L Unione dei Comuni della Bassa Romagna augura a tutti i lettori un buon Natale e un felice alla gentile famiglia.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L Unione dei Comuni della Bassa Romagna augura a tutti i lettori un buon Natale e un felice 2009. alla gentile famiglia. www.labassaromagna."

Transcript

1 .. alla gentile famiglia Poste italiane Tassa pagata I.S.I. DC/DCI/3250/2003/C Ravenna La Rocca - Periodico dell Amministrazione comunale di Lugo anno XXXI n.6 dicembre 2008 direttore responsabile Adriano Guerrini Unione.Info BUON COMPLEANNO UNIONE Sta per concludersi un anno ricco di novità e di attività importanti per la nostra comunità. Il 2008 ha visto le nostre amministrazioni costituire l Unione dei Comuni della Bassa Romagna con l obiettivo di dare più forza alla democrazia dei Comuni e qualificare i servizi. L istituzione dell Unione ha rappresentato una svolta fondamentale per il governo del nostro territorio. Al termine del suo primo anno di vita è già possibile tirare le somme dei primi risultati ottenuti: l Azienda per i servizi alla persona (Asp), nata per gestire i servizi socio sanitari; il Patto per lo sviluppo, firmato nel luglio scorso dall Unione e dalle forze economiche e sociali del territorio, che delinea le principali linee strategiche cui dovrà ispirarsi lo sviluppo del sistema economico, sociale e produttivo della Bassa Romagna nei prossimi anni; il Piano strutturale comunale (Psc) elaborato in forma associata dai nostri Comuni, dopo un imponente lavoro di condivisione e collaborazione con gli uffici tecnici, gli enti, le associazioni e gli ordini professionali e di partecipazione dei cittadini. Tutto ciò ha convogliato sull Unione una quantità maggiore di finanziamenti pubblici. L Unione si è rivelata perciò una scelta positiva che va portata avanti e fatta crescere, in considerazione anche dell emergenza economica attuale. Le sempre maggiori difficoltà dei Comuni, aggravate dalla nuova finanziaria, impongono l esigenza di consolidare questo percorso con allo scopo di ottimizzare l utilizzo delle risorse disponibili, a favore di tutti i Comuni aderenti all Unione. Per il 2009 sono previste azioni volte ad incrementare gli interventi per la crescita della coesione sociale del nostro territorio (sostegno alle famiglie, lotta alle nuove povertà, politiche per il lavoro), per il risparmio energetico e per lo sviluppo dell apparato produttivo (trasferimento tecnologico alle imprese grazie anche allo sportello locale di Centuria RIT). Sarà inoltre obiettivo determinante portare fino in fondo l azione di semplificazione amministrativa e innovazione già avviata dall Unione, favorendo una maggior partecipazione dei cittadini e delle imprese al governo delle nostre realtà. Abbiamo celebrato nel 2008 il 60 della Costituzione della Repubblica italiana. La Costituzione è un punto fermo per tutti noi, per i valori che rappresenta; all interno di questi valori, l evoluzione istituzionale verso forme che comportano un avvicinamento e una relazione più stretta fra cittadini e Stato è un principio che va assunto e sviluppato e che può rafforzare l architettura democratica, partecipativa ed unitaria della nostra società nata dalla Resistenza e costruita nella libertà. Il Presidente dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna Raffaele Cortesi L Unione dei Comuni della Bassa Romagna augura a tutti i lettori un buon Natale e un felice 2009

2 DIRITTI D AL CURARE AL PRENDERSI CURA Avviato il nuovo Piano Sociale di zona per la Salute e il Benessere Il Piano Sociale di Zona per la Salute e il Benessere porta all attenzione di chi programma, la necessità di valorizzare il sistema integrato di servizi sociali e sanitari per la realizzazione di un nuovo welfare equo e radicato nella comunità locale e in grado di rispondere a bisogni complessi di presa in carico ed accompagnamento di un cittadino consapevole e responsabile della propria salute. Con questo obiettivo si è avviata nel mese di ottobre la programmazione del Piano per il triennio che vede al lavoro gli operatori dei servizi sociali e sanitari, la scuola, l Azienda di servizi alla persona (Asp), la cooperazione sociale e le associazioni del volontariato, oltre a sindaci, assessori e professionisti della sanità. Oltre 400 iscritti suddivisi per gruppi tematici che si occupano di Famiglia e Minori, Giovani, Anziani e Disabili, Inclusione sociale e povertà. La programmazione avviene secondo un approccio integrato non solo tra servizi e interventi sociali e sanitari ma tra questi e tutta la sfera degli interventi e dei contesti che incidono sul benessere dei cittadini (sistema della formazione, politiche abitative, sicurezza, lavoro, qualità e stili di vita, ecc.). I bisogni della società infatti, sempre più articolati e complessi, non consentono risposte settoriali, per la malattia e per il disagio sociale, ma richiedono risposte unitarie che considerino la persona nella sua globalità e nel suo contesto familiare e sociale. Da qui discende una nuova e diversa modalità di concepire le azioni di sostegno alle persone più fragili: dal curare al prendersi cura, da servizi di attesa a servizi proattivi (capacità di anticipare futuri problemi, esigenze, cambiamenti), da servizi che aiutano a servizi che aiutano chi aiuta. I lavori, coordinati dall Ufficio di Piano per l Integrazione Socio Sanitaria dell Unione della Bassa Romagna, porteranno ad approvare nel Comitato di distretto sanitario e nei Comuni l insieme degli obiettivi di salute e benessere da raggiungere nel prossimo triennio e i progetti attuativi da realizzare nell anno 2009 con il concorso di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito alla redazione del Piano. I progetti, concreti e operativi, prevedono anche le risorse economiche e umane necessarie, i tempi di realizzazione e le fonti di finanziamento (comunali, regionali, provinciali, dello Stato e del privato no-profit) che concorreranno a sostenerne i costi. In un quadro di risorse ridotte e di bisogni crescenti sarebbe bello poter parlare di sviluppo anche quantitativo dei Servizi complessivamente rivolti al Sociale, ma questo sembra più difficile oggi che assistiamo alla consistente riduzione di risorse destinate dal Governo Centrale a Sanità e Sociale. Tuttavia l impegno assunto dalle Amministrazioni è comunque quello di mantenere per il nostro territorio il livello attuale dei servizi erogati, lavorando sulla qualità e sull equità dell accesso, rafforzando i percorsi di concertazione, coprogettazione e cogestione già avviati con il Volontariato e con il Terzo Settore. Punto di riferimento per le risorse disponibili per la programmazione sono i costi sostenuti nel 2008 dal nostro territorio per il mantenimento dei servizi. Si tratta di somme ingenti che rappresentano il maggior investimento delle Amministrazioni Pubbliche sui bilanci di spesa corrente euro complessivamente spesi per gli interventi sociali nel 2008, di questi provenienti da risorse proprie dei Comuni, dall Ausl, dal Fondo Regionale per la non autosufficienza, dalla Provincia, dalla Regione e dallo Stato a cui si aggiungono le rette pagate dagli utenti dei servizi e altre entrate derivate da donazioni, sponsorizzazioni e altri Enti. Va ricordato da ultimo, ma non in ordine d'importanza, il ruolo svolto dalle associazioni di volontariato e del no-profit, parte integrante della rete dei servizi socio-assistenziali del territorio che contribuiscono con un apporto fondamentale, sia in termini di risorse economiche che umane, alla realizzazione di tanti progetti e con azioni concrete di solidarietà e aiuto. CONTRIBUTI PER LE FAMIGLIE L Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha siglato un accordo con le organizzazione sindacali, Cgil, Cisl e Uil, per il sostegno alle famiglie in difficoltà economica. L accordo, firmato il 18 novembre scorso, prevede l erogazione di contributi economici alle famiglie che hanno un reddito annuo non superiore a euro da dichiarazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente Decreto legislativo n.109 del 31 marzo 1998). Ogni Comune predisporrà il bando e l apposita modulistica con le indicazioni su tempi e modalità di presentazione della domanda e erogazione del contributo, dandone adeguata pubblicizzazione. PER PRESENTARE LA DOMANDA: rivolgersi al Comune a cui è stata versata l addizionale IRPEF nell anno 2007 e richiedere il modulo da compilare COSA SERVE: modulo e documentazione reddito familiare ISEE QUANDO SCADE: le domande vanno presentate entro il 30 gennaio 2009 QUANDO VIENE EROGATO IL CONTRIBUTO: entro il 15 marzo 2009 Verificare le date sul bando _ Per ulteriori informazioni SPORTELLO SOCIALE ON LINE TUTTO QUELLO CHE C È DA SAPERE SUI SERVIZI SOCIALI E SOCIO SANITARI DELL UNIONE All interno del portale dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna, nella sezione Servizi in rete è consultabile una guida ai servizi Sociali e Socio Sanitari del territorio grazie alla quale ogni cittadino può conoscere non solo indirizzi delle sedi degli uffici e relativi orari di apertura e numeri telefonici ma anche, ad esempio, i requisiti e la documentazione necessari per accedere ai servizi e scaricare direttamente i moduli per le relative domande. Le informazioni sono aggregate in 9 diverse aree (Infanzia, Giovani, Famiglia, Casa, Disabili e non autosufficienza, ecc.), ognuna dotata di un semplice motore di ricerca. Le singole schede spiegano, ad esempio, cosa fare per iscrivere un bambino al nido, dove rivolgersi per vaccinarlo o per richiedere l erogazione dell Assegno di cura se un proprio familiare non è autosufficiente. Lo Sportello sociale on line non ha la pretesa di sostituire il contatto diretto con i Servizi alla persona del territorio ma è una porta di accesso virtuale ai Servizi che consente di abbreviare il percorso del cittadino rispetto al suo bisogno e che si integra con gli uffici reali presenti nel territorio dell Unione.

