Capiluppi Lezzi Vinci Orlando Diritto e turismo

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1 Capiluppi Lezzi Vinci Orlando Diritto e turismo 2 Edizione mista

2 I materiali digitali di questa opera e relativi aggiornamenti sono disponibili sul sito ISBN RCS Libri S.p.A. - Milano Prima edizione: febbraio 2013 Chiuso in redazione: gennaio 2013 Ristampe Stampa: Cartoedit, Città di Castello (PG) Marco Capiluppi è l autore del testo originale del modulo 1, che è stato adattato per l indirizzo turistico da Luigi Walter Lezzi. Luigi Walter Lezzi è l autore dei moduli 2 e 3. Rosa Maria Vinci Orlando è l autrice del modulo 4, che è stato adattato per l indirizzo turistico da Luigi Walter Lezzi. Hanno collaborato alla realizzazione dell opera: Coordinamento editoriale e redazionale: Marina Atteritano Progetto grafico interni: Byblos, Faenza Prestampa: APV Vaccani s.r.l., Milano Progettazione e realizzazione copertina: Studio Cappellato e Laurent s.r.l., Milano I diritti di traduzione e riproduzione, totali o parziali anche a uso interno e didattico con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana 108, Milano, autorizzazioni@clearedi.org La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto difficile evitare completamente errori e imprecisioni. L editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarli alle redazioni. Per segnalazioni o suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: Direzione Editoriale RCS Libri S.p.A. Divisione Education Via Rizzoli, n Milano, Fax L editore è presente su Internet all indirizzo: L editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani o delle illustrazioni riprodotte nel volume. L editore si scusa per i possibili errori di attribuzione e dichiara la propria disponibilità a regolarizzare. Le immagini utilizzate in questo libro non vanno interpretate come una scelta di merito da parte dell editore, né come invito all acquisto di prodotti. Le illustrazioni o riproduzioni sono state riportate a scopo esclusivamente didattico, anche nel caso in cui vengano nominate imprese o banche esistenti; sempre al solo scopo didattico sono state immaginate sia le operazioni descritte negli esempi, nelle esercitazioni svolte e negli esercizi da svolgere, sia quelle risultanti da riproduzioni di titoli di credito e di documenti commerciali e bancari; pertanto non rappresentano situazioni o rapporti reali e non indicano prezzi, tassi, valute e altre condizioni effettivamente applicati. Inoltre, i testi tratti da articoli di giornale, libri, riviste sono stati liberamente rielaborati dagli autori a fini didattici.

3 INDICE SUL LIBRO MODULO 1 L imprenditore e le società UNITÀ 1 L impresa e l azienda L imprenditore e la sua attività La parentela e l affinità L imprenditore commerciale e il suo statuto Il documento Procura institoria I poteri dei commessi L azienda e i segni distintivi L usufrutto e l affitto dell azienda In sintesi Verifica formativa MATERIALI DIGITALI Dossier di attualità L impresa e il mercato Ampliamento L impresa artigiana Documento Atto costitutivo di impresa familiare Atto di cessione di azienda Domanda per la registrazione di un marchio Approfondimento Il marchio collettivo e le denominazioni geografiche UNITÀ 2 Le imprese e la concorrenza La concorrenza sleale La concorrenza e l intervento dello Stato Le limitazioni della concorrenza Il documento Patto di non concorrenza La legislazione antimonopolistica L autorità garante della concorrenza e del mercato I consorzi I consorzi della realtà Le imprese pubbliche e le privatizzazioni I motivi della privatizzazione Il diritto degli altri La legislazione antitrust negli Stati Uniti In sintesi Verifica formativa Approfondimento La pubblicità ingannevole e comparativa L impresa sociale Documento Contratto costitutivo di consorzio Lettura Le privatizzazioni e il mercato UNITÀ 3 La società e le società di persone Il contratto di società La società semplice La responsabilità del nuovo socio e del socio uscente La società in nome collettivo La società in nome collettivo irregolare La società in accomandita semplice La società in accomandita semplice irregolare Ampliamento L associazione in partecipazione Approfondimento L origine storica e la funzione economica delle società di persone Documento Atto costitutivo di una società semplice Richiesta di dichiarazione di esclusione di un socio da una s.n.c. 3

4 INDICE SUL LIBRO Il diritto in pratica Alcune domande in tema di costituzione di una società in nome collettivo In sintesi Verifica formativa MATERIALI DIGITALI Scioglimento di una società in accomandita semplice e nomina di un liquidatore UNITÀ 4 La società per azioni La società per azioni e il rapporto sociale La società per azioni unipersonale Gli organi della società per azioni L organo di controllo nelle società quotate Le azioni e le obbligazioni L investimento in obbligazioni e azioni Le variazioni e la tutela del capitale sociale Le società controllate e collegate La contabilità della società per azioni Lo schema del bilancio sociale In sintesi Verifica formativa Ampliamento L evoluzione storica della società per azioni I controlli esterni sulla amministrazione Documento Atto costitutivo di una società per azioni Domanda di annullamento di una delibera assembleare Ricorso per riduzione del capitale sociale Sintesi del bilancio sociale di una s.p.a. UNITÀ 5 Le altre società di capitali e le società mutualistiche La società in accomandita per azioni La società in accomandita per azioni nella realtà La società a responsabilità limitata La s.r.l. unipersonale e la s.r.l. semplificata Le società mutualistiche Le categorie particolari di soci nelle cooperative In sintesi Verifica formativa Documento Atto costitutivo di una s.r.l. unipersonale Ampliamento Le modificazioni delle società di capitali Lettura La cooperazione e la globalizzazione Approfondimento I controlli sulle società cooperative Verifica di fine modulo In viaggio verso... il Regno Unito MODULO 2 L impresa turistica UNITÀ 1 Gli aspetti normativi dell impresa turistica Il codice del turismo La definizione di impresa turistica L esercizio dell impresa turistica Dossier di attualità Le imprese turistiche del terzo millennio: il codice del turismo Approfondimento La soppressione del REC La segnalazione certificata di inizio attività 4

5 INDICE SUL LIBRO Le funzioni del repertorio delle notizie economiche e amministrative Le tipologie di imprese turistiche Lettura L impresa turistica fra diritto pubblico e diritto privato In sintesi Verifica formativa MATERIALI DIGITALI Ampliamento Registro delle imprese e rivoluzione telematica UNITÀ 2 L attività ricettiva I profili normativi e le strutture dell attività ricettiva La nascita dell albergo diffuso Gli standard di qualità delle strutture ricettive Il documento Linee guida per l applicazione della normativa regionale in materia di classificazione alberghiera (Lombardia) La disciplina pubblica dell attività alberghiera Il franchising alberghiero Alberghi a misura del disabile Lettura I bed & breakfast In sintesi Verifica formativa Ampliamento Il Condo Hotel Approfondimento Tipologie di rifugi alpini Lettura Profili storici dell ospitalità Filemone e Bauci Documento Contratto di locazione di immobile adibito a uso alberghiero UNITÀ 3 Le agenzie di viaggio e turismo Le agenzie di viaggio e turismo nella legislazione Riferimenti storici e normativi sulle agenzie di viaggio L esercizio delle agenzie di viaggio Un esempio di regolamentazione regionale delle agenzie di viaggio Le garanzie patrimoniali e professionali Bando di esame di idoneità per direttore tecnico In sintesi Verifica formativa Lettura L evoluzione della vacanza dal dopoguerra a oggi Documento SCIA di un agenzia di viaggio UNITÀ 4 L agriturismo Il fenomeno agrituristico Il turismo rurale L impresa agricola e l agriturismo Glossario dei prodotti tipici L esercizio dell attività agrituristica La classificazione delle imprese agrituristiche Il pescaturismo e l ittiturismo Il rispetto delle norme comportamentali nel pescaturismo Il documento Disciplinare Agriturismo Ristorativo Ospitalità Italiana Approfondimento L agriturismo in Italia Documento Domanda di autorizzazione per attività di pescaturismo/ ittiturismo SCIA per l esercizio di attività di ittiturismo 5

6 INDICE SUL LIBRO In sintesi Verifica formativa MATERIALI DIGITALI Verifica di fine modulo In viaggio verso... l Australia MODULO 3 Il lavoro nel turismo UNITÀ 1 Il rapporto di lavoro Le fonti del diritto del lavoro L OIL Il diritto sindacale Il picchettaggio La contrattazione collettiva Le politiche per il governo del settore turistico Il rapporto di lavoro nel turismo Il documento Lettera di assunzione a tempo indeterminato La scheda professionale del lavoratore Le organizzazioni sindacali nel settore turistico Il documento Estratto dallo Statuto dell Ente Bilaterale Nazionale Unitario del settore turismo In sintesi Verifica formativa Dossier di attualità Le nuove professioni turistiche Lettura La grande mutazione del lavoro giovanile Regolamento per i procedimenti disciplinari nel settore turistico Ampliamento Le relazioni industriali in Italia Il licenziamento in Italia Approfondimento Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali Documento L inquadramento professionale nel ccnl del turismo UNITÀ 2 I contratti di lavoro speciali nel turismo Il mercato del lavoro I Centri per l impiego Il contratto di somministrazione di lavoro L appalto dei servizi e il distacco del lavoratore I contratti di lavoro intermittente, ripartito e a tempo parziale Il documento Contratto di lavoro part time misto Il contratto di apprendistato Il contratto di inserimento I contratti di lavoro a progetto e occasionale I contratti di lavoro a termine Sentenze sui contratti a termine nel turismo In sintesi Verifica formativa Lettura I servizi all impiego: pubblico e privato Ampliamento La flessibilità nel mercato del lavoro Approfondimento L apprendistato nel settore turistico Causali oggettive e soggettive del contratto di lavoro accessorio Documento Contratto a progetto UNITÀ 3 Le professioni turistiche L evoluzione normativa delle professioni turistiche Esempio di disciplina regionale Ampliamento Le sentenze della Corte costituzionale in materia di professioni turistiche 6

