New Media Art Education & Research
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- Teodoro Valle
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1 New Media Art Education & Research cura di F.Monico e L.Galli Milano, Centro Forma 14 aprile 2008
2 Francesco Monico (introduzione) Simposio nel contesto dell'attuazione della riforma del MIUR settore Alta Formazione Artistica e Musicale; Scuola di Nuove Tecnologie dell Arte (Paolo Rosa Brera, Tommaso Tozzi ABAC, Stefano bettega ISIA Firenze, Stefano Coletto Fondaz. Bevilacqua la Masa, Francesco Monico NABA Media Design e Arti Multimediali) Riflettere su Arte / Ricerca / innovazione; Modello critico-metodologico; Approccio fenomenologico alle tecnologie; Arte come modello di ricerca aperto e per questo utile in un'epoca di estrema accelerazione tecnologica come la nostra.
3 Antonio Somaini Key words: Intermedialità, remediation, cinephile versus? Topiche: Indagine sulle molteplici relazioni tra 1, cinema e arte contemporanea, e 2, cinema e architettura (cinema come dispositivo che impatta sulla fenomenologia percettiva); Modelli Critici: Investigazione specifica su questi temi in autori precedenti l avvento del digitale (modello storico-critico); Modelli Critici: Cultura visuale come orizzonte e ambito; Modelli Critici: Collage ad hoc di testi e materiali per la didattica, manca un riferimento manualistico per trienni e bienni accademici e universitari; Fenomeni: Politecnico, DAMS (Genova): sensibilità alle tecnologie e gusto cinephile ; Fenomeni: Bisogno di utilizzo di approcci storico-critici (ad es. Eizenstein);
4 Massimo Banzi Keywords: Physical Computing, Thinkering, Technology repurposing, Toys Hacking, Design by Prototyping; Topiche: Insegnare a non-tecnologi (studenti) come costruire oggetti interattivi; Modelli: Processing (anche per programmare hardware); Cosa: Arduino (scheda, ambiente di sviluppo, metodologia); comunità, piattaforma aperta, playground, cost-based design, ecologia; Fenomeni: Persone comuni si impadroniscono della tecnologia (Make, la rivista; manifesti sul tema) Fenomeni: la tecnologia è noia, va superata con il fare, (vs. faregiocare), sbloccare i flussi creativi; Fenomeni: Insegnamenti, molti all estero, non in Italia dove le Università non sembrano in gardo di comprendere il fenomeno (esclusa NABA e Ivrea a suo tempo)
5 Armando Menicacci Keywords: Corporeità scenica e nuove tecnologie; Modelli critico-pragmatici: storia dell'estetica come rapporti tra corpo e tecnologie Topiche: non possiamo più separare gesto e percezione; (cosè un gesto e un movimento?) Topiche: Interattività e biofeedback (isomorfisimo digitale); Modelli critico-pragmatici: Produzione del gesto (pre-movimento, movimento volontario, movimento espressione dell immaginario e dell emotività); Modelli critico-pragmatici: E' possibile grazie a all' 'isomorfismo digitale' trasformare i gesti in azioni digitali e viceversa per costruire nuovi modelli cognitivi. Cosa: Gesto e senso Cosa: Nevrosi coreografica, riguarda tutti Cosa: Nuova coscienza ai sensi, nuovo potenziale gestuale - Corpo, sensori e percezione. Fenomeni: Applicazioni: serious games, acquisizione di abilità motorie, percettive, spaziali; Fenomeni: Discente, studente e software (e.g. Isadora) Dove: Università Paris VIII. Oggi in francia se segui questa pedagogia non puoi avere la cattedra.
