Collaborazione volontaria (art.1)
|
|
- Cinzia Marconi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag gennaio /FS/om Capitali detenuti all estero Emersione e rientro - Legge n. 186 del 15 dicembre 2014 Sintesi L autore della violazione dell obbligo di dichiarazione annuale per gli investimenti e le attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia,commessa fino al 30 settembre 2014, può avvalersi della nuova procedura di collaborazione volontaria per l'emersione delle attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute all'estero, per la definizione delle relative sanzioni ed anche per la definizione dell'accertamento mediante adesione ai contenuti dell'invito al contraddittorio per le violazioni in materia di imposte sui redditi e relative addizionali, di imposte sostitutive dell'irap e dell'iva e per le eventuali violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti di imposta Sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 17 dicembre 2014 è stata pubblicata la legge 15 dicembre 2014, n. 186, recante: Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero e di potenziamento della lotta all'evasione fiscale, oltre a contenere disposizioni in materia di "autoriciclaggio". Si ricorda che, per contrastare i fenomeni di illecito internazionale, con il decreto legge n. 4/2014 era stato previsto, nell ambito del cosiddetto monitoraggio fiscale, l istituto della collaborazione volontaria (c.d. voluntary disclosure), una procedura che permetteva al contribuente, che aveva violato gli obblighi dichiarativi sul monitoraggio fiscale, di regolarizzare la propria posizione. In sede di conversione in legge, la suddetta disciplina era stata soppressa (per un esame completo vedi ns. circ. nn. 24 e 42/2014). Con il provvedimento in esame è stato reintrodotto l istituto della collaborazione volontaria. Si illustra, in sintesi, la disciplina contenuta nella legge in esame. Collaborazione volontaria (art.1) Il D.L. n. 167/1990, convertito dalla L. n. 227/1990, disciplina la rilevazione a fini fiscali di taluni trasferimenti da e per l estero di denaro, titoli e valori. Le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate residenti in Italia che, nel periodo d'imposta, detengono investimenti all'estero ovvero attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione annuale dei redditi (art. 4, comma 1, del
2 SERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag. 2 sopracitato D.L. n. 167/1990). La legge in esame, inserendo l art. 5-quater nel D.L. n. 167/1990 sopra citato, disciplina le misure per l'emersione ed il rientro di capitali detenuti all'estero e per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale. In particolare, l autore della violazione del suddetto obbligo di dichiarazione annuale commessa fino al 30 settembre 2014, può avvalersi della nuova procedura di collaborazione volontaria per l'emersione delle attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute all'estero, per la definizione delle relative sanzioni ed anche per la definizione dell'accertamento mediante adesione ai contenuti dell'invito al contraddittorio per le violazioni in materia di imposte sui redditi e relative addizionali, di imposte sostitutive dell'irap e dell'iva e per le eventuali violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti di imposta. A tal fine, il soggetto interessato deve provvedere a: - presentare, spontaneamente, all'amministrazione finanziaria i dati relativi a tutti gli investimenti ed a tutte le attività di natura finanziaria costituiti o detenuti all'estero, fornendo tutti i documenti e le informazioni per la loro determinazione, relativamente a tutti i periodi per i quali, alla data di presentazione della richiesta, non sono scaduti i termini per l accertamento o la contestazione della violazione degli obblighi di dichiarazione, - versare le somme dovute in base all invito dell ufficio delle entrate, nella cui circoscrizione il contribuente ha il domicilio fiscale, stabilendo i tempi e le modalità del versamento di tali somme. La collaborazione volontaria non è ammessa se la richiesta è presentata dopo che l'autore della violazione degli obblighi di dichiarazione abbia avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell'inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali, riguardanti l'ambito oggettivo di applicazione della procedura di collaborazione volontaria. La preclusione opera anche nelle ipotesi in cui la formale conoscenza delle circostanze sopra indicate è stata acquisita da soggetti solidalmente obbligati in via tributaria o da soggetti concorrenti nel reato. La richiesta di accesso alla collaborazione volontaria non può essere presentata più di una volta, anche indirettamente o per interposta persona. La procedura di collaborazione volontaria potrà essere attivata solo entro la data del 30 settembre 2015.
