Principio di funzionamento del trasformatore ideale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Principio di funzionamento del trasformatore ideale"

Transcript

1 IL TRASFORMATORE Gli impianti di generazione, trasporto e distribuzione dell'energia sono ampiamente dipendenti dall utilizzo dei trasformatoriin quanto:: i generatori installati nelle centrali generano l'energia elettrica a quella tensione che è più conveniente nei riguardi costruttivi degli alternatori (generalmente Media Tensione, ovvero decine di chilovolt); per eseguire il trasporto, questa tensione viene elevata sino al valore più opportuno (Alta Tensione, centinaia di chilovolt), mediante uno o più trasformatori elevatori ; all'arrivo della linea altri trasformatori compiono la funzione inversa e cioè riducono la tensione al valore richiesto per la rete di distribuzione (Bassa Tensione inferiore ai 1000 V). Si possono scegliere e adottare cosi le tre tensioni di generazione, trasporto e distribuzione dell'energia, con piena libertà assegnando a ciascuna quel valore che si presenta più conveniente in relazione all'entità delle potenze da trasmettere e delle distanze da superare. Il trasformatore monofase si compone di un nucleo magnetico di piccola riluttanza, costruito con materiale di elevata permeabilità, senza alcun traferro; essendo destinato a convogliare un flusso alternato, tale nucleo deve essere in ogni caso realizzato mediante un pacco di lamierini di ferro opportunamente serrati. Attorno a questo nucleo si hanno due avvolgimenti, isolati e distinti, a spire serrate di piccola resistenza elettrica. Applicando ai capi di uno di questi avvolgimenti la tensione alternata da trasformare V 1 si rende disponibile ai morsetti dell'altro avvolgimento la tensione trasformata V 2. Il rapporto fra queste due tensioni viene detto rapporto di trasformazione del trasformatore e differisce assai poco dal rapporto fra i numeri delle spire N1 ed N2 dei due avvolgimenti. Di questi, quello che viene alimentato alla tensione da trasformare V 1 è detto avvolgimento primario, e l'altro avvolgimento, che fornisce ai morsetti la tensione trasformata V 2, è detto secondario. Analogamente le due tensioni V 1 e V 2 vengono denominate brevemente tensione primaria e secondaria e così pure le due correnti I 1 ed I 2, che verranno a percorrere i due avvolgimenti costituiscono le correnti primaria e secondaria del trasformatore. 1

2 Occorre ricordare che il funzionamento del trasformatore è perfettamente reversibile: pertanto la distinzione fra avvolgimento primario e secondario non corrisponde ad alcun fatto costruttivo, in quanto entrambi gli avvolgimenti possono funzionare indifferentemente come primario o come secondario a seconda che si alimenti l'uno o l'altro. Costruttivamente si distinguono invece l'avvolgimento ad alta tensione (A.T.) quello con maggior numero di spire, e l'avvolgimento a bassa tensione (B.T.) quello formato con meno spire. II trasformatore viene a funzionare quindi come elevatore di tensione quando si alimenta come primario l'avvolgimento B.T., funziona invece come riduttore di tensione, quando si alimenta come primario l'avvolgimento A.T.. Principio di funzionamento del trasformatore ideale Per capire il principio di funzionamento si immagini un trasformatore ideale: siano nulle le resistenze elettriche dei due avvolgimenti siano nulle le perdite nel ferro, sia privo di dispersioni magnetiche, in modo che l'intero flusso che interessa il funzionamento della macchina resti completamente incanalato nel nucleo magnetico. Di un simile trasformatore si consideri prima il funzionamento a vuoto e poi il funzionamento sotto carico. Il primo caso si verifica quando si applica all'avvolgimento primario una determinata tensione V 1 lasciando l'avvolgimento secondario a circuito aperto. l secondo caso si ha invece quando l'avvolgimento secondario viene realmente impiegato per alimentare un determinato circuito utilizzatore allacciato ai suoi morsetti Funzionamento a vuoto V1 -E1 Iμ φ Sia V 1 la tensione alternata alla frequenza f che viene applicata ai morsetti dell'avvolgimento primario e sia N1 il numero delle spire di questo avvolgimento. Poiché l'avvolgimento secondario è aperto, esso non può essere percorso da alcuna corrente e perciò rimane del tutto inattivo. L'avvolgimento, primario, avendo supposto nulla la resistenza ohmica, si comporta in tali condizioni come un ordinario circuito puramente induttivo. Esso assorbirà: perciò una 2 E 2 V 20

3 determinata corrente I μ sfasata di 90 in ritardo rispetto alla tensione applicata V 1; questa corrente produrrà nel nucleo un flusso alternato Φ avente la stessa fase della corrente I μ che lo produce e perciò in quadratura con la tensione applicata come è indicato nel diagramma. Chiamiamo ΦM valore massimo del flusso e ω = 2 πf la pulsazione. Il flusso induce in ciascuna spira che lo circonda una f.e.m.i. (forza elettromotrice indotta) che ha il valore massimo ω ΦM ed è sfasata di 90 in ritardo rispetto al flusso stesso che la induce. Nell' avvolgimento primario, composto di N1 spire collegate in serie, si genera perciò in totale una f.e.m.i. denominata f.e.m.i. primaria, che assume il valore massimo: E1M = ω ΦM N1 Questa viene rappresentata sul diagramma dal vettore E 1 a in ritardo di 90 rispetto al vettore Φ che rappresenta il flusso. Analogamente lo stesso flusso induce nell'altro avvolgimento composto di N2 spire la f.e.m. secondaria, il cui valore massimo sarà: E2M = ω ΦM N2, il cui vettore rappresentativo E 2 sarà anch'esso in ritardo di 90 rispetto a Φ e perciò in fase con E 1. Quanto esposto trova una spiegazione fisica nell applicazione della legge di Faraday - Neumann Lenz. Le formule trovate valgono sia se utilizziamo i valori efficaci che i valori massimi. Siccome stiamo utilizzando i valori massimi e soltanto i moduli: E1M = ω ΦM N1 e E2M = ω ΦM N2. Nell uso normale, tuttavia, si utilizzano i valori efficaci delle tensioni, per cui le due formule si riscrivono come indicato nel seguito: E 1eff = E 1M 2 = ωφ M 2 E 2eff = E 2M 2 = ωφ M 2 Per cui: E 1eff =4,44fΦ M e E 2eff =4,44fΦ M = 2πfΦ M = 2π 2 2 fφ M =4,44ffΦ M = 2πfΦ M = 2π 2 2 fφ M =4,44ffΦ M Da queste due ultime formule si ricava una relazione fondamentale per il trasformatore: E 1eff E 2eff = 4,44fΦ M 4,44fΦ M E 1eff E 2eff = Le due f.e.m.i. primaria e secondaria stanno fra loro nel rapporto diretto dei numeri di spire dei rispettivi avvolgimenti. Il diagramma vettoriale pone in rilievo che le f.e.m.i. indotte nei due avvolgimenti risultano in opposizione di fase alla tensione primaria. Ne segue che la f.e.m.i. primaria E 1 reagisce rispetto alla tensione applicata V 1, come una f.c.e.m. (forza contro elettromotrice): avendo supposto nulla la resistenza ohmica, e perciò nulla la caduta di tensione corrispondente, dovrà risultare infatti V 1 + E 1 =0 (secondo principio di Kirchhoff) e quindi V 1 = E 1. 3