6 Paolo Rigamonti Topiche: Didattica come luogo dove 1, si forma il metodo adottato nella pratica professionale, gli aspetti fenomenologici richeidono una scrittura diversa che emerge proprio dall'insegnamento., 2, si genera una storia (critica) dei nuovi media; Keywords: Estetica dei nuovi media, prospettiva da un dettaglio Modelli Critico-metodologici: Il metodo è la scuola del moderno. Nei primi 40 anni del 900 si è riassunto il dibattito dell'arte e si è sviluppato il dibattito fornamentale del futuro. Quindi rielaborare il modernismo. Rielaborare le esperienze artistiche del Novecento, bisogno di una visione storicocritica dell'attuale, Riprendere una metodologia che parte dalle basi fondamentali del pensiero moderno e che venga tramutata in una metodologia dei media; Modelli Critico-metodologici: grammatica e la sintassi dei nuovi media, il design by number, come passare da un calcolo astratto a una forma (isomorfismo digitale). Tutto questo è Bahuahus e Ulm. Topiche: Ricostruire una cultura dle progetto associando le basi del pensiero dei media con il progetto. Topiche: Esercitazioni dal Bauhaus e da Ulm (Maldonado) Topiche: C'è oggi un basic design cinetico. Modelli critico-pragmatici: Codice (software) per comprendere grammatica e sintassi dei nuovi media Topiche: il workshop progettuale il modello è evanescente, assemblare prototipi fa venir fuori sempre gli stessi progetti, si esauriscono alla fine del workshop. Modello evanescente : criticità, debolezza metodologica (per eccesso di pragmatismo, smanettoni evoluti ) del workshop breve, del rapid prototyping nella didattica (per analogia, Gioco del Piccolo Chirurgo vs. Lego); L'evanescenza del modello: il workshop di prototipizzazione appaga gli studenti, e va a scapito della didattica. Keywords: grammatica, retorica, modello progettuale forte, consapevolezza criticometodologica del processo, Una scuola di nuovi media deve avere una proposta critica forte.
7 Amos Bianchi Cosa: Riprende un video realizzato da uno studente (legato al tema dell identità); suscitò una discussione nella commissione Topiche: Diffusione del software nella scuola superiore italiana, ma deficit dal punto di vista del metodo e delle capacità progettuali Topiche: Autoreferenzialita' dello studente, solo ex post lo studente importa il senso dalle critiche. Fase di lavoro che coordini teoria e critica. Topiche: Strumenti teorici e critici per articolare il senso di un opera Modello progettuale: Far riflettere lo studente su tre direzioni di destinazione del suo lavoro, 1, il mercato (vendibilità), 2, networking (condivisibilità, evitare il solipsismo), 3, espressione artistica (orizzonte di possibilità) Modello critico-pragmatico: un recupero della fenomenologia per rendere l'opera d'arte fruibile e 'oggettivizzabile'; Topiche: didattica iconocentrica versus fenomenologia;
8 Tommaso Tozzi Topiche: Problematicità dell utilizzo dei nuovi media Modelli Critici: Valori da esplorare alle radici della relazione tra arte e media: interazione, libertà individuale, legittimazione della differenza, relazione, cooperazione, scambio reciproco di senso. Modelli critici-metodologici: Bisogna recuperare la linea del pensiero scettico e utopico del 900 (futurismo, molto dadaismi, surrelismo in parte, post surrealismo, situazionismo e fluxus), linea fondamentale per come ha ripercorso la società e la macchina e come dovevano essere inserite nelle relazioni sociali. Modelli Critici: Artista come partecipatore ai processi collettivi (non solo tecnologici) Mentre si parla di metodologie bisogna parlare anche di obiettivi. Il modello rimane quello marxista: è l'economia che dirige la cultura. Bisogna intervenire nelle trasformazioni sociali, bisogna ibridare l'arte con la sociologia, la tecnologia con la psicologia, oggi l'artista non è il pilota della trasformazione ma il partecipatore di un processo di mutazione, non è un mero produttore di metafore ma un partecipatore della contemporaneità. Keywords: La parola chiave non è tecnologia, ma relazione, cooperazione, interdisciplinare, come l'interazione, l'interattività, e comunicazione che non va confuso con la pubblicità. Modello critico-metodologico: Da una semiotica informazionale ( pubblicità) a una semiotica comunicazionale (consapevolezza). Cosa: Software libero per uso didattico, Mattelard storia dell'utopia planetaria. Propone di partecipare a Wikiartpedia. Dove: Accademia di Belle Arti di Carrara, Scuola di Nuove Tecnologie dell'arte.
