Storie di vita dei volontari di Mozzanica Insieme per Mozzanica

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1 Minist ero dell Istruzione, dell Universit à e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO infanzia-primaria-sec. 1 grado Via Circonvallazione, 6 Mozzanica (Bg) Tel: Fax: uffici: bgic85800c@istruzione.it - p.e.c.: bgic85800c@pec.istruzione.it C.F Storie di vita dei volontari di Mozzanica Insieme per Mozzanica Scuola Secondaria di I grado di Mozzanica Anno scolastico

2 Indice Argomenti Premessa 3 Pagina Associazione ACLI 5 Associazione AIRC 6 Associazione Aiutiamoli a Vivere 7 Associazione Nazionale Alpini 8 Associazione A.S.D. (calcio) Mozzanica 9 Associazione AUSER 10 Associazione AVIS 11 Associazione F.I.D.C. (cacciatori) 13 Associazione Nazionale Carabinieri 14 Associazione Cartofila Torre 16 Associazione Coltivatori Diretti 17 Associazione Combattenti e Reduci 18 Associazione Conferenza S. Vincenzo De Paoli 20 Associazione Corale S. Stefano 21 Associazione Corpo Bandistico Don G. Paltenghi 23 Associazione Croce Rossa Italiana 25 Associazione Ecologica Martin Pescatore 26 Associazione Fante 27 Associazione Fluxia A.S.D. 28 Associazione Amici del Brasile e G. Missionario Parrocchiale 29 Associazione Gruppo Karate Shotokenshuhai 30 Associazione Lotta Club Seggiano - Mozzanica 32 Associazione MotoClub 33 Associazione Mozzanica Beach 34 Associazione Polisportiva Oratorio Mozzanica 36 Associazione Pro Loco 38 Associazione Protezione Civile Bergamo Sud 40 Gruppo G.E.V. (Guardie Ecologiche Parco del Serio) 41 Ex alunni della classe III ^ B (anno scolastico ) 42 Conclusioni 43 Ringraziamenti 44 2

3 Premessa La scuola secondaria di Primo grado di Mozzanica, ormai da diversi anni, ha iniziato un percorso di educazione alla legalità, puntando particolare attenzione al tema dell impegno giovanile nella prospettiva dello sviluppo di competenze democratiche e di cittadinanza attiva e responsabile. Anche nel , pertanto, considerando che: la sussidiarietà orizzontale e verticale (nelle quali è inserito il volontariato) rientra negli obiettivi di apprendimento stabiliti a livello ministeriale i progetti Educazione alla cittadinanza e alla Costituzione e Solidarietà rientrano nei Progetti istituzionalizzati dell Istituto l Amministrazione Comunale e tutte le Associazioni che hanno collaborato negli anni precedenti hanno dichiarato la disponibilità e l interesse alla continuazione dell attività è stato proseguito il percorso ( sempre in collaborazione con il CSV di Bergamo e, in particolare, con la referente Sara Leidi) al fine di accrescere le competenze relazionali e sociali dei nostri alunni e la loro consapevolezza del proprio ruolo di attori all interno delle dinamiche sociali di Mozzanica Nello specifico, ci si è soffermati sui racconti di vita di volontari perché il 2011 è stato proclamato dal Parlamento di Bruxelles L Anno Europeo del Volontariato. Il percorso effettuato ha pertanto permesso di comprendere meglio il lavoro quotidiano di numerosi volontari mozzanichesi: le loro testimonianze, oltre ad avere rappresentato un esempio di vita, hanno sicuramente favorito l instaurazione di un legame tra le rispettive Associazioni di appartenenza ed i ragazzi, responsabilizzandoli ed incentivandoli alle tematiche sociali. Il Volontariato: è un azione educativa e formativa fondamentale permette di mantenere un raccordo organico tra lo studio e la vita favorisce lo sviluppo delle competenze sociali che integrano il bagaglio umano che ognuno deve acquisire incentiva il rispetto verso se stessi e la società promuove il protagonismo degli alunni rappresenta un esempio di scuola come palestra di democrazia : fare solidarietà è indispensabile per diventare cittadini. Inoltre, la continuità dell azione formativa tra scuola ed extrascuola si gioca su molteplici terreni: costruisce relazioni di reciprocità con i soggetti (ragazzi e alunni che collaborano) dialoga con il patrimonio culturale valorizza i contesti strutturati ed informali 3

4 favorisce il passaggio dalla didattica tradizionale a quella più critica ed ideativi basata su pratiche che potenziano la riflessività distingue ed integra insieme più saperi Tutto ciò permette apprendimenti unitari e rende coerenti e significativi i luoghi di vita e di conoscenza degli alunni. L insegnante referente del Volontariato: Chiara Rudini 4

5 Acli, vivere per aiutare Associazione Acli Testimonianza del signor Bruno Tassi La sigla Acli è un acronimo di Associazione Cristiana Lavoratori Italiani. L Acli è un Associazione di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti ed Associazioni specifiche, contribuisce da più di sessanta anni a tessere i legami della nostra società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia. Giuridicamente, l Acli si presenta come Associazione di promozione sociale : un sistema diffuso ed organizzato sul territorio che promuove il lavoro ed i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini e, in particolare, coloro che si trovano in condizioni di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Come soggetto autorevole della società civile organizzata, l Acli è protagonista nel mondo del cosiddetto terzo settore : il volontariato, il non profit, l impresa sociale. L Acli è sempre stata un Associazione legata alla vita politica della nostra Nazione, un Associazione nata per aggregazione di persone attraverso degli ideali: la sigla ne è il manifesto chiaro. La funzione dell Acli è sempre stata quella di sviluppare un pensiero critico all interno delle comunità, coinvolgendo i propri associati e fornendo, alle varie comunità, persone in grado di partecipare alla vita politica ed amministrativa. Come in tante altre comunità, anche l Acli di Mozzanica ha avuto molti dei suoi iscritti come protagonisti attivi nella vita politica ed amministrativa del nostro paese. 5

6 La lunga lotta per la vita Associazione A.I.R.C. Testimonianza del signor Giovanni Moretti Mi ricordo che, nel 1992, il nostro vicario Don Giuseppe Allevi conosceva alcuni componenti dell Associazione A.I.R.C. di Caravaggio e così ci ha chiesto se eravamo interessati a collaborare con loro. Io e alcuni miei amici abbiamo accettato perché credevamo nel valore di questa Associazione. Purtroppo il cancro è una malattia che colpisce molta gente; ha colpito anche persone a noi vicine e ciò ci ha invogliato ad impegnarci per apportare il nostro contributo e riuscire, tutti insieme, a sconfiggere questa malattia. All inizio eravamo solo un piccolo gruppo che si appoggiava a quello di Caravaggio, ora siamo venti volontari e componiamo un gruppo autonomo e ben organizzato. Il mio ricordo più vivo è legato ad una ragazza molto speciale: Daniela Ravera che, per due anni, si è impegnata senza risparmiarsi, pur lottano lei stessa contro questa malattia; purtroppo ci ha lasciati in giovanissima età. Era la responsabile del gruppo di Mozzanica. Non la dimenticheremo mai. Ricordo anche la prima volta in cui siamo andati in piazza per le azalee: ero molto emozionato e un po impaurito, ma poi la gente stessa ci ha stimolato a continuare poiché si è dimostrata molto disponibile (richiedendo numerose azalee e dimostrando una grande generosità), sensibile alla problematica e vicina a noi ed al nostro impegno. Mi impegno e continuerò ad impegnarmi nel volontariato perché ritengo che sia una cosa bella ed utile e, quando mi guardo attorno, vedo che siamo veramente in tanti a farlo. L aspetto più bello consiste nell aiutare gli altri e, in particolare, chi ha più bisogno. Inoltre, la partecipazione delle persone rappresenta il nostro premio più grande che ci sprona a continuare. I giovani sono i benvenuti nel nostro gruppo, potrebbero partecipare alle manifestazioni che, in occasione dei due principali appuntamenti stabiliti a livello nazionale, proponiamo ogni anno: le arance della salute e l azalea della ricerca. 6