4 Il principio di Kirchhoff alle tensioni infatti vincola che la f.e.m.i. E 1 che si genera nell'avvolgimento primario risulti eguale ed opposta alla tensione applicata V 1. Questa condizione determina l'entità del flusso che deve prodursi nel nucleo: dovendo risultare in valore efficace E1eff = V1eff, vuol dire che il flusso nel nucleo deve assumere il valore massimo ΦM che resta determinato dalla relazione: E 1eff Φ M = = 4,44f 4,44f Fissata dunque la tensione primaria V 1, il flusso massimo (ΦM ) che si determina è indipendente alle caratteristiche del nucleo e in particolare dalla sua riluttanza. La corrente di magnetizzazione invece (Iμ) sarà tanto più piccola quanto maggiore è il valore della riluttanza stessa. Se l avvolgimento fosse in aria (ovvero senza nucleo) si determinerebbe lo stesso flusso massimo (ΦM ) ma con un assorbimento di corrente estremamente più grande. Infatti, per la legge di Hopkinson, se R è la riluttanza del nucleo, riferita al valore massimo del flusso ΦM, la corrente Iμ deve assumere il valore massimo determinato dalla relazione: N1 Iμ= ΦM R Si può dire quindi che nel funzionamento a vuoto del trasformatore, la tensione V 1 che viene applicata all'avvolgimento primario vi produce e mantiene una corrente I μ sfasata di 90 in ritardo e di ampiezza tale da produrre nel nucleo tutto il flusso che occorre per indurre nell'avvolgimento stesso una f.e.m.i. E 1 eguale e contraria alla tensione applicata. Questa corrente costituisce la corrente magnetizzante del trasformatore e la sua funzione quella di generare il flusso di induzione necessario al funzionamento del trasformatore. Per limitare questa corrente al minor valore possibile, sarà necessario ridurre al minimo la riluttanza del nucleo, ovvero utilizzare materiali ferromagnetici con un elevato valore di permeabilità magnetica. Poiché la f.e.rn.i. primaria E 1 è eguale in modulo alla tensione applicata V 1 e d'altra parte la f.e.m.i. secondaria E 2 deve a essere uguale alla tensione secondaria V 2 (in quanto la tensione che si rileva ai morsetti di uscita deve essere uguale a quella indotta nell avvolgimento secondario), si può scrivere anche: V 2 = E 1eff E 2eff = Ciò vuol dire che applicando ai morsetti primari una tensione di modulo V1, ai morsetti secondari si rende disponibile la tensione: V 2 = Costruendo l avvolgimento secondario con un numero di spire (N2) maggiore di quello del primario (N1), si può ottenere ai morsetti secondari una tensione comunque elevata, anche partendo da una tensione primaria molto bassa (trasformatore elevatore). Inversamente se si alimenta l'avvolgimento 4

5 con un numero maggiore di spire con una tensione qualunque, si ottiene ai morsetti dell'altro avvolgimento una tensione più bassa (trasformatore riduttore). I rapporti tra tensioni sopra riportati sono validi per il trasformatore ideale, per il quale si può dire che il rapporto di trasformazione (V1/V2) è uguale al rapporto tra le f.e.m.i. (E1/E2) mentre in quello reale vi è una certa diversità in conseguenza delle cadute di tensione che si verificano nei due avvolgimenti. In conclusione il rapporto tra le f.e.m.i. (E1/E2) è sempre uguale al rapporto spire (N1/N2), nel trasformatore reale come in quello ideale. Invece il rapporto di trasformazione (V1/V2) è uguale al rapporto spire solo nel trasformatore ideale, in quello reale risulterà un po più grande. Funzionamento a Carico Nel funzionamento sotto carico lo schema si modifica come in figura, dove appare, allacciata ai morsetti secondari, l impedenza di carico Z C. La f.e.m.i. secondaria E 2 fa circolare allora in questa impedenza una determinata corrente I 2, che risulterà sfasata rispetto alla f.e.m.i. stessa di un certo angolo φ2, come è indicato nel diagramma vettoriale in figura Questa corrente secondaria, circolando nelle spire dell'avvolgimento corrispondente fa agire sul nucleo una nuova forza magnetomotrice (f.m.m) espressa da N2 I2 e in fase con I 2, la quale tende, per la legge di Lentz, a ridurre il flusso che era prodotto nel trasformatore a vuoto dalla sola forza magnetomotrice N1Iμ: conseguentemente si riducono Ie f.e.m. indotte nei due avvolgimenti (E1 e E2), e perciò nell'avvolgimento primario viene a determinarsi un momentaneo squilibrio fra la tensione applicata V 1 e la f.e.m.i. E 1. Nell'avvolgimento primario viene quindi generata una maggiore corrente, per ripristinare il flusso al suo valore iniziale e ristabilire l'equilibrio preesistente fra la tensione applicata V 1 e la f.e.m.i. E 1. = -E 1 φ 2 φ 2 I 2 I 1 φ 1 I μ E 2 = V 2 I 1 =I 1 + I μ Φ 5

