Civitas. Registrazione Tribunale Civile di Roma n. 152 dell
|
|
- Bernadetta Bondi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Civitas Rivista quadrimestrale di ricerca storica e cultura politica Fondata e diretta da Filippo Meda ( ) Diretta da Guido Gonella (1947) Diretta da Paolo Emilio Taviani ( ) Quarta serie, anno III - n. 2-3/2006 Diretta da Gabriele De Rosa «Civitas» riprenderà il difficile impegno con la serietà ed il rigore che l hanno contraddistinta nei momenti più travagliati e complessi. I temi riguarderanno problemi, eventi, prospettive della politica internazionale con un particolare riguardo alla vita italiana ed all unità europea.... Il XX secolo ha lasciato tracce e impronte in Italia, in Europa e nel mondo, che sono in gran parte da scoprire e, per un certo verso, se non addirittura, da correggere, da meglio interpretare. Sarà anche questo un importante compito della nuova «Civitas». [Paolo Emilio Taviani, 18 febbraio 2000] Costo di un numero 10,00 Abbonamento a tre numeri 25,00 Abbonamento sostenitore 250,00 (Equivalente a 10 abbonamenti) C/c postale intestato a Rubbettino Editore, Viale Rosario Rubbettino, Soveria Mannelli (Catanzaro) Bonifico bancario Banca Popolare di Crotone - Agenzia di Serrastretta C/C ABI CAB Carte di credito Visa - Mastercard - Cartasì Pubblicità Pagina b/n 1.500,00 - Per tre numeri 3.500,00 Registrazione Tribunale Civile di Roma n. 152 dell Direttore - Responsabile Gabriele De Rosa Condirettore Franco Nobili Vicedirettore Agostino Giovagnoli Direttore editoriale Amos Ciabattoni Redazione Comitato Andrea Bixio Nicola Graziani Flavia Nardelli Giuseppe Sangiorgi Sede Via delle Coppelle, Roma Tel. 06/ Fax 06/ assostoria@assostoriaitaliana.it segreteria@assostoriaitaliana.it Editore Rubbettino Viale R. Rubbettino, Soveria Mannelli Tel. 0968/ Fax 0968/ redazione@rubbettino.it Il Progetto Civitas è sostenuto dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma 2 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre 2006
3 Questo numero di «Civitas» esce con numerazione doppia per esigenze editoriali-redazionali, ma nel rispetto dei numeri annuali potendosi considerare il primo del corrente anno lo Speciale dedicato all Africa di gennaio-aprile. La scelta dell argomento è stata quasi obbligata. Gli avvenimenti recenti e tuttora carichi di effetti che hanno contraddistinto in maniera forte il panorama politico-parlamentare del nostro Paese, proponendo analisi, conseguenze e dibattiti di grande spessore e significato, l hanno imposto alla nostra attenzione, certi di contribuire a confronti che mai come oggi richiedono ponderazione, idee e comune volontà di superare condizioni di vita politica complessi e difficili. Ogni numero di «Civitas» è un invito al confronto e al dibattito: questo numero in particolare anche perché comune dovrà essere lo sforzo per portare l Italia ai più alti confronti internazionali e offrire, quindi, al progresso e alla pace del mondo il contributo del nostro grande patrimonio di Civiltà e Cultura. Franco Nobili Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
4
5 Indice BIPOLARISMO IMPERFETTO 9 Editoriale Sistemi elettorali e vita politica 17 Sistemi elettorali comparati e stabilità politica - di Emmanuele F. M. Emanuele 25 La legge elettorale e gli esiti del voto - di Antonio Agosta 35 Spoils system : i modelli europei e il caso italiano - di Gianfranco D Alessio 51 La formazione della classe dirigente nella società civile - di Giuseppe De Rita 59 Linguaggi e mass media in campagna elettorale - di Giuseppe Sangiorgi 67 La Questione settentrionale - di Andrea Bixio 75 Il Caso Napoli - intervista a Mario Rusciano di Fedele Cuculo 91 Un governo dell economia tra solidarietà e sviluppo - di Enrico Letta I cattolici tra valori e politica 99 Il Voto Cattolico. Colloquio con Paolo Segatti - di Giuseppe Sangiorgi 107 I popolari e il partito democratico - di Pietro Scoppola 115 Chiesa e politica al tempo di Benedetto XVI - di Andrea Riccardi 129 La prospettiva di un partito dei moderati - di Bruno Tabacci 137 Le prospettive della politica italiana di Marco Follini (intervista) RUBRICHE POLITICA INTERNA a cura di Nicola Graziani 143 POLITICA INTERNAZIONALE a cura di Mario Giro 148 RICERCHE a cura di Andrea Bixio 154 RELIGIONI E CIVILTÀ a cura di Agostino Giovagnoli 160 IL CORSIVO a cura di Giorgio Tupini 165 NOVITÀ IN LIBRERIA a cura di Valerio De Cesaris 169 NOMI CITATI 176 NUMERI PRECEDENTI 177 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
6
7 Bipolarismo imperfetto
8