3 SERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag. 3 Effetti della procedura di collaborazione volontaria La legge in esame, inserendo l art. 5-quinquies, nel citato D.L. n. 167/1990, disciplina gli effetti della procedura in esame nei confronti del soggetto che aderisce alla predetta collaborazione volontaria. In particolare, nei confronti del contribuente che presta la collaborazione volontaria viene prevista: - l'esclusione della punibilità per i delitti di cui agli artt. 2, 3, 4, 5, 10-bis e 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000; si tratta di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti o mediante altri artifici, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, omesso versamento di ritenute certificate, omesso versamento di IVA; - l esclusione della punibilità delle condotte previste dagli art bis e 648-ter del Codice Penale, commesse in relazione ai delitti citati. Le suddette disposizioni si applicano solo alle condotte relative a- gli imponibili, alle imposte ed alle ritenute oggetto della collaborazione volontaria. Limitatamente alle attività oggetto di collaborazione volontaria le condotte previste dall art. 648-ter-1 del codice penale non sono punibili se commesse, in relazione ai delitti di cui all art. 2, 3, 4, 5, 10-bis e 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000 sino alla data del 30 settembre 2015, data entro la quale può essere attivata la procedura di collaborazione volontaria. Si ricorda che la violazione dell'obbligo di dichiarazione e' punita con la sanzione amministrativa pecuniaria dal 3 al 15 per cento dell'ammontare degli importi non dichiarati. Tale violazione relativa alla detenzione di investimenti all'estero ovvero di attività estere di natura finanziaria negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato e' punita con la sanzione amministrativa pecuniaria dal 6 al 30 per cento dell'ammontare degli importi non dichiarati. Nel caso in cui la dichiarazione sia presentata entro novanta giorni dal termine, si applica la sanzione di euro 258 (art. 5, comma 2, D.L. n.167/1990). La legge in esame stabilisce che le sanzioni sopra descritte sono determinate in misura pari alla metà del minimo edittale: a) se le attività vengono trasferite in Italia o in Stati membri dell'unione europea o in Stati aderenti all'accordo sullo Spazio economico europeo che consentono un effettivo scambio di informazioni con l'italia, inclusi nella lista di cui al decreto del Ministro delle finanze 4 settembre 1996, ovvero
4 SERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag. 4 b) se le attività trasferite in Italia o nei predetti Stati erano o sono ivi detenute, ovvero c) se l'autore delle violazioni, fermo restando l'obbligo di eseguire gli adempimenti previsti, rilascia all'intermediario finanziario e- stero presso cui le attività sono detenute l'autorizzazione a trasmettere alle autorità finanziarie italiane richiedenti tutti i dati concernenti le attività oggetto di collaborazione volontaria e allega copia di tale autorizzazione, controfirmata dall'intermediario finanziario estero, alla richiesta di collaborazione volontaria. Nei casi diversi da quelli di cui al primo periodo, la sanzione e' determinata nella misura del minimo edittale, ridotto di un quarto. Nei confronti del contribuente che si avvale della procedura di collaborazione volontaria, la misura minima delle sanzioni per le violazioni in materia di imposte sui redditi e relative addizionali, di imposte sostitutive, di imposta regionale sulle attività produttive, di imposta sul valore aggiunto e di ritenute è fissata al minimo edittale, ridotto di un quarto. Ai soli fini della procedura di collaborazione volontaria, la misura della sanzione minima è fissata al 3% dell'ammontare degli importi non dichiarati, se le attività oggetto della collaborazione volontaria erano o sono detenute in Stati che stipulino con l'italia, entro sessanta giorni dal 1 gennaio 2015 (data di entrata in vigore della legge in esame), accordi che consentano un effettivo scambio di informazioni. Su istanza del contribuente, la legge in esame offre la possibilità di richiedere all'ufficio, in luogo della determinazione analitica dei rendimenti, di calcolare gli stessi applicando la misura percentuale del 5% al valore complessivo della loro consistenza alla fine dell'anno e determina l'ammontare corrispondente all'imposta da versare utilizzando l'aliquota del 27%; tale istanza può essere presentata solo nei casi in cui la media delle consistenze di tali attività finanziarie risultanti al termine di ciascun periodo d imposta oggetto della collaborazione volontaria non ecceda il valore di 2 milioni di euro. Ai soli fini della procedura di collaborazione volontaria, la disponibilità delle attività finanziarie e patrimoniali oggetto di emersione si considera, salva prova contraria, ripartita, per ciascun periodo d imposta, in quote uguali tra tutti coloro che al termine degli stessi ne avevano la disponibilità. Se il contribuente destinatario dell invito dell ufficio delle entrate non versa le somme dovute nei termini dovuti, la procedura di collaborazione volontaria non si perfeziona e non si producono gli effetti previsti dalla nuova disciplina in esame. Le modalità di presentazione dell'istanza di collaborazione
5 SERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag. 5 volontaria e di pagamento dei relativi debiti tributari, nonché ogni altra modalità applicativa della procedura in esame, saranno disciplinate con apposito successivo provvedimento del direttore dell Agenzia delle Entrate da emanare entro trenta giorni dal 1 gennaio 2015 (data di entrata in vigore della legge in esame). Esibizioni di atti falsi e comunicazione di dati non rispondenti al vero L autore della violazione della mancata indicazione nella dichiarazione annuale dei redditi degli investimenti all estero o delle attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, che nell ambito della procedura di collaborazione volontaria, esibisce o trasmette atti o documenti falsi, in tutto o in parte ovvero fornisce dati e notizie non rispondenti al vero, è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni. Obblighi di indicazioni in dichiarazione dei redditi (art. 2) Come ricordato, le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate residenti in Italia che, nel periodo d'imposta, detengono investimenti all'estero ovvero attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione annuale dei redditi. La legge in esame stabilisce, al proposito, che gli obblighi di indicazione nella dichiarazione non sussistono per depositi e conti correnti bancari costituiti all estero il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d imposta non sia superiore a euro (anziché euro come stabilito nella norma previgente). Disposizioni in materia di autoriciclaggio (art. 3) La legge in esame introduce nel nostro ordinamento giuridico il reato di "autoriciclaggio", inserendo nel codice penale italiano il nuovo articolo 648-ter.1. ("Autoriciclaggio"). Commette il reato chiunque, avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente l'identificazione della loro provenienza delittuosa. La legge in esame stabilisce, altresì, le pene, le circostanze aggravanti, attenuanti ed esimenti.
