Contabilità nazionale (cenni)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Contabilità nazionale (cenni)"

Transcript

1 Contabilità nazionale (cenni) Definizione: La contabilità nazionale è l insieme di tutti i conti economici che descrivono l attività economica di un Paese o di una circoscrizione territoriale. Essa ha per oggetto l osservazione quantitativa e lo studio statistico del sistema economico o dei sub-sistemi che lo compongono a diversi livelli territoriali. Il de minimis da conoscere sulla contabilità nazionale riguarda 1. l inflazione, 2. la disoccupazione 3. il PIL. Tanto per dire, la somma dei tassi di inflazione e di disoccupazione danno il cosiddetto indice di miseria Abbiamo già affrontato il problema dell inflazione e della misurazione dei prezzi attraverso l indice dei prezzi al consumo. Qui ci occupiamo delle altre due fondamentali misure sopra richiamate. M. Bovi Pag. 1

2 LA DISOCCUPAZIONE La disoccupazione ha dei costi sia sociali che individuali. Principali costi sociali La perdita di produzione: chi non riesce a trovare un lavoro non produce, quindi la disoccupazione riduce la quantità di beni a disposizione della collettività. La perdita di produzione ha un costo notevole: una recessione può far perdere dal 3 al 5% del PIL potenziale. PIL potenziale=pil di pieno impiego. E possibile quantificare la relazione fra disoccupazione e livello di produzione con la legge di Okun: per ogni punto % di aumento della disoccupazione, il PIL diminuisce del 2%. Distribuzione del reddito iniqua: banalmente, i disoccupati non hanno reddito. Perciò lo Stato interviene (CIG, sussidi, ), ma anche questo costa: Maggiori tasse. Riduzione delle entrate fiscali: banalmente, i disoccupati non hanno reddito e non pagano le tasse. Principali costi individuali: Perdita di qualificazione: non lavoro pertanto non vengo a conoscenza delle nuove tecniche. Ciò vale tanto di più quanto più resto disoccupato (disoccupazione di lungo termine). Perdita di libertà economica ed esclusione sociale. Danno psicologico. Perdita di relazioni umane e di vita familiare. Perdita di motivazioni. Pertanto, conoscere la situazione del mercato del lavoro è molto importante. M. Bovi Pag. 2

3 Tuttavia, le statistiche inerenti il mercato del lavoro non sono leggibili senza un minimo di conoscenza di come vengono costruite. Sia nell arena politica che presso i mass media, si possono incontrare molti errori di lettura (più o meno consapevoli). Due esempi bipartisan per par condicio: I POLITICI Giulio Tremonti: «Voi avete idea di come si fanno le statistiche dal lato dell Istat sul metodo Eurostat? Con un campione con mille telefonate. Ti chiamano a casa e ti dicono: Sei disoccupato? Vai a quel paese! Risposta (registrata dall Istat, n.d.r.): MOLTO DISOCCUPATO». (Assemblea annuale della Confcommercio, 24 giugno 2009.) Matteo Renzi: l'istat fa i sondaggi sull'occupazione (LA7, "Otto e Mezzo", del 24 aprile 2015). LA REALTA' ( ) dal 2004 l inchiesta sulle forze di lavoro ha carattere continuo. Si è passati cioè da interviste riferite a una singola settimana per trimestre, a una raccolta di informazioni svolta in tutte le settimane dell anno, su un campione di oltre 300 mila famiglie residenti distribuite in circa Comuni italiani (per un totale di circa 800 mila individui) (ISTAT La Rilevazione sulle Forze di lavoro: contenuti, metodologie, organizzazione. Metodi e norme, n. 32, 2006; Studio del disegno campionario per la nuova rilevazione continua sulle Forze di Lavoro. Contributi, n. 6, 2005.) Inchiesta: misura un fenomeno facendo ricorso a questionari i) studiati secondo le migliori tecniche disponibili, ii) secondo canoni scientifici e iii) capillarmente distribuiti in modo da cogliere il fenomeno a livello di intera collettività. Tutte le fasi del processo sono soggette a rigorosi controlli statistici sia ex ante sia ex post che ne devono validare scientificamente la bontà sia dei processi che dei risultati. Sondaggio: è una tecnica di ricerca molto meno costosa e articolata dell indagine. Tenta di indagare un fenomeno attraverso un ottica meramente esplorativa e parziale; i.e., senza pretesa di rappresentatività. M. Bovi Pag. 3

4 Per capire la situazione del mercato del lavoro necessita partire dalla popolazione e, dunque, da indici di demografia. Ad esempio, i disoccupati sono persone con un età compresa tra 15 e 74 anni. Guardiamo la seguente tabella solo per avere un idea di che cosa fa variare nel tempo la popolazione e la struttura per età di chi abita in Italia: Tipo indicatore Anno tasso di natalità (per mille abitanti) tasso di mortalità (per mille abitanti) crescita naturale (per mille abitanti) saldo migratorio interno (per mille abitanti) saldo migratorio con l'estero (per mille abitanti) saldo migratorio per altro motivo (per mille abitanti) saldo migratorio totale (per mille abitanti) tasso di crescita totale (per mille abitanti) numero medio di figli per donna speranza di vita alla nascita - maschi speranza di vita a 65 anni - maschi speranza di vita alla nascita - femmine speranza di vita a 65 anni - femmine popolazione 0-14 anni al 1 gennaio (valori percentuali) - al 1 gennaio popolazione anni (valori percentuali) - al 1 gennaio popolazione 65 anni e più (valori percentuali) - al 1 gennaio indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) - al 1 gennaio indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) - al 1 gennaio indice di vecchiaia (valori percentuali) - al 1 gennaio età media della popolazione - al 1 gennaio Ora possiamo dare alcune definizioni: M. Bovi Pag. 4

5 Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. Occupati: persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. Disoccupati: persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che: - hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. Inattivi: persone che non fanno parte delle forze di lavoro, cioè quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. Tasso di occupazione: OCCUPATI/POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO Tasso di disoccupazione: DISOCCUPATI/POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO Tasso di inattività: INATTIVI/ POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO Che cosa vuol dire di popolazione di riferimento? Ecco come l Istat presenta i dati: >> Nel 2013 risultano occupate quasi 6 persone su 10 in età anni. M. Bovi Pag. 5

6 >> Il tasso di occupazione dei 55-64enni è pari al 42,7% (minore della media Ue28 che è del 50,1%). >> Il tasso di disoccupazione raggiunge il 12,2. >> Nel 2013 il tasso di disoccupazione giovanile (14-25 anni) raggiunge il 40% (risulta molto superiore a quello medio Ue28 pari al 23,3%. Esempio pratico di come può essere non immediato leggere le statistiche Il tasso di disoccupazione giovanile è: numero di persone in cerca di occupazione in età anni diviso forze di lavoro (occupati e persone in cerca di occupazione) in età anni È importante non confondere il tasso di disoccupazione giovanile con l'incidenza dei giovani 15-24enni disoccupati sulla popolazione in questa fascia di età. Il tasso di incidenza è: numero di persone in cerca di occupazione in età anni diviso popolazione con un'età compresa tra i 15 e i 24 anni Notate che il numeratore è il medesimo per entrambi gli indicatori (ovvero i giovani 15-24enni alla ricerca di un lavoro), però, il denominatore è molto più ampio nel caso dell'incidenza poiché è costituito da tutta la popolazione con un'età compresa tra i 15 e i 24 anni, inclusi i giovani inattivi spesso ancora impegnati nei percorsi di istruzione. Pertanto, nel 2013, a fronte di un tasso di disoccupazione giovanile pari al 40%, il tasso di incidenza dei giovani è pari al 10,9%. Indicatori molto importanti riguardano la disoccupazione di lunga durata (perché?) I disoccupati di lunga durata (DLD) sono in cerca di occupazione da almeno un anno. M. Bovi Pag. 6

7 Tasso di disoccupazione di lunga durata = DLD/FORZA LAVORO Tasso di incidenza dei disoccupati di lunga durata = DLD/DISOCCUPATI Qualche dato a livello europeo (dati Istat): M. Bovi Pag. 7

8 Disoccupati di lunga durata per sesso nei paesi Ue Anno 2013 (incidenze percentuali sul totale dei disoccupati) Persone, Contratti e Ore lavorate L ultima, importante, cosa da sapere per il de minimis di CN è che finora abbiamo parlato di persone. Però nel mercato del lavoro ci sono persone che lavorano a tempo pieno (di solito 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana) e altre no. M. Bovi Pag. 8

9 Legenda: lavoro parzialmente standard = lavoro permanente a tempo parziale E ovvio che sapere quante persone sono occupate o disoccupate è importante. Però, ai fini del Pil (della produttività media del lavoro, ecc ), necessita sapere quante lavorano a tempo pieno. Ecco allora che l Istat calcola il numero di Unità di Lavoro (Ula) : rappresentano la trasformazione a tempo pieno delle prestazioni lavorative offerte e sono ottenute dalla somma delle posizioni lavorative a tempo pieno e delle posizioni lavorative a tempo parziale (principali e secondarie) trasformate in unità a tempo pieno. Il calcolo è semplice se due persone lavorano la metà di un occupato a tempo pieno allora esse equivalgono ad una Ula. L Istat è anche in grado di calcolare il monte ore complessivo lavorato in Italia ovvero quante ore sono state lavorate in Italia in un certo periodo. E utile per via delle ore in CIG e M. Bovi Pag. 9

