ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE

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1 ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DELL ELABORATO FINALE LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE Facoltà di Sociologia, Università Cattolica del Sacro Cuore

2 INDICE 1. PERCHÉ QUESTE ISTRUZIONI? 1.1. Cosa è la prova finale di laurea? 1.2. Cosa posso imparare dalla prova finale di laurea? 2. COME INIZIARE? 2.1. Scelta dell argomento 2.2. Docente di riferimento 2.3. Contatti, tempistiche e segreteria. 3. ATTENZIONE: COSA FARE E COSA NON FARE! 3.1. Le fasi 3.2. I tempi 4. COME PROCEDERE 4.1. La raccolta bibliografica 4.2. L indice ragionato 5. LA STESURA DELL ELABORATO 5.1. Quali sono le parti di una rassegna della letteratura? 5.2. Come si scrive un elaborato? 5.3. Quali sono le parti di un elaborato? 5.4. Gli accorgimenti formali 5.5. I riferimenti bibliografici

3 1. PERCHÉ QUESTE ISTRUZIONI? Il Regolamento di Facoltà ( prevede per lo svolgimento della prova finale di Laurea Triennale l impiego di uno strumento a scelta tra l elaborato scritto, la presentazione in power point o strumenti multimediali. Queste istruzioni sono rivolte in modo particolare a chi ha scelto di utilizzare lo strumento dell elaborato scritto come supporto alla presentazione dell argomento prevista in sede d esame e forniscono alcuni consigli pratici fondamentali per affrontarne al meglio lo svolgimento.

4 1.1. Cosa è la prova finale di laurea? La prova finale di laurea triennale è il momento conclusivo dei primi tre anni del percorso universitario. Il lavoro deve essere condotto in autonomia e sarà poi discusso davanti ad una commissione di professori (per la durata di 20 minuti) che valuterà il tuo grado di preparazione e di maturità. Ricorda inoltre che la prova finale di laurea triennale può non essere superata, e in tal caso andrà ripetuta in una sessione successiva, come ogni altro esame Cosa posso imparare dalla prova finale di laurea? La prova finale di laurea è un momento importante per testare le abilità e le competenze che hai acquisito durante il percorso universitario; ti consente di acquisire i 6 crediti formativi necessari per il completamento del percorso accademico triennale. Un buon elaborato richiede infatti: Capacità di approfondimento; Conoscenza di metodi e tecniche dei fenomeni sociali; Autonomia nell attività di ricerca bibliografica; Capacità di analisi critica autonoma; Originalità del proprio lavoro; Rispetto delle tempistiche/scadenze.

5 2. COME INIZIARE? 2.1. Scelta dell argomento Il primo passo è l individuazione di un tema (preferibilmente del tirocinio o stage) che nel tempo ha attirato la tua attenzione e il tuo interesse. Ripensa alla tua esperienza di tirocinio\ stage o corsi che hai seguito. Se decidi di partire dalla tua esperienza pratica non dovrai fare una mera descrizione degli steps eseguiti, ma cogliere una tematica sperimentata in tale occasione e costruire un apparato teorico e multidisciplinare che renda valida la tua riflessione. Per trattare un tema legato all esperienza pratica, individua lo stimolo esperienziale che più ti ha portato a riflettere; oppure pensa a uno dei corsi che hai seguito e individua quello che più ti ha stimolato, scegli un argomento trattato e che vorresti approfondire. Prova a chiederti: Quale ricchezza mi ha lasciato l esperienza del tirocinio o stage? Quali difficoltà ho incontrato nel tirocinio o stage? Quali risultati sorprendenti si sono verificati nel tirocinio o stage e come sono stati ottenuti? In che campo mi sono potuta sperimentare? OPPURE: Quale corso ha maggiormente attirato il mio interesse e la mia curiosità? Quale argomento mi piacerebbe approfondire? Quali competenze mi possono essere utili in vista dei miei obiettivi? Dopo aver individuato l esperienza o la materia in cui ti interessa svolgere un approfondimento e aver individuato un argomento generico di interesse è importante restringere il campo ad un tema più circoscritto e specifico. Per fare questo ti consigliamo di: Cominciare a leggere qualche documento sul tema che hai scelto Iniziare a selezionare le fonti e gli autori che in maniera più autorevole ed estesa si sono occupati di quel tema Successivamente proponi ad uno o più docenti un confronto in merito al tema scelto prendendo appuntamento via mail per un incontro.

6 2.2. Docente di riferimento Il nuovo regolamento di Facoltà non prevede la presenza della tradizionale figura del relatore. È tuttavia prevista la presenza di un docente che ti fornirà le indicazioni iniziali necessarie per valutare l adeguatezza dell argomento scelto, per elaborare la struttura dell' elaborato e per darti una prima lista di riferimenti bibliografici da sviluppare poi in autonomia. Una volta individuata la materia di interesse, inizia a leggere qualche documento sul tema scelto e comincia ad elaborare una struttura per il tuo lavoro. Contatta quindi via il docente per fissare un incontro. Presentati e descrivi in modo chiaro e sintetico la tua idea. Ricorda: dovrai svolgere l elaborato finale della laurea triennale in autonomia. Come per ogni altro esame sostenuto durante il tuo corso di laurea, dovrai dimostrare non soltanto la tua preparazione, ma soprattutto la maturità acquisita nello studio e la capacità di organizzare e svolgere un lavoro di approfondimento e di ricerca. Nella facoltà è attivo un servizio di tutorato per assistere gli studenti nelle fasi di stesura dell elaborato o delle slide della prova finale (non hanno la facoltà di correggere l elaborato, ma di aiutarti rispetto alla struttura del testo e alle note tecniche di scrittura da rispettare in un documento). Per maggiori informazioni (orari di ricevimento, contatti, etc.), consultare il seguente link:

7 2.3. Contatti, tempistiche e segreteria. Impara a distinguere gli aspetti di contenuto e quelli amministrativi. Per entrambi dovrai rispettare i tempi ed informarti. I tuoi interlocutori cambieranno di conseguenza. Per tutto quello che riguarda la modulistica e le scadenze amministrative dovrai rivolgerti alla Segreteria Studenti, oppure scrivendo attraverso il canale I-Catt. La SEGRETERIA STUDENTI ti fornirà ogni informazione relativa al calendario degli esami di laurea e agli adempimenti (e relativa tempistica) da espletare per essere ammesso a sostenere la prova finale. ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Lunedì, martedì e giovedì: dalle 9.30 alle Mercoledì: dalle alle Venerdì: dalle 9.30 alle e dalle alle UBICAZIONE Via Trieste, Brescia

8 3. ATTENZIONE: COSA FARE E COSA NON FARE! Prima di procedere con la preparazione dell elaborato, devi considerare alcuni aspetti di fondamentale importanza. COSA FARE Rispettare le tempistiche Realizzare un lavoro originale e personale COSA NON FARE Non rispettare le tempistiche Copiare! 3.1. Le fasi Le tempistiche che devi rispettare sono relative ad alcuni passaggi che ti sarà utile seguire per ricevere dal docente le indicazioni necessarie a svolgere il tuo lavoro. Fai quindi attenzione alle fasi qui di seguito elencate. Dopo aver definito l argomento e il titolo provvisorio (fase 1) con il docente, dovrai produrre un indice ragionato (fase 2). Ricorda bene: hai la possibilità di concordare con il docente l argomento e il titolo dell elaborato; il docente ti fornirà indicazioni ulteriori, in particolare in relazione all argomento scelto: sfrutta questa occasione! Il suo supporto è tuttavia limitato nel prosieguo del lavoro. Il docente ti fornirà infatti le indicazioni iniziali necessarie per elaborare un indice ben strutturato e sarà a disposizione in itinere per eventuali consulenze.

9 3.2. I tempi È importante rispettare rigorosamente i tempi previsti dallo scadenziario annuale esami conclusivi del ciclo di studi ( Fai molta attenzione ai tempi sin dall inizio e organizzati adeguatamente. In questo modo ridurrai al minimo il rischio di non riuscire a sfruttare il supporto del docente e/o di dover posticipare la sessione di laurea. Ciascuna delle fasi previste per lo svolgimento dell elaborato è quindi scandita da precise tempistiche. 4. COME PROCEDERE A questo punto puoi procedere con il tuo lavoro. Una buona rassegna della letteratura deve prevedere lo svolgimento di 4 tappe. La formulazione della tematica che sarà per te motivo di studio. Individua la letteratura e analizza gli aspetti che compongono l argomento da te scelto; La selezione del materiale da analizzare. Concentrati sulla letteratura che si occupa strettamente dell argomento circoscritto che hai individuato; L estrazione dei dati e dello studio condotto. Procedi con la lettura del materiale selezionato e alla seconda lettura isola le parti principali di ciascun articolo/libro/ricerca: la metodologia, l approccio, i dati utilizzati, i risultati, le conclusioni; L interpretazione e l analisi. Classifica il materiale raccolto, scegliendo un criterio: cronologico, metodologico, sulla base dei risultati o dell approccio teorico, e così via. Elabora quindi una sintesi critica delle ricerche lette e analizzate, giungendo a realizzare un quadro completo ed esaustivo della letteratura esistente sull argomento La raccolta bibliografica Il lavoro di rassegna della letteratura si basa su una buona ed efficiente raccolta bibliografica. La raccolta di materiale inizia non appena hai scelto l argomento di ricerca, che va ulteriormente circoscritto dopo che avrai letto i primi documenti sul tema. Quando avrai definito l argomento specifico su cui svolgere l elaborato, potrai continuare a raccogliere la bibliografia mirata e a consultare le fonti rilevanti.