Voluntary disclosure Modalità applicative, cause ostative e benefici. Milano, 24 febbraio Relatore: Prof. Avv. Benedetto Santacroce
Voluntary disclosure Modalità applicative, cause ostative e benefici Milano, 24 febbraio 2014 Relatore: Prof. Avv. Benedetto Santacroce 1 Modalità applicative Regola generale L adesione alla procedura
DettagliTesto risultante dagli emendamenti approvati in commissione finanze alla Camera.
// Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero, nonché per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale. C. 2247 Causi e C. 2248 Capezzone. Testo risultante dagli
DettagliPresupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria
Presupposti e limiti di applicabilità delle cause di esclusione della punibilità alle condotte oggetto di collaborazione volontaria AMBITO TEMPORALE DI APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA: 1. la violazione deve
DettagliIl nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo. Milano, 16 aprile 2015
Il nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo Milano, 16 aprile 2015 Art. 3 - Legge 15 dicembre 2014, n. 186 «Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti
DettagliDECRETO-LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI PER INCREMENTARE IL CONTRASTO ALL EVASIONE FISCALE E L EFFICIENZA DELL AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
DECRETO-LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI PER INCREMENTARE IL CONTRASTO ALL EVASIONE FISCALE E L EFFICIENZA DELL AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 77 e 87 della
DettagliDISEGNO DI LEGGE Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Misure per l'emersione e il rientro di capitali detenuti all'estero nonché per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale) 1. Dopo l'articolo 5-ter del decreto-legge 28
DettagliReati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure
avvocato markus w. wiget Reati tributari, autoriciclaggio e nuovi reati di falso e frode connessi alla Voluntary Disclosure Milano, 13 Febbraio 2017 Sala Meili, Centro Svizzero di Via Palestro 2 1 Parte
DettagliAspetti Penali correlati alla Voluntary Disclosure. Studio Legale Avv. Lodovico Isolabella Avv. Luigi Isolabella
Aspetti Penali correlati alla Voluntary Disclosure Avv. Luigi Isolabella Strategie penali delle passate edizioni dello scudo fiscale Scudo Fiscale 2001 D.L. 350/2001 (conv. in Legge 224/2001) Il rimpatrio
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE
Direzione Regionale dell Abruzzo Procura della Repubblica di Vasto ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L Agenzia delle entrate - Direzione regionale dell Abruzzo, con sede in Via Zara, n. 10 - L Aquila, rappresentata
DettagliLa voluntary disclosure e il rimpatrio di capitali dall estero
GIOVAMBATTISTA PALUMBO La voluntary disclosure e il rimpatrio di capitali dall estero Come, perché, chi: i chiarimenti per orientarsi alla luce della normativa più recente e della prassi dell Agenzia delle
DettagliLA VOLUNTARY DISCLOSURE. IL RIENTRO DEI CAPITALI DALL ESTERO E LA REGOLARIZZAZIONE INTERNA
NEWSLETTER n. 20 11 marzo 2015 LA VOLUNTARY DISCLOSURE. IL RIENTRO DEI CAPITALI DALL ESTERO E LA REGOLARIZZAZIONE INTERNA RIFERIMENTI: LEGGE 15.12.2014 N. 186 D.L. N. 192/2014, CONVERTITO DALLA LEGGE N.
