Teoria e Solfeggio I Docente Valentino Favotto Teoria e Solfeggio I Docente Valentino Favotto Musica e note La musica, il suono e sue proprietà Riproduzione grafica del suono Note e rigo musicale Setticlavio ed accollatura Tagli addizionali Segni di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE di: Teoria e Lettura della Musica

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE di: Teoria e Lettura della Musica PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE di: Teoria e Lettura della Musica CLASSI: TERZE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 LIBRO DI TESTO: A. CAPPELLARI Primo libro di lettura musicale ed. Volontè Altri testi (integrativi)

Dettagli

MUSICA. Progetto didattico. Istituto Comprensivo di Merate - Scuola Secondaria. Autore: Merlini Pierantonio

MUSICA. Progetto didattico. Istituto Comprensivo di Merate - Scuola Secondaria. Autore: Merlini Pierantonio MUSICA Progetto didattico Istituto Comprensivo di Merate - Scuola Secondaria Autore: Merlini Pierantonio 1. Moduli Teoria musicale Tematiche Attività pratiche Num. Titolo del modulo Ore 1 Teoria musicale

Dettagli

S T R U M E N T I A P E R C U S S I O N E

S T R U M E N T I A P E R C U S S I O N E Pagina 1 di 5 scuola di S T R U M E N T I A P E R C U S S I O N E corso tradizionale PROGRAMMI DEGLI ESAMI DI PROMOZIONE dei CORSI COMPLEMENTARI TEORIA SOLFEGGIO E DETTATO MUSICALE Lettura di un solfeggio

Dettagli

INDICE SUONARE LI ACCORDI (I GIRI ARMONICI)

INDICE SUONARE LI ACCORDI (I GIRI ARMONICI) INDICE G GIRO ARMONICO DI DO... 12 GIRO ARMONICO DI DO b... 40 GIRO ARMONICO DI DO#... 26 GIRO ARMONICO DI FA... 28 GIRO ARMONICO DI FA#... 24 GIRO ARMONICO DI LA... 18 GIRO ARMONICO DI LA b... 34 GIRO

Dettagli

BATTUTE - FIGURE DI VALORE - PULSAZIONI GRAFICAMENTE- STANGHETTA- NUMERO - DOPPIA STANGHETTA

BATTUTE - FIGURE DI VALORE - PULSAZIONI GRAFICAMENTE- STANGHETTA- NUMERO - DOPPIA STANGHETTA Corso giocoso di teoria della musica. Lezione : le FIGURE MUSICALI (seconda parte). Ripassiamo velocemente quanto imparato nella precedente lezione. } Completa le frasi scegliendo tra queste la parola

Dettagli

IL SUONO INVILUPPO TIMBRO

IL SUONO INVILUPPO TIMBRO IL SUONO 5 INVILUPPO TIMBRO Tommaso Rosati 2 Tommaso Rosati 3 Timbro Il timbro è quella particolare qualità del suono che permette di distinguere due suoni anche se hanno uguale ampiezza e altezza. Non

Dettagli

1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R):

1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): . equivalenze e implicazioni logiche Esercizio.. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): () x < y, () x = y, () x y, () x y, () (x y) > 0. Osserviamo subito che (x y) > 0 equivale

Dettagli

Guitar Basic vol.1 CPM MUSIC PUBLISHING. Corso per principianti, realizzato dai docenti CPM Music Institute

Guitar Basic vol.1 CPM MUSIC PUBLISHING. Corso per principianti, realizzato dai docenti CPM Music Institute CPM MUSIC PUBLISHING Guitar Basic vol.1 Corso per principianti, realizzato dai docenti CPM Music Institute 14 lezioni che coprono il programma rivolto a chi inizia lo studio dello strumento da zero GUITAR

Dettagli

Ogni grado della scala viene definito in base alla distanza che lo separa dalla prima nota. Questa distanza viene chiamata intervallo.

Ogni grado della scala viene definito in base alla distanza che lo separa dalla prima nota. Questa distanza viene chiamata intervallo. ARMONIA TRIADI BLUES - IMPROVVISAZIONE 1 - Introduzione 1.1 - Intervalli Partiamo analizzando i gradi che compongono la scala di Cmaj : C -> I Grado = Tonica o Fonadamentale D -> II Grado = Sopra-tonica

Dettagli

Dispense del Progetto Crescendo in Musica Gli Accordi

Dispense del Progetto Crescendo in Musica Gli Accordi Melodia & Armonia. Dispense del Progetto Crescendo in Musica Gli Accordi Con il termine melodia si intende l esecuzione nello scorrere del tempo di più note in sucessione una ad una. Con il termine armonia

Dettagli

La scala musicale e le alterazioni

La scala musicale e le alterazioni La scala musicale e le alterazioni Unità didattica di Educazione Musicale classe seconda Obiettivi del nostro lavoro Acquisire il concetto di scala musicale e di intervallo. Conoscere la struttura della

Dettagli

ARRANGIAMOCI. Accordi di quarta sospesi :

ARRANGIAMOCI. Accordi di quarta sospesi : ARRANGIAMOCI Dopo un po di tempo che si suona, scopriremo che gli accordi studiati negli scorsi capitoli, sono, di per sè, piuttosto statici, o poveri musicalmente. Le cose migliorano se impariamo ad usare

Dettagli

Si possono indirizzare osservazioni o domande a Massimo Gentili-Tedeschi o a Klaus Keil.