9 Editoriale Nel 1994, con l adozione di una nuova legge elettorale, si è avviato in Italia un sistema politico bipolare. Con il crollo del comunismo in Europa, il tramonto di una forte contrapposizione ideologica ha costituito la premessa di una piena legittimazione a governare di tutte le forze politiche italiane. Dopo cinquant anni di democrazia bloccata, il bipolarismo è stato introdotto nella convinzione che fosse diventato normale l avvicendamento al governo di schieramenti politici alternativi, uno di destra ed uno di sinistra, caratterizzati dalla condivisione bipartisan di molti orientamenti di fondo, riguardo alle regole del gioco, alla politica estera ed altro ancora. Sempre nel 1994 ha avuto notevole successo la pubblicazione di un piccolo libro, Destra e sinistra, in cui Norberto Bobbio, cercava di chiarire il senso di fondo di questi due concetti politici, collegandoli, rispettivamente, ai temi della differenza e dell uguaglianza. Non si tratta di un caso: il bipolarismo italiano si è avviato mentre appariva sempre meno chiara la differenza di fondo fra destra e sinistra. Ma la coincidenza fra attenuazione di tale differenza e introduzione del bipolarismo evidenzia un paradosso: proprio ciò che rendeva finalmente possibile l alternanza di governo in Italia, e cioè la fine di una forte contrapposizione ideologica, faceva anche emergere una profonda incertezza sull identità dei soggetti politici che avrebbero dovuto animare il nascente bipolarismo. Negli anni successivi, molte vicende diverse hanno incrinato le convinzioni che accompagnarono la svolta bipolare. La dissoluzione della contrapposizione ideologica non ha fatto emergere una comune piattaforma politico-istituzionale unanimemente condivisa. L asprezza e la frequenza degli scontri tra i due schieramenti anche politici o solo elettorali? hanno suscitato dubbi sull esistenza di orientamenti di fondo realmente bipartisan, considerata un presupposto necessario del bipolarismo. Per porre riparo al problema, si è sviluppata un ampia retorica dell unità nazionale, i cui effetti pratici però sono stati piuttosto scarsi. Probabilmente, l Italia non si è spaccata tanto quanto ha enfaticamente sostenuto una certa polemica post-elettorale (indubbiamente la realtà italiana è complessa e variegata, come ricorda in questa pagine An- Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
10 Editoriale drea Bixio: ma si tratta di problemi diversi e, per certi aspetti, più profondi). Nel 1976 gli italiani si spaccarono molto di più, votando tre su quattro per la Dc o per il Pci, due partiti radicalmente contrapposti non solo politicamente ma anche ideologicamente e, persino, antropologicamente. Eppure, anche in presenza di due vincitori, come disse Aldo Moro, la politica trovò allora il modo per affrontare gravi emergenze. Oggi, invece, malgrado la fine di molte differenze e l accorciamento di molte distanze, la spaccatura sembra più grande e alla politica sembrano mancare le risorse necessarie per affrontare problemi meno gravi. Ma non è solo interessante chiedersi quali sono (o quali dovrebbero essere) gli orientamenti condivisi da tutti: è altrettanto importante capire che cosa caratterizza (o dovrebbe caratterizzare) le grandi proposte politiche che si confrontano. Diversi problemi, infatti, emergono anche affrontando di nuovo l interrogativo toccato a suo tempo da Bobbio: che vuol dire destra e che vuol dire sinistra, in senso politico, nell Italia del 2006? Dal 1994, la differenza tra destra e sinistra è diventata ancora più problematica ed incerta. Se già allora i collegamenti destra-differenza e sinistra-uguaglianza suscitavano qualche dubbio, nel 2006 i dubbi sono diventati tantissimi. Differenza ed uguaglianza, infatti, si riferivano al background che ha dominato per cinquant anni il dibattito politico, intorno alle tematiche del Welfare State, della redistribuzione delle ricchezze, del confronto tra le classi sociali. Ma, come ha osservato Ernesto Galli della Loggia, questo comune riferimento si è largamente affievolito e insieme si è dissolta non solo in Italia ciò che ha rappresentato per molti anni la principale sostanza della politica. Nella primavera del 2006, l Italia è passata attraverso una intensa stagione elettorale le cui modalità, fortemente televisive, sono qui analizzate da Giuseppe Sangiorgi che ha visto affermarsi seppure con qualche difficoltà uno dei due schieramenti. Dopo le elezioni politiche, in cui il centro-sinistra è prevalso di misura, nelle amministrative successive l Unione si è invece affermata con nettezza. Forte rilievo politico ha poi avuto la chiara bocciatura del referendum confermativo sull ampia riforma elettorale voluta dalla Lega e sostenuta dal centro-destra (seppure con significative eccezioni). Alla conclusione di questa stagione, dunque, è emerso in modo relativamente chiaro che spettava al centro-sinistra governare l Italia e, malgrado un esigua maggioranza al Senato, il governo Prodi è parso pienamente legittimato a svolgere il suo lavoro. Tale lavoro è effettivamente iniziato, con un ritmo piuttosto rapido. Sono state 10 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre 2006
