G. GALILEI G. MAZZINI

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI G. MAZZINI Via Dalia, s.n Tel. 0933/ / Fax. 0933/ Grammichele (CT) C:F: Codice meccanografico CTIC8AJ00Q ctic8aj00q@istruzione.it Pec: ctic8aj00q@pec.istruzine.it Sito web: www. Icgalileimazzinigrammichele.it 1 PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Dirigente Scolastico Prof.ssa Li Rosi Caterina Anno Scolastico 2014/15

2 I N D I C E INTRODUZIONE 1. Il comportamento in condizioni di emergenza 2. Possibili rischi 3. Gruppo Operativo Sicurezza 4. Nucleo Operativo 5. L ambiente scolastico 6. Vie di fuga 7. Incarichi 8. Assegnazione di incarichi ad allievi 9. Norme di comportamento in caso di terremoto 10. Norme di comportamento in caso di incendio 11. Informazione e Formazione 12. Procedure di emergenza e di evacuazione 13. Compiti della squadra di Prevenzione Incendi 14. Sistema di comunicazione delle emergenze 15. Generalità della scuola 2

3 INTRODUZIONE Il piano di sicurezza ed evacuazione è uno strumento operativo attraverso il quale possono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio. Le indicazioni che seguono sono state elaborate tenendo conto delle esperienze maturate in molte realtà italiane e costituiscono un primo momento di pianificazione e di verifica della sicurezza dell ambiente scolastico IL COMPORTAMENTO DELL UOMO IN CONDIZIONE DI EMERGENZA Il panico In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi e alterano comportamenti e rapporti interpersonali degli utenti. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché non consente il controllo della situazione creatasi, coinvolgendo un gran numero di persone e rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Questi comportamenti sono da tutti conosciuti con il termine panico, che identifica il comportamento di persone quando vengono a trovarsi in condizioni di pericolo imminente. Il panico si manifesta con diversi tipi di reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino a emozioni convulse e manifestazioni isteriche, nonché particolari reazioni dell organismo quali accelerazioni del battito cardiaco, tremore alle gambe, difficoltà di respirazione, aumento o caduta della pressione arteriosa, giramenti di testa e vertigini. Tutte queste condizioni possono portare le persone a reagire in modo non controllato e irrazionale. In una situazione di pericolo, sia essa presunta o reale, e in presenza di molte persone, il panico può manifestarsi principalmente in due modi: il coinvolgimento delle persone nell ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione;

4 l istinto di autodifesa con tentativi di fuga che comportano l esclusione degli altri, anche in forme violente, con spinte, corse, affermazione dei posti conquistati verso la salvezza. Allo stesso tempo possono venire compromesse alcune funzioni comportamentali quali l attenzione, il controllo dei movimenti, la facoltà di ragionamento. Tutte queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo. 4 Il comportamento per superarlo I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Il piano di evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di: essere preparati a situazioni di pericolo; stimolare la fiducia in se stessi; indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti; controllare la propria emozionalità e saper reagire all eccitazione collettiva. 2. POSSIBILI RISCHI La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l evacuazione dell intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dell edificio scolastico e degli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Gli eventi che potrebbero richiedere l evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i seguenti: - incendi che si sviluppano all interno dell edificio scolastico ( ad esempio negli archivi, nei laboratori, nella biblioteca o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d incendio);

5 - crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o edifici contigui; - inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall edificio piuttosto che rimanere all interno; - calamità naturali e ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d Istituto. 5