10 Il docente ti fornirà in aiuto alcune indicazioni bibliografiche iniziali, che dovrai poi sviluppare in autonomia Obiettivi Gli obiettivi della raccolta bibliografica sono: Imparare Dimostrare conoscenza nel settore Acquisire credibilità Sintetizzare le conoscenze in campo Fasi Ti sarà utile organizzare la raccolta bibliografica in alcune fasi: Prima raccolta: consiste nella raccolta preliminare e generale di materiale, attraverso l individuazione di alcune parole-chiave, nel reperimento delle fonti generali. Si consiglia di: Utilizzare diverse parole-chiave Cercare in manuali diversi Diffidare di Internet o comunque usarlo con criticità COS É UNA PAROLA-CHIAVE (KEYWORD)? È una parola, o una stringa di parole (di 2, al massimo 4 parole), utilizzata per cercare determinati oggetti sui motori di ricerca online. COME SI SCEGLIE UNA PAROLA-CHIAVE? Nella fase iniziale della ricerca bibliografica sarà utile utilizzare parole-chiave generiche. Man mano che si va avanti nella ricerca sarà invece sempre più importante utilizzare parole-chiave più specifiche e mirate. Si consiglia comunque sempre di utilizzare parole-chiave brevi e il più possibile rappresentative dell argomento di ricerca. Prima lettura e registrazione: in questa seconda fase della raccolta bibliografica, leggi i materiali raccolti nella fase precedente, selezionali sia in base all argomento che all autorevolezza della fonte e schedali in cartelle (fisiche e/o elettroniche) separate. Ti consigliamo inoltre di: Partire dai documenti più generali e più recenti Leggere attentamente titolo e abstract dei documenti reperiti Scorrere prima tutto il documento Osservare la struttura del documento Individuare l oggetto di studio SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO SEDE DI BRESCIA Biblioteca Centrale Via Trieste, BRESCIA Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.00

11 Individuare le considerazioni fatte a proposito Leggere i passaggi centrali e importanti Analizzare attentamente la bibliografia riportata in ciascun documento e utilizzarla come spunto per la seconda raccolta Registrare tutte le informazioni disponibili relative ad un documento (autore, titolo, editore, luogo e data, pagine) Seconda raccolta: adesso che hai fatto una prima selezione dei materiali, puoi procedere con la seconda raccolta. Ovvero con la ricerca e raccolta dei documenti individuati analizzando i materiali della prima raccolta e la loro bibliografia e dei documenti non disponibili presso la tua biblioteca di riferimento. Ti consigliamo inoltre di rinnovare la ricerca nelle banche-dati, per eventuali aggiornamenti e novità. Lettura approfondita e registrazione: a questo punto, scarta i materiali poco rilevanti e leggi approfonditamente quelli rilevanti (procedendo dal generale allo specifico). Classifica poi questi documenti e registrali per temi/argomenti/parti del tuo elaborato. Ti consigliamo inoltre di: Leggere, annotare e sottolineare in modo critico; Utilizzare parole-chiave in fase di sottolineatura; Abbondare con le note; Leggere in maniera scientifica ed efficace; Porsi scadenze e obiettivi; Avere un archivio di file/fotocopie ordinato. Analisi: dopo aver raccolto, letto, classificato e registrato il materiale bibliografico per la tua ricerca, procedi con la fase di analisi critica dei contenuti reperiti. Ti consigliamo quindi di: Suddividere i documenti per argomenti dell elaborato; Individuare conformità/difformità di analisi e risultati; Comprendere la metodologia, l approccio, la rilevanza ed il background di ciascun documento/autore.