7 INDICE SUL LIBRO 2 Le tipologie di professioni turistiche Le professioni di qualità In sintesi Verifica formativa UNITÀ 4 Sicurezza e impresa turistica La tutela della sicurezza sul lavoro Altri documenti sulla sicurezza da custodire La tutela della riservatezza dei dati personali Le misure minime di sicurezza In sintesi Verifica formativa Verifica di fine modulo In viaggio verso... la Federazione Russa MATERIALI DIGITALI Approfondimento Il maestro di snowboard Le professioni turistiche emergenti Documento I profili delle principali professioni turistiche Approfondimento La sicurezza negli alberghi I dispositivi di protezione Ampliamento Il documento sulla valutazione dei rischi Documento L informativa sulla privacy di un agenzia di viaggi Lettura La videosorveglianza MODULO 4 Il diritto tributario nel turismo UNITÀ 1 La politica dell entrata Le entrate pubbliche Il reddito nazionale L imposta Il fiscal drag in Italia La distribuzione del carico tributario Tipi di reddito L applicazione delle imposte L accertamento induttivo Gli effetti economici dell imposta L evasione fiscale in Italia e nel turismo In sintesi Verifica formativa Dossier di attualità Turismo e tributi Approfondimento La spesa pubblica in Italia e in Europa Ampliamento Le imposte regressive Lettura L evasione e l elusione fiscale UNITÀ 2 Il sistema tributario e le imposte dirette Il sistema tributario italiano Prospettive di riforma del sistema tributario italiano Le norme tributarie e le strutture amministrative Evoluzione del sistema delle sanzioni penali L imposta sul reddito delle persone fisiche Le detrazioni per oneri Ampliamento Sintesi storica sul sistema tributario italiano Il condono fiscale Lettura La disciplina del capital gain Approfondimento I centri di assistenza fiscale Gli studi di settore 7

8 INDICE SUL LIBRO 4 Le diverse categorie di redditi L Imposta sul reddito delle società Il consolidato fiscale nazionale L accertamento delle imposte sul reddito Il redditometro La riscossione delle imposte sul reddito In sintesi Verifica formativa MATERIALI DIGITALI Documento Il modello Unico UNITÀ 3 Le imposte indirette, i tributi locali e il contenzioso tributario L Imposta sul valore aggiunto Le operazioni intracomunitarie Le altre imposte Le entrate degli enti territoriali Gli altri tributi regionali La giustizia tributaria La disciplina del giudizio di ottemperanza Lettura I dazi dell Unione europea In sintesi Verifica formativa Ampliamento L Iva nei Paesi europei Lettura La ricevuta e lo scontrino fiscale Approfondimento I regimi speciali delle agenzie turistiche e degli agriturismi L imposta sulle attività di gioco Documento Modello di ricorso alle commissioni tributarie Verifica di fine modulo In viaggio verso... il Giappone

9 Guida all uso Il corso Diritto e turismo, i cui contenuti sono conformi alle Linee guida, è stato realizzato in forma mista: presenta, accanto a una parte cartacea, una parte digitale. Il volume cartaceo è strutturato in moduli, a loro volta suddivisi in unità. MODULO 2 L impresa turistica L impresa turistica ha assunto nel tempo una precisa connotazione. Da un ambito di applicazione limitato alle sole imprese ricettive si è gradualmente passati a una definizione che abbraccia in senso lato tutte quelle attività che concorrono in modo significativo a formare l offerta turistica italiana. MATERIALI DIGITALI IL LIBRO Ogni modulo si apre con l indicazione delle unità di cui è composto, con una breve illustrazione degli argomenti trattati; l elenco delle competenze da raggiungere e l argomento del dossier di attualità che si trova on line. I CONCETTI FONDAMENTALI COMPETENZE Il secondo modulo del secondo volume ha come oggetto di studio l impresa turistica. UNITÀ 1 Gli aspetti normativi dell impresa turistica Nella prima unità dopo aver illustrato la struttura del codice del turismo individueremo il concetto di impresa turistica nella sua evoluzione normativa soffermandoci, in particolare, sulle modalità del suo esercizio e sulle tipologie di imprese turistiche presenti nelle norme in vigore. UNITÀ 2 L attività ricettiva La seconda unità vede come oggetto di studio l attività ricettiva che rappresenta il fulcro delle attività turistiche nel nostro Paese; oltre ad analizzare gli aspetti connessi all esercizio dell attività esamineremo le norme riguardanti gli standard di qualità delle strutture ricettive necessarie per garantire un servizio adeguato ai turisti. UNITÀ 3 Le agenzie di viaggio e turismo Nella terza unità l attenzione è puntata sulle agenzie di viaggio e turismo che rappresentano i soggetti che organizzano e vendono i servizi turistici: l analisi di questi soggetti consentirà allo studente di comprendere la complessità delle attività svolte dai tour operator e dai travel agent e l importanza delle tutele previste a favore dei turisti. UNITÀ 4 L agriturismo L ultima unità del modulo è dedicata a una forma di turismo rurale ossia l agriturismo che tende ad assumere un rilievo sempre maggiore insieme ad altre attività collegate come il pescaturismo e l ittiturismo: lo studente comprenderà l importanza delle leggi regionali nei settori interessati e la necessità di prevedere garanzie a favore dei turisti che si avvicinano a questa tipologia turistica. Individuare le diverse tipologie di imprese turistiche (u1) Comprendere l evoluzione normativa dell impresa turistica (u1) Cogliere il rilievo dell attività ricettiva nel settore turistico (u2) Esaminare le principali tipologie di strutture ricettive (u2) Distinguere le attività del tour operator da quelle del travel agent (u3) Riconoscere i requisiti soggettivi e oggettivi necessari per l apertura di un agenzia di viaggio (u3) Evidenziare la collocazione dell agriturismo nel sistema turistico italiano (u4) Distinguere le attività di pescaturismo da quelle di ittiturismo (u4) 3 Le UNITÀ agenzie di viaggio e turismo SUL LIBRO 1. Le agenzie di viaggio e turismo nella legislazione 2. L esercizio delle agenzie di viaggio 3. Le garanzie patrimoniali e professionali MATERIALI DIGITALI Lettura L evoluzione della vacanza dal dopoguerra a oggi Documento SCIA di un agenzia di viaggio In apertura di ogni unità vengono riportati i prerequisiti, le conoscenze e le abilità e la rubrica Dimensione Europa, con le parole chiave utilizzate nel testo e la relativa traduzione in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Prerequisiti Conoscenze Abilità Conoscere il contratto Conoscere la definizione di agenzia Individuare la differenza fra organizzatore di trasporto di viaggio e turismo e intermediario di viaggi Conoscere il contratto Conoscere la differenza fra tour Comprendere l evoluzione giuridica di pacchetto turistico operator e travel agent dell agenzia di viaggio Conoscere la definizione Conoscere le modalità regionali Distinguere le attività tipiche del tour operator di impresa turistica di apertura di un agenzia di viaggio e del travel agent Conoscere gli obblighi Conoscere le principali attività Orientarsi fra le normative regionali relative dell imprenditore commerciale svolte dalle agenzie di viaggio alle agenzie di viaggio Conoscere lo statuto Conoscere la figura del direttore Capire la rilevanza delle garanzie per il cliente dell imprenditore commerciale tecnico da parte delle agenzie di viaggio Dimensione Europa Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Agenzia di viaggio travel agency agence de voyage Reisebüro agencia de viajes Organizzatore di viaggi tour operator organisateur Reiseveranstalter organizador de viajes de voyage Intermediario di viaggi tour middle-man intermédiaire Reisevermittler, intermediario de viajes de voyage Reisemittler I contratti di lavoro speciali nel turismo UNITÀ 2 6 I contratti di lavoro a termine Il contratto di lavoro a tempo determinato IL CASO Il titolare di un agenzia di viaggi assume una giovane impiegata con un contratto di lavoro a termine per un anno senza alcuna ragione giustificativa. Trascorso il periodo di tempo previsto nel contratto il titolare dell agenzia propone la proroga per un altro anno. Può l impiegata rifiutare la proroga? Il decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, abrogando la precedente disciplina, ha stabilito i princìpi generali e i requisiti minimi per la stipulazione di contratti a termine. Le innovazioni riguardano non solo le norme di legge ma anche quelle dei contratti collettivi che avevano regolato la materia. La legge n. 92/2012 ha apportato nuove modifiche alla disciplina di questa particolare forma di contratto con l obiettivo di disincentivarlo e affermando come il contratto di lavoro a tempo indeterminato costituisce la forma comune del rapporto di lavoro. La disciplina del contratto a tempo determinato vuole migliorare la qualità del rapporto e prevenire i possibili abusi derivanti da una successione ingiustificata di contratti di lavoro a tempo determinato. Il contratto di lavoro a tempo determinato o a termine è un contratto di lavoro subordinato con il quale le parti stabiliscono, contestualmente alla costituzione del rapporto di lavoro, il termine finale di efficacia del contratto. Motivazioni Superando lo schema precedente che riteneva possibile apporre un termine solo nelle ipotesi previste tassativamente dalla legge le ragioni che giustificano il ricorso al lavoro a tempo determinato possono essere di ordine tecnico, produttivo, organizzativo oppure essere ragioni riguardare la sostituzione di lavoratori assenti. ESEMPIO Il proprietario di un albergo può assumere con contratto a tempo determinato una impiegata addetta ai servizi di segreteria in sostituzione della dipendente assente per gravidanza. Le ragioni concrete ed effettive alla base del contratto di lavoro possono essere, per esempio, l acquisizione di specifiche commesse di lavoro o la necessità di procedere a operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria, di accelerare i ritmi di produzione in vista della scadenza di un termine di consegna di una determinata commessa; tra le ragioni sostitutive rientra anche la sostituzione di lavoratori in ferie. Contratto La legge n. 92/2012 ha introdotto il contratto acausale in base al quale un datore di lavoro o acausale un utilizzatore e un lavoratore possono stipulare come primo contratto a termine un contratto privo della causa, cioè senza l apposizione di alcuna ragione giustificativa, per un periodo massimo di 12 mesi per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione. Quando avviene questa fattispecie il contratto a tempo determinato non può assolutamente essere prorogato. LA SOLUZIONE La giovane ha ragione nel rifiutare la proroga, perché, se era legittimo assumere senza motivazione un lavoratore con contratto a termine per 12 mesi, è vietato dalla legge qualsiasi tipo di proroga essendo solo possibile la trasformazione del rapporto in un contratto a tempo indeterminato. Forma La legge, inoltre, non ammette l assunzione a termine in alcuni casi particolari (per esempio, ed elementi per sostituire lavoratori in sciopero oppure nelle unità produttive in cui si siano effettuati del contratto licenziamenti collettivi di lavoratori adibiti alle stesse mansioni). 363 Ogni paragrafo si apre con l introduzione di un caso, continua con l esposizione della norma e prosegue con la soluzione del caso stesso: l utilizzo di questo metodo permette il passaggio dalla norma alla pratica. I numerosi esempi, studiati in modo da stimolare l interesse, facilitano la comprensione dei concetti. Passaporto passport passeport Pass pasaporte Visto consolare consular visa visa consulaire Visum visado Autorizzazione authorisation autorisation Zulassung autorización Abilitazione travel agent habilitation Befähigung habilitación profesional diploma Direttore tecnico tecnical director directeur technique Technischer director técnico Leiter Garanzia patrimoniale property warranty garantie patrimoniale Vermögenshaftung garantía patrimonial Garanzia professionale professional garantie Professionalitätsgarantie garantía profesional guarantee professionnelle 246 L approfondimento degli argomenti principali è afdato a una serie di rubriche: Il punto su offre un approfondimento mirato, con riferimenti alla normativa vigente e a questioni di attualità; Il diritto in pratica dà indicazioni operative a una serie di domande su problemi giuridici; Il diritto degli altri indaga su sistemi giuridici diversi dal nostro. Nelle pagine del volume trovano inoltre spazio riproduzioni di documenti e una serie di letture accompagnate da spunti per la discussione che, attraverso i pareri dei più autorevoli studiosi del diritto, mirano a stimolare un approccio critico alla materia. 9