7 Diamoci tutti una mano ad aiutare Testimonianza del signore Giacomo Dognini Associazione Aiutiamoli a vivere Sono un volontario dell'associazione Aiutiamoli a vivere ; mi sono avvicinato al volontariato nel 1994 durante una riunione in oratorio durante la quale si è parlato dell'educazione cristiana e del suo fondamentale insegnamento: l educazione cristiana ci insegna ad amare il prossimo come noi stessi. In questa nuova esperienza mi ha accompagnato una persona molto importante: don Piero Salini. Sono entrato a far parte di un'associazione già esistente, nata come Associazione sportiva e, successivamente, trasformata con l intento di portare un messaggio di speranza e di pace alla popolazione, ma soprattutto ai bambini, contaminati dalla nube tossica fuoriuscita dalla centrale di Cernobyl, in Ucraina. Nell Associazione attuale mi sono trovato accompagnato da persone di cuore che, come me, avevano ed hanno interesse a fare del bene agli altri, senza avere nulla in cambio. I miei più cari ricordi riguardano i momenti che, tutti gli anni, accompagnano l'arrivo dei bambini bielorussi in paese: quando li rivedo dopo un anno e/o quando conosco quelli nuovi, provo tanta gioia e la commozione è immensa. Con loro instauro subito una relazione profonda: la diversità della lingua non rappresenta un ostacolo e non impedisce la comunicazione essenziale. Quando poi queste creature dolci ripartono, provo un infinita tristezza, anche se so con certezza che l amore ed il ricordo permarranno, nonostante la distanza. Le soddisfazioni più grandi consistono nel vedere nascere un sorriso spontaneo sul viso di questi bambini e nel dare loro la speranza di poter ricostruirsi una vita serena, grazie al nostro semplice aiuto. I giovani volontari dovrebbero cercare di stringere amicizia con i nuovi arrivati, per non farli sentire degli estranei e per rendere loro più facile l'adattamento nelle nuove famiglie; potrebbero inoltre cercare di convincere i genitori ad accogliere dei nuovi bambini poiché questa esperienza, anche se richiede alcuni sacrifici, arricchisce tutti, grandi e piccoli. 7

8 Alpini e storie di guerra Associazione Nazionale Alpini Testimonianza del signor Giuseppe Boffelli Noi Alpini facciamo volontariato con e per la nostra Amministrazione Comunale. Nel 2004 mi sono avvicinato a questa Associazione perché essa rappresenta la mia passione, il mio hobby: mi piace stare con la gente, con gli amici e rivivere con loro momenti particolari della nostra vita e della nostra storia italiana. Per me, infatti, è sempre molto emozionante quando partecipo ai cortei, incontro le persone che hanno fatto il servizio militare con me o con le quali ho condiviso i sacrifici della ricostruzione della nostra Patria, dopo la seconda guerra mondiale. Ricordo con grande affetto o riconoscenza il capitano Enrico Rappi che mi ha guidato e che ha incentivato molte persone ad avvicinasi al volontariato e ad entrare a far parte del gruppo degli Alpini che è, ormai, molto numeroso. Mi ricordo che questa Associazione è stata creata da me e dal Sindaco Massimo Alloni nel 2004: in occasione del raduno di Parma, ci confrontammo un po e, dopo una lunga chiacchierata, ne decidemmo la fondazione. Sono legato anche a molte altre Associazioni come A.I.R.C., Aiutiamoli a vivere e San Vincenzo. La passione viene condivisa con tutti i miei colleghi. Il ricordo più vivo che mi torna in mente si riferisce a quando, come Alpini, ci rechi amo nelle scuole a raccontare la storie delle guerre mondiali, a portare le nostre testimonianze e a proiettare filmati con alcuni degli eventi più significativi; gli alunni ci ascoltano con grande attenzione e sono molto partecipi. Per me è sempre fonte di soddisfazione osservare le loro espressioni felici e stupefatte; quello che, però, mi emoziona maggiormente è il momento finale durante il quale, tutti insieme ed in piedi, cantiamo l Inno d Italia. Sono contento anche quando mostro, a chi me lo richiede o si dimostra interessato, i reperti di guerra che teniamo in Associazione; alle ragazze che mi hanno intervistato, ad esempio, ho fatto vedere anche un casco con la svastica. Continuo a fare il volontario perché è la mia passione, è ciò che mi piace fare e voglio condividerlo con altri; tutto questo mi fa provare tante belle emozioni. Anche se, ovviamente, non posso partecipare a tutte le attività, è però molto significativo confrontarci sulle nostre esperienze: alcuni di noi, ad esempio, portano il pranzo agli anziani non autosufficienti ed altri stanno cercando Yara Gambirasio, la ragazza scomparsa proprio nella nostra provincia. Vorrei rivolgere un invito particolare ai giovani: il nostro team ha bisogno di giovani perché loro apporterebbero tanto entusiasmo e molti contributi come idee, iniziative e capacità lavorative. 8

9 Piccoli campioni Associazione A.S.D Mozzanica Testimonianza del signor Luigi Sarsilli L' Associazione A.S.D. Mozzanca è nata nel Le motivazioni che hanno spinto questa Associazione al volontariato sono state quelle di dare la possibilità a bambini, ragazzi e ragazze di giocare a calcio e di divertirsi. Io ed un gruppo di amici siamo stati coinvolti dal nostro Comune per occuparci del settore giovanile e dei più grandi perché, a Mozzanica, non c' era nessuna società sportiva. Non c' è stato nessuno di importante che ci ha guidati in questa esperienza: la Associazione era nuova e l'abbiamo creata noi poiché non c era nulla di simile già esistente. L'Associazione calcistica è stata scelta per la nostra grande passione del calcio e per il desiderio di condividerla con tutta la comunità. Per il calcio femminile, mi ricordo in modo particolare le vittorie della coppa Lombardia giocata nel 2005 a Monza contro la squadra Real Amatese e quelle della coppa Italia giocata a Riccione contro la Juve-Stabia di Napoli e la Fabriano Marche. Molto emozionante e ricca di soddisfazione è stata anche la promozione in serie A, avvenuta nel Per la categoria maschile, invece, due ricordi molto significativi riguardano la promozione in seconda categoria e la vittoria del campionato da parte dei pulcini del Io continuo a fare volontariato perché mi fa provare tante soddisfazioni e mi riempie il cuore di gioia: è molto bello ed anche emozionante vedere tanti bambini che giocano e si divertono; è gratificante anche la consapevolezza di avere offerto a numerosi bambini la possibilità di giocare a calcio. In questa Associazione un giovane potrebbe fare molte cose: l' accompagnatore, l allenatore, il dirigente...; potrebbe anche apportare nuove idee dal punto di vista organizzativo e contribuire a fare conoscere maggiormente la nostra Associazione. Numerose sono, quindi, le attività che un giovane potrebbe svolgere con noi, volontari storici, perché non ci sono ruoli ed incarichi predefiniti, ma tutti collaborano vicendevolmente e si aiutano, in base alle necessità. 9

