Accade all UE. n 261. settimana dall 11 al 15 maggio 2015 r e s o c o n t o d e l l a s e t t i m a n a d a l 4 a l l 8 m a g g i o

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1 Accade all UE n 261 B o l l e t t i n o d i n f o r m a z i o n e s u l l e a t t i v i t à d e l l e I s t i t u z i o n i C o m u n i t a r i e settimana dall 11 al 15 maggio 2015 r e s o c o n t o d e l l a s e t t i m a n a d a l 4 a l l 8 m a g g i o

2 L Editoriale Entro venerdì la Commissione renderà nota la sua prima valutazione sul disegno di legge di stabilità italiano, ma ci si aspetta anche un intervento, per una volta, sui conti tedeschi che fa già molto rumore a Berlino. Del giudizio di Bruxelles sul testo del governo Letta sono già uscite alcune anticipazioni sulla stampa che parlano forse in modo eccessivamente ottimistico - di un parere "sostanzialmente positivo" sulla manovra, a condizione che si mantengano la traiettoria e i saldi di quanto mandato a Bruxelles, cioè del testo varato da Letta e Saccomanni. Naturalmente, in mezzo, ci sono i tremila e passa emendamenti ed è chiaro quindi che l esercizio è estremamente difficile perché dall Europa verrà un monito a chiudere la partita a saldi invariati, mentre non è certo che questa sia la linea delle forze politiche, specie nella fase convulsa che stiamo vivendo. Molto probabilmente, la Commissione metterà in rilievo l impegno del governo a tenere la barra del limite del 3% sul quale si è già espressa la scorsa settimana e farà capire che solo rispettando scrupolosamente le tabelle di marcia annunciate (cioè un deficit nel 2014 al 2,7%) può aprirsi concretamente la possibilità di attivare i meccanismi di flessibilità previsti dal sistema di governance europeo che ci consentirebbe di scorporare somme (due o tre miliardi per esempio) per investimenti senza intaccare i limiti stabiliti. E questo senza dubbio lo scenario al quale pensa Letta quando chiede che il suo governo sia giudicato "a fine 2014". Vedremo nelle prossime due/tre settimane se questo scenario sarà I m m i g r a z i o n e e c o n t i p u b b l i c i, d o p p i a s f i d a a B r u x e l l e s Nella settimana in cui la Commissione europea dà le pagelle ai Paesi membri della zona euro, rendendo pubbliche le sue raccomandazioni nel quadro del Semestre Europeo, la tegola della sentenza della Corte costituzionale sulle aliquote di pensione non versate ha costretto il Ministro Padoan ad una imprevista serie d incontri con i Commissari responsabili ed i suoi colleghi Ministri, e il Governo a predisporre un piano d azione all ordine del giorno della sua riunione di venerdì. Il punto è che gli sforzi fatti fin qui per contenere il deficit, le riforme fatte e quelle in cantiere e consentire così all Italia di superare in scioltezza la prova dovranno, se non nell immediato ma nei prossimi mesi, fare i conti con questo esborso non previsto e le sue conseguenze sui conti pubblici. Se, come si prospetta, la Commissione sospenderà il giudizio e manterrà la linea decisa dalla Commissione Juncker, gli sforzi richiesti all Italia saranno ridotti e le raccomandazioni ricalcheranno sostanzialmente quelle dei mesi precedenti con un invito a fare di più sulla riforma fiscale e del sistema bancario e delle Fondazioni, la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, lo snellimento delle pratiche amministrative, l accelerazione dei tempi della giustizia, la riforma del mercato del lavoro e la spending review. L altro fronte caldo per il nostro Paese è quello legato al problema degli sbarchi degli immigrati sul quale il Collegio dei Commissari varerà, mercoledì 13 maggio, la sua strategia di ripartizione degli oneri, a precise condizioni, fra i Paesi membri e che invierà a Parlamento europeo e Consiglio. Ed il dibattito non si annuncia certo né semplice né rapido, tanti sono i distinguo già emersi. In parallelo prosegue l azione diplomatica a livello ONU per ottenere il via libera all intenzione decisa dall ultimo Consiglio europeo di intervenire anche militarmente prima che gli sbarchi avvengano, impedendo ai barconi di lasciare le coste libiche e fare in modo che cessi il vero e proprio traffico di esseri umani in atto. Federica Mogherini ha presentato le proposte UE al Consiglio di Sicurezza dell ONU e un intensa attività diplomatica è in corso per convincere i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, Russia e Cina in particolare, a non fare uso del loro diritto di veto. 2