11 Editoriale prese decisioni importanti come il ritiro dall Iraq, il rifinanziamento delle altre missioni all estero e la conferenza di Roma sul Libano, in politica estera; i decreti Bersani sulle liberalizzazioni, il provvedimento di indulto, le decisioni sull immigrazione in politica interna. Ma se una parte dei provvedimenti adottati può essere fondatamente riportato ad una cultura politica di centro-sinistra, in altri casi le cose non sono così chiare. Indubbiamente, l insieme delle iniziative promosse dal governo in tema di immigrazione in particolare la proposta di concedere la cittadinanza agli stranieri dopo cinque anni di presenza in Italia è chiaramente definibile di centrosinistra, con particolare riferimento alla tradizione del socialismo umanitario e del cattolicesimo sociale. Il lavoratore immigrato è in una posizione svantaggiata e marginale nella società italiana, accoglierlo e integrarlo rappresenta un obbligo per una politica di sinistra. L immigrato, però, è anche qualcos altro: le sue evidenti differenze dal contadino o dall operaio italiani solo di cinquant anni fa ci ricordano ogni giorno che il mondo è profondamente cambiato, i confini nazionali non separano più i popoli come una volta, le culture non sono più così distanti. Interdipendenze planetarie sempre più intrecciate determinano i nostri destini. Davanti a questo scenario, che cosa significa oggi essere di destra o di sinistra? Evidenti problemi presentano poi i provvedimenti a favore delle liberalizzazioni. Una certa propaganda vorrebbe che le posizioni a favore del mercato fossero di destra e quelle stataliste di sinistra, ma questa volta è stato un governo di centro-sinistra ad impegnarsi per sviluppare la concorrenza mentre una parte dell opposizione scendeva in piazza in difesa delle corporazioni (e un altra parte ne criticava la timidezza ). Secondo gli abbinamenti tradizionali evocati da Bobbio, destra-differenza e sinistra-uguaglianza, sarebbe stata scelta una via di destra per raggiungere un risultato di sinistra : favorire le differenze per creare più uguaglianza. A quale filosofia, a quale visione politica, a quale prospettiva d insieme corrispondono tali scelte? Ovviamente, domande analoghe possono essere rivolte anche all opposizione da cui certo non viene maggiore chiarezza. È un altra conferma che l orizzonte del Welfare State, della distribuzione della ricchezza, di una politica connessa alle vecchie classi sociali è sempre più lontana. Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
12 Editoriale Perplessità emergono anche sul versante di quelle che dovrebbero essere le scelte condivise, come l indulto, necessariamente bipartisan richiedendo una maggioranza di due terzi dei voti. La retorica dell unità prescrive che in questi casi emergano i grandi valori comuni che sostengono la convivenza nazionale. Invece, come ha notato acutamente Adriano Sofri, la larga maggioranza trasversale che ha approvato la legge non ha saputo o voluto trovare parole adeguate per esprimere la straordinarietà di una decisione presa per la prima volta dopo ben sedici anni di continui rinvii che ha ridato a migliaia di persone il bene prezioso della libertà. Sofri ha evocato pagine altissime sulla liberazione dei prigionieri contenute nel libro di Isaia e nel Vangelo di Luca, il confronto con le quali sottolinea crudamente il bassissimo profilo scelto dai sostenitori dell iniziativa per spiegarne le ragioni. L attenzione, infatti, si è concentrata sui riflessi impliciti della decisione riguardo alla guerra tra politici e magistrati che, tra alterne vicende, prosegue dal Molte incertezze su che cosa dovrebbe costituire patrimonio condiviso e che cosa invece dovrebbe caratterizzare a livello di cultura politica i soggetti che si alternano al governo del paese rimandano alle origini del bipolarismo italiano. Nodi non sciolti quindici anni fa, infatti, pesano ancora sulla politica italiana. È diffusa, ad esempio, la convinzione che l Italia non abbia ancora trovato una legge elettore adeguata al suo nuovo sistema politico, (se ne occupa in questo numero Agosta proiettandosi al di là delle contingenze politiche immediate). Ma è singolare che ancora non si sia raggiunta una relativa stabilità su questo terreno, malgrado sia ormai passato tanto tempo, e ciò contribuisce alla sensazione che il sistema politico avviato all inizio degli anni novanta sia ancora in una fase di transizione. Forse tutto ciò rivela che il bipolarismo italiano è nato vecchio, perché più rivolto all indietro che in avanti, più come frutto tardivo di una spinta al cambiamento già forte negli anni settanta che come risposta alle grandi sfide del mondo emerse negli anni novanta. È possibile fare oggi ciò che non fu fatto allora? Può la politica italiana recuperare il tempo perduto, liberarsi dalle sue pastoie e proiettarsi verso il futuro (aiutando la società italiana a liberarsi dell immobilismo di cui parla Giuseppe De Rita in questo numero di «Civitas»)? È di grande interesse, in questo senso, il dibattito sulla costruzione di nuove identità politiche sia nel centro-destra sia nel 12 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre 2006
