MONITORAGGIO GLICEMICO. IP Pistolato Patrizia, Jessica Iacovacci
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- Leonzia Orsola Oliva
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1 MONITORAGGIO GLICEMICO IP Pistolato Patrizia, Jessica Iacovacci
2 AMBULATORIO INFERMIERISTICO Accettazione paziente rilevazione parametri e inserimento dati Ambulatorio medicazioni Screening piede diabetico Collaborazione con Medicina dello Sport e A.DI.MI per gestione palestra Educazione terapeutica
3 EDUCAZIONE TERAPEUTICA Definizione del diabete e sue complicanze Educazione ad uno stile di vita appropriato Corretta assunzione del farmaco Educazione alla somministrazione della terapia insulinica. Corretta tecnica dell uso del glucometro Corretto automonitoraggio glicemico Indicazioni relative agli obiettivi glicemici L attività educativa richiede tempo e deve essere effettuata in ambiente tranquillo.
4 LA TERAPIA INSULINICA COME FARE E PERCHE?
5 COME PUO ESSERE SOMMINISTRATA L INSULINA? Con la siringa Con la penna preriempita ricaricabile (in via di esaurimento) Con la penna preriempita monouso (in utilizzo anche in ambiente ospedaliero) Con il microinfusore.
6 CARATTERISTICHE della PENNA PRE-RIEMPITA Facile da insegnare, facile da usare Facile da iniettare Minore forza d iniezione 1 80U con incrementi di 1 o ½ Unità Diversi colori per una più facile differenziazione Minor possibilità di errore nella somministrazione del dosaggio Minor spreco
7 CONSERVAZIONE DELL INSULINA L insulina in uso va conservata a temperatura ambiente, non esposta a luce diretta, a fonti di calore o temperature ambientali elevate. Rimane cosi inalterata per un mese. Se in uso e mantenuta in frigorifero, rimane stabile per 3 mesi. L insulina non ancora utilizzata deve essere conservata in frigorifero a temperatura compresa tra i 2-8 C. Rimane stabile fino alla sua scadenza. non deve essere congelata.
8 Insuline in commercio Insuline regolari Humulin R Actrapid Insuman R Insuline analoghi rapidi Humalog (LISPRO) Novorapid (ASPART) Apidra (GLULISIN) Insuline intermedie Humulin I (regolare protaminata) Protaphane (regolare protaminata) Insuline analoghi lenti Lantus (Glargine) Levemir (detemir) Humalog basal (lispro protaminata)
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12 SITI DI INIEZIONE DI INSULINA Le iniezioni devono essere eseguite nel tessuto sottocutaneo: Addome: consigliato per insuline ad azione rapida ed ultrarapida, Braccia: la zona laterale esterna per insulina ad azione rapida, Cosce: la zona laterale esterna per insuline ad azione intermedia o lenta
13 Scelta e gestione dei dispositivi AGO CORTO AGO STANDARD AGO LUNGO
14 L assorbimento dell insulina nel SC è indipendente dalla profondità dell iniezione* Pelle (cute) Ago corto SC (sottocute) Ago standard Ago lungo Muscolo * S. Schwartz et al (Clinical Therapeutics vol. 26 No 10, ) G. Kreugel et al (European Diabetes Nursing vol. 4 Issue 2, 51-55) L. J. Hirsch et al (CMRO vol. 26 n 6, )
15 La ROTAZIONE corretta: usare tutte le sedi
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17 MONITORAGGIO GLICEMICO
18 AUTOMONITORAGGIO:si riferisce alla misurazione delle glicemie capillari mediante l utilizzo di un glucometro, effettuate dal paziente o dai suoi familiari, al di fuori del contesto ospedaliero. AUTOCONTROLLO: si riferisce all interpretazione dei risultati ed ai conseguenti interventi terapeutici volti al migliorarlo.
