Completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo

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1 di c embr e2014

2 Introduzione Il presente progetto prevede la realizzazione delle opere di completamento dei lavori di messa in sicurezza, ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., della scuola elementare e materna del capoluogo. L obiettivo è quello di rendere agibile la struttura scolastica migliorandone le caratteristiche funzionali e prestazionali e, nel contempo, definendo alcun e lavorazioni rimaste incomplete negli appalti precedenti. I principali interventi in progetto sono: realizzazione del sistema di prevenzione incendi; ampliamento degli impianti elettrici, idrico-sanitario e di riscaldamento esistenti, nelle aree oggetto dell intervento. Principale normativa di riferimento DM del 18/12/1975, Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica; DM n. 236 del 14/06/1989, Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l accessibilità, l adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell eliminazione delle barriere architettoniche; D.M Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica; Norma UNI Impianti d estinzione incendi. Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio ; D.M Detereminazione delle prestazioni di resistenza al fuoco degli edifici ; D.M Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi ; D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008, integrato con il D.L. n. 106/2009 e s.m.i.; Decreto n. 37 del 22 gennaio 2008, regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 quaterdecies, comma 13, lettera a della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici; Norma CEI 64-8, Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua; D.P.R. n. 151 del 1 agosto 2011, "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122"; 1 di 6

3 Tale elenco non deve essere considerato esaustivo e si rimanda agli elaborati allegati per ulteriori indicazioni. In ogni caso, per la realizzazione degli interventi è fatto obbligo di rispettare tutte le disposizioni di legge e normative applicabili. La presente relazione antincendio riguarda solo ed esclusivamente il piano terra del complesso scolastico sito nel Comune di Sant Angelo a Cupolo (BN) alla via Ten. G. Cardilli; è bene precisare che con prot presso il Comando dei VV.FF. di Benevento è presente una pratica relativa però all intero complesso scolastico (piano terra e piano primo). Caratteristiche generali impianto antincendio L immobile, da sempre destinata ad edificio scolastico, è composto da un corpo di fabbrica in muratura realizzata negli anni 60 e da una struttura in c.a. realizzata a metà degli anni 70. Il corpo di fabbrica in muratura è caratterizzato da un unico piano fuori terra oltre sottotetto non accessibile mentre la parte in c.a. si sviluppa su due livelli fuori terra (si ricorda che in seguito alla chiusura del vano di accesso alla scala di collegamento tra i piani, non si potrà accedere al piano superiore e pertanto la presente relazione riguarda esclusivamente il piano terra del complesso scolastico adibito ad aule didattiche). I solai sono del tipo prefabbricato in latero-cemento, le tompagnatura sono in muratura e laterizi. Il complesso scolastico occupa un superficie lorda di circa a mq. 495,00 caratterizzata da: atrio di ingresso di mq. 97,10; n. 08 aule didattiche di cui: aula 01 mq. 46,15 mq aula 02 mq. 30,15 aula 03 mq. 27,85 aula 04 mq. 29,60 aula 05 mq. 30,45 aula 06 mq. 30,45 aula 07 mq. 35,40 aula 08 mq. 32,30. n. 03 locali igienici; L accesso principale della scuola avviene da via Ten. G. Cardilli: attraverso un cancello di larghezza pari a ml. 4,70 si accede al cortile della scuola che risulta parte carrabile e parte destinato ad aree verde/giochi (cfr. planimetria generale). Esiste un area destinata al posizionamento della caldaia in uno spazio adiacente la scuola e ben delimitato da una recinzione in grigliato. L edificio rientra nell elenco delle attività soggette di cui al D.P.R. n. 151 del , punto 67 dell allegato I scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti. In base a tale decreto, il complesso scolastico oggetto della presente relazione è classificabile di tipo 1, ovvero scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone. Attualmente la scuola ospita 112 alunni e 14 persone tra personale ATA e docente. L intervento prevede tutte le opere indispensabili e necessarie per la prevenzione incendi con lo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni; in particolare è stato previsto: 2 di 6