10 Dare aiuto per ricevere aiuto Associazione Auser Testimonianza del signor Giacomo Minuti Mi sono avvicinato al volontariato nel 1980 ed è successo perché mi è sempre piaciuto aiutare gli altri: per me è un dovere e, inoltre, l aiutare mi rende felice. Nell avventura del volontariato mi hanno accompagnato mia moglie e gli anziani del nostro paese, soprattutto le donne. L Associazione è nata perché io vedevo le donne anziane che desideravano avere un luogo di ritrovo, ma non lo avevano; è così nata l idea che, anche con la collaborazione dell Amministrazione Comunale, si è gradualmente concretizzata. Ne sono stato molto soddisfatto perché l anziano ha bisogno dei suoi spazi e della sua serenità ed anche perché, più ci si dedica al volontariato, più viene voglia di vedere gli altri sempre più felici. All inizio ho collaborato cinque anni anche con la Mozzanichese ma poi, considerando il desiderio di questi anziani, ho fondato la Associazione La Speranza. Il simbolo rappresenta l anziano (la saggezza) che ha bisogno delle nuove idee di un giovane e del suo sostegno, ma anche della sua energia e della sua positività; a sua volta, il bambino (il futuro) ha bisogno dell esperienza dell anziano. Dietro di loro è raffigurato un sole che indica energia, luce e calore e cioè la vita. Auser significa autogestione dei servizi e della solidarietà (ONLUS NO PROFIT). Noi aiutiamo tutti, non solo gli anziani; su richiesta del medico curante, forniamo materiale ortopedico come stampelle, bastone anatomico, deambulatore, alza - coperte, sedia da comodo e carrozzina pieghevole. Siamo particolarmente vicino anche ai diversamente abili: con uno di loro, ad esempio, ho avuto un esperienza particolare e molto ricca che mi ha toccato il cuore e mi ha stimolato a dedicarmi maggiormente anche a queste persone. Facendo volontariato, mi porto a casa una sensazione bellissima che è quella di sentirmi sempre più arricchito interiormente: questo mi rende felice e mi fa provare una grande gioia per il fatto di avere aiutato qualcuno. Un giovane, nella nostra Associazione, può fare molto: con le sue competenze e con l istruzione può farla progredire nel tempo, può portare qualcosa di nuovo e quindi innovare le attività ed i servizi, ma può anche ricordare il passato raccontando, ad esempio, delle barzellette in dialetto o improvvisando un piccolo teatro. Agli anziani, infatti, piace molto rivivere il periodo della loro giovinezza attraverso i ricordi proposti con svariate modalità. Attualmente i giovani, tra scuola, compiti, sport e impegni personali, hanno poco tempo e, per questo, noi non obblighiamo nessuno ad aderire alla nostra Associazione; se però qualcuno riuscisse a ritagliare tra il suo tempo libero un po di spazio anche per le nostre attività, gli saremmo molto, molto grati. Concludo affermando che fare il volontario è un esperienza bellissima: parola mia!!! 10

11 Un dono per la vita Associazione A.V.I.S. Testimonianza dei signori Fabrizio Sassi e Giuseppe Perego Il Signor Fabrizio Sassi, Presidente e il Signor Giuseppe Perego, Revisore dei conti dell Associazione AVIS di Mozzanica, ci hanno parlato della loro esperienza come volontari e delle motivazioni che li hanno spinti a partecipare attivamente all Associazione. Quando vi siete iscritti all Avis di Mozzanica? Facciamo parte entrambi dell Avis di Mozzanica dal 1991 hanno risposto all unisono i due volontari. Come e perché avete deciso di entrare a far parte di un Associazione? Il Signor Sassi che per primo è stato sottoposto alla nostra domanda ha risposto: E stato determinante, per me, il fatto che alcuni miei familiari ed amici ne facessero già parte. Il loro esempio è stato la molla che mi ha portato a compiere questa scelta. Il Signor Perego, invece, ha risposto alla nostra domanda con parole che ci hanno particolarmente colpito: Ho deciso di iscrivermi all AVIS per alcune esperienze personali vissute da ragazzo che mi hanno aiutato a compiere questa scelta. In particolare, mi ha motivato una pubblicità (proposta alcuni anni fa) nella quale si sottolineava il fatto che il donatore offre in modo gratuito e disinteressato una parte di sé a qualcuno di cui non conosce l identità, così come colui che riceve non sa chi ha compiuto il nobile gesto. Il grazie rimane sospeso, nessuno lo dice e nessuno lo riceve, ma nonostante questo il gesto compiuto gratifica enormemente. Entrambi dimostrano la loro sensibilità nei confronti del volontariato poiché fanno parte di varie Associazioni come la Polisportiva e il gruppo Alpini e sono molto attivi presso la comunità di Mozzanica. Il Signor Perego ricorda un episodio particolarmente significativo delle sua esperienza di donatore: Un giorno, dopo aver fatto una donazione, mi si è avvicinata una signora che mi ha ringraziato per quello che noi donatori facciamo per gli altri. Questo mi ha ripagato, anche se non ve ne era bisogno, del mio gesto! I nostri ospiti sottolineano, ancora una volta, che essere volontari vuol dire fare qualcosa per qualcuno che non conosciamo e che non è a conoscenza del nostro gesto e quindi non potrà mai ringraziarci, ma questo è ininfluente perché chi fa del bene non lo fa per sentire un Grazie. Quando chiediamo loro cosa potremmo fare noi giovani nella loro Associazione dato che, essendo minorenni non possiamo essere donatori, ci rispondono: I giovani possono svolgere un ruolo fondamentale portando nuove idee e stimoli al gruppo. 11

12 Poniamo poi alcune domande relative alla donazione alle quali i due volontari rispondono in modo chiaro, dimostrando la loro competenza riguardo a questa realtà. Soddisfatti delle risposte che ci hanno dato i due rappresentanti, possiamo concludere affermando che l incontro è stato molto interessante ed istruttivo perché abbiamo capito che ogni donatore fa qualcosa per gli altri, pur sapendo di rimanere nell anonimato per aiutare il prossimo. Questa è una lezione che dovremmo imparare e chissà che, un giorno, anche tra noi qualcuno scelga di percorrere questa nobile strada! 12