6 3. GRUPPO OPERATIVO SICUREZZA COMPONENTI: - Dirigente Scolastico: Prof.ssa Caterina Li Rosi - DSGA: Dott.ssa Giovanna Taccetta - Docenti collaboratori / Vicari: Ins. Teresa Savoca Renna; Ins. Michele Aristide Scalone - RSPP: ins. Maria Grazia Aquino - ASPP: ins. Anna Maria Grosso - RLS: ins. Giovanna Di Benedetto - Responsabili di plesso: - Ins. Teresa Savoca Renna, ins. Maria Grazia Risicato, ins. Teresa Bellino, Gabriella Barone, Maria Arcifera, Francesca Tornello, Raimonda Morello, Maria Benedetta Giorlando, Giuseppa Calanducci. CALENDARIO INCONTRI Il gruppo operativo della sicurezza si riunirà con cadenza trimestrale nel plesso di via Dalia per discutere dei problemi inerenti la sicurezza sul luogo di lavoro NUCLEO OPERATIVO Il Nucleo Operativo costituisce la prima commissione tecnica d EMERGENZA. Si attiva presso l ufficio della Direzione scolastica, è composto da: - Dirigente Scolastico - Prof.ssa Li Rosi Caterina - RSPP - ins. Maria Grazia Aquino - Collaboratori Vicari - Ins. Teresa Savoca Renna; Ins. Michele Aristide Scalone - ASPP ins. Anna Maria Grosso

7 5. L AMBIENTE SCOLASTICO L ambiente scolastico utilizzato è costituito da più edifici (Plessi) alcuni consistenti di un unico piano fuori terra (nello specifico il plesso Giandritto, plesso Via Dei Mille, plesso Piano Cugni, plesso Via De Maio), altri su più piani (plesso centrale via Dalia, plesso Piano Immacolata, plesso Ugo La Malfa) 7 6. VIE DI FUGA (vedi documentazione cartografica) In caso di emergenza, l esodo della popolazione occupante l edificio si svolgerà come indicato nelle planimetrie. Gli occupanti delle aule defluiranno, in ordine, verso l uscita di emergenza più vicina così come indicato dalla planimetria esposta in classe e raggiungeranno celermente il punto di raccolta. Al presente documento sarà allegata la documentazione cartografica completa degli edifici di scuola primaria e dell infanzia, per gli edifici di scuola secondaria di primo grado, dove si è reso necessario rivederle, si allegheranno successivamente. 7. INCARICHI (vedi organigramma) La mansione è affidata al: Diffusione della comunicazione di emergenza D. S. Collaboratori del D.S./ Vicario, - RSPP - Renponsabili di plesso. Prof.ssa Caterina Li Rosi Ins. Teresa Savoca Renna Ins. Michele Aristide Scalone Ins. Maria Grazia Aquino Responsabili di plesso: Via Dalia - Teresa Savoca Renna Giandritto - Risicato Maria Grazia

8 - D. S., Piano Immacolata Bellino - Barone Piano Cugni Francesca Tornello Ugo La Malfa M. Giorlando- G. Calanducci Via dei Mille Arcifera M. Via De Maio R. Morello Prof.ssa Caterina Li Rosi 8 Coordinatore dell emergenza - collaboratori del D.S. / Vicario, Ins. Teresa Savoca Renna Ins. Michele Aristide Scalone RSPP, Ins. Maria Grazia Aquino altri sostituti ASPP, Ins. Anna Maria Grosso Responsabili di classe (docenti) Docente che nel momento dell emergenza ha in carico una classe. I docenti che si alterneranno secondo l orario delle lezioni nelle classi di scuola secondaria di 1 grado e nella scuola Primaria; I docenti delle sezioni della scuola dell Infanzia.

9 Responsabili di piano (personale di servizio) Addetti alla messa in sicurezza degli impianti (interruzione o erogazione energia elettrica, gas, acqua, ecc ) La mansione viene svolta dal personale Collaboratore Scolastico presente in ciascun plesso e in ciascun piano. La mansione è affidata al personale Collaboratore scolastico che ha conoscenza sul funzionamento degli impianti Vedi organigramma allegato Vedi organigramma allegato 9 Controllo giornaliero delle lampade di Emergenza Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di esodo La mansione viene svolta dal personale Collaboratore ATA presente in ciascun piano La mansione viene svolta dal personale Collaboratore scolastico presente in ciascun piano Vedi organigramma allegato Vedi organigramma allegato Addetti all accessibilità dei soccorsi La mansione è affidata al personale che normalmente effettua l apertura e la chiusura delle porte, portoni e cancelli Vedi organigramma allegato Studenti apri fila e chiudi fila Studenti individuati in ciascuna classe Il prospetto è affisso in ogni aula a cura dei docenti coordinatori /prevalenti

