REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL TELELAVORO DI ÉUPOLIS LOMBARDIA. (Delibera del CdA n. 9 del 7 maggio 2014)
|
|
- Luigina Meloni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL TELELAVORO DI ÉUPOLIS LOMBARDIA (Delibera del CdA n. 9 del 7 maggio 2014)
2 Éupolis Lombardia Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione via Taramelli 12/F - Milano Contatti: direzione.generale@eupolislombardia.it 2
3 Indice Articolo 1 - Obiettivi e finalità... 4 Articolo 2 - Definizioni... 4 Articolo 3 - Tipologie di telelavoro... 4 Articolo 4 - Posizioni telelavorabili... 5 Articolo 5 - Accesso al telelavoro... 5 Articolo 6 - Gestione e coordinamento attività di telelavoro domestico... 8 Articolo 7 - Regolamentazione dei controlli, del monitoraggio e verifica prestazioni... 8 Articolo 8 - Dotazione strumenti - arredi Articolo 9 - Assistenza e manutenzione Articolo 10 - Condizioni particolari economico giuridiche del rapporto di lavoro Articolo 11 - Formazione telelavoratori Articolo 12 - Garanzie
4 Articolo 1 - Obiettivi e finalità 1. Éupolis Lombardia impiega forme di lavoro a distanza come previsto dall art. 36 del D.lgs. n. 165/2001 e dall art. 4 della L. n. 191 del 16 giugno 1998, che consentono alle pubbliche amministrazioni di avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale, nonché la possibilità di utilizzare forme di lavoro a distanza, in conformità a quanto disposto dal regolamento approvato con D.P.R. n. 70 dell 8 marzo 1999 in materia di telelavoro. 2. Éupolis Lombardia attraverso un impiego flessibile delle risorse umane, e in particolare con forme di lavoro a distanza, si propone la diffusione progressiva di nuovi flessibili e più efficienti moduli di organizzazione del lavoro, finalizzati, sia alla realizzazione di riduzioni dei tempi di trasporto e di economie di gestione, sia alle opportunità di scelta offerte al dipendente tra lavoro, formazione e gestione autonoma del proprio tempo lavorativo. 3. Éupolis Lombardia, nell avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione e impiego del personale, si fa carico di tutelare, in particolare in ambito di telelavoro, categorie e situazioni svantaggiate. Articolo 2 - Definizioni 1. Ai fini delle disposizioni contenute nel presente Regolamento si intendono per: a. sede di assegnazione: la struttura fisica e organizzativa alla quale è assegnato il dipendente candidato al telelavoro; b. lavoro a distanza o telelavoro: la modalità di lavoro resa in sede diversa dalla sede di assegnazione con uso prevalente di sistemi telematici per collegarsi con l ufficio di appartenenza; c. postazione di telelavoro: il sistema tecnologico costituito da un insieme di apparecchiature e di programmi informatici - che consentano lo svolgimento di attività telelavorative - messo a disposizione, installato e collaudato a cura e a spese di Éupolis Lombardia, su cui gravano altresì manutenzione e gestione dei sistemi di supporto del dipendente. Articolo 3 - Tipologie di telelavoro 1. Il telelavoro, come esplicitato nello schema di seguito indicato, può essere diversamente articolato in considerazione delle modalità di svolgimento dell attività e del luogo dove esso viene svolto e utilizzato. 4
5 LAVORO A DISTANZA TELELAVORO a DOMICILIO 2. Il telelavoro nella specie sopra descritta può essere svolto nel rispetto di quanto indicato all art. 2 secondo la particolare modalità organizzativa del telelavoro a domicilio, svolto dal dipendente utilizzando strumentazione informatica installata nella propria abitazione. Articolo 4 - Posizioni telelavorabili 1. Al dipendente di Éupolis Lombardia telelavoratore devono essere assegnate attività rientranti nelle funzioni proprie della qualifica o categoria di appartenenza secondo i criteri e le previsioni dell art. 52 del D.lgs. n. 165/2001 Disciplina delle mansioni. 2. Le attività telelavorabili devono essere individuate tra quelle che abbiano in generale le seguenti caratteristiche: a. autonomia; b. programmabilità; c. basso grado di interazione con altri dipendenti; d. facilità di controllo e valutazione dei risultati. 3. L attività svolta dal telelavoratore deve comunque essere concordata con il proprio dirigente tenendo conto delle attività precedentemente svolte. 4. In merito alle attività assegnate in modalità di telelavoro devono essere concordate tra telelavoratore e dirigente sia le modalità operative sia i tempi di esecuzione delle stesse. Articolo 5 - Accesso al telelavoro 1. Ai fini della definizione delle priorità nell accesso alle modalità di telelavoro, individuate le attività telelavorabili, deve essere verificata e valutata, per ogni dipendente che ne faccia richiesta e nel rispetto delle esigenze organizzative della Direzione o Struttura di appartenenza, la presenza delle sotto indicate condizioni. Relativamente al dipendente: a. problematiche personali, familiari e sociali; 5
6 b. relazione tra residenza e sede di lavoro. Relativamente all attività telelavorabile: a. programmabilità; b. utilizzo della strumentazione informatica; c. autonomia di gestione; d. basso grado di interazione con altre attività. 2. L accesso al telelavoro nell ambito di Éupolis Lombardia, definite le attività telelavorabili secondo i criteri indicati dall art. 4. commi 1 e 2 del presente Regolamento, comporta la modifica volontaria del rapporto di lavoro in modalità di telelavoro. 3. Nel caso in cui venga modificato il rapporto di lavoro in modalità di telelavoro, sia Éupolis Lombardia, sia il dipendente hanno la facoltà di interrompere motivatamente l attività telelavorativa comunicando per iscritto alla controparte l intenzione di recesso con un preavviso rispettivamente di 36 e 18 giorni lavorativi. 4. L interruzione dell attività telelavorativa da parte del dipendente comporta il suo pieno reintegro nella struttura di appartenenza. 5. Di norma l interruzione dell attività telelavorativa può intervenire dopo 6 mesi dalla firma del contratto. 6. Éupolis Lombardia può prevedere altresì, per funzioni o attività telelavorabili particolari o per specifiche esigenze, la costituzione di rapporto di lavoro in modalità di telelavoro. 7. La procedura per l accesso al telelavoro a domicilio deve rispettare le fasi previste dallo schema di seguito indicato. 6