13 Associazione Cacciatori F.I.D.C. Mozzanica La passione della caccia Testimonianza del signor Pierluigi Fiammetti Il mio non è un vero e proprio lavoro di volontariato, ma è un piacere perché è una cosa che ti piace. La caccia ha molte regole precise che tutelano alcune specie di animali in via di estinzione o protetti. Gli uccelli sono migratori e, per questo, in inverno, non si possono cacciare; l 8 dicembre per esempio si chiude la caccia alla lepre e, durante il periodo di caccia, si possono cacciare solo quattro lepri. Ognuno di noi possiede un cartellino dove dobbiamo segnare le specie che catturiamo e in quali giorni della settimana ci rechiamo a caccia. Si può andare a caccia solo 3 giorni alla settimana. Si possono uccidere una lepre al giorno e quattro lepri durante ogni stagione di caccia. È una soddisfazione vedere il proprio cane che non acciuffa una tortora oppure un altra specie di uccello raro o protetto. Nel periodo di chiusura dell attività venatoria, si possono osservare gli animali nel loro ambiente naturale e conoscere il loro comportamento. La federazione della caccia (F.I.D.C.) si è rifondata a Mozzanica nel Esiste anche un altra Associazione che si chiama A.N.U.U.(Associazione dei migratoristi italiani per la conservazione dell ambiente naturale), ma non abbiamo molti contatti con essa. Condividiamo l esperienza di caccia con amici. In questa Associazione siamo in 27. Alcuni sono di Covo, Caravaggio, Treviglio, Fornovo Il cane da caccia più usato per la lepre è il segugio, però di varie razze. Per i volatili, invece, il più usato è il setter inglese. Ho cominciato ad andare a caccia con mio papà e, successivamente, con i miei fratelli ed amici. Per andare a caccia ci si alza anche molto presto. Bisogna studiare per conseguire la licenza e bisogna superare degli esami. Per questo, è necessario avere compiuto i diciotto anni ed avere la fedina penale in regola. Per cacciare si usano solo armi con munizioni da caccia. Bisogna ottenere un certificato medico in cui si dichiara che non si fa uso di alcol e di droga. Le prime volte in cui si va a caccia, bisogna essere accompagnati da una persona che abbia la licenza da almeno cinque anni. Sono felice di seguire questa mia passione perché mi rilassa. Nella nostra Associazione, i giovani sarebbero utili per ereditare la passione del cacciatore e proseguire le attività. 13

14 Associazione Nazionale Carabinieri Sottosezione di Mozzanica I valori della vita dei volontari dell Associazione Nazionale Carabinieri Testimonianza del signor Marco Legramandi La mia esperienza di volontariato è iniziata circa tre anni fa, in quanto sentivo di dovermi rendere utile per il nostro paese. Ho preso questa decisione grazie anche alla traccia lasciatami dal mio bisnonno che, in passato, ha fatto parte dell Arma dei Carabinieri. La nostra Associazione Nazionale è esistente da circa cinquanta anni; il nostro compito consiste nel fornire l assistenza morale ed economica ai soci iscritti e nel cementare la collaborazione con altre Associazioni operanti in paese nei settori sociale, culturale e ricreativo. Alcuni di noi si occupano dei bambini all uscita dalla scuola e li aiutano ad attraversare la strada, fornendo loro l assistenza necessaria; ci è possibile realizzare questo servizio grazie ad una convenzione tra A.N.C. e l Amministrazione Comunale di Mozzanica. Quest anno ho avuto la possibilità di partecipare anche alla Notte Bianca, per garantire la migliore riuscita di questo evento. Uno dei nostri compiti più impegnativi riguarda il Progetto Ambiente che consiste nella manutenzione del monumento dedicato ai caduti di Nassiriya e degli annessi giardini dove, i nostri iscritti, impegnano un po di tempo libero nel mantenere il decoro dei luoghi. A Natale, in collaborazione con l Auser del nostro paese, distribuiremo caramelle ad anziani e bambini, come augurio personale di buone feste. Sono un componente di questa Associazione perché credo in essa e nei valori per i quali è stata fondata. Gli altri componenti condividono con me questa esperienza e, grazie alla collaborazione di tutti e al senso di unione, riusciamo a fortificare questa nostra Associazione e a conseguirne gli obiettivi prefissati. Tra i miei ricordi, particolarmente significativo è l evento relativo all inaugurazione del cippo in onore ai Carabinieri: è stato realizzato nel 2009, anche grazie alla disponibilità ed alla collaborazione del nostro Sindaco Dottor Massimo Alloni e di tutti i cittadini di Mozzanica che hanno sostenuto, nel 2009 e nel 2010, anche l iniziativa del calendario. Tutti noi volontari, che operiamo come Sottosezione dell Associazione Nazionale Carabinieri di Mozzanica, offriamo questo servizio alla popolazione gratuitamente, senza alcun compenso 14

15 economico; la nostra gratificazione consiste esclusivamente nella soddisfazione personale di garantire al cittadino la presenza, in paese, di una Associazione storica e prestigiosa che, a Mozzanica, conta circa trenta associati: proprio per questo, dal , è diventata Sottosezione con determina del nostro Presidente Nazionale. Consiglierei ai giovani di avvicinarsi alla nostra Associazione (aperta a uomini e a donne chiamate Benemerite ) per condividere con noi gli ideali A.N.C. che sono improntati al rispetto delle regole della civile convivenza e dell aiuto al prossimo. Invitiamo tutti coloro che lo desiderano a visitare la nostra sede all ex oratorio, in via D. Ceresoli e ad aiutarci nelle iniziative in programma a Mozzanica, considerato che l Associazionismo d Arma ha profonde radici nel nostro paese: ricordiamo, ad esempio, il mio bisnonno e quello di Ivan Giupponi (il nostro Socio fondatore della Sottosezione A.N.C. di Mozzanica) che ha avuto, pure lui, il bisnonno nei Carabinieri Reali. 15

