Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore. Le attività di disinfestazione da. Monselice, 25 febbraio 2015

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1 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettore Le attività di disinfestazione da zanzare Monselice, 25 febbraio 2015 Dr.ssa Anna Ferraresso Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione Az. ULSS17 Direttore Dr. Antonio Ferro

2 PERCHE IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SI OCCUPA..DI ZANZARE? I cambiamenti climatici e la globalizzazione con l aumento notevole di viaggi e scambi commerciali hanno causato negli ultimi anni l IMPORTAZIONE e la RIPRODUZIONE nel nostro territorio di vettori (Aedes albopictus, Aedes koreicus) provenienti da altri Paesi ed in grado di trasmettere malattie all uomo, anche gravi.

3 Distribuzione mondiale di Aedes albopictus/zanzara tigre

4 Riscaldamento globale Negli ultimi anni l'italia è diventata climaticamente più favorevole alla diffusione della zanzara tigre. Nell'immagine si può vedere la presenza di questi insetti nel 1995 comparati con i risultati dei monitoraggi attuali.

5 Presenza in Italia di Aedes albopictus

6 ARBO = Arthropod Borne viruses Virus trasmessi da artropodi Dengue Aedes aegypti Aedes albopictus Zanzara Tigre Chikungunya West Nile Culexpipiens Zanzara comune Febbre Gialla Aedes aegypti Malaria Anopheles

7 Febbri estive di origine tropicale trasmesse da insetti vettori

8 West Nile Trasmessa all uomo da zanzare comuni/culex pipiens. Solitamente non si trasmette da persona a persona ma è possibile tramite la TRASFUSIONE DI SANGUE INFETTO O TRAPIANTO D ORGANO.

9 West-Nile Incubazione: dai 2 e 14 giorni, fino ai 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. Sintomi : febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Alcuni soggetti infetti non sviluppano sintomi Complicanze: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un encefalite letale.

10 Chikungugnya e Dengue Vettori competenti a trasmettere il virus all uomo: Aedes albopictus/zanzara Tigre, presente anche nei centri abitati del nostro paese. Aedes aegypti è un'altra specie vettore della diffusione di questo virus nelle zone endemiche Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri, quindi è necessario isolare il soggetto infetto per non limitare quanto più possibile la trasmissione. Importante sorveglianza clinica!!!e la disinfestazione straordinaria!

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13 Chikungugnya Incubazione: 3-12 giorni Sintomi: simili a quelli dell influenza, con febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti dolori articolari tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni che consentano di non sentire il dolore. In alcuni casi, si può sviluppare anche eruzione cutanea pruriginosa. Generalmente il tutto si risolve spontaneamente. Complicanze:possono essere di natura emorragica (anche se non così gravi come nella Dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, in rarissimi casi può essere fatale

14 Dengue Incubazione:da 3 a 14 giorni, con una media di 5-7 giorni. Sintomi:febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare, oltre al caratteristico esantema simile a quello del morbillo. Complicanze: In una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, con trombocitopenia, emorragie e perdita di liquidi, che può evolvere in shock circolatorio e morte.

15 PERCHE IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SI OCCUPA..DI ZANZARE? In Italia ed in Europa recente aumento di segnalazione di casi importati ed autoctoni di Arbovirosi quali Dengue, Chikungunya, malattia da virus West-Nile. A partire dal 2007 si sono verificati per la prima volta in Italia, Emilia Romagna, casi autoctoni di malattie tropicali: 197 casi di Chikungunya. Nel anche in Veneto, come in ampia parte del territorio del Nord-Est, si sono manifestati casi di malattia neuroinvasiva, alcuni mortali, da West-Nile virus.

16 Circolare Ministero della Salute

17 Situazione in Veneto-West Nile

18 Malattie trasmesse da zanzare in Italia: cosa dobbiamo attenderci per il futuro? AUMENTO DEI CASI IMPORTATI E AUTOCTONI DI MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI INTRODUZIONE DI ALTRI POTENZIALI VETTORI E PATOGENI ESOTICI COINVOLGIMENTO DI ALTRE SPECIE ITALIANE NON CONSIDERATE VETTRICI

19 La malaria potrebbe riapparire in Italia?

20 CONTRASTO ALLE MALATTIE TRASMESSE DA ZANZARA: Lotta integrata SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA ATTIVITÀ DI DISINFESTAZIONE E RIDUZIONE FOCOLAI LARVALI SU SUOLO PUBBLICO E PRIVATO Prevenzione Primaria VIGILANZA E VERIFICA DI EFFICACIA ATTIVITÀ DI DISINFESTAZIONE INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE POPOLAZIONE

