Fondazione Nord Est Settembre 2012
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- Giancarlo Maggio
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1 A6. LE PREVISIONI SULLA POPOLAZIONE. LA DINAMICA PER CLASSI D ETÀ SE- CONDO L IPOTESI CENTRALE : IN LEGGERA CRESCITA BAMBINI E ADOLE- SCENTI; IN FORTE CALO I TRENTENNI; IN AUMENTO SOPRATTUTTO CINQUAN- TENNI E ANZIANI Le più recenti previsioni dell Istat - rilasciate a dicembre sulla dinamica della popolazione regionale per classe d età, estese fino al 2065, utilizzano come base i dati relativi al 1 gennaio Di seguito prendiamo in considerazione, per il periodo fino al 2030, il bilancio demografico secondo lo scenario centrale, il quale rappresenta il futuro probabile sulla base dell andamento storico recente delle principali componenti demografiche (tassi di sopravvivenza, fecondità, migrazioni). La popolazione del Nord Est è prevista in progressiva crescita Come evidenziato nella scheda A5, nell ipotesi centrale - la più probabile secondo le previsioni dell Istat - la popolazione del Nord Est dovrebbe crescere continuamente fino a raggiungere quasi 8 milioni di unità all inizio del 2030, mentre a livello nazionale la popolazione dovrebbe aumentare fino a quasi 64 milioni di unità, con un incremento rispettivamente pari a +9,4% e +4,7% nell arco di poco meno di un ventennio. In termini assoluti si tratta di aumenti cospicui, pari a oltre unità per il Nord Est e a quasi 2,5 milioni di unità a livello nazionale. Si prevede un progressivo invecchiamento della popolazione: infatti il contributo dei principali aggregati di età appare ben differente nel determinare il trend della popolazione a livello locale. Bambini e ragazzi: in leggera crescita e poi calo L insieme dei bambini e ragazzi (0-14) è previsto in leggera crescita nel Nord Est fino al 2015, poi si avrà un inversione di trend con una riduzione di quasi unità tra il 2015 e il 2030, mentre a livello nazionale si dovrebbe registrare una perdita di circa unità. La diminuzione attesa è in larga parte dipendente dall omogeneizzazione dei comportamenti riproduttivi della popolazione straniera sullo standard di quella italiana. Adolescenti: in ripresa La classe degli adolescenti (15-19) dopo aver scontato il baby boom è stimata in crescita per effetto della ripresa della fecondità iniziata dopo il 2001, grazie alla maggiore fecondità delle donne straniere e ad una leggera ripresa di quella delle donne italiane. Questi effetti dovrebbero esaurirsi intorno al 2025, quando dovrebbe iniziare un ripiegamento. Tra il 2011 e il 2025 la crescita attesa è di oltre unità per il Nord Est ( a livello nazionale). Popolazione attiva giovane: in forte calo Per l aggregato costituito dalla popolazione in età lavorativa anni sia nel Nord Est che in Italia si dovrebbe assistere ad un consistente ridimensionamento. Nel Nord Est il calo è previsto in poco meno di unità e a livello nazionale di quasi 2,9 milioni di unità entro il Occorre tuttavia ricordare che si tratta delle coorti più coinvolte dalla crescita dell immigrazione dall estero; se i tassi effettivi d immigrazione saranno superiori a quelli previsti lo svuotamento di tali classi di età sarà meno intenso. Popolazione attiva matura: l onda lunga del baby boom Le coorti tra i 45 e i 64 anni dovrebbero registrare un incremento consistente da qui al 2030, pari a quasi a 270 mila di unità per il Nord Est e a 1,9 milioni per l Italia. Si tratta delle generazioni consistenti del baby boom che, invecchiando, ingrossano le coorti di arrivo. Complessivamente la popolazione attiva (15-64) rimane ancora positiva di poco più 118 mila individui nel Nord Est da qui al 2030 grazie all effetto dell immigrazione, mentre a livello nazionale si riduce di quasi un milione di unità. Over 65: destinati a non invecchiare E una classe d età destinata a crescere continuamente nei prossimi decenni fino a raggiungere la maggiore dimensione quando le numerose generazioni, i nati tra gli anni , entreranno in
2 questa fascia d età. Infatti sia nel Nord Est che in Italia dovrebbe interessare oltre un quarto della popolazione complessiva nel 2030, con un incremento assoluto rispettivamente di oltre 575 mila u- nità e di oltre 4,2 milioni di unità. E una fascia d età per la quale le previsioni sono forse più attendibili, in quanto su tale aggregato l impatto della componente più complessa da prevedere, vale a dire quella dell immigrazione dall estero, è assai modesto. Continua l invecchiamento della popolazione ed è problematico il ricambio della popolazione in età lavorativa I principali cambiamenti nella struttura della popolazione secondo l ipotesi centrale di previsione sono sintetizzabili attraverso tre indici fondamentali: a. l'indice di vecchiaia: esprime il numero di anziani (over 64) ogni 100 giovani (under 15). Nel Nord Est tale rapporto è destinato a crescere più che proporzionalmente; si dovrebbe passare da un valore di 143 di fine 2010 a 202 nel Si stimano forti differenze tra regioni: mentre nel Trentino Alto Adige si prevede che l indice di vecchiaia arrivi a 170 nel 2030, in Friuli Venezia Giulia dovrebbe salire a 247 e in Veneto essere pari a 200, al di sotto del valore che si prevede per l Italia (207); b. l'indice di ricambio: esprime il numero di persone che stanno per uscire dalla fase di vita lavorativa (60-64 anni) ogni 100 persone che stanno per entrare (15-19 anni). Nel Nord Est il valore di tale indice, che nel 2010 risulta pari a 135, si dovrebbe mantenere pressoché costante fino al 2020 per poi riprendere a crescere fino a raggiungere il valore di 167 nel Permangono le consuete differenze regionali già registrate negli anni scorsi (cfr. scheda A2), mentre in Italia si segnala una progressiva crescita dall attuale valore di 130 al valore previsto pari a 165 nel 2030; c. l'indice di dipendenza giovanile: misura quante persone giovani, in età non lavorativa, ci sono ogni 100 in età lavorativa (15-64 anni). Il carico di dipendenza giovanile si prevede quasi costante con una leggera decrescita alla fine del periodo di previsione (dal 22 del 2010 si passerà a 21 nel 2030). Per l Italia i valori e la tendenza sono simili a quanto osservato per il Nord Est; d. l'indice di dipendenza degli anziani: misura quante persone in età non lavorativa anziane (over 65) ci sono ogni 100 in età lavorativa (15-64 anni). L evoluzione dell indice evidenzia una crescita lineare fino al 2025 e poi consistente fino al 2030, dovuta all entrata della prima coorte numerosa della generazione del baby boom tra gli anziani. L indice passerà dal 31 del 2010 al 43 del 2030 sia nel Nord Est che in Italia. Fonte: Istat, Le previsioni regionali della popolazione residente 1 gennaio gennaio 2065, 28 dicembre 2011,
3 Tab. 1 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Trentino Alto Adige Trentino Alto Adige e oltre Totale Indice di vecchiaia 116,8 126,3 137,3 151,6 170,6 Indice di dipendenza giovanile 24,3 23,8 23,1 22,9 23,4 Indice di dipendenza anziani 28,4 30,1 31,8 34,7 39,9 Indice di ricambio 109,6 103,8 116,0 139,1 154,7 Tab. 2 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Bolzano Bolzano e oltre Totale Indice di vecchiaia 108,5 118,7 129,6 144,5 164,6 Indice di dipendenza giovanile 25,2 24,2 23,3 22,9 23,5 Indice di dipendenza anziani 27,3 28,8 30,2 33,1 38,6 Indice di ricambio 96,5 91,6 108,9 135,9 155,6 Tab. 3 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Trento Trento e oltre Totale Indice di vecchiaia 125,4 133,9 145,0 158,5 176,5 Indice di dipendenza giovanile 23,5 23,4 23,0 22,9 23,3 Indice di dipendenza anziani 29,5 31,3 33,3 36,3 41,2 Indice di ricambio 123,5 116,5 123,1 142,3 153,8
4 Tab. 4 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Veneto Veneto e oltre Totale Indice di vecchiaia 139,8 148,5 160,0 178,1 200,4 Indice di dipendenza giovanile 21,6 21,8 21,3 20,6 20,6 Indice di dipendenza anziani 30,2 32,4 34,1 36,6 41,3 Indice di ricambio 139,0 125,3 129,8 146,5 166,0 Tab. 5 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Friuli Venezia Giulia Friuli Venezia Giulia e oltre Totale Indice di vecchiaia 186,2 195,0 206,8 224,7 247,2 Indice di dipendenza giovanile 19,7 20,2 19,8 19,1 19,3 Indice di dipendenza anziani 36,6 39,4 41,0 43,0 47,6 Indice di ricambio 175,4 151,3 146,9 165,3 185,9 Tab. 6 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Nord Est Nord Est e oltre Totale Indice di vecchiaia 143,2 152,0 163,4 180,6 202,3 Indice di dipendenza giovanile 21,7 21,9 21,3 20,7 20,8 Indice di dipendenza anziani 31,0 33,2 34,9 37,3 42,1 Indice di ricambio 139,7 125,7 130,2 148,3 167,2
5 Tab. 7 - Previsioni struttura per età della popolazione al 1/01 - Ipotesi centrale. Italia Italia e oltre Totale Indice di vecchiaia 144,5 154,0 165,9 183,6 207,1 Indice di dipendenza giovanile 21,4 21,6 21,2 20,6 20,6 Indice di dipendenza anziani 30,9 33,3 35,2 37,9 42,6 Indice di ricambio 130,3 125,7 131,9 148,8 165,4 Graf. 1 Previsioni struttura per età della popolazione del Nord est al 1/01 Ipotesi centrale e oltre
6 Graf. 2 Previsioni struttura per età della popolazione del Nord Est al 1/01 Ipotesi centrale e oltre Graf. 3 Previsioni della popolazione del Nord Est, per anno di età
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A5. PREVISIONI ISTAT DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE: SECONDO L IPOTESI CENTRALE LA POPOLAZIONE DEL NORD EST CRESCERÀ DI OLTRE IL 9% TRA IL 2011 E IL 2030, RAGGIUNGENDO GLI 8 MILIONI DI ABITANTI Le più recenti
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