13 Editoriale centro-sinistra. Indubbiamente, su questo terreno, si ha spesso la sensazione che l interesse per il contenitore sostituisca quello per i contenuti. Ma parlare di contenuti vuol dire parlare di rapporto con la società civile, di raccordo alle classi sociali, di collegamenti con le elites innovatrici, vuol dire governo dell ordinario e capacità di affrontare lo straordinario (investendo anche il rapporto tra politica ed amministrazione cui in queste pagine Gianfranco D Alessio dedica una lucida analisi). Per questo, abbiamo cercato di spingerci oltre un dibattito sui contenitori avulsi dai contenuti, chiedendo invece a un protagonista della politica italiana, Marco Follini, di indicarci problemi e terreni con cui tale politica dovrà confrontarsi. In linea con la sua tradizione, anche questo numero di «Civitas» si chiede e lo chiede anche a Tabacci come i cattolici si trovino davanti all attuale situazione e quale ruolo possono svolgere all interno della vita politica italiana. Il quadro che emerge non è molto incoraggiante: anche su questo terreno i soggetti del bipolarismo sembrano spesso muoversi in modo vecchio, guardando più al passato che al futuro. Tali soggetti, anche i più attenti, sembrano infatti nutrire verso il mondo cattolico un interesse prevalentemente elettorale. Si chiedono cioè come il proprio contenitore possa attirare voti cattolici più degli altri. Ma quest ottica ha tra le altre conseguenze il disinteresse per ciò che è più vivo e più dinamico nel mondo cattolico. Si tratta di un errore: la politica non dovrebbe cercare la sintesi tra le spinte più valide che emergono dalla società civile? Oltretutto, si tratta di un errore anche sotto il profilo della ricerca dei consensi: le analisi pubblichiamo in questo numero un intervista a Paolo Segatti su questo argomento indicano una crescente mobilità del voto cattolico, sempre meno fedele e sempre più mobile, attratto di volta in volta dalla proposta politica che appare più valida al filtro della sua sensibilità. Oggi i cattolici si trovano in prima linea nell approfondimento di problematiche nuove, come quelle riguardanti le questioni bioetiche, una sfida sempre più ineludibile per la politica di domani. Finora, tali problematiche sono emerse in modo trasversale rispetto ai due schieramenti politici e, in un certo senso, è giusto che sia così: non è infatti possibile pensare che il valore della vita possa essere definito di destra oppure di sinistra, perché si tratta fortunatamente di un valore condiviso da una grandissima maggioranza di italiani. Ma tale valore può essere declinato in modi molto diversi sul piano con- Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
14 Editoriale creto e il riconoscimento della libertà di coscienza davanti a questi problemi rappresenta in qualche modo una rinuncia della politica, che non sembra in grado di contribuire alla soluzione di grandi problemi di interesse collettivo. Cattolico, inoltre, non vuol dire solo interessato al valore della vita: come indica l etimologia, cattolico vuol dire anzitutto universale. Quando è nato il bipolarismo italiano era ancora dominante l immagine di un mondo diviso in due dalla guerra fredda. In realtà, molte cose erano già cambiate, a partire dalla fine degli anni settanta, con una perdita della centralità europea, lo sviluppo delle economie asiatiche, l emergere del fondamentalismo islamico e molto altro. Tutto ciò ha creato un nuovo disordine mondiale, di cui un fondamentale tornante simbolico è costituito dall evento dell 11 settembre Ancora radicata nella logica della guerra fredda, la politica italiana è rimasta molto lontana dai drammatici sviluppi di questo nuovo disordine mondiale e ancora fa fatica a coglierne le problematiche. Non sono molte, nella società civile italiana, le energie umane e culturali in grado di favorire una maggior sintonia del sistema-paese con la realtà di un mondo in rapida trasformazione. I cattolici, legati ad una delle poche internazionale ancora in pieno esercizio, sono tra queste forze e anche per questo i soggetti, vecchi e nuovi della politica italiana dovrebbero sceglierli come partner con cui interloquire piuttosto che come amorfe masse elettorali. In realtà, il cattolicesimo rappresenta tuttora una delle principali risorse del paese e porre la questione in termini meramente elettorali significa capire poco della realtà italiana. Ma sarebbe miope anche una politica giocata in termini di rispetto per i valori dei cattolici, come se questi ultimi rappresentassero una singolare minoranza identificata da usi e costumi particolari, più o meno folkloristici. I cattolici, d altra parte, non sono neanche una maggioranza che intende imporre a tutti e in modo intollerante la propria volontà. In Italia, applicare ai cattolici i termini di maggioranza o di minoranza è fuorviante. È più giusto, invece fare riferimento al cattolicesimo come ad una risorsa del paese, come ad una componente essenziale delle sue fibre più profonde, un energia che può aiutare lo sviluppo del paese ma anche una forza che può contrastarlo se non viene recuperata alla sintesi dinamica che dovrebbe costituire l obiettivo della politica. I modi e le forme in cui ciò può avvenire, naturalmente, sono da discutere e da trovare: in questo numero «Civitas» riporta due interventi tra i più significativi su questo tema, di Pietro Scoppola e Andrea Riccardi. 14 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre 2006