3 L Editoriale Entro venerdì la Commissione renderà nota la sua prima valutazione sul disegno di legge di stabilità italiano, ma ci si aspetta anche un intervento, per una volta, sui conti tedeschi che fa già molto rumore a Berlino. Del giudizio di Bruxelles sul testo del governo Letta sono già uscite alcune anticipazioni sulla stampa che parlano forse in modo eccessivamente ottimistico - di un parere "sostanzialmente positivo" sulla manovra, a condizione che si mantengano la traiettoria e i saldi di quanto mandato a Bruxelles, cioè del testo varato da Letta e Saccomanni. Naturalmente, in mezzo, ci sono i tremila e passa emendamenti ed è chiaro quindi che l esercizio è estremamente difficile perché dall Europa verrà un monito a chiudere la partita a saldi invariati, mentre non è certo che questa sia la linea delle forze politiche, specie nella fase convulsa che stiamo vivendo. Molto probabilmente, la Commissione metterà in rilievo l impegno del governo a tenere la barra del limite del 3% sul quale si è già espressa la scorsa settimana e farà capire che solo rispettando scrupolosamente le tabelle di marcia annunciate (cioè un deficit nel 2014 al 2,7%) può aprirsi concretamente la possibilità di attivare i meccanismi di flessibilità previsti dal sistema di governance europeo che ci consentirebbe di scorporare somme (due o tre miliardi per esempio) per investimenti senza intaccare i limiti stabiliti. E questo senza dubbio lo scenario al quale pensa Letta quando chiede che il suo governo sia Vedremo, nei prossimi giorni, se l azione europea avrà successo. E l e z i o n i b r i t a n n i c h e e l o r o r i p e r c u s s i o n i e u r o p e e A dispetto degli istituti di sondaggio che hanno fallito miseramente prevedendo un hung Parliament, David Cameron ha brillantemente conquistato la maggioranza assoluta dei seggi a Westminster, sbaragliando e costringendo alle dimissioni i suoi concorrenti e formando già questa settimana un Governo omogeneo conservatore. Il successo dei Tories, unito all altro fenomeno di queste elezioni e cioè al grande slam del partito nazionalista scozzese che ha conquistato 56 dei 59 seggi in palio in Scozia è frutto non solo delle buone performances economiche del Paese e della linea troppo tradizionale, come l ha definita Tony Blair, del leader laburista Ed Miliband che ha sicuramente spaventato parte dell elettorato, ma anche al forte accento euroscettico che ha permeato la campagna elettorale di Cameron e compagni. L annuncio della tenuta di un referendum nel 2017, che adesso pare che Downing Street voglia anticipare già al 2016, sull appartenenza o meno della Gran Bretagna all UE è stata certamente una mossa che ha indotto più di un elettore a non votare per il partito più anti UE di tutti, l UKIP, ma a convergere sul voto ai conservatori proprio per poi potersi sfogare nel referendum. Un Cameron trionfante passerà ora all incasso chiedendo sicuramente all UE ed alle sue istituzioni ampie concessioni per scongiurare il cosiddetto Brexit. La partita si annuncia insomma complessa anche per gli scenari interni di un Regno che qualche commentatore ha definito più disunito che mai. G i a n f r a n c o D e l l A l b a 3

4 settimana dall 11 al 15 maggio novembre L a S e t t i m a n a Insediandosi, il Presidente Juncker aveva promesso un rallentamento nell attività di presentazione di proposte legislative da parte della Commissione, e guardando ai lavori parlamentari, a qualche mese di distanza, si puo dire che, almeno per ora, sta mantenendo la promessa. Anche questa settimana, infatti, le attività al PE saranno ridotte: si riuniranno solo i gruppi politici per preparare la plenaria di settimana prossima, che comunque si presenta (ancora una volta) piuttosto vuota di relazioni legislative di interesse. Da segnalare, invece, la riunione dell Eurogruppo e del Consiglio ECOFIN, rispettivamente i prossimi 11 e 12 maggio, per parlare principalmente di due temi: la situazione in Grecia e l andamento del negoziato sul Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI). Sia in Consiglio che in Parlamento, comunque, c è da scommettere che uno dei temi più discussi informalmente saranno i risultati delle elezioni nel Regno Unito, e loro future implicazioni a livello comunitario. M a t t e o B o r s a n i 4

5 settimana dall 11 al 15 maggio novembre 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO I n t e r g r u p p o p e r l a g e n d a d i g i t a l e R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I F i s c o 2. A C C ADE IN CO N SIGLIO C o n s i g l i o E C O F I N e d E u r o g r u p p o 3. B ANDI E F INANZIAM ENTI P r o g r a m m i e B a n d i E v e n t i i n f o r m a t i v i Resoconto della settimana dal 4 all 8 maggio

6 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO I N T E R G R U P P O P E R L A G E N D A D I G I T A L E La sera del 12 maggio, al Parlamento europeo si riunirà l intergruppo per l agenda digitale per discutere della strategia per il mercato unico digitale presentata dalla Commissione europea il 6 Maggio. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I F I S C O Lunedì 11 maggio si riunirà la commissione speciale sugli accordi fiscali (TAXE) per un audizione pubblica sulle decisioni anticipate in materia fiscale e sulle pratiche fiscali dannose. All audizione interverranno, tra gli altri, anche alcuni giornalisti del Consortium of Investigative Journalist. Per maggiori informazioni: Pietro Mambriani (p.mambriani@confindustria.eu) 6