10 Guida all uso MODULO 3 Il lavoro nel turismo IN SINTESI Professioni turistiche regolamentate Guida alpina Requisiti professionali Nuove figure professionali Maestro di sci 382 regolamentate iscrizione ad albi professioni turistiche non regolamentate pubblicistica Nel settore turistico, per le professioni di maestro di sci e di guida alpina, due leggi quadro approvate dopo la legge n. 217/1983 hanno specificato il profilo e previsto l iscrizione in appositi albi. La legge 2 gennaio 1989, n. 6 (Ordinamento della professione di guida alpina) ha stabilito i princìpi fondamentali per la legislazione regionale relativi alla professione di guida alpina nell ambito della quale ha fatto rientrare le attività: di accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia sia su ghiaccio o in escursioni in montagna; sciistiche su pista di discesa e di fondo. senza regolamentazione rappresentate da associazioni di accompagnamento di persone in ascensioni sci-alpinistiche o in escursioni sciistiche; d insegnamento delle tecniche alpinistiche e sci-alpinistiche con esclusione delle tecniche La professione si articola nei due gradi di aspirante guida e di guida alpina-maestro di alpinismo. L aspirante guida svolge le normali attività della guida, eccetto le ascensioni di maggiore impegno come definite dalla legislazione regionale, riguardo le diverse caratteristiche delle zone montuose. Le attività d insegnamento sistematico delle tecniche alpinistiche e sci-alpinistiche possono essere esercitate dall aspirante guida solo nell ambito di una scuola di alpinismo o di sci-alpinismo. Entro dieci anni dal conseguimento dell abilitazione tecnica l aspirante guida deve conseguire il grado di guida alpina-maestro di alpinismo, nel caso in cui non riesca decade dal diritto di iscrizione all albo professionale. La guida alpina deve esercitare la professione con dignità e correttezza, conformemente alle norme della deontologia professionale e, in caso d infortuni in montagna o di pericolo per alpinisti, escursionisti o sciatori devono prestare soccorso compatibilmente con il dovere di mantenere le condizioni di massima sicurezza per i propri clienti. LA SOLUZIONE La guida non ha seguito i canoni della deontologia professionale perché, prima di prestare soccorso agli alpinisti in difficoltà, non ha provveduto a mettere in condizioni di sicurezza i propri clienti che si erano affidati, pagando una tariffa, alla sua esperienza. Gli aspiranti guida e le guide alpine-maestri di alpinismo, previa frequenza di appositi corsi di formazione e superamento degli esami, possono conseguire le specializzazioni in arrampicata sportiva in roccia e ghiaccio e speleologia. La legge prevede anche la possibilità per le Regioni di formare e abilitare nuove figure professionali come l accompagnatore di media montagna e la guida vulcanologica. L accompagnatore di media montagna svolge le tipiche attività della guida alpina con esclusione dell accompagnamento nelle zone rocciose, dei ghiacciai, dei terreni innevati e di quelli che richiedono per la progressione l uso della corda, piccozza e rampone. Egli illustra alle persone accompagnate le caratteristiche dell ambiente montano percorso. La guida vulcanologica, infine, accompagna, a titolo professionale, le persone in ascensioni o escursioni su vulcani. Le leggi regionali hanno il compito di provvedere alla loro formazione. La legge 8 marzo 1991, n. 81 (legge quadro per la professione di maestro di sci) stabilisce i princìpi fondamentali per le Regioni in materia di ordinamento della professione di maestro di sci che è caratterizzato dall insegnamento professionale, anche non esclusivo, a persone singole o a gruppi di persone, delle tecniche sciistiche in tutte le loro specializzazioni, esercitate con qualsiasi attrezzo, su piste di sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuori pista ed escursioni MODULO 2 L impresa turistica Unità 4 In sintesi Fenomeno agrituristico L agriturismo è un tipo di turismo rurale caratterizzato dal fatto che l attività di ricezione e di ospitalità è svolta da un imprenditore agricolo ed è connessa all attività agricola principale. L agriturismo come attività imprenditoriale accessoria all esercizio di una delle tre attività agricole principali e come ospitalità organizzata, si diffuse verso la metà degli anni Ottanta. La crisi del comparto agricolo spinse gli agricoltori a destinare gli spazi dell azienda allo svolgimento dell attività di ricezione turistica. Fattori di successo e obiettivi I fattori che hanno contribuito al successo del fenomeno sono da ricondurre essenzialmente al tipo di offerta diretta alla valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti della campagna in grado di soddisfare una domanda turistica attenta ai temi ambientali e ai valori del territorio. L agriturismo persegue obiettivi di tipo economico (integrare il reddito degli imprenditori agricoli), ambientale (salvaguardia del territorio attraverso l ottimale utilizzazione Impresa agrituristica e agriturismo La legge di riforma considera agrituristica quell attività di ricezione e ospitalità esercitata da imprenditori agricoli, anche sotto forma di società di capitali o di persone anche associate tra loro, attraverso l utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di selvicoltura e di allevamento degli animali. Tipologia di attività La legge fornisce poi un elenco delle attività agrituristiche ma l elencazione, pur essendo molto ampia, è considerata solo esemplificativa e non esaustiva delle possibili attività che l operatore agrituristico può offrire al cliente. Esercizio dell attività agrituristica La legge quadro affida alle Regioni il compito di dettare criteri, limiti e obblighi amministrativi per lo svolgimento dell attività agrituristica. Autorizzazione all esercizio dell attività agrituristica La Corte ha abrogato la generalizzazione del principio della semplificazione amministrativa in base al quale per intraprendere un attività agrituristica è sufficiente la comunicazione al Comune dell inizio dell attività. Tali norme, pur abrogate dalla Corte, sono di fatto inserite nelle leggi delle singole Regioni che hanno adottato la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). del patrimonio naturale preservando il paesaggio rurale), socio-culturale (miglioramento dei rapporti fra città e campagna) e occupazionale (garanzia della permanenza degli agricoltori nel territorio rurale, limitando l esodo della forzalavoro più giovane con nuove opportunità di lavoro nei territori rurali). Evoluzione normativa L agriturismo è disciplinato dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96 che si pone l obiettivo di rispondere alle esigenze di un settore economico in rapido sviluppo attraverso una rivisitazione organica della disciplina. Alcune Regioni hanno impugnato la legge quadro poiché lesiva della competenza esclusiva regionale in materia di agricoltura. La Corte costituzionale con la sentenza n. 339/2007 ha parzialmente accolto il ricorso delle Regioni dichiarando costituzionalmente illegittime alcune norme per le quali ha affermato la competenza legislativa regionale. Imprenditori agrituristici Per procedere alla qualificazione delle imprese agrituristiche come imprese agricole è necessario accertare l esistenza di un collegamento organizzativo funzionale tra l attività agricola principale e le attività connesse e la finalizzazione del suo svolgimento all incremento di redditività dell azienda agricola nella logica della promozione e della valorizzazione dell agricoltura. Da un punto di vista soggettivo la legge dispone che l attività agrituristica può essere esercitata dall imprenditore agricolo, dal coniuge, dai parenti entro il terzo grado e dagli affini entro il secondo, ma può essere esercitata anche da lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, determinato e parziale. Per l esercizio dell attività è previsto il conseguimento dell abilitazione all esercizio dell attività agrituristica. Locali destinati all attività agrituristica Per esercitare l attività agrituristica sono utilizzati gli edifici o parte di essi esistenti nel fondo e non più necessari per la sua conduzione. Qualora il fondo nel quale si esercita l attività di agriturismo manchi di edifici idonei allo scopo, gli imprenditori possono essere autorizzati all esercizio dell attività nella propria abitazione. Il volume è corredato da un apparato didattico particolarmente ricco e vario, che comprende: schemi grafici, finalizzati a sintetizzare gli argomenti trattati e ad agevolarne l apprendimento da parte degli studenti; esercitazioni alla fine di ogni paragrafo, dirette a consentire una verifica immediata dei contenuti appena appresi; un percorso di sintesi, dove vengono ripresi i concetti principali affrontati nell unità; Limiti dell attività agrituristica Le Regioni hanno il compito di fissare criteri, limiti e obblighi amministrativi a cui le imprese agrituristiche devono attenersi, nel rispetto delle caratteristiche del territorio regionale. Esse devono definire i criteri per la valutazione del rapporto di connessione delle attività agrituristiche rispetto a quelle agricole. Le leggi regionali fissano anche limiti alla capacità ricettiva delle aziende agrituristiche. Modalità di esercizio dell attività agrituristica Le Regioni disciplinano la somministrazione di pasti e di bevande da parte dell impresa agrituristica al fine di qualificare le attività agrituristiche, la promozione dei prodotti agroalimentari tipici del territorio e l offerta enogastronomica. Pescaturismo e ittiturismo L applicazione della disciplina esaminata per l impresa agricola si applica, ai sensi della legge sull agriturismo, alle due nuove attività di pescaturismo e ittiturismo. Attività di pescaturismo L attività di pescaturismo prevede la possibilità di imbarcare persone che non fanno parte dell equipaggio sulle navi da pesca a scopo esclusivo turistico ricreativo. Le attività di pescaturismo sono quelle intraprese da un armatore singolo, da un impresa o da una cooperativa di nave da pesca costiera o ravvicinata. Estensione spaziale e temporale del pescaturismo Le attività connesse al pescaturismo possono essere effettuate nei giorni feriali e in quelli festivi, sia nelle ore diurne sia in quelle notturne se l imbarcazione possiede sistemazioni di alloggio adeguate. Le attività possono essere svolte nell ambito del compartimento d iscrizione e in quelle confinanti durante l intero anno solare se le condizioni metereologiche sono favorevoli. Norme di comportamento Sulle imbarcazioni è consentito l imbarco di minori di anni quattordici se accompagnati da persone maggiorenni. I passeggeri devono essere ricondotti nel porto di partenza o, in caso di necessità, in un porto del compartimento. Gli armatori delle unità devono rispettare le norme di comportamento in base alle quali devono tenersi a debita distanza gli uni dagli altri, in conformità del tipo di attrezzo impiegato, secondo le consuetudini locali. L agriturismo UNITÀ 4 Norme igienico-sanitarie Al fine di tutelare i turisti che decidono di utilizzare questa particolare forma di tipologia ricettiva è necessario che gli immobili e le attrezzature che sono utilizzati dalle imprese agrituristiche posseggano precisi requisiti igienico-sanitari. In ogni caso le imprese agrituristiche devono osservare le norme per garantire la sicurezza e la salubrità nella produzione, preparazione, confezionamento e somministrazione di alimenti e bevande. Esercizio del pescaturismo L autorizzazione all esercizio dell attività di pescaturismo deve essere richiesta al capo del compartimento marittimo del luogo dove è iscritta la nave. L autorizzazione è rilasciata sulla base degli accertamenti di sicurezza eseguiti anche con l ausilio degli uffici marittimi dipendenti e della prova pratica di stabilità effettuata dal Registro navale italiano. Nel rilascio dell autorizzazione il capo del dipartimento determina il numero massimo delle persone imbarcabili che non possono superare le 12 unità. Attività di ittiturismo L ittiturismo è l esercizio, in rapporto di connessione con l attività di pesca professionale marittima, di forme di ospitalità riconducibili all ospitalità, alla ristorazione, all erogazione di servizi ricreativi e culturali, finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e delle risorse della pesca e dell acquacoltura. Requisiti di connessione Il rapporto di connessione è presente al verificarsi di due requisiti: soggettivo e oggettivo. Il requisito soggettivo si ha quando l attività d ittiturismo è esercitata dallo stesso soggetto esercente l attività di pesca, in qualità di imprenditore ittico. Per soddisfare il requisito oggettivo occorre che l attività di ittiturismo sia svolta in modo non prevalente rispetto all attività di pesca e che si utilizzino in modo prevalente i prodotti derivanti dalla propria attività di pesca. Locali e ambienti I locali, gli ambienti e gli spazi aperti adibiti ad attività ittituristiche devono rientrare nella disponibilità dell imprenditore a titolo di proprietà, affitto o forme similari. I locali, gli ambienti e gli spazi aperti devono possedere i requisiti igienico-sanitari previsti dalle norme. IN SINTESI VERIFICA IMMEDIATA 2 Attività agrituristiche L impresa agricola e l agriturismo IL CASO Giovanni coinvolgendo nella stessa la moglie e due cugini costituisce un impresa familiare, per iniziare un attività agrituristica. Giovanni opera in maniera corretta? L agriturismo UNITÀ 4 Indica con una crocetta se l affermazione è vera o falsa e, se è falsa, motiva brevemente la scelta sul quaderno. 1. Il turismo rurale è una tipologia di agriturismo. V F 2. L attività agrituristica è svolta da un imprenditore commerciale. V F 3. Il fenomeno agrituristico è nato in Italia e precisamente in Toscana. V F 4. L agriturismo ha avuto un notevole sviluppo a partire dalla metà degli anni Ottanta. V F 5. L agriturismo persegue obiettivi di incremento dei profitti degli imprenditori. V F 6. L agriturismo è disciplinato a livello statale dalle legge n. 730/1985. V F 7. La legge n. 96/2006 tende ad attuare i princìpi contenuti nella Costituzione. V F 8. L agriturismo è caratterizzato dal legame con l attività agricola. V F 9. La legge n. 96/2006 si pone l obiettivo di favorire la multifunzionalità in agricoltura. V F 10. La sentenza n. 339/2007 ha ritenuto pienamente costituzionale la legge n. 96/2006. V F Glossario dei prodotti tipici La legge di riforma considera agrituristica quella attività di ricezione e ospitalità esercitata da imprenditori agricoli (così come definiti dall art c.c.), anche sotto forma di società di capitali o di persone anche associate tra loro, attraverso l utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di selvicoltura e di allevamento degli animali. La legge fornisce poi un elenco delle attività agrituristiche consistenti in: dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta dei campeggiatori; somministrare pasti o bevande in prevalenza prodotti dall impresa agricola o da imprese agricole della zona. Fra le bevande sono comprese anche quelle alcoliche e superalcoliche con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG o compresi fra l elenco predisposto su scala nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Cibi e bevande di propria produzione sono considerati quelli prodotti, lavorati e trasformati nell azienda agricola e anche quelli ricavati da materie prime dell azienda ma ottenuti mediante lavorazioni esterne; organizzare degustazioni di prodotti aziendali compresa la mescita dei vini; organizzare, anche all esterno degli ambienti dell impresa, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e d ippoturismo, stipulando, se necessario, convenzioni con gli enti locali finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale. L elencazione che viene compiuta, pur essendo molto ampia, è considerata solo esemplificativa e non esaustiva delle possibili attività che l operatore agrituristico può offrire al cliente. esercizi di verifica alla fine di ogni unità (test a scelta multipla, vero/ falso, completamento, scelta dei termini, trova l errore, definizioni, correlazioni e soluzione di brevi casi), che rappresentano un valido strumento per la valutazione sia personale sia collettiva Al termine di ogni modulo, inoltre, viene proposta una Verifica di fine modulo, articolata in esercizi a scelta multipla, domande aperte a risposta singola, trattazione sintetica di argomenti e problemi a soluzione rapida. VERIFICA DI FINE MODULO MODULO 2 L impresa turistica Modulo 2 Verifica di fine modulo 1 RISPOSTE MULTIPLE Indica la risposta che ritieni esatta. 1. Il codice del turismo si pone l obiettivo principale di: 6. Il sistema di classificazione a stelle si basa: a riordinare la materia turistica a sulla autocertificazione b tutelare l operatore turistico b sulla qualità dei servizi igienici c riformare il settore c sulle decisioni di una commissione d dare maggiore potere alle Regioni d sui requisiti posseduti e incrementare il turismo outgoing e sul numero dei dipendenti 2. Secondo la legge n. 217/1983 si potevano considerare 7. Quale fra queste attività non è svolta dalle agenzie imprese turistiche: di viaggio: a agenzie di viaggio, strutture ricettive e annessi a informazione e assistenza ai clienti servizi turistici b rilascio e pagamento di assegni turistici b agenzie di viaggio c prenotazione di biglietti per ferie c strutture ricettive e agenzie di viaggio d raccolta di adesioni per crociere d strutture ricettive e operazioni di finanziamento e strutture ricettive e annessi servizi turistici 8. Come si possono verificare denominazioni di agenzie 3. Le attività delle imprese turistiche senza scopo di lucro di viaggio già esistenti: possono essere rivolte: a mediante il registro delle imprese a gratuitamente solo agli associati b mediante le rilevazioni dell ISTAT b agli associati e agli appartenenti ad associazioni c mediante il REA straniere d mediante gli albi regionali c a tutti e mediante gli albi provinciali d agli associati e ai minorenni e agli associati e ai disabili non associati 9. L agriturismo è un tipo di turismo: a accessibile 4. Le tipologie di imprese turistiche sono individuate: b rurale a dalla Costituzione c all aria aperta b dalla legge n. 135/2001 d sociale c dal d.p.c.m. 13 settembre 2002 e giovanile d dalla legge n. 217/1983 e dal codice del turismo 10. Per esercitare l attività agrituristica occorre avere: a l abilitazione 5. Le leggi regionali classificano le strutture ricettive in: b un titolo di studio specifico a esercizi alberghieri ed esercizi del turismo sociale c la disponibilità finanziaria b esercizi alberghieri ed esercizi all aria aperta d capacità culinarie c esercizi extralberghieri ed esercizi paralberghieri e esperienza nel settore d esercizi alberghieri ed esercizi paralberghieri e esercizi alberghieri ed esercizi extralberghieri VERIFICA FORMATIVA MODULO 3 Il lavoro nel turismo Unità 4 Verifica formativa 1 RISPOSTE MULTIPLE Segna con una crocetta la risposta esatta. 1. La fonte normativa che prevede il risarcimento per i danni causati alla salute del lavoratore è: a lo Statuto dei lavoratori b il codice penale c la Costituzione d il codice civile e il codice di procedura civile 2. Per essere nominato medico competente occorre essere: 2 a laureato in medicina b specializzato in psicologia c docente in clinica del lavoro d dirigente dell Asl e specializzato in chirurgia 3. Non spetta al lavoratore: a intervenire in caso di urgenza per eliminare VERO / FALSO Indica con una crocetta se l affermazione è vera o falsa e, se è falsa, motiva brevemente la scelta. 1. I lavoratori a progetto sono esclusi dalla tutela relativa alla sicurezza sul posto di lavoro. V F 2. Il documento di valutazione dei rischi è contestuale al processo della loro valutazione. V F 3. Il medico competente è obbligato a sottoporre a visita medica il lavoratore quando costui cambia mansione. V F 4. Il titolare deve comunicare al Garante i dati sensibili registrati in banche dati a fini di selezione del personale per conto terzi. V F 5. La mancata predisposizione delle misure minime di sicurezza configura una responsabilità amministrativa. V F 3 condizioni di pericolo b sottoporsi alle visite sanitarie c avere cura delle attrezzature di lavoro d informare il medico competente sui rischi connessi ai processi produttivi e sottoporsi ai programmi di formazione 4. In caso di scelta di un responsabile inidoneo, il titolare del trattamento: a non ha alcuna responsabilità b ha responsabilità penale c ha responsabilità civile e penale d è responsabile per culpa in eligendo e ha responsabilità oggettiva 5. Tra i dati previsti dal codice della privacy non sono previsti: a dati identificativi b dati sportivi c dati giudiziari d dati sensibili e dati anonimi COMPLETAMENTO Completa le frasi con il termine o con i termini mancanti. in caso di infortuni sul lavoro 2. Il documento valutazione dei rischi deve essere o rende inservibili apparecchi dei rischi. 1. Chi è punito con la reclusione o con la multa. redatto il processo di 3. Il medico competente è obbligatorio quando sono presenti lavoratori o si effettuano particolari 4. Il codice della privacy si basa sui princìpi di, e proporzionalità. 5. I dati giudiziari rivelano i provvedimenti in materia di giudiziale