19 AUTOCONTROLLO L autocontrollo è da intendersi come un vero e proprio strumento terapeutico da prescrivere secondo precise indicazioni e modalità e con la scelta degli strumenti ritenuti più idonei da parte del diabetologo e/o del MMG, dove sia stato istituito un regime di assistenza integrata. Tale prescrizione deve essere in ogni caso preceduta da un addestramento pratico strutturato da parte del personale sanitario ed accompagnata da un sistema di distribuzione capillare assimilabile per efficienza a quello dei farmaci Standard Italiani per la cura del diabete, 2010
20 AUTOCONTROLLO E una componente importante nella gestione della malattia diabetica,sia per ottenere un buon controllo metabolico,sia per ridurre il rischio di ipoglicemie nel diabete di tipo 1. (Livello di evidenza I,Forza della raccomandazione B) L autocontrollo glicemico domiciliare,con diversa frequenza di misurazione,e utile per i pazienti con diabete di tipo 2 in terapia orale o dietetica solo in presenza di un adeguata azione educativa e di un intervento strutturato e attivo nelle modifiche della terapia. (Livello della prova II,Forza della raccomandazione B)
21 AUTOCONTROLLO L uso dell autocontrollo per raggiungere un obiettivo glicemico il più possibile vicino alla normalità consente di ridurre il rischio di complicanze microangiopatiche nel diabete di tipo 1 (Livello di evidenza I, Forza della raccomandazione A)
22 Studio Roses L importanza dell educazione svolta principalmente dalla figura dell infermiere è stata dimostrata anche dallo studio ROSES che ha evidenziato che la strategia educazionale ad opera del team diabetologico è associata a: -un incremento della frequenza del monitoraggio -un miglioramento del compenso metabolico -modifica dello stile di vita (riduzione del peso corporeo)
23 AUTOCONTROLLO GLICEMICO Aiuta a conoscere in diversi momenti della giornata i livelli della glicemia Mette nelle condizioni di rilevare le ipoglicemie Permette una attenta gestione delle iperglicemie Ha un valore educativo perché permette di mettere in relazione il valore della glicemia con il dosaggio dell insulina, con l alimentazione e l esercizio fisico
24 Autocontrollo.Autogestione Costituisce attualmente uno strumento efficace per la gestione piu completa del diabete, ma e importante che sia effettuato da un paziente formato e motivato. Il paziente va seguito nel suo percorso educativo per essere in grado prima di autocontrollarsi e poi di autogestirsi. Cio presuppone un rapporto di fiducia e di collaborazione fra il paziente e il team diabetologico Miglioramenti nell autogestione sono stati registrati dal sesto mese dall avvio di un programma di educazione.
25 educare all autocontrollo Valutare le conoscenze attuali- far fare Illustrare corretta tecnica per il prelievo del campione di sangue Illustrare come applicare il campione di sangue capillare sulla striscia reattiva Illustrare come gestire i dispositivi dopo l uso. Ricordare di portare al prossimo controllo il diario e il glucometro L autocontrollo glicemico deve essere considerato come vero e proprio strumento terapeutico e quindi deve essere prescritto dal diabetologo o dal MMG
26 SCELTA DEL GLUCOMETRO Nuova Norma ISO /FDIS del 2013 Impone che il 95% dei risultati ricada nel range compreso tra ± 15 mg/dl per glicemie inferiori a 100 mg/dl oppure nel range compreso tra ± 15% se la glicemia è 100 mg/dl. Inoltre il 99% delle misurazioni ottenute deve ricadere nelle zone A e
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28 Caratteristiche richieste ad un glucometro Accuratezza Precisione L accuratezza : concordanza tra glicemia capillare e quella determinata in laboratorio. Precisione : capacità dello strumento di fornire lo stesso valore glicemico su piu misurazioni effettuate sullo stesso campione, contenente una data quantita di glucosio. Quelli che hanno accuratezza e precisione elevata sono i piu affidabili.