10 Squadra primo soccorso La mansione viene svolta dal personale in possesso di specifica formazione Vedi organigramma allegato 10 Squadra antincendio Addetti a controllo periodico e all attivazione dell impianto antincendio, estintori e idranti La mansione viene svolta dal personale in possesso di specifica formazione Vedi organigramma allegato La diffusione dell ordine di evacuazione, in caso di grave pericolo che richieda l abbandono immediato dei locali, può essere dato da chiunque per primo venga a conoscenza dell evento. Il Dirigente Scolastico o i fiduciari responsabili di plesso provvederanno a diffondere l ordine di evacuazione attraverso la diffusione sonora tramite sirena come segnale di allarme e di avvio delle operazioni di evacuazione; qualora dovesse porsi la necessità di comunicare in altro modo l ordine di evacuazione sarà dato da tromba e a voce con un megafono, sarà cura del personale non docente assicurare tale servizio. A chiamare i Vigili del fuoco, Pronto Soccorso, Forze dell ordine e ogni altro organismo ritenuto necessario sarà compito del personale appositamente incaricato (vedi organigramma).

11 SCHEDA N.1 CHIAMATA DI SOCCORSO Evento Chi chiamare N telefono 11 Ordine pubblico Polizia 113 Ordine pubblico Carabinieri 112 Incendio, crollo di edificio, fuga di gas, ecc. Infortunio Calamità naturale Vigili del Fuoco 115 Pronto soccorso Tel N 0933 / /21410 Emergenza Sanitaria 118 Protezione Civile 095/ Emergenza Sanitaria 118 L efficacia di una chiamata di soccorso dipendente soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo.

12 Ecco, ad esempio, quali sono le cose da dire in una chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco: 1. Descrizione del tipo di incidente ( incendio, esplosione, ecc.). 2. Entità dell incidente (ha coinvolto un aula, la biblioteca, il laboratorio, ecc.). 3. Luogo dell incidente : via, numero civico, città, se possibile, il percorso per raggiungerlo. 4. Presenza di feriti. 12 Schema per fornire tali informazioni: Sono: il Dirigente Scolastico Prof.ssa Caterina Li Rosi oppure il Responsabile RSPP ins. Maria Grazia Aquino telefono della scuola Istituto Comprensivo G. Galilei - G. Mazzini - Grammichele - nella scuola via si è verificato (descrizione sintetica della situazione), sono coinvolte (indicare eventuali persone coinvolte). o la Fiduciaria di plesso Poiché la stessa impostazione può essere usata per chiamare anche altri organismi dediti al soccorso, un tale schema dovrà essere tenuto in vista assieme all elenco dei numeri telefonici utili a tale scopo. Inoltre, i docenti / personale ATA addetti al servizio antincendio periodicamente accerterà, l efficienza degli estintori d incendio e la funzionalità degli idranti e che sia assicurata la relativa riserva idrica. In caso di incendio i docenti e i collaboratori ATA addetti al servizio antincendio interverranno per l uso degli estintori collocati nei diversi plessi.

13 8. ASSEGNAZIONE DI INCARICHI AD ALLIEVI (a cura del docente prevalente o coordinatore della classe) Gli alunni rappresentanti di classe apri-fila, già individuati, hanno il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso le zone di raccolta. In assenza degli apri-fila designati, saranno sostituiti dai vice apri-fila anch essi già individuati. Sono stati individuati e designati i serra-fila con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro. Gli alunni serra-fila hanno il compito di controllare l aula, accertarsi che non vi sono persone all interno, chiudere la porta. I docenti di sostegno, o chi per essi, hanno il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l aula e a raggiungere il punto di raccolta. 13 SCHEDA N. 2 MODALITA DI EVACUAZIONE Appena avvertito l ordine di evacuazione le persone presenti nell edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo, per quanto possibile, la massima calma. Al fine di garantire il deflusso ordinato è necessario lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti e fermarsi a prendere, se a portata di mano, un indumento per proteggersi dal freddo. L insegnante prenderà il registro di classe e coordinerà le operazioni di evacuazione, intervenendo dove necessario. Gli studenti usciranno dall aula al seguito dei compagni apri-fila a fila indiana, tenendosi per mano o appoggiando la mano sulle spalle del compagno che sta avanti. Abbandoneranno l edificio prima gli occupanti del piano terra, poi gli occupanti del primo piano e infine gli occupanti del secondo piano.