11 IN VIAGGIO VERSO... la FEDERAZIONE RUSSA MODULO 3 MODULO 3 DOCUMENTI PER L ACCESSO tivo del viaggio. Tale registrazione è effettuata a cura della persona fisica o giuridica russa che ha invitato il cittadino straniero, indicata nel visto alla penultima riga. Passaporto Il passaporto è necessario, con validità residua di almeno Essa consiste in una notifica all Ufficio UFMS (Servizio Federale Immigrazione) che rilascia un talloncino di avve- 6 mesi al momento dell arrivo nel Paese. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso costituisce la prova dell avvenuta registrazione. È consinuta registrazione. Durante il soggiorno, il talloncino l Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o gliabile che il cittadino straniero invitato conservi con sé presso il proprio Agente di viaggio. È bene richiamare il talloncino per mostrarlo ad eventuali controlli. Il talloncino servirà infine alla stessa persona fisica/giuridica invi- l attenzione sul fatto che i passaporti devono essere sempre tenuti in ottime condizioni al fine di non rischiare che tante per notificare la partenza dell ospite straniero. le autorità russe facciano rilievi che potrebbero comportare il rifiuto di ingresso nel Paese. giorni e notificarne la partenza entro 2 giorni (giorni la- L invitante deve registrare l arrivo dello straniero entro 7 vorativi). Sono previste nei confronti dei soggetti russi Visto d ingresso che invitano lo straniero ammende di importo elevato per omessa registrazione di arrivo o notifica di partenza. Il visto d ingresso obbligatorio (si raccomanda vivamente Per gli stranieri, la mancata registrazione e l omessa notifica di partenza possono comportare problemi sia al mo- di non arrivare in Russia sprovvisti di visto poiché in loco è impossibile regolarizzare la propria posizione nei confronti delle Autorità locali, con conseguente respingimento della partenza che all atto di un eventuale successivo reingresso in Russia. Si consiglia di controllare che la mento alla frontiera e ritorno in Italia a proprie spese e data del volo di rientro in Italia sia fissata entro il periodo previo pagamento di una forte multa). All ingresso nel di validità del visto. Ottenere una proroga del visto o un Paese si deve compilare la Carta di Immigrazione, che è visto di uscita dal Paese è complesso e comunque, oltre stata consegnata durante il viaggio o disponibile in aeroporto, conservandone la ricevuta durante tutto il sog- al pagamento di una multa, non può estendersi oltre i 3 giorni. In tal caso occorre comunque avvisare il Consolato giorno. generale, che rilascia una nota verbale per appoggiare la Per il rilascio e informazioni specifiche sui vari tipi di visto, richiesta di prolungamento del visto. Per tali richieste rivolgersi direttamente agli Uffici diplomatico-consolari sono competenti gli uffici territoriali del Ministero degli russi presenti in Italia. Prima di ottenere il visto d ingresso, Esteri Russo. Vi sono punti consolari russi nei principali si consiglia di verificare lo stato d uso del passaporto, poiché aeroporti russi. le Autorità di frontiera possono negare l ingresso del Paese ai possessori di passaporti eccessivamente deteriorati. Formalità valutarie e doganali Portare sempre con sé il passaporto e il visto d ingresso. Entro i primi 7 giorni lavorativi della permanenza in Russia, il passaporto deve essere vidimato dall Ufficio del merci o valuta estera da dichiarare dovrà compilare il mo- Al momento dell arrivo in Russia, il passeggero che abbia Servizio Federale di Immigrazione (UFMS, nuova denominazione del tradizionale OVIR), in base alla nuova procevando l esemplare che sarà vistato per poter regolardulo di dichiarazione doganale in duplice copia, conserdura di registrazione degli stranieri, in vigore dal 14 febbraio Essa si applica a tutti i cittadini stranieri che si consegnata agli addetti al canale rosso della dogana. mente uscire dal Paese. La dichiarazione deve essere recano temporaneamente in Russia, quale che sia il mo- Sono da dichiarare, oltre al possesso di valuta estera in misura superiore a USD, oggetti preziosi, apparecchiature da ripresa professionali, oggetti d arte. L acquisto in Russia di articoli di valore dà luogo al rilascio di una ricevuta, da conservare ed esibire all uscita. Se si acquistano quadri, oggetti d arte di valore (ciò vale in particolare per le icone) occorre farsi rilasciare un autorizzazione all esportazione da parte del Ministero della cultura; senza la prescritta autorizzazione il bene è suscettibile di sequestro, e si può incorrere in ulteriori conseguenze (multa, arresto, detenzione, processo). L importazione di armi militari e di munizioni è vietata. Un fucile da caccia può essere importato a condizione che sia accompagnato dall attestazione di una partita di caccia organizzata da un agenzia di viaggi ufficiale. In materia valutaria le disposizioni locali impongono l obbligo di dichiarare sul modulo doganale al momento dell ingresso in Russia il possesso di valuta estera (qualora superi l ammontare di dollari statunitensi), indicando esattamente la valuta che si porta con sé. Il cambio di valuta si effettua presso le banche o presso gli uffici di cambio autorizzati. È opportuno conservare le ricevute del cambio effettuato nel caso di eventuali controlli di polizia. Le più diffuse carte di credito sono ormai accettate in quasi tutti gli esercizi commerciali dei centri urbani della Russia. La copia della dichiarazione doganale d ingresso con l indicazione della valuta importata, debitamente timbrato, va conservato con cura. All uscita dal Paese esso va presentato, su richiesta, alle autorità di frontiera russe. Il visitatore che all uscita dalla Russia porti con sé somme superiori a quelle dichiarate all ingresso è assolutamente tenuto a fornire la documentazione comprovante la provenienza delle somme in eccesso. In mancanza di documentazione giustificativa è previsto il sequestro del denaro e, a seconda dell entità delle somme sequestrate, l arresto per violazione delle norme in materia valutaria. Esportazione di articoli soggetti a limitazioni Alcuni beni sono soggetti a limitazione tra i quali si annoverano oggetti d arte e d antiquariato (salvo il permesso del Ministero della Cultura e dietro pagamento di una tassa); metalli preziosi e pellicce (salvo che detti articoli, dichiarati all arrivo, siano di proprietà del visitatore); caviale (si possono esportare fino a 250 grammi per persona). Animali domestici: per poter entrare nel Paese, cani e gatti devono essere accompagnati da un certificato veterinario ufficiale di buona salute, ove si dichiari l assenza di malattie contagiose, rilasciato non più di 10 giorni prima dell arrivo in Russia. Parimenti l importazione di altre specie di animali, uccelli o pesci è soggetta alla richiesta di un certificato veterinario ufficiale. L importazione di colombi è vietata. SICUREZZA Per quanto concerne la situazione della sicurezza in generale, le Autorità locali mantengono un attenta vigilanza, in particolare presso le stazioni della rete dei trasporti pubblici, soprattutto a seguito degli attentati terroristici verificatisi nella città di Mosca nel 2010 e Gli altri luoghi di assembramento, in particolare i sempre più numerosi ed affollati centri commerciali al coperto, sono normalmente sorvegliati da compagnie private. L utenza delle metropolitane e delle ferrovie è costantemente sensibilizzata, mediante frequenti annunci, ai rischi di natura terroristica ed è invitata ad informare le Autorità dell ordine pubblico su comportamenti ed oggetti sospetti. Quanto agli spostamenti in automobile, la Polizia Stradale russa presidia permanentemente le strade urbane ed extraurbane ed è molto assidua nel contestare infrazioni, Guida all uso La rubrica In viaggio verso..., inserita alla fne di ogni modulo, consente allo studente di acquisire informazioni di carattere generale relative a documenti per accesso, sicurezza, zone a rischio, sanità, guida e patente di ogni Stato virtualmente visitato perseguendo così l obiettivo, previsto dalle linee guida, di stimolare la sensibilità e l interesse per l intercultura. 418 Avvertenze e abbreviazioni Per una migliore lettura, accenniamo brevemente ad alcuni accorgimenti usati nella preparazione del testo, nonché alle abbreviazioni delle voci più ricorrenti utilizzate. È stato sempre omesso il riferimento al codice civile, pertanto ogniqualvolta non sia citata la fonte di un articolo, esso si intende del codice civile. Quando vengono citate più fonti relative a una norma è stato utilizzato il punto e virgola per diferenziare una fonte da un altra. Il trattino posto fra due articoli indica che si fa riferimento a tutti quelli contenuti fra di essi; la virgola, al contrario, indica che si intendono solo quelli citati. I commi sono indicati con il relativo numero a esponente dell articolo. art./artt. = articolo/articoli disp. prel. = disposizioni sulla legge c.c. = codice civile in generale (preliminari Cost. = Costituzione della al codice civile) Repubblica italiana d.l. = decreto legge cod. cons. = codice del consumo (d.lg. n. 206/2005) cod. nav. = codice della navigazione cod. tur. = codice del turismo (d.lg. n. 79/2011) c.p. = codice penale c.p.c. = codice di procedura civile c.p.p. = codice di procedura penale disp. att. = e trans. = disposizioni per l attuazione = del codice civile e disposizioni transitorie MATERIALI DIGITALI d.lg. d.p.r. = decreto legislativo = decreto del Presidente della Repubblica l. = legge l. cost. = legge costituzionale r.d. = regio decreto s./ss. = seguente/seguenti t.u. = testo unico La parte on line del volume comprende: dossier di attualità, testi di approfondimento, ampliamenti, letture e documenti; esercizi in autovalutazione; sintesi audio in formato.mp3; un glossario che raccoglie i termini della rubrica in cinque lingue Dimensione Europa; i testi di alcuni tra i più importanti provvedimenti legislativi; un glossario giuridico; gli aggiornamenti che si renderanno necessari per tenere il corso al passo con l evoluzione legislativa. 11