15 Sistemi elettorali e vita politica
16
17 Sistemi elettorali comparati e stabilità politica La campagna elettorale testé conclusasi, con un risultato rilevantissimo sotto il profilo della partecipazione dell elettorato e sicuramente denso di incognite per la maggioranza che dovrà governare il Paese, ha messo in mostra, ove ce ne fosse stata la necessità, la sostanziale crisi del modello elettorale varato negli ultimi mesi dal governo Berlusconi. Il ritorno al sistema proporzionale, con la sicuramente discutibile formula dell assenza del voto di preferenza, ha creato, e creerà in futuro, seri problemi alla governabilità ed alla rappresentatività delle forze politiche. EMMANUELE F.M. EMANUELE Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Roma Un percorso travagliato Ripercorrendo le diverse tappe delle modifiche istituzionali che hanno caratterizzato gli ultimi 10 anni del nostro Paese, non si può sinceramente esprimere un giudizio positivo su questo doloroso travaglio che, partito dal presupposto della criticabilità del sistema proporzionale e del voto di preferenza plurimo, è arrivato ad un sistema a mio modo di vedere ancor più criticabile ed espropriativo della volontà dei cittadini, proprio nel momento topico in cui essa è chiamata a manifestarsi, attraverso cioè l espressione di un voto per il partito in cui ci si identifica e per le persone ritenute più idonee a governare il Paese. Il lungo percorso che attraverso referendum (i primi tre del 1990 diretti a modificare in senso uninominale maggioritario la legge elettorale, di cui ne fu ammesso solo uno, quello che portò alla preferenza unica per i membri della Camera; gli altri del 1993 sulla legge elettorale del Senato, da cui scaturì il c.d. Mattarellum ; infine quello del 1999 sull abolizione della quota proporzionale, che però non rag- corollario di (una) riforma dovrebbe essere la possibilità che i parlamentari siano espressione della società civile e i membri del governo incompatibili con l incarico parlamentare Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
18 Emmanuele F.M. Emanuele giunse il previsto quorum di votanti) e leggi ordinarie (Legge n. 277/1993 che introdusse il sistema maggioritario misto, il citato Mattarellum ; la vigente Legge n. 270/2005 che ha nuovamente introdotto il sistema proporzionale) ha caratterizzato il periodo in oggetto che ha visto dapprima sparire il voto di preferenza, limitandolo soltanto ad una, poi annullare il sistema proporzionale a favore di un maggioritario molto discutibile, e da ultimo reintrodurre il proporzionale in un contesto rimasto però sostanzialmente maggioritario, stavolta con la completa eliminazione del voto di preferenza. Se si analizza questo percorso con il necessario distacco non si può certo gioire di quanto accaduto, poiché se le elezioni sono il momento sacrale di una democrazia, allora bisogna concludere che questo momento è stato ampiamente vanificato a tutto vantaggio degli apparati dei partiti che sono risultati indifferenti rispetto alla volontà del cittadino di indicare nominativamente la persona fisica da annoverare tra la classe dirigente deputata a governare il Paese. Il paradosso è che nonostante ciò l affluenza alle urne in questa tornata elettorale, forse la peggiore per quanto riguarda il sistema prescelto, è risultata sensibilmente elevata, dimostrando quanto fosse sentita per le conseguenze future questa consultazione. La contraddizione scaturisce dalla virulenza che ha caratterizzato la campagna elettorale, ma soprattutto dalla constatazione che nel nostro Paese, con la fine del proporzionale, l elettorato si è diviso in due grandi raggruppamenti, influenzato da questioni territoriali e da concezioni di natura ideologica. Ma l elettorato, e questo è ciò che mi preme sottolineare, ha acquisito, almeno al momento, una sensibilità notevole per i problemi del governo del Paese, nonostante gli sforzi degli apparati partitici per estraniarlo. Il paradosso nel paradosso è infatti che i partiti politici nel momento più basso della loro credibilità hanno espresso, attraverso il sistema elettorale indicato, la più arrogante determinazione nel voler negare spazi di rappresentatività alla società civile a vantaggio degli esponenti degli apparati interni. Un Parlamento di sconosciuti Il quadro così illustrato fa sì che oggi in Parlamento, salvo poche lodevoli eccezioni, la maggior parte dei rappresentanti eletti siano degli illustri sconosciuti non soltanto alla società civile, poco avvezza alle frequentazioni politiche, ma anche agli stessi componenti delle organizzazioni partitiche. L esito assolutamente imprevisto che ha determinato un sostanziale equilibrio tra i raggruppamenti di forze politiche in campo, con il conseguente risultato, grazie ai premi, concessi dalla vigente legge elettorale, di maggioranze frutto di escamotage politici e non di corretta rispondenza ai suffragi espressi sul territorio, ci si rende conto che, ben al di là dei problemi che il governo attuale dovrà affrontare, 18 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre 2006