10 per le ore di straordinario: M. Bovi Pag. 10

11 I TRE LATI DEL PIL Il PIL è la statistica macroeconomica chiave. Tentativi di sostituirlo per ora non sono andati in porto. Il PIL rappresenta il risultato dell attività di produzione di beni e servizi FINALI delle unità produttrici residenti (residenti, i.e. interne, da cui la I di PIL). FINALI poiché il PIL evita i doppi conteggi: i consumi intermedi non entrano nel PIL. Consumi intermedi: rappresentano il valore dei beni e dei servizi consumati quali input in un processo di produzione, escluso il capitale fisso il cui consumo è registrato come ammortamento (da cui la lettera L del PIL: al lordo degli ammortamenti). I beni e i servizi possono essere trasformati oppure esauriti nel processo produttivo. L importanza cruciale del PIL si capisce anche dal fatto che esso è la sintesi di molti aspetti dell attività economica svolta in un paese. Il PIL, infatti, può essere costruito in tre modi: 1. dal lato della domanda (è il PIL che ci servirà per la parte macro) 2. dal lato della produzione 3. dal lato dei redditi PIL COME SPESA (perché M?) Y = M + C + I + G + S + X prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (Y) importazioni di beni e servizi (M) spesa per consumi finali delle famiglie e delle ISP al servizio delle famiglie (C) spesa per consumi finali delle AA. PP (G=difesa, scuola, giustizia,..) investimenti fissi lordi (I) variazione delle scorte (S) esportazioni di beni e servizi (X) Dati per il 2014 in milioni di euro correnti M. Bovi Pag. 11

12 PIL COME PRODUZIONE Valore aggiunto: aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle retribuzioni dei fattori produttivi e degli ammortamenti. Può essere calcolato ai prezzi di base, ai prezzi al produttore e al costo dei fattori. Il PIL lato produzione è la somma dei valori aggiunti. Principali branche produttive (in totale ce ne sono più di tremila) AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE (INDUSTRIE ALIMENTARI, CHIMICHE, TESSILI, ) COSTRUZIONI COMMERCIO (ALL'INGROSSO, AL DETTAGLIO, RIPARAZIONI, ) TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE ATTIVITA' IMMOBILIARI ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA ISTRUZIONE ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE M. Bovi Pag. 12

13 PIL COME REDDITI Per semplicità ho eliminato gli ammortamenti e molte imposte e contributi: ecco perché il reddito nazionale è diverso dagli altri PIL (cfr. oltre). Quello che occorre sapere è che il PIL prodotto viene distribuito, come reddito, a tutti i fattori della produzione (lavoratori, capitalisti, redditieri), anche quelli non residenti. redditi interni da lavoro dipendente risultato netto di gestione e reddito misto netto redditi da lavoro netti (ricevuti - pagati) dal resto del mondo 3579 redditi da capitale netti (ricevuti-pagati) dal resto del mondo Dati per il 2014 in milioni di euro correnti Il risultato lordo di gestione comprende tutti i altri redditi non da lavoro generati dal processo produttivo oltre gli ammortamenti (il netto è al netto degli amm.ti). Nel caso particolare delle famiglie consumatrici, tale aggregato rappresenta i proventi netti delle attività legate alla produzione per autoconsumo: - affitti figurativi relativi alle abitazioni di proprietà; - manutenzioni ordinarie e straordinarie di dette abitazioni svolte in proprio dai proprietari; - servizi domestici e di portierato e la produzione agricola per autoconsumo. Il reddito misto è quello che non si riesce a classificare come da lavoro o da capitale : nel caso di imprese non costituite in Società e appartenenti al settore Famiglie, il reddito misto comprende (implicitamente) la remunerazione del lavoro svolto dal proprietario e dai componenti della sua famiglia e non può essere distinto dai profitti che il proprietario consegue in qualità d imprenditore. M. Bovi Pag. 13

14 TABELLA RIASSUNTIVA CON QUADRATURA LATO PRODUZIONE prodotto interno lordo ai prezzi di mercato produzione consumi intermedi valore aggiunto imposte sui prodotti contributi ai prodotti LATO SPESA prodotto interno lordo ai prezzi di mercato spesa per consumi finali delle famiglie e delle ISP al servizio delle famiglie spesa per consumi finali delle amministrazioni pubbliche investimenti fissi lordi variazione delle scorte importazioni di beni e servizi (segno meno) esportazioni di beni e servizi LATO REDDITI prodotto interno lordo ai prezzi di mercato redditi interni da lavoro dipendente risultato lordo di gestione e reddito misto lordo imposte sulla produzione e sulle importazioni contributi ricevuti (ricevuti: segno -) Dati per il 2014 in milioni di euro correnti M. Bovi Pag. 14

Occupati (popolazione di 15 anni e più)