29 Scelta del glucometro Fattori interferenti: -sistema (strisce reattive,tipo di glucometro) -utilizzatore -endogeni -esogeni -ambientali (temperatura, altitudine, umidità)
30 Fattori endogeni ed esogeni Ematocrito Bilirubina, urea Creatinina Trigliceridi, colesterolo Maltosio Galattosio Icodextrina Xilosio Paracetamolo Acido ascorbico O2 terapia
31 SCELTA DEL GLUCOMETRO:INTERFERENZE SUL RISULTATO FINALE Nella nuova normativa 2013 vengono forniti Livelli di accettabilità per poter dichiarare l esclusione delle possibili interferenze (+/10 mg/dl e +/- 10% rispetto al campione di controllo) a livelli definiti di apposite linee guida. (Clinical Chemistry EP 7-A2 Guide line)
32 Fattori legati all utilizzatore Dimensioni Allarmi acustici Tipo di display Codice Praticità (tempo di esecuzione) Con calcolatore di bolo Scarico dati Chetonemia Diario e note Scelta personalizzata Tipo di pungidito
33 I GLUCOMETRI NON SERVONO PER FARE DIAGNOSI MA SONO UNO STRUMENTO DI AUTOGESTIONE Portare il diario glicemico ad ogni controllo Se variazioni glicemiche notevoli capirne i motivi e segnarli in diario. Se variazione di dieta o attivita fisica segnalarle in diario Portare glucometro Eseguire autocontrollo come richiesto dal diabetologo/mmg
34 Verifica del glucometro Verifica funzione (batterie strisce scadenza-codificaconservazione-pulizia) Verifica secondo le modalita indicate dalla ditta produttrice ( soluzione di controllo). viene sostituito con medesimo modello se ancora in uso o con altro prodotto simile della stessa azienda. Il cambio del glucometro viene registrato in cartella my.star dal personale infermieristico e il medico provvede ad aggiornare il piano di cura web care.
35 Quanti controlli fare? I Controlli devono essere pianificati dal medico in base alle caratteristiche del paziente, al tipo di diabete, al tipo di terapia ipoglicemizzante, alla condizione clinica del paziente (periodi di scompenso glicemico). PROGRAMMA DI CURA PER FORNITURA PRESIDI (Dgr n 1067 del 28 giugno 2013)
36 Programma di cura per i dispositivi Sola dieta MAX 100 anno ADO che non inducono ipoglicemie MAX 100 anno ADO che inducono ipoglicemie MAX 200 anno Diabete gestazionale-sola dieta MAX 400 Diabete gestazionale-insulino MAX 1800 Insulina a rilascio prolungato con o senza ADO MAX 400 Insulina prandiale con o senza basale MAX 1800 Basal Bolus o microinfusore o età compresa tra 6 e 18 MAX 3000 Dibete in condizione di squilibrio glicemico o malattia intercorrente Diabete tipo 2 di nuova diagnosi Supplemento di 100 strisce al mese Supplemento 100 strisce al mese per 6 mesi
37 DIABETE GESTAZIONALE: max.400 strisce durante tutta la gravidanza ; 2 controlli al giorno Prima di colazione 1h dopo colazione Prima di pranzo 1h dopo pranzo Prima di cena 1h dopo cena 1 X X 2 X X 3 X X 4 X X 5 X X 6 X X
38 DIETA O FARMACI CHE NON INDUCONO IPOGLICEMIA. 100 strisce annue; 2 CONTROLLI A SETTIMANA Prima di colazione 2h dopo colazione 1 X X Prima di pranzo 2h dopo pranzo Prima di cena 2h dopo cena 2 X X 3 X X 4 5 6
39 FARMACI CHE POSSONO INDURRE IPOGLICEMIE 200 strisce annue; CIRCA 4 CONTROLLI A SETTIMANA. Prima di colazione 2h dopo colazione Prima di pranzo 2h dopo pranzo Prima di cena 2h dopo cena 1 X X X X 6
40 1 INSULINA BASALE+ IPOGLICEMIZZANTI ORALI: 400 controlli annui (1 al giorno mediamente) Prima di colazione 1 x 2h dopo colazione Prima di pranzo 2h dopo pranzo Prima di cena 2h dopo cena 2 x 3 x 4 x 5 x x 6 x
41 INSULINA PRANDIALE SENZA BASALE: n max 1800 strisce annue Prima di colazione 2h dopo colazione Prima di pranzo 2h dopo pranzo Prima di cena 2h dopo cena 1 x x x 2 x x x 3 x x x 4 x x x 5 x x x 6 x x x x x x
42 TERAPIA BASAL BOLUS max 3000 strisce annue Prima di colazione 2h dopo colazione Prima di pranzo 2h dopo pranzo Prima di cena 2h dopo cena 1 X X X X 2 X X X X 3 X X X X 4 X X X X 5 X X X X 6 X x X x X X
43 CONCLUSIONE : FONDAMENTALE IL RUOLO DEL TEAM DIABETOLOGICO RASSICURARE ISTRUIRE DIMOSTRARE MOTIVARE VALUTARE
44 GRAZIE BUON LAVORO A TUTTI
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