4 impianto idrico antincendio caratterizzato da una rete idrica che dal pozzetto dell Alto Calore alimenta n. 02 idranti UNI 45 posti esternamente all edificio ed il gruppo attacco per motopompa UNI 70 posto a ridosso del cancello carrabile di ingresso; è bene precisare che l Ente Comune sarà chiesto apposito nulla osta all ente erogatore (ALTO CALORE) ai sensi della norma UNI A.1.4; n. 03 estintori disposti in posizione ben visibile e di facile accesso; n. 01 estintore carrellato posizionato nelle immediate vicinanze del quadro elettrico; n. 02 pulsante di emergenza a rottura vetro (posto sui muri perimetrali del complesso) per interruzione alimentazione elettrica; n. 01 dispositivo sgancio per interruzione alimentazione elettrica nel quadro generale. Inoltre è prevista una via di uscita con porta munita di maniglione antipanico per l apertura a spinta dei battenti verso l esterno della larghezza di ml. 2,10; inoltre è bene precisare che ogni aula è collegata con il piazzale esterno tramite aperture dotate di maniglione antipanico: aula 01 larghezza apertura ml. 0,90 - aula 02 larghezza apertura ml. 1,00 - aula 03 larghezza apertura ml. 1,00 - aula 04 larghezza apertura ml. 0,70 - aula 05 larghezza apertura ml. 0,70 - aula 06 larghezza apertura ml. 0,70 - aula 08 larghezza apertura ml. 1,00 - aula 09 larghezza apertura ml. 1,00. La larghezza di tali aperture non rispetta appieno la normativa vigente; il motivo è legato al fatto che, per problematiche puramente strutturali non è stato possibile aumentare la larghezza delle aperture (si fa presente che tale complesso è stato realizzato parte negli anni 60 e parte nella metà degli anni 70). In corrispondenza di ogni apertura è posizionata una lampada di emergenza, ivi compresa la segnaletica indicante passaggi, uscite e percorsi delle vie di esodo. Caratteristiche specifiche norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica La scuola in esame, in relazione alle presenze effettive contemporaneamente in essere prevedibili di alunni e di personale docente e non docente, è classificabile di tipo 1: scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone (punto 1.2 del D.M. 26 agosto 1992). Il complesso scolastico non è ubicato in prossimità di attività che comportano gravi rischi di incendio e/o di esplosione (punto 2.0 del D.M. 26 agosto 1992). I locali scolastici risultano ubicati in edificio indipendente costruito per tale specifica destinazione ed isolati da altri (punto 2.1 del D.M. 26 agosto 1992). L accesso al complesso scolastico è garantita da un cancello carrabile di larghezza pari a ml. 4,70 (punto 2.2 del D.M. 26 agosto 1992). L edificio in questione ha un altezza inferiore a ml. 12,00 e pertanto non risulta necessario assicurare la possibilità di accostamento all edificio delle autoscale dei VV.FF. (punto 2.3 del D.M. 26 agosto 1992). 3 di 6

5 Le attività scolastiche ubicate nella struttura sono separate dai locali a diversa destinazione; infatti il gruppo termico è posizionato esternamente alla struttura in area delimitata da recinzione in grigliato di acciaio (punto 2.4 del D.M. 26 agosto 1992). I requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali sono stati valutati secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabiliti dal D.M. del 09 marzo 2007 (punto 3.0 del D.M. 26 agosto 1992). L edificio scolastico risulta costituito da un unico compartimento (punto 4.0 del D.M. 26 agosto 1992). La superficie netta adibita ad attività scolastica è pari a 410,00 mq. Nel complesso scolastico oggetto della presente relazione non sono presenti scale (punto 4.1 del D.M. 26 agosto 1992) ed ascensori e/o montacarichi (punto 4.2 del D.M. 26 agosto 1992). Ai sensi del punto 5.0 del D.M. 26 agosto 1992, l affollamento massimo ipotizzabile è fissato in 26 persone/aule. Alla data odierna il plesso scolastico ospita n. 112 alunni e n. 14 personale docente /non decente, ovvero per ogni aula non si supera il limite massimo delle 26 unità. La capacità di deflusso per il piano terra adibito ad edificio scolastico è non superiore a 60 (punto 5.1 del D.M. 26 agosto 1992). La struttura scolastica, sviluppata su un unico livello al piano terra, è dotata di un sistema di vie di uscita verso luoghi sicuri; in particolare oltre alla via di uscita principale ogni aula è dotata di uscita diretta verso luoghi sicuri. La larghezza delle aperture dalle singole aule portano a luoghi sicuri è variabile (cfr. elaborato AR_11): aula 01 larghezza apertura ml. 0,90 - aula 02 larghezza apertura ml. 1,00 - aula 03 larghezza apertura ml. 1,00 - aula 04 larghezza apertura ml. 0,70 - aula 05 larghezza apertura ml. 0,70 - aula 06 larghezza apertura ml. 0,70 - aula 08 larghezza apertura ml. 1,00 - aula 09 larghezza apertura ml. 1,00. La larghezza di tali aperture non rispetta appieno la normativa vigente; il motivo è legato al fatto che, per problematiche puramente strutturali non è stato possibile aumentare la larghezza delle aperture (si fa presente che tale complesso è stato realizzato parte negli anni 60 e parte nella metà degli anni 70). La lunghezza delle vie di uscite non è superiore a 60 mt. (punto 5.4 del D.M. 26 agosto 1992). Il complesso scolastico oggetto della presente relazione è caratterizzato da n. 10 uscite di sicurezza verso luoghi sicuri; tutte le aperture sono dotate di maniglione antipanico. Nel plesso scolastico, ad oggi, non sono presenti locali ad uso collettivo (spazi per esercitazioni, spazi per l informazione ed attività parascolastiche, mense dormitori) punto 5.6 del D.M. 26 agosto Inoltre è bene precisare che non sono previsti, ad oggi, spazi a rischio specifico (punto 6.0 del D.M. 26 agosto 1992). Impianto tecnologico locale termico: l impianto termico di nuova realizzazione a servizio del blocco in muratura è alimentato da una caldaia esistente già in possesso dell Amministrazione della potenza termica nominale di circa 90 kw alimentato a gas metano. Tale caldaia sarà posizionata esternamente al complesso scolastico (cfr. elaborati grafici), delimitata da una recinzione in grigliato in acciaio tipo orsogrill, sormontata da lastre in lamiera di acciaio. 4 di 6