6 È quindi facile comprendere che non appena ha inizio la circolazione della corrente secondaria I 2, nell'avvolgimento primario viene immediatamente richiamata, oltre alla precedente corrente magnetizzante I μ, una nuova corrente I 1 la cui f.m.m. N1I 1 possa equilibrare la riduzione di flusso prodotta dalla f.m.m. secondaria N2I2. Il flusso nel nucleo riprende e conserva, dopo di ciò, il suo valore iniziale e in tal modo si costituisce di nuovo il necessario equilibrio fra la tensione applicata all'avvolgimento primario V 1 e la f.e.m.i. E 1. Si può dire dunque che il regime di funzionamento del trasformatore è determinato dalla necessità che la f.e.m.i. primaria E 1, risulti sempre uguale ed opposta alla tensione applicata V 1. Se questa è mantenuta costante, anche la E 1 deve restare costante, e perciò deve restare invariato anche il flusso nel nucleo, qualunque sia la corrente I 2 erogata dall'avvolgimento secondario. Questo fatto impegna l'avvolgimento primario a prelevare dalla linea che lo alimenta, oltre alla corrente magnetizzante I μ che è necessaria a produrre il flusso, anche un'altra corrente I 1 la cui f.m.m. risulti costantemente eguale ed opposta alla f.m.m. dovuta alla corrente secondaria; in ogni condizione di carico deve cioè risultare: I 1 ' = -I 2 La corrente I 1 che viene richiamata nell'avvolgimento primario dalla reazione magnetica dovuta alla corrente erogata dall'avvolgimento secondario viene chiamata corrente di reazione in quanto, come precedentemente spiegato è erogata dal gneratore come reazione agli effetti della corrente nel secondario. Nel diagramma vettoriale I 1 essa è rappresentata da un vettore direttamente opposto al vettore I 2 rispetto al quale presenta un rapporto di ampiezza definito dalle relazioni: I 1 ' =-I 2 I 1 ' I 2 = Ne risulta che la corrente primaria di reazione I 1 e la corrente secondaria I 2, stanno fra loro nel rapporto inverso del rapporto spire e perciò anche nel rapporto inverso delle due f.e.m.i. corrispondenti. Cosicché nel trasformatore sotto carico la trasformazione fra le f.e.m.i. primaria e secondaria è sempre accompagnata dalla trasformazione inversa fra la corrente secondaria I 2, e la corrente primaria di reazione I 1. Da questo fatto discende la necessaria identità che deve esistere fra la potenza apparente erogata dall'avvolgimento secondario e la potenza che viene corrispondentemente assorbita dall'avvolgimento primario. Le considerazioni esposte portano al risultato che in un trasformatore sotto carico, quando l'avvolgimento secondario eroga una determinata corrente I 2, l'avvolgimento primario assorbe in totale dalla linea che lo alimenta una corrente I1, che è la risultante della corrente magnetizzante I μ e della corrente di reazione I 1: I 1 =I µ +I 1 ' =I µ -I 2 6

7 Questa corrente I 1 costituisce la corrente primaria che corrisponde alla corrente secondaria assorbita dal carico collegato ai morsetti del secondario. Essa risulta sfasata rispetto alla tensione V 1 = - E 1 di un certo angolo φ1 il quale dipende insieme sia dal valore che dallo sfasamento φ2 della corrente secondaria. Variando il carico del trasformatore e cioè variando la corrente erogata dall'avvolgimento secondario, sul diagramma del trasformatore rimane invariata la corrente magnetizzante I μ mentre varia insieme a I 2 la corrente primaria di reazione I 1. Quando il trasformatore lavora a carico ridotto e cioè con una piccola corrente secondaria, anche la corrente di reazione è piccola e perciò la corrente totale primaria I 1, tende ad approssimarsi alla corrente magnetizzante I μ e l'angolo φ1 avvicina a 90. Quando invece il trasformatore lavora a pieno carico, accade in generale che la corrente magnetizzante I μ risulta assai piccola rispetto alla corrente di reazione I 1 e perciò la corrente totale primaria I 1 differisce assai poco dalla corrente I 1. Si può in tal caso trascurare l'influenza della corrente magnetizzante e valutare l'intera corrente primaria di pieno carico con la relazione: I 1 -I 2 7

TRASFORMATORE. Struttura generale dei trasformatori

TRASFORMATORE. Struttura generale dei trasformatori TRASFORMATORE Il trasformatore è una macchina elettrica statica(priva di parti in movimento), trasforma l energia elettrica che riceve dalla rete di alimentazione ancora in energia elettrica data al carico,

Dettagli

Il trasformatore Principio di funzionamento

Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore è una macchina elettrica statica reversibile, che funziona sul principio della mutua induzione. È formato da un nucleo in lamierino ferromagnetico

Dettagli

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TRASFORMATORE

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TRASFORMATORE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TRASFORMATORE Il trasformatore è costituito essenzialmente da un nucleo di lamierini ferromagnetici su cui sono avvolti due avvolgimenti in rame con diverso numero di spire

Dettagli

Il trasformatore 1/55

Il trasformatore 1/55 l trasformatore /55 Costituzione di un trasformatore monofase l trasformatore monofase è costituito da un nucleo di ferro, formato da un pacco lamellare di lamierini sagomati (colonne e gioghi) e isolati

Dettagli

Principi di ingegneria elettrica. Principi di elettromeccanica. Lezione 18 a. Trasformatore

Principi di ingegneria elettrica. Principi di elettromeccanica. Lezione 18 a. Trasformatore Principi di ingegneria elettrica Lezione 8 a Principi di elettromeccanica Trasformatore Il trasformatore Trasformatore ideale Trasformatore ideale Un trasformatore può considerarsi ideale quando sussistano

Dettagli

PROVA STRUTTURATA. ELETTROTECNICA ELETTRONICA ed APPLICAZIONI. cl. 4^ T.I.EL. / a.s. TRASFORMATORE MONOFASE. 1^ fila

PROVA STRUTTURATA. ELETTROTECNICA ELETTRONICA ed APPLICAZIONI. cl. 4^ T.I.EL. / a.s. TRASFORMATORE MONOFASE. 1^ fila PROVA STRUTTURATA DI ELETTROTECNICA ELETTRONICA ed APPLICAZIONI cl. 4^ T.I.EL. / a.s. TRASFORMATORE MONOFASE 1^ fila NOTA: a) durata della prova: b) durante la prova NON è consentito parlare con il compagno