9 Luca Galli 1/2 Docente di Metodologia Progettuale, Media Design NABA Cosa Caso per discussione: corso "fondazionale" o istituzionale (inteso come dedicato ai fondamenti) su metodologia e filosofia del progetto (design) attivo dal 2003 nel programma di Media Design NABA. Articolo sull'argomento presentato a HCIed-Human Computer Interaction Educators 2008 a Roma. Metodo Metodo come procedimento di indagine e di azione per la costruzione della conoscenza, alle origini della scienza moderna e attraverso la sua dissoluzione nelle epistemologie post-positivistiche; Metodi come elementi essenziali del processo di progetto contemporaneo inteso come pratica organizzata, distribuita e di grande rilievo sociale e culturale, collegata alle discipline creative, alle arti, al sistema delle scienze e delle tecnologie e agli interessi economici e politici delle organizzazioni; Elementi concettuali della pratica del progetto: componenti, prodotti/servizi, sistemi, macrosistemi, attori, ruoli, processi, procedure, fasi, collaborazione, scrittura etc.
10 Luca Galli 2/2 Docente di Metodologia Progettuale, Media Design NABA Modelli critici Filosofia come fonte classica di elaborazione critica, aperta e radicale sui concetti fondamentali espressi dalle discipline e dalle pratiche di riferimento; epistemologia come fonte di modelli di discussione delle strategie e delle modalità di pensiero e di intervento, sul piano cognitivo e operativo. Ricorso a riferimenti teorici consolidati dagli studi sul design (Design Research) sviluppati nel contesto internazionale a partire dagli anni Sessanta, specie riguardo alle trasformazioni della cultura del progetto dall'industrial design all'articolazione contemporanea nei più diversi ambiti (Design sperimentale, System Design, Media Design, Interaction Design, etc.; in particolare, riferimento all'opera di J.C. Jones). Inoltre, ricorso a strumenti teorici e pedagogici provenienti dalla psicologia, dalla sociologia delle organizzazioni e dagli studi sulla comunicazione rispetto alle dinamiche del lavoro di gruppo, del progetto come processo distribuito e al ruolo della scrittura. Esercitazioni in aula per apprendere e sperimentare i principi teorici, in un'ottica costruttivista. Fenomeni Dibattito pedagogico, in via di maturazione, sull'opportunità di un'impostazione più ampia e meno specialistica nella formazione di ambiti quali media design, experience design, HCI-Human Computer Interaction, rispetto al processo di progetto in generale, agli elementi concettuali di base della cultura del progetto e alla loro interpretazione critica e storica. Relazioni complesse tra questo dibattito e gli sviluppi scientifici, tecnologici, industriali e culturali nei settori dei media, delle industrie creative, dell'elettronica di consumo, dei servizi, in particolare alla luce dei paradigmi dell'informatica distribuita e pervasiva (ubiiquitous computing, ambient intelligence).
11 Francesco Monico 1/2 Docente di Teoria e Metodo dei Mass Media NABA Topiche: Necessità del recupero del modello critico metodologico come risposta allo spesamento cognitivo indotto dall'accelerazione tecnologica (Rinascimento -Futuro del Classico, E. Settis); Mod Critico-prag.: dallo spazio/tempo degli indici del libro agli hyperlink dei media digitali: bisogna insegnare il controllo dell'esplosione combinatoria; Mod Critici.: Necessità della storia come tessuto comune su cui sviluppare qualsiasi indagine, (modello dell'alienazione idealista recupero della fenomenologia Diltheyana); Mod Critico-prag.: Relativismo dei saperi e recupero del Construttivismo Radicale (Von Foester - E. Von Glaserfeld); Topiche: Realtà come condivisione delle parti comuni dell'esperienza e mediazione dei dispositivi; Mod Critico-prag.: Arte come modello di ricerca sperimentale, arte intenzionale come nuova possibilità della scienza; Topiche: Comunicazione come differenza (Bateson); Keywords: cibernazione culturale, sincretismo, teoria media, cultural studies, cibernetica, pragmatica della comunicazione, dispositivo, Narcisismo tecnologico, pragmatismo vs continentalismo, enteogenesi, re-mediation, moist-media, semi-vita, impulso prostetico, singolarità tecnologica; Topiche: fine dell'antropocentrismo, da Ego trascendentale su cui si basa la filosofia occidentale moderna a Ego Integrato che si ibrida con tecnologia e natura, modelli di ispirazione da buddismo mahayana.