6 L accesso alla caldaia avverrà tramite un cancello pedonale ricavato nella recinzione stessa. La caldaia sarà collegata tramite canale da fumo al camino (elementi già presenti), completi di accessori secondo normativa vigente. Ai sensi del punto 74 dell allegato I del D.P.R. n. 151/2011 impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 Kw, essendo la potenza del gruppo termico inferiore a 116 Kw l impianto stesso non è soggetto a parere da parte dei Vigili del Fuoco. Si precisa inoltre che l impianto termico delle due aule del blocco in c.a. è servito da una caldaia murale di tipo domestico posizionata sul muro esterno (cfr. planimetria antincendio Tav. AR.11). Gli impianti elettrici saranno realizzati nel rispetto della normativa vigente (punto 7.0 del D.M. 26 agosto 1992). L edificio scolastico è dotato di un sistema di illuminazione di sicurezza indicante inoltre i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo, con un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux (punto 7.1 del D.M. 26 agosto 1992). L edificio scolastico è munito di un sistema di allarme (punto 8.0 del D.M. 26 agosto 1992); per il tipo di scuola, il sistema di allarme è costituito dallo stesso impianto a campanelli usato normalmente per la scuola, ovviamente definito con un suono particolare (punto 8.1 del D.M. 26 agosto 1992). Il plesso scolastico sarà dotato di idonei mezzi antincendio (punto 9.0 del D.M. 26 agosto 1992). L impianto idrico antincendio sarà caratterizzato da una rete idrica che dal pozzetto dell Alto Calore alimenta n. 02 idranti UNI 45 posti esternamente all edificio ed il gruppo attacco per motopompa UNI 70 posto a ridosso del cancello carrabile di ingresso. L impianto sarà dimensionato per garantire una portata minima di 360 l/min. per ogni colonna montante e, nel caso di più colonne, il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne. L alimentazione idrica sarà in grado di assicurare l erogazione agli di 120 l/min. cad., con una pressione residua al bocchello di 1,5 bar per un tempo di almeno 60 min. (punto 9.1 del D.M. 26 agosto 1992). Si rimanda all elaborato grafico AR_11. Per tutto quanto sopra detto sarà chiesto apposito nulla osta all ente erogatore (ALTO CALORE) ai sensi della norma UNI A.1.4. Saranno installati estintori portatili di capacità estinguente non inferiore 13 A, 89 B, C di tipo approvato dal Ministero dell interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 mq di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. Nel plesso scolastico saranno presenti n. 03 estintori disposti in posizione ben visibile e di facile accesso e n. 01 estintore carrellato posizionato nelle immediate vicinanze del quadro elettrico (punto 9.2 del D.M. 26 agosto 1992). 5 di 6

7 Nel caso in esame, le caratteristiche del complesso scolastico non richiedono né un impianto di rilevazione fumo ne tantomeno un impianto di estinzione automatico (punto 9.3 del D.M. 26 agosto 1992). Si applicano le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzata alla sicurezza antincendi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1982, n. 524 (punto 10 del D.M. 26 agosto 1992). A cura del titolare dell attività dovrà essere predisposto un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all efficienza degli impianti elettrici, dell illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell osservanza della limitazione dei carichi d incendio nei vari ambienti dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell autorità competente. Deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell anno scolastico. Le vie di uscita devono essere tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. È fatto obbligo di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola, verificandone l efficienza prima dell inizio delle lezioni. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza devono essere controllati periodicamente in modo da assicurare la costante efficienza. Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere. I travasi di liquidi infiammabili non possono essere effettuati se non in locali appositi con recipienti e/o apparecchiature di tipo autorizzato. Nei locali della scuola, non appositamente all uopo destinati, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienico-sanitarie e per l attività didattica e di ricerca in corso. Al termine dell attività didattica o di ricerca, l alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi deve essere interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione deve essere indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili. Negli archivi e depositi, i materiali devono essere depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, azionando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m. Eventuali scaffalature dovranno risultare a distanza non inferiore a m 0,60 dall intradosso del solaio di copertura. Il titolare dell attività deve provvedere affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli può avvalersi per tale compito di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura scolastica, il tutto nel rispetto del punto 12 del D.M. 26 agosto Per quanto non espressamente sopra riportato, si rimanda agli elaborati grafici di progetto. Il Tecnico arch. Giuseppe MOTTOLA 6 di 6

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