7 TELELAVORO INDIVIDUAZIONE ATTIVITÀ TELELAVORABILI DOMICILIO MODIFICA RAPPORTO DI LAVORO TELELAVORO A DOMICILIO PUBBLICAZIONE BANDO QUESTIONARIO COMPILATO DAL DIPENDENTE VALUTAZIONE QUESTIONARI ELENCO DIPENDENTI TELELAVORATORI DOMICILIARI COINVOLGIMENTO DIRIGENTI FIRMA CONTRATTO 7
8 Articolo 6 - Gestione e coordinamento attività di telelavoro domestico 1. Nel corso dell attività telelavorativa il dipendente, d intesa con il proprio dirigente, deve rientrare con cadenza regolare presso la sede di Éupolis Lombardia per consentire il coordinamento, il recepimento delle direttive e le verifiche necessarie al corretto svolgimento dell attività, garantendo almeno 4 giorni mensili di permanenza nella sede di lavoro di assegnazione. 2. Per straordinarie e impreviste esigenze temporanee di servizio, il dirigente può concordare col telelavoratore ulteriori rientri nella sede di Éupolis Lombardia. 3. Il telelavoratore a domicilio nello svolgere la propria prestazione lavorativa per la durata prevista dal normale orario stabilito dal C.C.N.L., può distribuirla a sua discrezione nell arco della giornata, ma deve rendersi reperibile in due fasce orarie (mattina e pomeriggio) di 1 ora ciascuna, da concordare, in funzione delle esigenze organizzative, con il proprio dirigente. 4. In caso di impedimento al rispetto di tale fasce obbligatorie, il telelavoratore deve darne motivata ed immediata comunicazione, anche in via telematica, al proprio superiore. 5. Il telelavoratore è tenuto a controllare la propria casella di posta elettronica all inizio di ogni sessione di lavoro, al fine di verificare la presenza nella stessa di eventuali comunicazioni di servizio, assicurando costante relazione e sollecita risposta. 6. Il telelavoratore, qualora debba utilizzare per l attività lavorativa a domicilio del materiale cartaceo, dal momento della consegna è tenuto a custodirlo con la massima diligenza ed è conseguentemente ritenuto responsabile della sua distruzione, del suo smarrimento o del suo danneggiamento. 7. I costi e gli oneri derivanti dall eventuale trasferimento di materiale cartaceo tra la sede di Éupolis Lombardia e il domicilio del telelavoratore sono a carico di Éupolis Lombardia. 8. Il telelavoratore è tenuto alla più assoluta riservatezza sui dati e sulle informazioni in suo possesso e/o in qualunque modo disponibili nel sistema informativo di Éupolis Lombardia. 9. Il dipendente di Éupolis Lombardia telelavoratore in materia di incompatibilità salvo espressa autorizzazione di Éupolis Lombardia deve rispettare i vincoli previsti per gli altri dipendenti. Articolo 7 - Regolamentazione dei controlli, del monitoraggio e verifica prestazioni 1. L attività in modalità di telelavoro deve essere costantemente monitorata, da parte del dirigente della Direzione o Struttura di appartenenza, ai fini non solo del controllo sulla quantità e qualità del lavoro svolto, ma come opportunità, sia per il telelavoratore sia per il responsabile diretto, di programmazione, verifica e 8
9 rappresentazione dei risultati ottenuti. 2. Il monitoraggio sull attività in modalità di telelavoro si compone di una fase preventiva di rilevazione e di una successiva fase di gestione, parallela allo svolgimento dell attività stessa. 3. Nella prima fase per ogni singolo dipendente, che richieda la modifica del rapporto di lavoro in modalità di telelavoro, in collaborazione con il dirigente, devono essere individuati: a. mansioni prevalenti; b. principali funzioni svolte dal dipendente; c. fornitori e clienti sia interni sia esterni a Éupolis Lombardia; d. prodotto ovvero unità prodotte nello svolgimento della corrispondente funzione; e. peso ovvero tempo indicativo impiegato per produrre la corrispondente unità di prodotto. 4. Nella seconda fase il telelavoratore, settimanalmente, concordate con il proprio dirigente le attività da svolgere, deve compilare un report preventivo inserendovi: a. attività assegnate corredate dal tipo di prodotto a cui si riferiscono; b. unità di prodotto previste; c. scadenza indicata. 5. Il report preventivo di cui al punto precedente con l inserimento di: a. data effettiva di consegna dei prodotti realizzati; b. tempo impiegato (indicativo); c. quantità effettiva di prodotti realizzati, che può essere diversa da quella indicata preventivamente (minore se il lavoro è stato completato solo parzialmente o maggiore se il prodotto si è rivelato più consistente di quanto previsto); si trasforma in report consuntivo del lavoro svolto dal telelavoratore nella settimana. 6. L insieme dei dati contenuti nei report consuntivi, mediante l applicazione del peso rilevato nella prima fase, costituiscono gli indicatori di produttività con cui monitorare l andamento dell attività in telelavoro. 7. I pesi relativi ad ogni singolo prodotto sono verificati ed eventualmente aggiornati con cadenza bimestrale sulla base delle elaborazioni dei report precedenti. 8. Al fine di facilitare la compilazione dei report da parte dei telelavoratori e il conseguente monitoraggio, è predisposta una banca dati centralizzata, dotata degli opportuni controlli sugli accessi e sui livelli di visibilità. L utilizzo di tale strumento garantirà l utilizzo dei dati in tempo reale da parte dei singoli dipendenti, dei dirigenti e della Direzione o della Struttura che sovrintende all attività di telelavoro. 9. Le informazioni inserite nei report relative a dati personali verranno utilizzate esclusivamente, ai sensi dell art. 11 del D.lgs. n. 196/2003 e successive modificazioni, per fini leciti e legittimi e in particolare per fini istituzionali, e conservate in una forma che consenta l identificazione dell interessato per un periodo di tempo non superiore agli scopi per i quali sono state raccolte; ai sensi di quanto previsto dal titolo V del D.lgs. n. 196/2003 e successive modificazioni, saranno adottate idonee misure di sicurezza. 9
