LO SVILUPPO DEL CROMO ESAVALENTE E LA SUA PREVENZIONE. Marco dr. Nogarole R&S IKEM Srl
|
|
- Gerardina Mariotti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LO SVILUPPO DEL CROMO ESAVALENTE E LA SUA PREVENZIONE Marco dr. Nogarole R&S IKEM Srl
2 2 La natura del Cromo Solo il 5 % del cromo industriale è utilizzato nel settore della concia, la maggior parte di esso è impiegato per la produzione di acciaio inox ed è quasi completamente riciclato. Il cromo III è un elemento fondamentale per la nutrizione umana. Normalmente il contenuto di Cr III nel legno e nel suolo è 3-5 ppm. Inoltre tatuaggi di pigmento verde per la pelle contengono cromo III senza rilevare alcun rischio per la salute. Il Cromo VI è altamente tossico, cancerogeno e mutageno
3 3 L equilibrio di ossidoriduzione del Cromo Cr III Cr VI + 3 La reazione redox è di equilibrio e dipende da molti fattori (ph, conc. ecc.). Il Cromo VI è un fortissimo ossidante e nelle normali condizioni in cui si trova il cuoio (ph 3,5-5 e temperatura < 100 ) è completamente nella forma ridotta Cr III. Il Cromo III si può ossidare solamente se non legato alla pelle. In pratica se in una concia standard abbiamo il 3-4% di cromo fissato l estraibile non può essere più di 500 ppm che in condizioni normali non può generare Cr VI al di sopra del limite di rilevabilità (3 ppm). Il Cromo VI si può formare solamente sotto l azione drastica della temperatura, luce UV, forti ossidanti o radicali. Cosa che non accade nel normale utilizzo dei manufatti in pelle.
4 4 La pericolosità del Cromo Il cromo esavalente è facilmente ossidabile a cromo trivalente, la natura stessa, le piante gli organismi viventi sanno adottare sistemi per l ossidazione del Cr VI in piccole quantità. Il cromo ridotto tende poi a stabilizzarsi irreversibilmente precipitando come ossido similmente nella forma fissata nel cuoio. Può formarsi Cr VI, per esempio, nelle tomaie o sottopiedi delle calzature? Il ph acido e i microorganismi del sudore umano sono un perfetto ambiente per la riduzione dell eventuale Cr esavalente presente in cromo trivalente innocuo.
5 5 La pericolosità del Cromo TOSSICITA Se una pelle contenesse 10 ppm di Cromo VI una persona dovrebbe mangiare 35 paia al giorno di scarpe per superare la soglia d allarme letale CANCEROGENICITA e MUTAGENICITA Cr VI è cancerogeno cat. I solo per inalazione, perciò esplica la sua pericolosità in caso di combustione di pelle conciata al cromo (non meno preoccupante che respirare fumi da automobili diesel o dalle sigarette). DERMATITI ALLERGICHE PER CONTATTO Il Cr VI è un forte allergene e sensibilizzante ma è opportuno sottolineare che solamente lo 0,4% della popolazione mondiale soffre di questo disturbo (quella allergica all oro è 5 volte maggiore per es.). Per prevenire il disturbo sarebbe sufficiente proteggersi indossando calze ecc.
6 6 IL METODO D ANALISI DELLA DETERMINAZIONE DEL Cr VI SUL CUOIO UNI EN ISO spettrofometrico Limiti < 3 ppm (mg/kg) uguale al limite di rilevabilità della metodica REACh sostanza SVHC della Candidate List La procedura di invecchiamento non sarebbe prevista dalla metodica. Invecchiamento a 24 h a 80 C Invecchiamento a 48 h a 80 C Invecchiamento a 72 h a 80 C o 120 C (nessuna differenza) Metodo contestato; il Cromo VI risulta per la maggior parte dei casi sovrastimato del 60%. Soprattutto a causa dell estrazione a ph 8 che favorisce l ossidazione del Cr III non legato. Invecchiamento in ambienti ventilati favoriscono lo sviluppo di Cr VI
7 Fattori che maggiormente influenzano la formazione di Cromo esavalente 1. grado di fissazione del Cromo (attenzione ai complessanti estraenti) 2. fattore termico nell invecchiamento 3. tipo d ingrasso e concentrazione utilizzata (evitare il più possibile ingrassi altamente insaturi con elevato numero di iodio tipo solfitati di pesce). 4. Uso di agenti ossidanti come gli sbiancanti (ipoclorito..) 5. Eccesso di ammoniaca in fase di tintura 6. Alcuni pigmenti di rifinizione (gialli o arancioni) 7
8 Strategie di contenimento 1. impiego di ingrassi scarsamente ossidati, ben purificati, e con basso indice di iodio; 2. stoccaggio delle pelli in condizioni di umidità sfavorevoli alla formazione di Cr(VI) (U.R.>35%), in ambiente fresco e non ventilato (ossigeno favorisce l ossidazione); 3. ricorso ad un numero maggiore di lavaggi per garantire l eliminazione degli eventuali residui di Cr(III) non legato; 4. impiego, qualora possibile, di coloranti metallo complessi (in particolare cromo complessi). 5. Concludere la riconcia a bassi ph (3,5-4). 6. Usare, se possibile, tannini vegetali (il migliore è il Mirabolano). 7. Impiego principalmente di coloranti Cr metallo complessi. 8. ricorso ad un trattamento specifico utilizzando agenti riducenti od antiossidanti. 8