7 2. A C C ADE IN CONSIGLIO C O N S I G L I O E C O F I N E D E U R O G R U P P O Si segnala che il prossimo 12 maggio si riunirà il Consiglio ECOFIN; la riunione,come da tradizione, sarà preceduta, dal meeting dell Eurogruppo (in programma l 11 maggio). Durante il Consiglio ECOFIN, i Ministri delle Finanze dell UE saranno informati circa lo stato di avanzamento dei negoziati tra Consiglio e Parlamento relativi alla proposta di regolamento che istituisce il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS). Si ricorda a tal proposito che il Consiglio ha adottato la propria posizione negoziale sulla proposta di regolamento lo scorso 10 marzo mentre le negoziazioni tra Consiglio e Parlamento sono ufficialmente partite il 23 aprile, dopo l approvazione da parte delle commissioni parlamentari ECON e BUDG del progetto di relazione redatto dagli onorevoli Bullmann (S&D, Germania) e Fernandes (PPE, Portogallo), ottenuta il 20 aprile. Nel corso dell ECOFIN i Ministri delle Finanze si concentreranno sulle procedure del Semestre Europeo, adottando conclusioni sulle analisi approfondite condotte dalla Commissione in merito agli squilibri macroeconomici di 16 Stati Membri ( squilibri evidenziati nella relazione 2015 sul meccanismo di allerta) e discutendo inoltre lo stato di implementazione delle raccomandazioni formulate nel 2014 dalla Commissione. Nel corso dell Eurogruppo l attenzione sarà invece dedicata alla questione greca. Al riguardo si sottolinea come la riunione sembri indirizzata al raggiungimento di un accordo che consenta al Governo di Atene un ampliamento della quantità di titoli di stato a breve termine emettibili sul mercato, così da far fronte alle esigenze di finanziamento di breve termine. Per maggiori informazioni: Viviana Padelli (v.padelli@confindustria.eu) 7

8 3. B ANDI E FINANZIAM ENTI P R O G R A M M I E B A N D I Segnaliamo che la Joint Technology Initiative sulle celle a combustibile e idrogeno (FCH2 JTI) ha pubblicato i bandi per l annualità 2015 nell ambito del programma Horizon FCH2 JTI è un partenariato pubblico-privato tra la Commissione europea, tramite la DG Ricerca e innovazione, il New Energy World Industry Grouping (NEW-IG), che rappresenta gli interessi delle grandi, piccole e medie imprese, e lo European research grouping on fuel cells and hydrogen (N.ERGHY), l associazione delle università e dei centri di ricerca attivi nel campo delle celle a combustibile e idrogeno, con l obiettivo di accelerare l introduzione sul mercato di tecnologie pulite ed efficienti nei settori dell energia e dei trasporti tramite le tecnologie legate alle celle a combustibile e idrogeno. Il bando finanzierà progetti indirizzati ai seguenti topic: FCH : Low cost and durable PEMFCs for transport applications FCH : Diagnostics and control for increased fuel cell system lifetime in automotive applications FCH : Development of Industrialization-ready PEMFC systems and system components FCH : Adaptation of existing fuel cell components and systems from road to non-road applications FCH : Develop technologies for achieving competitive solutions for APU transport applications based on existing technology FCH : Improved electrolysis for Off-grid Hydrogen production FCH : Improved electrolysis for Distributed Hydrogen production FCH : Development of co-electrolysis using CO2 and water FCH : Proof-of-concept of HT electrolysers at a scale > 70 kw FCH : Development of technology to separate hydrogen from lowconcentration hydrogen streams FCH : Development of cost effective manufacturing technologies for key components or fuel cell systems FCH : MW or multi-mw demonstration of stationary fuel cells FCH : Sub-MW demonstration of stationary fuel cells fuelled with biogas from biowaste treatment FCH : Large scale demonstration of µchp fuel cells FCH : Large scale demonstration of Hydrogen Refuelling Stations and FCEV road vehicles - including buses and on site electrolysis FCH : Hydrogen territories 8