12 MODULO 1 L imprenditore e le società I CONCETTI FONDAMENTALI Il primo modulo del secondo volume ha come oggetto lo studio dell impresa e delle società. UNITÀ 1 L impresa e l azienda Nella prima unità, dopo avere definito il concetto giuridico dell imprenditore, ci soffermeremo su alcuni tipi di impresa (l impresa agricola, la piccola impresa e l impresa cosiddetta familiare) e, in particolare, sulla disciplina giuridica dell imprenditore commerciale; in seguito studieremo dal punto di vista giuridico l azienda, con riferimento sia al suo trasferimento sia ai segni distintivi (ditta, insegna e marchio) che la contraddistinguono rispetto alle altre imprese. UNITÀ 2 Le imprese e la concorrenza Nella seconda unità del modulo considereremo l attività di un impresa in relazione alla concorrenza con le altre imprese, sotto l aspetto sia della repressione degli atti di concorrenza sleale sia della normativa nazionale e comunitaria diretta a tutelare la libertà della concorrenza. L ultimo paragrafo dell unità affronta il problema, sempre di attualità, della privatizzazione delle imprese pubbliche. UNITÀ 3 La società e le società di persone Nella terza unità, dopo avere esaminato la definizione normativa del contratto di società e le principali classificazioni delle società, affronteremo lo studio della disciplina legale delle società di persone (società semplice, società in nome collettivo e società in accomandita per azioni), evidenziandone le analogie e le differenze per quanto riguarda la costituzione della società e il regime di pubblicità, i conferimenti dei soci, l amministrazione e la rappresentanza della società, la responsabilità della società e dei soci e le cause di scioglimento della società e del rapporto di un singolo socio. UNITÀ 4 La società per azioni La quarta unità ha come oggetto la società per azioni, che costituisce dal punto di vista economico la forma più importante di esercizio in comune di una attività economica; nel corso dell unità studieremo come si costituisce la società, quali sono la composizione e le funzioni dei diversi organi sociali (assemblea, amministratori e organo di controllo), in che modo la società può finanziarsi mediante la emissione di azioni e obbligazioni, quali norme regolano l aumento del capitale e la riduzione del capitale di una società per azioni, quali sono le regole in materia di scritture contabili e di bilancio di esercizio e consolidato della società; l ultimo paragrafo è dedicato al nuovo strumento di rendicontazione sociale costituito dal bilancio sociale e ambientale. UNITÀ 5 Le altre società di capitali Nella quinta unità del modulo studieremo la disciplina della società in accomandita per azioni e della società a responsabilità limitata, evidenziandone gli aspetti comuni e le differenze rispetto alla disciplina della società per azioni.