12 Francesco Monico 2/2 Docente di Teoria e Metodo dei Mass Media NABA Politica Necessità politica del sincretismo, fine della divisione moderna DX/SX e nuova divisione tra idealismi vs materialismi; Dalla società industriale alla knowledge society, la massa diventa 'pubblico' e poi gente, recupero del volgo e delle elites, il discorso politico passa dai mezzi di produzione ai mezzi di informazione, l'azione politica si sviluppa a livello culturale, la consapevolezza diventa una forma di politica attiva; Modello sociale e modello liberale/cattolicesimo vs protestantesimo/agostiniani vs gesuiti; etica ella responsabilità e certezza della pena come misura del sociale, sostegno alla pena come assunzione liturgica della responsabilità sociale (Socrate); Radicalismo come forma del contemporaneo neotribale (outremer/san Giovanni d'acri, Levellers, Diggers,Capitan Morgan, risorgimenti europei, Irredentismi europei/ Fiume, movimenti new global, antispecismo e Great Ape Project ; Digital Divide e creazione delle elites, modello di Geoffrey de Villardhuin; Modello del 'balance of power'; Accettazione dell'habeas Corpus (1679) come fondamento dell'occidente moderno e fondamento della nuova identità tecnoetica;
13 Antonio Caronia Topiche: Equilibrio spezzato tra individuo e società nell età del postfordismo; Topiche: Attese deluse rispetto all alleanza tra libertà e l innovazione, in certa misura presenti negli anni Novanta; Topiche: Necessità di ripensare i nostri progetti, pena la trasformazione degli insegnanti in semplici funzionari del capitale; Cosa: Crisi profonda delle metodiche della didattica;in questa mutazione sociale le metodiche dell'educazione sono state stravolte in tutti i campi della conoscenza. Noi oggi non abbiamo metodologie e dobbiamo provare a fare ricostruzioni ; Scenario: Sordità delle agenzie di riferimento: amministrazioni pubbliche e aziende, in termini simili (sia pure per ragioni diverse); Topiche:il sincretismo ci aiuta poco, esssere sincretic è un dato di fatto, bisogna definire fra che cosa si fa inbridazione e che cosa si butta via. Topiche: L'aggettivo critico è collegato al concetto di 'presa di sistanza' qeusta cosa sta sparendo con il real time, la connettività, l'information overload; la distanza non fa più parte dell'esperienza contemporanea. Bisogna introdurre altri strumenti di comprensione; Modelli Critico-metodologici: legame sociale ispirato allaprevaricazione del potere, Insegnare la ribellione allo stato delle cose Modelli Critico-pragmatici: Non ci salva il riferimento all arte, o l'arte e i media trovano una funzione nel ristabilire un legame sociale più equo oppure noi contribuiamo al disincanto.
14 Federica Timeto Topiche: Metodologia o visione situata delle nuove tecnologia, in grado di superare la dicotomia tra teoria e pratica; Modello Critico-metodologico: Lettura topica delle nuove tecnologie (al di là della contrapposizione utopia-distopia) Modello storico-critico: Rinvio alla cultura femminista, cultura della collocazione, oggi collocazione bio-tech; Modello critico-metodologico: Radice material-semiotica, situazionalità delle nuove tecnologie Topiche: Tecnoprogresso transumanistico Modelli critico-pragmatici: Progetti artistici rilevanti in questa prospettiva: e.g. Norene Leddy Progetto Afrodite (2001), Women on Waves (Amsterdam), SubRosa BioPower Unlimited BGSU (Ohio) & Cell Track (v. anche Critical Art Ensemble)
15 Pier Luigi Capucci Modello storico-critico: Noema, rivista online, dal 2000 (rinvia a esperienze precedenti, per es. NetMagazine BBS , MagNet ; sviluppate con studenti di allora); Cosa: Noema per finalità didattiche: oltre 200 studenti coinvolti, pubblicate le ricerche d esame, coinvolgimento nella redazione, riconoscimento pubblico e professionale; Cosa: Progetti nati come spin-off da Noema: e.g. collana Mediaversi (CLUEB), MySoft (CD software open source), n.blog, robotic_art; Cosa: e-learning lab (implementazione di Moodle), secondo un modello di blended learning, vantaggi del softare libero vs. piattaforme proprietarie; diverse implementazioni di rilievo per accademie e università; Cosa: Mediascape, testata realizzata con gli studenti dell Università di Urbino (implementazion di Joomla); Topiche: Groupware, diverse architetture e modelli;
16 Simona Caraceni Cosa: Ricerca su multimedialità e multimodalità per i beni culturali Cosa: Esperienze didattiche (DAMS, Macerata, Bolzano, Firenze, IED, NABA) Fenomeni: Progetti schifati dalle università tranne che da NABA e IED: Museum 3.0/SL, Web 2.0 e musei/achemenide; implicazioni dei metaversi per gli ambiti museali, curatoriali Cosa: Museo della Frutta di Torino, Museo su Eleonora d Este (ICOM Italia) Topiche: Museo da contenitore di oggetti a ambito di produzione e scambio di informazioni Topiche: Spazio in grado di mutare forme ed esperienze in funzione delle diverse visite degli utenti Topiche: Precursore: progetto fantasma del Virtual Guggenheim ( il simulacro ) Topiche: Alfabetizzazione ( asfaltiamo ) sul Web 1.0; Topiche: Nella didttica delle nuove tecnologie dell'arte il concetto di simulacro è fondante. Infatti qualsiasi medium è un simulacro ovvero è una relazione in atto che traduce la nostra esperienza. il simulacro come oggetto-non oggetto, oggetto relazionale che esiste solo in quanto relazione e non in quanto oggetto. Modello critico-metodologico: manca negli studenti il web 1.0, non c'è memoria a breve termine con l'innovazione., storia delle tecnologie del passato prossimo.