19 Emmanuele F.M. Emanuele esiste una emergenza strutturale, quella della rappresentatività, che dovrà necessariamente costituire oggetto di riflessione nel prossimo futuro. In questo contesto appare evidente che occorre individuare una formula che consenta oltre che la governabilità, anche e soprattutto la corretta rappresentatività delle forze politiche, ed ancora prima, delle volontà dell elettorato. Se poi a questa riflessione si aggiunge che il sistema elettorale italiano prevede formule diverse a seconda delle consultazioni, non coincidenti neppure per la Camera dei Deputati e per il Senato, per cui il sistema proporzionale puro è ancora usato per le elezioni circoscrizionali e per il Parlamento europeo, mentre è previsto un sistema di tipo maggioritario a turno unico per i sindaci e per il consiglio comunale dei comuni con meno di abitanti, a doppio turno per i comuni oltre i abitanti, per la provincia e per le regioni, è evidente che per un Paese maturo di democrazia avanzata che aspira ad essere oltre che economicamente, anche socialmente competitivo, questo guazzabuglio non è più accettabile. Non si possono avere quattro sistemi elettorali per altrettante consultazioni e parimenti non si può oscillare tra soluzioni di comodo, tra sistemi maggioritari e proporzionali, o peggio ancora tentare di farli coesistere entrambi in modo rabberciato. È ora di intraprendere in maniera definitiva e con coraggio un passaggio che metta la parola fine a questo lungo percorso iniziato sedici anni fa e ancora non completato. Tre modelli sui quali riflettere Tra i sistemi elettorali su cui da tempo si appunta l attenzione degli studiosi di politica vi sono il modello francese a doppio turno, quello tedesco proporzionale con sbarramento e quello anglosassone nella versione statunitense. I tre modelli in sintesi sono così caratterizzati. La formula elettorale del sistema francese per l Assemblea nazionale è quella dello scrutinio maggioritario a due turni nell ambito di 577 collegi uninominali (555 per il territorio metropolitano, 17 per i dipartimenti d oltremare e le collettività territoriali e 5 per i territori d oltremare). Il presente sistema è stato adottato con la legge 11 luglio 1986, che ha sostituito la legge del 10 luglio 1985 che prevedeva lo scrutinio proporzionale ad un turno. I candidati che abbiano ottenuto al primo turno la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + 1) sono subito proclamati eletti, a condizione che i voti conseguiti siano pari ad almeno un quarto (25%) del numero degli elettori iscritti nelle liste del collegio (art. L 126 del codice elettorale). Ove tale quorum non sia raggiunto, si fa luogo, la domenica successiva, ad un secondo turno, al Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre
20 Emmanuele F.M. Emanuele quale possono concorrere i soli candidati che abbiano conseguito al primo turno almeno il 12,5 per cento del totale degli iscritti del collegio. Va sottolineato come il 12,5% degli iscritti corrisponde sostanzialmente ad una percentuale ben più alta dei voti validi: in concreto può essere necessario aver conseguito più del 20% dei voti. Se un solo candidato ha superato tale soglia, passa al ballottaggio anche il candidato classificato secondo, senza riguardo alla percentuale di voti ottenuti. Se nessun candidato ha superato tale soglia, passano al ballottaggio i due candidati più votati, senza riguardo alla percentuale di voti ottenuti. Chi consegue al secondo turno la maggioranza dei voti viene eletto e, in caso di parità, viene eletto il più anziano di età. Il sistema elettorale in Germania è in sostanza proporzionale. Se, in pratica, il 30% di elettori esprime il proprio voto per un partito, questo avrà (circa) il 30% dei seggi nel Parlamento. Tuttavia, per evitare un frazionamento del paesaggio politico, è stata introdotta la clausola del cinque per cento. Infatti, per entrare in Parlamento, un partito deve ottenere almeno il 5% dei voti. Nel sistema elettorale tedesco, però, sussistono anche degli elementi tipici di un sistema maggioritario: l elettore ha infatti due voti a disposizione. Così come il voto per il partito determina (in modo proporzionale) il numero dei seggi ad esso assegnati in Parlamento, l altro voto è invece per un candidato del suo collegio elettorale; viene eletto (a maggioranza semplice) chi ha ottenuto il maggior numero di voti. Un elettore, quindi, ha