Dettagli

Appendice Il trasformatore monofase

Appendice Il trasformatore monofase Appendice l trasformatore monofase - Appendice l trasformatore monofase - Principio di funzionamento Schema generale l trasformatore è un dispositivo costituito da un nucleo in materiale ferromagnetico

Dettagli

TASFORMATORI. I trasformatori sono macchine elettriche:

TASFORMATORI. I trasformatori sono macchine elettriche: TASFORMATORI Trasformatori I trasformatori sono macchine elettriche: 1. statiche, cioè non hanno parti in movimento; 2. funzionanti a corrente alternata sinusoidale; 3. Reversibili: l ingresso può diventare

Dettagli

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica:

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica: SISTEMI TRIFASE 3_FASE I sistemi 3fase hanno fondamentale importanza nella produzione, trasformazione e trasmissione dell energia elettrica. Il sistema trifase è applicato in campo industriale o comunque

Dettagli

I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO Il trasformatore monofase ---- Materia: Tecnica professionale. prof. Ing. Zumpano Luigi

I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO Il trasformatore monofase ---- Materia: Tecnica professionale. prof. Ing. Zumpano Luigi I.P.S.I.A. DI BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe II- Materia: Tecnica professionale ---- Il trasformatore monofase ---- alunni Santoro Ida Flotta Saverio Pugliesi Bruno Filippelli Vincenzo prof. Ing.

Dettagli

TRASFORMATORE DYN CON FILO DI LINEA

TRASFORMATORE DYN CON FILO DI LINEA Zeno Martini (admin) TRASFORMATORE DYN CON FILO DI LINEA INTERROTTO 10 January 2012 "Cosa succede in un trasformatore di distribuzione MT/bt con collegamento DYn, se in media tensione si interrompe un

Dettagli

Trasformatore monofase Da un punto di vista di trasformazioni di energia, si tratta di una macchina elettrica in grado di trasformare energia elettrica in altra energia elettrica. Il suo funzionamento

Dettagli

TRIFASE Centrale-Cardano Trasformatore-220-kV

TRIFASE Centrale-Cardano Trasformatore-220-kV IL TRASFORMATORE TRIFASE Centrale-Cardano Trasformatore-0-kV IL TRASFORMATORE Trasformatore - 3KV IL TRASFORMATORE A cosa serve? Nelle applicazioni industriali è necessario eseguire la trasformazione da

Dettagli

Classe 3ael prof. Pollini Stefano

Classe 3ael prof. Pollini Stefano Classe 3ael prof. Pollini Stefano A vuoto V1 Fase 1 Il trasformatore è scollegato dal generatore V1 Im Fase 2 Viene chiuso l interruttore e comincia a circolare corrente Im (corrente magnetizzante). Essendo

Dettagli

INDUZIONE E AUTOINDUZIONE

INDUZIONE E AUTOINDUZIONE E possibile avere un effetto analogo anche in un singolo circuito Un circuito percorso da una corrente variabile può indurre una f.e.m., e quindi una corrente indotta su se stesso, in questo caso il fenomeno

Dettagli

T R AS FOR MATORE T R A S F O R M A T O R E M O N O F A S E R E A L E ( C A R A T T E R I S T I C H E )

T R AS FOR MATORE T R A S F O R M A T O R E M O N O F A S E R E A L E ( C A R A T T E R I S T I C H E ) T R AS FOR MATORE E' una macchina elettrica che funziona solamente in alternata, usata per trasferire potenza elettrica da un livello di tensione ad un altro. Il trasformatore è costituito da un nucleo

Dettagli

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE 1. Il flusso del vettore B 2. La legge di Faraday-Neumann-Lenz 3. Induttanza e autoinduzione 4. I circuiti

Dettagli

Trasformatore monofase

Trasformatore monofase Trasformatore ideale l trasformatore ideale è un sistema lineare e non dissipativo potesi: P 0 ρ cu 0 (P cu 0) μ η u i u i l 0 μ S Tutto il flusso viene incanalato nel nucleo che si comporta come un unico

Dettagli

EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE

EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE IL CAMPO MAGNETICO E GLI EFFETTI MAGNETICI DELLA CORRENTE 1 EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE Ogni conduttore percorso da corrente crea intorno a sé un campo magnetico (H), cioè una perturbazione di tipo

Dettagli

Elettrotecnica - A.A Prova n. 2 3 febbraio 2011

Elettrotecnica - A.A Prova n. 2 3 febbraio 2011 Cognome Nome Matricola Firma 1 Parti svolte: E1 E2 D Esercizio 1 Supponendo noti i valori delle resistenze, della tensione V G1 e dei parametri di trasferimento dei generatori dipendenti, illustrare il

Dettagli

1. Circuito equivalente di un trasformatore trifase

1. Circuito equivalente di un trasformatore trifase . Circuito equivalente di un trasformatore trifase Poiché la rete magnetica rappresentativa del nucleo dei trasformatori trifase a due avvolgimenti (per colonna) può essere rappresentata come indipendente

Dettagli

Trasformatore. Parte 4 Trasformatori speciali (versione del ) Autotrasformatore (1)

Trasformatore. Parte 4 Trasformatori speciali   (versione del ) Autotrasformatore (1) Trasformatore Parte 4 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 6-4-09) Autotrasformatore () L autotrasformatore è un trasformatore dotato di un solo avvolgimento

Dettagli

Sotto è riportato un motore a 6 poli = 2p (con p = 3 coppie di poli sfasate fra loro di 120 ).

Sotto è riportato un motore a 6 poli = 2p (con p = 3 coppie di poli sfasate fra loro di 120 ). M A C C H I N A A S I N C R O N A La macchina asincrona può funzionare come motore o come generatore ; come motore ha un vasto campo di impiego, grazie alla sua semplicità di applicazione, come generatore

Dettagli

TEST DI ELETTROTECNICA

TEST DI ELETTROTECNICA Zeno Martini (admin) TEST DI ELETTROTECNICA 4 September 2012 Undici anni fa, agli albori di questo sito, che allora si chiamava Electroportal.net, c'erano alcune pagine di test interattivi. Nelle release

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _

MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _ MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _ DOMANDE DI TEORIA 1) Diagrammi di Blondel e delle due reattanze. 2) Motore asincrono trifase: regolazione della velocità. 3) Motore a corrente

Dettagli

TEST DI ELETTROTECNICA - 2

TEST DI ELETTROTECNICA - 2 Zeno Martini (admin) TEST DI ELETTROTECNICA - 2 10 September 2012 Potenza ed energia 1 La potenza elettrica in continua è data da: A - Il rapporto tra la tensione ai capi di un bipolo e l'intensità di

Dettagli

LA CORRENTE ALTERNATA

LA CORRENTE ALTERNATA CAPITOLO 39 LA COENTE ALTENATA L ALTENATOE È la legge di Faraday-Neumann, perché in linea di principio l alternatore è costituito da una spira che viene fatta ruotare all interno di un campo magnetico.