14 SCHEDA N. 3 ISTRUZIONI DI SICUREZZA Alla diramazione dell allarme: mantieni la calma interrompi immediatamente ogni attività lascia tutto l equipaggiamento (non preoccuparti di libri, abiti o altro) incolonnati dietro al compagno(apri-fila) ricordati di non spingere, non gridare e non correre segui le vie di fuga indicate raggiungi la zona di raccolta assegnata NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO Se ti trovi in un luogo chiuso: mantieni la calma non precipitarti fuori resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l architrave della porta o vicino ai muri portanti allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi perché cadendo potrebbero ferirti se sei nel corridoio o nel vano della scala rientra nella tua classe o in quella più vicina dopo il terremoto, all ordine di evacuazione, abbandona l edificio e ricongiungiti con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata Se sei all aperto: allontanati dall edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirti

15 cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa di sicuro come una panchina non avvicinarti ad animali spaventati. 10.NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO D INCENDIO 15 Mantieni la calma se l incendio si è sviluppato in classe esci subito chiudendo la porta se l incendio è fuori dalla tua classe ed il fumo rende impraticabili la scala e il corridoio chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati apri la finestra e senza esporti troppo, chiedi soccorso se il fumo non ti fa respirare filtra l aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l alto).

16 11. INFORMAZIONE E FORMAZIONE NELLE SCUOLE A CURA DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA, DELL RSPP E DELLA PROTEZIONE CIVILE La formazione coinvolgerà tutto il personale scolastico e gli alunni della scuola secondaria di primo grado e della primaria. 16 PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Compiti della squadra di evacuazione per funzione Scheda n 4 COMPITO DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE Ricevuta la segnalazione di inizio emergenza il Coordinatore delle Emergenze attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto segnalato. Valuta la situazione di Emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l edificio, attivando la procedura prestabilita. Dà ordine agli addetti di disattivare le erogazioni di piano o generali. Dà il segnale di evacuazione generale e ordina all addetto di chiamare i mezzi di soccorso se necessari. Sovraintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso. Dà il segnale di fine emergenza. NB. I coordinatori comunicheranno al Nucleo Operativo, presso l ufficio del Dirigente Scolastico, tutte le informazioni provenienti dai centri di raccolta.

17 Scheda n 5 COMPITI DEI RESPONSABILI DELL AREA DI RACCOLTA All ordine di evacuazione dell edificio: 17 1) Per i non docenti Eseguono i compiti loro assegnati (emanazione ordine di evacuazione, sorveglianza dei corridoi durante l evacuazione, controllo classi e ambienti); Si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo le vie indicate dalle planimetrie di piano; Acquisiscono dai docenti la presenza degli studenti e la trascrivono nell apposito modulo. (nel caso qualche persona non risulti presente prendono tutte le informazioni necessaria e lo comunicano al coordinatore) Comunicano al coordinatore la presenza complessiva degli studenti. 2) Per i docenti Effettuano l evacuazione della loro classe, come previsto dalla procedura d Emergenza. Arrivati all area di raccolta acquisiscono dai docenti di ogni classe le presenze degli alunni che tramite l addetto verrà trascritta nell apposito modulo e comunicati al Capo d Istituto.

18 Scheda n 6 RESPONSABILE DELL EVACUAZIONE DELLA CLASSE DOCENTE All insorgere di una emergenza: contribuisce a mantenere calma la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell emergenza si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato. 18 All ordine di evacuazione dell edificio: fa uscire in maniera ordinata gli alunni iniziando dalla fila più vicina alla porta, gli alunni procederanno in fila indiana tenendosi per mano o con una mano appoggiata sulla spalla del compagno davanti, senza spingersi e senza correre, uno studente avrà il compito di apri-fila un altro di serra-fila. Prenderà il registro, farà l appello e compilerà il modulo delle presenze NB. Nel caso di presenze di disabili deve intervenire la persona designata ad assistere tali alunni. I docenti che fanno parte delle squadre di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle procedure di evacuazione della classe.