3 DAI PIANI DI ZONA UN PROGETTO CONTRO LA SOLITUDINE Tra gli obiettivi e i progetti prioritari del Piano Sociale di Zona vi è la necessità di avviare il monitoraggio delle persone fragili, sia per le condizioni ordinarie che per le situazioni di emergenza (ad es. variazioni climatiche, ma anche emergenze sanitarie - epidemie influenzali, emergenze infrastrutturali - black-out elettrici, ecc.). L individuazione della quota di popolazione anziana considerata fragile, ma ancora autosufficiente, è stata condotta nel 2007 tramite una ricognizione delle banche dati dell Ausl per la misura del rischio sanitario, combinata con i dati dei servizi sociali e della contemporanea condizione di solitudine anagrafica (desunta dalle anagrafi comunali). La mappatura è stata realizzata anche con la collaborazione di diversi soggetti: parrocchie, associazioni di volontariato, Croce Rossa (C.R.I.). È stato dunque possibile quantificare, in prima battuta, il numero delle persone considerate a rischio, stratificarlo per grado di fragilità, per procedere poi alla progettazione e realizzazione di una rete permanente di sorveglianza e protezione delle persone più a rischio, capace di attivarsi in tutte le situazioni di emergenza. La rete è composta da gruppi di volontari dell Associazione per l autogestione dei servizi e la solidarietà (Auser) che, nell ambito del Progetto Solitudine prendono in affidamento, mediante contatto telefonico, persone potenzialmente fragili, in genere anziani che vivono da soli e in condizione di vulnerabilità. Alla data odierna possiamo affermare che l esperienza è stata positiva poiché i rapporti di amicizia, che continuano nel tempo, sono stati instaurati con diversi anziani. IL TEMPO PERDUTO un aiuto per chi affronta i problemi della demenza La malattia di Alzheimer è la più frequente forma di demenza. Conoscere e capire se è presente un disturbo costituisce il primo passo per trovare gli aiuti indispensabili ad affrontare i profondi cambiamenti che questo determina. Da oltre quattro anni, all interno dei Servizi Assistenza Anziani dell AUSL, è presente a Lugo il Centro di Ascolto rivolto alle famiglie di persone affette da demenze. Si tratta di un segmento della rete dei servizi sociali e sanitari che offre aiuto e consulenza ai familiari e agli operatori che si prendono cura delle persone affette da deterioramento cognitivo. Gli obiettivi dell attività del Centro si organizzano in quattro aree di intervento: 1_ Sostenere il lavoro di cura di chi assiste. 2_ Adeguare e specializzare la rete dei Servizi diretti alle persone affette da demenza. 3_ Diffondere una corretta informazione e promuovere la qualità della vita nella popolazione anziana. 4_ Stimolare le capacità cognitive degli anziani. Durante questi anni sono state realizzate positive esperienze di Gruppi Formativi e Gruppi di Sostegno a cui partecipano numerosi familiari. I gruppi costituiscono importanti momenti di crescita e di confronto fra persone che condividono simili difficoltà e sono supportati dall assistenza e dalla consulenza di alcuni professionisti (psicologa, assistente sociale, geriatra) per imparare assieme, gli uni dagli altri, ad affrontare in modo più sereno e positivo le tante inevitabili difficoltà. ll Centro di Ascolto eroga inoltre trattamenti di Stimolazione Cognitiva rivolti a persone affette da diverse forme di deterioramento cognitivo lieve o moderato. La Stimolazione Cognitiva costituisce una forma di trattamento specialistico, non farmacologico, indicata per favorire l utilizzo ed il mantenimento temporaneo delle capacità cognitive e funzionali residue (memoria, linguaggio, attenzione, ecc.). Per ricevere tali trattamenti è necessaria una valutazione diagnostica specialistica ed un accertamento neuropsicologico che consenta di stabilire le capacità ancora presenti e quelle perse, in modo da personalizzare il più possibile gli interventi riabilitativi. Gli incontri sono realizzati in forma individuale, o per cicli a piccoli gruppi (6-8 persone) presso la Palestra della Mente che si trova a Lugo in via Cento, 44. Durante gli incontri le persone vengono coinvolte in attività orientate all utilizzo delle funzionalità residue ed attraverso modalità relazionali tali da alimentare la motivazione e promuovere esperienze gratificanti a sostegno dell autostima. Questa attività offre anche alle famiglie un tempo di sollievo dalle abituali attività di cura ed un luogo di riferimento, di apprendimento e di confronto tramite gli incontri periodici strutturati con gli operatori. A CHI RIVOLGERSI IN CASO DI BISOGNO: Centro di Ascolto di LUGO - c/o Servizio Assistenza Anziani Viale Masi, 22 lunedì e giovedì dalle ore 9 alle 11 Tel oppure lu.centroascolto@ausl.ra.it Negli altri giorni è attiva una segreteria telefonica. Nel corso dell estate 2008 la collaborazione col Servizio Assistenza Anziani si è allargata. Auser, grazie ai volontari di Lugo, Fusignano, Massa Lombarda, Bagnacavallo e Alfonsine, ha contribuito a monitorare le persone a rischio del Distretto lughese, nell ambito del progetto di prevenzione per le ondate di calore e il disagio bio-climatico. Gli intervistati dai volontari Auser sono stati 147, con età media di oltre 86 anni e, in 42, hanno espresso la volontà di essere contattati periodicamente per uno scambio di relazione e di socializzazione e per arginare il rischio della chiusura, sia mentale che fisica, all interno delle mura di casa. Tale monitoraggio risulta fondamentale per attivare tempestivamente l intervento degli operatori sociali e socio-sanitari laddove si registrasse un bisogno di assistenza, ed anche per verificare necessità di sostegno in attività quotidiane quali la consegna di farmaci, la spesa a domicilio, l accompagnamento ai luoghi di cura. Anche nel distretto lughese la prospettiva di vita continua ad allungarsi: al 31 dicembre 2007, le persone residenti ultra 74enni erano (13,8% del totale); gli ultra 84enni (4,03%); gli ultra 99enni 39 (0,04%); negli anni l aumento degli ultra 75enni è stata costante, anche se la percentuale non è aumentata grazie all incremento dei nuovi nati. Sono dati statistici certamente positivi, ma che richiedono il continuo rafforzamento dei servizi alla persona. I Comuni del Distretto lughese hanno avviato in questi anni un percorso che ha portato da una parte alla costituzione dell Unione della Bassa Romagna, strumento di governo e di programmazione delle politiche del territorio, e dall altro all avvio dell Azienda di Servizi alla Persone (ASP), strumento di gestione dei servizi sociosanitari. All interno di questa programmazione, che tiene conto anche della m u t a t a legislazione nazionale e regionale sui servizi sociali, i Comuni hanno recentemente approvato la convenzione che attribuisce all Unione le competenze e le funzioni relative alla SERVIZI SOCIALI LAVORI IN CORSO gestione di quella parte dei servizi sociali del territorio fino ad ora delegati all Azienda Usl di Ravenna, in virtù di un accordo stipulato oltre venti anni fa. A partire dal primo gennaio 2009 sarà dunque istituito, all interno dell Unione dei Comuni, l uffico Servizi Sociali e Socio-Sanitari che assumerà tutte le funzioni inerenti Famiglia, Minori, Disabili, Anziani e Vulnerabilità Sociale. Il processo ha rilevanza per quanto attiene gli aspetti organizzativi e di regolazione del sistema, senza mutare le modalità di accesso per i cittadini che continueranno a trovare nei singoli Comuni i servizi dei quali hanno fino ad ora fruito. Nulla viene modificato rispetto all attività degli Assistenti Sociali che prestano servizio nel territorio né la possibilità di trovare nell ambito del proprio Comune l interlocutore e la risposta ai bisogni di assistenza. Questa fase di avvio dei servizi sociali associati sarà accompagnata da una progressiva riorganizzazione e rafforzamento della presenza del servizio sociale sul territorio per le funzioni di ascolto degli utenti, risposta e presa in carico dei soggetti più deboli presso il rispettivo sportello sociale. Saranno invece unificate le attività di programmazione, gestione amministrativa e organizzazione della rete dei servizi. DIRITTI

4 DIRITTI ASP: UN AZIENDA AL SERVIZIO DEI CITTADINI Tali servizi dovranno garantire più equità, uno sviluppo della qualità delle prestazioni e una maggiore economicità nella gestione. Inoltre, per mantenere e rafforzare i legami con i territori, i Comuni sede di ex Ipab provvedono alla costituzione di organismi di partecipazione e di rappresentanza degli utenti (Comitati Locali), con compiti propositivi, consultivi e di promozione della solidarietà e dell attività di volontariato locale. Attualmente i servizi offerti, suddivisi per territorio comunale, sono i seguenti: CASA PROTETTA per anziani non autosufficienti Dove non diversamente precisato il numero è da intendersi in termini di utenti serviti LUGO BAGNACAVALLO FUSIGNANO CONSELICE COTIGNOLA CASA PROTETTA per anziani parz. autosufficienti 4 5 Il primo febbraio 2008 i Comuni di Lugo, Bagnacavallo, Fusignano, Conselice, Cotignola, Alfonsine, Massa Lombarda, Bagnara e Sant Agata sul Santerno, in conformità alla legge regionale n. 2 del 12 marzo 2003 hanno dato vita all Azienda pubblica di Servizi alla Persona denominata Azienda di Servizi alla Persona della Bassa Romagna, che ha sede a Bagnacavallo. I 9 Comuni del Distretto sono soci/proprietari dell Azienda, il cui obiettivo è la costruzione di un sistema territoriale di servizi sociali e socio sanitari più ampio, più efficiente e più qualificato governato dai Comuni. Con la costituzione dell Asp si ribadisce la volontà della politica locale di trattare in maniera diretta ed omogenea sul territorio dei 9 Comuni il delicato tema delle politiche relative al Welfare locale. L Asp dei Comuni della Bassa Romagna è un'unica Azienda Pubblica, all interno della quale sono confluiti oltre ai patrimoni anche i servizi (anziani, giovani e disabili) precedentemente gestiti dalle IPAB (ex Opere Pie) presenti nei diversi Comuni (Casa Protetta Sassoli e Ente per l Assistenza ai Minori di Lugo, Casa Protetta F.lli Bedeschi e Fondazione Pozzi Gaiani Forni Rotondi di Bagnacavallo, Casa Protetta Giovannardi e Vecchi di Fusignano, Casa Protetta Tarlazzi Zarabbini e Orfanotrofio Femminile di Cotignola, Casa Protetta Jus Pascendi di Conselice). L Asp dovrà produrre ed erogare servizi sul territorio sulla base dei programmi e degli indirizzi espressi dai Comuni e dall Azienda Unità Sanitaria Locale nell ambito di un sistema che dovrà essere capace di fornire risposte adeguate ai nuovi bisogni, in particolare a quelli derivanti dalla non autosufficienza. CENTRO DIURNO ASSISTENZIALE CENTRO NOTTURNO ASSISTENZIALE (progetto sperimentale) H0SPICE Residenza Sanitaria Assistenziale Servizio pasti (n. annuo) Comunità Alloggio Appartamenti protetti Assistenza domiciliare La rete dei servizi per anziani presente nel territorio comprende inoltre altre strutture gestite direttamente da singoli Comuni, da Cooperative e dall Ausl in raccordo con l Asp. _ Massa Lombarda: Casa protetta comunale - M. Geminiani 63 posti letto, Centro diurno 25 posti _ Alfonsine: Casa protetta comunale - A. Boari 60 posti letto, Centro diurno 25 posti; Casa protetta RSA - San Vitale 40 posti letto _ Conselice: RSA Ausl 18 posti letto L assistenza domiciliare gestita singolarmente e in associazione tra i Comuni serve attualmente oltre 200 utenti. Nel prossimo futuro l Asp dovrà attivare ed erogare nuovi ed ulteriori servizi in conformità alla pianificazione locale e secondo gli indirizzi che emergeranno dai Piani per il Benessere e la Salute in corso di discussione. Dovrà essere un punto di riferimento per gli enti locali all interno della rete dei servizi sia per la gestione che per lo sviluppo e l innovazione dell assistenza alla persona.