Occupati (popolazione di 15 anni e più) Camera del Lavoro di Via G. Garibaldi 3 - Tel 035.3594.111 - Fax 035.3594.459-24122 E-Mail @cgil.lombardia.it - Web www.cgil.bergamo.it Dati Istat sull occupazione: tassi di attività, inattività, occupazione,

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2016

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2016 2017 4 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2016 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

27 Febbraio 2015 n 4

27 Febbraio 2015 n 4 27 Febbraio 2015 n 4 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA Occupazione e disoccupazione a Ferrara nel 2014 Premessa I dati sul mercato del lavoro nel comune di Ferrara vengono ricavati da specifiche indagini

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2015

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2015 2016 4 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2015 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

Marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 aprile 2015 Marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo il calo del mese di febbraio, a marzo 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-59 mila) rispetto al mese precedente, tornando sul

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2014

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2014 2015 5 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2014 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 31 marzo 2015 Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia

Forze di lavoro in provincia di Brescia Forze di lavoro in provincia di Brescia 2005-2015 Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia su dati Istat. Brescia, aprile 2016 INDICE 1. Forze lavoro

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia

Forze di lavoro in provincia di Brescia Forze di lavoro in provincia di 2006-2016 Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di su dati Istat., aprile 2017 INDICE 1. Forze lavoro pag. 2 2. Tasso di attività

Dettagli

FOCUS novembre Recenti dinamiche del mercato del lavoro femminile in Puglia PREMESSA FORZA LAVORO E OCCUPAZIONE FEMMINILE

FOCUS novembre Recenti dinamiche del mercato del lavoro femminile in Puglia PREMESSA FORZA LAVORO E OCCUPAZIONE FEMMINILE accordo con quanto avvenuto in Italia e nelle altre ripartizioni territoriali. L incremento del +2,6% di occupazione femminile in Puglia, rispetto al 2011, pari a 11.000 unità, contribuisce a portare a

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia

Forze di lavoro in provincia di Brescia Forze di lavoro in provincia di Brescia 2004-2014 (abstract) Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia su dati Istat. 1 INDICE 1. Forze lavoro - Tasso

Dettagli

Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie 1 giugno 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli accordi

Dettagli

Sapienza Università di Roma. Corso di Statistica Economica II Modulo. Analisi Statistica della Produzione e della Produttività

Sapienza Università di Roma. Corso di Statistica Economica II Modulo. Analisi Statistica della Produzione e della Produttività Sapienza Università di Roma Corso di Laurea in Relazioni Economiche Internazionali Corso di Statistica Economica II Modulo Analisi Statistica della Produzione e della Produttività Statistica Economica

Dettagli

L'OCCUPAZIONE E LE FORZE DI LAVORO IN PROVINCIA DI BRESCIA

L'OCCUPAZIONE E LE FORZE DI LAVORO IN PROVINCIA DI BRESCIA L'OCCUPAZIONE E LE FORZE DI LAVORO IN PROVINCIA DI BRESCIA Anno 2011 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 6/2012 giugno 2012 Fonte dati Istat Elaborazioni Ufficio Studi e Statistica OCCUPAZIONE E FORZE LAVORO

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali III Trimestre 2016 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Occupati e disoccupati Dicembre 2009: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Dicembre 2009: stime provvisorie Occupati e disoccupati Dicembre 2009: stime provvisorie 29 gennaio 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015 10 Marzo 2016 Gli ultimi dati

Dettagli

Occupazione e disoccupazione: come leggere i dati ISTAT

Occupazione e disoccupazione: come leggere i dati ISTAT Occupazione e disoccupazione: come leggere i dati ISTAT Dati ISTAT su occupazione e disoccupazione. Ecco come vanno letti. I dati su occupazione e disoccupazione diffusi dall ISTAT lasciano perplessi.

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 8 gennaio 2014 Novembre 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A novembre 2013 gli occupati sono 22 milioni 292 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e del 2,0% su

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 luglio 2013 Maggio 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A maggio 2013 gli occupati sono 22 milioni 576 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto ad aprile (-27 mila) e dell 1,7% (-387 mila) su

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 gennaio 2015 Dicembre 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A dicembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 422 mila: dopo il calo osservato nei due mesi precedenti, l occupazione a dicembre aumenta

Dettagli

Lavoro. Istituto Nazionale di Statistica

Lavoro. Istituto Nazionale di Statistica Lavoro 26 Istituto Nazionale di Statistica Forze Di lavoro per ConDizione, sesso e ripartizione geografica Anno 2015, migliaia di persone* Maschi Femmine totale OCCuPatI Nord 6.589 5.075 11.664 Centro

Dettagli

II trimestre 2014 INDICATORI DEL LAVORO NELLE IMPRESE

II trimestre 2014 INDICATORI DEL LAVORO NELLE IMPRESE 16 settembre 2014 II trimestre 2014 INDICATORI DEL LAVORO NELLE IMPRESE Nel secondo trimestre 2014 nel complesso dell'industria e dei servizi di mercato il monte ore lavorate diminuisce, in termini destagionalizzati,

