ADOZIONE INTERNAZIONALE Legge 184/1983 diritto del minore ad una famiglia Convenzione dell Aja 29 maggio 1993

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1 ADOZIONE INTERNAZIONALE Legge 184/1983 diritto del minore ad una famiglia Convenzione dell Aja 29 maggio 1993

2 PROCEDURA PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI L adozione internazionale è l adozione di un bambino straniero fatta nel suo Paese. Le competenze in materia di adozioni internazionali previste dalla Convenzione dell Aja del 29 maggio 1993, ai sensi della legge del 31 dicembre 1998, n.476 sono della Commissione per le adozioni internazionali (CAI), che è autorità centrale. I requisiti per l adozione internazionale sono previsti dall art. 6 L.184/83 (come modificata dalla L.149/2001). La presentazione della dichiarazione di disponibilità alla adozione internazionale al Tribunale per i minori con la richiesta di decreto di adozione internazionale. L indagine dei servizi territoriali svolta dall equipe adozioni che invia al Tribunale la relazione. Il Tribunale per i minori emette un decreto di idoneità. La coppia si rivolge all ente autorizzato entro un anno dalla comunicazione del decreto di idoneità. Ricerca dell abbinamento del bambino. L ente autorizzato trasmette la documentazione alla CAI. La CAI autorizza l ingresso del bambino adottato dopo aver certificato che l adozione sia conforme alle disposizioni della Convenzione dell Aja. La trascrizione del provvedimento di adozione. Competente il tribunale dei minori.

3 Finalità della Convenzione è fornire misure idonee a garantire che le adozioni internazionali si facciano nell interesse superiore del minore e nel rispetto dei suoi diritti fondamentali, e che siano evitate la sottrazione, la vendita e la tratta dei minori.

4 CONVENZIONE INTERNAZIONALE Artt. 5, 16 e 17

5 Art. 5 - Le adozioni contemplate dalla Convenzione possono aver luogo soltanto se le autorità competenti dello Stato di accoglienza: a) hanno constatato che i futuri genitori adottivi sono qualificati e idonei per l'adozione; b) si sono assicurate che i futuri genitori adottivi sono stati assistiti con i necessari consigli; c) hanno constatato che il minore è o sarà autorizzato ad entrare ed a soggiornare in permanenza nello Stato medesimo.

6 Art Se ritiene che il minore è adottabile, l Autorità centrale dello Stato d origine: a) Redige una relazione contenente informazioni circa l identità del minore, la sua adottabilità, il suo ambiente sociale, la sua evoluzione personale e familiare, l anamnesi sanitaria del minore stesso e della sua famiglia, nonché circa le sue necessità particolari b) Tiene in debito conto le condizioni di educazione del minore, la sua origine etnica, religiosa e culturale c) Si assicura che i consensi previsti dall art. 4 sono stati ottenuti d) Constata, basandosi particolarmente sulle relazioni concernenti il minore ed i futuri genitori adottivi, che l affidamento prefigurato è nel superiore interesse del minore

7 Art La decisione di affidamento di un minore a futuri genitori adottivi può essere presa nello stato d origine soltanto a condizione che: a) L Autorità Centrale di questo Stato si sia accertata del consenso dei futuri genitori adottivi b) L Autorità Centrale dello Stato di accoglienza abbia approvato la decisione di affidamento, allorché la legge di questo Stato o l Autorità Centrale dello Stato d origine lo richiedano c) Le Autorità Centrali di entrambi gli Stati siano concordi sul fatto che la procedura ndi adozione prosegua d) Sia stato determinato, in conformità all art. 5, che i futuri genitori adottivi sono qualificati ad idonei all adozione e che il minore è o sarà autorizzato ad entrare ed a soggiornare in permanenza nello Stato di accoglienza

8 Caso di adozione internazionale con la Siberia il diritto del minore ad una famiglia legge 184/1983 Convenzione dell Aja maggio 1993

9 Il caso in esame vede coinvolti due coniugi italiani che decidono di adottare un bambino da 0 a 3 anni in Siberia(Russia). Ottenuta la dichiarazione di idoneità il 25 giugno 2014 hanno conferito l incarico all ente autorizzato di Mirano (VE) in data 24 settembre 2014.

10 pratica svolta dall ufficio autorizzato di Roma 5 febbraio 2015 abbinamento degli adottandi con il minore di tre anni

11 primo viaggio in Siberia nel marzo 2015 nel quale conoscono il bambino (già di tre anni). Trascorrono una settimana in Siberia dove incontrano ogni giorno per tre ore il minore, viene fornita una nuova scheda medica, viene dichiarato che il bambino non è mai stato riconosciuto dal padre naturale e la madre naturale risulta scomparsa e decaduta dalla responsabilità genitoriale, tutto sembra procedere regolarmente, gli adottandi firmano il consenso all adozione e rientrano in Italia,

12 secondo viaggio in Siberia in agosto 2015, durante la settimana di soggiorno la coppia frequenta il bambino tutti i giorni, alla coppia viene fornita una ulteriore scheda medica con indicazione di ulteriori patologie del bambino (leggera ischemia dalla nascita), si tiene l udienza per esame di adozione al Tribunale Regionale di Irkutsk, la mattina dell udienza il giudice sospende la causa perché la madre naturale non ha mai firmato la notifica di privazione di responsabilità genitoriale fatta in contumacia, la donna inoltre abita col padre naturale, il quale la spinge a chiedere di ritornare ad avere il figlio,

13 i signori, obbligati a rientrare in Italia senza perfezionamento dell adozione, vengono a sapere che la madre naturale pagava gli alimenti dal 2015 (all orfanotrofio) e che il padre ha riconosciuto il figlio nel 2015, l ente chiede alla coppia di firmare la rinuncia alla adozione di quel bambino, solo così avrebbero potuto proseguire con altro abbinamento nei tre mesi successivi allo scadere del conferimento d incarico.

14 Spese per adozione versati all ente autorizzato 7186 spese viaggio in Siberia, vari acconti successivi tra l ottobre 2014 e il marzo (3800, 3000, 1400, 8000,2900 )

15 Irregolarità riscontrabili nella procedura limitazioni nella scelta dell alloggio e delle modalità di trasporto per i viaggi a e da l orfanotrofio, con enorme aggravio di spese l ente non ha aggiornato le informazioni sulla situazione familiare fra il primo ed il secondo viaggio La differenza fra le schede mediche del minore la madre non era scomparsa anzi andava sempre a trovare il figlio e pagava gli alimenti gli adottanti hanno fatto una segnalazione alla CAI

16 Caso di adozione internazionale con l America settentrionale decreto di adozione internazionale particolare

17 Art. 31 Legge n.184/83 co.1 : gli aspiranti all adozione che abbiano ottenuto il decreto di idoneità, devono conferire incarico all ente autorizzato di cui all art. 39-ter co.2 : nelle situazioni considerate dall articolo 44, primo comma, lettera a), il tribunale per i minorenni può autorizzare gli aspiranti adottanti, valutate le loro personalità, ad effettuare direttamente le attività previste alle lettere b), d), e), f) ed h) del comma 3 del presente articolo

18 art. 44 co. 1 lettera a) Legge n.184/83 da persone unite al minore da vincolo di parentela fino al sesto grado o da preesistente rapporto stabile e duraturo, quando il minore sia orfano di padre e di madre

19 Il caso in esame vede coinvolta una famiglia italoamericana che vive da quarant anni a Chicago. La madre naturale, italo-americana non poteva tenere con sé la figlia. Lo Stato americano non lo permetteva. I miei clienti, informati dai parenti di questa possibile adozione, hanno iniziato l iter per l adozione internazionale.

20 Procedura adozione internazionale decreto di adozione internazionale (particolare) - Questo decreto è unico nel suo genere, perché è un decreto di adozione internazionale, ma riporta il nome della minore da adottare, i clienti si sono rivolti all ente autorizzato americano iniziando la procedura negli USA, In Italia gli enti autorizzati con l America sono sospesi, perché L Italia non riconosce le adozioni in pancia,

21 viene interpellata la CAI (Commissione adozioni internazionali) in qualità di ente autorizzato. Come previsto della Legge sull adozione internazionale quando l ente è sospeso è la CAI che svolge le funzioni, i primi di novembre 2015 nasce la bambina a Chicago (Usa) e viene affidata ai miei clienti che riescono a farla rientrare in Italia il 14 febbraio 2016 con un affido a scopo adozione,

22 istanza al Tribunale per i minori di Venezia per presa in carico della minore dai Servizi, interpello della Presidente del Tribunale per i minori di Venezia alla CAI, La Commissione CAI deve prendere una decisione riguardo la procedura di questa adozione internazionale.

23 GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE