ANALISI DELLA PRINCIPALE NORMATIVA COLLEGATA AL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA IN ITALIA. di Franco Frigo e Gianfranco Coronas

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1 ANALISI DELLA PRINCIPALE NORMATIVA COLLEGATA AL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA IN ITALIA di Franco Frigo e Gianfranco Coronas Con l articolo 25 della legge 845/78 viene istituito un Fondo di rotazione che ha lo scopo di dare sistematicità agli interventi formativi finanziati attraverso il Fondo sociale europeo, che contribuisce ad integrare. Il finanziamento del fondo avviene attraverso i due terzi dell incremento dello 0,30% dovuto per l assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. La parte rimanente dello 0,30% viene utilizzata per integrare gli interventi funzionali a ridurre gli squilibri locali tra domanda e offerta lavorativa. Con la legge 236/93 si vuole trovare una soluzione all eccessiva dispersione e frammentarietà delle modalità di finanziamento del sistema formativo. Con l articolo 9, comma 5 della legge 236/93 viene istituito un Fondo unico per la formazione professionale nel quale confluiscono le seguenti risorse: - l incremento dello 0,30% del contributo integrativo dovuto per l assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria; - le risorse previste dalla legge 40/87 per il coordinamento degli enti di formazione; - le risorse previste negli articoli 18 e 22 della legge 845/78 per le attività formative di competenza dello Stato. La stessa legge 236/93 prevede, come in precedenza aveva fatto la legge 845/78, la ripartizione dell insieme delle risorse disponibili in due terzi per l integrazione degli interventi del Fondo sociale europeo e un terzo per gli interventi fatti dal Ministero del Lavoro d intesa con le Regioni. Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 1

2 Le disposizioni contenute nella legge 196/97 sono significative per comprendere l importanza data negli ultimi anni alla necessità di destinare risorse alla formazione continua dei lavoratori. L articolo 17, comma 1, lettera d della legge 196/97 prevede infatti la destinazione progressiva delle risorse del fondo unico previsto dalla legge 236/93 agli interventi di formazione dei lavoratori nell ambito di piani formativi aziendali o territoriali concordati con le parti sociali. Anche se non sono indicate in maniera specifica le risorse questo articolo è importante in quanto orienterà la successiva produzione normativa in direzione di un incremento delle risorse nazionali da destinare alla formazione continua dei lavoratori. Con la legge 144/99 viene deciso di incrementare le risorse destinate al fondo unico costituito con la legge 236/93. L articolo 66, comma 1 prevede la disponibilità di ulteriori 900 miliardi per il 1999 e 800 miliardi a decorrere dal Il fatto che queste risorse vadano a confluire nel fondo unico e non siano direttamente collegate agli interventi di formazione continua, nonostante quanto indicato dalla legge 196/97, è significativo per comprendere l importanza del rafforzamento della consapevolezza della necessità del consolidamento del sistema di formazione continua nel nostro paese. Contribuire a creare un clima politico favorevole ad utilizzare quelle risorse per la formazione continua diventa una priorità per coloro che si occupano di queste tematiche. Il comma 2 dell articolo 66 della legge 144/99 stabilisce che alla formazione dei lavoratori previsti dall articolo 17, comma 1 lettera d della legge 196/97 vengono destinati 200 miliardi. Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 2

3 La stessa legge stabilisce che oltre ai lavoratori dipendenti gli interventi formativi devono riguardare gli imprenditori, i lavoratori autonomi e i soci delle cooperative. Con la legge 388/00, articolo 118 viene stabilita la costituzione e il finanziamento dei fondi interprofessionali nazionali per la formazione continua dei settori economici dell industria, dell agricoltura, del terziario e dell artigianato. Le risorse per l attivazione e il funzionamento di questi fondi provengono in parte dai 200 miliardi messi a disposizione della legge 144/99 per gli interventi di formazione continua (precisamente sono impiegati per questo scopo il 25% di quelle risorse), in parte da percentuali progressive dello 0,30% previsto dall articolo 25 della legge 845/78. La legge prevede che per 2001 la percentuale è del 20% dello 0,30, per il 2002 il 30% dello 0,30 e per il 2003 il 50% dello 0,30. Fondo Unico per la Formazione Valore dello 0,30% della retribuzione imponibile destinato al Fondo Unico per la Formazione per il quadriennio L L L L L (dato presunto) Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 3

4 Allegati Principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia Legge 845/78 art. 25 (Fondo di rotazione) Per favorire l'accesso al Fondo sociale europeo e al Fondo regionale europeo (...), è istituito presso il Ministero del lavoro e della Previdenza sociale, con l'amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 9 della legge 25 novembre 1971, n. 1041, un Fondo di rotazione. (...) (...) l'aliquota del contributo integrativo dovuto per l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria ai sensi dell'art. 12 della legge 3 giugno 1975, n.160, è aumentata in misura pari allo 0,30 per cento delle retribuzioni soggette all'obbligo contributivo. I due terzi delle maggiori entrate derivanti dall'aumento contributivo di cui al precedente comma affluiscono al Fondo di rotazione. Il versamento delle somme dovute al Fondo è effettuato dall'istituto nazionale della previdenza sociale con periodicità trimestrale. (...) Legge 236/93 art. 9 comma 5 ( Fondo unico per la formazione professionale) (...) le risorse derivanti dalle maggiori entrate costituite dall'aumento contributivo già stabilito dalla disposizione contenuta nell'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 4

5 affluiscono interamente al Fondo di cui all'articolo medesimo per la formazione professionale e per l'accesso al Fondo sociale europeo. A questo Fondo unico vanno anche le risorse previste per il finanziamento dei progetti funzionali a ridurre gli squilibri locali tra domanda ed offerta lavorativa (art. 26 legge 845/78) e per il finanziamento del coordinamento degli enti indicati dalla legge n. 40/87. ( vedi comma 6 art. 9) Per quanto riguarda le disponibilità annuali del Fondo, 2/3 finanziano gli interventi formativi per i quali è chiesto il contributo del Fondo sociale europeo; per quanto riguarda il rimanente 1/3 il Ministro del lavoro e della Previdenza sociale d'intesa con le Regioni programma le residue disponibilità del Fondo di cui al comma quinto (...) (comma 7) (quindi 2/3 interventi legati al Fse - 1/3 legge 236/93). Legge 196/97 art. 17 ( progressiva destinazione delle risorse alla formazione continua) Comma 1 (...) a) valorizzazione della formazione professionale quale strumento per migliorare la qualità dell'offerta di lavoro, elevare le capacità competitive del sistema produttivo, in particolare con riferimento alle medie e piccole imprese e alle imprese artigiane e incrementare l'occupazione, attraverso attività di formazione professionale caratterizzate da moduli flessibili, adeguati alle diverse realtà produttive locali nonché di promozione e aggiornamento professionale degli imprenditori, dei lavoratori autonomi, dei soci delle cooperative, secondo modalità adeguate alle loro rispettive specifiche esigenze; b) (...); c) (...); Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 5

6 d) destinazione progressiva delle risorse di cui al comma 5 dell'articolo 9 della legge 20 maggio 1993, n. 236 agli interventi di formazione dei lavoratori e degli altri soggetti di cui alla lettera a) ( la parte in grassetto è stata introdotta dall'art. 67 comma 1 lettera b della legge 144/99) nell'ambito di piani formativi aziendali o territoriali concordati tra le parti sociali, con specifico riferimento alla formazione dei lavoratori in costanza di rapporto di lavoro, di lavoratori collocati in mobilità, le risorse di cui alla presente lettera confluiranno in uno o più fondi nazionali, articolati regionalmente e territorialmente aventi configurazione giuridica di tipo privatistico e gestiti con partecipazione delle parti sociali (...); Legge 144/99 (disponibilità di ulteriori risorse sganciate dal contributo dello 0,30 %) Art. 66 Al comma 1 si prevede un incremento di lire 900 miliardi per l'anno 1999, e di lire 800 miliardi a decorrere dall'anno 2000 sul Fondo previsto dall'art. 9 comma 7 della legge 236/93. Al comma 2 si afferma che: In attuazione dell'articolo 17 comma 1, lettera d), della legge 24 giugno 1997, n.196, è stabilita a decorrere dall'anno 1999 in lire 200 miliardi la quota di gettito dei contributi di cui all'articolo 9, comma 5 (...) legge 19 luglio 1993, n. 236, destinata agli interventi di cui al medesimo articolo 17, comma 1, lettera d). Conseguentemente, per assicurare la continuità degli interventi di cui all'articolo 9 (...), è autorizzata la spesa di lire 200 miliardi a decorrere dall'anno Al comma 4 si afferma che le risorse previste al comma 2 ( 1100 miliardi per l'anno miliardi a decorrere dal 2000) si accede mediante "Fondo speciale" del Ministero del tesoro. (verificare comma 4) Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 6

7 Legge 388/00 articolo 118 (finanziamento dei fondi interprofessionali nazionali per la formazione continua) Al fine di promuovere (...) lo sviluppo della formazione professionale continua (...) possono essere istituiti, per ciascuno dei settori economici dell'industria, dell'agricoltura, del terziario e dell'artigianato, (...), fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua, (...). Ai fondi afferiscono (...) le risorse derivanti dal gettito del contributo integrativo stabilito dall'articolo 25, quarto comma, della legge 21 dicembre 1978, n. 845, (...) relative ai datori di lavoro che aderiscono a ciascun fondo. (...) Ciascun fondo è istituito, sulla base di accordi interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale, alternativamente: a) come soggetto giuridico di natura associativa (...) b) come soggetto dotato di personalità giuridica (...) I fondi, previo accordo tra le parti, si possono articolare regionalmente o territorialmente. (...) A decorrere dall'anno 2001 è stabilita al 20 per cento la quota del gettito complessivo da destinare ai fondi a valere (...) sulle risorse derivanti dal contributo integrativo di cui all'articolo 25 della legge 21 dicembre 1978, n.845. Tale quota è stabilita al 30 per cento per il 2002 e al 50 per cento per il (...) Gli importi previsti per gli anni 1999 e 2000 dall'articolo 66, comma 2, della legge 17 maggio 1999, n. 144, sono: a) per il 75 per cento assegnati al Fondo di cui all'articolo 9, comma 5, (...), legge 19 luglio 1993, n. 236, per finanziare, in via prioritaria, i piani formativi aziendali, territoriali o settoriali concordati tra le parti sociali; b) per il restante 25 cento accantonati per essere destinati ai fondi, a seguito della loro istituzione, (...). Analisi della principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua in Italia 7

8 Legge 845/78 art.25 incremento dello 0,30% del contributo integrativo dovuto per l assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. Risorse per attività formative di competenza dello Stato previste nell art legge 845/78 Risorse previste dalla Legge 40/87 per il coordinamento degli enti. Schema sulla principale normativa collegata al sistema di finanziamento della formazione continua 2/3 dello 0,30% 1/3 dello 0,30% Risorse previste dall art.26 Legge 845/78 a integrazione finanziamento dei progetti funzionali a ridurre gli squilibri locali tra domanda e offerta lavorativa Legge 236/93 art.9 comma 5 Fondo unico per la formazione professionale Legge 144/99 art.66 comma 1 disponibilità di ulteriori risor se sganciate dal contributo dello 0,30% 900 miliardi (1999) 800 miliardi a decorrere dall anno 2000 Fondo di rotazione per accesso al Fse e Fondo Regionale Europeo 2/3 interventi formativi Fse 1/3 Progetti Ministero del Lavoro d intesa con le Regioni Legge 144/99 art. 66 comma 2 dal 1999 annualmente la quota complessiva da destinare alla formazione prevista dalla legge 196/97 comma 1 lettera d è di 200 miliardi 25% legge 388/00 art % legge 388/00 art.118 Legge 196/97 art. 17 comma 1 lettera d destinazione progressiva agli interventi di formazione dei lavoratori nell ambito di piani formativi aziendali o territoriali concordati tra le parti sociali Legge 144/99 art. 67 comma 1 lettera b inserimento degli imprenditori, dei lavoratori autonomi, dei soci delle cooperative 20% dello 0, ; 30% dello 0, ; 50% dello 0,30 per il 2003 Legge 388/00 art. 118 Finanziamento dei fondi interprofessionali nazionali per la formazione continua dei settori economici dell industria, dell agricoltura, del terziario e dell artigianato

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