la possibilità di votare, con il primo voto, per un partito e con il secondo voto per un candidato di un altro partito. È importante sottolineare l esistenza di una regola che aggira lo sbarramento del 5%: se un partito ha 3 candidati eletti direttamente non è più sottoposto alla clausola del 5%. Si potrebbe quindi dire che il sistema elettorale è proporzionale con dei correttivi maggioritari. Negli Stati Uniti, il Presidente viene eletto in base a un sistema che deve le sue origini agli albori stessi della federazione americana. La Costituzione prevede che i cittadini non votino direttamente il Presidente e il Vicepresidente bensì votino per i Grandi Elettori che a loro volta scelgono il Presidente e il suo Vice. La Costituzione prevede altresì che ogni Stato abbia tanti Grandi Elettori quanti sono i suoi deputati e senatori. Al momento, dopo la riforma del 1804 con la ratifica del 12esimo emendamento, i Grandi Elettori sono 538 distribuiti sui 50 stati e sul distretto di Columbia (Washington DC), cui venne riconosciuta la possibilità di voto dopo l approvazione (29 marzo 1961) del 23esimo emendamento. I Grandi Elettori di ogni Stato vengono attribuiti in toto al candidato che vince le elezioni. Una volta che i Grandi Elettori siano stati scelti in ogni Stato, la legge federale im- 20 Civitas / Anno III - n Maggio-Dicembre 2006
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI
Dettaglidi Basilicata 1. (CONVOCAZIONE DEL PROCEDIMENTO ELETTORALE) 2. (ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO)
REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL SEGRETARIO E DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE PROVINCIALE DI POTENZA E DI MATERA, DEI SEGRETARI E DEI COMITATI DIRETTIVI DI CIRCOLO 1 La Direzione Regionale del Partito Democratico
DettagliREGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
Dettaglila Direzione Regionale del PD Puglia riunita a Bari il 4 OTTOBRE 2013, ai sensi dell articolo 4,5,7,8 dello Statuto regionale, approva il seguente
Visti: l articolo 15 dello Statuto nazionale del Partito Democratico; l articolo 4, 5, 7, 8 dello Statuto regionale del PD Puglia; il regolamento Elettorale dei circoli, delle Unioni cittadine e provinciali.
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012
REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliINDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO
INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliUNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO
UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente
DettagliIndice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo
Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi
DettagliLe strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza
CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliVERSO LE REGIONALI 2015
VERSO LE REGIONALI 2015 COMMITTENTE SOGGETTO CHE HA EFFETTUATO IL SONDAGGIO NUMEROSITÀ DEL CAMPIONE METODOLOGIA DATE IN CUI È STATO EFFETTUATO IL SONDAGGIO LIGURIA CIVICA DIGIS SRL 1.000 CASI CATI 13-14
DettagliL AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei
L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese
DettagliCOMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine
COMUNE DI PASIAN DI PRATO Provincia di Udine REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DEL COMUNE DI PASIAN DI PRATO (Approvato con delibera C.C. n. 90 del 29.11.2003, modificato con
DettagliRILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale
RILANCIO,GOVERNOERAPPRESENTANZADELLEAUTONOMIESCOLASTICHE Lascuolaèun IstituzionedellaRepubblicachegarantisce,insiemealvalorelegaledeititolidistudiosu tutto il territorio nazionale, pari opportunità a tutti
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliNOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE
NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile
DettagliAl Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
Città di Somma Lombardo Provincia di Varese REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 63 del 15 ottobre 2007 ) P.zza Vittorio
DettagliPARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE
PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
DettagliRISOLUZIONE N. 102/E
RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale
DettagliUNIONE EUROPEA - DIZIONARIO
UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO Amalto Cristina, Bargiggia Federico, Pagani Carolina, Spreafico Daniele, Ronchi Davide, Rubino Gianluca, Triscornia Emma, Zara Francesco ATTO NORMATIVO: In diritto un atto normativo
DettagliIl Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011
Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 udita la relazione del Segretario Generale; esaminato l art.3 del d.l. 138/2011, convertito
DettagliCOMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
COMUNE DI CALVENE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 44 DEL 29.11.2012 INDICE Art. 1 FINALITA Art. 2 COMPETENZE Art.