16 Associazione Cartofila Torre Il gioco a carte è un divertimento che va scomparendo Testimonianza di Antonio Milanesi Come volontario, sono entrato a far parte di questa Associazione circa venti anni fa quando alcuni amici decisero di realizzare un gruppo stabile; con il trascorrere degli anni, il numero dei componenti è aumentato sempre più, si è consolidato ed è tuttora attivo. Sono entrato a far parte di questa Associazione grazie al mio girovagare di paese in paese, giocando a carte; conseguentemente, quando mi hanno proposto di diventate un componente dell Associazione, ho accettato volentieri ed ho fatto questa scelta perché giocare a carte è la mia passione preferita. Nessuno mi ha seguito in questa esperienza, comunque io mi sono organizzato ed ho proseguito il mio cammino verso il gioco delle carte. Ho fatto in modo particolare questa scelta per il grande spirito di competizione che sentivo all interno di me stesso; ho avuto esperienze anche in parecchie altre Associazioni tra cui la pallavolo, il calcio e la pesca. Ho condiviso questa scelta con i miei cari amici e con le persone del mio paese: Mozzanica. Uno dei miei ricordi più cari riguarda quando ho vinto il campionato italiano di briscola: la gioia dentro di me era immensa, ero soddisfatto e soprattutto molto agitato, nonostante la vittoria fosse nelle mie mani. Nella mia vita, continuo a fare ciò per condividere i momenti più piacevoli di questa esperienza con le persone che si divertono giocando a carte con me. Sono molto soddisfatto di avere effettuato questa scelta perché, dentro di me, rimane sempre un grande spirito di competizione. Un ragazzo potrebbe unirsi a noi per condividere i momenti piacevoli delle vittorie o delle competizioni e per apportare nuove idee: sono infatti proprio i giovani che contribuiscono al rinnovamento delle idee. Secondo il mio parere, però, questo gioco non è contemplato per voi adolescenti 16

17 Associazione Coltivatori Diretti Una vita dedicata all agricoltura Testimonianza del signor Luigi Fossati Sono nell agricoltura da quando sono nato perché mio papà era un contadino. L Associazione Coltivatori Diretti, a livello nazionale, è nata negli anni cinquanta ed io avevo otto anni.mio papà ed altre persone vi hanno subito aderito perché lo scopo dell Associazione consisteva nel difendere i diritti degli agricoltori. Successivamente, anch io ne sono diventato un componente ed ho scelto questa Associazione perché è stata la prima a riguardare tutti gli agricoltori. Ne sono poi stato eletto Presidente ed ho svolto i miei incarichi recandomi anche a Roma. Ho infatti partecipato anche all Assemblea Nazionale nella quale ho rappresentato la nostra Mozzanica. Essere Presidente richiede impegno, capacità organizzative e molto tempo, però è fonte di soddisfazione soprattutto quando si riesce a migliorare i diritti degli agricoltori e ad ottenere nuovi servizi a loro favore. La loro vita, rispetto agli anni cinquanta, è notevolmente cambiata ed io ricordo sempre con grande gioia, ma anche con intensa emozione, ogni piccola conquista ottenuta lungo questi anni. Essere Presidente rappresenta un vero e proprio lavoro, però economicamente non si percepisce nulla e quindi, spesso, è difficile reperire i fondi necessari per aiutare le persone in difficoltà. Ho avuto esperienze anche in altre Associazioni: ho infatti collaborato con quelle degli allevatori, dell Avis e di Aiutiamoli a vivere con la quale mi sono recato tre volte in Bielorussia. In ogni settore ho effettuato esperienze che mi hanno arricchito molto: la soddisfazione e la gioia provate nell aiutare gli altri hanno sempre compensato tutto il tempo che vi ho dedicato. La nostra Associazione ha bisogno di giovani e tutti vi possono aderire perché non sono richiesti prerequisiti particolari: è sufficiente avere la volontà di aiutare qualcuno che ha bisogno. Tutti sono infatti in grado di eseguire i lavori che sono richiesti: c è chi li svolge già bene e chi deve imparare ma, con la volontà e la gioia di aiutare chi è in difficoltà, si impara velocemente. 17

18 Associazione Combattenti e Reduci Per non dimenticare Testimonianza del signor Nereo Rocchetti Qual è la motivazione che l ha spinto ad avvicinarsi al volontariato? Mi sono avvicinato al volontariato grazie all incontro con l assessore Manenti (nel 2004) che mi ha chiesto di poter parlare ai ragazzi della mia esperienza come reduce. In quale associazione è entrato a far parte? Sono entrato a far parte dell Associazione Combattenti e Reduci già esistente e sono diventato responsabile della sezione di Mozzanica. Può raccontarci la sua esperienza da reduce? L 8 settembre 1943 il generale Pietro Badoglio aveva firmato l armistizio. L Italia era nel caos. Io ero a Napoli e mi occupavo della fotoelettrica per avvistare gli aerei nemici in modo che la contraerea li potesse abbattere. Volevo tornare a Mozzanica e, per sicurezza, a piedi. Indossavo la divisa e, casualmente, ho trovato un paio di pantaloni stracciati che ho messo per non farmi catturare dai tedeschi. Superando gli Appennini, mi sono incamminato verso l Adriatico, avevo paura. Arrivato ad Ortona Mare (in Abruzzo) con un amico sono salito sul treno in direzione Reggio Emilia, abbiamo visto i tedeschi. Avevo solo un fagottino con dentifricio, lametta della barba e una forchetta. Due tedeschi, che sembravano due lupi, mi hanno puntato il fucile alla gola e mi hanno fatto scendere. Ci hanno radunato in stazione e lì siamo rimasti fino alle tre di notte. Ci hanno costretto a salire su un treno merci in direzione Verona, per effettuare riconoscimenti; il treno, però, non si è fermato e si è diretto verso la Germania e precisamente ad Hannover, in un campo di lavoro. Tre giorni consecutivi di viaggio. Eravamo 72 uomini, donne e bambini stipati in un solo vagone con due finestrini 40 x 20. Su ogni vagone c era un militare di vedetta. Sono stati giorni da incubo perché, se uno di noi scappava, dieci venivano uccisi. Purtroppo molte persone sono morte perché non sono riuscite a sopravvivere al viaggio. Ho mangiato per quattro mesi zuppa di rape. Il primo giorno non ho mangiato perché non avevo il recipiente, allora l ho costruito con tre scatolette di tonno arrugginite e, con i coperchi, ho fatto il cucchiaio. Lavoravo come elettricista dodici ore al giorno, sempre con la fame e il freddo. Un giorno i tedeschi mi hanno chiamato per riparare un guasto al carroponte e, ritornando alla baracca, ho incontrato tre donne russe che mi hanno offerto del cibo. Mi sono reso conto che non tutte le persone russe sono cattive. 18

19 Ho vissuto un altra brutta esperienza durante la notte di Natale perché sono stato legato ad un paletto per avere insultato un tedesco, mentre cercavo di difendere un compagno. Dopo il lavoro un capò, un prigioniero venduto ai tedeschi, ci faceva fare ginnastica. Un compagno di Brescia ci teneva informati relativamente all avanzamento degli alleati, rischiando la propria vita. La guerra stava finendo. Il 27 Gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti. L assessore Andrea Manenti ci ha informato che il signor Nereo Ronchetti ha ricevuto in Prefettura, a Bergamo, una medaglia come reduce. Nereo in Prefettura: riceve la medaglia di reduce 19