5 SOTTO ESAME LE OSSERVAZIONI AL PSC È giunto il momento di fare un primo bilancio delle osservazioni pervenute nell ambito del processo partecipativo in corso, con riferimento al Piano strutturale adottato dai Comuni della Bassa Romagna e dal Comune di Russi. _ ALFONSINE _ BAGNACAVALLO _ BAGNARA DI ROMAGNA _ CONSELICE _ COTIGNOLA _ FUSIGNANO _ LUGO _ MASSA LOMBARDA _ RUSSI _ S. AGATA SUL SANTERNO per un totale di 296 osservazioni È un dato significativo che ci riporta da un lato alla complessità della materia e, dall altro, rivela la particolare capacità dei soggetti attivi sul territorio dell Unione a partecipare alla definizione delle scelte urbanistiche. Molti dei temi affrontati sono da considerarsi generali per il territorio della Bassa Romagna, con particolare riferimento all esigenza di contenere le destinazioni commerciali e di razionalizzare la mobilità in relazione al rischio legato all inquinamento acustico (circonvallazioni, assi strategici, ecc.). Le osservazioni prendono in considerazione inoltre i temi della Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale e il Piano della zonizzazione acustica. Altri temi trattati dalle osservazioni consistono sinteticamente in riperimetrazioni e in semplici correzioni grafiche. Sono intervenute diverse associazioni economiche e sociali, consulte, gruppi consiliari e partiti su diversi temi. Si valuta pertanto che vi sia stato un buon livello di partecipazione. Il gruppo tecnico è già attivo per l organizzazione della sintesi sulle osservazioni in forma strettamente coordinata, in vista della definizione delle controdeduzioni e dell approvazione del PSC in accordo fra Comuni e Provincia. Nel frattempo è stato avviato il lavoro di gruppo sul Regolamento urbanistico edilizio (RUE) e sul Piano operativo comunale (POC) che andranno successivamente a comporre il quadro urbanistico nei vari Comuni, in sostituzione del vecchio Piano regolatore. PIANO STRUTTURALE COMUNALE (PSC) È lo strumento di pianificazione urbanistica generale che deve essere disposto per delineare le scelte strategiche, di assetto e sviluppo e per tutelare l integrità fisica ed ambientale e l identità culturale del territorio. Il PSC, in particolare, valuta la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali e antropiche presenti nel territorio e ne indica le soglie di criticità. Fissa inoltre i limiti e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili. Individua le infrastrutture e le attrezzature di maggiore rilevanza per dimensione e funzione. Classifica il territorio comunale in urbanizzato, urbanizzabile e rurale. Individua gli ambiti del territorio comunale e definisce caratteristiche urbanistiche e funzionali degli stessi stabilendo gli obiettivi sociali, culturali, ambientali, morfologici e i relativi requisiti prestazionali. Definisce le trasformazioni che possono essere attuate attraverso intervento diretto in conformità alla disciplina generale del RUE. REGOLAMENTO URBANISTICO E EDILIZIO (RUE) Contiene la disciplina generale delle tipologie e delle modalità attuative degli interventi di trasformazione nonché delle trasformazioni d uso. Il regolamento contiene norme attinenti le attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, comprese le norme igieniche di interesse edilizio e la disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli altri elementi che caratterizzano l ambiente urbano. Il Regolamento Urbanistico e Edilizio deve essere conforme alle previsioni del Piano Strutturale Comunale (PSC) ed è valido a tempo indeterminato. Il RUE contiene inoltre: a) la definizione dei parametri edilizi ed urbanistici e le metodologie per il loro calcolo; b) la disciplina degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione; c) le modalità di calcolo delle monetizzazioni delle dotazioni territoriali. PIANO OPERATIVO COMUNALE (POC) È lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell arco temporale di cinque anni. Il POC è predisposto in modo conforme alle indicazioni previste nel Piano Strutturale Comunale (PSC) e non può modificarne i contenuti. Contiene nello specifico l assetto urbanistico, le destinazioni d uso, gli indici di edificabilità dei suoli, le modalità di attuazione, le dotazioni territoriali (es. verde pubblico, parcheggi, ecc), la localizzazione di opere e servizi pubblici. Con la Legge Regionale dell Emilia-Romagna 20/2000 questi tre strumenti sostituiscono il vecchio PRG A CHE PUNTO SIAMO 2007 _ Apertura della Conferenza di pianificazione con la presentazione degli elaborati tecnici (14 giugno) _ Avvio della campagna informativa e di partecipazione _ Costituzione di tavoli paralleli per la definizione degli accordi territoriali _ Chiusura della Conferenza di Pianificazione (27 settembre) e acquisizione delle osservazioni _ Elaborazione del Piano 2008 _ Adozione dei piani strutturali nei 10 consigli comunali _ Pubblicazione e raccolta osservazioni di cittadini e Associazioni _ Costituzione gruppo di lavoro sul RUE e POC 2009 _ Controdeduzioni e approvazione del PSC nei Consigli comunali _ Redazione di POC erue BASSA ROMAGNA A COLPI DI RUOTA nuovi percorsi e più sicurezza per chi va in bici Valorizzare l uso della bicicletta è già da tempo una priorità per i Comuni dell Unione, tanto che ultimamente sono state promosse molte azioni concrete sia a livello di pianificazione che turistico. Non a caso la bicicletta è stata scelta come simbolo della Bassa Romagna; nel corso di Expo 2008 i Sindaci dei Comuni della Bassa Romagna si sono presentati allo stand dell Unione in bicicletta, un atto che intendeva sottolineare l impegno delle Amministrazioni su questo fronte e l importanza che l uso della bicicletta ha per la salute e per contenere il tasso di inquinamento. Non solo, la serata ha rappresentato anche l occasione per presentare uno studio prodotto dall Ufficio di Piano associato dell Unione, in cui sono raccolti dati esaustivi sullo stato delle piste ciclabili esistenti e sono formulate le proposte di intervento da realizzare sia nel breve che nel lungo periodo. Lo studio mostra chiaramente che nel territorio della Bassa Romagna la percentuale di utilizzo della bicicletta per motivi di studio o di lavoro si attesta attorno al 30% degli spostamenti brevi fino a 15 minuti e la domanda è in aumento. Per questa ragione la realizzazione di una rete ciclabile, attraverso il completamento e la riqualificazione dell attuale assetto, diventa una priorità per l intero progetto di organizzazione della mobilità. Le ipotesi di intervento sono articolate in base al tipo di percorso. Le priorità sono state individuate lungo il corridoio della S.Vitale, nei tratti di collegamento tra Massa Lombarda, S.Agata, Lugo e Bagnacavallo, dove si concentrano la maggior parte dei servizi, delle attività e delle residenze, e sugli argini dei fiumi Santerno e Senio. La pianificazione mostra che nel complesso l intero territorio della Bassa Romagna possiede attualmente un patrimonio di circa 190 km tra piste ciclabili e percorsi cicloturistici. Il potenziamento previsto porterebbe la Bassa Romagna a collocarsi nei primi posti in Regione per estensione chilometrica dei percorsi ciclabili. TERRITORIO

6 ANIMALI E PADRONI UNA CAMPAGNA CONTRO IL RANDAGISMO E PER PROMUOVERE LA SALUTE DEL CANE AMBIENTE I Comuni dell Unione della Bassa Romagna si sono impegnati in una corale campagna per promuovere l uso del chip identificativo per gli amici a 4 zampe. Attraverso la distribuzione gratuita del microchip presso le anagrafi canine dei Comuni, si è voluto infatti dare un forte segnale per la prevenzione del randagismo e allo stesso tempo sensibilizzare alla cura dei propri animali tutti coloro che posseggono un cane. Sono stati assegnati 348 chip e si sono registrate molte richieste di informazione, approfondimenti e visite dal veterinario degli amici di casa. Buono il risultato ottenuto: inizia in questo modo la prima azione coordinata dei Comuni della Bassa Romagna sulle tematiche ambientali. L Unione dei Comuni della Bassa Romagna infatti non possiede un servizio ad hoc, ma un tavolo di coordinamento composto da un gruppo di lavoro che cerca di concertare politiche comuni per le principali tematiche ambientali, dalle zanzare, alla salute degli animali e dell ambiente che ci circonda. Il lavoro che è stato fatto e che si sta ancora facendo acquista un valore aggiunto in virtù del fatto che a seguito dell ordinanza del 6/8/2008 del Ministero della Salute, che obbliga tutti i proprietari di cani all identificazione e alla registrazione dei propri animali, saranno presto attivate misure di controllo a campione ed eventuali sanzioni. Le politiche per la cura degli animali e contro l abbandono hanno conosciuto un imponente aumento negli ultimi anni, grazie anche all impegno di associazioni di volontariato, fino ad ottenere un riconoscimento legislativo per la dignità degli animali e pene severe contro le molestie e l abbandono, che oltre a rappresentare segno d inciviltà sono spesso causa di pericolo per altre persone. Segno di questo cambiamento in atto, il consolidamento dell anagrafe canina regionale ( e la nascita dell anagrafe canina nazionale, ovvero il registro dei cani identificati con microchip o tatuaggio in Italia. Si tratta di una banca dati, realizzata dal Ministero della Salute in stretta collaborazione con le amministrazioni regionali e alimentata dalle singole anagrafi territoriali, che intende fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione di un cane smarrito e il suo legittimo proprietario. Secondo i dati Istat, nel 2000 in Italia il 38,7% delle famiglie possedeva uno o più animali; di cui il 21,4% si riferiva a cani. Nei Comuni dell Unione il 36% delle famiglie residenti risulta avere una cane iscritto all anagrafe canina, ma il dato dovrebbe crescere per effetto della nuova campagna di prevenzione per recuperare una certa quota di mancate iscrizioni. Per ottenere tale risultato sarà perciò necessario ulteriore impegno e la messa in campo di nuove iniziative e azioni di informazione e prevenzione, condividendo le esperienze e affinando le metodologie di lavoro.