Dettagli

Fisica Rapid Training. Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica

Fisica Rapid Training. Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica Fisica Rapid Training Principi di Kirchhoff e Induzione Elettromagnetica Introduzione alle Leggi di Kirchhoff Nello schema di un circuito elettrico si possono identificare: Maglie: percorsi chiusi che

Dettagli

Elettrotecnica - A.A Prova n gennaio 2012

Elettrotecnica - A.A Prova n gennaio 2012 ognome Nome Matricola Firma 1 Parti svolte: E1 E2 D Esercizio 1 V G1 1 2 3 I G6 ri 2 4 7 8 E D Supponendo noti i valori delle resistenze, della tensione V G1, della corrente I G6 e del parametro di trasferimento

Dettagli

Motore asincrono trifase

Motore asincrono trifase Motore asincrono trifase Il motore asincrono trifase viene alimentato da un sistema di tensioni trifasi cioè tre tensioni che sono sfasate tra di loro di 120. stella di tensioni del sistema trifase La

Dettagli

Cause e conseguenze di un basso fattore di potenza

Cause e conseguenze di un basso fattore di potenza Cause e conseguenze di un basso fattore di potenza 1.1 Il fattore di potenza Nei circuiti a corrente alternata la corrente assorbita dalla maggior parte degli utilizzatori si può considerare come costituita

Dettagli

Trasformatore. Parte 3 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 29-11-2010) Autotrasformatore (1)

Trasformatore. Parte 3 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 29-11-2010) Autotrasformatore (1) Trasformatore Parte 3 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 9--00) Autotrasformatore () L autotrasformatore è un trasformatore dotato di un solo avvolgimento

Dettagli

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Induzione e filtri. Carlo Vignali, I4VIL

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Induzione e filtri. Carlo Vignali, I4VIL A.R.I. - Sezione di Parma Corso di preparazione esame patente radioamatore 2018 Induzione e filtri Carlo Vignali, I4VIL Regola della mano destra - MOTORE ELETTRICO Regola della mano destra - GENERATORE

Dettagli

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE CIRCUITO PURAMENTE OHMICO Esaminiamo il comportamento dei circuiti in regime sinusoidale iniziando da un circuito puramente ohmico. Si consideri (figura 1) un circuito costituito

Dettagli

Esercizio 1. CALCOLO DEI PARAMETRI DEL CIRCUITO EQUIVALENTE DI UN TRASFORMATORE MONOFASE E DEL SUO RENDIMENTO MASSIMO

Esercizio 1. CALCOLO DEI PARAMETRI DEL CIRCUITO EQUIVALENTE DI UN TRASFORMATORE MONOFASE E DEL SUO RENDIMENTO MASSIMO Conversione Elettromeanica A.A. 22/23 Esercizio 1. CALCOLO DEI AAMETI DEL CICUITO EQUIVALENTE DI UN TASFOMATOE MONOFASE E DEL SUO ENDIMENTO MASSIMO Si consideri un trasformatore monofase di cui sono noti

Dettagli

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha 1 easy matematica CORRENI ALERNAE Consideriamo una bobina ruotante, con velocità angolare ω costante all'interno di un campo magnetico uniforme B. Gli estremi della spira sono collegati a due anelli chiamati

Dettagli

Note sui circuiti a corrente alternata

Note sui circuiti a corrente alternata Note sui circuiti a corrente alternata Versione provvisoria. Novembre 018 1 Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it Indice 1 Corrente alternata 1.1 Circuito

Dettagli

motivi, quali ad esempio: aumento della potenza richiesta dal carico oltre il valore nominale della potenza

motivi, quali ad esempio: aumento della potenza richiesta dal carico oltre il valore nominale della potenza MACCHINE ELETTRICHE TRASFORMATORE Inserzione in parallelo di due trasformatori Esercizio sul parallelo di due trasformatori Due o più trasformatori si dicono collegati in parallelo quando hanno i rispettivi

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE TRASFORMATORE MONOFASE

MACCHINE ELETTRICHE TRASFORMATORE MONOFASE MACCHINE ELETTRICHE TRASFORMATORE MONOFASE TRASFORMATORE Il trasformatore è una macchina elettrica statica reversibile, basata sul principio dell induzione elettromagnetica. È formato da un nucleo ferromagnetico,

Dettagli

GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE

GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE GENERATORI MECCANICI DI CORRENTE IL MAGNETISMO Il termine deriva da un minerale del ferro: la magnetite (o calamita naturale), che ha la proprietà di attrarre alcuni metalli. Il campo magnetico è lo spazio

Dettagli

Trasformatore reale monofase

Trasformatore reale monofase Macchine elettriche parte Trasformatore reale monofase ei paragrafi precedenti si è ricavato il circuito equivalente del trasformatore ideale, si è anche visto che la corrente di primario (corrente di

Dettagli

Macchine elettriche. Statiche. Rotanti. Trasformatori Convertitori Generatori. Motori. Raddrizzatori (AC DC) Invertitori (DC AC) D.C. A.C. D.C. A.C.

