Duplice artefatto da riverbero e da attenuazione
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- Linda Capelli
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1 Duplice artefatto da riverbero e da attenuazione Cartilagine tracheale Aria
2 Rinforzo di parete posteriore Gli ultrasuoni che attraversano una raccolta liquida omogenea, non producono echi e si attenuano poco. A lato della raccolta liquida, invece, il fascio subisce fenomeni di riflessione, rifrazione e attenuazione. Distalmente alla raccolta liquida, giungono ultrasuoni più intensi di quelli che non hanno attraversato la raccolta stessa: i tessuti situati posteriormente alla raccolta liquida presenteranno, quindi, echi più intensi rispetto ai circostanti apparendo più ecogeni. Questo artefatto può aiutare a distinguere, ma non sempre, una lesione cistica da un nodulo solido ipoecogeno.
3 Rinforzo di parete posteriore
4 Rinforzo di parete posteriore
5 Artefatti dannosi artefatti che possono confondere l operatore e portare a diagnosi incorrette o completamente errate. -effetto specchio -artefatti da lobi laterali -da volume parziale -sdoppiamento dell immagine
6 Artefatto a specchio (mirror artifacts) Strutture poste presso interfacce ricurve e a forte riflessione sono riprodotte sia nella loro posizione reale che al di là dell interfaccia che ha agito come specchio. Questo artefatto e causato da riflessioni multiple tra la superficie che agisce da specchio (diaframma) e la struttura posta a ridosso di essa, con conseguente allungamento del tragitto del fascio e allungamento del tempo impiegato dagli US per ritornare alla sonda: Il computer interpreta gli echi riflessi una seconda volta come posti più profondamente e, quindi, riproduce un immagine anche al di là della superficie specchio, in sede speculare a quella reale. Questo artefatto è particolarmente insidioso perché può indurre in errori diagnostici (false ernie diaframmatiche, false raccolte liquide, etc.). Un immagine "reale" sarà visibile in tutte le scansioni, mentre, un artefatto da mirror, no.
7 Artefatto a specchio Dall altra parte del diaframma appare altro tessuto epatico
8 Artefatto da lobi laterali (side-lobe artifacts) Questo artefatto, piuttosto insidioso, è dovuto alla morfologia spaziale del fascio US. Il fascio ultrasonoro e "un ventaglio" di ultrasuoni. Oltre al fascio principale, vi sono dei fasci minori per intensità, disposti lateralmente al fascio principale e detti "lobi laterali". La loro presenza può determinare la comparsa di echi in una raccolta liquida perché, mentre il lobo principale la attraversa senza che si creino echi, i lobi laterali interagiscono con strutture od organi posti lateralmente alla raccolta (ad esempio, nel caso della vescica, gas o materiale fecale nel colon) e gli echi da essi generati, giunti alla sonda, vengono interpretati come facenti parte del fascio principale e, quindi, disegnati nel lume della raccolta liquida. Ciò può causare diagnosi di falsi sedimenti o lesioni occupanti spazio. L effettuazione di più scansioni o una migliore regolazione dei fuochi permette una corretta interpretazione delle immagini. Fasci o lobi laterali
9 Artefatto da lobi laterali Effetto sedimento Artefatto da rifrazione. Si presenta quando parte del fascio US viene rifratto dalle pareti laterali distali di una formazione cistica proiettando i loro echi anteriormente alla parete distale e simulando la presenza di un sedimento.
10 Sedimento reale e mobile col il decubito
11 Artefatto da volume parziale Consiste nella rappresentazione di echi artefattuali sovrapposti ad una struttura liquida che determinano la comparsa di echi all interno di raccolte liquide (che appaiono quindi solide) comprese all interno di tessuto solido, sia se la raccolta ha dimensioni maggiori a quelle del fascio US (quando la raccolta stessa viene colpita dal fascio US solo in parte) sia se la raccolta ha il diametro inferiore allo spessore del fascio. La presenza di più fuochi o un fascio molto sottile riducono l incidenza di questo artefatto. Piccole lesioni comprese dello spessore del fascio US vengono rappresentate come lesioni solide.
12 Artefatto da volume parziale Questo artefatto e responsabile della mancanza del cono d ombra posteriormente a formazioni solide come calcoli di piccole dimensioni. Gli echi spuri provenienti dai tessuti adiacenti mascherano il cono d ombra posteriore, privando l operatore di un artefatto utile e nascondendolo con un altro artefatto. Piccoli calcoli senza cono d ombra posteriore per effetto dell artefatto di volume parziale
13 Artefatto da sdoppiamento In presenza di fenomeni di rifrazione e deviazione del fascio US, per effetto per esempio dei muscoli retti dell addome o delle coste che si comportano come lenti acustiche, le strutture colpite dal fascio rifratto vengono riprodotte in una posizione che non corrisponde alla loro sede reale. L effetto può essere lo sdoppiamento dell immagine nella scansione trasversale. Apparente doppia arteria mesenterica superiore ed aorta
14 Artefatto da spostamento laterale Causato da fenomeni di rifrazione con conseguente deviazione del fascio US. E un artefatto frequente ed insidioso. Questo artefatto può simulare la presenza di una lesione di continuo su una superficie iperriflettente come quella del diaframma oppure del profilo di organi addominali come i reni (prevalentemente in quello sx ). Apparente soluzione di continuita del profilo diaframmatico causato dalla rifrazione del fascio US tra il margine epatico e le interfacce adiacenti.
15 Artefatto da variazione di velocita degli ultrasuoni La velocita media di propagazione del fascio di ultrasuoni attraverso i tessuti e di circa 1540 m/secondo e corrisponde a quella del Fegato. Il passaggio degli US attraverso i tessuti che si discostano da questo valore (come tessuto osseo, adiposo o liquido) origina l artefatto di variazione di velocita degli US. Per es. nell attraversare velocemente un calcolo, il fascio raggiunge piu rapidamente la sua parete posteriore e pertanto la raffigura come piu vicina del reale conferendo al calcolo una forma ovalare con maggior diametro trasversale rispetto al fascio US.
16 Artefatto da variazione di velocita degli ultrasuoni Quando invece il fascio attraversa piu lentamente una raccolta liquida, ne raggiunge piu lentamente la parete posteriore e la raffigura piu lontana conferendo all immagine una forma ovalare con maggior diametro parallelo al fascio ultrasonoro. La formazione cistica nella foto a lato appare lievemente ovalare con aumento del diametro A-P
17 Artefatto da anisotropia Questo artefatto è causato dal fatto che, l immagine è formata solo grazie agli echi che tornano verso la sonda. I restanti echi diffusi si disperdono nei tessuti senza contribuire alla formazione dell immagine. L artefatto da anisotropia è particolarmente insidioso nello studio dei tendini. Infatti, durante lo studio di queste strutture se la sonda non è perfettamente perpendicolare all andamento delle fibre, il tendine apparirà ipoecogeno e ciò può indurre ad una diagnosi errata di edema o di rottura del tendine.??
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