7 UN GATTO PER AMICO UNA NUOVA STRUTTURA A CURA DI TEAM Nel mese di novembre Team S.p.A. ha deliberato una convenzione con l Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) di Lugo per la gestione della nuova infermeria felina realizzata presso il canile comprensoriale di Bizzuno. Tale provvedimento è il frutto di un lavoro di studio del gruppo di lavoro costituito da tecnici ed assessori all Ambiente dei 9 Comuni dell Unione della Bassa Romagna, presieduta dal Sindaco di Bagnacavallo Laura Rossi. Potranno usufruire dell infermeria: _ gatti incidentati recuperati sul territorio della Bassa Romagna, per il tempo necessario alla cura e alla restituzione ai legittimi proprietari o all affidamento ad eventuali richiedenti; _ cuccioli di gatti abbandonati comprese, se ritrovate, le loro madri; _ gatti provenienti da colonie feline pubbliche necessitanti di cure sanitarie o sterilizzazione. Presso l infermeria felina potranno essere ricoverati esclusivamente gatti con accertate abitudini domestiche per comprovati motivi sanitari attestati da medici veterinari. I gatti liberi potranno essere ricoverati presso la struttura solo per il tempo necessario al trattamento sanitario. Nella convenzione, che avrà durata sperimentale di un anno è previsto che l ENPA accudisca gli animali provvedendo a tutte le loro esigenze e necessità (somministrazione cibo e acqua potabile, accurata pulizia individuale e ambientale, sgambatura, attività di relazione, ecc.) garantendo un servizio di ricezione ed assistenza. Tutto questo in stretta relazione con il Servizio Veterinario dell Ausl e con i Veterinari Liberi Professionisti. L apertura al pubblico sarà garantita con un orario giornaliero deciso da ENPA, compatibile alle attività della struttura. L inaugurazione della struttura, prevista il 31 gennaio alle ore 15 presso il Canile comprensoriale di Bizzuno, rappresenterà anche l occasione per allestire una mostra fotografica dedicata ai gatti (selezione di scatti felini da C è sempre un cane concorso nazionale di fotografia sugli animali) e sarà disponibile il nuovo calendario 2009 Un anno a quattro zampe di Enpa e Cinoservizio. Un cane per amico LE INIZIATIVE DEL CANILE COMPRENSORIALE DI BIZZUNO PER FAVORIRE LE ADOZIONI Il canile comprensoriale di Bizzuno è stato realizzato nel 1994 a servizio dei Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e S. Agata sul Santerno, i quali ne hanno affidato la proprietà e la gestione a TEAM spa. L Associazione di Volontariato Cinoservizio di Lugo si occupa degli animali che si trovano nel canile, in collaborazione con altre associazioni di volontariato del territorio lughese come l ENPA ed il Corpo Guardie Zoofile e dell Ambiente. La capacità ricettiva ordinaria del canile è di 120 cani con un tetto massimo di 160. TOTALE CANI ENTRATI IN CANILE TOTALE CANI RESTITUITI AI PROPRIETARI TOTALE CANI ADOTTATI Gli esiti del comportamento incivile ed irresponsabile dell abbandono si riflettono anche a carico del Bilancio dei Comuni che devono sostenere i costi per il mantenimento degli animali e della struttura, nonostante l apporto cospicuo delle Associazioni di volontariato (18 volontari che prestano a favore del canile 6000 ore di servizio all anno). Gli obiettivi per il futuro sono di ridimensionare la popolazione all interno del canile, fermare gli abbandoni attraverso il controllo, la prevenzione e l informazione, incentivare le adozioni, per ridurre i costi di gestione e rendere il canile un luogo piacevole, adatto per le famiglie e per le scuole, integrato con le nostre comunità. Per incentivare le adozioni inoltre è stata promossa dall Associazione di volontariato e da Team spa, l iniziativa Un cane per amico, che attraverso le pagine del portale della Bassa Romagna, vuole portare nelle case le immagini e le storie dei cani ospiti del canile. È possibile adottare gratuitamente i cani delle foto o altri loro colleghi : gli ospiti del canile sono tutti vaccinati, sverminati, microcippati, le femmine sono sterilizzate. Inoltre se non si dispone dello spazio necessario è anche possibile adottare un amico a distanza AMBIENTE CANILE COMPRENSORIALE DI LUGO Via Carrara della Cassa - Bizzuno di Lugo ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO: Dal lunedì al venerdì: 10:30-13:00 e 15:00-18:00 Sabato: 15:00-18:00 Domenica e festivi: chiuso Telefono: Per Emergenze:

8 ECOMOMIAUN PATTO PER LA SOSTENIBILITÀ E LO SVILUPPO Le linee strategiche per il sistema economico, sociale e produttivo della Bassa Romagna intendono svolgere in modo convergente per il raggiungimento degli 25 luglio 2008 Il 25 luglio 2008 è stato firmato il Patto per la sostenibilità dello sviluppo della Bassa Romagna. Il documento rappresenta l atto conclusivo della voluminosa documentazione elaborata in preparazione della Conferenza economica. La firma del Patto segna un momento molto importante del rapporto di collaborazione tra l Unione dei Comuni della Bassa Romagna e le forze economiche e sociali del territorio. Dopo un intenso periodo di concertazione si è giunti, con il contributo determinante di tutte le componenti produttive, alla definizione delle principali linee strategiche cui dovrà ispirarsi lo sviluppo del sistema economico, sociale e produttivo della Bassa Romagna nei prossimi anni. In primo luogo l obiettivo che si vuole perseguire è quello di un modello di sviluppo sostenibile, attento ai problemi ambientali e rispettoso dei principi di coesione ed inclusione sociale, in coerenza con la filosofia di una nuova società della conoscenza e del sapere. Una società quindi in grado di proporsi basi culturali più evolute, utili ad una concezione del territorio come Territorio Socialmente Responsabile (TSR). Le linee di intervento si articolano su più livelli, a partire dalle esigenze logistiche ed infrastrutturali del territorio funzionali allo sviluppo economico, fino alla necessità di promuovere iniziative di sviluppo ambientale sostenibile e di innovazione tecnologica, in cui abbiano un ruolo centrale il valore del lavoro, la sicurezza e la competitività delle imprese. La qualità dei servizi, la sicurezza sociale, il sostegno all impresa, la salubrità degli ambienti di lavoro, la difesa del territorio, l attenzione ai bisogni della popolazione, il superamento della precarietà, la difesa del potere d acquisto, con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, sono tutti aspetti inscindibili dell idea di sviluppo economico sostenibile che gli attori del Patto intendono assumere quale obiettivo comune per la Bassa Romagna. Le caratteristiche strutturali del sistema economico e sociale impongono una politica di indirizzo ed attrazione di investimenti che i firmatari del Patto, pur nel rispetto dei diversi ruoli e delle competenze, obiettivi in esso contenuti. Il punto di convergenza è costituito dalla necessità, pur nell attuale fase di recessione economica, di sostenere le performance competitive del nostro territorio, all interno del sistema regionale e provinciale. A tale scopo sono state individuate le principali azioni su cui impostare l attività dei prossimi anni, così sintetizzabili: _ dotare il territorio di una moderna ed efficiente rete infrastrutturale (viaria e ferroviaria), secondo le linee tracciate dai documenti di programmazione della Provincia di Ravenna e recepite nel Documento preliminare al PSC, definendo priorità e tempi; _ orientare la crescita economica nella direzione di uno sviluppo ambientale sostenibile, in cui abbiano un ruolo centrale il valore del lavoro, la sua sicurezza e la competitività delle imprese in coerenza con le linee indicate nel PSC e nei relativi allegati; _ favorire la competitività delle imprese promuovendo i processi di innovazione dell intero apparato produttivo, di sostegno al trasferimento tecnologico e di promozione dell economia della conoscenza, anche al fine di assicurare nuove opportunità di impiego alle generazioni più giovani; _ promuovere la valorizzazione delle eccellenze sociali, economiche, imprenditoriali, culturali in un territorio socialmente responsabile ove siano riconosciute le componenti culturali e paesaggistiche già esistenti; _ avviare un efficace riordino istituzionale fondato sulla concreta semplificazione ed efficienza della pubblica amministrazione, nell intento di assicurare una moderna ed efficace governance al sistema territoriale della Bassa Romagna a partire dalla nuova Unione dei Comuni; _ considerare il territorio della Bassa Romagna parte integrante di una rete territoriale più vasta, di livello non solo provinciale, ma anche regionale; _ utilizzare il metodo della concertazione per consolidare un sistema di relazioni positive e certe con il mondo imprenditoriale e del lavoro. Ora è in corso la fase di attuazione e realizzazione degli interventi previsti nel Patto, a partire dall approvazione del PSC, dalle misure di sostegno all innovazione tecnologica alle imprese (apertura sportello Centuria-Rit), al piano energetico, al riordino del welfare locale (costituzione dell ASP e nuovo servizio per l integrazione sociale e sanitaria dell Unione). Il Patto è stato sottoscritto dai Sindaci dei Comuni dell Unione, da Trenitalia Gruppo FS; Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale; Fondazione Flaminia; Associazione Industriali; API; CNA; Confartigianato; Confcommercio ASCOM; Confesercenti; Coldiretti; Confederazione Italiana Agricoltori (CIA); Unione Provinciale Agricoltori; Lega Cooperative; Confcooperative Unione Provinciale; AGCI; CGIL; CISL; UIL; Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna; Banca di Credito Cooperativo; Banca di Romagna; Cassa di Risparmio di Ravenna; Fondazione Cassa Monte Lugo; Fondazione Banca Monte Bologna e Ravenna. I firmatari del Patto

