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Edmondo Milano
7 anni fa
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1 Risultati della Ricerca Titolo Il cardo per la produzione di biomassa lignocellulosica in aree marginali della collina laziale Descrizione estesa del risultato Il cardo ha un ciclo biologico caratterizzato da una stagione di crescita vegetativa autunno-primaverile, durante la quale, in clima mediterraneo, si hanno i maggiori apporti idrici naturali, consentendo cospicue produzioni di biomassa ed acheni senza irrigazioni; l apparato radicale, inoltre, funge da organo di accumulo di sostanze di riserva, in grado di sostenere la ripresa vegetativa dopo la quiescenza estiva. Tra le colture energetiche, i cui requisiti devono essere la semplicità delle tecniche colturali e i bassi costi di produzione, il genere Cynara spp. rappresenta uno dei più interessanti nelle aree mediterranee del sud Europa, per la sua rusticità, per le alte produzioni di biomassa lignocellulosica e per altri importanti usi (olio dagli acheni, inulina dalle radici, ecc.). Tra le biomasse vegetali, quella lignocellulosica è particolarmente adatta per l applicazione nel campo energetico per la sua disponibilità su larga scala, il basso costo e il basso impatto ambientale. L interesse attuale prevalente è quello della trasformazione in energia termica o elettrica. In prospettiva futura però la biomassa lignocellulosica avrà importanza crescente anche nella produzione di bioetanolo. Molti studi riguardano anche la produzione di biomassa lignocellulosica dal cardo, per utilizzo come combustibile solido, come polpa per la produzione di cellulosa, come matrice per la produzione di pellets. Oltre alla biomassa, il genere Cynara fornisce un interessante produzione di acheni che possono essere utilizzati per la produzione di olio, facilmente estraibile e con una composizione molto simile a quello di colza e girasole. L olio ottenuto dal cardo può essere utilizzato sia puro, come additivo ai combustibili tradizionali, sia esterificato per la produzione di biodiesel. L olio di cardo è di buona qualità anche dal punto di vista alimentare. I residui della lavorazione si utilizzano nella mangimistica (alto contenuto proteico) e nella fertilizzazione. L obiettivo specifico della ricerca è stato quello di studiare il potenziale produttivo del cardo domestico e selvatico in termini di produzione di biomassa e di produzione di acheni, in un sistema a bassa intensità colturale, in aree marginali della collina laziale, sfruttando la sua capacità di consentire buoni livelli produttivi anche in aree siccitose. Sono state messe a punto tecniche agronomiche con un limitato ricorso ad input tecnici, elementi che costituiscono alcune delle criticità attuali della filiera di questa coltura. E stata valutata la qualità della biomassa ottenuta verificando il contenuto in ceneri e delle varie componenti ligno-cellulosiche ed il contenuto di olio degli acheni. Presso l Azienda di Tor Mancina del CRA-RPS è stata condotta una prova triennale con 4 genotipi di cardo: 2 varietà domestiche e 2 selvatiche, di cui una di provenienza laziale (Monti della Tolfa). Il disegno sperimentale prevedeva 3 ripetizioni per varietà e 2 dosi azotate (0-50 kg N/ha). Nel 1 anno di prova i parametri produttivi non hanno raggiunto valori di interesse economico. Nel 2 e 3 anno le varietà domestiche hanno presentato valori più elevati di produzione, rispetto a quelle selvatiche, di biomassa fresca (32.5 e 15.5 t/ha) e secca (23.2 e 13.9 t/ha) e di acheni (2.7 e 1.5 t/ha). Per quanto riguarda l'estrazione di olio dagli acheni, la varietà Tolfa ha presentato valori simili a quelli delle varietà domestiche (17.4 e 18.5%), superiori nel terzo anno (20.3% e 18.3 %). Responsabile del risultato 1/5