13 Nell epoca attuale l impresa di tipo collettivo è prevalente rispetto a quella individuale, soprattutto per le attività di medie e grandi dimensioni, in quanto consente l unione di più forze e il frazionamento del rischio economico tra coloro che vi partecipano. MATERIALI DIGITALI COMPETENZE Individuare nei casi concreti gli elementi della nozione giuridica dell imprenditore (u1) Riconoscere i diversi tipi di imprenditori (u1) Applicare le norme in materia di contabilità e pubblicità legale degli imprenditori commerciali (u1) Distinguere gli effetti legali derivanti dal trasferimento di una azienda (u1) Esaminare la funzione economica e la disciplina giuridica dei segni distintivi (u1) Valutare i comportamenti delle imprese in base alle norme sulla concorrenza sleale e antitrust (u2) Individuare l importanza delle società come soggetto economico e giuridico (u3) Operare un confronto tra i diversi tipi di società di persone (u3) Confrontare la disciplina delle società di persone regolari e di quelle irregolari (u3) Identificare la disciplina comune e quella specifica dei diversi tipi di società di persone (u3) Confrontare la responsabilità per i debiti sociali dei soci nei diversi tipi di società di persone (u3) Individuare le modalità di costituzione della società per azioni (u4) Riconoscere il sistema e le modalità di governance di una società per azioni (u4) Distinguere la funzione economica delle azioni e delle obbligazioni di una società (u4) Comprendere la struttura e la funzione del bilancio di una società (u4) Cogliere l importanza del bilancio sociale e ambientale di una società (u4) Individuare i caratteri distintivi delle altre società di capitali rispetto alle società per azioni (u5) Identificare e inquadrare una società in base ai criteri studiati (u5)

14 1 L impresa e l azienda UNITÀ Prerequisiti SUL LIBRO Consultare e utilizzare il codice civile Conoscere le relazioni tra il codice civile e le leggi speciali Distinguere il diritto pubblico dal diritto privato e, nell ambito del diritto privato, il diritto civile dal diritto commerciale Ricercare e individuare nel codice civile le norme giuridiche relative al diritto commerciale Identificare i rapporti giuridici all interno di una famiglia 1. L imprenditore e la sua attività 2. L imprenditore commerciale e il suo statuto 3. L azienda e i segni distintivi Conoscenze La definizione dell imprenditore nel codice civile La nozione e la disciplina giuridica del piccolo imprenditore, dell imprenditore agricolo e dell impresa familiare Lo statuto dell imprenditore commerciale L azienda e l avviamento La forma e gli effetti del trasferimento dell azienda La funzione e la disciplina giuridica della ditta, dell insegna e del marchio MATERIALI DIGITALI Ampliamento L impresa artigiana Documento Atto costitutivo di impresa familiare Atto di cessione di azienda Domanda per la registrazione di un marchio Approfondimento Il marchio collettivo e le denominazioni geografiche Abilità Descrivere gli elementi distintivi della nozione giuridica dell imprenditore Distinguere i diversi tipi di imprenditore e la relativa disciplina giuridica Comprendere la funzione e il contenuto dello statuto dell imprenditore commerciale Definire la nozione e gli elementi costitutivi di un azienda Descrivere la forma e gli effetti giuridici del trasferimento di un azienda Esporre la tutela giuridica dei segni distintivi dell impresa Dimensione Europa Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Impresa enterprise entreprise Unternehmen empresa Imprenditore entrepeneur entrepreneur Unternehmer empresario Imprenditore agricolo agricultural entrepeneur, farmer entrepreneur agricole, agriculteur Landwirtschaftlicher Unternehmer empresario agricola, agricultor Impresa familiare family enterprise entreprise familiale Familienunternehmen empresa familiar Imprenditore commerciale commercial entrepeneur, merchant, trader entrepreneur commercial, commerçant Handelsunternehmer empresario mercantil, comerciante Scritture contabili accounting books, records documents, registres comptables Rechnungsunterlagen documentos, registros contables Registro delle imprese business register, register of companies registre du commerce et des sociétés Handelsregister registro mercantil Azienda establishment, concern, business éntreprise Betrieb negocio Ditta trade name, firm nom commercial de l entreprise Firma nombre commercial Marchio trademark marque Marke marca 14