10 Articolo 8 - Dotazione strumenti - arredi 1. Al telelavoratore a domicilio viene fornita la necessaria attrezzatura (HW e SW), apposita linea telefonica di servizio e arredi connessi, qualora necessari. 2. Le spese di installazione, manutenzione e sostituzione, nonché i relativi oneri di impianto ed esercizio dell attrezzatura fornita e le relative coperture assicurative sono a carico di Éupolis Lombardia, che resta proprietario delle attrezzature. 3. La strumentazione fornita deve essere utilizzata esclusivamente e correttamente per le attività di telelavoro relative, nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza, non manomettendole in alcun modo e non consentendo ad altri il loro utilizzo. 4. Gli oneri relativi alla linea telefonica sono accertati tramite bolletta trasparente intestata a Éupolis Lombardia. 5. Condizione necessaria per l accesso all attività di telelavoro a domicilio ed indispensabile per lo svolgimento della stessa è la disponibilità, nell abitazione del dipendente o in altro locale in suo possesso, di un ambiente/spazio di lavoro di almeno 4 metri quadrati, conforme alle prescrizioni in materia di sicurezza e della salute dei lavoratori. Articolo 9 - Assistenza e manutenzione 1. Eventuali interruzioni nel circuito telematico o fermi macchina, dovuti a guasti o a cause accidentali, devono essere tempestivamente segnalati dal telelavoratore alla Struttura Contabilità, Bilancio, Contratti e Sistemi Informativi che interverrà per le opportune riparazioni. 2. Qualora il guasto non sia riparabile in tempi ragionevoli o non siano possibili soluzioni alternative, Éupolis Lombardia ha facoltà di ordinare il rientro del telelavoratore a domicilio nella Direzione o nella Struttura di appartenenza per il tempo strettamente necessario al ripristino del sistema. 3. Qualora dovessero verificarsi danni derivanti da dolo o colpa grave da parte del telelavoratore, questi dovranno essere risarciti dallo stesso. Articolo 10 - Condizioni particolari economico giuridiche del rapporto di lavoro 1. Le prestazioni telelavorative effettuate al di fuori del normale orario di lavoro non danno diritto al riconoscimento di straordinari diurni, notturni o festivi né ad indennità di pronta reperibilità. 2. Il telelavoratore ha diritto al servizio sostitutivo di mensa nei giorni di rientro nella sede di Éupolis Lombardia e previa dichiarazione certificativa da allegare alla scheda mensile che attesti l effettuazione delle 36 ore settimanali di ulteriori due buoni settimanali. 10
11 3. In caso di temporanea sospensione della prestazione di telelavoro, a qualunque causa dovuta, l integrazione mensa torna ad essere quella normalmente prevista per il personale di Éupolis Lombardia per tutta la durata della sospensione. 4. La posizione telelavorabile non può essere contemporaneamente coperta da personale assunto con contratti di lavoro temporaneo e/o a tempo determinato. 5. Per tutto ciò che non è espressamente previsto dal presente Regolamento si applica quanto stabilito dal C.C.N.L. e dalla normativa vigente. Articolo 11 - Formazione telelavoratori 1. I telelavoratori sono preventivamente istruiti sull uso della posta elettronica in quanto strumento di comunicazione primario con la sede lavorativa. 2. Ciascun dipendente telelavoratore riceve opportuna informazione in materia di sicurezza e di salute con particolare riferimento alla propria postazione di lavoro. 3. Éupolis Lombardia definisce altresì un programma formativo iniziale e di aggiornamento periodico rivolto sia ai telelavoratori, per l avvio del telelavoro e per il miglioramento delle condizioni e prestazioni, sia ai dirigenti presso le cui Direzioni o Strutture essi sono assegnati in merito all organizzazione del lavoro, alle modalità di controllo e verifica e alla gestione delle informazioni. 4. Ai dipendenti in telelavoro è garantita la partecipazione a corsi di formazione diretti ai dipendenti di Éupolis Lombardia, attinenti all attività svolta e in generale concordati con il dirigente della Direzione o Struttura di appartenenza. Articolo 12 - Garanzie 1. Éupolis Lombardia mantiene, anche attraverso i canali di comunicazione telematica, la continuità della comunicazione istituzionale e di servizio e dell informazione sindacale. 2. Éupolis Lombardia garantisce ai telelavoratori la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro, la responsabilità civile e contro il furto e l incendio della strumentazione fornita. 11
PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione
PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione (art.9, comma 7 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, convertito in Legge 17 dicembre 2012,
DettagliCONTRATTO INDIVIDUALE PER LO SVOLGIMENTO DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA NELLA FORMA DEL TELELAVORO DOMICILIARE I.N.P.S. Sede di.