Marco Nogarole IKEM Srl 2015
Marco Nogarole IKEM Srl 2015 Sviluppo sostenibile Nuovo modello di sviluppo che considera il capitale economico, umano e naturale La crescita economica di per sé non basta, lo sviluppo è reale solo se
DettagliInfluenza dei parametri chimici e fisici sulla generazione del Cromo esavalente e sviluppo di sistemi di contenimento
Convegno Associativo Distretto Conciario di Arzignano Influenza dei parametri chimici e fisici sulla generazione del Cromo esavalente e sviluppo di sistemi di contenimento Domenico Castiello Maurizio Salvadori
DettagliMetalli nel cuoio: origine, requisiti e conformità
Metalli nel cuoio: origine, requisiti e conformità Naviglio B., Calvanese G., Tortora G., Caracciolo D., Girardi V. Convegno AICC Serino (AV) 15/05/2009 Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli
DettagliInfluenza dei parametri chimici e fisici sulla generazione del Cromo esavalente e sviluppo di sistemi di contenimento
10 Convegno Associativo Distretto Conciario di Solofra Influenza dei parametri chimici e fisici sulla generazione del Cromo esavalente e sviluppo di sistemi di contenimento Domenico Castiello Maurizio
DettagliInfluenza dei parametri chimici e fisici sulla generazione del Cromo esavalente e sviluppo di sistemi di contenimento
Influenza dei parametri chimici e fisici sulla generazione del Cromo esavalente e sviluppo di sistemi di contenimento G. Calvanese (1), D. Castiello (2), T. Gambicorti (1), M. Salvadori (2), M. Viviani
DettagliGestione del cromo nei processi di concia. Jurgen Christner, PhD TFL Ledertechnik GmbH Weil / Germany
Gestione del cromo nei processi di concia Jurgen Christner, PhD TFL Ledertechnik GmbH Weil / Germany Cosa c è che non va nel cromo? Principalmente nulla il cromo ha una storia di più di 100 anni di successi
DettagliLa problematica del cromo esavalente nel cuoio
La problematica del cromo esavalente nel cuoio Dott. Biagio Naviglio Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Srl Via Poggioreale 39 - Napoli Contenuti presentazione
DettagliMODULO TECNICO PROFESSIONALE
MODULO TECNICO PROFESSIONALE ORE: 60 COMPARTO PELLETTERIA ABBIGLIAMENTO CALZATURE AREA PROFESSIONALE: LAVORAZIONE PELLE E CUOIO PERCORSO: SETTORE CONCIARIO Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 2 ore 1.
DettagliConcia Ibrida ad Alto Esaurimento di Cr 2 O 3 Mediante l Impiego di Blancotan CAT e Sali di Cromo
Concia Ibrida ad Alto Esaurimento di Cr 2 3 Mediante l Impiego di Blancotan CAT e Sali di Cromo biettivi Principali Ridurre al minimo l utilizzo dei concianti al cromo nei processi di concia. Favorire
DettagliEcotan, Soluzioni all Avanguardia per Pellami Sostenibili
Ecotan, Soluzioni all Avanguardia per Pellami Sostenibili Ecologico a Gonfie Vele! Il pellame è considerato ecologico se non contiene sostanze chimiche soggette a restrizioni, come ad esempio: Coloranti
DettagliPelli Metal Free: REALTA ATTUALE E SVILUPPO TECNOLOGICO
Pelli Metal Free: REALTA ATTUALE E SVILUPPO TECNOLOGICO Influenza dei coloranti da botte e relative problematiche Influenza della rifinizione con pigmenti inorganici UNI EN 15987:2012 3.2.2.3 cuoio senza
Dettaglio Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri
I metalli pesanti o Densità superiore a 5 g/cm 3 o Si comportano come cationi o Tendenza a formare legami complessi o Grande affinità per i solfuri o Diversi stati di ossidazione a seconda del ph Mercurio
DettagliProf. Alberto Ballardin, AICC e consulente alla ricerca Prof.ssa Laura Iannone, AICC e docente
Prof. Alberto Ballardin, AICC e consulente alla ricerca Prof.ssa Laura Iannone, AICC e docente Il problema Cuoi tinti che sottoposti a stress termici presentano Variazione cromatica Bronzature Tipico di
DettagliCaratteristiche applicative delle varie materie ingrassanti
III Convegno Associativo del Distretto Conciario della Toscana Caratteristiche applicative delle varie materie ingrassanti Maurizio Salvadori L ingrasso dei pellami Scopi ed obbiettivi Lubrificare la superficie
DettagliLa misura della biodegradabilità del cuoio
Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Conceria Russo di Casandrino Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale
DettagliFORMALDEIDE CONSIDERAZIONI TECNICHE ED ASPETTI ANALITICI
FORMALDEIDE CONSIDERAZIONI TECNICHE ED ASPETTI ANALITICI Formaldeide La formaldeide è una sostanza estremamente versatile: si tratta di uno dei prodotti chimici più importanti nelle sintesi organiche.