DettagliVOLUNTARY DISCLOSURE (aggiornata al )
OGGETTO: Circolare 13.2015 Seregno, 27 agosto 2015 VOLUNTARY DISCLOSURE (aggiornata al 27-08-2015) La collaborazione volontaria (detta anche voluntary disclosure, in seguito "VD") consente entro la data
DettagliSTUDIO NEGRI E ASSOCIATI
EMERSIONE CAPITALI ESTERI, ULTIMA OCCASIONE PER REGOLARIZZARE LE PROPRIE POSIZIONI ESTERE La disciplina cosiddetta della Voluntary disclosure (Emersione e rientro di capitali dall'estero) è stata approvata
DettagliNEWSLETTER INFORMATIVA LEGALE. No. 4 febbraio, 2015
NEWSLETTER INFORMATIVA LEGALE No. 4 febbraio, 2015 Siamo lieti di trasmettervi l ultima edizione della nostra newsletter di informativa legale. La newsletter fornisce un quadro generale del sistema dei
DettagliGli effetti amministrativi e penali di adesione alla Voluntary Disclosure. Aspetti antiriciclaggio
Gli effetti amministrativi e penali di adesione alla Voluntary Disclosure. Aspetti antiriciclaggio Col. t. ST Roberto Manna Comandante Provinciale di Catania Catania, 19 maggio 2015 Scenario internazionale
DettagliAGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 2 CONTENUTI 1. Dlgs 39/2014 del 4 marzo 2014 2. Legge 186/2014 del 15 dicembre 2014 3 1. Dlgs 39/2014 del 4
DettagliVoluntary disclosure:
Voluntary disclosure: L istanza di ammissione alla procedura di collaborazione volontaria, la relazione di accompagnamento all istanza e i relativi allegati PROCEDIMENTO ISTANZA del Contribuente Esame
DettagliRevisione del sistema sanzionatorio penale tributario
Revisione del sistema sanzionatorio penale tributario Artt. 1-14, d.lgs. 24 settembre 2015, n. 158 Revisione del sistema sanzionatorio, in attuazione dell art. 8, comma 1, l. 11 marzo 2014, n. 23 di Leda
DettagliIl delitto di Indebita compensazione
Il delitto di Indebita compensazione Articolo 10 quater del D.Lgs. 74/2000 Enrico Mastrogiacomo 1 Articolo 10 quater La disposizione di cui all articolo 10-bis si applica, nei limiti ivi previsti, anche
DettagliDichiarazione IVA omessa e sanzioni ridotte. Dal 2016 il Legislatore riduce le sanzioni amministrative previste per l omessa dichiarazione IVA (sia
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 101 04.04.2016 Dichiarazione IVA omessa e sanzioni ridotte Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Sanzioni A cura di Pasquale Pirone Dal 2016
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CAPEZZONE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2248 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CAPEZZONE Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all estero
DettagliVoluntary disclosure Emersione di capitali e redditi non dichiarati
Avv. Prof. Paolo M. Tabellini Voluntary disclosure Emersione di capitali e redditi non dichiarati 2a edizione integrata ed aggiornata Avv. Prof. Paolo M. Tabellini Voluntary disclosure Emersione di capitali
DettagliFocus on Business Consulting stp srl i tuoi consulenti nel processo di Voluntary Disclosure
Focus on Business Consulting stp srl i tuoi consulenti nel processo di Voluntary Disclosure Roma Prof. Avv. Elio Blasio Largo Messico, 3 Tel. 06.8551827/ 06.8551828 Fax. 068551829 Padova Dott.ssa Cristina
DettagliAGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE U
Attuazione dell articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 Comunicazione per la promozione dell adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti che hanno omesso di presentare
DettagliSOMMARIO. INTRODUZIONE pag. 11 PARTE II. PRINCIPI GENERALI pag. 21
SOMMARIO INTRODUZIONE pag. 11 PARTE I PRINCIPI GENERALI pag. 21 CAPITOLO 1 LA RIFORMA DEL D.LGS. N. 74/2000 pag. 23 1. La tecnica legislativa: le norme definitorie. Premessa pag. 23 2. La fattura e gli
DettagliAllegato LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI ALL ESTERO
Allegato LO SCUDO FISCALE - IMMOBILI ALL ESTERO L art. 13-bis, DL n. 78/2009, convertito dalla Legge n. 102/2009, ha (re)introdotto la specifica disciplina, c.d. scudo fiscale, che consente a coloro che
DettagliSERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag. 281
SERVIZI TRIBUTARI ANNO 2015 pag. 280 23 luglio 2015 98/FS/om Capitali detenuti all estero Emersione e rientro - Circolare dell'agenzia delle Entrate n. 27 del 16 luglio 2015 Sintesi Forniti dall Agenzia
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.
Protocollo n. 97156 /2011 Disposizioni di attuazione dell articolo 3, comma 5, della legge 30 dicembre 2010, n. 238, in ordine alla richiesta dei benefici fiscali da parte dei lavoratori dipendenti rientrati
Dettagli(Artt. 5-quinquies e 5-septies D.L. 167/1990) Avv. Mario Garavoglia
(Artt. 5-quinquies e 5-septies D.L. 167/1990) Avv. Mario Garavoglia VOLUNTARY DISCLOSURE (Legge n. 186 del 15 dicembre 2014) Procedura straordinaria di collaborazione volontaria tesa a consentire ai contribuenti
DettagliINDICE SOMMARIO. Presentazione alla seconda edizione... pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA
INDICE SOMMARIO Presentazione alla seconda edizione... pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA 1.1. L individuazione dei soggetti responsabili per reati commessi nell
DettagliOGGETTO: Circolare 8.2015 Seregno, 16 marzo 2015
OGGETTO: Circolare 8.2015 Seregno, 16 marzo 2015 VOLUNTARY DISCLOSURE La collaborazione volontaria (detta anche voluntary disclosure, in seguito "VD") consente entro la data del 30 settembre 2015 la regolarizzazione:
DettagliDecreti Monti. NOVITA in materia di STUDI DI SETTORE e di CONTROLLI
Decreti Monti NOVITA in materia di STUDI DI SETTORE e di CONTROLLI 1 NOVITA in materia di STUDI DI SETTORE D.L. n. 98/2011 (conv( conv.. L. n. 111/2011) D.L. n. 138/2011 (conv( conv.. L. n. 148/2011) D.L.