CONTRATTO INDIVIDUALE PER LO SVOLGIMENTO DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA NELLA FORMA DEL TELELAVORO DOMICILIARE I.N.P.S. Sede di. Con la presente scrittura privata, che si redige in duplice originale, fra:
DettagliACCORDI SINDACALI IN TEMA DI LAVORO AGILE SINTESI
ACCORDI SINDACALI IN TEMA DI LAVORO AGILE SINTESI UNICREDIT, accordo 28 giugno 2014 e relativi accordi individuali. - Definizione: l accordo usa la definizione di smart working, intendendo come tale una
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO VISTO lo Statuto dell Università. VISTO l art 4 della legge 16 giugno 1998, n. 191. VISTO VISTO il DPR 8 marzo 1999, n. 70, relativo
DettagliDEFINIZIONE DEL TIROCINIO
CONVENZIONE COLLETTIVA DI TIROCINIO EXTRACURRICULARE IN REGIONE LOMBARDIA (ai sensi della Delibera della Giunta della Regione Lombardia del 25 ottobre 2013, numero 825 e del Decreto del Dirigente della
DettagliMUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti
MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Disciplinare per la gestione della telefonia fissa, mobile e linee dati Approvato con Deliberazione di G. C. n. 150 del 16.05.2012 Integrato con delibera di G.C. n. 168
DettagliMODELLO CONTRATTO (DA REDIGERE A CURA DELL AMMINISTRAZIONE CNR) Matr. U.O.
Allegato 5 MODELLO CONTRATTO (DA REDIGERE A CURA DELL AMMINISTRAZIONE CNR) Pos. Matr. U.O. Contratto di telelavoro presso... con prestazione lavorativa subordinata, stipulato con...(d ora in poi denominato
DettagliL esperienza del telelavoro presso l Università degli Studi di Milano- Bicocca
L esperienza del telelavoro presso l Università degli Studi di Milano- Bicocca DoD. Stefano Cui Capo sedore PTA UNIVERSITÀ DI MILANO- BICOCCA Il Direttore Generale ogni biennio, considerando le esigenze
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO (delibera della G.C. n. 16 del )
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO (delibera della G.C. n. 16 del 09.03.2016) INDICE Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO pag. 3 Art. 2 L ORARIO DI SERVIZIO pag. 3 Art.
DettagliCONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO
Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO STATISTICO E METODOLOGICO ALL'OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE POLITICHE DEL
DettagliSerie Ordinaria n Mercoledì 13 luglio 2011
Bollettino Ufficiale 17 REQUISITI DI ACCREDITAMENTO SPERIMENTALI PER LE UNITA DI OFFERTA SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI ALLEGATO A COMUNITA EDUCATIVE 1. Rapporti con l utenza (da riportare
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DIRIGENTI. Valido sino al 31/12/2017 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DIRIGENTI Valido sino al 31/12/2017 CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 (Campo di applicazione, durata, decorrenza) 1. Il contratto collettivo si applica a tutti i dirigenti
DettagliDipartimento Scienze della Vita e dell Ambiente
TIROCINIO FORMATIVO (Art. 18 Legge Regionale 25/01/2005 n. 2) PROGETTO FORMATIVO Rif. Convenzione n... stipulata in data.. TIPOLOGIA DI TIROCINIO E DESTINATARIO (barrare la casella): tirocinio formativo
DettagliCONVENZIONE PER TIROCINI CURRICULARI TRA
CONVENZIONE PER TIROCINI CURRICULARI TRA L Università degli Studi di Cagliari, codice fiscale 80019600925, con sede legale in Cagliari, Via Università 40, d ora in poi denominata Soggetto promotore, in
DettagliTavolo produttività Incontro Coordinamento Nazionale RSU TIM
Tavolo produttività Incontro Coordinamento Nazionale RSU TIM HRO.IR Roma, 6 Ottobre 2016 ORARIO DI LAVORO Introduzione del concetto di prestazione lavorativa effettiva Flessibilità in ingresso del personale
DettagliNORME ORGANIZZATIVE PER L INTRODUZIONE SPERIMENTALE NEL COMUNE DI TRAVERSETOLO DEL TELELAVORO
COMUNE DI TRAVERSETOLO NORME ORGANIZZATIVE PER L INTRODUZIONE SPERIMENTALE NEL COMUNE DI TRAVERSETOLO DEL TELELAVORO Approvato con le delibere di Giunta Comunale N. 109 del 12/07/2005 e N.120 del 03/08/2005
DettagliIl telelavoro costituisce una modalità della prestazione lavorativa del dipendente;
1. PREMESSA E DISCIPLINA DI RIFERIMENTO Il telelavoro costituisce una modalità della prestazione lavorativa del dipendente; prestazione che si svolge in un luogo diverso dalla sede di lavoro, attraverso
DettagliCONVENZIONE COLLETTIVA DI TIROCINIO CURRICULARE. Tra. (codice fiscale: ), di seguito soggetto promotore, con sede legale in
CONVENZIONE COLLETTIVA DI TIROCINIO CURRICULARE (d.g.r. 25 ottobre 2013, n. X/825, e d.d.u.o. 5 novembre 2013, n. 10031) Tra (codice fiscale: ), di seguito soggetto promotore, con sede legale in ( ) (c.a.p.
DettagliRequisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia
Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia Approvato dall'assemblea dei Sindaci del Distretto Sociale 6 ASL Milano 2 in data 9 febbraio 2011 Premessa: L accreditamento
DettagliSETTORE SERVIZI FINANZIARI
SETTORE SERVIZI FINANZIARI RESPONSABILE NIEDDU ANTONIA PROGRAMMA BILANCIO N. 1 PROGRAMMA SCHEDA N. 1 DESCRIZIONE OBIETTIVO Gestione funzioni di sostituto d imposta fiscale e previdenziale PROGETTO DA RRP
DettagliAPPROVATO DAL: C.C. con atto n. 2/00
C.F. e P.I. 00469890305 C.A.P. 33050 COMUNE DI PAVIA DI UDINE PROVINCIA DI UDINE Sede Uffici Municipali in Lauzacco Piazza Julia n. 1 APPROVATO DAL: C.C. con atto n. 2/00 Art. 1 - Oggetto.................................................