19 Schede n 7 RESPONSABILE DI PIANO (PERSONALE NON DOCENTE) 19 All insorgere di una emergenza: - Individua la fonte del pericolo, ne valuta l entità e suona la campanella d allarme. - Avverte immediatamente il coordinatore dell emergenza e si attiene alle disposizioni impartite. All ordine di evacuazione dell edificio: - Toglie la tensione elettrica al piano e disattiva le erogazioni ( chiude la valvola del gas, gasolio). - Favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente apre le porte di uscita contrarie al verso dell esodo). - Vieta l uso di scale non in sicurezza. - Al termine, controllati gli ambienti, si dirige verso il punto di raccolta. - Se è addetto alla portineria apre i cancelli, li lascia aperti fino al termine dell emergenza e impedisce l ingresso agli estranei.

20 Scheda n 8 STUDENTI APRI-FILA CHIUDI-FILA All ordine di evacuazione: mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente. Gli apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni alla propria area di raccolta. 20 I chiudi-fila hanno il compito di verificare la completa assenza di compagni in classe e devono chiudere la porta ( una porta chiusa è segnale di classe vuota).

21 Compiti della squadra di Prevenzione Incendi INCENDI DI RIDOTTE DIMENSIONI Utilizzare gli estintori come da addestramento. Mentre un operatore interviene con l estintore più vicino, contemporaneamente un altro operatore procura almeno un altro estintore e lo predispone per l utilizzo a distanza di sicurezza dal fuoco ma facilmente accessibile al primo operatore; allontana le persone, compartimenta la zona e allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l incendio. Proteggersi le vie respiratorie con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali. NB. Se si valuta che l incendio è di piccole dimensioni si deve arieggiare il locale per mantenere bassa la temperatura dell aria, per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per l accensione di altro materiale e per far uscire i fumi e gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi. 21 INCENDI DI VASTE DIMENSIONI Avvisare i Vigili del Fuoco Il coordinatore dell emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola. Interrompere le erogazioni di energia elettrica, gas, gasolio. Compartimentare le zone circostanti. Utilizzare i naspi per provare a spegnere l incendio e mantenere a più basse temperature le zone circostanti. La squadra allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l incendio e ritardare la propagazione.

22 RACCOMANDAZIONI FINALI Quando l incendio è domato: Accertarsi che non vi siano focolai nascosti. Arieggiare i locali per eliminare gas o vapori. 22 Far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni alle strutture portanti. NB. Attenzione alle superfici vetrate con il calore potrebbero esplodere. Non dirigere mai il getto degli estintori contro una persona avvolta dalle fiamme, usare invece grandi quantità d acqua oppure avvolgerla in una coperta o indumenti.

23 SISTEMA DI COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE La comunicazione dell emergenza avviene a mezzo di allarme sonoro, se è possibile l utilizzo dell energia elettrica tramite il suono della sirena utilizzata all ingresso a scuola oppure tramite trombe da stadio e megafoni. SITUAZIONE SUONO CAMPANELLA RESPONSABILE ATTIVAZIONE RESPONSABILE DISATTIVAZIONE Inizio emergenza Intermittente per due secondi per due volte In caso di evento interno chiunque si accorga dell emergenza. Coordinatore dell emergenza 23 In caso di evento esterno il Coordinatore dell emergenza Evacuazione generale Continuo per almeno dieci Coordinatore dell emergenza Coordinatore dell emergenza secondi Fine emergenza Intermittente per dieci secondi Coordinatore dell emergenza Coordinatore dell emergenza

24 GENERALITA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Identificazione e riferimenti della scuola Plesso : CENTRALE Via: Via Dalia N studenti: N docenti: - 32 N non docenti : 14 Dirigente scolastico: Prof.ssa Li rosi Caterina Ente Proprietario dell edificio: Comune Responsabile SPP: Ins. Maria Grazia Aquino Coord. delle emergenze: Ins. Teresa Savoca Renna Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Ins. Giovanna Bi Benedetto Caratteristiche Dell edificio Al fine della valutazione dei rischi il plesso preso in esame si presenta: - Tipologia dell edificio: TIPO 1 (N presenze contemporanee da 101 a 300 persone) - piani fuori terra: N 2 - piani seminterrati: N 1 (locale caldaia) - Area esterna : poco estesa 24