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 ottobre 2014 Settembre 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A settembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 457 mila, in aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (+82 mila) e dello 0,6% su

Dettagli

LE FORZE DI LAVORO IN LOMBARDIA -0,5 -1,5 -2,3. Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ISTAT 69,9 69,7 69,7 67,4 66,8 66,6 66,5

LE FORZE DI LAVORO IN LOMBARDIA -0,5 -1,5 -2,3. Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ISTAT 69,9 69,7 69,7 67,4 66,8 66,6 66,5 Variazioni % Valori assoluti LE FORZE DI LAVORO IN LOMBARDIA 2 trimestre 2010 Nel secondo trimestre 2010 si riduce sensibilmente il numero di persone in cerca di (-34.603 unità, pari a una variazione del

Dettagli

Occupati, Disoccupati e Forza lavoro /1

Occupati, Disoccupati e Forza lavoro /1 Occupati, Disoccupati e Forza lavoro /1 Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un

Dettagli

NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005)

NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) NOTIZIE STATISTICHE S t a t i s t i c a e O s s e r v a t o r i N u m e r o 21 m a g g io 2006 La condizione lavorativa in nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) La partecipazione al mercato

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007 I primati di nel mercato del lavoro nel 2007 Maggio 2008 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo gennaio-marzo 2016

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo gennaio-marzo 2016 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo gennaio-marzo 2016 9 Giugno 2016 Gli ultimi dati

Dettagli

Forze di lavoro in complesso e tasso di attività anni per sesso. Lombardia, province e Italia. Anno 2006 (dati in migliaia e in percentuale)

Forze di lavoro in complesso e tasso di attività anni per sesso. Lombardia, province e Italia. Anno 2006 (dati in migliaia e in percentuale) NOTIZIE STATISTICHE S t a t i s t i c a e O s s e r v a t o r i N u m e r o 24 Aprile 2007 La condizione lavorativa in Lombardia nel 2006 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2006) La partecipazione

Dettagli

l accesso al lavoro, nel 2009 le persone in cerca di occupazione ( unità) corrispondevano a ben il 12,1 per cento del complesso nazionale, e

l accesso al lavoro, nel 2009 le persone in cerca di occupazione ( unità) corrispondevano a ben il 12,1 per cento del complesso nazionale, e 3 LAVORO La crisi economica iniziata alla fine del 2007, continua a manifestare i propri effetti negativi sull andamento del mercato del lavoro in Sicilia anche nel corso del 2009. In tale periodo si è

Dettagli

Maggio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Maggio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 giugno 2015 Maggio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo l aumento del mese di aprile (+0,6%), a maggio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-63 mila) rispetto al mese precedente. Il

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 luglio 2013 Giugno 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A giugno 2013 gli occupati sono 22 milioni 510 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-21 mila) e dell 1,8% su base

Dettagli

Giugno 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Giugno 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 31 luglio 2015 Giugno 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo la forte crescita registrata nel mese di aprile (+0,6%) e il calo nel mese di maggio (-0,3%), a giugno 2015 gli occupati diminuiscono

Dettagli

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA ANALISI ECONOMICA Nei primi anni 2000 l area di Roma e della sua provincia crescevano a ritmi superiori alla media nazionale dell 1% annuo circa. Dal 2008, invece, registriamo tassi di contrazione delle

Dettagli

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi.

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi. A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici

Dettagli

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali.

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali. Produzione: flusso di beni e servizi che deriva da ogni attività esercitata da una u.i. nella quale vi sia impiego di fattori produttivi e di beni e servizi e realizzata al fine di soddisfare bisogni individuali

Dettagli

CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE

CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE Argomenti trattati: Definizione Prodotto interno lordo (Pil) Pil reale e nominale Inflazione Occupazione e disoccupazione Contabilità

Dettagli

Occupazione e lavoro atipico in provincia di Brescia

Occupazione e lavoro atipico in provincia di Brescia SEMINARIO - 10 LaRIS day Statistica e vita quotidiana: leggere la precarietà Occupazione e lavoro atipico in provincia di Brescia Maria Elena Comune Istat Sede per la Lombardia Università Cattolica del

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 8 gennaio 2016 III trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

Il mercato del lavoro in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2013

Il mercato del lavoro in Lombardia e nella macroregione del Nord - Anno 2013 Statistiche Report N 3 / 19 maggio 2014 Il mercato del lavoro in e nella macroregione del Nord - Anno 2013 Sintesi Nel 2013 gli occupati in sono poco più di 4,3 milioni, in aumento rispetto al 2012 (+0,7%).