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 25 gennaio 2010 - ARG/elt 4/10 Procedura per il miglioramento della prevedibilità delle immissioni dell energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca
Prot. Monza, CONVENZIONE PER ATTIVITA FORMATIVE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra l IPSSEC A.OLIVETTI con sede in Monza Via Lecco 12 codice fiscale 8850070101151 d'ora in poi denominato "soggetto promotore",
DettagliRegolamento MOBILITA ESTERNA DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO
Regolamento MOBILITA ESTERNA DEL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO Approvato con delibera di G.C. n. 60 del 30-06-2010 ART. 1 PRINCIPI E FINALITA 1. Ai fini del presente regolamento si intende per mobilità
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ALL INTERNO DEL COMUNE
COMUNE DI GUARDAMIGLIO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA ALL INTERNO DEL COMUNE INDICE DEL REGOLAMENTO Art. 1 Premessa Art. 2 Finalità Art. 3 Caratteristiche
DettagliStatuto del Centro Servizi Informatici
(Emanato con D.R. n. 3687 del 30/04/1999 Modificato con D.R. n. 11064 del 29/10/2001 e con D.R. n. 1571 del 06/02/2007 e con D.R. n. 3446 del 21/03/2007) STATUTO CENTRO SERVIZI INFORMATICI Art. 1 È costituito,
DettagliC I T T A D I A R I C C I A (CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE ) IL DIRIGENTE DELL AREA I ^
C I T T A D I A R I C C I A (CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE ) IL DIRIGENTE DELL AREA I ^ AVVISO DI MOBILITA VOLONTARIA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI ESPERTO A MMINISTRATIVO - CAT. C - A TEMPO
DettagliREGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO. ART. 1 Definizione e principi generali 2. ART. 2 Procedura per l individuazione del borsista 2
REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO Indice ART. 1 Definizione e principi generali 2 ART. 2 Procedura per l individuazione del borsista 2 ART. 3 Ammissione candidati 2 ART. 4 Nomina della
DettagliPROGETTO FORMATIVO TIROCINIO EXTRACURRICULARE
UFFICIO DI COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI CENTRI PER L'IMPIEGO Via M. Nicoletta, 251-88900 CROTONE (KR) - Tel 0962/929722 - Fax 0962/908309 E-mail: coordinamento.mdl@krlavoro.it - Sito Web: www.krlavoro.it
DettagliSERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY.
SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY. Il presente documento ha lo scopo di illustrare in dettaglio i servizi legali ed informatici specialistici
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TELELAVORO DA PARTE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL TELELAVORO DA PARTE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO Emanato con D.R. n.90 del 04/03/2015. Art. 1 (Fonti e campo di applicazione) 1. Il presente Regolamento disciplina
DettagliREGOLAMENTO DELLA FONDAZIONE BRUNO KESSLER IN MATERIA DI AFFILIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA FONDAZIONE BRUNO KESSLER IN MATERIA DI AFFILIAZIONI Allegato n. II/16 al Verbale del Consiglio di Amministrazione del 25 novembre 2016 INDICE ART. 1 OGGETTO ART. 2 TIPOLOGIE DI AFFILIAZIONE
DettagliRegolamento. Reclutamento del Personale
Regolamento per il Reclutamento del Personale SPEZIA RISORSE SPA Reg.RECLUTAMENTO DEL PERSONALE/REVISIONE 03 30/03/2015 Pagina 1 di 6 Art. 1 Premessa. Spezia Risorse S.p.A., società mista a prevalente
DettagliCONVENZIONE PER L ATTIVAZIONE DI TIROCINI DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO EXTRACURRICULARI IN REGIONE LAZIO TRA
CONVENZIONE PER L ATTIVAZIONE DI TIROCINI DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO EXTRACURRICULARI IN REGIONE LAZIO TRA il Prof. Filippo de Rossi nato a Napoli il 11/07/1955, il quale interviene al presente atto
DettagliComune di Monvalle - Provincia di Varese -
Comune di Monvalle - Provincia di Varese - REGOLAMENTO UTILIZZO TELEFONIA MOBILE Adottato con deliberazione GC. n. 6 del 24.01.2009 Articolo 1 Oggetto del Regolamento Il presente Regolamento è atto di
DettagliREGOLAMENTO PER LA MOBILITA
Documento allegato come parte integrante e sostanziale alla deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 138 del 10 dicembre 09 REGIONE ABRUZZO CONSIGLIO REGIONALE REGOLAMENTO PER LA MOBILITA DIREZIONE
DettagliDECRETO N. 682 Del 03/02/2015
DECRETO N. 682 Del 03/02/2015 Identificativo Atto n. 55 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto RECEPIMENTO DELLE LINEE GUIDA IN MATERIA DI TIROCINI PER PERSONE STRANIERE RESIDENTI ALL
Dettagliinterventi per l identificazione proattiva e la presa in carico del paziente complesso finalizzata alla prevenzione dei ricoveri ripetuti.
Servizio del Personale Progetto Progetto CCM 2015 Malattie croniche: supporto e valutazione comparativa di interventi per l identificazione proattiva e la presa in carico del paziente complesso finalizzata
DettagliLEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.
LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del
DettagliALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE
MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate... 3 2. Autore del manuale delle procedure interne... 4 3. Finalità del manuale... 4 4. Contenuto
DettagliREGIONE BASILICATA. SCHEMA DI AVVISO DI MOBILITA ESTERNA ex ART. 30, commi 1 e 2 -bis D.Lgs. 165/2001 e succ. modif. ed integr.