9 FCH : Hydrogen delivery with high capacity compressed gas trailer FCH : Recycling and Dismantling Strategies for FCH Technologies FCH : Novel Education and Training Tools FCH : Best practices guidelines on safety issues relating to current and emerging FCH Technologies Il budget totale stanziato ammonta a 123 milioni di euro. Le candidature dovranno essere inviate entro il 27 agosto 2015 alle ore (orario di Bruxelles). Per ulteriori informazioni si rimanda al sito ufficiale della JTI FCH2 e al Participant Portal. E V E N T I I N F O R M A T I V I Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna (l.pinna@confindustria.eu) e Ilaria Giannico (i.giannico@confindustria.eu) #chiediall EASME Chat Twitter sullo Strumento PMI 12 maggio, dalle alle Segnaliamo che martedì 12 maggio, dalle ore alle 17.00, l Agenzia esecutiva EASME terrà una live chat su Twitter per rispondere ad eventuali quesiti relativi allo Strumento PMI del Programma Horizon Per maggiori informazioni si rimanda la sito dell Agenzia EASME. Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna (l.pinna@confindustria.eu) e Ilaria Giannico (i.giannico@confindustria.eu) 9

10 Resoconto della settimana dal 4 all 8 maggio 10

11 settimana dal 4 all 8 maggio ovembre 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I A m b i e n t e A f f a r i g i u r i d i c i P r o b l e m i e c o n o m i c i e m o n e t a r i I n d u s t r i a, R i c e r c a e d E n e r g i a M e r c a t o i n t e r n o e P r o t e z i o n e d e i c o n s u m a t o r i T u r i s m o e T r a s p o r t i S v i l u p p o R e g i o n a l e F i s c o 2. A C C ADE IN COMMISSIONE P r e v i s i o n i d i P r i m a v e r a A D i g i t a l S i n g l e M a r k e t S t r a t e g y f o r E u r o p e 11

12 1. A C C ADE IN PARLAM E N TO R I U N I O N I D E L L E C O M M I S S I O N I P A R L A M E N T A R I A M B I E N T E P R O P O S T A D I D E C I S I O N E P E R L I S T I T U Z I O N E D I U N A R I S E R V A D I S T A B I L I T À N E L M E R C A T O N E L S I S T E M A E M I S S I O N S T R A D I N G Il 5 maggio, nel corso del secondo trilogo informale tra Consiglio, Parlamento e Commissione europea, è stato raggiunto un accordo politico sulla proposta di Decisione per l istituzione di una Riserva di stabilità nel mercato delle quote di emissione di CO2 (Emissions Trading). La proposta, presentata dalla Commissione europea a febbraio 2014 insieme al Pacchetto Clima Energia 2030, modifica l attuale sistema europeo di scambio di quote di emissione di CO2, ai sensi della Direttiva 2003/87/UE e successive modifiche. La misura introduce una riserva che consentirà di controllare annualmente il volume delle quote di emissione nel mercato europeo allo scopo di evitare squilibri eccessivi tra offerta e domanda e conseguenti effetti sul prezzo delle quote. Al trilogo hanno partecipato il relatore della commissione Ambiente Ivo Belet (PPE,Belgio) e il relatore per opinione Antonio Tajani ( PPE, Italia). L accordo politico modifica la proposta originaria della Commissione europea sotto diversi aspetti. La riserva entrerà in funzione nel 2019, e non nel 2021 come proposto dall Esecutivo. I 900 milioni di quote di emissione che in base alla Decisione COM (2012) 416 sul backloading sarebbero dovuti tornare nel mercato nel 2019, saranno collocati nella riserva. Le quote non assegnate alla fine del terzo periodo di trading (2020) saranno collocate nella riserva e la Commissione europea presenterà una proposta in ambito di revisione della Direttiva ETS allo scopo di decidere il loro utilizzo. E stato introdotto uno specifico riferimento alle necessità di prevedere contestualmente all introduzione della riserva misure efficaci per contrastare il carbon leakage diretto e indiretto. In particolare, l accordo dichiara che si dovrà trovare un meccanismo europeo per le compensazioni dei costi indiretti sostenuti dalle imprese a seguito del trasferimento nella bolletta elettrica del prezzo delle quote di emissione. 12

13 E stato anche stabilito che 50 milioni di quote saranno utilizzate per un fondo innovazione per l industria. Il 26 maggio la Commissione ambiente voterà l accordo raggiunto. Successivamente sarà sottoposto per approvazione al Consiglio dei Ministri Ambiente di giugno. Il voto in plenaria è previsto per 6 luglio. Per maggiori informazioni: Barbara Mariani (b.mariani@confindustria.eu) P R O P O S T A D I D I R E T T I V A S U I I M P I A N T I D I C O M B U S T I O N E M E D I ( M C P ) Il 6 maggio la commissione Ambiente ha approvato con 60 voti a favore e 8 contrari la relazione dell On A. Grzyb (PPE, Polonia) sulla proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi. La proposta, presentata a dicembre 2013 dalla Commissione europea nel Pacchetto Qualità dell Aria, ha lo scopo di introdurre valori limite per ridurre le emissioni di anidride solforosa, ossido di azoto e particolato prodotte dagli impianti di combustione con una potenza termica nominale compresa tra 1 e 50 MW ( impianti di combustione medi ). Sono stati approvati i 18 compromessi negoziati tra i gruppi politici. In merito all Articolo 5 concernente i valori limite di emissione, sono state presentate due proposte diverse dai gruppi PPE/ECR e S&D/ALDE/Verdi/GUE/EFDD. L emendamento CA2a del PPE non e stato approvato per 2 voti (35-33) mentre il compromesso CA2b del gruppo S&D ha ottenuto 39 voti a favore e 27 contrari. Questi gli emendamenti singoli approvati: 133, 17, 22 dell opinione della Commissione ITRE 23, 11 (ITRE), 139, 199, 218, 247, (ITRE) 340, 344, 346, 163, 348, 347, 49,. 64, 3, 3 (ITRE) 6, 88 Sulla base della proposta così emendata, il relatore ha ricevuto il mandato per iniziare il negoziato con il Consiglio. Per maggiori informazioni: Barbara Mariani (b.mariani@confindustria.eu) 13