Dettagli

DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione

DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione 19 aprile 2012 Anno 2011 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione Dal 2011 l Ufficio statistico dell Unione europea (Eurostat) ha previsto la diffusione annuale

Dettagli

Il Sole24ore di questi ultimi giorni

Il Sole24ore di questi ultimi giorni 1 Il Sole24ore di questi ultimi giorni 2 La stampa di questi ultimi giorni 3 Il Sole24ore di questi ultimi giorni Il Sole24ore di questi ultimi giorni 5 Crescita del PIL reale (%) (Area Euro vs USA) 6.0

Dettagli

L integrazione nel lavoro degli stranieri

L integrazione nel lavoro degli stranieri L integrazione nel lavoro degli stranieri I cittadini stranieri residenti in Molise 1 al 1 gennaio 2010 sono 8.111 pari al 2,5% del totale dei residenti, mentre al 1 gennaio 2009 essi rappresentavano il

Dettagli

CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI

CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI 8 CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI Nel 2005, in termini reali, il PIL ha avuto una crescita, a livello nazionale, pari allo zero (rispetto all'anno precedente), La staticità del PIL a livello

Dettagli

Definire e misurare il lavoro

Definire e misurare il lavoro Anno Accademico 2013-2014 Sociologia del Lavoro Modulo Sociologia del Lavoro 19/03/2014 Definire e misurare il lavoro Figure del lavoro a partire dalla RCFL / Istat RICCARDO GUIDI / riccardo.guidi@sp.unipi.it

Dettagli

Dalla microeconomia alla macroeconomia

Dalla microeconomia alla macroeconomia Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve

Dettagli

Capitolo 3 - Mercato del lavoro

Capitolo 3 - Mercato del lavoro 3 - MERCATO DEL LAVORO 3.1. Forze di lavoro Come ogni anno in questo capitolo vengono forniti i principali indicatori aggregati riguardanti il fronte occupazionale desunti dalle rilevazioni Istat sulle

Dettagli

RAPPORTO ANNUALE 2013. Selezione degli indicatori chiave. La situazione del Paese

RAPPORTO ANNUALE 2013. Selezione degli indicatori chiave. La situazione del Paese RAPPORTO ANNUALE 2013 La situazione del Paese Selezione degli indicatori chiave Selezione degli indicatori chiave Macroeconomia Anni 2007-2012 (valori assoluti e percentuali) 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Dettagli

Popolazione per classi di età - Censimento Classi di età. Popolazione per classi di età - Censimento Classi di età. 75 e più.

Popolazione per classi di età - Censimento Classi di età. Popolazione per classi di età - Censimento Classi di età. 75 e più. Dati sulla popolazione. La popolazione legale di Borgomanero alla data del censimento (20 ottobre 2001) è di 19.315 unità. Tra queste 238 persone sono residenti in convivenze: in particolare 3 in istituti

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 LA DEMOGRAFIA... 3 LA RICCHEZZA PRODOTTA... 3 L APERTURA

Dettagli

Il lavoro non regolare nelle nuove stime della Contabilità Nazionale

Il lavoro non regolare nelle nuove stime della Contabilità Nazionale Il lavoro non regolare nelle nuove stime della Contabilità Nazionale Gian Paolo Oneto Roma, 30 Ottobre 2014 Immigrazione e Lavoro Sommerso. Azioni di Prevenzione, Contrasto e Politiche Attive INDICE DELLA

Dettagli

11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO

11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO 11 COMMERCIO INTERNO ED ESTERO Le tavole della presente sezione forniscono il quadro regionale dell organizzazione commerciale interna in base ai dati disponibili del settore della distribuzione in Sicilia,

Dettagli

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati.

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati. LAVORO Occupazione. A febbraio 2015, gli occupati in Italia sono 22.2 milioni, mentre i disoccupati sono 3.2 milioni. Lo rivela l'istat nel suo rapporto "Occupati e disoccupati". Il tasso di disoccupazione*

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI. Toscana REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI. Toscana REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: Dicembre 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità

Dettagli

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE

LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE DEFINIZIONI: OCCUPATI, DISOCCUPATI, INATTIVI Ogni adulto in età lavorativa viene collocato in una delle seguenti categorie: OCCUPATI: chi ha più di 15 anni e nella settimana

Dettagli

Anno 2012 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione

Anno 2012 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione 11 aprile 2013 Anno 2012 DISOCCUPATI, INATTIVI, SOTTOCCUPATI Indicatori complementari al tasso di disoccupazione L Istat rende disponibili gli indicatori complementari al tasso di disoccupazione aggiornati

Dettagli

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Aprile 2016 UFFICIO STUDI 1 1. La popolazione residente nella regione Abruzzo attualmente supera 1,3 milioni

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ANCONA REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2016 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ANCONA REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2016 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2016 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: Marzo 2016 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI. Calabria REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI. Calabria REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: marzo 2013 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: marzo 2013 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità

Dettagli

Imprenditoria giovanile

Imprenditoria giovanile Imprenditoria giovanile Nel 2014 si registrano, nella provincia di Brindisi, 860 iscrizioni di imprese giovanili 1 a fronte di 428 cessazioni (al netto delle cancellazioni d ufficio), con un saldo positivo

Dettagli

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016 NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016 Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41121 Modena Tel. 059 208806 http://www.mo.camcom.it Natalità

Dettagli

Retribuzioni di fatto e costo del lavoro

Retribuzioni di fatto e costo del lavoro 12 dicembre 2011 III Trimestre 2011 di fatto e costo del lavoro Nel terzo trimestre 2011 l indice destagionalizzato delle retribuzioni lorde per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula), al netto

Dettagli

Indicatori di struttura della Circoscrizione Nord

Indicatori di struttura della Circoscrizione Nord Comune di Brescia Unità di Staff Statistica-Ufficio Diffusione Informazione Statistica La Città e la Circoscrizione Nord al 2010: un quadro demografico Per consentire un'analisi fortemente disaggregata

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 2 marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2014, dopo due anni di calo, l occupazione cresce (+0,4%, pari a 88.000 unità in confronto all anno precedente), a sintesi di un aumento nel Nord (+0,4%)

Dettagli

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali Sezione 1.1 Crescita economica Prodotto interno lordo (PIL) e dinamica della crescita economica ISTAT Conti economici regionali 2008 2009 Tavola 1.

Dettagli

Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1)

Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1) Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1) Macroeconomia C. Petraglia Unibas 2012/13 1 Produzione, disoccupazione, inflazione Quando i macroeconomisti studiano un economia, considerano prima

Dettagli

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali

Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali Sezione 1 Sistema economico: conti economici regionali Sezione 1.1 Crescita economica Prodotto interno lordo (PIL) e dinamica della crescita economica ISTAT Conti economici regionali 2008 2009 Tavola 1.

Dettagli

Macroeconomia: Concetti di Base

Macroeconomia: Concetti di Base Macroeconomia: Concetti di Base Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1.1. Pil: produzione e reddito La misura della produzione aggregata

Dettagli

FOCUS Luglio Dinamica del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato, sulla base delle comunicazioni obbligatorie.

FOCUS Luglio Dinamica del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato, sulla base delle comunicazioni obbligatorie. trimestre, pertanto il dato a livello nazionale può non corrispondere alla somma dei lavoratori di ciascuna regione. Fonte dei dati. Ministero del Lavoro. SISCO (Sistema Informativo Statistico Comunicazioni

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CREMONA REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CREMONA REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: Dicembre 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità

Dettagli

Immigrati in Toscana: quale cittadinanza economica?

Immigrati in Toscana: quale cittadinanza economica? I R P E T I R P E T Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Immigrati in Toscana: quale cittadinanza economica? Teresa Savino Il processo di immigrazione in Toscana: per una nuova cittadinanza

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014 Trento, 2 marzo 2015 Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014 L Istat ha diffuso oggi i dati sull occupazione e sulla disoccupazione relativi al 4 trimestre 2014 (da ottobre a dicembre

Dettagli

Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione

Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione Le rilevazioni sul mercato del lavoro hanno cadenza trimestrale e riguardano le consistenze degli occupati e dei disoccupati. I dati annuali sono medie di quelli

Dettagli

Dossier Un quadro di sintesi degli andamenti recenti del mercato del lavoro

Dossier Un quadro di sintesi degli andamenti recenti del mercato del lavoro L informazione statistica sul mercato del lavoro: fonti, metodologie e strategie per una maggiore coerenza del quadro informativo di carattere strutturale e congiunturale Dossier Un quadro di sintesi degli

Dettagli

OSSERVATORIO SUL MERCATO DEL LAVORO DEI GIOVANI NEL VENETO. 1 semestre semestre Tavole statistiche DATAGIOVANI

OSSERVATORIO SUL MERCATO DEL LAVORO DEI GIOVANI NEL VENETO. 1 semestre semestre Tavole statistiche DATAGIOVANI OSSERVATORIO SUL MERCATO DEL LAVORO DEI GIOVANI NEL Tavole statistiche P.tta Gasparotto, 8-35131 Padova Tel. 049 8046411 Fax 049 8046444 www.datagiovani.it info@datagiovani.it OSSERVATORIO SUL MERCATO

Dettagli

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Università Kore Enna, aprile - maggio 2016 L economia siciliana e la lunga crisi Giuseppe Ciaccio Divisione Analisi e ricerca economica

Dettagli

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Ottobre 2008 Conti economici territoriali Anno 2008 I dati resi noti dall ISTAT relativamente ai principali aggregati dei conti economici regionali

Dettagli

L Istat produce le informazioni di contabilità nazionale nel rispetto di regole e metodologie prefissate a livello europeo, ma, come tutte le stime