Macchine elettriche. Statiche. Rotanti. Trasformatori Convertitori Generatori. Motori. Raddrizzatori (AC DC) Invertitori (DC AC) D.C. A.C. D.C. A.C. Macchine elettriche Statiche Rotanti Trasformatori Convertitori Generatori Motori Raddrizzatori (AC DC) Invertitori (DC AC) A.C. D.C. A.C. D.C. 1 Trasformatore monofase Circuito magnetico Circuito elettrico

Dettagli

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Secondo esonero di FISICA GENERALE 2 del 16/01/15 Esercizio 1 (7 punti): Nella regione di spazio compresa tra due cilindri coassiali

Dettagli

RIFASAMENTO DEI CARICHI

RIFASAMENTO DEI CARICHI RIFASAMENTO DEI CARICHI GENERALITÀ Nei circuiti in corrente alternata la potenza assorbita da un carico può essere rappresentata da due componenti: la componente attiva P che è direttamente correlata al

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI Motore Asincrono Monofase Il motore asincrono ad induzione è molto diffuso anche nella versione monofase (sono utilizzati quando

Dettagli

Compito di Elettrotecnica II prova - 7 giugno 2018 Ing. Nome: Cognome: Mtr:

Compito di Elettrotecnica II prova - 7 giugno 2018 Ing. Nome: Cognome: Mtr: Nel circuito a regime sinusoidale in figura, Ricavare la corrente i x =0.01F =1H 1100 e 230 Veff, chiuso su un carico di impedenza 15+j15. I parametri relativi alla diverse perdite perdite nel rame al

Dettagli

queste f.e.m. sono rappresentate in tal caso da 3 vettori di uguale ampiezza ordinatamente sfasati di 120.

queste f.e.m. sono rappresentate in tal caso da 3 vettori di uguale ampiezza ordinatamente sfasati di 120. Sistemi trifase Si definisce sistema trifase un complesso di 3 circuiti elettrici nei quali agiscono rispettivamente 3 f.e.m. di uguale frequenza, ma aventi l una rispetto all altra degli sfasamenti prestabiliti;

Dettagli

Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni.

Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni. Lez.27 La macchina in corrente continua. Cenni. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 27 Pagina 1 Conduttore in moto in un campo magnetico Supponiamo

Dettagli

PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI

PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI Nei nuclei magnetici delle macchine elettriche si hanno perdite di potenza attiva dovute a: 1) Isteresi magnetica 2) Correnti parassite PERDITE NEL FERRO Entrambi i fenomeni

Dettagli

CIRCUITI MAGNETICI nucleo in materiale ferromagnetico traferri traferro riluttanza corrente flusso magnetico

CIRCUITI MAGNETICI nucleo in materiale ferromagnetico traferri traferro riluttanza corrente flusso magnetico CICUITI MAGNETICI I circuiti magnetici sono costituiti prevalentemente da un nucleo in materiale ferromagnetico e possono eventualmente presentare delle parti in aria denominate traferri. Nella presente

Dettagli

ESERCITAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE I

ESERCITAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE I ESERCITAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE I PROF. ING. ALFONSO DAMIANO Sommario. Nella presente esercitazione, svolta durante il corso di Macchine Elettriche I dell A.A. 2007/2008, viene eseguito il dimensionamento

Dettagli

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE MACCHINE ASINCRONE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Statore + + Traferro + + + + Rotore + Sezione mediana di una macchina elettrica a traferro costante Collegamenti dei lati attivi

Dettagli

Cosa è un alternatore?

Cosa è un alternatore? L alternatore Cosa è un alternatore? L alternatore è una macchina elettrica rotante il cui funzionamento è basato sul fenomeno dell'induzione elettromagnetica. L alternatore trasforma energia meccanica

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _

MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _ MACCHINE ELETTRICHE 23 giugno 2005 Elettrotecnica _ Energetica _ DOMANDE DI TEORIA 1) Circuiti equivalenti di un trasformatore monofase e considerazioni relative ai vari parametri. 2) Diagramma polare

Dettagli

STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 1

STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 1 EdmondDantes STABILITA' DELLA MACCHINA SINCRONA 27 November 2009 Abstract In questo articolo verificherò la possibilità o meno di collegare un alternatore in serie alla rete. Introduzione Se vogliamo verificare

Dettagli

Proprietà dei sistemi ed operatori

Proprietà dei sistemi ed operatori Segnali e Sistemi Un segnale è una qualsiasi grandezza che evolve nel tempo. Sono funzioni che hanno come dominio il tempo e codominio l insieme di tutti i valori che può assumere la grandezza I sistemi

Dettagli

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce

Dettagli

MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI

MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI MAGNETI E AZIONI MAGNETICHE DELLE CORRENTI In natura esistono corpi capaci di attrarre i materiali ferrosi: i magneti naturali. Un esempio di magnete naturale è la magnetite, che è un minerale da cui si

Dettagli

CORRENTI, TENSIONI, MATERIALI

CORRENTI, TENSIONI, MATERIALI CORRENTI, TENSIONI, MATERIALI 1 [C] = 1 / (1,6 * 10-19 ) = 0,62 * 10 19 = 6,2 * 10 18 [e] Forza di Coulomb : 2 cariche uguali di 1 [C] poste nel vuoto a distanza di 1 [m] si respingono con una Forza di

Dettagli

Esercizi aggiuntivi Unità A2

Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi svolti Esercizio 1 A2 ircuiti in corrente alternata monofase 1 Un circuito serie, con 60 Ω e 30 mh, è alimentato con tensione V 50 V e assorbe la corrente 0,4 A. alcolare:

Dettagli

Energia accumulata in un condensatore

Energia accumulata in un condensatore Energia accumulata in un condensatore In base alla seconda legge di Kirchhoff istante per istante avremo Sappiamo che potenza istantanea fornita dal generatore Sostituendo nella eq. diff. e integrando

Dettagli

Controlli mediante correnti indotte

Controlli mediante correnti indotte Controlli mediante correnti indotte L'esame non distruttivo con correnti parassite consiste fondamentalmente nell'indurre dei campi magnetici alternati, creati attraverso apposite bobine (o sonde), nel

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA

MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA MACCHINE ELETTRICHE MACCHINA SINCRONA ediamo quali siano le condizioni da rispettare all atto dell inserzione in rete dell alternatore e ciò che potrebbe accadere qualora tali condizioni non venissero

Dettagli

II prova in itinere. Esercizio 2 Data la rete magnetica di figura calcolare i coefficienti di auto e mutua induzione.