12 DOVE TROVO LE FONTI? Biblioteche (materiale cartaceo) Banche - dati (risorse informatiche) Riviste scientifiche (elettroniche o cartacee) Internet (da ultimo) COME PROCEDO NELLA RICERCA DELLE FONTI? Si consiglia sempre di seguire alcuni steps nella ricerca delle fonti: 1. Svolgere la prima ricerca per parole-chiave nell OPAC (Online Public Access Catalogue), il Catalogo informatizzato della biblioteca dell Università Cattolica: 2. Cercare per parole-chiave all interno delle banche dati. Alcuni esempi di Banche dati: < < < 3. Procedere con la ricerca di articoli scientifici sui cataloghi di e-journals 4. Proseguire la ricerca di materiale bibliografico sul web attraverso parole-chiave, attraverso i servizi offerti su: < < Oltre che sul motore di ricerca di google

13 4.2. L indice ragionato Dopo aver raccolto e iniziato ad analizzare criticamente il materiale bibliografico, dovrai redarre l indice ragionato del tuo elaborato. L indice ragionato non consiste in una semplice elencazione dei capitoli e dei paragrafi, ma in un articolato ragionamento sugli stessi. Nel proporre una struttura dovrai anche fornire una breve spiegazione dei contenuti delle varie parti (capitoli e paragrafi) e dei collegamenti fra le stesse. L indice ragionato di una rassegna della letteratura si basa sulla struttura che intendi dare alla tua rassegna, ovvero all ordine logico con cui decidi di classificare, analizzare e presentare la letteratura selezionata. Per scegliere un criterio di ordine logico prova a farti queste domande: Nella mia rassegna della letteratura voglio focalizzarmi sull approccio teorico utilizzato nel materiale selezionato? Sulla loro successione cronologica? Sulla metodologia? Sui risultati? Sull efficacia delle politiche proposte? Scegli quindi su quale aspetto focalizzare la tua rassegna della letteratura, classifica sulla base del criterio scelto il materiale selezionato e sviluppa l indice dell elaborato utilizzando questo criterio. L indice ragionato deve svilupparsi quindi come segue: Elencazione delle parti, capitoli e paragrafi, in cui si intende strutturare la rassegna; Spiegazione, per ciascuna parte (ciascun capitolo e pa ragrafo previsto), dei contenuti che si intendono analizzare; Riferimento puntuale alle fonti consultate per ciascuna parte, suddivise anch esse secondo l articolazione generale della rassegna. Ricorda inoltre che: Ad ogni capitolo deve corrispondere un tema; Tra ogni capitolo e ogni paragrafo deve essere ben chiaro il collegamento logicoconcettuale; Le parti dell elaborato (capitoli e paragrafi) vanno presentate in 2-3 righe.

14 5. LA STESURA DELL ELABORATO 5.1. Quali sono le parti di una rassegna della letteratura? Sulla base dell indice ragionato potrai ora procedere con la realizzazione del tuo elaborato. Una rassegna della letteratura deve comprendere alcuni elementi principali: Una presentazione d insieme dell argomento che è oggetto della rassegna La suddivisione della letteratura oggetto della rassegna, secondo quanto indicato nella sezione precedente (4.2) L analisi critica della letteratura selezionata e la presentazione delle differenze tra ciascun gruppo di ricerche/studi L interpretazione critica conclusiva dei materiali che all interno della letteratura selezionata risultano maggiormente fondati da un punto di vista scientifico e forniscono il maggiore contributo per la comprensione e lo sviluppo della materia oggetto della ricerca Nell interpretazione degli studi e delle ricerche selezionate tieni presenti alcuni aspetti in particolar modo: La fonte. Quali sono le credenziali dell autore? La tesi dell autore è supportata da prove scientifiche (casi studio, statistiche, materiale storico, )? L oggettività. La prospettiva dell autore è libera da preconcetti? Le posizioni e i dati contrari alla tesi esposta dall autore sono presentati o invece sono stati trascurati per provare la sua tesi? Il valore. Le conclusioni e la tesi dell autore sono convincenti? Il suo lavoro ha contribuito in modo significativo alla comprensione dell argomento oggetto della ricerca? 5.2. Come si scrive un elaborato? Ti sarà utile a questo punto utilizzare la classificazione del materiale raccolto in cartelline (fisiche e/o elettroniche), una per ogni parte. Questa organizzazione ti facilita il lavoro di scrittura dei singoli capitoli/parti. Il linguaggio deve essere tecnico, ovvero impersonale e diretto, chiaro e lineare, ben comprensibile anche al lettore non esperto, oltre che grammaticalmente e sintatticamente corretto. Per questo cerca di evitare frasi troppo lunghe, troppo complesse ed eccessivamente tecniche. Cerca di prendere spunto dai documenti che hai trovato nella raccolta bibliografica. Nell elaborato dovresti utilizzare un linguaggio simile a quello di un articolo o di un libro scientifico.