15 L impresa e l azienda UNITÀ 1 1 L imprenditore e la sua attività IL CASO Un associazione di beneficienza organizza, con il contributo degli associati, un servizio di trasporto gratuito per persone disabili. L associazione è qualificabile giuridicamente come un im pren ditore? L imprenditore è definito dall articolo 2082 del codice civile. Imprenditore È imprenditore colui che esercita professionalmente un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi. Dalla definizione normativa risulta che i requisiti o caratteri che concorrono a qualificare giuridicamente un attività di impresa, e quindi indirettamente anche l imprenditore, sono: la professionalità; l economicità; l organizzazione; la produzione o scambio di beni o di servizi. Attività professionale Attività economica In primo luogo l attività di un imprenditore deve essere professionale, nel senso che deve es sere esercitata dal suo titolare in modo abituale e sistematico, cioè non occasionale o saltuario, anche se non necessariamente in modo continuativo o senza interruzioni. ESEMPIO Sono attività imprenditoriali anche le attività a carattere stagionale (come la gestione di impianti sciistici oppure di stabilimenti balneari o termali, la vendita al pubblico di caldarroste o di co comeri ecc.) e, più in generale, tutte le attività che, per la loro stessa natura, si svolgono sol tanto in alcuni periodi dell anno o a intervalli di tempo (per esempio la preparazione di luminarie in occasione di festività, la gestione di un posto di ristoro in uno stadio alla domenica ecc.). È da notare che l attività di produzione o di scambio di beni o di servizi non deve essere necessariamente un attività esclusiva o principale, perché l imprenditore può svolgere anche un altra at tività o ricavare in prevalenza il suo reddito da un altra attività. ESEMPIO È un imprenditore anche il libero professionista o l impiegato che, nel tempo libero, gesti sce un negozio o svolge l attività di agente di commercio. In secondo luogo l attività di un imprenditore deve essere economica, in quanto deve essere idonea a coprire i costi di produzione con i ricavi delle vendite e a ricostituire in questo modo, al termine del processo produttivo, il capitale che è stato investito nell impresa. LA SOLUZIONE L associazione non dà luogo a un impresa, in quanto sostiene dei costi ma non ot tiene dei ricavi dalla gestione del servizio di trasporto e, quindi, opera sempre in perdita. Impresa e scopo di lucro Attività organizzata Di regola un imprenditore esercita un attività di produzione o di scambio con uno scopo di lu cro, in quanto mira a ottenere dei ricavi superiori ai costi, ma sono imprenditori anche alcuni soggetti (come le associazioni, le imprese pubbliche e le società mutualistiche) che svolgono un attività di produzione o di scambio con uno scopo soltanto economico di copertura dei costi. ESEMPIO È un impresa anche una cooperativa edilizia che costruisce immobili e non li vende sul mercato, ma li assegna ai soci a un prezzo tale da coprire soltanto i costi di produzione. In terzo luogo l attività di un imprenditore deve essere organizzata, cioè richiede una organizzazione di elementi personali (i lavoratori dipendenti e i collaboratori autonomi) e reali (il ca pitale); secondo l opinione prevalente però un imprenditore può non avere una organizzazione personale, in quanto può svolgere la sua attività anche senza dipendenti o collaboratori, mentre deve avere sempre una organizzazione reale, sia pure limitata. 15

16 MoDUlo 1 L imprenditore e le società ESEMPIO È un imprenditore un idraulico che effettua personalmente piccole riparazioni a domici lio dei clienti, senza avere dipendenti e utilizzando soltanto gli attrezzi del mestiere. Attività produttiva Destinazione allo scambio autoconsumo (da autòs, da se stesso, e consumo): utilizzazione di prodotti per le esigenze per sonali e familiari dello stesso produttore. Infine l attività svolta da un imprenditore deve essere un attività produttiva, o almeno prevalentemente produttiva, cioè deve essere diretta alla produzione o allo scambio di beni o di servizi. ESEMPIO Non è un imprenditore chi si dedica alla cura di animali domestici o alla collezione di opere d arte, mentre è un imprenditore chi alleva e vende dei cani o chi rivende dei mobili. L attività di un imprenditore infatti deve essere destinata a soddisfare i bisogni di altre persone (i consumatori e gli utenti) e richiede sempre uno scambio in senso economico: non dà luogo a una vera e propria impresa, pertanto, un attività di produzione di beni o di servizi per conto proprio, cioè destinata soltanto all autoconsumo individuale o familiare di una persona. ESEMPIO È un imprenditore chi coltiva un terreno e vende in tutto o in parte i prodotti ottenuti dalla coltivazione, mentre non lo è chi coltiva un orto per soddisfare i propri bisogni alimentari; non è un im prenditore chi costruisce una casa per abitarvi, mentre lo è un costruttore edile. professionalità attività abituale o ripetuta (non in modo saltuario o occasionale) imprenditore economicità attività non in perdita (almeno copertura dei costi con i ricavi) organizzazione attività organizzata (fattori personali e reali) produzione o scambio di beni o di servizi attività destinata al mercato (soddisfazione di bisogni altrui) Attività imprenditoriali Secondo la legge, in sintesi, danno luogo all esercizio di un impresa le attività di: produzione e scambio di beni (imprese agricole, industriali ecc.); produzione e scambio di servizi (imprese di trasporto, bancarie, assicurative ecc.); scambio di beni (imprese mercantili o commerciali in senso stretto); scambio di servizi (imprese o agenzie di somministrazione di lavoro). attività di impresa produzione e scambio di beni produzione e scambio di servizi scambio di beni scambio di servizi Esercizio di fatto dell impresa È da notare che dal punto di vista giuridico una persona è considerata un imprenditore quando esercita di fatto un attività d impresa e quindi, salvo l applicazione delle sanzioni previste dalla legge, è irrilevante l eventuale mancanza delle autorizzazioni o licenze amministrative richieste per alcune attività o l esistenza di una situazione di incompatibilità con l esercizio dell impresa. 16

17 L impresa e l azienda UNITÀ 1 ESEMPIO Sono considerati imprenditori anche una società che inizia la gestione di un ipermercato prima del rilascio di un autorizzazione e un insegnante che gestisce un esercizio commerciale in com patibile con le sue funzioni di pubblico dipendente. Il piccolo imprenditore IL CASO Un commerciante acquista e rivende dei tappeti on line, senza avere dipendenti ma inve stendo nella sua attività un centinaio di migliaia di euro. Il commerciante può essere considerato un pic colo impren ditore dal punto di vista giuridico? In relazione alle dimensioni e all organizzazione dell attività esercitata, un imprenditore può es sere un piccolo imprenditore (art. 2083) oppure un imprenditore non piccolo o ordinario. Piccolo imprenditore È un piccolo imprenditore colui che esercita un attività d impresa organizzata in prevalenza con il lavoro proprio ed eventualmente, se lavorano nell impresa, dei suoi familiari. In particolare, sono considerati piccoli imprenditori i coltivatori diretti di un fondo, gli ar ti giani, i piccoli commercianti e, in generale, tutti coloro che svolgono un attività d impresa utilizzando in modo prevalente il proprio lavoro e quello dei propri familiari. Criterio della prevalenza La prevalenza dell attività lavorativa svolta dallo stesso imprenditore e dagli eventuali fami liari deve riguardare sia i fattori personali (i lavoratori) sia i fattori reali (il capitale) impie gati nell impresa e deve essere valutata in concreto, caso per caso, dal giudice. ESEMPIO Non può essere considerato un piccolo imprenditore chi ha molti dipendenti o collabora tori (come un agenzia di indagini di mercato che impiega alcune decine di intervistatori) o chi ha investito nell attività produttiva un capitale molto elevato (come una società telefonica o un orefice). LA SOLUZIONE Il commerciante non può essere considerato un piccolo imprenditore, perché il capitale investito nell attività è prevalente sul suo lavoro personale. È da notare che il codice civile individua la figura del piccolo imprenditore in base a un crite rio qualitativo, rappresentato dal ruolo prevalente del lavoro personale o familiare del titolare all interno dell organizzazione dell impresa, e non su un criterio soltanto quantitativo, costi tuito dal volume degli investimenti o dei ricavi ottenuti dalla sua attività. piccolo imprenditore prevalenza del lavoro del titolare ed eventualmente dei familiari sul lavoro altrui (lavoratori dipendenti) sul capitale (denaro investito nell attività) Disciplina del piccolo imprenditore L impresa artigiana In base alla legge il piccolo imprenditore, anche quando esercita un attività di natura com mer ciale, non è sottoposto alla disciplina dell imprenditore commerciale: questo trattamento di fa vore è giustificato da un lato dal limitato giro d affari delle piccole imprese (e quindi da una minore esigenza di tutela dei creditori), dall altro lato dalla opportunità di non gravare imprese di limitate dimensioni con obblighi eccessivi rispetto alla loro organizzazione. ESEMPIO Un piccolo imprenditore non è soggetto alla pubblicità legale, cioè all obbligo dell iscrizione nel registro generale delle imprese che, come vedremo, consente ai terzi di potere conoscere i principali fatti o atti giuridici che riguardano un impresa. 17