Dettaglidi Federica Perli - Dottore commercialista - BC&, Studio Professionale di Consulenza Societaria Tributaria Legale
Pagina 1 di 13 Pubblicato su Fiscopiù (http://fiscopiu.it) Home > Bussola > V > Voluntary disclosure di Federica Perli - Dottore commercialista - BC&, Studio Professionale di Consulenza Societaria Tributaria
DettagliL ACCONTO IVA modalità alternative di calcolo e peculiarità in caso di modifica dei regimi contabili adottati. Relatore Guido BERARDO, Commercialista
L ACCONTO IVA modalità alternative di calcolo e peculiarità in caso di modifica dei regimi contabili adottati Relatore Guido BERARDO, Commercialista Coordina i lavori Salvatore REGALBUTO, Commercialista
DettagliLa procedura di Voluntary Disclosure
Newsletter 19 gennaio 2015 La procedura di Voluntary Disclosure (Legge n. 186 del 15 dicembre 2014) INDICE Premessa 3 1. Ambito soggettivo di applicazione 3 2. Periodi d imposta interessati 3 3. Aspetti
DettagliIL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE
Prot. n. 2015/153427 Disposizioni concernenti la competenza alla gestione delle istanze di accesso alla procedura di collaborazione volontaria, disciplinata dall articolo 1 della legge 15 dicembre 2014,
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA
Prot. 137937 del 2015 RU Modalità con cui l Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente e della Guardia di finanza elementi e informazioni al fine di introdurre nuove e più avanzate forme
DettagliIL RAVVEDIMENTO OPEROSO le nuove modalità applicative. IL RECLAMO E LA MEDIAZIONE il potenziamento degli istituti dal 2016
IL RAVVEDIMENTO OPEROSO le nuove modalità applicative IL RECLAMO E LA MEDIAZIONE il potenziamento degli istituti dal 2016 Relatore Guido BERARDO, Commercialista Coordina i lavori Salvatore REGALBUTO, Commercialista
DettagliRiforma della disciplina fiscale della previdenza complementare, a norma dell'articolo 3 della L. 13 maggio 1999, n. 133.
D.Lgs. 18-2-2000 n. 47 Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare, a norma dell'articolo 3 della L. 13 maggio 1999, n. 133. Pubblicato nella Gazz. Uff. 9 marzo 2000, n. 57, S.O. D.Lgs.
DettagliDIREZIONE CENTRALE SERVIZI AI CONTRIBUENTI
DIREZIONE CENTRALE SERVIZI AI CONTRIBUENTI Prot. n. 2007/71336 Termini e modalità di attuazione delle disposizioni contenute nell articolo 37, comma 55, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito,
Dettagli20.10.2014 Modello 770: il ravvedimento
Fiscal Adempimento La circolare di aggiornamento professionale N. 36 20.10.2014 Modello 770: il ravvedimento Categoria: Sottocategoria: Ravvedimento I sostituti d imposta tenuti alla presentazione del
DettagliIl nuovo ravvedimento operoso
Il nuovo ravvedimento operoso RIFERIMENTI: Art. 13, d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie - Art. 1, comma 637,
DettagliLA VOLUNTARY DISCLOSURE: ASPETTI GENERALI
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Voluntary Disclosure, Monitoraggio Fiscale, Scambio di Informazioni ed Autoriciclaggio LA VOLUNTARY DISCLOSURE: ASPETTI GENERALI Paolo Bifulco Salone del
DettagliSOMMARIO Capitolo 1 Evoluzione storica del diritto penale tributario Capitolo 2 Il reato tributario
SOMMARIO Capitolo 1 Evoluzione storica del diritto penale tributario 1 1. La genesi del diritto penale tributario 8 2. La prima svolta in materia di reato tributario: la l. 7 agosto 1982, n. 516 12 3.
DettagliPARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI. Capitolo I : I principi generali del diritto penale. 1.
PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI Capitolo I : I principi generali del diritto penale 1. Introduzione 9 2. Principio di legalità 9 3. Principio dell irretroattività della legge
DettagliCircolare N. 63 Area: TAX & LAW LO SCUDO FISCALE
Circolare N. 63 Area: TAX & LAW Periodico plurisettimanale 15 settembre 2009 LO SCUDO FISCALE Per effetto di quanto previsto dal DL 78/2009 (c.d. Manovra d Estate ), viene riproposta la possibilità di
DettagliL avviso di accertamento
L avviso di accertamento. 1 oggetto della lezione L avviso di accertamento. Tipologia. I metodi di determinazione del reddito complessivo. I metodi di determinazione dei redditi determinati contabilmente.