9 CENTRI DA VIVERE I Centri storici delle nostre città spesso si configurano come veri e propri centri commerciali che, a ragione, possono definirsi Centri Commerciali Naturali perché il commercio vi è nato e si è sviluppato assieme alla città stessa. È così cresciuto un sistema di operatori capace di offrire ai consumatori beni e servizi di qualità all interno di un tessuto urbano che ha preservato il proprio patrimonio artistico e territoriale. A partire da questa analisi i Comuni della Bassa Romagna hanno elaborato, in coerenza con le indicazioni del PTCP e del PSC, uno specifico intervento di valorizzazione dell offerta commerciale rappresentata dai propri Centri commerciali naturali e dai mercati su aree pubbliche. Fanno riferimento a questo intervento le seguenti iniziative: _ la definizione di un marchio comune volto ad identificare l offerta commerciale dei Centri Commerciali Naturali dei 10 Comuni e dei relativi mercati ambulanti, la definizione di un relativo regolamento d uso e la campagna di lancio del logo; _ la creazione di calendari - eventi su base stagionale contenenti i principali eventi di animazione dei 10 Comuni e la relativa campagna di promozione. UN NUOVO SERVIZIO PER LE IMPRESE da sinistra: Duccio Campagnoli, Maurizio Filipucci, Bruno Baldini, Raffaele Cortesi, Massimo Bucci, Alessandro Zampagna ECOMOMIA Il marchio e i calendari fin qui realizzati (4 nelle stagioni passate e il calendario invernale 2008/09) sostengono questa attività nell intento di rilanciare il commercio nei Comuni. Attraverso Centri da Vivere Centri Commerciali Naturali dei Comuni della Bassa Romagna si intende quindi dare più forza all insieme dei negozi, dei mercati, dei servizi complementari, dell artigianato tipico, dei pubblici esercizi e delle strutture ricettive delle nostre città. I Centri Commerciali Naturali della Bassa Romagna, con la loro offerta specializzata ed un ricco programma di iniziative di animazione, valorizzano gli spazi urbani e vivacizzano le potenzialità commerciali e culturali dei nostri centri storici, garantendo così la vivacità delle nostre città e la soddisfazione di chi le sceglie per trascorrervi il proprio tempo libero. L intervento coordinato dei Comuni e le sinergie attivate con l Unione dei Comuni, hanno reso possibile l avvio di questa importante iniziativa, assicurandone lo sviluppo per gli anni a venire. Martedì 18 novembre 2008 è stata inaugurata la nuova sede dell Ufficio locale di Centuria-RIT. Centuria RIT Romagna Innovazione Tecnologia - è una società consortile a responsabilità limitata, la cui base sociale è composta da oltre 70 fra le principali aziende e Amministrazioni pubbliche del territorio compreso fra Rimini e Imola, oltre che da associazioni di categoria, Camere di Commercio e Istituti di credito. Opera come Parco Scientifico Tecnologico della Romagna ed è riconosciuto dalla Regione come Centro per l innovazione. La sua mission è quella di favorire lo sviluppo delle imprese socie e più in generale del tessuto economico romagnolo attraverso l innovazione tecnologica ed organizzativa, in particolare nei settori manifatturiero ed agroindustriale. La formula vincente di Centuria RIT è la costante ricerca della soluzione SOFT, ossia un approccio teso a privilegiare i servizi immateriali, la flessibilità e l aderenza alle esigenze del mondo imprenditoriale. La cooperazione con Centuria-RIT è stata attivata dall Unione dei Comuni della Bassa Romagna nell ambito delle azioni previste dal Patto per la sostenibilità dello sviluppo al fine di assicurare alle imprese industriali e artigianali della nostra area un adeguato supporto locale, utile alle azioni di trasferimento tecnologico necessario allo sviluppo del nostro apparato produttivo. UFFICIO LOCALE CENTURIA RIT Via Amendola, 68 Lugo Per appuntamenti: Dott. Alessandro Zampagna - Tel centuria-rit@centuria-rit.com Taglio del nastro del Vice Presidente della Provincia di Ravenna Bruno Baldini e del Presidente dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna Raffaele Cortesi

10 GIOVANI IL FUTURO IN RETE Adolescenti e giovani: si rafforzano le azioni, i servizi, i progetti All interno dei 9 Comuni dell Unione, il bisogno di interventi e di servizi a favore degli adolescenti e dei giovani ha trovato una risposta che, a vari livelli e sui diversi territori, negli ultimi tempi ha vissuto una forte e positiva accelerazione. Il Tavolo degli assessori alle Politiche Giovanili dell Unione, coordinato dall assessore di Massa Lombarda Davide Pietrantoni, ha creduto ed investito sul progetto Adonetwork, che oggi, a distanza di due anni dalla sua nascita, sta portando frutti visibili e concreti. Pensato come punto di convergenza di una nuova rete per l adolescenza, il progetto ha agito su quattro aree: formazione degli operatori, organizzazione di eventi, progetti a favore dell integrazione interculturale e, in ultimo, un area rete, con la creazione di connessioni con enti e servizi che a livello distrettuale, provinciale e regionale si occupano dei temi dell adolescenza e dei giovani. Fra i risultati conseguiti, oltre agli interventi diretti messi in campo dal progetto (laboratori nelle scuole, progetti editoriali, formazione continua degli operatori, gruppi di lavoro, iniziative ed eventi comprensoriali, ecc.), questo impegno ha determinato una forte spinta propulsiva nei diversi territori per rafforzare e ripensare le politiche giovanili. In tutti i Comuni sono nati tavoli di discussione e di promozione per l agio giovanile, si sono esportate le buone prassi e, rispetto ai centri di aggregazione, oltre a quelli già presenti e radicati sul territorio dei Comuni di Massa Lombarda, Cotignola, Alfonsine e Conselice, si è messa in cantiere l apertura di due nuovi centri aggregativi anche nei Comuni di Fusignano e Bagnara di Romagna. Il Comune di Lugo, inoltre, ha avviato una forte azione di confronto con tutte le realtà che si occupano a vario titolo di adolescenti e giovani. Ma il progetto non si è fermato qui. Oltre ad integrare territorialmente, ha integrato settorialmente. Anche grazie ai tavoli di concertazione dei Piani di Zona (ora Piani per il Benessere e la Salute) ha spinto verso una più stretta integrazione con la scuola, da un lato, e con le politiche socio - sanitarie, dall altro. In questa direzione si ricordano: _la collaborazione con il Sert, ed in particolare con il Progetto SafeStyle, finalizzato alla prevenzione dell uso di sostanze psicoattive nei luoghi del divertimento. Conclusosi il primo modulo formativo per gli operatori dei centri, il percorso continuerà con gli agenti del Corpo della Polizia Municipale dei Comuni di Alfonsine, Massa Lombarda e Conselice; _la stretta integrazione con il Centro d Ascolto per l Adolescenza/Spazio Giovani dell Ausl, servizio socio-sanitario che offre (ad un target anni) varie opportunità: attività clinica di ascolto e consulenza rivolte ad adolescenti ed adulti di riferimento, visite e progetti di educazione alla salute in collaborazione con altri partner del territorio. Il Centro d Ascolto per l Adolescenza sta inoltre promuovendo in alcuni Comuni dell Unione progetti specifici sullo sport, al fine di sensibilizzare scuola, genitori e associazioni sul tema di una sana cultura della pratica sportiva; _le azioni a sostegno di genitori ed insegnanti, sia attraverso il Percorso Ascolto Genitori che attraverso un progetto che andrà a supportare i servizi di sportello psicologico nelle scuole secondarie di primo e secondo grado dell Unione. E i giovani? Per i giovani, considerati tali fino ai 35 anni di età anche nella recente Legge Regionale 14/2008, emergono ulteriori esigenze: lavoro, accesso alla casa e all impresa, che saranno le tre parole d ordine dei nuovi progetti per il prossimo futuro. A tutto ciò si aggiungono le azioni che rientrano nell Accordo di Programma Quadro della Regione Emilia-Romagna, 2007/2009, Giovani Evoluti e Consapevoli (GECO) sui temi degli Informagiovani ed Eurodesk, dei Centri Aggregativi della cittadinanza attiva con il progetto Partecipa-rete e della creatività (GAER). Per ampliare l offerta informativa, inoltre, il coordinamento delle Politiche Giovanili dell Unione ha recentemente richiesto un finanziamento regionale per la creazione di una Radioweb che possa connettere tutte le esperienze creative, musicali ed informative rivolte ai giovani con redazioni decentrate sul territorio. Il gruppo di lavoro del progetto Adonetwork