14 P R O T O C O L L O D I K Y O T O II La commissione Ambiente ha approvato il progetto di risoluzione dell On E. Gardini (Italia, PPE) che approva la ratifica da parte dell UE dell emendamento al protocollo di Kyoto II sulla riduzione di emissioni di gas serra, adottato nella conferenza sul clima che si è tenuta a Doha nel Con questo emendamento l UE si è impegnata a prolungare l applicazione del protocollo, il cui primo periodo si è chiuso nel 2012, per altri sette anni (dal 2013 al 2020). L emendamento di Doha entrerà in vigore quando sarà ratificato da almeno tre quarti dei 192 Paesi coinvolti nel negoziato sul clima. Il Parlamento europeo voterà l emendamento nella sessione plenaria di giugno. Successivamente, sarà adottato formalmente dal Consiglio e dagli Stati Membri. A F F A R I G I U R I D I C I Per maggiori informazioni: Barbara Mariani (b.mariani@confindustria.eu) Il 7 maggio u.s., nella commissione Giuridica (JURI) si è tenuto il voto sulla relazione Modifica della direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti e della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda taluni elementi della relazione sul governo societario del relatore Sergio Gaetano Cofferati (S&D). Il progetto di relazione è stato approvato con 13 voti a favore e 10 contrari e l On. Cofferati ha ottenuto il mandato a negoziare con il Consiglio sulla base di questo testo. Tuttavia, il gruppo ECR ha fatto appello alla Conferenza dei Presidenti dei gruppi politici chiedendo che si passi al voto in plenaria prima di aprire il trilogo con il Consiglio. La decisione spetta ora alla Conferenza dei Presidenti, intanto in attesa di una decisione i negoziati tra il PE, la Commissione e il Consiglio non saranno avviati. Il testo di Direttiva adottato in JURI Introduce, tra le altre cose, il sistema " say on pay" sulle società quotate, cioè la possibilità per gli azionisti, ma anche i dipendenti, di esprimere il loro parere ma anche di votare sulla politica di remunerazione degli amministratori. Inoltre, prevede l obbligo di un CBCR, e quindi la divulgazione di alcune informazioni per le società con un fatturato di 100 milioni di euro. 14

15 P A C C H E T T O M A R C H I Giovedì 7 Maggio, nella commissione parlamentare Giuridica, l On. Cecilia Wikström (ALDE, Svezia) nelle vesti di relatore ha informato l aula del risultato finale dei negoziati sul c.d. pacchetto marchi, che comprende la modifica del Regolamento sul marchio comunitario e una Direttiva sull armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa. Il 21 Aprile u.s. il Consiglio e il Parlamento europeo hanno trovato un accordo politico, dopo una serie di incontri negoziali, sotto la guida della Presidenza italiana e dell attuale Presidenza lettone Il pacchetto presentava numerose criticità su aspetti riguardanti: il transito delle merci nella UE, le limitazioni degli effetti dei marchi, le questioni di governance dell Ufficio UAMI di Alicante dove vengono registrati ogni anno oltre 100 mila marchi, la cooperazione tra l'ufficio e gli uffici nazionali di prorietà intellettuale e l'uso delle risorse finanziarie dell Agenzia. Nel dettaglio, il nuovo testo, che verrà approvato dalla commissione Giuridica il 16 giugno p.v. riforma le competenze dell UAMI di Alicante, competente sia per la registrazione dei marchi che per la registrazione del design. Inoltre, tale ufficio è stato rinominato Ufficio per i Diritti di Proprietà Intellettuale dell Ue. Tra le altre riforme, per un migliore uso delle risorse e una maggiore efficienza sono state rinnovate una serie di procedure amministrative riguardo alla cooperazione tra l Ufficio di Alicante e gli uffici nazionali di proprietà intellettuale. Nel dettaglio,su richiesta sia delle PMI che delle grandi multinazionali, secondo il nuovo testo la procedura di revoca e di annullamento può essere avviata in contemporanea con la procedura di opposizione alla concessione del marchio dinnanzi all ufficio competente, con un periodo interinale di 7 anni. Quanto all uso delle risorse finanziarie e del notevole surplus dell Agenzia che attualmente ha un avanzo di bilancio di oltre 500 milioni di euro, è stato deciso che: le tariffe per gli utenti del sistema del marchio comunitario verranno ridotte del 37%; il 15% del reddito verrà utilizzato per progetti di collaborazione con gli uffici nazionali per la condivisione di best practices e il 10% del reddito verrà utilizzato per controbilanciare i costi direttamente correlati al marchio europeo negli SM. Infine, in caso di un eventuale deficit dell agenzia, è stato costituito un fondo di riserva di oltre 200 milioni di euro. In aggiunta, per limitare la vendita e il commercio di prodotti contraffatti, per quanto concerne il transito delle merci nella Unione Europee provenienti da due punti esterni all Europa ma caricate in un porto europeo sono state create delle salvaguardie sul 15