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliOsservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo
- seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per
DettagliGLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA
GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliIL DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA DELLA PARTE SECONDA DELLA COSTITUZIONE
IL DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA DELLA PARTE SECONDA DELLA COSTITUZIONE APPROVATO IN SEDE REFERENTE DALLA 1 a COMMISSIONE DEL SENATO NELLA SEDUTA DEL 10 LUGLIO 2014 WWW.RIFORMECOSTITUZIONALI.GOV.IT ELEMENTI
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo
DettagliRiferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07
Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
COMUNE DI FLUMINIMAGGIORE PROVINCIA DI Carbonia Iglesias REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliLA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?
LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliVolontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliIndagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act
CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
DettagliNota di approfondimento
Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliSTATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE
STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliIntroduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi
Introduzione L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi sull impatto che esse avranno, o stanno già avendo, sul processo democratico.
DettagliAlcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri
Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
Dettaglistatuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004
statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.
DettagliDocumento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici
Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliREGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C.
REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE ASSOCIATIVE DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FONDAZIONE TARAS 706 A.C. Art. 1 Indizione delle elezioni 1. Il Consiglio Direttivo convoca l Assemblea degli
DettagliIL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI
417 www.freefoundation.com i dossier IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI NOSTRI 25 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il finanziamento dei partiti in Italia L introduzione
DettagliCome nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva
Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;
DettagliCOMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliCome iscriversi al M5S. Gruppi di Lavoro PROSPETTO ORGANIZZATIVO COMUNICAZIONE. Come funzionano le consultazioni via web
Come iscriversi al M5S Gruppi di Lavoro PROSPETTO ORGANIZZATIVO COMUNICAZIONE Come funzionano le consultazioni via web Come iscriversi al M5S Il MoVimento 5 Stelle è una non Associazione. Rappresenta una
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliLE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA
LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA L UE è uno Stato, una confederazione, una federazione, un organizzazione internazionale? È un organizzazione internazionale dotata di ampi poteri che configurano cessioni
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliRegolamento Comunale. Istituzione Consiglio Comunale dei Ragazzi
Comune di Laterza Provincia di Taranto Regolamento comunale Istituzione Consiglio Comunale dei ragazzi Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.27 del 5 Giugno 2007 1 REGOLAMENTO COMUNALE ISTITUZIONE
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliREGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)
REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliCONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1
Convenzione 87 CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE, 1948 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, convocata a San Francisco dal Consiglio
DettagliREGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANCI LOMBARDIA
REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANCI LOMBARDIA (approvato in data 4 luglio 2014 dal Consiglio Direttivo Regionale) Art. 1 Organo elettivo 1) Spetta all Assemblea
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliLA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) riferimento
LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) relatore: Monica riferimento Poletto Perché lavorate insieme? Non farsi questa domanda e non comunicarsi la risposta ha conseguenze negative sulla vita dell
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliPROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE. relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento
IT PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento 1. TASSI DI RIFERIMTO E TASSI DI ATTUALIZZAZIONE Nell ambito del
DettagliREGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 21 DEL 02/08/07) INDICE ARTICOLO 1 - FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FINALITA ARTICOLO
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliPROPOSTA DI DELIBERA
COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliDa gruppo informale ad associazione
DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente
DettagliProgetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014. A cura del gruppo di lavoro TelePAT
Progetto TelePAT Attività di monitoraggio marzo 2014 A cura del gruppo di lavoro TelePAT L articolazione del sistema di monitoraggio Focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento Verificare lo
DettagliCAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. Regolamento della Consulta provinciale delle professioni
CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA Regolamento della Consulta provinciale delle professioni Regolamento approvato dal Consiglio camerale con deliberazione n.47 del 20.12.2012 INDICE ARTICOLO 1 (Oggetto del
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale
SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Lavoro, Previdenza Sociale Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della disciplina in materia di diritto al lavoro delle persone disabili Audizione Associazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
Dettagli