2 Rosa Francaviglia Via della Navicella, 2-4, ROMA () Tel.: Anno 2013 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni non alimentari PRODUZIONI AGRO-ENERGETICHE Biomasse Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: PARTICOLARI CATEGORIE DI PRODOTTI IN GENERALE Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi in generale TEMI DI INTERESSE COLLETTIVO E POLITICHE DI SVILUPPO Ambiente e gestione risorse naturali (energie rinnovabili (energia), cambiamenti climatici (clima), biodiversità, risorse idriche, ecc.) ENERGIA Bioenergia Parole chiave sostenibilità, bioenergia Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità previo collaudo Natura del risultato di prodotto Aree interessate Aree a clima mediterraneo Lazio Impatto dal punto di vista tecnico ottimizzazione tecniche agronomiche ottimizzazione delle attività produttive Impatto dal punto di vista socioeconomico 2/5

3 pianificazione degli interventi all interno del comparto diminuzione mezzi tecnici Impatto dal punto di vista ambientale aumento e conservazione sostenibilità dell attività agricola valorizzazione ed utilizzazione dei sottoprodotti di lavorazione sostenibilità ambientale delle produzioni Presupposti di contesto caratteristiche pedoclimatiche altitudine terreni Soggetti istituzionali da coinvolgere Organizzazioni di produttori Laboratori di analisi Industrie di trasformazione Potenziali utilizzatori Imprenditori agricoli singoli e associati Industrie di settore Industrie di trasformazione Servizi di pianificazione territoriali Modalità di diffusione Sito web/internet Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Progetti comuni con i vari soggetti, istituzionali e non, interessati Pubblicazioni Francaviglia, R.; Falcucci, M.; Pennelli, B.; Simonetti, G.; Neri, U. (2013): Cardo da biomassa. La varietà fa la differenza, Vol. 54 p Francaviglia, R.; Farina, R.; Neri, U. (2012): Cardo, tecniche colturali semplici e bassi costi di produzione, Vol. 53 p _ 3/5

4 Titolo del progetto Progetto / Ricerca di riferimento Filiere innovative per la produzione di biocarburanti di seconda generazione da residui agricoli ed agroindustriali e colture da biomassa. - BIOSEGEN Coordinatore del progetto Vito Pignatelli Via Anguillarese, 301, Roma () Tel.: Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Il presente progetto affronta le diverse problematiche legate al tema dei biocarburanti di seconda generazione partendo da un approccio di filiera e articolandosi in una serie di Linee di Ricerca finalizzate alla: Valutazione delle potenzialità e ipotesi di realizzazione di alcune filiere produttive locali basate sulla raccolta, condizionamento e stoccaggio di biomasse residuali provenienti dal comparto agricolo ed agroindustriale (colture orticole, sottoprodotti dell industria vinicola, residui dell allevamento dei bachi da seta); Valutazione della produttività, caratteristiche tecnico-qualitative e potenzialità di impiego di SRF e colture legnose dedicate (salici, pioppi, robinia, viti, gelsi ecc.); Valutazione delle potenzialità produttive ed individuazione dei contesti delle pratiche colturali ottimali per la produzione di colture erbacee da destinare alla produzione di biocarburanti di seconda generazione, prendendo in considerazione sia colture annuali (genotipi di mais da biomasse opportunamente selezionati), sia colture poliennali ad alta produttività e ridotte esigenze colturali (canna comune, miscanto, panico, cardo ecc.); Produzione di biocarburanti mediante processi biotecnologici di conversione di biomasse lignocellulosiche; Valorizzazione energetica dei co-prodotti e residui dei processi di idrolisi e fermentazione finalizzati alla produzione di biocarburanti; Definizione di massima delle dimensioni e dell articolazione logistica di filiere produttive locali in specifici contesti territoriali (distretti agroenergetici), con la possibile integrazione di materie prime e tecnologie convenzionali e innovative; Analisi e calcolo dei flussi di materia e dei bilanci energetici delle filiere oggetto della ricerca; Dimostrazione della sostenibilità economica e ambientale delle filiere oggetto della ricerca. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Ente per le Nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA), Centro di Ricerca Casaccia 4/5

5 Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Ulderico Neri - Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo Margherita Falcucci - Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo Bruno Pennelli - Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo Giampiero Simonetti - Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo Gianluca Renzi - Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo 5/5

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