16 commercio legale (specie per il transito di farmaci generici in Europa) e sul rispetto degli obblighi internazionali dell EU, mentre resta competenza degli Stati membri la lotta al commercio illegale dei farmaci contraffatti o dei freni falsificati per le auto. Per maggiori informazioni: Matteo Carlo Borsani (m.borsani@confindustria.eu) P R O B L E M I E C O N O M I C I E M O N E T A R I Il 6 maggio si è riunita la commissione parlamentare per i Problemi economici e monetari (ECON). La seduta si è aperta con un primo scambio di opinioni relativo al rapporto di iniziativa sul Ruolo dell'ue nel quadro delle istituzioni e degli organi finanziari, monetari di regolamentazione internazionali per cui è relatrice l On. Sylvie Goulard (ALDE, Francia). La relatrice ha evidenziato come l internazionalizzazione della finanza sia ormai un dato di fatto e come si renda necessaria una maggiore comprensione del ruolo delle istituzioni europee all interno dei principali organismi di governance economica mondiale. Data la rappresentanza plurima dei paesi europei all interno di organismi, quali ad esempio il Fondo Monetario Internazionale ed il Comitato di Basilea, e data la possibilità per ciascuno di essi di influire in maniera determinante sulle loro scelte, l On. Goulard ritiene necessario un maggior coordinamento ai fini di assicurare ricadute positive sull intera Unione. La relatrice ha inoltre aggiunto che il momento di difficoltà che oggi vivono le democrazie rende necessaria una maggiore attenzione al tema della trasparenza e dell accountability, così da garantire ai cittadini che un soggetto ben determinato si assuma la responsabilità delle proprie azioni. Il primo lavoro da parte del Parlamento sarà dunque quello di fornire una panoramica delle istituzioni finanziarie esistenti evidenziandone la composizione e mettendo in luce il ruolo che le Istituzioni europee giocano al loro interno. Nel corso dello scambio di opinioni che ha fatto seguito alla presentazione della relatrice, i rappresentanti del PPE si sono detti in linea con l approccio adotttato dall On. Goulard. L On. Delvaux (S&D, Lussemburgo) ha inoltre segnalato che la rappresentanza dell UE all interno dei fora che si occupano di governance economica è piuttosto varia e si caratterizza per una rilevanza pressoché nulla del Parlamento europeo. L On. Delavaux ha inoltre sottolineato la necessità di esercitare un influenza proattiva all interno degli organi monetari, finanziari e regolatori internazionali, ribadendo il bisogno di un maggior coordinamento non solo tra gli Stati Membri ma anche tra Stati Membri e le agenzie che li rappresentano. 16