25 AREE OPERATIVE - Aule didattiche (non vi sono particolari attrezzature) N 11 - Area tecnica (laboratori informatici, linguistici, stanze con fotocopiatori):- N 2 lab. informatica, n 1 lab.linuistico,n 1stanza fotocopiatore - Area attività collettive (aula magna, biblioteca,) N 2 - Area attività sportive:n 1 - Area uffici: n 4 ambienti utilizzati ad ufficio - Distribuzione della popolazione scolastica (numero massimo ipotizzabile) PIANO ALUNNI DIVERSABILI DOCENTI NON SEGRETERIA TOTALE DOCENTI Piano /// 141 rialzato 1 corridoio 2 corridoio Primo piano Totale

26 Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità LUOGHI A RISCHIO UBICAZIONE NUMERO magazzini /// laboratori Primo piano centraline luce/gasolio seminterrato 01 biblioteca Primo piano 01 impianti sportivi Piano terra 01 parcheggio Esterno ////// AULE PARTICOLARI UBICAZIONE NUMERO Aula magna per attività collettive Piano terra 02 Aule con studenti diversabili Piano rialzato

27 Identificazione e riferimenti della scuola Plesso : GIANDRITTO Via: contrada Giandritto N studenti: N docenti: - 26 N non docenti: - 3 Dirigente scolastico: - Prof.ssa Li rosi Caterina Ente Proprietario dell edificio: - Comune Responsabile SPP: Ins. Maria Grazia Aquino Coord. delle emergenze: Ins. Risicato Maria Grazia Rappresentante dei Lavoratori: - Ins. Giovanna Bi Benedetto 27 Caratteristiche Dell edificio Al fine della valutazione dei rischi il plesso preso in esame si presenta: - Tipologia dell edificio: TIPO 1 (N presenze contemporanee da 101 a 300 persone) - N piani fuori terra: Area esterna : 700mq

28 AREE OPERATIVE - Aule didattiche (non vi sono particolari attrezzature) N 9 - Area tecnica (laboratori informatici, linguistici) N 06 - Area attività collettive (aula magna, biblioteca,) N 02 - Area attività sportive: Distribuzione della popolazione scolastica (numero massimo ipotizzabile) ALUNNI DIVERSABILI DOCENTI NON DOCENTI TOTALE PIANO Terra TOTALE Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità LUOGHI A RISCHIO UBICAZIONE NUMERO magazzini /// laboratori Piano terra 06 centraline luce/gasolio Piano terra

29 biblioteca Piano terra 01 impianti sportivi Piano terra parcheggio Interno /// AULE PARTICOLARI UBICAZIONE NUMERO Aula magna per attività Piano terra 01 collettive Aule con studenti diversabili Piano terra 02

30 GENERALITÀ DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Identificazione e riferimenti della scuola Plesso : Piano Immacolata Via: Carlo Sada N studenti: N docenti: - 25 N non docenti: - 4 Dirigente scolastico: - Prof.ssa Li rosi Caterina Ente Proprietario dell edificio: - Comune Responsabile SPP: Ins. Maria Grazia Aquino Coord. delle emergenze: Ins. Teresa Bellino Rappresentante dei Lavoratori: - Ins. Giovanna Bi Benedetto Caratteristiche Dell edificio Al fine della valutazione dei rischi il plesso preso in esame si presenta: - Tipologia dell edificio: TIPO 2 (N presenze contemporanee da 301 a 500 persone) - N piani fuori terra: N piani interrati o seminterrati: locali caldaia e serbatoi - Area esterna : 800 mq circa 30

31 AREE OPERATIVE - Aule didattiche: N 14 (dotate di LIM) - Area tecnica (laboratori informatici, linguistici, stanze con fotocopiatori) N 1 lab. Informatica, N 1 (sottoscala ) con fotocopiatore. - Area attività collettive (aula magna, biblioteca,) N 1(salone piano terra) - Area attività sportive: palestra ( con lavori in corso) - Aule laboratori: (musica, disegno) piano terra. Distribuzione della popolazione scolastica (numero massimo ipotizzabile) PIANO ALUNNI DIVERSABILI DOCENTI NON DOCENTI TOTALE Collaboratori Assistenti comunali Piano terra Primo piano /// 183 TOTALE