17 Orf Quarenghi Cosa: Sviluppatore C++, artigiano, collaborazioni con Studio Azzurro negli Anni Novanta, poi con N03, altre commerciali, prima in modo sartoriale, poi con progetti di sviluppo più sistematici (i.e. con la realizzazione di prodotti software); Cosa: Eschilo (software), permette di definire graficamente uno storyboard, fino a otto canali AV per uno spettacolo interattivo; Cosa: Democrito (software), un grafo descrive un film interattivo; Cosa: Collaborazione con una compagnia di danza, tracking dei danzatori, da cui InCroM (software); Cosa: Mocolo (software, client-server), sviluppato inizialmente per l installazione lame di luce ; analizza il frame cercando baricentri di presenza e movimento; strumento presentato e dato in uso agli studenti del Master D3D; disponibile in versione demo ( Modello critico metodologico: Approccio narrativo alla didattica, come sono nati i prodotti dalle storie dei progetti; studenti come collaboratori junior.utilizzare la narrativa per speigare l'utilizzo di un software, il filo condutore è la storia del prodotto acui si scende nel micro e si spiega il software. Modello critico-pragmatico: Didattica che serve al docente. Studente come collaboratore.
18 Derrick De Kerchkove Cosa: Tra gli impegni recenti: Advisor della facoltà Art and Science di Sabanci University, Turchia; ambito: VAVCD-Visual Arts, Visual Communication and Design; difficoltà: scarsa presenza internazionale, presenza online nulla, luogo molto remoto Topiche: c'è un problema di identità delle scuole di visual arts visual communication and design, per definire la nuova scuola birsogna utilizzare dei termini che non si sposano bene tra loro; Modello critico-pragmatico: We are all artists in the electronic era (McLuhan), i.e. richiesta di competenza diffusa, siamo obbligati a tornare artisti quando si tratta di fare qualche cosa sulla rete facebook, blogger, ecc ecc richiedono competenze con strumenti di creazione. Keywords: siamo digital natives. Keywords: business-art-tecnology and design. Modello critico-pragmatico: Ruolo essenziale del rapporto critico con la conoscenza, (in generale, per New Media Art Education) Modello critico-metodologico: Perché insegnare New Media Art Education: luogo privilegiato per interpretare le trasformazioni introdotte dalle tecnologie, le metafore dell arte come prospettiva di elezione. Quali competenze? Streaming (orientare) blending (lasciare mischiare); Topiche: difficoltà dei nomi: VAVCD -> ADAD-Analog and Digital Arts and Design Modello storico-critico: Esperienze italiane (in particolare a Milano) su arte e media sin dagli anni Ottanta e Novanta (Correnti Magnetiche / Mario Canali, Studio Azzurro, Maria Grazia Mattei, Virtual Magazine / Stefania Garassini ) Modello storico-critico: Richiamo ai Cultural Studies
19 Stefano Coletto Cosa: Fondazione Bevilacqua Lamasa, missione di supporto ai giovani artisti, caso ancora unico in Italia; Modello critico metodologico: Bruce Sterling, Tomorrow Now, visione allargata dei nuovi media ma comunque realistica, restituisce un aggiornamento del presente utile anche dal punto di vista didattico Cosa: Ciclo di conferenze su L opera senza centro Scenario: I piccoli budget possono essere paradossalmente un vantaggio, stimolano ad avere distanza critica, Scenario: l'arte e' in conflitto con i nuovi media perche e' sistema, e quindi sviluppa relazioni di potere politico assenti nella new media art di ricerca; Scenario: non ha piu' senso il museo, le opere sono fruibili in rete; Modello critico-pragmatico: arte come didattica, l artista impiega la tecnologia in modo imprevisto da aziende, committenti, tecnici; l artista libera la portata concettuale dello strumento; non è né outsider né insider Modello critico-metodologico: Come insegnare questa attitudine? Probabilmente attraverso i classici delle scienze umane e della comunicazione (non necessariamente la letteratura più recente sui nuovi media) Scenario: troppo difficile pensare al futuro e precipitiamo sul presente Topiche: marco senaldi racconta dello sguardo obliquo sulla tech che non e quello del mercato e dell'estetica. La Craus dice che l'artista non fa altro che liberare la portata concettuale dello strumento. L'artista fa questo perche' ha una sensibilita' particolare, la forza dell'artista è la sua debolezza-permebilita'. Oggi serve la marginalita'. Si puo insegnare la permeabilita'? La teoria della narrativita', l'artista del futuro lavorera' sulle narrative.