17 L On. Fox (ECR, Regno Unito), si è invece detto convinto circa la necessità di lasciare agli stati nazionali il potere di regolamentare i diversi settori economici. L On.Giegold (Verdi, Germania), ha evidenziato come si sia giunti ad un elevato standard di trasparenza per quanto riguarda i confini delle politiche nazionali. La stessa questione di trasparenza ed integrità andrebbe ora rivolta alle politiche portate avanti dagli organismi economici internazionali. A tal proposito sarebbe interessante notare quali lobby sono in grado di condizionare le scelte dei diversi organismi di regolamentazione a livello internazionale. Nel rispondere alle domande formulata dall emiciclo, l On. Goulard ha evidenziato come sia necessario evitare l adozione di approcci ideologici alla questione della governance economica. Tutti gli elementi in grado di contribuire ad una leale cooperazione tra gli Stati Membri saranno in questo senso assolutamente benvenuti. La riunione è stata poi dedicata all esame del progetto di parere redatto dall On. Kyrtsos (PPE, Grecia) su Fondi strutturali e di investimento europei e sana gestione finanziaria: orientamenti per l'attuazione dell'articolo 23 del regolamento recante disposizioni comuni, progetto per il quale è responsabile per merito la commissione REGI. Il relatore riconosce l importanza strategica dei fondi strutturali e vorrebbe sottolineare il rapporto tra questi ed una sana e prudente governance economica. A tal proposito si sottolinea come la Commissione segua alcune regole per l erogazione di contributi diretti e sia in grado di sospenderli qualora gli Stati Membri non abbiano, tra le altre condizioni, posto in essere azioni sufficienti per correggere il disavanzo eccessivo. A tal proposito il Parlamento vorrebbe evitare la penalizzazione di alcune regioni a causa della errata gestione dei governi centrali e vorrebbe avere un sistema di allerta precoce, in modo da contribuire alla crescita delle regioni in ritardo di sviluppo e promuovere la coesione economica e sociale. È poi intervenuto l On Fernandez (S&D, Spagna) il quale ha sottolineato il bisogno di non penalizzare i cittadini per le decisioni sbagliate prese dallo stato all interno del quale essi risiedono, a tal riguardo l applicazione dell art. 23 deve essere svolta con grande attenzione, prevedendo la sospensione dei pagamenti unicamente come ultima spiaggia. L On. Fernandez ha inoltre evidenziato la necessità che venga incrementato il ruolo del Parlamento nella fasi della riprogrammazione dei fondi. Il rappresentante del gruppo GUE/NGL ha invece ricordato la posizione contraria del Parlamento sull articolo 23 del regolamento recante disposizioni comuni poiché esso fissa dei limiti che portano ad incrementare le disuguaglianze all interno dell Unione. Bisognerebbe a tal proposito proteggere le regioni al fine di evitare che esse paghino per gli errori commessi dalle relativi amministrazioni. 17

18 È poi intervenuto l On. Valli (EFDD) il quale ha ribadito la necessità di modificare l articolo 23 del regolamento, prevedendo che la sospensione totale dei pagamenti avvenga solo in caso di comprovate frodi e corruzione. Inoltre si sottolinea come, stando all applicazione dell articolo 23 del regolamento recante disposizioni comuni, sarebbero le regioni a soffrire per l assenza di fondi anche se i parametri relativi a deficit e debito dipendono dalle scelte dei Governi centrali. Dal punto di vista della Commissione è stata invece ribadita l importanza del legame tra sano contesto macroeconomico e gestione dei fondi. Per maggiori informazioni: Viviana Padelli (v.padelli@confindustria.eu) I N D U S T R I A, R I C E R C A E D E N E R G I A Lo scorso 6 maggio si è riunita la commissione parlamentare Industria, Ricerca ed Energia (ITRE). In apertura di seduta il Presidente della commissione, l On. Buzek (PPE, Polonia) ha informato i parlamentari circa lo spostamento a fine maggio dell esame degli emendamenti al Rapporto di iniziativa «Sfruttare il potenziale di ricerca e innovazione dell'economia blu per creare occupazione e crescita» di João Ferreira (GUE/NGL). Si ricorda che nel Rapporto si evidenzia che l approccio adottato dalla Commissione nella sua comunicazione «L'innovazione nell'economia blu: realizzare il potenziale di crescita e di occupazione» del 13 settembre 2012, appare troppo limitato e non tiene conto delle sfide dei diversi settori che compongono l'economia blu. Per questo, il relatore sostiene, innanzitutto, la necessità di una definizione ampia di economia blu che integri tutte le attività settoriali e intersettoriali collegate agli oceani, ai mari e alle zone costiere, comprese le attività di sostegno diretto e indiretto e richiama l'attenzione sull'importanza trasversale dell'innovazione in tutte queste attività. Si evidenzia quindi che lo sviluppo dell'economia blu esige che l'ue e gli Stati membri garantiscano un finanziamento solido per migliorare le conoscenze sull'ambiente marino, che i risultati della ricerca finanziata con risorse pubbliche debbano essere, in linea di principio, di dominio pubblico, e che la Commissione debba procedere a valutazioni periodiche relative all'esecuzione del programma Orizzonte 2020 nei settori associati all'economia blu e a renderne disponibili i risultati. La commissione ITRE si è poi concentrata sul tema «Sviluppo di un'industria europea sostenibile dei metalli comuni» oggetto di un rapporto di iniziativa di Edouard Martin (S&D) sul quale si è svolto un primo scambio di opinioni. Il relatore, l On. Martin ( S&D, Francia) ha evidenziato la strategicità del settore metallurgicoin Europa evidenziando altresì l esistenza di un deficit legato allo sfruttamento dei metalli di base. Egli ha poi sottolineato come l industria dei metalli comuni sia un settore particolarmente 18

