Sviluppare la competenza di lettura nella scuola primaria. a cura di Daniela Iuppo

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1 Sviluppare la competenza di lettura nella scuola primaria a cura di Daniela Iuppo

2 Reading literacy chi? Chi è il lettore competente? Lettura come processo interattivo! il lettore interagisce col testo costruendo il significato e il senso di ciò che sta leggendo Processi sottesi alla comprensione del testo

3 Reading literacy cosa? La reading literacy è competenza complessa: non si ferma alla capacità di ricerca di informazioni date esplicitamente nel testo, ma richiede di - inferire - mettere in relazione - cogliere il senso - valutare registri e intenzioni comunicative. Solo avendo presente in modo chiaro tutte le componenti necessarie ad una buona comprensione del testo si possono guidare gli alunni verso un uso consapevole del testo scritto, sia esso lingua letteraria o veicolare.

4 Reading literacy perché? esercitare la cittadinanza attiva LLL (Lifelong Learning) avere chiavi interpretative del proprio contesto di vita

5 Le competenze chiave di cittadinanza (Raccomandazione Parlamento e Consiglio Europeo Imparare a imparare Progettare Comunicare Comprendere messaggi trasmessi con linguaggi e supporti diversi Rappresentare con linguaggi, conoscenze, supporti diversi Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere i problemi del 18 dicembre 2006) Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l informazione

6 le indagini internazionali OCSE PISA e IEA IRLS

7 IEA PIRLS - Progress in International Reading Literacy Study - è una delle indagini internazionali, promosse dalla International Association for the Evaluation of Educational Achievement (IEA). L indagine, iniziata nel 2001 e proposta con cadenza quinquennale, ha come principale obiettivo la valutazione comparativa dell abilità di lettura dei bambini al quarto anno di scolarità. Il quarto anno di scolarità rappresenta un punto cruciale per lo sviluppo degli studenti come lettori. È tipicamente in questa fase, infatti, che gli studenti passano dall «imparare a leggere» al «leggere per imparare». A questa età i bambini dovrebbero aver già imparato a leggere e dovrebbero quindi essere in grado di utilizzare la lettura come strumento per apprendere.

8 IEA PIRLS reading literacy La definizione della reading literacy adottata nell indagine PIRLS focalizza l attenzione su tre aspetti fondamentali della competenza in lettura: Processi di comprensione (ricavare informazioni, fare inferenze semplici, interpretare e valutare i contenuti di un testo); Scopi della lettura (leggere per fruire di un esperienza letteraria e per acquisire e utilizzare informazioni); Atteggiamenti, pratiche di lettura e fattori di contesto.

9 LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

10 DALLE INDICAZIONI 2012 IMPARARE AD IMPARARE (nel Profilo dello studente) Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

11 dalle Indicazioni nazionali 2012, ITALIANO - lettura A scuola si apprende la strumentalità del leggere e si attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla comprensione.

12 IL PIACERE DI LEGGERE ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso

13 DALLE INDICAZIONI 2012 LETTURA occorre assicurare le condizioni (biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante sia dei libri che dei nuovi media, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti.

14 DALLE INDICAZIONI 2012 ITALIANO, TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA ( ) Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione

15 occorre capire che i processi metacognitivi di comprensione del testo si attivano non solo sui libri di testo scolastici

16 DALLE INDICAZIONI 2012 LETTURA, TRAGUARDI AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

17 DALLE INDICAZIONI 2012 TRAGUARDI al termine scuola primaria LESSICO Capisce e utilizza nell uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

18 TRAGUARDI la termine scuola primaria RIFLESSIONE SULLA LINGUA Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

19 dal PROFILO DELLO STUDENTE, Indicazioni 2012 la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo.

20 dalle Indicazioni nazionali 2012, ITALIANO - lettura Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le discipline. È compito di ciascun insegnante favorire con apposite attività il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure a livello della strutturazione logico-concettuale.

21 L SNV - le prove INVALSI

22 dalla Direttiva n.11 del per la definizione delle priorità strategiche dell SNV La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata: - alla riduzione della dispersione scolastica e dell'insuccesso scolastico; - alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; - al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; - alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro.

23 IL QUADRO DI RIFERIMENTO INVALSI È opportuno in ogni caso sottolineare che nemmeno la presente edizione è da ritenersi definitiva: il Quadro di Riferimento è infatti un work in progress, che accompagna lo sviluppo del sistema di valutazione e che in parte precede, in parte segue la progettazione e la messa a punto degli strumenti di cui esso si avvale.

24 GLI ASPETTI ESAMINATI NELLE PROVE INVALSI Aspetto 1: Comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole.

25 Aspetto 2: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Aspetto 3: Fare un inferenza diretta, ricavando un informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall enciclopedia personale del lettore. Aspetto 4: Cogliere le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase).

26 Aspetto 5a: Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. Aspetto 5b: Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.

27 Aspetto 6: Sviluppare un interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale. Aspetto 7: Riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze ed esperienze personali.

28 QUALE ASPETTO? Alcune domande possono coinvolgere, pur se in misura diversa, più di un aspetto, nel qual caso ci si basa per la classificazione su quello che appare come l aspetto prevalente.

29 Elogio della lentezza Dalle Indicazioni 2004 a quelle 2012: ologramma - paradigma - essenzialità E meglio curare in modo approfondito pochi aspetti essenziali, generatori di nuove curiosità e spinte al conoscere, piuttosto che affrontare una cospicua quantità di dati e conoscenze, spesso mal digeriti.

30 Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuole approdare. Lucio Anneo Seneca BUON VENTO!

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