20 Igor Muroni Cosa: Artista, lavora con il sonoro (Djing, produzione di musica elettronica, performance live) Cosa: Corso NABA di analisi e progettazione degli spazi sonori Scenario: Software in grado di supportare operazioni un tempo esclusivo dello studio di registrazione Modello critico-pragmatico: Ciclo di incontri su/con artisti (da Cage ad artisti attivi in questo momento); le registrazioni alimenteranno programmazione radio via webcasting
21 Paolo Atzori Topiche: (Urgenza di una) ecologia della comunicazione; Topiche: fine delle conoscenze cartesiane verso la time base architecture, psazio enattivo come frutto dell'evolversi dei sistemi digitali di interazione uomo macchina spazio; Scenari: Stiamo elaborando le nostre metodologie; Scenari: Siamo interessati alla first life, alla dimensione locale (vs. SL) Scenari: Interesse per Internet pervasivo, applicazioni industriali, physical computing, embodied systems, embedded computing, M2M Modelli critico-pragmatici: Actor-network di Latour, Barabasi ( più che la critica artistica ) Modelli critico-pragmatici: Progettazione delle interfacce Topiche: visualizzare la topologia del network e dei processi di comunicazione, Visualizzare l invisibile; e.g. Carlo Ratti MIT, Topiche: Isolamento collegato degli Internet café vs. public displays Topiche: avviare una ridefinizione del concetto di sfera pubblica
22 OTOLab Cosa: Pone una questione per discussione Topica: Portare l attività di laboratorio nella didattica Topica: Come comunicare (in modo empatico) la passione per mettere le mani sulle macchine
23 Altri scambi dalla discussione Menicacci: separazione tra aspetti teorici e pratici, questione critica e fondamentale della cultura e della didattica ; Monico: recuperare l idea di una pragmatica ; Rigamonti: ci può essere uno spazio promettente per i nuovi media nella didattica in Italia Monico: guardiamo alle Hochschule, più in generale, diamo una dimensione internazionale al nostro lavoro (gli studenti lavoreranno spesso fuori dall Italia); Rigamonti: il compito della didattica non è far divertire gli studenti.
24 nativi digitali la didattica non è più didattica ma è parte dell'asemblare il medotodo dell'esperienza professionale studente sapiente studente come collaboratore il futuro del classico- recupero di autori e topiche in chiave storico-critica oggetto vs simulacro vs jerico i-pertinenza grammatica-dialettica-retorica dal fare alla pragmatica technology-design-art-busines corpo tecnologi a isomorfismo digitale l'evanescenza del modello del workshop progettuale innovazione continua delle tecnologie Ncessità di un metodo critico metodologico Bisogna usare l'arte per rimettere al centro la vita; Comunicazione tra aletrità, bio e tech Fine dell'antropocentrismo: da ego trascendente a ego integrato; Fine della massa, utilizzo strumentale del concetto di gente; Gender studies come studi di genere sull'umano che si sposta sul tecnologico, coordinate di Bruno Latour e Donna Haraway; learning manager system, multimediale, multimodale visualizare l'invisibile udire l'inaudito
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