11 IL PATRIMONIO CULTURALE DELLA CITTÀ DIFFUSA Il servizio di coordinamento delle istituzioni e i beni culturali intensifica le attività di valorizzazione del patrimonio presente sul territorio Il campo d azione di questo servizio dell Unione è individuato in modo ben preciso e programmatico da un importante provvedimento quadro della nostra Regione quale la Legge 18/2000 Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali che definiva gli obiettivi e gli standard di qualità dei principali servizi culturali. I confini e gli obiettivi di un lavoro congiunto nascono insieme all Associazione intercomunale della Bassa Romagna, fin dal 2001 è stato infatti attivato il Coordinamento politico degli assessori alla Cultura, il Coordinamento tecnico dei funzionari incaricati dalle singole Amministrazioni ed una Commissione ristretta per lo studio delle proposte programmatiche. Si può dire che il risultato principale dei primi anni di lavoro, pur senza l impegno di particolari risorse economiche, è stato quello del riconoscimento reciproco delle specifiche vocazioni territoriali, delle esigenze gestionali comuni dei servizi e dell allineamento delle normative che regolano le istituzioni culturali, fino ad ora gestite in forma diretta dai Comuni, e cioè i musei, gli archivi storici, le biblioteche e i beni artistici presenti al di fuori delle sedi preposte. Considerandone la veste esteriore questi possono apparire come luoghi di specialità e di separatezza; in realtà la divisione è puramente formale e riguarda solo gli ambiti della specifica competenza. I luoghi della cultura devono essere sempre più aperti all uso pubblico, devono provvedere alla messa in valore ed alla più ampia fruizione dei nostri giacimenti culturali, affinché tutto il sistema territoriale possa avvalersi delle competenze necessarie per l innovazione e la creatività di cui il Paese ha sempre più bisogno. Soprattutto nel campo dei beni culturali vale l antico adagio che si possiede solo ciò che si conosce. E oggi al tempo di internet e dei grandi data-base informatizzati l accesso reale alla conoscenza è garantito solo dal lavoro oscuro e sotto traccia di quanti hanno prima costruito le reti e le architetture del sapere e del comunicare. Poter individuare in pochi istanti l esistenza di un volume presente in una delle tante biblioteche sparse per tutta la Romagna, disporre ovunque di liberi accessi a internet o sapere quali dipinti di un dato autore sono conservati negli spazi pubblici della nostra regione, rappresenta un invidiabile livello di opportunità per i cittadini che cercano notizie o chiedono di studiare. L apertura degli archivi storici di natura pubblica, o l individuazione e l accesso a quelli privati, sono un grande indicatore di democrazia reale, che arricchiscono un territorio e la qualità della vita che vi è possibile. Negli ultimi tempi il nuovo Servizio dell Unione ha lavorato molto per far comprendere al pubblico le grandi potenzialità di uffici coordinati, dotati di norme equivalenti, consapevoli di ciò che accade nei territori limitrofi, in base al principio di sussidiarietà, scambio di competenze e cooperazione solidale. Ne sono state prova tangibile le iniziative comunemente predisposte in occasione degli Open Day la terza domenica di ottobre di ogni anno durante i quali tutti i musei, le biblioteche e gli archivi erano aperti con eventi, producendo ricerche e risultati congiunti, divenuti subito patrimonio della città diffusa che si propone di essere l Unione. Un occasione per segnalare a tutti che si può fare facile riferimento ai Servizi culturali di tutti i nove Comuni della Bassa Romagna, con le stesse modalità e con lo stesso senso di appartenenza. Questa rete può crescere ulteriormente ma già da oggi può essere sfruttata come la mappa dei sussidi culturali disponibili, predisposta in modalità sempre più complete. In questo senso la pubblicazione della Guida Musei in Comune rappresenta un primo documento messo a disposizione dei cittadini della Bassa Romagna e disponibile anche on line sul portale Restituire al pubblico la ricerca e le conoscenze sviluppate fino ad oggi, l arte e la tradizione di un distretto, la possibilità di fornire sempre una risposta immediata o l indicazione di un livello superiore di competenze, è questa la vera essenza della pubblica utilità. Oggi sembra che questi risultati, un tempo inimmaginabili, vadano continuamente legittimati, solo perché non producono un reddito immediato; ma sarà solo con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze che la società dei mercanti potrà uscire dall attuale stagnazione. Il Museo del Castello di Bagnara di Romagna, l ultimo nato in Bassa Romagna CULTURA < Da sinistra a destra: - Museo Francesco Baracca (Lugo) - Museo della Battaglia del Senio (Alfonsine) - Museo Civico delle Cappuccine (Bagnacavallo) < Da sinistra a destra: - Museo Civico Carlo Venturini (Massa Lombarda) - Ecomuseo della Civiltà Palustre (Villanova di Bagnacavallo) - Museo Civico Luigi Varoli (Cotignola)

12 ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE nuove strategie di gestione del personale dei Comuni L Area personale e organizzazione dell Unione è preposta alla gestione cosiddetta hard del rapporto di lavoro ossia la parte giuridico-economica e a quella soft relativa al reclutamento delle risorse umane; si occupa, inoltre, dei fenomeni patologici del rapporto di lavoro ossia degli aspetti riconducibili all ambito disciplinare e del contenzioso. Le attività svolte vengono rivolte sia ai dipendenti dell Unione della Bassa Romagna che ai dipendenti dei Comuni aderenti che complessivamente sono pari a 752 unità a tempo indeterminato. Una moderna gestione delle risorse umane passa attraverso l affinamento delle procedure di selezione, di valorizzazione delle migliori professionalità e di controllo del personale in relazione al dovuto rispetto degli obblighi deontologici: in tempi come questi, caratterizzati da accese dispute sulla presunta inefficienza del dipendente pubblico, risulta fondamentale perfezionare gli strumenti di controllo, da un lato, e di incentivazione del merito, dall altro. A tale strategia s ispirano alcuni progetti di punta in via di realizzazione. Rilevazione informatizzata delle presenze in 9 enti della Bassa Romagna Il progetto intende centralizzare ed uniformare il sistema di rilevazione delle presenze nei Comuni della Bassa Romagna e nell Unione, attraverso l informatizzazione della procedura. In questo modo potrà ridursi il tempo di lavoro dedicato a questa attività dai lavoratori, dai loro responsabili e dai referenti del personale negli enti, ottenendo un miglioramento del servizio ed un risparmio di spesa. Implementazione dei concorsi unici per i Comuni della Bassa Romagna e il Comune di Russi Si realizzano concorsi unici per più posti di lavoro negli enti convenzionati, in tal modo, vengono razionalizzati i costi delle procedure selettive e viene ampliata la possibilità di assunzione per i candidati in quanto le graduatorie, aventi validità triennale, sono utilizzabili da undici enti, ossia i nove Comuni aderenti all Unione, l Unione stessa e il Comune di Russi. Al tempo stesso, vengono ulteriormente semplificate le procedure e ridotti i tempi, con un significativo alleggerimento degli adempimenti a carico di chi intende partecipare al concorso. Dal 2009, infatti, sarà realizzato un progetto innovativo di trasmissione delle domande di concorso in via telematica previo accreditamento dei concorrenti con rilascio di username e password che il candidato potrà utilizzare per tutta la durata della procedura selettiva. La realizzazione del progetto consentirà di eliminare le spese postali a carico dei candidati e di ridurre i tempi di istruttoria delle domande. I bandi di concorso sono pubblicati sul sito internet dell Unione dei Comuni all indirizzo (nella sezione Servizi in rete - I bandi di concorso). IL SERVIZIO SI PRESENTA L area è guidata da un Dirigente, il Dott. Roberto Suzzi ed è suddivisa in tre servizi a capo dei quali sono posti responsabili incaricati di posizione organizzativa: Servizio Amministrazione del Personale: Responsabile p.a. Daniela Marini Servizio Sviluppo del Personale: Responsabile Dott.ssa Francesca Cavallucci Servizio Disciplinare e Contenzioso del Lavoro: Responsabile Dott.ssa Sylvia Kranz Nel dettaglio le funzioni gestite dai singoli servizi sono le seguenti: Servizio Amministrazione del Personale: gestione istituti economici, previdenziali e pensionistici del rapporto di lavoro dei dipendenti. Servizio Sviluppo del Personale: gestione procedure di reclutamento, di sviluppo delle competenze, di pianificazione del fabbisogno di personale e di controllo sugli obiettivi assegnati alle strutture organizzative degli enti. Servizio Disciplinare e Contenzioso del Lavoro: gestione dei procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti dei Comuni di sedici enti della Provincia di Ravenna, dalla fase della contestazione all irrogazione della sanzione al dipendente interessato, nonché della successiva eventuale fase di ricorso contro il provvedimento disciplinare subito dal lavoratore. Gestione dei conflitti del lavoro nascenti da controversie derivanti da applicazioni divergenti degli accordi sindacali e da altre situazioni derivanti da presunte violazioni di diritti. Funzione di sportello mobbing e altre molestie sul lavoro che un lavoratore/lavoratrice ritiene di subire nell ambiente di lavoro. Gestione del Servizio Ispettivo per le attività di controllo sulle eventuali ulteriori attività lavorative non autorizzate dei dipendenti. Nei prossimi numeri presenteremo gli altri servizi dell Unione

13 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO due parole chiave per la crescita dell Unione Purtroppo raramente le persone trovano tempo per pensare al futuro o progettarlo. Vi diranno che la routine quotidiana occupa talmente tanto del loro tempo, che non ne rimane più per pianificare. Ma pensare agli obiettivi ultimi è fondamentale per realizzare ciò che si vuole. (K. Keenan) Nel corso del 2009 verrà attivato il nuovo sistema integrato di programmazione e controllo delle attività dell Unione dei Comuni, in grado di pianificare l azione amministrativa con la massima razionalità possibile verificandone l attuazione. In tale ottica, è stato predisposto un software innovativo di assegnazione degli obiettivi ai responsabili degli uffici, accompagnati da una batteria di indicatori di efficacia, di efficienza e di qualità, a cui è legata anche la redazione del bilancio di previsione Il piano degli obiettivi (PDO) sarà oggetto di un lavoro costante di monitoraggio, che condurrà alla definizione dei risultati finali e alla successiva distribuzione del bilancio sociale nel territorio della Bassa Romagna. Tale sistema è finalizzato da un lato alla ottimizzazione dei costi e dei benefici e, dall altro, al miglioramento dei rapporti tra istituzione e cittadini, ai quali deve essere illustrato con chiarezza e trasparenza il grado effettivo di raggiungimento degli obiettivi programmati. In particolare, occorre predisporre strumenti idonei per valutare i risultati raggiunti dall Unione nel suo primo anno compiuto di attività, che giunge al termine di un percorso lungo e articolato di collaborazione tra nove diversi Comuni, accomunati dalla volontà di qualificare maggiormente i servizi e di rafforzare il governo del territorio. OBIETTIVI DELL UNIONE DEI COMUNI _ qualificare maggiormente i servizi _ rafforzare il governo del territorio FAMIGLIA CRISTIANA del 10/08/08 - dal Sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Saranno usate tecniche di rendicontazione comparata rispetto ad altre realtà omogenee (ad esempio, altre Unioni di Comuni) ma soprattutto sarà data particolare attenzione al raffronto con il rapporto costi-benefici conseguito dai singoli Comuni prima della gestione associata. A questo proposito, una prima valutazione è stata già fatta con riferimento alle principali attività dell Unione; come si desume dai dati riportati in tabella, la gestione del personale ha consentito ai Comuni di conseguire significativi miglioramenti a fronte di un considerevole contenimento dei costi. Oggi tutti i Comuni aderenti all Unione adottano una moderna politica di gestione delle risorse umane, finalizzata ad una maggiore produttività; tra i vantaggi conseguiti va sottolineata la possibilità di avvalersi dei concorsi unici organizzati dall ufficio personale, di pianificare le attività formative, di premiare chi lavora meglio, di gestire con più efficacia il contenzioso del lavoro. Anche i Comuni più piccoli possono usufruire delle competenze specialistiche e delle sinergie conseguibili grazie alla gestione associata. Al tempo stesso è stato ridotto il personale impiegato nel servizio rispetto al periodo in cui i Comuni gestivano il servizio autonomamente, a dimostrazione di un buon livello di efficienza raggiunto in pochi anni. Ad analoghe considerazioni si può giungere analizzando le altre gestioni associate con riferimento agli anni successivi ai primi (caratterizzati da non trascurabili difficoltà); è stato calcolato che ogni Comune ottenga annualmente un risparmio di spesa stimabile complessivamente a circa un punto di addizionale IRPEF, con notevole beneficio per tutti i cittadini. Sulla base di questi dati si fonda la scelta di dar vita ad un percorso associativo impegnativo e intenso, come quello che ha portato alla trasformazione da Associazione intercomunale a Unione di Comuni e al conferimento ad essa in prospettiva di servizi strategici come i Servizi sociali. Ciò non di meno continueremo a tenere il funzionamento dell Unione sotto controllo, nella consapevolezza che nell odierna congiuntura economica non si possa prescindere da un uso particolarmente oculato ed efficiente delle risorse pubbliche. ANALISI DEL CENTRO DI RESPONSABILITÀ PERSONALE E ORGANIZZAZIONE INDICATORI DI EFFICACIA Indicatore Gestione pre-associazione Gestione Unione (1999) (2008) _ Concorsi unici: giorni dalla pubblicazione del bando (media) _ Enti con metodologia di valutazione delle prestazioni legata ai risultati raggiunti _ Enti che pianificano i fabbisogni formativi _ Gestione dei procedimenti disciplinari nei termini (sanzione non annullata) _ Rilevazione informatizzata delle presenze del personale INDICATORI DI EFFICIENZA Indicatore Gestione pre-associazione Gestione Unione (1999) (2008) _ Numero dipendenti del servizio 25 20