REGIONE BASILICATA SCHEMA DI AVVISO DI MOBILITA ESTERNA ex ART. 30, commi 1 e 2 -bis D.Lgs. 165/2001 e succ. modif. ed integr. Riservato ai lavoratori centralinisti non vedenti di cui alla L. n. 113/85
DettagliAvendo più di 65 anni d'età posso essere esonerato dai turni di guardia notturni?
1 OGGETTO ETÀ ED ESONERO DAI TURNI DI GUARDIA NOTTURNA QUESITO (posto in data 4 dicembre 2015) Avendo più di 65 anni d'età posso essere esonerato dai turni di guardia notturni? RISPOSTA (inviata in data
DettagliSistema di controllo interno
Sistema di controllo interno Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli Sistema di controllo interno INSIEME delle PROCEDURE e delle
DettagliCriteri Accreditamento Unità di Offerta Sociale Residenziali per minori. Ambito di Busto Arsizio
Allegato 1 Criteri Accreditamento Unità di Offerta Sociale Residenziali per minori Ambito di Busto Arsizio COMUNITA EDUCATIVE D.G.R. n- VII/20943 del 16/12/2005 e D.d.u.o n. 6317 del 11/07/2011 Criteri
DettagliApprovato con Det. DG n. 206 del 30/12/2016 decorrenza 22/10/2016 DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
Approvato con Det. DG n. 206 del 30/12/2016 decorrenza 22/10/2016 DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE STRUTTURE ORGANIZZATIVE AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO
DettagliBozza di Accordo Decentrato su orario di lavoro
Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Regionale Lombardia Bozza di Accordo Decentrato su orario di lavoro Sottoscritto il a Milano In data.. le delegazioni sottoscrivono il seguente accordo decentrato
DettagliArt. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale
Comune di Pompiano Art. 1 - Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di costituzione e di svolgimento del rapporto di lavoro subordinato con prestazione ridotta -rispetto
DettagliProt.n Brescia, DETERMINAZIONE N. 60/SG : CRITERI GENERALI PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. IL SEGRETARIO GENERALE
Prot.n. 8902 Brescia, 26.3.2003 DETERMINAZIONE N. 60/SG : CRITERI GENERALI PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. IL SEGRETARIO GENERALE con la capacità e con i poteri del privato datore di lavoro, che
DettagliREGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE
REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE Deliberazione G. C. n. 784 del 23 dicembre 2010 REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DEL PERSONALE INDICE Art. 1 Premessa pag. 3 CAPO I Art. 2 Mobilità volontaria in entrata
DettagliPING PONG Scheda 1 LA FORMULAZIONE DEL PIANO STRATEGICO. Amministrazione:.. Centro di responsabilità:.
PING PONG Scheda 1 LA FORMULAZIONE DEL PIANO STRATEGICO Amministrazione:.. Centro di responsabilità:. Anno: / / Codice Obiettivo di Governo (1) Obiettivo di Governo(2) Codice Priorità Politica(3) Priorità
DettagliModello approvato dal Tavolo Tecnico Sicurezza (ASL DTL INAIL - OOSS) nella seduta del 28 giugno 2013
Modello approvato dal Tavolo Tecnico Sicurezza (ASL DTL INAIL - OOSS) nella seduta del 28 giugno 2013 Prot. N. «Protocollo» del «Dataprotocollo» CONVENZIONE DI TIROCINIO N. «ID» (AI SENSI DELLA D.G.R.
DettagliART. 1 Fonti e campo di applicazione. ART. 2 Definizione. ART. 3 Finalità e obiettivi
REGOLAMENTO SUL TELELAVORO PER IL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ART. 1 Fonti e campo di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina il rapporto di telelavoro del Personale Tecnico-Amministrativo
DettagliData, PROVINCIA DI COSENZA AL DIRIGENTE DEL SETTORE POLITICHE SOCIALI E POLITICHE DELL IMMIGRAZIONE Piazza XV Marzo, Cosenza
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliTITOLO XIV (Telelavoro e/o lavoro a distanza)
Articolo 57 DEFINIZIONE TITOLO XIV (Telelavoro e/o lavoro a distanza) Il telelavoro rappresenta una variazione delle modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, le cui tradizionali dimensioni
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST Approvato dal Consiglio d Amministrazione con delibera nr. 10 del 10 dicembre 2008 Modificato con Delibera CDA nr 3 del 7 aprile
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PERCORSI DI FORMAZIONE E TIROCINI VOLONTARI E GRATUITI A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
PROTOCOLLO D INTESA PERCORSI DI FORMAZIONE E TIROCINI VOLONTARI E GRATUITI A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE - PREFETTURA DI VERONA - COMUNE DI ARCOLE TRA: - ASSOCIAZIONE
DettagliPROCEDURA DI RECUPERO CONTRO IL LAVORO INFANTILE. PSA01 Rev /11/09 Agg Leggi Nazionali
1. Introduzione...2 2. Scopo e campo di applicazione...2 3. Riferimenti normativi...2 4. Attività...3 4. 1 Politica per la tutela del bambino/giovane lavoratore...3 4.2 Verifica dell età al momento dell
DettagliISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA
Comune di Cabras Provincia di Oristano Comuni de Crabas Provincia de Aristanis Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n 273 del 30.12.2010 Pubblicato dal 24.01.2011 al 08.02.2011 ISTITUZIONE DEL
DettagliCAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PESARO E URBINO. Piano per l utilizzo del telelavoro