Si possono indirizzare osservazioni o domande a Massimo Gentili-Tedeschi o a Klaus Keil. Plaine & Easie Code Questa versione del codice viene mantenuta dall International Association of Music Libraries e dal Répertoire International des Sources Musicales perché sia adottata come formato di

Dettagli

Percorsi di sensibilizzazione alla Musica. Realizzato dalla Prof.ssa Currenti Manuela

Percorsi di sensibilizzazione alla Musica. Realizzato dalla Prof.ssa Currenti Manuela Percorsi di sensibilizzazione alla Musica. Realizzato dalla Prof.ssa Currenti Manuela PRESENTAZIONE L esperienza musicale è una componente ineliminabile e fondamentale di ogni società e di ogni cultura,

Dettagli

LE REGOLE DEL CONTRAPPUNTO DI DUBOIS

LE REGOLE DEL CONTRAPPUNTO DI DUBOIS LE REGOLE DEL CONTRAPPUNTO DI DUBOIS 1 ACCORDI USATI: Oltre agli accordi perfetti maggiore, minore e al loro 1 rivolto, è possibile usare l accordo di 5 diminuita nel suo 1 rivolto: Nel suo stato fondamentale,

Dettagli

Nozioni teoriche fondamentali

Nozioni teoriche fondamentali Nozioni teoriche fondamentali 1. L'ottava La successione dei suoni è suddivisa in ottave. Un'ottava può essere defnita come la distanza che separa due suoni che l'orecchio umano percepisce come uguali,

Dettagli

"CORSO DI PRODUTTORI MUSICALI" Creare, Registrare e Vendere le proprie canzoni PRIMO STEP: Scrivere la musica di una nuova canzone

CORSO DI PRODUTTORI MUSICALI Creare, Registrare e Vendere le proprie canzoni PRIMO STEP: Scrivere la musica di una nuova canzone "CORSO DI PRODUTTORI MUSICALI" Creare, Registrare e Vendere le proprie canzoni PRIMO STEP: Scrivere la musica di una nuova canzone Concetto di Tonalità Le note sono 12. Le tonalità maggiori sono 12. Ogni

Dettagli

segni musicali Le dimensioni del suono Pulsazione e velocità

segni musicali Le dimensioni del suono Pulsazione e velocità Il giardino dei segni musicali Le dimensioni del suono Ogni parola al suo posto Impara ad usare correttamente il vocabolario musicale. Ogni parola in musica ha un senso preciso. Nel linguaggio comune questi

Dettagli

GLI ACCORDI. Provate a pizzicare due o più corde della chitarra contemporaneamente, ne uscirà un suono più o meno definito, più o meno armonico.

GLI ACCORDI. Provate a pizzicare due o più corde della chitarra contemporaneamente, ne uscirà un suono più o meno definito, più o meno armonico. GLI ACCORDI Sezione 1) Le note Provate a pizzicare due o più corde della chitarra contemporaneamente, ne uscirà un suono più o meno definito, più o meno armonico. Qualche tentativo per i più inesperti

Dettagli

AURAL TEST: inclusi in tutti gli esami pratici

AURAL TEST: inclusi in tutti gli esami pratici AURAL TEST: inclusi in tutti gli esami pratici a) Esempi di tali test sono forniti in Specimen Aural Tests, pubblicati in due volumi, uno per i Gradi 1-5, l'altro per i Gradi 6-8. Questi libri possono

Dettagli

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1. Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero

Dettagli

Il suono. Alcuni suoni armonici di Do:

Il suono. Alcuni suoni armonici di Do: Il suono E una sensazione prodotta dalle vibrazioni di un corpo elastico. E' definita elasticità la proprietà di un corpo che gli consente di tornare nella posizione di riposo dopo essere stato sollecitato

Dettagli

CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISCIPLINA: MUSICA CLASSI 1^-2^-3^

CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISCIPLINA: MUSICA CLASSI 1^-2^-3^ CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISCIPLINA: MUSICA CLASSI 1^-2^-3^ Nucleo fondante 1: COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI MUSICALI - Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura,

Dettagli

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari Sviluppi e derivate delle funzioni elementari In queste pagine dimostriamo gli sviluppi del prim ordine e le formule di derivazioni delle principali funzioni elementari. Utilizzeremo le uguaglianze lim

Dettagli

Corpo Musicale di Brenno Useria

Corpo Musicale di Brenno Useria Corpo Musicale di Brenno Useria Lezioni del corso di approfondimento di teoria musicale Lezione 3 I tempi nei brani musicali: le loro caratteristiche, i concetti di battere, levare, la velocità di un brano

Dettagli