20 La gioia di aiutare gli altri Associazione Conferenza San Vincenzo De Paoli Testimonianza della signora Anna Mazzolari Il nostro volontariato consiste nel condividere quello che abbiamo con gli altri. Io sono diventata volontaria perché l ho sentito dentro di me e, alla prima occasione, ho colto l opportunità di cominciare questa esperienza. Una persona che ci ha aiutato molto a continuare questa Associazione già esistente è rappresentata dal parroco Don Piero Salini al quale noi siamo molto grati. Noi aiutiamo le persone ammalate o che presentano altre particolari necessità portando loro medicine, cibi e tutto quello che serve per soddisfare i bisogni primari. Per gli acquisti richiesti, in parte ci autotassiamo ed in parte utilizziamo i soldi che ci vengono donati da chi è disposto all aiuto. Dedichiamo molto tempo anche a fare visita e a tenere compagnia agli anziani che ne sono sempre contenti e ci gratificano con i loro sorrisi e le espressioni di gioia. Il volontariato fa parte del mio modo di essere: mi piace aiutare gli altri per farli sentire meglio offrendo loro quello che ho: ne sono soddisfatta e sento, interiormente, la riconoscenza di Dio che mi dà grande forza e mi incoraggia sempre più a continuare il mio operato. Nella nostra Associazione, un ragazzo potrebbe farci conoscere delle persone ammalate che hanno bisogno del nostro aiuto e collaborare con noi in quei piccoli servizi per i quali si sente portato. A noi non piace essere conosciuti perché non ci interessa: vogliamo che la nostra Associazione resti nascosta poiché la nostra finalità consiste solo nell aiutare i bisognosi con opere materiali e spirituali, senza essere conosciuti. Personalmente, ritengo che sia un esperienza sociale e interessante. 20

21 Associazione Corale Parrocchiale Santo Stefano Il nostro canto come servizio per la comunità Testimonianza di Franzosi Marilena Io faccio parte della Corale Parrocchiale Santo Stefano e devo affermare che questo mio tipo di impegno non è considerato volontariato nel senso classico del termine, come si intende di solito quando si aiutano gli altri. Tutto è cominciato esattamente trentaquattro anni fa quando il parroco di allora (Don Guido Merlini), parlando del coro, aveva richiesto altre nuove persone per sostituire quelle che si erano ritirate a causa di varie motivazioni, ma soprattutto per l età avanzata. Facenti parte del coro c erano persone che già conoscevo e che mi hanno spiegato per quanti giorni alla settimana ci si doveva trovare per le prove, come si svolgevano le varie fasi di queste prove e tutta la relativa organizzazione. La mia passione per il canto e la voglia di migliorare le funzioni religiose hanno fatto scattare, in me, la molla che mi ha convinta a diventare una componente di questo gruppo. Far parte della Corale comporta sacrificio ed impegno poiché, normalmente, si effettuano le prove due volte alla settimana, per dieci mesi all anno. Dopo una giornata di lavoro, non sempre ho voglia di uscire alla sera (soprattutto quando fa freddo), ma mi piace rispettare sempre gli impegni, anche quando mi richiedono del sacrificio. Per esperienza, infatti, ho la certezza che i sacrifici sono ricompensati da numerose soddisfazioni. Quando, ad esempio, durante le funzioni principali (dell anno liturgico) che noi animiamo vediamo le persone che ascoltano con attenzione i canti e che, spesso, vengono a complimentarsi con noi, la gioia di avere contribuito a rendere le funzioni più belle e sentite ci ripaga dei sacrifici fatti. Con la Corale Santo Stefano ho anche partecipato a varie manifestazioni durante le quali ho avuto l opportunità di conoscere e di ascoltare altri gruppi corali, sia nel Duomo di Cremona sia a San Pietro a Roma: sono state esperienze davvero uniche. Vi lascio immaginare di ascoltare più di diecimila persone, divise nei quattro toni di voce, che cantano tutte insieme. Dal 13 al 18 Novembre 2010, alcuni componenti della Corale hanno partecipato alla crociera (nel mar Mediterraneo) organizzata dall Associazione Italiana Santa Cecilia di cui facciamo parte. La nave Victoria della compagnia Costa, per l occasione, è stata simpaticamente definita La nave dei cori. Strano a dirsi, ma è proprio così! La crociera delle Scholae Cantorum ha toccato varie località: Venezia, Bari, Corfù, Malta, Napoli e Savona. Ottocento cantori provenienti da ogni parte d Italia sono stati protagonisti e si sono esibiti nei vari sbarchi; nelle prove e nelle animazioni liturgiche sono stati diretti dal Maestro Michele Mangiagalli, noto compositore di musica sacra. Questa manifestazione è nata dall idea di Don Giuseppe Ferri, nella Sua veste di Vicepresidente nazionale dell Associazione Italiana Santa Cecilia. Sono state esperienze alquanto significative ed indimenticabili e, sicuramente, si ripeteranno. Il giorno 26 Febbraio 2011 il Comune di Mozzanica, su proposta del Ministero dei Beni Culturali, ha deliberato il riconoscimento della Corale Parrocchiale Santo Stefano come gruppo di interesse culturale a livello Nazionale. 21

22 Faccio parte anche di altre Associazioni, una di queste è Aiutiamoli a Vivere che mi ha offerto la possibilità (in diciotto anni di collaborazione) di provare emozioni ed esperienze indescrivibili. Ciò che si riceve in cambio del proprio tempo donato, infatti, non è quantificabile: il sorriso di queste persone è indimenticabile e la gioia che si prova è talmente grande che ripaga le nostre piccole fatiche e rinunce. Provare per credere! Fatevi avanti! In tutte le Associazioni, con un po di buona volontà e di amore da donare agli altri, si ottengono risultati incredibili. Come in ogni Associazione, il tempo passa e si avverte il bisogno di ricambio: le persone che lasciano la Corale per l età devono essere sostituite da forze nuove che noi tutti aspettiamo a braccia aperte. Per questo, invito tutti quelli a cui piace il canto a venire a provare senza impegno il giovedì sera dalle ore 20,45 alle 22,45, presso la Sala Musicale dell Oratorio di Mozzanica: magari scopriranno delle potenzialità che non sanno di avere e, perché no, potranno decidere di unirsi a noi in questa bellissima avventura. 22