19 energivoro e come si renda necessario trovare un bilanciamento tra salvaguardia della salute dei cittadini e necessità di garantire stabili livelli di occupazione nel settore. Durante il suo intervento l On. Martin ha inoltre sottolineato il bisogno di rinnovare il settore dei metalli comuni favorendo nuovi investimenti nel settore delle tecnologie ad esso legate. Tutti i gruppi politici hanno mostrato posizioni sostanzialmente allineate rispetto a quella presentata dal relatore; dal gruppo ECR e da quello dell ALDE è stata ribadita la necessità di rilanciare la competitività dell industria siderurgica europea mediante il lancio di nuovi investimenti e tecnologie. Al fine di rilanciare la competitività del settore sarà inoltre necessario porre in essere misure opportune volte alla riduzione dei costi dell energia. Da parte del gruppo GUE/NGL è stata ribadita la necessità di creare nuova occupazione di alta qualità nel settore dei metalli comuni. Sarebbe inoltre opportuno procedere ad una revisione delle regole in termini di concorrenza poiché al momento queste andrebbero a vantaggio di multinazionali e grandi industrie e porrebbero le imprese europee in condizioni non competitive rispetto a quelle straniere. Per quanto riguarda il capitolo emissioni di Co2 queste andrebbero valutate anche in caso di importazioni dei metalli dai paesi terzi. È poi intervenuto l On. Borrelli (EFDD) evidenziando come nel rapporto si citino correttamente i disfunzionamenti del mercato interno nel settore dei metalli comuni. A tal proposito sarebbe opportuno valutare le differenze esistenti tra gli Stati in termini di capacità di approvvigionamento ed applicare alle importazioni da paesi terzi le stesse regole in vigore nel mercato interno per quanto riguarda le soglie limite di emissione di materiale inquinante. Si sottolinea inoltre l intervento dell On. Toia (S&D), la quale, oltre a sottolineare la necessità di un recupero di competitività europea nel settore dei metalli comuni, ha evidenziato la possibilità di sviluppare maggiormente il concetto di economia circolare. L On. Toia ha inoltre invitato la Commissione a ripensare le regole in tema di concorrenza in virtù dei modificati scenari globali. Da parte della Commissione europea è stato formulato un generale apprezzamento nei confronti della proposta di relazione. A testimonianza dell importanza che il settore siderurgico riveste per l economia europea, si sottolinea inoltre come la Commissione stia finanziando dei progetti in tale settore al fine di favorire lo sviluppo di nuove tecnologie per la lavorazione dei metalli. Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca (g.dellarocca@confindustria.eu) 19

20 S C A M B I O D I O P I N I O N I C O N I L V I C E P R E S I D E N T E P E R I L M E R C A T O U N I C O D I G I T A L E A N D R U S A N S I P Mercoledì 6 maggio nella commissione parlamentare ITRE si è tenuto uno scambio di opinioni con il Vicepresidente per il mercato unico digitale Andrus Ansip. Il Vicepresidente ha presentato agli eurodeputati la strategia per il mercato unico digitale, concentrandosi principalmente sulle sezioni di competenza della commissione ITRE, ovvero sul secondo pilastro creare le giuste condizioni per lo sviluppo delle reti digitali e dei servizi, e sul terzo pilastro, massimizzare il potenziale di crescita dell economia digitale europea. Ansip si è soprattutto soffermato sulla necessità di ottenere risultati concreti sul TSM e sul roaming, di porre fine al geo-blocking e di un adeguata protezione dei dati, sulle potenzialità della digitalizzazione dell industria e sull armonizzazione delle norme a tutela dei consumatori per quanto riguarda l e-commerce. Il dibattito in aula ha evidenziato i vantaggi ma anche le potenziali barriere alla realizzazione del mercato unico digitale. Nel dettaglio, è stato sottolineato che i tempi richiesti dal processo legislativo potrebbero ridurre i benefici del DSM e una maggiore chiarezza è stata richiesta sui metodi per la creazione di un level playing field, sulla revisione del regime dell IVA e sulle misure per ovviare all uso non giustificato delle pratiche di geo-blocking. Inoltre, tra gli intervenuti al dibattito, l On. Patrizia Toia (S&D), in linea con quanto affermato dal Vicepresidente, ha ribadito la necessità dell armonizzazione dello spettro e l On. David Borrelli (EFDD) la necessità di ridurre gli oneri burocratici per la realizzazione del mercato unico digitale. Alcuni gruppi politici hanno espresso le loro perplessità sulla strategia presentata dalla Commissione europea, con particolare riferimento alla mancanza di misure concrete che consentano l effettiva digitalizzazione delle imprese. Con riferimento al copyright, inoltre, Ansip ha chiarito che le licenze paneuropee non saranno l unica soluzione possibile, poiché il copyright è pensato sia per proteggere l'interesse pubblico che gli interessi dei creatori. Mentre sulle infrastrutture ha convenuto sulla necessità di stimolare maggiormente gli investimenti privati. Il Vicepresidente Ansip parteciperà alla prossima riunione del working group del Parlamento europeo al fine di discutere più nel dettaglio i vari aspetti della strategia. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido (c.guido@confindustria.eu) 20

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