DettagliLa VOLUNTARY DISCLOSURE è una procedura straordinaria prevista dalla legge 186/2014 in virtù della quale è
SINTESI VOLUNTARY DISCLOSURE Gli Accordi siglati prima dal Lussemburgo, poi dalla Svizzera, quindi dal Liechtenstein e, da ultimo dal Principato di Monaco, segnano, una svolta storica nei rapporti con
DettagliINDICE - SOMMARIO CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA
Presentazione............................................. pag. XI CAPITOLO I SOGGETTI PENALMENTE RESPONSABILI NELL AMBITO DELL IMPRESA 1.1. L individuazione dei soggetti responsabili per reati commessi
DettagliVOLUNTARY DISCLOSURE Cinque buoni motivi per aderire. Avv. Armando Simbari
VOLUNTARY DISCLOSURE Cinque buoni motivi per aderire Avv. Armando Simbari San Marino, 27 marzo 2015 VOLUNTARY DISCLOSURE EFFETTI PENALI AUTORICICLAGGIO OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO VOLUNTARY DISCLOSURE (Legge
DettagliIndice. di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti...» 63. artifici...» 97. CAPITOLO PRIMO - La riforma del D.Lgs. n. 74/
Indice Introduzione................................................... p. 11 CAPITOLO PRIMO - La riforma del D.Lgs. n. 74/2000.............» 19 1.1. La tecnica legislativa e le norme definitorie. Premessa..............»
DettagliOGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi
RISOLUZIONE N. 77/E Roma 16/09/2016 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Istruzioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione
DettagliLEGGE 15 dicembre 2014, n. 186
LEGGE 15 dicembre 2014, n. 186 Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all'estero nonche' per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale. Disposizioni in materia di autoriciclaggio.
DettagliVOLUNTARY DISCLOSURE Le esperienze pratiche di professionisti internazionali
VOLUNTARY DISCLOSURE Le esperienze pratiche di professionisti internazionali Avv. Vincenzo José Cavallaro MEDIA PARTNER 1 DECRETO LEGGE NR. 4-28 GENNAIO 2014 L art. 1 del DL 4/2014 prevedeva una disciplina
DettagliL ESPERIENZA DELLA SOCIETÀ FIDUCIARIA NEL RIMPATRIO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE E PATRIMONIALI DETENUTE ALL ESTERO
L ESPERIENZA DELLA SOCIETÀ FIDUCIARIA NEL RIMPATRIO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE E PATRIMONIALI DETENUTE ALL ESTERO Milano, 11 novembre 2015 Michele Muscolo Consigliere Delegato Generfid S.p.A. INDICE DELL
DettagliBlasio&Partners- Avvocati: i tuoi consulenti nel processo divoluntarydisclosure
: i tuoi consulenti nel processo divoluntarydisclosure Roma Largo Messico, 3 Tel. 06.8551827/ 06.8551828 Fax. 068551829 Ginevra PlaceNeuve, 4 Tel. +410223216233 E-mail: avvocati@studioblasio.it 1 Lo studio
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 321 21.10.2016 Omesso canone cedolare secca in dichiarazione: il ravvedimento Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Unico A cura di Pasquale
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento: Dispone
PROT. N. 2006/135798 Modalità e termini degli adempimenti e dei versamenti di cui all articolo 35, comma 10 quinquies, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge
Dettagli2. ( 1 ) Dichiarazione fraudolenta mediante uso
Violazioni finanziarie 1. D.L.vo 10 marzo 2000, n. 74. Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, a norma dell articolo 9 della legge 25 giugno 1999, n. 205 (Gazzetta
DettagliLa nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota.
La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. L'introduzione di una nuova fattispecie di reato accanto al Riciclaggio (art. 648 bis
DettagliLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO
LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO UN BREVE ESAME AD USO E CONSUMO DEL BANCARIO Il riciclaggio è il reimpiego dei profitti, derivanti da attività delittuose, in attività lecite di carattere commerciale e finanziario,
DettagliSTUDIO GAMBINO Studio Legale ed Economico Aziendale
OGGETTO: Emersione dei capitali nazionali ed esteri Premessa Il contribuente che ha omesso la segnalazione nel quadro RW di Unico, ai fini del monitoraggio fiscale, di attività finanziarie o patrimoniali,
DettagliMonitoraggio fiscale. D.L. 28/6/1990, n.167 pubblicato sulla G.U. n.151 del 30/6/1990
Monitoraggio fiscale D.L. 28/6/1990, n.167 pubblicato sulla G.U. n.151 del 30/6/1990 Trasferimenti all estero e obblighi di comunicazione Trasferimenti attraverso intermediari Art. 1, comma 1, del D.L.