32 Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità LUOGHI A RISCHIO UBICAZIONE NUMERO Magazzini/ ripostigli Laboratori centraline luce gasolio Piano terra locali adiacenti salone Primo piano: Laboratorio di informatica; piano terra: lab. Musica - disegno Generale esterna Caldaia esterna all edificio - seminterrato 2 sottoscala Locali cucina Uno Piano terra due una una 32 biblioteca /// /// impianti sportivi Palestra esterna all edificio con lavori in corso una Parcheggio Esterno all edificio ///

33 AULE PARTICOLARI UBICAZIONE NUMERO Aula magna per attività collettive Piano terra una 33 Aule con studenti diversabili Piano terra due Primo piano quattro

34 Identificazione e riferimenti della scuola Plesso : Piano Cugni Via: contrada Piano Cugni N studenti: N docenti: - 28 N non docenti: - 2 Dirigente scolastico: - Prof.ssa Li Rosi Caterina Ente Proprietario dell edificio: - Comune Responsabile SPP: - Ins. Maria Grazia Aquino Coord. delle emergenze: - Ins. Francesca Tornello Rappresentante dei Lavoratori: - Ins. Giovanna Bi Benedetto 34 Caratteristiche Dell edificio Al fine della valutazione dei rischi il plesso preso in esame si presenta: - Tipologia dell edificio: TIPO 1 (N presenze contemporanee da 101 a 300 persone) - N piani fuori terra:- uno - Area esterna : - mq 600 circa

35 AREE OPERATIVE - Aule didattiche (non vi sono particolari attrezzature) N 11 - Area tecnica (laboratori informatici, stanze con fotocopiatori) N due - Area attività collettive (aula magna, ) N una - Area attività sportive: una Distribuzione della popolazione scolastica (numero massimo ipotizzabile) PIANO ALUNNI DIVERSABILI DOCENTI NON DOCENTI TOTALE Collaboratori Assistenti comunali Piano terra un 28 2 /// 255 dodente TOTALE /// Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità LUOGHI A RISCHIO UBICAZIONE NUMERO magazzini Seminterrati ad uso dell Ente proprietario laboratori Piano terra 01 centraline luce/gas Esterno all edificio ///

36 biblioteca /// impianti sportivi Piano terra 01 parcheggio Esterno all edificio /// 36 AULE PARTICOLARI UBICAZIONE NUMERO Aula magna per attività Piano terra 01 collettive Aule con studenti diversabili Piano terra 05

37 Identificazione e riferimenti della scuola Plesso : UGO LA MALFA Via: Ugo La Malfa N studenti: N docenti: N non docenti 2 N 2 dipendenti comunali distaccate nel plesso Dirigente scolastico: - Prof.ssa Caterina Li Rosi Ente Proprietario dell edificio: - Comune Responsabile SPP: - Ins. Maria Grazia Aquino Coord. delle emergenze: - Ins. Maria Benedetta Giorlando Rappresentante dei Lavoratori: - Ins. Giovanna Bi Benedetto Caratteristiche Dell edificio Al fine della valutazione dei rischi il plesso preso in esame si presenta: - Tipologia dell edificio: TIPO 2 (N presenze contemporanee da 301 a 500 persone) - N piani fuori terra: - 3 ( su due ale) - Area esterna : mq 500 AREE OPERATIVE - Aule didattiche (non vi sono particolari attrezzature) N 12 - Area tecnica (laboratori informatici, stanze con fotocopiatori) N 02

38 - Area attività collettive (aula magna/biblioteca,) N 01 - Area attività sportive: n 01 Distribuzione della popolazione scolastica (numero massimo ipotizzabile) PIANO ALUNNI DIVERSABILI DOCENTI NON DOCENTI TOTALE Collaboratori Comunali Piano terra Dx piano Dx - 46 Sx piano Dx -63 Sx TOTALE Identificazione delle aree ad alta vulnerabilità LUOGHI A RISCHIO UBICAZIONE NUMERO Magazzini Piano terra 01 laboratori Sx 2 piano 01 centraline luce /gasolio Cortile interno/esterno all edificio 01

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