14 INNOVAZIONE NUOVE PROCEDURE DIGITALI Per un Amministrazione più semplice, più rapida, più trasparente Dall inizio del 2009 tutte le delibere dell Unione verranno prodotte digitalmente, senza far girare inutilmente la carta per gli uffici; ciò determinerà un funzionamento più rapido della macchina pubblica e faciliterà ulteriormente il dialogo con i cittadini, i quali potranno consultare direttamente dal web i testi delle delibere di Giunta e di Consiglio. Il progetto rientra nel percorso di sviluppo della società dell informazione e dei processi d innovazione tecnologica nella Bassa Romagna, che condurrà in prospettiva all automazione integrale delle procedure e dei servizi per i cittadini e per le imprese, che potranno in un prossimo futuro spedire per posta elettronica i moduli disponibili on line e ricevere provvedimenti in formato digitale. Tale obiettivo riguarda la totalità degli Enti locali della Regione; ci si riferisce in particolare alla realizzazione della Community Network dell Emilia-Romagna (CN-ER), a cui hanno aderito tutti gli Enti, e che prevede uno schema di funzionamento basato sulla collaborazione tra i vari livelli istituzionali. Alla Regione competono funzioni trasversali, quali ad esempio lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture fisiche (come la rete a banda larga tra le Amministrazioni Lepida, la rete radiomobile digitale per i servizi di emergenza, il polo archivistico dei documenti amministrativi digitali, ecc.); alle Province viene riconosciuto il ruolo di coordinare il processo di sviluppo a livello territoriale; ai Comuni, preferibilmente in modo aggregato, il compito di realizzare servizi telematici a cittadini ed imprese, e comunque di aumentare l automatizzazione dei propri processi informativi al fine di migliorare il livello di servizio nei confronti degli utenti. In un disegno così strutturato l Unione si colloca in modo estremamente funzionale, in quanto consente ai propri Comuni di partecipare a questo percorso : _ utilizzando al meglio le proprie risorse economiche e professionali, _ gestendo centralmente i rapporti con Regione e Provincia, _ curando gli aspetti tecnologici dei processi innovativi che, una volta consolidati, possono essere avviati all interno dei singoli Enti, come la realizzazione di iter amministrativi che producano atti in forma completamente digitale. Oltre a fornire un adeguato supporto ai servizi già conferiti all Unione (quali il Servizio del Personale e il Servizio Entrate), la gestione associata dei servizi informatici nell ambito dell Unione ha, come prospettiva, quella di unificare gli uffici informatici presenti in tutti i Comuni, e questo è reso fattibile dal contesto sopra evidenziato. Passi in avanti ne sono già stati fatti; grazie ai collegamenti telematici tra gli Enti e a un crescente utilizzo della tecnologia Web, infatti, è stato possibile realizzare un progressivo accentramento delle applicazioni nel Centro Elaborazione Dati (CED) del Comune di Lugo, promosso a CED dell Unione; a livello sistemistico, tutti i Comuni fanno parte di una unica rete privata virtuale (VPN) che consente di condividere le risorse informatiche e che consentirà, nei prossimi mesi, una gestione diretta dei Sistemi Informativi dei singoli Comuni da parte del Servizio Informatico dell Unione. L iter amministrativo digitale rappresenta una significativa sintesi di tutto ciò. Si basa infatti su un applicazione Web ospitata dal CED dell Unione per tutti i Comuni, che ne possono usufruire grazie alla disponibilità dei collegamenti telematici regionali e della VPN che è stata realizzata con il supporto della Provincia di Ravenna; le firme digitali dei funzionari vengono fornite dalla Provincia; infine, i documenti digitali verranno depositati, per una loro archiviazione definitiva conforme alle normative vigenti, nel polo archivistico regionale che sta per essere realizzato. La figura sotto riportata rappresenta una esemplificazione del ciclo di vita di una delibera di Giunta che, in via totalmente digitale, parte dalla scrivania dell ufficio proponente collocato presso una qualsiasi sede ed arriva a casa del cittadino tramite la sua pubblicazione sul portale della Bassa Romagna. In questo modo sono superate le barriere fisiche che separano tra loro le varie sedi dell Unione; gli uffici dialogano tra loro in modo rapido e funzionale, consentendo all Unione di fornire quel valore aggiunto in termini di semplificazione amministrativa che rientra tra i suoi obiettivi fondanti. DELIBERA: atto formale con cui la Giunta e il Consiglio prendono le decisioni necessarie per amministrare la comunità locale. Ciclo di vita di una delibera digitale di Giunta

15 LA COMUNICAZIONE IN RETE NELLA BASSA ROMAGNA Nel 2006 l Associazione intercomunale della Bassa Romagna si pose l obiettivo prioritario di realizzare un vero e proprio portale unificato della Bassa Romagna, che rappresentasse la sede naturale di tutte le forme telematiche di comunicazione e di informazione dell Associazione nonchè di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa dei dieci Comuni. L obiettivo, in altre parole, era quello di creare uno strumento che fosse contemporaneamente di servizio e di promozione, rivolto tanto al cittadino quanto al turista, alle imprese e a tutti i potenziali investitori, con un forte approccio in termini di marketing territoriale. In tale ottica, venne affidato a Team s.p.a. il compito di gestire il nuovo portale. L inaugurazione avvenne in occasione della XXI edizione della Fiera biennale di Lugo, con uno speciale sul web interamente dedicato all esposizione. In questo modo venne realizzato uno strumento telematico più completo e organico, organizzato in modo da valorizzare i progetti già avviati (come romagnadeste.it) e da inserirli nell ambito di un unico piano della comunicazione in rete. Nel nuovo progetto venne ridisegnata e potenziata la parte sulla promozione del territorio, in correlazione con la parte turistica, in modo da evidenziare meglio le potenzialità del territorio dell area vasta; fu inoltre introdotta una parte più strettamente istituzionale. Al tempo stesso, il progetto elaborato da Team ha consentito di utilizzare proficuamente i contenuti già presenti nei siti dei Comuni della Bassa Romagna, otto dei quali sono stati realizzati avvalendosi del contenitore unico acquisito dalla Provincia e messo a disposizione di tutti i Comuni: un cms, content management system con elevate funzionalità eppure piuttosto facile da usare, sia per chi lo aggiorna sia per chi naviga, e che agevola la messa in rete di tutte le informazioni disponibili nella Bassa Romagna. Ad esempio, è possibile avere nel portale una presentazione unica e complessiva di tutti gli eventi offerti dal territorio, oppure di tutti i bandi di gara pubblicati dalle amministrazioni comunali in veste di stazioni appaltanti. A riprova dei buoni risultati conseguiti, va citato il numero dei contatti del portale con una media mensile schizzata in poco tempo da a oltre È stato quindi conseguito l obiettivo strategico di migliorare gli strumenti di comunicazione in rete, in termini di qualità dei contenuti, di tempestività negli aggiornamenti e di tasso di interattività; tutti i comuni ne hanno tratto notevole beneficio, in particolare quelli più piccoli che possono avvalersi di strutture e servizi altrimenti fuori dalla loro portata. IL NUOVO PORTALE VOLUTO DALL UNIONE DEI COMUNI Nel 2008 nasce l Unione dei Comuni, che ha tra i propri obiettivi fondanti la valorizzazione del territorio della Bassa Romagna nonchè lo sviluppo della comunicazione, della rendicontazione sociale e della partecipazione dei cittadini alla definizione delle scelte amministrative. A questa duplice finalità è legata l attivazione del nuovo Servizio comunicazione dell Unione, che ha tra le proprie finalità il consolidamento del portale in collaborazione con Team s.p.a., il soggetto gestore; il rinnovo del portale rientra in una strategia complessiva di rilancio dell immagine della Bassa Romagna, con una rinnovata veste grafica che contraddistingue anche il nuovo giornale dell Unione e il DVD prodotto da Team. Il portale è stato anzitutto rivisitato in base alla trasformazione da Associazione a Unione di Comuni, con aggiornamento delle informazioni a carattere istituzionale e con l inserimento di ulteriori approfondimenti sulle principali tematiche sviluppate dall Unione: il PSC in adozione, il Patto per lo sviluppo, la nascita dell ASP e tutto quello che può contribuire alla conoscenza del nostro territorio. È stata inoltre potenziata la sezione dedicata alla promozione territoriale, che si avvale anche della redazione turistica e delle sinergie in questo modo conseguibili. Con il passaggio all Unione si possono cogliere tutte le potenzialità del portale, strutturato in modo da favorire l aggiornamento decentrato delle varie rubriche (il calendario unico degli eventi, i bandi di gara, le principali notizie d interesse generale, ecc.) grazie anche alla redazione diffusa sul territorio costituita dalla rete degli Uffici per le relazioni con il pubblico. Il portale viene gradualmente arricchito con i nuovi strumenti di partecipazione in rete previsti dal progetto Partecipa.net (forum di discussione, questionari, newsletter, segnalazioni), con riferimento anche a specifiche tematiche (ad esempio il PSC) in modo da produrre livelli adeguati di confronto tra l istituzione e la comunità locale. Rappresenta infine lo strumento ottimale per realizzare ulteriori obiettivi di particolare complessità e rilevanza. Facciamo riferimento alla progressiva implementazione dei servizi on line, a beneficio sia dei siti dei Comuni che del portale della Bassa Romagna: vengono attivati alcuni nuovi servizi interattivi, mettendo in rete ad esempio le delibere della Giunta e del Consiglio dell Unione; è stata avviata la realizzazione di una vera e propria Guida telematica ai servizi dell Unione formata da apposite schede di procedimento (vedi Sportello sociale, ICI on line), con la possibilità di scaricare i principali moduli e, in prospettiva, di inoltrarli secondo le prescrizioni contenute nel Codice dell Amministrazione digitale. In definitiva, il Servizio comunicazione in collaborazione con Team cerca di favorire l innovazione amministrativa e la semplificazione del funzionamento dell istituzione- Unione, contribuendo, quindi, al miglioramento dei rapporti con i cittadini. I SERVIZI ON LINE DELL UNIONE ( _ Modulistica on line (ad es. per pagare l ICI) _ Sportelli telematici (ad es. Sportello sociale) _ I bandi di concorso nella Bassa Romagna _ I bandi di gara nella Bassa Romagna _ Consultazione delibere dell Unione (di Giunta/di Consiglio) _ Il calendario del Consiglio (con l ordine del giorno) _ Iscriviti alla newsletter _ Inoltro di segnalazioni on line _ Partecipazione a questionari in rete _ Forum telematici (primo forum realizzato: sul PSC) _ Il calendario unico degli eventi della Bassa Romagna _ Il portale del turista ( COM U NICAZIO NE