L Istat produce le informazioni di contabilità nazionale nel rispetto di regole e metodologie prefissate a livello europeo, ma, come tutte le stime 1 L Istat produce le informazioni di contabilità nazionale nel rispetto di regole e metodologie prefissate a livello europeo, ma, come tutte le stime di carattere statistico, anche queste possono risentire

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 28 febbraio 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2013 l occupazione diminuisce di 478.000 unità (-2,1%). La riduzione rimane più forte nelle regioni meridionali (-4,6%, pari a -282.000 unità). Prosegue

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI BRINDISI I TRIMESTRE 2011

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI BRINDISI I TRIMESTRE 2011 IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI BRINDISI I TRIMESTRE 2011 LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE I dati relativi al primo trimestre 2011, indicano, per quanto riguarda le sedi di impresa nella provincia

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2015 e Anno 2015

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2015 e Anno 2015 Trento, 10 marzo 2016 Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2015 e Anno 2015 L Istat ha diffuso oggi i dati sull occupazione e sulla disoccupazione relativi al 4 trimestre 2015 (da ottobre a dicembre

Dettagli

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 204: aggiornamento al 30/04/204 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail DATI INAIL NAZIONALI

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31//2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 201: aggiornamento al 30//201 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI. Calabria REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 3 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI. Calabria REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 3 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 3 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI DELLE IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: Settembre 2013 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità

Dettagli

della provincia di Padova Sintesi anno 2013 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2014

della provincia di Padova Sintesi anno 2013 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2014 Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2013 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2014 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016 CE.S.I.L. RE Centro Studi Infortuni sul lavoro Reggio Emilia, 2//2016 Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro a cura del Centro Studi Infortuni sul Lavoro di Conflavoro Pmi Reggio Emilia

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 987 unità. Alla fine di marzo risultano

Dettagli

PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO POPOLAZIONE RESIDENTE LAVORO POPOLAZIONE ATTIVA. (dati in migliaia)

PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO POPOLAZIONE RESIDENTE LAVORO POPOLAZIONE ATTIVA. (dati in migliaia) PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO Montagna 18,9% SUPERFICIE TERRITORIALE...Kmq 3.121 ZONE ALTIMETRICHE Montagna...... Kmq 589 Collina.... Kmq 715 Pianura...... Kmq 1.818 Pianura 58,2% Collina 22,9% POPOLAZIONE

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Molise

Bollettino Mezzogiorno Molise Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Molise INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil nel Mezzogiorno 1.2 Occupazione e disoccupazione nel Mezzogiorno LE IMPRESE 2.1 Struttura

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO

IL MERCATO DEL LAVORO 11 dicembre 2015 III TRIMESTRE 2015 IL MERCATO una lettura integrata L Istat diffonde il comunicato trimestrale sul mercato del lavoro che integra le informazioni in precedenza contenute nei comunicati

Dettagli

OPPORTUNITÀ E SVILUPPO POSSIBILE NEL SUD DELLA TOSCANA. Stefano Casini Benvenuti

OPPORTUNITÀ E SVILUPPO POSSIBILE NEL SUD DELLA TOSCANA. Stefano Casini Benvenuti OPPORTUNITÀ E SVILUPPO POSSIBILE NEL SUD DELLA TOSCANA Stefano Casini Benvenuti Follonica, 18 gennaio 2016 Quale sud della Toscana Quale sud della Toscana Montepulciano Piombino Follonica Montalcino Castel

Dettagli

terre di Toscana come sta e dove va il Chianti Stefano Casini Benvenuti San Casciano in Val di Pesa, 21 settembre 2016

terre di Toscana come sta e dove va il Chianti Stefano Casini Benvenuti San Casciano in Val di Pesa, 21 settembre 2016 terre di Toscana come sta e dove va il Chianti Stefano Casini Benvenuti San Casciano in Val di Pesa, 21 settembre 2016 Qualche cenno sulla fase attuale 1. La gravità della crisi 1867-72 1930-36 2008-14

Dettagli

Capitolo 12. Contabilità nazionale

Capitolo 12. Contabilità nazionale Capitolo 12 Contabilità nazionale 12. Contabilità nazionale Per saperne di più... f ISTAT. I.stat: il tuo accesso diretto alla statistica italiana. Roma. http://dati.istat.i f ISTAT. Contabilità nazionale.

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2013 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: marzo 2013 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 4 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Dicembre 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo

Dettagli

Report avviamenti e cessazioni dei rapporti di lavoro nella provincia di Prato

Report avviamenti e cessazioni dei rapporti di lavoro nella provincia di Prato Report avviamenti e cessazioni dei rapporti di lavoro nella provincia di Prato Anno 2014 A cura di Saverio Langianni e Paolo Sambo Obiettivo del presente rapporto è quello di fornire una sintesi schematica

Dettagli