CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO

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1 CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO:POLO INTERETNICO: TAKIMI - SERVIZI PER L INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI ISCRITTI NELLE SCUOLE DELL AMBITO N. 28 ORTONESE Le finalità principali che il progetto Polo Interetnico TAKIMI ha inteso perseguire con la sua realizzazione, sono stati: Promuovere il successo formativo degli allievi stranieri sostenendo l acquisizione di una buona competenza nell italiano scritto e parlato. Migliorare la qualità della loro integrazione all interno delle classi. Le attività che il servizio ha fornito ai minori stranieri iscritti nelle Scuole dell Ambito Sociale n. 28 Ortonese, sono state: Supporto all insegnamento della lingua italiana come L2 con docenti mediatori per promuovere il successo formativo degli allievi stranieri. Attività di educazione interculturale per migliorare la qualità della loro integrazione all interno delle classi. Mediazione linguistica e culturale per facilitare la comunicazione tra i genitori stranieri, gli insegnanti e gli operatori dei servizi sociali, per sensibilizzare gli insegnanti alla cultura di provenienza dei bambini e ragazzi stranieri. Il progetto è stato, quindi, rivolto agli allievi stranieri iscritti nelle Scuole medie ed elementari dell Ambito Territoriale n. 28 Ortonese e gli allievi da inserire nelle attività sono stati segnalati dai Dirigenti scolastici e dagli insegnanti. Le attività si sono svolte durante l orario curricolare. Non sono state previste tariffe da praticare all utenza. La legislazione di riferimento del progetto è il D.Lgs. 25/07/98 N.286 (Art.38) Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO:POLO INTERETNICO: TAKIMI - SERVIZI PER L INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI ISCRITTI NELLE SCUOLE DELL AMBITO N. 28 ORTONESE 1. DATI GENERALI SUL SERVIZIO Denominazione dell Ente/Struttura che gestisce il progetto: Comune di Ortona - Ente d Ambito Sociale n. 28 Ortonese Denominazione del Servizio di competenza: AREA IMMIGRATI Data di compilazione della scheda: Referente di Monitoraggio e Valutazione: Dasantila HOXHA Responsabile dell azione: Antonio SAVONE Coordinatore di Area Sociale: Dasantila HOXHA Pag. 8 di 65

2 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO (obiettivi - attività - risultati): Gli obiettivi previsti che si intendevano raggiungere durante la realizzazione dell intervento sono stati i seguenti: - Identificare i problemi relativi all inserimento scolastico degli alunni stranieri per evitare situazioni di ritardo scolastico ed eventuali difficoltà di comunicazione e convivenza con i compagni italiani; - Rilevare le competenze, i saperi ed i bisogni degli alunni stranieri fornendo loro un servizio di mediazione linguistico culturale e facendo riferimento alla lingua d origine come un sapere aggiuntivo; - Valorizzare la conoscenza ed il mantenimento del patrimonio linguistico familiare. In sintesi, il tipo di attività che si è realizzato è stato: Sostegno all integrazione scolastica degli allievi stranieri nelle scuole dell obbligo dell Ambito Ortonese cercando di facilitare il loro apprendimento della lingua italiana e delle altre discipline. Tutto questo in un ottica più ampia di interculturalità e valorizzazione della lingua e cultura d origine, considerando la competenza nella prima lingua come una risorsa degli alunni e un sostegno all apprendimento dell italiano. I risultati raggiunti con la realizzazione dell intervento sono stati i seguenti: - alla fine del progetto si è verificato un netto miglioramento dell andamento scolastico degli alunni immigrati e della qualità della loro integrazione all interno delle classi; - si è inoltre riscontrata una maggiore partecipazione dei genitori di detti alunni alla vita scolastica dei figli. La data di avvio del progetto TAKIMI è quella di Settembre GLI ATTORI (collaborazioni - modalità di coordinamento) Gli attori coinvolti nel progetto sono stati le Scuole Elementari e le Scuole Medie dei Comuni dell Ambito Sociale Ortonese e le strutture ludotecarie del territorio attivate con finanziamento della L. 285/97 e gestite dall Ente di Ambito Sociale n. 28. I vari attori hanno collaborato tra di loro e le operazioni svolte da ciascuno di loro sono state le seguenti: - Scuole elementari e medie: Laboratori linguistici inerenti all apprendimento dell italiano per comunicare, leggere e scrivere, studiare; Laboratori di educazione interculturale. - Ludoteche (L. 285/97): Giochi per promuovere l intercultura e la valorizzazione delle culture altre. Quale modalità di coordinamento del progetto sono stati realizzati: - degli incontri settimanali con gli operatori per la programmazione delle attività; - e degli incontri mensili e trimestrali con gli insegnanti delle Scuole per monitorare in itinere l andamento del progetto. Queste modalità di coordinamento si sono rilevate efficaci per il raggiungimento degli obiettivi progettuali. Pag. 9 di 65

3 4. LE RISORSE UMANE Le risorse umane, che sono state impiegate per la realizzazione dell azione, sono risultate essere pari a n 12. Nello specifico, il numero persone impegnate per tipologia: - n Personale retribuito; - n. 2 - Altro Dipendenti. - n. 1 Coordinatore di azione; - n. 1 Assistente sociale; - n. 2 Mediatori linguistici-culturale; - n. 4 Insegnanti-Docenti; - n. 1 Operatore specializzato - Grafico/fumettista; - n. 1 Altro - Esperto di valutazione e monitoraggio In riferimento al personale retribuito le figure professionali coinvolte nell intervento sono state sono state le seguenti: FIGURE PROFESSIONALI NUMERO Coordinatore di azione 1 Assistente sociale 1 Mediatore linguistico-culturale 2 Insegnante-Docente 4 Educatore professionale - Psicologo - Sociologo - Animatore - Operatore specializzato: Grafico/fumettista 1 Operatore domiciliare - Altro (specificare): Esperto di Monitoraggio e Valutazione 1 TOTALE 10 Durante la realizzazione del progetto sono state introdotte delle modifiche sia nella composizione e che nella quantità delle risorse umane rispetto a quanto previsto in sede di progettazione. Nello specifico, la modifica apportata e le ragioni di tale cambiamento sono state: - Per la realizzazione di alcuni laboratori inerenti l educazione interculturale si è resa necessaria la collaborazione di un esperto grafico/fumettista che è intervenuto in classe interagendo con gli alunni e realizzando a mo di fumetti una fiaba scritta da loro. In riferimento al personale retribuito la modalità di lavoro adottata è stata la collaborazione professionale. Pag. 10 di 65

4 5. LE AZIONI - FASI Le singole azioni-fasi realizzate nel progetto sono state le seguenti: - Insegnamento dell italiano L2 con il supporto di insegnanti facilitatori; - Laboratori linguistici per facilitare lo studio delle altre materie curriculari; - Laboratori di educazione interculturale realizzati all interno delle classi e rivolti non solo agli alunni di altre nazionalità ma a tutta la classe di appartenenza; - Laboratori di attività interculturali realizzati all interno di spazi ludico-espressivi; - Mediazione linguistico-culturale per facilitare la comunicazione tra i genitori stranieri e gli insegnanti; - Orientamento scolastico professionale. Per tutte le azioni, i soggetti coinvolti sono stati sia le Scuole Elementari e Medie del territorio che le ludoteche dell Ambito. Il grado di realizzazione delle specifiche azioni che erano state previste in fase di progettazione al termine del progetto è stato il seguente: AZIONI PREVISTE Completamente Realizzata Non realizzata solo in parte realizzata 1. Insegnamento dell italiano L2 con il X - - supporto di insegnanti facilitatori; 2. Laboratori linguistici per facilitare lo studio X - - delle altre materie curriculari; 3. Laboratori di educazione interculturale X - - realizzati all interno delle classi e rivolti non solo agli alunni di altre nazionalità ma a tutta la classe di appartenenza; 4. Laboratori di attività interculturali realizzati all interno di spazi ludico-espressivi; X Mediazione linguistico-culturale per X - - facilitare la comunicazione tra i genitori stranieri e gli insegnanti; 6. Orientamento scolastico professionale. X Nel complesso la realizzazione dell intervento non ha comportato modifiche rispetto a quanto era stato definito in fase di progettazione riguardo alle azioni da realizzare. 6. I DESTINATARI (diretti - indiretti) Per l analisi dei destinatari sono stati identificati sia quanti destinatari sono stati raggiunti dall intervento che la tipologia specifica di destinatari. Nello specifico è stato deciso di identificare: - i destinatari diretti: coloro che direttamente usufruiscono e beneficiano dell intervento, ed ai quali si rivolgono quindi le azioni realizzate; - i destinatari indiretti: coloro che non usufruiscono direttamente dell intervento ma ne beneficiano comunque. Pag. 11 di 65

5 La tipologia dei destinatari raggiunti è stata, quindi, la seguente: - Diretti: Alunni immigrati iscritti nelle scuole elementari e medie dell Ambito Territoriale n. 28 Ortonese ; - Indiretti: Genitori degli alunni stranieri e gli alunni italiani coinvolti nei laboratori di educazione interculturale. Il numero dei soggetti destinatari è stato il seguente: - Diretti: n. 140; - Indiretti: n I luoghi/contesti dove sono stati contattati i destinatari sono stati: - Scuole Elementari del territorio; - Scuole Medie del territorio; - Ludoteche dell Ambito Sociale. Non sono state apportate e non si sono verificate modifiche nella tipologia dei destinatari raggiunti rispetto a quanto definito in sede di progettazione. 7. LA DIFFUSIONE DEI DATI Una fase molto importante della realizzazione del progetto è stata l informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale sia sul progetto che su come si è diffusa la conoscenza sui risultati. L informazione nei confronti degli alunni immigrati e delle loro famiglie è stata realizzata attraverso una serie di incontri con gli insegnanti all interno dell ambito scolastico. In questi incontri è stata prevista la presenza di un mediatore linguistico e culturale. Sono state inoltre inviate alle famiglie delle comunicazioni scritte, tradotte nelle lingue di riferimento, per ogni attività (realizzata o in corso di realizzazione) inerente alle singole fasi del progetto. Per quanto riguarda la popolazione in generale sono stati pubblicati vari articoli sui giornali locali. 8. LA VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e valutazione che sono state realizzate e che risultano documentate sono le seguenti: 1. Scheda valutazione fine progetto; 2. Scheda di monitoraggio; 3. Scheda autovalutazione-valutazione operatori. Gli effetti e le eventuali modifiche prodotte dal progetto sui destinatari diretti, sulla rete locale dei servizi e sulla comunità locale, possono essere così riassunti: - le attività realizzate hanno promosso la formazione, in ambito extrascolastico, di conoscenze e atteggiamenti che inducono a stabilire rapporti dinamici tra le culture; Pag. 12 di 65

6 - si è inoltre creato all interno delle comunità un clima relazionale favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione, intesi non solo come accettazione e rispetto delle idee e dei valori e delle culture altre, ma come rafforzamento della propria identità culturale, nella prospettiva di un reciproco cambiamento ed arricchimento. Nel complesso, le principali lezioni imparate dalla esperienza accumulata nella realizzazione del progetto possono essere specificate in termini di analisi qualitativa e procedurale dei punti di forza e dei punti di debolezza della gestione stessa del progetto. Nello specifico, i punti di forza del progetto sono stati: costituzione di un gruppo di lavoro partecipato; analisi attenta e continua dei bisogni degli alunni e una messa in atto di percorsi quanto più possibili ritagliati in base alle esigenze di ogni singolo alunno; flessibilità delle azioni e delle risorse; azione di rete; coordinamento degli interventi istituzionali; messa in gioco di diversi punti di vista nella definizione del problema. I punti di debolezza sono stati: difficoltà nella strutturazione delle procedure di comunicazione; necessità di rinegoziazione delle modalità di lavoro in itinere ; difficoltà a strutturare modalità innovative di intervento. Pag. 13 di 65

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