15 Se hai scelto lo strumento dell elaborato scritto, ti consigliamo di seguire alcune fasi nella stesura. Arrivati a questo punto dovresti avere le idee abbastanza chiare su come strutturare il tuo lavoro e sul materiale da utilizzare. Non è facile tuttavia superare la inevitabile sindrome da pagina bianca! Ecco quindi alcuni consigli pratici per superare le difficoltà iniziali e procedere con la prima stesura dell elaborato: Utilizzare la classificazione della bibliografia realizzata in precedenza: se fatta bene sarà di enorme aiuto in questa fase Riflettere con calma prima di scrivere Non rimanere troppo a lungo con il foglio bianco davanti! Cerca di mettere per iscritto le tue osservazioni ed i tuoi pensieri seguendo un discorso logico, come se dovessi presentare l argomento o rispondere ad una domanda ad un esame Non preoccuparsi eccessivamente, in questa fase, di rifinire e rileggere quanto scritto; Prendersi delle pause e non pretendere mai la perfezione, men che meno in questo momento Non preoccuparsi eccessivamente di formattazione, citazioni, note, bibliografia nella fase della prima stesura. Impostare però gli elementi generali di formattazione prima di iniziare a scrivere Dare un ordine logico ai concetti, discuterne spesso con qualcuno Ricordare che: ogni periodo deve coincidere con un concetto, e che la frase iniziale di un periodo è quella fondamentale Acquisire una certa padronanza del word processor La prima stesura deve essere seguita da una revisione di quanto scritto. Dopo aver abbozzato una prima versione dell elaborato, ti consigliamo di: Rileggere e correggere errori: grammatica, punteggiatura, sintassi ecc.. Verificare la struttura logica di ciascun periodo e ciascun paragrafo Riempire i buchi logici Ogni capitolo (e a volte paragrafo) deve avere un introduzione che ne esponga il contenuto Controllare le parole e i concetti chiave (devono essere uguali in tutto il documento) Controllare lo stile, la forma, il registro linguistico In genere, TAGLIARE il più possibile le parti non strettamente attinenti all argomento Controllare, arricchire, completare le citazioni e le note a piè di pagina Verificare eventuali aggiornamenti di dati e nuove pubblicazioni Scrivere introduzione generale e conclusioni

16 Completare la bibliografia Rileggere Per scrivere una tesi è necessario utilizzare un programma di videoscrittura. Il programma di videoscrittura più utilizzato è Microsoft Word, che permette di svolgere molteplici funzioni automaticamente e in maniera rapida. È utile quindi acquisire la padronanza nell uso di Word fin da subito, per non perdere ulteriore tempo alla fine del lavoro per la formattazione del testo. Online si trovano diverse guide all uso di Microsoft Word. Tra tutte si veda: CITAZIONI È estremamente importante che l elaborato sia rigorosamente e scientificamente fondato in ogni sua parte: è quindi fondamentale citare in maniera puntuale e rigorosa. CITAZIONI TRA VIRGOLETTE: parole o frasi pronunciate da un autore/personaggio e riferite sotto forma di discorso diretto; o brani ripresi da altre pubblicazioni. Si consiglia di: Usarle raramente Per periodi brevi (2-3 righe) Citare SEMPRE autore e pagina CITAZIONI DI SUPPORTO (si veda p.20, riferimenti bibliografici): un indicazione (inserita nel testo, tra parentesi) che specifica la fonte di quanto riportato. Si consiglia di: - Usarle molto spesso Anche più di una citazione Per supportare OGNI affermazione scientifica, presentazione di dati, argomentazione complessa NOTE A PIE DI PAGINA Le note a piè di pagine vanno inserite con la funzione apposita del word processor (riferimenti -inserisci nota a piè di pagina) subito dopo la frase che si desidera ampliare, spiegare, chiarire. Alcuni consigli pratici su quando utilizzare le note a piè di pagina: Aggiungere ulteriori riferimenti bibliografici Rinvii interni, ad altre parti dell elaborato, o rinvii esterni, ad altri testi Introdurre ulteriori argomentazioni/citazioni senza appesantire il testo Ampliare, correggere, aggiustare le affermazioni del testo Presentare opinioni minoritarie differenti Per ulteriori chiarimenti sulle citazioni si veda più avanti, pp Si veda anche: Eco, U 2000, Come si fa una tesi di laurea: le materie umanistiche, Milano: Bompiani.

17 In conclusione del lavoro di stesura dell elaborato, ti consigliamo infine alcuni accorgimenti per la finalizzazione: Verificare ed applicare correttamente gli stili di formattazione a tutte le parti del documento Controllare spelling delle parole straniere Verificare che tabelle, grafici ed altri elementi abbiano tutti: titolo numerato e fonte; Controllare la numerazione e la struttura dei titoli Inserire il sommario, le intestazioni, il piè di pagina (funzioni di Microsoft word).

18 5.3. Quali sono le parti di un elaborato? Un elaborato scritto comprende i seguenti elementi: 1. Frontespizio; 2. Indice; 3. Introduzione; 4. Corpo centrale; 5. Conclusioni; 6. Bibliografia; 7. Eventuali allegati Indice Si tratta dell elenco delle parti nelle quali è suddiviso l elaborato. Si consiglia caldamente di realizzarlo con il programma di videoscrittura Word (o altri programmi analoghi), che consente di velocizzare l elaborazione dell indice con la numerazione delle pagine e di aggiornalo automaticamente Introduzione L introduzione è una parte fondamentale dell elaborato. Deve essere lunga intorno alle 3-5 pagine e deve contenere gli elementi necessari a far comprendere il lavoro svolto anche a chi non possa leggerne tutte le parti. Tutto ciò che è contenuto nell elaborato deve essere menzionato nell introduzione, per cui si consiglia di tenerla tra le ultime cose da scrivere. L introduzione è la prima parte che verrà letta da chi deve valutare l elaborato e deve quindi risultare chiara ed esaustiva. È necessario inoltre utilizzare un linguaggio semplice, senza terminologie complesse, completo, in modo che anche chi non è esperto della materia trattata sia messo nelle condizioni di capire i punti salienti dell elaborato anche leggendo soltanto l introduzione. Nell introduzione devono quindi essere illustrati, in maniera sintetica ma puntuale ed esaustiva: L argomento della rassegna, le domande, gli obiettivi che ti sei posto/a Alcuni accenni alla letteratura rilevante I criteri utilizzati per lo svolgimento della rassegna L organizzazione essenziale dell elaborato, in parti e capitoli

19 5.3.3 Corpo centrale È costituito dai capitoli in cui si articola l elaborato. Una buona esposizione della rassegna deve seguire un ordine logico e una concatenazione coerente degli argomenti. Ad ogni capitolo corrisponderà quindi un tema e i nessi logici tra un tema e l altro devono risultare chiari e lineari. Allo stesso modo, anche i passaggi da un paragrafo all altro devono essere logici e garantire fluidità al discorso. L elaborazione di un buon indice ragionato nella fase preliminare alla stesura dell elaborato agevola tale concatenazione, evitando la presenza di salti logici e/o concettuali Conclusioni Devono conseguire direttamente dalla trattazione svolta nel corpo centrale dell elaborato. Se l elaborato è stato organizzato in maniera logica e coerente, le conclusioni deriveranno in modo quasi automatico. Le conclusioni devono riassumere i punti che sono stati toccati nel corso dell elaborato e fare una sintesi degli aspetti che sono stati affrontati in maniera esaustiva, e possono quindi considerarsi chiusi, e degli aspetti che invece sono stati affrontati solo marginalmente o con risultati poco soddisfacenti. Nonostante si sia portati a credere che chi legge le conclusioni abbia quindi letto anche il corpo centrale dell elaborato, non sempre è così. Spesso chi visiona e valuta un elaborato ha ben poco tempo a disposizione, per cui concentrerà la sua attenzione sull Introduzione e sulle Conclusioni. È bene quindi utilizzare anche nelle Conclusioni un linguaggio il più possibile semplice, chiaro e lineare, e riportare in maniera esaustiva e completa una sintesi dei risultati ottenuti, degli aspetti analizzati e dei possibili sviluppi futuri stimolati dalla ricerca stessa Bibliografia Dovrà contenere l elenco alfabetico di tutte le fonti citate nell elaborato e seguire le indicazioni indicate in seguito (sezione 5.5, i riferimenti bibliografici).

20 5.4. Gli accorgimenti formali Formattazione del testo È consigliabile impostare correttamente il foglio di lavoro fin dall inizio, per evitare perdite di tempo e avere sempre presente il numero delle pagine e dei paragrafi scritti. Le impostazioni generali a cui si consiglia di attenersi sono le seguenti: margine superiore: 3,5 cm margine inferiore: 3,5 cm margine sinistro: 3,5 cm margine destro: 3,5 cm Il carattere da utilizzare è Times New Roman, dimensione 13, interlinea 1,5, rientro 1. Le note sono nello stesso carattere, dimensione 11, interlinea singola, rientro 0,5. Vanno inseriti tre spazi tra la fine di ogni paragrafo ed il titolo di quello successivo, e due dopo ogni titolo. Le pagine vanno numerate progressivamente e visibilmente con cifre arabe. Rientrare ad ogni capoverso servendosi del rientro automatico o del tasto tabulatore (tab) e non della barra spaziatrice. Suddividere i capitoli in paragrafi e sottoparagrafi, ciascuno con un titolo corrispondente. La numerazione di titoletti e sottotitoletti riparte da 1 all interno di ogni capitolo Tabelle Devono essere numerate per capitolo, indicando prima il numero del capitolo e poi quello progressivo della tabella (tab. 1.1., 1.2. ecc.). È fondamentale che le cifre delle diverse colonne vengano separate usando il tasto tabulatore. Non usare assolutamente a questo scopo spazi, trattini, linee verticali. La didascalia delle tabelle va inserita sopra la tabella stessa, preceduta da Tab. e dalla relativa numerazione, senza il punto alla fine della didascalia (poiché la didascalia apre la tabella). Es.: Tab Percentuali di voto alle elezioni politiche del 6 giugno Figure/Grafici Come le tabelle, anche le figure vanno numerate per capitolo. Anche i grafici vanno intesi come figure e devono rientrare nella numerazione di queste ultime. Fornire originali o fotocopie chiari e riproducibili; se si allegano anche su disco, salvarli a parte (indicando chiaramente il programma utilizzato) e riportare nel testo, alla posizione prevista, le didascalie. La didascalia delle figure va inserita sotto la figura stessa, preceduta da Fig. e dalla relativa numerazione, con il punto alla fine della didascalia, poiché la didascalia chiude la figura. Es.: FIGURA - Fig Situazione sperimentale usata da Posner per lo studio dell'attenzione.

21 5.4.4 Maiuscole Attenersi alla massima uniformità, cercando di ridurre l uso delle maiuscole all'essenziale. La cosa più importante, in ogni caso, è che, una volta compiuta una scelta, essa venga rispettata rigorosamente in tutto il volume. Evitare le maiuscole per i termini comuni, aventi caratteristiche di generalità: stato, governo, parlamento, regione, provincia, consiglio d'amministrazione, giunta comunale, comitato centrale, sindacato, pretore, magistrato, vescovo, polizia, carabinieri, esercito, marina. Non usare la maiuscola per gli aggettivi e i sostantivi indicanti nazionalità: gli italiani, i francesi. Nell uso della terminologia politico-amministrativa adottare il seguente criterio: ministero della Giustizia, ministro della Pubblica istruzione, sottosegretario agli Esteri, commissione Difesa, assessore ai Lavori pubblici ecc. Nel caso di una locuzione di più termini usare la maiuscola soltanto per il primo: Banca nazionale del lavoro, Parlamento europeo, Consorzio per le sovvenzioni industriali, Partito democratico della sinistra, Repubblica federale tedesca. Evitare assolutamente in ogni sede (testo, note, indice dei nomi) di scrivere il nome degli autori tutto in maiuscolo Sigle Le sigle andranno in tondo alto e basso (cioè con l'iniziale maiuscola e il resto minuscolo) e senza puntini tra una lettera e l'altra: Fiat, Usa, Acli, Pds Corsivi Per i corsivi servirsi dell'apposita opzione offerta da tutti i word processor; solo in subordine ricorrere alla sottolineatura. L'uso del corsivo è riservato ai termini stranieri, ma non a quelli entrati ormai nell'uso comune italiano (élite, leader, partner). Nel primo caso le parole avranno il plurale della lingua cui appartengono, nel secondo caso sono invece invariabili (le élite, i leader, i partner). Si userà il corsivo, inoltre, con le parole che l'autore vuole evidenziare in maniera particolare e con i titoli di volumi o di articoli citati nel testo. I nomi di associazione e istituzioni varie, anche se straniere, vanno in tondo e non in corsivo Accentazione Si raccomanda la correttezza nell'accentazione delle vocali: cioè, è (con accento grave); né, sé, perché, affinché, poiché, giacché (con accento acuto) Trattini I trattini che come in questo caso individuano un inciso dovranno essere preceduti e seguiti da spazio.

22 5.4.9 Citazioni Di ogni citazione da opere di cui esiste una traduzione italiana va rintracciata e riportata la traduzione esistente. Le citazioni brevi (3-4 righe) vanno fra virgolette. Le citazioni più lunghe (infratesto) vanno invece separate chiaramente dal testo e non vanno fra virgolette Convenzioni varie Si raccomanda anche il rispetto di alcune convenzioni come le seguenti: - p. e pp. (e non pag. o pagg.) - s. e ss. (e non seg. e segg.) - cap. e capp. - vol. e voll. - n. e nn. - tab. e tabb. - fig. e figg. Raccomandiamo inoltre: - p. 24 (cioè con lo spazio) e non p.24; - A. Manzoni (cioè con lo spazio) e non A.Manzoni; - J.M. Keynes (cioè senza spazio tra le due iniziali del nome) e non J. M. Keynes. - Cit. andrà in tondo; in corsivo andranno invece et al., ibidem, passim, supra e infra. I numeri di nota, collocati in apice, dovranno sempre precedere i segni di interpunzione (punti, virgole, punti e virgole, due punti ecc.), ma seguire le eventuali virgolette di chiusura. Es.: E vissero felici e contenti 1.

23 5.5. I riferimenti bibliografici I riferimenti bibliografici (citazioni e n ote a piè di pagina, sezione 5.2) andranno tra parentesi quadra nel testo. Tra parentesi quadre va riportato il cognome dell'autore (omesso se già citato nel testo), seguito dall'anno di pubblicazione, senza virgola; segue poi, separato da una virgola, l'eventuale numero di pagina. Il numero di pagina va riportato per le citazioni tra virgolette o per quelle di supporto quando necessario. Es.: Come è stato affermato di recente [Rossi 1992, 34]... Come Rossi [1992, 34] ha affermato di recente... Nel caso di più opere dello stesso autore, gli anni vanno separati da un punto e virgola. Es.: [Rossi 1985; 1987; 1990] Se l'autore ha pubblicato diverse opere nello stesso anno, bisogna ordinare le pubblicazioni con le lettere a, b, c, ecc. Es.: [Rossi 1987a; 1987b] Se si tratta della citazione di più autori all'interno della stessa parentesi quadra, anche in questo caso si usa il punto e virgola. Es.: Come è stato affermato di recente [Rossi 1992; Verdi 1991] Infine, nel caso di un volume tradotto in italiano, seguire il seguente ordine: anno originale di pubblicazione, trad it., anno dell'edizione italiana, pagine dell'edizione italiana. Es.: [Smith 1921, trad. it. 1968, 72] Nella bibliografia finale vanno in corsivo i titoli di volumi, saggi, contributi, articoli di rivista, voci di enciclopedia, titoli delle leggi, atti dei congressi. Vanno tra virgolette tutte le pubblicazioni periodiche. I nomi del luogo di pubblicazione vanno in lingua originale (Paris, London, Berlin e non Parigi, Londra, Berlino). Le voci bibliografiche vanno elencate in ordine alfabetico e costruite secondo il seguente ordine: cognome dell autore, iniziale del nome, anno di pubblicazione tra parentesi, titolo del lavoro. A seconda dei casi, seguiranno poi diverse indicazioni. Nel caso di volumi: Barbagli, M. (1984), Sotto lo stesso tetto, Bologna, Il Mulino. Nel caso di volumi tradotti:

24 Fiedler, L.A. (1966), Love and Death in the American Novel, New York, Dell; trad. it. Amore e morte nel romanzo americano, Milano, Longanesi, Nel caso di contributi a volumi collettanei: Pasquino, G. (1970), Lo sviluppo politico, in Antologia di scienza politica, a cura di G. Sartori, Bologna, Il Mulino, pp Nel caso di articoli di rivista: Kellner, M.M. (1975), Democracy, in Journal of Politics, XVIII, n. 4, pp Nel caso di documenti online. Von Lampe, K. (2009), Organized Crime Research, retrieved on 14 december 2009 from

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