II prova in itinere. Esercizio 2 Data la rete magnetica di figura calcolare i coefficienti di auto e mutua induzione. PRINIPI I SISTEMI ELETTRII - Prof. R. Faranda -.. 2013-14 10/07/2014 ognome Nome Matricola II prova in itinere La durata della prova è di 90 minuti. La prova si intende superata con una valutazione di

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA

LEZIONE DI ELETTRONICA LEZIONE DI ELETTRONICA Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale 2 MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale,

Dettagli

Università degli studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia

Università degli studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia Università degli studi di Trento Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia Prof. Dino Zardi Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica Fisica Componenti elementari

Dettagli

PROVE A VUOTO E IN CORTOCIRCUITO SU TRASFORMATORE. Galletti Riccardo Matr Docente del corso: prof.ssa Angela Russo

PROVE A VUOTO E IN CORTOCIRCUITO SU TRASFORMATORE. Galletti Riccardo Matr Docente del corso: prof.ssa Angela Russo Corso di sist. elettrici per telecomunicazioni - 1 prova di laboratorio PROVE A VUOTO E IN CORTOCIRCUITO SU TRASFORMATORE Docente del corso: prof.ssa Angela Russo Galletti Riccardo Matr. 165 Prove a vuoto

Dettagli

La corrente di cortocircuito pieno della macchina lato AT [A] 3. La corrente di cortocircuito pieno della macchina lato BT [A] 3

La corrente di cortocircuito pieno della macchina lato AT [A] 3. La corrente di cortocircuito pieno della macchina lato BT [A] 3 UNVERSTÀ D ROMA LA SAENZA FACOLTÀ D NGEGNERA - CORSO D LAUREA N NGEGNERA ENERGETCA DSCLNA D MACCHNE E CONVERTTOR D ENERGA ELETTRCA ROVA SCRTTA D ESONERO DEL 0 ARLE 009 α γ Si consideri un trasformatore

Dettagli

Capitolo M2 - TRASFORMATORE.

Capitolo M2 - TRASFORMATORE. M2-1. Introduzione. Capitolo M2 - TRASFORMATORE. Il trasformatore è una macchina elettrica statica che consente di trasferire per mutua induzione energia elettrica in corrente alternata da una rete ad

Dettagli

Potenza in regime sinusoidale

Potenza in regime sinusoidale 26 Con riferimento alla convenzione dell utilizzatore, la potenza istantanea p(t) assorbita da un bipolo è sempre definita come prodotto tra tensione v(t) e corrente i(t): p(t) = v(t) i(t) Considerando

Dettagli

Se la tensione è sinusoidale, allora sarà sinusoidale anche il flusso, come mostra

Se la tensione è sinusoidale, allora sarà sinusoidale anche il flusso, come mostra MACCHINE ELETTRICHE TRASFORMATORE Deformazione e dissimmetria delle correnti a vuoto Rotazione di centro stella Effetti dello squilibrio del carico Collegamento stella zig zag Gruppo o indice orario Deformazione

Dettagli

La legge di Faraday-Neumann afferma che in un circuito attraversato da un campo magnetico il cui flusso varia nel tempo:

La legge di Faraday-Neumann afferma che in un circuito attraversato da un campo magnetico il cui flusso varia nel tempo: tibo5794_em11_test1 Nome Classe Data 1 - Scelta multipla La legge di Faraday-Neumann afferma che in un circuito attraversato da un campo magnetico il cui flusso varia nel tempo: esiste una forza esterna

Dettagli

Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 9 Giugno vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B da tabella)

Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 9 Giugno vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B da tabella) Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 9 Giugno 211 Allievo... 1) Calcolare la R eq vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B da tabella) 2) Calcolare la E th (tensione di Thevenin)

Dettagli

PROVE STRUTTURATE ASSEGNATE ALLE GARE NAZIONALI PER OPERATORI ELETTRICI

PROVE STRUTTURATE ASSEGNATE ALLE GARE NAZIONALI PER OPERATORI ELETTRICI PROVE STRUTTURATE ASSEGNATE ALLE GARE NAZIONALI PER OPERATORI ELETTRICI IPSIA GIOVANNI GIORGI - VERONA - anno scolastico 1998/99 Prova di Tecnica Professionale (prima parte): Criterio di valutazione: Esercizio

Dettagli

Esercitazione di Macchine Elettriche

Esercitazione di Macchine Elettriche di Macchine Elettriche Dimensionamento preliminare di un trasformatore monofase prof. Alfonso Damiano Universit degli Studi di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica 13 Marzo 2017

Dettagli

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE MACCHINE SINCRONE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Lo statore di una macchina sincrona è sede di un avvolgimento trifase del tutto simile a quello presente sullo statore delle macchine asincrone. Tale avvolgimento

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIRO a.s. 2012/2013 -classe V- Materia: Sistemi, automazione e organizzazione della produzione ---- rasduttori di velocità ---- alunno: prof. Ing. Zumpano Luigi Chindamo Michelangelo

Dettagli

CAMPO MAGNETICO ROTANTE

CAMPO MAGNETICO ROTANTE La teoria del campo magnetico rotante verrà utilizzata nel seguito per lo studio delle macchine asincrone e sincrone. Essa richiede la preliminare conoscenza di qualche nozione costruttiva che ora esporremo

Dettagli

Elettrotecnica Elettronica 2

Elettrotecnica Elettronica 2 Enrico Ambrosini Filippo Spadaro Elettrotecnica Elettronica ed Articolazione elettronica Edizione mista 000.colophon.fm Page 1 Tuesday, May 9, 01 :44 PM ISBN 978-88-33-3517- 01 RCS Libri S.p.A. - Milano

Dettagli

&$0320$*1(7,&2527$17(

&$0320$*1(7,&2527$17( La teoria del campo magnetico rotante verrà utilizzata nel seguito per lo studio delle macchine asincrone e sincrone. Essa richiede la preliminare conoscenza di qualche nozione costruttiva che ora esporremo

Dettagli

La macchina sincrona

La macchina sincrona MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI Corso di Laurea in Ingegneria Industriale La macchina sincrona Docente Prof. Francesco Benzi Università di Pavia e-mail: francesco.benzi@unipv.it Principio di funzionamento

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO NELL ANNO SCOLASTICO 2017/2018

PROGRAMMA SVOLTO NELL ANNO SCOLASTICO 2017/2018 ISO 9001: 2015 Cert. N IT279107 Settori EA di attività Valid. 16.02.2018 15.02.2021 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE BUCCARI MARCONI Sede Buccari: Viale Colombo 60 09125 Cagliari - Uff. Presidenza / Segreteria