23 Associazione Corpo Bandistico Musicale Don Gaspare Paltenghi La gioia di suonare in compagnia Testimonianza del signor Guglielmo Frosi Nel 1988, la banda fu fondata dal parroco don Piero Salini, insieme a componenti che ne fanno parte ancora ora. La prima tessera associativa venne rilasciata quando il notaio depositò lo statuto; risultammo così iscritti A.B.B.M. (Associazione Bande Bergamasche Musicali) ed iniziò la nostra storia. Con il passare degli anni, divenni consigliere e nel 1995, ed esattamente alla scadenza del mandato del signor Carmine Sansone, venni eletto Presidente. Cominciai a fare il volontario nel Settembre del 2001 quando, in occasione dell inaugurazione della palestra, il sindaco Nedo Conti mi chiese se accettavo l incarico per l apertura e la chiusura della palestra durante le attività scolastiche e delle varie Associazioni. Io accettai e così iniziò il mio cammino nel volontariato. Questo mettere il mio tempo libero a disposizione della comunità mi dà numerose soddisfazioni, ma anche arrabbiature come, ad esempio, quando richiamo qualche giovane che non rispetta il materiale messo a disposizione della comunità. Sono iscritto anche all Associazione Alpini perché mi piace la montagna. Da ragazzo ho fatto del volontariato, inconsapevolmente: quando abitavo a Fontanella, mio padre insegnava ai bandisti di quel paese e, quando facevano i servizi serali, servivano delle persone che, con la candela in mano, illuminassero lo spartito del musicante. Io feci sempre volentieri il suddetto servizio e, per questo motivo, è gradualmente nato in me un grande interesse per la banda. Vagando nei miei ricordi, ce n è uno che mi rimarrà sempre nel cuore, anche se è un po triste: ricordo molto bene il funerale di don Piero in cui c era la banda che, suonando, accompagnò il corteo fino al cimitero. Ricordo anche quando, dopo la sua morte, accogliemmo con gioia il nuovo parroco che è l attuale e cioè don Giuseppe Bernardi Pirini. Un altro significativo ricordo riguarda l esibizione della nostra banda a Bergamo, al Quadriportico, nel Giugno del Il pubblico chiedeva da dove provenivamo perché Mozzanica era un paese sconosciuto a molti. Il nostro concerto venne molto applaudito ed apprezzato per la professionalità dimostrata e fu trasmesso anche da Bergamo TV. Tra le manifestazioni in paese, ricordo con piacere la mattinata di Maggio (di questi ultimi anni) dedicata agli alunni della scuola secondaria di primo grado. Tengo inoltre ad evidenziare che, quando la banda suona all interno delle diverse manifestazioni, provo una grande soddisfazione perché noto che essa anima la nostra Mozzanica e che tutti (anche chi è triste) dimenticano per un momento i loro problemi e ne traggono sollievo. 23

24 Il giorno 26 Febbraio 2011 il Comune di Mozzanica, su proposta del Ministero dei Beni Culturali, ha deliberato il riconoscimento del Corpo Bandistico Musicale Don Gaspare Paltenghi come gruppo di interesse culturale a livello Nazionale. Secondo me, in questa Associazione la soddisfazione maggiore consiste nel vedere giovani ragazzi suonare degli strumenti musicali. In questa Associazione non è richiesto coraggio, ma sono indispensabili la voglia e la passione perché, anche se non sembra, bisogna sostenere molti sacrifici. Inoltre i ragazzi devono seguire l esempio degli elementi storici della banda e cioè, come loro, non dovranno mollare mai, nemmeno di fronte alle cose più difficili. Noi attendiamo molti giovani che potrebbero venire a suonare per ringiovanire le forze bandistiche, ma anche per portare nuovi suggerimenti nella gestione e per infondere nuove energie, al fine di proseguire sempre al meglio negli anni futuri. 24

25 Associazione Croce Rossa Italiana La nostra scelta di vita: aiutare gli altri Testimonianza del signor Giuseppe Grisa Noi volontari siamo entrati a far parte dell Associazione della Croce Rossa di Mozzanica nel Io avevo sempre desiderato partecipare a questa esperienza, ma purtroppo il mio tempo libero era poco e non mi permetteva di effettuare delle scelte impegnative. Quando sono andato in pensione, la situazione è cambiata: ho cominciato ad avere più tempo a disposizione e così, quando mi è stato chiesto di partecipare a questa esperienza, ho accettato volentieri. Piano piano, mi sono impegnato sempre di più e, così, ho realizzato il desiderio di offrire gratuitamente parte del mio tempo agli altri. In generale, abbiamo fatto questa piccola, ma grande scelta perché abbiamo capito che numerose persone hanno bisogno del nostro aiuto. Quando, ad esempio, trasportiamo in ospedale i nostri cittadini oppure le provette per gli esami da effettuare, comprendiamo che il nostro servizio è molto utile perché parecchie persone anziane non hanno la possibilità di spostarsi autonomamente dal paese. Siamo entrati a far parte di una Associazione già esistente la cui sede ufficiale era ed è a Caravaggio. Le due realtà hanno collaborato costantemente, comunque il gruppo di Mozzanica ha sempre lavorato in piena autonomia operativa. Inoltre, per noi, il 22 agosto del 1864 rappresenta una data fondamentale perché ricorda la nascita della nostra grande Associazione. Abbiamo avuto esperienze anche in altre Associazioni come la Banda, il Calcio, gli Alpini e la Protezione Civile ed anche in queste, quando ci è stato possibile, abbiamo offerto la nostra collaborazione perché aiutare gli altri, anche in piccoli gesti o solo in certe occasioni, ci rende sempre felici. Per potenziare il nostro servizio e assicurarne in ogni momento la disponibilità, avremmo bisogno di giovani che potrebbero inserirsi gradualmente, ad esempio durante le nostre manifestazioni locali. In occasione della festa dell Immacolata del 2000, ad esempio, sul sagrato della chiesa parrocchiale abbiamo organizzato una vendita di stelle di Natale, per la raccolta di fondi per sostenere le nostre attività. Tutti gli anni inoltre, nella giornata del Sabato Santo, vendiamo i bonsai : anche questa iniziativa è a scopo benefico ed è a favore dell AIDS; rientra in quelle proposte dalla Sede Nazionale di Treviso. 25

26 Associazione Ecologica Martin Pescatore Amore e rispetto per l ambiente Testimonianza dei signor Mario Pistono e Valentina Rossini Nella mattinata di sabato cinque marzo nella nostra classe, sono venuti per un intervista due volontari dell Associazione Martin pescatore : la responsabile Rossini Valentina e il signor Pistono Mario. Ci hanno raccontato della nascita dell Associazione avvenuta nell anno 1992, per opera di un gruppo di volontari. Vi lavorano persone diverse che non hanno ruoli specifici, ma hanno l appoggio del Comune per le loro iniziative di tutela ambientale. Essi sono promotori di molte iniziative, anche noi ne potremmo far parte, con il consenso dei nostri genitori; potremmo proporre nuove idee e coinvolgere i nostri coetanei. Il signor Mario ci ha invitato ad entrare nell'associazione, abbandonando i video game e la televisione, per un'iniziativa più salutare e piena di valori. La responsabile Valentina ci ha raccontato di aver lavorato anche all estero ed ha portato nell Associazione la sua esperienza. Il compito dei volontari è diversificato, essi si occupano della piantumazione, in collaborazione con le scuole, della pulizia delle rive del Serio e della costruzione delle casette nido per gli uccelli. Sia Mario sia Valentina hanno scelto di far parte di questa Associazione per il grande amore e rispetto che li lega all'ambiente, alla flora e alla fauna protetta. Quando compiono una buona azione non cercano la gratificazione della gente, ma sono contenti per loro stessi e per ciò che hanno fatto per l ambiente. L'intervista è stata per noi alunni un validissima testimonianza di vita, realmente vissuta all'insegna dell'ecologia e del pieno rispetto del delicato ecosistema in cui viviamo. 26