18 MODULO 1 L imprenditore e le società L imprenditore agricolo IL CASO Una società organizza ogni anno alcune fiere, in Italia e all estero, per pubblicizzare i prodotti agro-alimentari italiani. La società è un imprenditore agricolo o commerciale? In relazione alla natura dell attività esercitata, un imprenditore può essere qualificato come un imprenditore agricolo (art. 2135, modificato dal d.lg. 18 maggio 2001, n. 228) oppure, se non è un imprenditore agricolo, come un imprenditore commerciale (art. 2195). Imprenditore agricolo È un imprenditore agricolo colui che esercita un attività di coltivazione di un fondo o di un bosco, di allevamento di animali oppure un altra attività connessa alla agricoltura. Le attività agricole, quindi, si distinguono in principali, quando è sufficiente l esercizio anche sol tanto di una di queste attività per essere considerato un imprenditore agricolo, e connesse. Attività agricole principali Ciclo biologico Utilizzo di risorse naturali Attività agricole per connessione Manipolazione, conservazione, trasformazione e alienazione dei prodotti agricoli Fornitura di beni o di servizi Le attività agricole principali sono indicate nel primo comma dell articolo 2135 e comprendono la coltivazione di un fondo o di un bosco (cosiddetta selvicoltura) e l allevamento di animali. ESEMPIO Sono imprenditori agricoli coloro che coltivano un vigneto o allevano del bestiame (bo vini, equini, suini, ovini e caprini), ma anche polli, conigli, tacchini, api, bachi da seta ecc. Per «coltivazione» e «allevamento» si intendono tutte le attività dirette alla cura e allo svi luppo di un ciclo biologico, o di una fase necessaria di un ciclo biologico, di carattere ve ge tale o animale (art ): è necessario, quindi, che le specie vegetali o animali subi scano un processo di trasformazione biologica per effetto dell attività umana. ESEMPIO Anche se viene svolta professionalmente non dà luogo a un impresa agricola un attività di semplice sfruttamento dei prodotti naturali, come la raccolta dei frutti selvatici o la cattura di cavalli allo stato brado e la loro successiva rivendita. È da notare che le attività di coltivazione e di allevamento sono considerate agricole dalla legge quando «utilizzano o possono utilizzare» come fattori produttivi delle risorse naturali (cioè un fondo, un bosco o anche l acqua): rientrano nelle attività agricole, pertanto, anche le coltivazioni artificiali di piante o di fiori e gli allevamenti cosiddetti in batteria o industriali, mentre non sono considerate agricole le coltivazioni chimiche o gli allevamenti in laborato rio. Le attività agricole per connessione sono indicate nel terzo comma dell articolo 2135 e per dare luogo a un impresa agricola devono essere esercitate da un soggetto che è già un imprenditore agricolo a titolo principale, in quanto svolge un attività di coltivazione o di alleva mento. In primo luogo le attività connesse comprendono le attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione e alienazione dei prodotti agricoli, a condizione che riguardino in modo prevalente i prodotti propri, ottenuti dalla coltivazione del fondo o del bosco oppure dall allevamento degli animali: si pensi, per esempio, alla produzione di vino dall uva o di olio dalle olive, alla lavorazione del formaggio dal latte, alla vendita di frutta e verdura ecc. ESEMPIO Non è un imprenditore agricolo, e quindi è un imprenditore commerciale, chi esercita sol tanto un attività industriale connessa (per esempio l industriale che acquista i pomodori dagli agricol tori per produrre la conserva) o chi svolge un attività connessa del tutto indipendente dalla attività agricola principale (per esempio l allevatore di bovini che vende il formaggio pecorino ac quistato da alcuni pastori) oppure chi utilizza in modo prevalente dei prodotti agricoli altrui (per esempio un flori coltore che acquista più della metà dei fiori da altri produttori e poi li rivende). In secondo luogo le attività connesse comprendono anche le attività dirette alla fornitura di beni o di servizi, a condizione che si tratti di attività che vengano realizzate utilizzando in modo pre valente le attrezzature e le risorse impiegate normalmente nell attività agricola. 18

19 L impresa e l azienda UNITÀ 1 ESEMPIO Sono imprenditori agricoli un vivaista che impianta dei giardini e provvede alla loro manu tenzione e un allevatore di cavalli che gestisce un maneggio per turisti. attività agricole principali connesse coltivazione del fondo selvicoltura allevamento di animali manipolazione, conservazione, trasformazione e alienazione di prodotti agricoli altre attività accessorie di fornitura di beni o di servizi LA SOLUZIONE L attività di promozione pubblicitaria riguarda prodotti agricoli, ma non è un attività agri cola: la società, quindi, è a tutti gli effetti un imprenditore commerciale. Un attività agricola particolare è l agriturismo, che consiste nel fornire vitto e alloggio ai turisti all interno di un azienda agricola e nell organizzare delle attività (ricreative, cultu rali e didattiche, escursionistiche ecc.) dirette a valorizzare il territorio e il patrimonio ru rale (compresa anche la degustazione dei prodotti aziendali; l. 20 febbraio 2006, n. 96). L impresa familiare IL CASO Il titolare di un impresa familiare decide di vendere uno stabilimento acquistato con gli utili dell attività. I collaboratori familiari possono chiedere l annullamento della vendita in quanto, trattan dosi di un atto di gestione straordinaria, doveva essere approvata a maggioranza dai familiari? Atto costitutivo di impresa familiare Impresa familiare Ambito di applicazione dell impresa familiare La parentela e l affinità L impresa familiare è stata introdotta nel nostro ordinamento con la legge di riforma del diritto di famiglia (art. 230 bis, inserito dalla l. 19 maggio 1975, n. 151), per garantire la tutela giuridica dei familiari contro forme di sfruttamento lavorativo abbastanza diffuse (soprattutto nelle attività agricole, artigianali, alberghiere, commerciali ecc.); è da ricordare inoltre che nell impresa fami liare, in attuazione dell articolo 37 1 della Costituzione, il lavoro della donna è considerato equiva lente a quello dell uomo (art. 230 bis 2 ). L impresa familiare ricorre quando i familiari più stretti del titolare di un impresa (il co niuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) svolgono di fatto, senza un regolare rapporto giuridico, un lavoro continuativo nell impresa o nella famiglia. La disciplina dell impresa familiare pertanto, che è indipendente dalle dimensioni e dalla na tura dell attività esercitata (in quanto può essere un impresa piccola o ordinaria e un impresa agricola o commerciale), si applica soltanto quando fra il titolare dell impresa e i suoi fami liari non vi è un diverso rapporto giuridico, cioè quando l attività svolta dai familiari all interno dell impresa non è stata qualificata giuridicamente in modo diverso dalle parti inte ressate. ESEMPIO Se l attività dei familiari è regolata da un contratto di società o di lavoro, i diritti e gli obblighi che ne derivano sono quelli previsti dalla legge, rispettivamente, per i soci e per i dipen denti. Natura giuridica dell impresa familiare Nei rapporti esterni con i terzi (le banche, i fornitori, i clienti ecc.) l impresa familiare è un impresa individuale, nella quale solamente il titolare è un imprenditore ed è responsabile con il suo patrimonio personale per i debiti dell impresa: in un impresa di tipo familiare quindi il ti tolare ha un potere direttivo sui dipendenti e sui familiari, come «capo dell impresa» (art. 2086), e, se non è stabilito diversamente, ha anche la rappresentanza dell impresa verso i terzi. 19

20 MODULO 1 L imprenditore e le società ESEMPIO È il titolare dell impresa familiare che può concludere contratti con i terzi, assumere obbliga zioni, agire ed essere convenuto in giudizio e così via. La legge riconosce ai collaboratori familiari i seguenti diritti nei confronti dell imprenditore, a condizione che lavorino in modo continuativo nell impresa o nella famiglia: Diritto al mantenimento Diritto di partecipazione agli utili Diritto di partecipazione alle decisioni il diritto di essere mantenuti, cioè che il titolare dell impresa provveda alle loro spese perso nali (vitto, alloggio, abbigliamento ecc.), secondo la condizione patrimoniale della famiglia e quindi indipendentemente dal lavoro svolto all interno dell impresa o nella famiglia; il diritto di partecipare agli utili dell impresa (nonché ai beni acquistati con gli utili che non sono stati distribuiti) e agli incrementi di valore dell azienda, compreso l avviamento, in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e se vi sono degli utili in quanto, in caso contrario, i familiari non riceveranno alcun compenso per la loro attività; ESEMPIO La moglie del titolare, che lavora part-time nell impresa familiare come operaia, avrà di ritto allo stesso mantenimento del figlio, che invece lavora a tempo pieno come addetto alle vendite, ma a una quota minore di partecipazione agli utili dell impresa e agli incrementi aziendali. il diritto di partecipare alle decisioni riguardanti la gestione straordinaria dell impresa e, in particolare, l impiego degli utili e degli incrementi aziendali, gli indirizzi produttivi e la cessazione dell attività. Queste decisioni non richiedono l adozione di formalità particolari e devono essere deliberate dalla maggioranza numerica dei familiari (compresi anche i soggetti incapaci d agire, come i minorenni o gli interdetti, che sono sostituiti nel voto dai loro rappresentanti legali); ogni fami liare quindi ha diritto a un voto, qualunque sia la sua quota di partecipazione. Tuttavia gli eventuali atti di straordinaria amministrazione compiuti senza il consenso dei colla boratori familiari dall imprenditore (che, in ogni caso, può sempre compiere da solo gli atti di ordinaria amministrazione) sono giuridicamente validi ed efficaci verso i terzi, salva la respon sabilità del titolare dell impresa nei confronti dei suoi familiari. LA SOLUZIONE I familiari non possono pretendere l annullamento della vendita effettuata dall imprenditore senza il loro consenso, ma possono richiedere il risarcimento degli eventuali danni subiti a causa del comportamento del titolare dell impresa. Diritto alla liquidazione della quota Diritto di prelazione Nel caso di cessazione dell attività lavorativa nell impresa o nella famiglia oppure di alienazione dell azienda, coloro che partecipano a un impresa familiare hanno diritto alla liquidazione in de naro della quota (che di regola può essere trasferita soltanto a favore di un altro fa miliare e con il consenso di tutti i familiari che collaborano nell impresa; art. 230 bis 4 ). Nel caso di divisione ereditaria o di trasferimento dell azienda, infine, ai collaboratori fa mi liari viene riconosciuto un diritto di prelazione sull azienda, cioè il diritto di essere prefe riti ad altre persone nell eventuale acquisto del complesso aziendale (art. 230 bis 5 ). impresa familiare coniuge parenti (entro il terzo grado) affini (entro il secondo grado) attività lavorativa continuativa nell impresa o nella famiglia diritto al mantenimento diritto di partecipazione agli utili e agli incrementi aziendali diritto di partecipazione alle decisioni diritto alla liquidazione della quota diritto di prelazione sull azienda 20

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