DettagliSOMMARIO. Capitolo I REATI DICHIARATIVI E DOCUMENTALI
SOMMARIO Capitolo I REATI DICHIARATIVI E DOCUMENTALI 1. Le definizioni... 3 1.1. Le fatture e gli altri documenti per operazioni inesistenti... 3 1.2. Gli elementi attivi e passivi... 4 1.3. Le dichiarazioni...
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA
Prot. n. 233984/2016 Approvazione del modello per la richiesta di accesso alla procedura di collaborazione volontaria ai sensi dell articolo 7 del decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. dispone
PROT. 112072/2016 Attuazione dell articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 Comunicazione per la promozione dell adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti destinatari
DettagliPeriodico informativo n. 169/2014 Emersione dei capitali nazionali ed esteri
Periodico informativo n. 169/2014 Emersione dei capitali nazionali ed esteri Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo, intendiamo metterla a conoscenza del fatto che se in passato
DettagliServizio di documentazione tributaria
Ministero dell'economia e delle Finanze Decreto del 21/05/2009 Titolo del provvedimento: Razionalizzazione degli interessi per la riscossione ed il rimborso dei tributi, ai sensi dell'articolo 1, comma
DettagliRegolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie
Regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie (approvato con deliberazione di C.C. n. 2 del 30/01/2017) Regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie 1 Sommario
DettagliOGGETTO: nuove comunicazioni periodiche dal 2017
Ai gentili Clienti Loro sedi Trento, 13 dicembre 2016 OGGETTO: nuove comunicazioni periodiche dal 2017 PREMESSA Il D.L. n. 193/2016, introduce importanti novità in materia di IVA. In particolare: 1. l
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA
Prot. n. 83317 Modalità con cui l Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente, del suo intermediario e della Guardia di finanza elementi e informazioni, al fine di introdurre nuove e più
DettagliCome aderire alla voluntary disclosure
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 56 21.02.2014 Come aderire alla voluntary disclosure La regolarizzazione spontanea di attività e investimenti all estero può essere richiesta
DettagliServizio di documentazione tributaria art. 8 Imposta sostitutiva sul risultato di gestione degli organismi di investimento collettivo del risparmio.
Servizio di documentazione tributaria art. 8 Imposta sostitutiva sul risultato di gestione degli organismi di investimento collettivo del risparmio. Testo: in vigore dal 22/08/2000 1. L'articolo 9 della
DettagliMINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Pagina 1 di 5 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 19 giugno 2015 Attuazione dell'articolo 1, commi da 91 a 94, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, concernente la determinazione di condizioni,
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 340 14.11.2016 Dichiarazione integrativa e mancata indicazione di un reddito da locazione L immobile ad uso non abitativo A cura di Andrea Amantea
DettagliProfili penali del contribuente irregolare e responsabilità del professionista che lo ha assistito
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Profili penali del contribuente irregolare e responsabilità del professionista che lo ha assistito Avv. Giuseppe Fornari Studio Legale Orlando e Fornari 10
DettagliCircolare N.102 del 5 Luglio 2012
Circolare N.102 del 5 Luglio 2012 Autotrasportatori indigenti: concessa la rateizzazione delle sanzioni amministrative del codice della strada Autotrasportatori indigenti: concessa la rateazione delle
DettagliVOLUNTARY DISCLOSURE
214 curare all Agenzia le informazioni per l esercizio delle sue funzioni accertative, la soluzione più appropriata parrebbe, in tal caso, quella di applicare per analogia la regola (non la sanzione) prevista
DettagliArt. 7 (Definizione automatica di redditi di impresa e di lavoro autonomo per gli anni pregressi mediante autoliquidazione)
Art. 7 (Definizione automatica di redditi di impresa e di lavoro autonomo per gli anni pregressi mediante autoliquidazione) 1. I soggetti titolari di reddito di impresa e gli esercenti arti e professioni,
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.