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PESARO E URBINO Piano per l utilizzo del telelavoro 2016-2018 (art. 9 comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 convertito con legge 17
DettagliConvenzione Bonus tariffa sociale e prestazioni sociali
Convenzione Bonus tariffa sociale e prestazioni sociali Richiesta delle tariffe sociali per la fornitura di energia elettrica e la fornitura di gas naturale sostenuta dai clienti domestici disagiati, ai
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE ART. 1: OGGETTO Con il presente regolamento vengono stabiliti i criteri e le modalità per il reclutamento del personale della Società nel rispetto dei principi
DettagliC O M U N E D I V A R Z O Provincia del Verbano Cusio Ossola P.zza Agnesetta n VARZO Tel. 0324/7001 Fax 0324/73047
C O M U N E D I V A R Z O Provincia del Verbano Cusio Ossola P.zza Agnesetta n. 1 28868 VARZO Tel. 0324/7001 Fax 0324/73047 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DI INTERNET POINT PRESSO LA SALA COMUNALE Approvato
DettagliCOMUNE DI AMENO REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 15 del 30/03/2006 Pagina 1 di 5 13 novembre 2013 REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA
DettagliD.P.R. 28 luglio 1999, n. 318
D.P.R. 28 luglio 1999, n. 318 (1) Regolamento recante norme per l individuazione delle misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati personali, a norma dell articolo 15, comma 2, della legge 31
DettagliRelazione illustrativa del contratto integrativo d istituto del Dirigente Scolastico
Relazione illustrativa del contratto integrativo d istituto del Dirigente Scolastico Premessa L allegato contratto d istituto, sottoscritto il 10 marzo 2014, è stato redatto ai sensi dei quanto previsto
Dettaglineo-diplomato (diploma professionale, diploma di istruzione superiore, certificazione IFTS, diploma ITS)
REGIONE ABRUZZO GIUNTA REGIONALE D ABRUZZO DIREZIONE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO FORMAZIONE ED ISTRUZIONE, POLITICHE SOCIALI VIALE BOVIO 425 65127 - PESCARA (PE) Allegato C Progetto formativo e di orientamento
DettagliCONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO
CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro nel seguito denominata Università codice fiscale n 97026980793, con sede legale in Catanzaro,
DettagliCONVENZIONE TRA. l Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro,
CONVENZIONE TRA l Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Direzione regionale per il Friuli Venezia Giulia (di seguito denominato INAIL FVG), codice fiscale 01165400589
DettagliRegolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi e banche-dati comunali
Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi e banche-dati comunali - 1998 Il "Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi
DettagliCOMUNE DI MUGGIO Provincia di Milano
Copia per la consultazione COMUNE DI MUGGIO Provincia di Milano REGOLAMENTO COMUNALE PER L ACCESSO AL SERVIZIO TRASPORTO DI CITTADINI DISABILI O IN SITUAZIONE DI PARTICOLARE DISAGIO E NECESSITA. Approvato
DettagliAREA DIRIGENZA MEDICA E SANITARIA Criteri generali per l organizzazione dell orario di lavoro, l impegno di servizio e la fruizione delle ferie
AREA DIRIGENZA MEDICA E SANITARIA Criteri generali per l organizzazione dell orario di lavoro, l impegno di servizio e la fruizione delle ferie - Impegno di servizio I dirigenti assicurano la propria presenza
DettagliBonus tariffa sociale
Bonus tariffa sociale richiesta della tariffa sociale per la fornitura di energia elettrica e gas sostenuta dai clienti domestici disagiati, ai sensi del decreto interministeriale 28 dicembre 2007 L'anno.il
DettagliREGOLAMENTO SUL PART - TIME
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL PART - TIME Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 34/28.02.2003 In vigore dal 1 aprile 2003 SOMMARIO Articolo 1 - Oggetto del Regolamento 3 Articolo
DettagliI suddetti documenti devono essere sottoscritti dal legale rappresentante del Fornitore richiedente.
BANDO PER L ABILITAZIONE DI FORNITORI E PRODOTTI (MACCHINE PER UFFICIO ED ELABORATORI ELETTRONICI, ATTREZZATURE E FORNITURE CPV 30000000-9) PER LA PARTECIPAZIONE IN VIA SPERIMENTALE AL MERCATO ELETTRONICO
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE Articolo 1 Premessa. Levante Multiservizi srl (di seguito Società) è società a responsabilità limitata con il 60% di capitale pubblico e il 40% di capitale
DettagliHR 002 PROCESSO DI ASSUNZIONI
HR 002 PROCESSO DI ASSUNZIONI 1. SCOPO La presente procedura ha lo scopo di definire ruoli, responsabilità e modalità operative con le quali deve essere gestito il processo di selezione e assunzione del
DettagliREGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CRITERI E LE MODALITA DI GESTIONE DELLA MOBILITA ESTERNA ED INTERNA
COMUNE DI DISO PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CRITERI E LE MODALITA DI GESTIONE DELLA MOBILITA ESTERNA ED INTERNA (approvato con deliberazione G.C. n. 71 del 18.09.2012) Art. 1 Principi
DettagliArt. 1 Finalità e obiettivi...3. Art. 2 Sperimentazione..3. Art. 3 Ambito di applicazione...3. Art. 4 Natura e disciplina del telelavoro...