Dettagli

Esercitazione 7 Dicembre 2012 Potenze e rifasamento monofase

Esercitazione 7 Dicembre 2012 Potenze e rifasamento monofase Esercitazione 7 Dicembre 0 Potenze e rifasamento monofase Esercizio Con riferimento al circuito riportato in Fig, calcolare la potenze attiva P e la potenza reattiva Q erogate dal generatore o R C o 0

Dettagli

Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 5 Giugno vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A da tabella)

Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 5 Giugno vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A da tabella) Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 5 Giugno 214 Allievo... 1) Calcolare la R eq vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A da tabella) 2) Calcolare la E th (tensione di Thevenin) ai

Dettagli

Classe: 4AP Docenti: Prof. SERGIO LASEN Prof. ANTONIO PONTRDURO PIANO DI LAVORO

Classe: 4AP Docenti: Prof. SERGIO LASEN Prof. ANTONIO PONTRDURO PIANO DI LAVORO Classe: 4AP Docenti: Prof. SERGIO LASEN Prof. ANTONIO PONTRDURO PIANO DI LAVORO Libro di testo: ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI 1 G.CONTE - HOEPLI CONTENUTI (Moduli) PREREQ. OBIETTIVI STRUMENTI

Dettagli

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito quando: 1) il circuito è in presenza di un campo magnetico

Dettagli

Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase

Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase Oggetto della prova Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase per la determinazione dei parametri del circuito equivalente

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2013/14. Prova di esame del 7/7/ NOME

Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2013/14. Prova di esame del 7/7/ NOME Corso di Laurea in Scienze Ambientali Corso di Fisica Generale II a.a. 2013/14 Prova di esame del 7/7/2014 - NOME 1) In una vecchia locomotiva a vapore viene bruciato carbone a 700 ºC. Il calore viene

Dettagli

TRASDUTTORI DI POSIZIONE

TRASDUTTORI DI POSIZIONE TRASDUTTORI DI POSIZIONE Consentono di avere un segnale elettrico da cui si ottiene il valore di uno spostamento. I trasduttori di posizione si dividono in: trasduttori ELETTRICI trasduttori OTTICI TRASDUTTORI

Dettagli

PROVA SCRITTA D ESAME DEL 09 GIUGNO 2008

PROVA SCRITTA D ESAME DEL 09 GIUGNO 2008 UNVERSTÀ D ROMA LA SAPENZA FACOLTÀ D NGEGNERA CORSO D LAUREA N NGEGNERA ENERGETCA DSCPLNA D MAHNE E CONVERTTOR D ENERGA ELETTRCA PROVA SCRTTA D ESAME DEL 9 GUGNO 8 Quesito 1 parametri del circuito equivalente

Dettagli

Rispondere per iscritto ai seguenti quesiti sul foglio protocollo. Tempo della prova: 55 minuti. 1

Rispondere per iscritto ai seguenti quesiti sul foglio protocollo. Tempo della prova: 55 minuti. 1 Liceo Scientifico L. Cremona - Milano. Classe: TEST DI FISICA. Magnetismo. Docente: M. Saita Cognome: Nome: Dicembre 2015 ispondere per iscritto ai seguenti quesiti sul foglio protocollo. Tempo della prova:

Dettagli

Esame Scritto Fisica Generale T-B

Esame Scritto Fisica Generale T-B Esame Scritto Fisica Generale T-B (CdL Ingegneria Civile e Informatica [A-K]) Prof. M. Sioli V Appello - 22/7/213 Soluzioni Esercizi Ex. 1 Nel vuoto, nella regione di spazio delimitata dai piani x = e

Dettagli

Oscillazioni LC Applicando la legge di Faraday: ma Φ B. in direzione I. ovvero. La soluzione di questa equazone e:

Oscillazioni LC Applicando la legge di Faraday: ma Φ B. in direzione I. ovvero. La soluzione di questa equazone e: Oscillazioni Applicando la legge di Faraday: E d l d ma Φ B con d l in direzione d E dl ovvero ovvero d + q / n base alla nostra scelta di polarizzazione di pero', si ha' che: dq Segue che: A d d q Allora,

Dettagli

h) il gruppo (o la famiglia) d'appartenenza, solo per i trasformatori trifase;

h) il gruppo (o la famiglia) d'appartenenza, solo per i trasformatori trifase; LAB. TTIM PROVE SUI TRASFORMATORI MONOFASE: ricerca della polarità, misura della resistenza, misura delle perdite nel ferro(misura a vuoto). PREMESSA I trasformatori da provare in simulazione hanno tutti

Dettagli

Trasformatore trifase

Trasformatore trifase 3 Trasformatore trifase Il trasformatore trifase viene realizzato in generale disponendo su di un nucleo apposito tre coppie di bobine, destinate a realizzare gli avvolgimenti e secondario di ciascuna

Dettagli

vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B, C da tabella) (tensione di Thevenin) ai morsetti 1-2 del circuito in figura (A, B, E da tabella)

vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B, C da tabella) (tensione di Thevenin) ai morsetti 1-2 del circuito in figura (A, B, E da tabella) Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 3 Giugno 21 1) Calcolare la R e q vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B, C da tabella) Allievo... 2) Calcolare la E th (tensione di Thevenin)

Dettagli

Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 1 Giugno vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B da tabella)

Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 1 Giugno vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B da tabella) Compito di Elettrotecnica, Ing. Gestionale, Pisa, 1 Giugno 2012 1) Calcolare la R eq vista dai morsetti 1-2 del bipolo in figura (A, B da tabella) Allievo... 2) Calcolare la E th (tensione di Thevenin)

Dettagli

ELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:.

ELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:. POR FSE 04-00 PARTE : LEGGI I SEGUENTI CAPITOLI DEL LIBRO DEL LIBRO L ENERGIA ELETTRICA, E RISPONDI ALLE DOMANDE. Capitoli 0- del libro L energia elettrica.. Che cosa è il magnetismo?e cosa si intende

Dettagli

Macchina asincrona. Primo motore elettrico (1885) Galileo Ferraris ( )

Macchina asincrona. Primo motore elettrico (1885) Galileo Ferraris ( ) Macchina asincrona Primo motore elettrico (1885) Galileo Ferraris (1847-1897) Ho visto a Francoforte che tutti attribuiscono a me la prima idea, il che mi basta. Gli altri facciano pure i denari, a me

Dettagli