Protocollo n. 34755 /2010 Provvedimento concernente l effettuazione delle ritenute alla fonte per le somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi di cui all art. 21, comma 15, della
Dettaglia) tutela penale per l esercizio dei poteri di controllo e di accertamento;
Il decreto Monti, che si propone, tra i vari obiettivi, la lotta all'evasione e alla illegalità, contiene alcune disposizioni finalizzate ad implementare i poteri degli Uffici finanziari e della Guardia
DettagliFiscal News N. 249 Unico 2012: integrativa entro il Categoria: Sottocategoria: ravvedimento di Unico 2012 Premessa 30 settembre Dichiarazione
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 249 26.09.2013 Unico 2012: integrativa entro il 30.09 Categoria: Intermediari Sottocategoria: Adempimenti Il termine del 30.09.2013 incide anche
DettagliFiscal News La circolare di aggiornamento professionale
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 334 21.12.2015 Unico tardivo entro il 29.12 Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Ravvedimento La mancata presentazione di Unico 2015 può essere
DettagliIl Ministro dell Economia e delle Finanze
Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza
DettagliCOMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISTITUTO DELL ACCERTAMENTO CON ADESIONE ALLE ENTRATE TRIBUTARIE COMUNALI
COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISTITUTO DELL ACCERTAMENTO CON ADESIONE ALLE ENTRATE TRIBUTARIE COMUNALI Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 28.9.2000 con provvedimento
DettagliVoluntary Disclosure internazionale e connessioni con la Voluntary disclosure nazionale
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Voluntary Disclosure internazionale e connessioni con la Voluntary disclosure nazionale Paolo Ludovici Ludovici & Partners Milano, 10 aprile 2015 Voluntary
Dettagli«Voluntary disclosure»:
D.L. 28.6.1990, n. 167, conv. con modif. dalla L. 4.8.1990, n. 227 L. 15.12.2014, n. 186 Provv. Agenzia Entrate 30.1.2015 Gioacchino Pantoni Claudio Sabbatini Giorgio Bellino «Voluntary disclosure»: pubblicato
DettagliDAMIANO ADRIANI Dottore Commercialista
1/5 OGGETTO RILEVANZA PENALE DELL OMESSO VERSAMENTO DEL SALDO IVA ANNUALE E DELL INDEBITA COMPENSAZIONE CLASSIFICAZIONE DT- PENALE TRIBUTARIO 20 900 000 RIFERIMENTI NORMATIVI ART. 35, C. 7 D.L. 4.7.2006
DettagliMINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO
MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 26 luglio 2012 Individuazione delle modalita di inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito della ruralita. (12 08730) (GU n. 185 del
Dettagli3.7 Procedura di emersione e ravvedimento operoso
172 3.7 Procedura di emersione e ravvedimento operoso Si propone da più parti la soluzione di ricorrere in molti casi al ravvedimento operoso, in alternativa alla procedura di volontaria collaborazione,
DettagliCircolare Informativa n. 4/2012
Dr. Carmelo Grillo Dottore commercialista Revisore contabile Dr. Santi Grillo Consulente del lavoro - Dottore commercialista Revisore contabile Circolare Informativa n. 4/2012 Olivarella, 6 Febbraio 2012
DettagliL'Antiriciclaggio: Le sanzioni Pagina 1 di 7. a cura di. Data Ufficio E-learning. Gruppo Data Ufficio Spa
L'Antiriciclaggio: Le sanzioni Pagina 1 di 7 M.5 L'ANTIRICICLAGGIO: Le sanzioni a cura di Data Ufficio E-learning Gruppo Data Ufficio Spa L'Antiriciclaggio: Le sanzioni Pagina 2 di 7 INDICE DOCUMENTO 1.
DettagliInvio modello 770 e scadenza 15 settembre 2016: effetti in materia di ravvedimento
Ai gentili clienti Loro sedi Invio modello 770 e scadenza 15 settembre 2016: effetti in materia di ravvedimento Gentile cliente con la presente intendiamo ricordarle che scade domani 15 settembre 2016
DettagliISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODELLO PER LA RICHIESTA DI ACCESSO ALLA PROCEDURA DI COLLABORAZIONE VOLONTARIA
genzia ntrate ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODELLO PER LA RICHIESTA DI ACCESSO ALLA PROCEDURA DI COLLABORAZIONE VOLONTARIA Articolo 1, commi 1 e 2, della legge 15 dicembre 2014, n. 186 A cosa serve
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE. Art. 1. Oggetto del regolamento. Art. 2. Irrogazione delle sanzioni
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina l applicazione delle sanzioni amministrative in materia di tributi
DettagliCircolare N. 10 del 21 Gennaio 2016
Circolare N. 10 del 21 Gennaio 2016 Le nuove sanzioni amministrative Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che per effetto di quanto previsto dalla legge di stabilità per il 2016 (legge
DettagliSanzioni ed effetti penali della Voluntary disclosure. di Antonio Iorio
Sanzioni ed effetti penali della Voluntary disclosure di Antonio Iorio Benefici: Riduzione delle sanzioni amministrative relative all omessa compilazione del quadro RW (art. 5-quinquies, comma 2 del D.L.
DettagliCOMUNE DI VARESE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE
allegato A COMUNE DI VARESE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA T.A.R.S.U.
Comune di AMEGLIA Provincia di La Spezia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA T.A.R.S.U. (Tassa Smaltimento Rifiuti Soliti Urbani) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 23
DettagliIMMOBILI DECRETO BERSANI (D.L. 223/06)
A TUTTI I SIGG.RI CLIENTI LORO SEDI Agosto, 2006 IMMOBILI DECRETO BERSANI (D.L. 223/06) Il D.L. 223/06 (Decreto Bersani) ha profondamente modificato la disciplina delle cessioni e delle locazioni immobiliari
Dettagli