Indice Art. 1 Finalità e obiettivi......3 Art. 2 Sperimentazione..3 Art. 3 Ambito di applicazione...3 Art. 4 Natura e disciplina del telelavoro.....3 Art. 5 Progetti di telelavoro...4 Art. 6 Assegnazione
DettagliPROCEDURA PER LA RICERCA, SELEZIONE ED INSERIMENTO DEL PERSONALE
PROCEDURA PER LA RICERCA, SELEZIONE ED INSERIMENTO DEL PERSONALE Numero procedura Versione Vigente dal 17 1.0 Versione Approvata il Vigente dal Differenze principali rispetto alla precedente versione 1.0
DettagliREGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI TRATTATI DAGLI UFFICI COMUNALI
Allegato alla deliberazione del Consiglio comunale n. 41 di data 26.10.2000 Il segretario comunale f.to d.ssa Claudia Visani COMUNE DI NAVE SAN ROCCO Provincia di Trento REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA
DettagliBOZZA DI CONVENZIONE COMUNALE ANTINCENDI BOSCHIVI. Convenzione fra il Comune/Unione Comuni di e
BOZZA DI CONVENZIONE COMUNALE ANTINCENDI BOSCHIVI Convenzione fra il Comune/Unione Comuni di e l Associazione per le attività inerenti la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi. L anno del
DettagliComune di Loro Ciuffenna Prov. Arezzo. Regolamento per la mobilità esterna
Comune di Loro Ciuffenna Prov. Arezzo Regolamento per la mobilità esterna Art. 1-Principi generali 1. Il presente regolamento riguarda i criteri e le modalità per l attuazione dei trasferimenti di personale
DettagliIndicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress
Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato (articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni)
DettagliPROGETTO FORMATIVO. Riferimenti Legge Regionale n. 3/2009, art. 41 e D.G.R. n. 1324/2013
PROGETTO FORMATIVO Riferimenti Legge Regionale n. 3/2009, art. 41 e D.G.R. n. 1324/2013 Da utilizzare esclusivamente per stage svolti da laureati (non iscritti ad altri corsi di studio) in aziende con
DettagliREGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. Art. 1 Principi generali
REGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO Art. 1 Principi generali 1. Il presente Regolamento disciplina le assunzioni a tempo determinato presso l Azienda Ospedaliero Universitaria San Luigi Gonzaga
DettagliComune di Diano Marina - Provincia di Imperia -
Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia - REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DELL'INDENNITA' PER SPECIFICHE RESPONSABILITA' Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. del INDICE Art. 1 Finalità
DettagliCOMUNE DI CAMBIANO. Provincia di Torino
COMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI MEDIANTE MOBILITA ESTERNA VOLONTARIA DA ALTRE AMMINISTRAZIONI 1 - Art. 1 - Ambito di applicazione 3 - Art. 2 - Principi generali 3 -
DettagliREGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI TELEMATICI DEL COMUNE DI PIACENZA
COMUNE DI PIACENZA Settore Affari generali e decentramento REGOLAMENTO DI ACCESSO AI SERVIZI TELEMATICI DEL COMUNE DI PIACENZA 1 Art. 1 Finalità e definizioni 1. Il presente regolamento ha lo scopo di
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DEL TELELAVORO PER IL PERSONALE DIPENDENTE DELL ASL DELLA PROVINCIA DI COMO ART.
Approvato con deliberazione n. 657 del 29.10.2015 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DEL TELELAVORO PER IL PERSONALE DIPENDENTE DELL ASL DELLA PROVINCIA DI COMO ART. 1 FONTI NORMATIVE - Legge
DettagliCompiti e ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Corso di In-formazione per lavoratori All interno dell I.N.G.V. Osservatorio Vesuviano 15-Giuno-2016 Riferimenti Normativi Articolo 2 - Definizioni Compiti e ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per
DettagliCOMUNE DI LACCHIARELLA (CITTA METROPOLITANA DI MILANO) Contratto di lavoro individuale a tempo indeterminato e pieno Comandante
COMUNE DI LACCHIARELLA (CITTA METROPOLITANA DI MILANO) Prot. n. del Contratto di lavoro individuale a tempo indeterminato e pieno Comandante di polizia locale Il presente contratto individuale di lavoro
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO
REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO ART. 1 - PRINCIPI GENERALI La normativa contrattuale vigente in materia del servizio mensa e dei buoni pasto per i dipendenti è contenuta negli art. 45
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Dipartimento Risorse Umane
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Dipartimento Risorse Umane REGOLAMENTO PER LA MOBILITA DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO I - PRINCIPI GENERALI Art. 1 Ai fini del presente atto si intende: a. a) per
DettagliREGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI SERVIZI E DELLE ATTREZZATURE DI FONIA FISSA, FONIA MOBILE E DI SERVIZIO DATI DI ÉUPOLIS LOMBARDIA
REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI SERVIZI E DELLE ATTREZZATURE DI FONIA FISSA, FONIA MOBILE E DI SERVIZIO DATI DI ÉUPOLIS LOMBARDIA (Delibera del CdA n. 24 del 28 novembre 2014) Éupolis Lombardia
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara
REGOLAMENTO SUL TELELAVORO SENATO ACCADEMICO 22 ottobre 2014 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 30 ottobre 2014 DECRETO RETTORALE 1381/2014 UFFICIO COMPETENTE Ufficio Personale tecnico-amministrativo ENTRATA
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI
STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura
DettagliCITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento comunale in materia di mobilità interna del personale dipendente
CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento comunale in materia di mobilità interna del personale dipendente Approvato con D.G.C. n. 85 del 04/03/2014 Modificato con D.G.C. n. 364 del 06/10/2014 Art. 1 - Oggetto del
DettagliCONSIAG SERVIZI COMUNI s.r.l. REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE NELLA SOCIETA CONSIAG SERVIZI COMUNI s.r.l.
CONSIAG SERVIZI COMUNI s.r.l. REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE NELLA SOCIETA CONSIAG SERVIZI COMUNI s.r.l. Art. 1 - SCOPO Scopo della presente procedura è definire criteri e modalità da seguire
DettagliSCELTA, VALUTAZIONE E CONTROLLO DEI FORNITORI
Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Pagina 1 di 6 Titolo del SCELTA, VALUTAZINE E CNTRLL DEI FRNITRI Emesso il: 1.03.20 I N D I
DettagliComune di Cinisello Balsamo Settore Risorse Umane e Organizzazione Attività Produttive Secondarie e Terziarei
ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE N. 393 DEL 23/12/2010 REGOLAMENTO DEL TELELAVORO Art. 1 Finalità Le parti convengono preliminarmente sul fatto che le potenzialità positive del telelavoro, sul piano sociale
Dettagli