16 E DIZIONI DELL UNIONE Per accedere on line alle edizioni consulta il portale CENTRI DA VIVERE Centri Commerciali Naturali dei Comuni della Bassa Romagna La Guida stagionale agli eventi principali dei Centri Commerciali Naturali dei Comuni della Bassa Romagna. PER IL CASO DI GUERRA l assistenza civile in Bassa Romagna durante la prima guerra mondiale: un indagine dai documenti degli archivi storici comunali Questo saggio rappresenta il terzo progetto di promozione degli archivi storici dei Comuni dell Unione della Bassa Romagna, realizzato in occasione dell Open Day di biblioteche, musei ed archivi storici delle Province di Ravenna, Forlì- Cesena e Rimini. Lo studio è il risultato di un indagine condotta negli archivi storici comunali sulle carte relative all assitenza civile nel periodo della Prima guerra mondiale. LA BASSA ROMAGNA nove Comuni, un sistema territoriale DVD di promozione territoriale che vuole mostrare le eccellenze della Bassa Romagna passando attraverso l arte, le tradizioni, la cultura, i servizi, la scuola, il sistema produttivo e il paesaggio. UNIONE.INFO il periodico dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna Il periodico Unione.Info nasce per informare i cittadini della Bassa Romagna sulle attività, i progetti, i servizi e le novità dell Unione, con l esplicita volontà non solo di far conoscere, ma anche di coinvolgere e costruire un rapporto di scambio in un ottica di miglioramento continuo. AIUTACI A MIGLIORARE I SERVIZI DELL UNIONE URP - Uffici per le Relazioni con il Pubblico Gli Urp dei Comuni della Bassa Romagna hanno costituito un Coordinamento che permette a tutti i cittadini di accedere alle informazioni sull Unione. Per saperne di più: tel Per informazioni su servizi, iniziative della Bassa Romagna e per inoltrare segnalazioni e suggerimenti. Sarà inoltre possibile partecipare ai questionari on line che saranno attivati per aiutarci a migliorare i servizi dell Unione. info@unione.labassaromagna.it Per entrare in contatto con l Unione dei Comuni direttamente da casa tua. Per contattare la Giunta dell Unione: Tel piombinig@unione.labassaromagna.it Per contattare i Servizi dell Unione: Segreteria e organi istituzionali: Controllo di gestione, rendicontazione sociale e comunicazione: Bilancio, finanze e provveditorato: Personale e organizzazione: Sviluppo economico e promozione territoriale: Promozione turistica: Entrate e tributi comunali: Programmazione territoriale: Servizi educativi: Istituzioni e beni culturali: / Servizio di Piano per l integrazione sociale e sanitaria: Case e politiche abitative: /38509/38338 Servizi informatici: Statistica: Protezione civile: MUSEI IN COMUNE guida ai musei dei Comuni dell Unione della Bassa Romagna Ci sono molti modi per conoscere e vivere un territorio. Uno dei più suggestivi e coinvolgenti è senza dubbio quello di lasciarsi guidare sulle tracce lasciate dalla stratificazione della storia, dal succedersi delle generazioni attraverso le ricche collezioni di testimonianze e di beni storico-artistici custoditi e conservati nei musei dei Comuni dell Unione della Bassa Romagna. IL FUTURO IN RETE servizi educativi nel territorio della Bassa Romagna Questa pubblicazione è nata nell ambito della presentazione dei Servizi Educativi in occasione di Expo 2008 e vuole delineare le attività principali del coordinamento pedagogico, della rete dei servizi educativi per l infanzia e dare le informazioni principali riguardo ai servizi. La Rocca Periodico dell Amministrazione comunale di Lugo anno XXXI n. 6 dicembre 2008 direttore responsabile Adriano Guerrini Autorizzazione del tribunale di Ravenna n.467 del 1 maggio 1965 UNIONE.INFO A cura di: Servizio Comunicazione dell Unione dei Comuni della Bassa Romagna Redazione: Mariangela Baroni, Marco Mordenti, Giorgio Piombini Grafica e comunicazione: Cambiamenti.net Segreteria di redazione: Mariangela Baroni Con la collaborazione di: Daniele Bolognesi (Team spa), Pier Luigi Ravagli (Asp), Giulia Razzaboni, Giovanni Razzani Stampa: Cantelli Rotoweb su carta riciclata angelo blu Distribuzione: Poste Italiane Tiratura: Si ringrazia la Rete interna dei referenti dell Unione, la Rete degli Urp dei Comuni della Bassa Romagna e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA " " CONTINUIAMO A DOTARCI CONTRO LA CRISI Per il quarto anno consecutivo La Regione del Veneto ha promosso attraverso lo strumento della Dote Lavoro, percorsi

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli. Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato SBROLLINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato SBROLLINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5106 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato SBROLLINI Istituzione del Servizio sanitario veterinario convenzionato e norme per favorire

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Progetto Volontariato e professionalità

Progetto Volontariato e professionalità Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità Chiara Criscuoli chiara.criscuoli@giovanisi.it Il Progetto Giovanisì: i motivi I giovani sono coinvolti da alcuni cambiamenti dovuti sia a fattori socio economici che culturali: -Il prolungamento della

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE ART.1 FINALITA DEL SERVIZIO Il Comune promuove il benessere dei propri cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Dettagli

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

Un patto territoriale per il Welfare Locale

Un patto territoriale per il Welfare Locale Un patto territoriale per il Welfare Locale Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012-2014 Lecco, 24 gennaio 2013 Agenda L area comune dei PdZ: verso

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

La carta dei servizi al cliente

La carta dei servizi al cliente La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI

TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

CORSO PER OPERATORI DEI CANILI E DEI GATTILI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ANNI 2009/2010

CORSO PER OPERATORI DEI CANILI E DEI GATTILI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ANNI 2009/2010 ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI E SANITA COMITATO DI TUTELA DEGLI ANIMALI D AFFEZIONE CORSO PER OPERATORI DEI CANILI E DEI GATTILI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ANNI 2009/2010 1 Premessa La L. R. 27/2000 prevede

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

I servizi per anziani non autosufficienti

I servizi per anziani non autosufficienti I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale. argento

Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale. argento Formazione e Consulenza nel settore socio sanitario assistenziale argento I nostri valori sono la qualità di vita e il benessere della persona fragile» Promuovere il benessere della chi siamo i nostri

Dettagli

IL SERVIZIO DOMICILIARE

IL SERVIZIO DOMICILIARE CASA ALBERGO PER ANZIANI Sistema qualità certificato COMUNE DI LENDINARA IL SERVIZIO DOMICILIARE Questo opuscolo riporta brevemente le principali informazioni per aiutarvi a capire meglio il servizio domiciliare,

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna. Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

- Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012

- Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012 - Fondazione Megamark - Orizzonti solidali - Bando di concorso finalizzato a sostenere iniziative di responsabilità sociale in Puglia nel 2012 1. Premessa Il Gruppo Megamark di Trani, azienda leader nel

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

mondo scarabocchio città futura

mondo scarabocchio città futura mondo scarabocchio città futura mondo scarabocchio Dall autunno 2014 la Cooperativa città futura ha attivato nuovi servizi complementari presso il nido Scarabocchio di Trento, con l obiettivo di implementare

Dettagli

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI.

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI. CODICE CIG 7147914D3 1. PREMESSA Si intende realizzare le azioni necessarie

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA ASSOCIAZIONI CHE PARTECIPANO ALLA GESTIONE IN RETE DEL PROGETTO. UISP Comitato regionale ER (capofila) Arci Comitato regionale Emilia Romagna CSI Comitato regionale Emilia

Dettagli

ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO

ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO ASCOLTO ATTIVO E GOVERNANCE NEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DI STEZZANO FASI AZIONI PER L AVVIO DEL PROCESSO Maggio 2007 Con il contributo dell Agenda21 Isola bergamasca Dalmine Zingonia Le fasi del

Dettagli

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,

Dettagli

Programma Gioventù in Azione 2007-2013

Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Programma Gioventù in Azione 2007-2013 Questionario rivolto agli Enti pubblici, Gruppi informali, Organizzazioni e Giovani partecipanti coinvolti nel Programma GiA in FVG Udine, 30 gennaio 2012 L indagine

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO L Automobile Club Cuneo è un Ente pubblico non economico senza scopo di lucro e a base associativa facente parte della Federazione ACI, ed è ricompreso,

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo.

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. Consiglio dei Ministri: 05/04/2007 Proponenti: Esteri ART. 1 (Finalità

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO

UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO IL PIANO STRATEGICO/INDUSTRIALE 2012-2014 UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO L elaborazione del primo Piano Strategico/Industriale di Tecnicoop si inserisce in un progetto complessivo di rinnovamento

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

NEWSLETTER DICEMBRE 2009. La valutazione del POR Competitività, 2007-2013. Il Piano di Valutazione del POR Competititivà

NEWSLETTER DICEMBRE 2009. La valutazione del POR Competitività, 2007-2013. Il Piano di Valutazione del POR Competititivà NEWSLETTER DICEMBRE 2009 IN QUESTO NUMERO... si parla di: EDITORIALE 01 La valutazione nel periodo di programmazione Fondi Strutturali 2007-2013 02 La valutazione del POR Competitività, 2007-2013 03 Il

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli