CONSORZIO PARCO DEL MOLGORA Parco Locale di Interesse Sovracomunale

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1 CONSORZIO PARCO DEL MOLGORA Parco Locale di Interesse Sovracomunale Osservazioni alla proposta di Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Monza e Brianza dicembre 2012 Premessa Le osservazioni sotto riportate hanno lo scopo di rilevare alcuni elementi di oggettivo e forte contrasto tra la gestione venatoria e la mission dei Parchi Sovracomunali di Interesse Locale riconosciuta e promossa a livello provinciale. Si rileva quindi e si motiva nei dettagli questo contrasto in premessa, declinandolo poi nello specifico delle osservazione su alcuni contenuti del Piano Faunistico Venatorio: contrasto che se non affrontato da chi ha l autorità preposta, pur nei limiti di quanto gli è consesso negli ordinamenti, determina la responsabilità di lasciare a se stessa una situazione che rischia prima o poi di avere gravi conseguenze per l incolumità dei cittadini. Nello stesso Rapporto Ambientale presentato in sede di VAS del Piano Faunistico, si rileva infatti che la forte connessione degli obiettivi del PFV con la fruizione del territorio da parte della popolazione che, se ha come scopo principale quello della fruizione venatoria sostenibile, di fatto estende i suoi effetti a tutta la popolazione. Questo elemento è enfatizzato nella provincia di Monza e della Brianza da forte connubio tra la salvaguardia dei sistemi verdi e la fruizione venatoria del territorio, che porta all uso plurimo delle stesse aree e quindi a una sinergia di effetti del loro mantenimento. Quello della fruizione e dell educazione ambientale sono elementi richiamati più volte nella Delibera di Giunta Regionale n 8/ del Criteri per l esercizio da parte delle Province della delega di funzioni in materia di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale. In passato, ora non più purtroppo per scarsità di risorse dedicate, anche le Province concedevano finanziamenti volti alla fruizione delle aree del Parco, di cui elemento essenziale sono le strade campestri che lo attraversano: tra quanto finanziato vi è stato anche specificamente la costituzione, ripristino o manutenzione di tali percorsi. Lo stesso Statuto del Parco pone tra i suoi fini quello della fruizione. Per tale motivo il Piano Particolareggiato del Parco, approvato con delibera n. 9 del 13 dicembre 2006 e adottato con variante agli strumenti urbanistici in alcuni Comuni consorziati (es. Carnate in Provincia di Monza e Brianza), individua (art. 14) ad uso pubblico una serie di percorsi su strade campestri di varia natura (comunali, consortili, vicinali, etc.), per la quale è stata prodotta e posata in opera una cartellonistica direzionale dedicata, sono state prodotte delle cartine per la cittadinanza, e sui quali a tutt oggi vengono periodicamente condotti interventi manutentivi di vario genere. Il Parco su questi percorsi organizza ogni anno una fruizione di circa 3000 studenti durante i giorni feriali ed oltre 1000 cittadini nei fine settimana; al conteggio dei fruitori bisognerebbe poi aggiungere le migliaia di cittadini, sportivi e non, che fruiscono regolarmente in maniera libera i percorsi del Parco, specialmente nei fine settimana. Tale fruizione diventa ingestibile e a forte rischio di incidenti durante il periodo di apertura della caccia, con continue segnalazioni da parte degli utenti agli sportelli del Parco. Via Mazzini 39/a Vimercate MB tel fax info@parcomolgora.it C.F

2 1 Proposta di ampliamento della superficie sottoposta a tutela Come riportato a pag. 29 della proposta di Piano in oggetto in relazione alle porzioni percentuale di Territorio Agro-Silvo-Pastorale da sottoporre a protezione, Il territorio da sottoporre a protezione per la Provincia di Monza e Brianza deve essere, compreso tra: 20% TASP (3.466,1 ha) - 30% TASP (5.199,1 ha). ; alla medesima pagina si legge che questa, pur ricadendo dunque entro i limiti di legge, risulta essere solo del 20,2% (3497,7 ha). Di questa porzione tutelata, oltre i due terzi sono situati all interno di Parchi Naturali Regionali ( ha in area a Parco Naturale Regionale). Rimane inoltre il dubbio se il calcolo della TASP sia corretto (e di conseguenza l ammontare della superficie minima da tutelare per legge); a pag. 25 della proposta di Piano nella tabella dove vengono indicate le superfici relative al' Improduttivo di origine antropica suddiviso nelle principali aree tematiche (tab. 2.2) si legge: Tipologia Superficie calcolata mediante GIS (ha) % Aree urbane edificate ,1 45,5 Sedi stradali extraurbane 1.247,9 3,1 Sedi ferroviarie extraurbane 83,5 0,2 La somma delle superfici improduttive di origine antropica è pari a ,5 ettari, diversa dalla superficie poi riportata nella successiva tabella 2.3 (pag. 26) pari a ,5 ettari, mentre dovrebbe essere coincidente poiché viene detto che non esiste superficie improduttiva di origine naturale da assommare alla precedente per ottenere la superficie improtuttiva complessiva. Questo comporta un aumento della superficie TASP che passa da ,36 ettari a ,23 ettari (pari al 51,3 % e non al 42,8 % della superficie totale). L'incremento della TASP incide sui rapporti tra TASP e aree sottoposte a tutela, in quanto la somma dei Parchi naturali, Oasi di protezione, ZRC e Fondi chiusi è pari a 3.496,7 (sempre sommando i dati riportati a pagina 29, tab 2.6 Quantificazione del TAPS), quindi la superficie sottoposta a tutela risulta in percentuale sulla TASP pari a 16,8 % e non al 20,2%, ben al di sotto dei parametri previsti dalla normativa in materia. Come si evince dalla tavola Carta degli Istituti della proposta di Piano in oggetto, nel Parco del Molgora e in quasi tutta la zona orientale della Provincia di Monza e Brianza, al di fuori del Parco Naturale dell Adda Nord, sono praticamente inesistenti le aree sottoposte a tutela, con la sola eccezione della Zona di Ripolamento e Cattura di Ornago, di cui è proposta la riduzione che passa dagli attuali 960 ha circa a 163 ha circa. Nel Parco del Molgora viene indicato unicamente il Fondo chiuso del parco della Villa Trivulzio ad Omate di Agrate Brianza (di circa 24,5 ha), che comunque non incide sulle problematicità annunciate in premessa in quanto tale di proprietà privata Le uniche Oasi di protezione per la fauna della aree proposte sono situate nella porzione occidentale della provincia e quasi tutte in un contesto fortemente urbanizzato, ambiti da cui ci pare più improbabile un irraggiamento a territori circostanti della fauna rispetto alla porzione orientale che presenta una più ridotta superficie urbanizzata ed è attraversata da corridoi ecologici di varia natura. L attuale confine del Parco Molgora in Provincia di Monza e Brianza ricade nella quasi totalità (tranne alcune porzioni lungo il Villoresi a Caponago) interamente all interno della Rete Ecologica Regionale, con elementi di primo (nei comuni di Carnate, Ronco Briantino e Usmate) e di secondo livello. Un corridoio ecologico primario della RER denominato Dorsale Verde Nord Milano attraversa la porzione di Parco del Molgora situata tra Vimercate, Carnate e Usmate Velate. I territori tra Carnate e Ronco Briantino in connessione con il Parco Naturale Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone costituiscono inoltre un Varco da mantenere e deframmentare.

3 Fig. 1 Estratto Settore 71 R.E.R. con evidenziati in rosso i confini del Parco.

4 Nel PTCP della Provincia di Monza e Brianza adottato con Deliberazione Consiliare n. 31 del 22 dicembre 2011, alla tavola 6D si evidenzia ulteriormente, nella rete verde di ricomposizione paesaggistica (art. 31 delle norme di Piano), come il Corridoio Meridiano Lambro-Adda attraversi le porzioni di Parco del Molgora poste tra Burago di Molgora, Vimercate ed Agrate Brianza. Fig. 2 Estratto della Tavola 6A della PTCP adottato dalla Provincia di Monza e Brianza; in verde la Rete di ricomposizione paesaggistica (art. 31), tratteggiate le aree a PLIS. Infine, spostandoci al confine meridionale della Provincia di Monza e Brianza, incrociamo le porzioni di Parco poste lungo il Canale Villoresi. Il Canale Villoresi è parte costituente della Rete Verde Regionale come da art. 24 della Normativa di Piano Paesaggistico Regionale vigente. A questo propostito il 14 giugno 2012 il Parco ha sottoscritto il Patto per il V arco Verde Villoresi con l Assessorato ai Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, il Consorzio Est Ticino Villoresi, le Province di Varese, Como, Lecco, Milano e Monza e Brianza, i Parchi regionali della Valle del Ticino, delle Groane, Nord Milano, della Valle del Lambro e dell'adda Nord, altri 10 Plis e la società Expo 2015 spa, al fine di creare un corridoio ecologico, paesaggistico oltre che turistico a supporto di un percorso di mobilità dolce (in larga parte già completato) tra Ticino e Adda lungo il canale stesso, di cui è in questi giorni in corso la definizione della perimetrazione, ma che sicuramente comprende tutte le aree a sud di Caponago in territorio della Provincia di Monza e Brianza e comprese nei confini del Parco del Molgora. Infine il corso stesso dei torrenti Molgora e del Molgoretta, fungono da corridoio in senso nord sud, riconosciuto a vari livelli, di collegamento tra il Parco Naturale del Curone e il Parco Agricolo Sud Milano.

5 Fig. 3 Estratto Settore 72 R.E.R. con evidenziati in rosso i confini del Parco in Provincia di Monza e Brianza; in azzurro il Canale Villoresi. Si richiede di verificare la correttezza dei dati riportati per il calcolo della TASP e se la proposta di Piano prevede di conseguenza una superficie tutelata inferiore al minimo di legge del 20% della TASP; di attuare una politica di pianificazione faunistica che innalzi la percentuale di TASP sottoposto a tutela, nei vari istituti possibili ma preferibilmente come Oasi di Protezione e ZRC, ad una percentuale prossima al 30% sull intero territorio provinciale, al fine di permettere una fruizione plurima del territorio non urbanizzato, salvaguardando le differenti utenze che godono del territorio, senza pericoli per la pubblica incolumità e garantendo al massimo la limitata componente faunistica presente; di valutare l opportunità di istituire una o più Oasi di Protezione ai sensi dell art. 17 L.R. N. 26/93 sul territorio del PLIS del Molgora, alla luce delle valenze ambientali dell area e della funzione di corridoio ecologico e paesaggistico che il suo territorio svolge, privilegiando le aree situate lungo corridoi individuati a livello regionale, in particolare il corridoio primario della R.E.R. Dorsale Verde Nord Milano e le aree della R.E.R. di secondo livello a supporto dello stesso poste tra gli abitati di Vimercate, Carnate (fraz. Passirano) e Usmate Velate (fraz. Cascina Corrada).

6 2 Appostamenti fissi di caccia Nella cartografia della proposta di Piano in oggetto Localizzazione degli Appostamenti fissi caccia sono evidenziati 5 appostamenti come evidenziato nell estratto di tavola sottostante (n. 1 in Ronco Briantino; nn. 2, 3 e 4 in Vimercate). Ci risulta che sia attivo un ulteriore appostamento in località Fornace di Carnate (nella tavola sottostante indicato con il numero 5). Fig. 4 Estratto Cartografia proposta di PFV Localizzazione degli Appostamenti fissi con evidenziati e numerati quelli presenti nel Parco del Molgora. Si rileva che tutti gli appostamenti di cui sopra sono situati lungo i percorsi individuati dal Parco o a meno di 150 metri da essi, con la linea di fuoco che interseca la direzione di passaggio dei fruitori del Parco. Essendo tali percorsi individuati dagli strumenti urbanistici locali di interesse pubblico (come già citato in premessa), l utilizzazione di tale appostamenti fissi appare dunque in contrasto con la normativa venatoria vigente (art. 43, comma 1 lettera f) L.R. del 16 agosto 1993, n. 26, in quanto l esclusione di strade poterali e interpoderali dal divieto di sparare entro i 150 m si evince valere solo per strade non di interesse pubblico, laddove invece tale specifica è stata appositamente introdotta alla lettera e) del medesimo comma 1 da lettera a) del ventunesimo comma dell art. 1 della L.R. 8 maggio 2002, n. 7 ).

7 Fig. 5 Estratto percorsi tra Carnate e Ronco Briantino individuati nel Piano Particolareggiato del Parco del Molgora con evidenziata (in rosso) localizzazione appostamenti fissi di caccia, numerati come in figura 4 (base C. T. R.). Fig. 6 Estratto percorsi tra Carnate e Vimercate individuati nel Piano Particolareggiato del Parco del Molgora con evidenziata (in rosso) localizzazione appostamenti fissi di caccia, numerati come in figura 4 (base C. T. R.). Si richiede pertanto di valutare l opportunità di chiudere tutti gli appostamenti di caccia presenti nel Parco o, in subordine, di ricollocare gli stessi ad una distanza e su una linea di tiro sicura per i fruitori del Parco.