21 CONTRASTO ALLE MALATTIE TRASMESSE DA ZANZARA: Lotta integrata SORVEGLIANZA VETERINARIA SORVEGLIANZA CASI UMANI Prevenzione Secondaria SORVEGLIANZA EMODERIVATI (TRASFUSIONI, TRAPIANTI)

22 Gestione attività di disinfestazione delle zanzare L intervento principale per la prevenzione di queste malattie è la massima riduzione possibile della popolazione di tali insetti rafforzando la lotta preventiva e agendo principalmente con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi,, talvolta non è sufficiente la sola disinfezione dell area pubblica. Anche i cittadini devono essere informati e coinvolti in quest attività di prevenzione contribuendo ad eliminare i possibili focolai di riproduzione

23 ZANZARA COMUNE E TIGRE CONDIVIDONO SPESSO ZANZARA COMUNE E TIGRE CONDIVIDONO SPESSO LE STESSE RISERVE D ACQUA

24 Gli interventi normativi - Regione Veneto Dal 2002 con ordinanza ministeriale è stata resa obbligatoria sul territorio nazionale la sorveglianza per le infezioni da virus West-Nile Con DGRV n.324 /2006 e DGRV n.2178/2008 sono state definite le linee guida regionali per l organizzazione e gestione delle attività di disinfezione e disinfestazione da ratti e zanzare Dal 2008 la Regione Veneto ha attivato la sorveglianza epidemiologica del virus West Nile e anel 2009 essa si è consolidata in un piano di sorveglianza integrato clinicoentomologico-veterianario.

25 Gli interventi normativi - Regione Veneto Con nota Regionale è stato emanato il Piano Regionale per la lotta alla zanzara tigre e per la prevenzione delle infezioni trasmesse dal vettore. Annualmente viene aggiornato il piano integrato di sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori e linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Veneto. Con DGRV n del 06/11/2012 definisce che i Comuni entro il mese di febbraio di ogni anno debbano presentare alle Az. ULSS il piano di intervento per la riduzione dell infestazione delle zanzare tramite interventi di disinfestazione programmata da attuarsi da aprile sino ad ottobre.

26 Strumenti di lavoro

27 Strumenti: ordinanza sindacale ORDINANZA CONTIGIBILE E URGENTE PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLE MALATTIE TRASMESSE DA INSETTI VETTORI IN PRESENZA DI CASO UMANO Necessità di intervenire a tutela della salute e dell igiene pubblica per prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all uomo attraverso la puntura d insetti vettori Provvedere ad una adeguata pubblicizzazione del provvedimento ai cittadini ed alla popolazione presente sul territorio comunale Permettere l accesso alle aree private per gli opportuni interventi di disinfestazione

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31 Obiettivi ragionevoli che ci possiamo proporre : il Dipartimento di Prevenzione Sorveglianza dei casi umani (e veterinari) accertati o sospetti in collaborazione con MMG/PLS, Specialisti ospedalieri, UO Malattie Infettive, PS, IZV, Regione Informazione amministrazioni comunali in merito ai casi umani ed effettuazione trattamenti di emergenza in stretta collaborazione Consulenza tecnica ai Comuni nella stesura dei piani Monitoraggio campagne di disinfestazione condotte dai Comuni Verifica di efficacia dei trattamenti effettuati e ritorno informativo Sensibilizzazione e informazione della popolazione

32 Obiettivi ragionevoli che ci possiamo proporre : i Comuni Attività di informazione e formazione rivolta alla popolazione Attività di monitoraggio e rimozione dei focolai larvali Trattamenti larvicidi nelle aree pubbliche (in caditoie,tombini, scuole ecc) Trattamenti adulticidi solo se strettamente necessario

33 Obiettivi ragionevoli che ci possiamo proporre : i Comuni Analisi del territorio, predisposizione di un Piano annuale delle attività di disinfestazione Consorzio tra Comuni al fine di garantire nel territorio un azione omogenea e sinergica di lotta ai vettori e riduzione delle aree a rischio, con abbattimento dei costi Invio del Piano entro febbraio di ogni anno al Dipartimento di Prevenzione come da DGRV n. 2206/2012 Collaborazione con il Dipartimento a seguito segnalazione caso umano per attività straordinarie di disinfestazione Sensibilizzazione e informazione ai cittadini

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