27 Una vita al volontariato Associazione del Fante Testimonianza del signor Eugenio Neotti Sono entrato a fare parte dell Associazione del Fante nel 1978, anno in cui è stata fondata da Francesco Comandulli. Ne sono sempre stato un componente attivo e, attualmente, ne sono il referente. Francesco Comandulli ci ha guidato in questa esperienza di volontariato, ma io sono sempre stato presente nel volontariato, iniziando con il servizio militare nel corpo del Fante e rimanendo così in servizio fin da allora (avevo 20 anni). Questo servizio nell Associazione, per me, è particolarmente importante perché mi impegna molto ed è diventato una grande passione. Mi sento bene ad aiutare gli altri in questa Associazione, ma ce ne sono anche altre come quella dei Combattenti alla quale siamo particolarmente uniti e quelle degli Alpini e dei Carabinieri. Io aiuto tutti volentieri perché quando c è bisogno sono sempre disponibile: continuo a fare il volontario proprio perché provo tanta soddisfazione nell aiutare gli altri. Sono stato molto contento nel 2008 quando è stata organizzata la festa del Fante e sono giunti qui a Mozzanica tutti i Fanti della nostra provincia, per ricordare i caduti in guerra. Nel 2013 festeggeremo i 50 anni della fondazione della sezione ed i 35 del monumento al Fante. Mi spiace molto che oggi siamo rimasti in pochi: trenta anni fa eravamo quasi un centinaio. Ricordo con nostalgia quando partii per il militare: avevo vent anni, era il lunedì della sagra, partii per Modena dove fui arruolato nella Garibaldi. Iniziai appunto il servizio miliare nel corpo della Garibaldi e, successivamente, passai a quello dei Fanti. Dopo il concedo, rimasi per sempre arruolato, ma come volontario. Ricordo inoltre i compagni morti in guerra, ma in particolare ricordo mio zio a cui ero molto affezionato; questo grande dispiacere mi spinse ad entrare a far parte dell Associazione dei Fanti, per rispetto dei compagni morti in guerra e di mio zio. Nella nostra Associazione avremmo bisogno di giovani, ma purtroppo non ce ne sono. I giovani ci potrebbero aiutare ad accompagnare i bambini a scuola, a pulire le rive dei fossi ed i monumenti, ma soprattutto potrebbero contribuire nel portare nuove idee. Spero che un domani, quando voi sarete più grandi, vogliate unirvi a noi e possiate quindi provare come è bello aiutare gli altri e quanta soddisfazione si prova. 27

28 A ritmo, passo per passo Associazione Fluxia Testimonianza della signorina Caterina Gerosa Nel settembre del 2008, ho iniziato a dedicarmi al volontariato con la danza introdotta, da poco, nei paesi. Ho preso spunto da B-Modern dance Factory a.s.d.: ne ero associata; è nata così la mia Associazione che si chiama Fluxia per richiamare il movimento dolce e sinuoso di un fluido. Per questo, il nostro gruppo si chiama Fluxodynamica e richiama la fluidodinamica cioè la scienza che studia il comportamento dei fluidi in movimento. La mia Associazione è affiliata alla UISP (Unione italiana sport per tutti) di Bergamo che ha l obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini: un bene che interessa la salute, la qualità della vita, l educazione e la socialità. La UISP ha vari riconoscimenti istituzionali tra i quali evidenzio quelli del C.O.N.I. e quelli relativi ai Ministeri dell Interno, dell Istruzione e della Salute. Grazie a questa mia adesione, posso usufruire delle iniziative riguardanti concorsi, gare, spettacoli e corsi di formazione. I miei ricordi più grandi riguardano le esibizioni effettuate a Mozzanica, in piazza Locatelli, in occasione della manifestazione Scoprendo la magia del volontariato (il 5 Giugno 2010) e di quelle della Notte Bianca (il ed il ). Per me sono stati particolarmente significativi perché abbiamo presentato il lavoro di un anno, con esibizioni di vario stile (danza classica, danza moderna, hip-hop e break dance). Ne siamo rimasti tutti soddisfatti e, conseguentemente, i sacrifici ed il costante e lungo lavoro di preparazione sono stati appagati dalla gioia. Come gruppo, con tanto coraggio abbiamo gradualmente affrontato tutte le nostre paure come quelle di improvvisare e di affrontare con sicurezza la gente che ci guarda. Noi vogliamo potenziare l innovazione culturale, l aspetto organizzativo ed anche le sperimentazioni tecniche e metodologiche. La danza, infatti, non è solo un arte piacevole, ma migliora pure la salute ed il benessere fisico in generale. Le nostre esibizioni sono gratuite e noi le consideriamo come volontariato perché, su richiesta, ci esibiamo all interno di diverse manifestazioni organizzate dall Amministrazione Comunale o dalle altre Associazione del nostro paese. Questo ci fa provare molta gioia perché siamo consapevoli di fare trascorrere momenti piacevoli e rilassanti agli spettatori; pensiamo che anche questo rappresenti un aiuto alla gente. In questa Associazione, i giovani possono frequentare corsi di danza, fare attività fisica, partecipare a concorsi e conseguire attestati di partecipazione a stages, migliorando anche tutti gli aspetti della loro personalità. Se desiderate divertirvi rafforzando la vostra personalità a beneficio di tutta la comunità, vi aspetto e, a ritmo passo per passo, inizieremo un percorso insieme. 28

29 Associazione Amici del Brasile e G. Missionario Parrocchiale Un piccolo aiuto per dare luce e speranza a chi non ne ha Testimonianza della signora Danila Piloni Sono una volontaria dell Associazione Amici del Brasile ed ho fatto parte anche di altre Associazioni come l AVIS e la Croce Rossa. Ho chiesto un periodo di aspettativa per poter lavorare nel Nord-Est del Brasile, una zona assai povera e soggetta alle intemperie ed alla siccità. Sono stata per la prima volta in Brasile nel 1998, un anno cruciale per la mia vita perché, in quel tempo, ho capito di avere la vocazione al volontariato e di dover svolgere un compito veramente importante. Per me è fonte di gioia il vedere i bambini che, a braccia aperte, mi corrono incontro come se fossi un amica di lunga data. Io ed altri volontari, infatti, cerchiamo di rendere più accettabili le condizioni di vita dei bambini che vengono istruiti nelle scuole gestite dall Associazione e trovano, in questo modo, un luogo sicuro ed un pasto caldo che, spesso, è l unico della giornata. Numerosi sono i ricordi che mi affiorano alla mente quando, con il pensiero, corro in Brasile ed è difficile scegliere uno. Vorrei, però, rendervi partecipi di una esperienza unica vissuta quando, tra l immondizia, ho visto una dolce bambina di nove anni che frugava alla ricerca di cibo. Alla mia domanda ma tu, da grande, cosa vorresti diventare? ella, molto timidamente, mi ha risposto: una persona. È sicuramente una risposta che sottintende una maturità e una consapevolezza che difficilmente sono riscontrabili nella tenera età, ma che testimoniano quanto in Brasile si cresca velocemente e quanto ci si renda presto conto dei diritti negati. Continuare ad aiutare rappresenta, per me, una missione di vita; sembra quasi ci sia un disegno ben più grande coordinato da un buon ingegnere che, abilmente, tesse le fila di questo progetto di vita. 29

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