DettagliAltri tipi di Concia
Altri tipi di Concia 1 Altri tipi di concia Oltre alla tradizionale concia al vegetale ed alla più recente concia con sali di cromo trivalente esistono numerosi altri prodotti in grado di stabilizzare
Dettagli«WET WINE DA VINACCIA»
«WET WINE DA VINACCIA» Convegno nazionale AICC Marco Nogarole Chiampo (VI) 7/11/2014 Ricavi e valore di mercato più alti Ottimizzazione del ciclo di vita Riduzione dei costi ECONOMIA Realizzabile Equo
DettagliI simboli dei materiali pericolosi
I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le
DettagliNiplate 500 Nichelatura chimica alto fosforo
Niplate 500 Nichelatura chimica alto fosforo Niplate 500 è un rivestimento di nichelatura chimica alto fosforo (10-13% in P). È preferito agli altri rivestimenti Niplate nel caso di contatto con alimenti
DettagliSVILUPPO DI PRODOTTI ECOSOSTENIBILI & CHEMICALS CIRCULAR ECONOMY
Venezia - 19 Ottobre 2015 EXPO AQUAE SVILUPPO DI PRODOTTI ECOSOSTENIBILI & CHEMICALS CIRCULAR ECONOMY Pierluigi Braggion Corichem s.r.l. Via Lago di Garda, 16 36040 Sarego (VI) 1 FASI LAVORAZIONE DELLA
DettagliLa sostenibilità ambientale del cuoio
La sostenibilità ambientale del cuoio Biagio Naviglio, Gianluigi Calvanese, Daniela Caracciolo Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Srl Via Poggioreale 39 - Napoli
DettagliHOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA
HOME PURITY Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA Nessuna materia prima impiegata nei nostri prodotti è classificata tossica secondo
Dettagliinizio Ciampini Daniele V Ach A. S. 2006/2007
inizio Ciampini Daniele V Ach A. S. 2006/2007 Macellazione e scuoiatura La pelle arriva in conceria Processi di fine concia anfotera 1. Epidermide: strato corneo, lucido,granuloso, strato di malpighi.
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino
DettagliArticoli in cuoio: oltre il REACH
Articoli in cuoio: oltre il REACH Dott. Biagio Naviglio Ricercatore Senior Stazione Sperimentale per l Industria delle Pelli e delle Materie Concianti Srl Via Poggioreale 39 Napoli (Organismo di Ricerca
DettagliI.T.I.S G. GALILEI ARZIGNANO VICENZA
I.T.I.S G. GALILEI ARZIGNANO VICENZA A.S. 2000/2001 CLASSE 5 B APPROFONDIMENTO SCOLASTICO STUDIO SULL INFLUENZA DI ALCUNI COLORANTI SULLA DETERMINAZIONE DEL Cr 6+ NELLE PELLI ALLIEVE: SILENE ZUCCON E ANNA
DettagliConcia al Vegetale Tradizione, Innovazione, Naturalezza e Bellezza
Concia al Vegetale Tradizione, Innovazione, Naturalezza e Bellezza Concia al Vegetale Tra i vari metodi di concia, la concia al vegetale è: La più classica; La più tradizionale; La più riconoscibile; La
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). 01/01/2013
1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZAPREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO DENOMINAZIONE COMMERCIALE: 1.2 USI IDENTIFICATIVI DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E USI CONSIGLIATI TIPO DI PRODOTTO:
DettagliAGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI. A cura di: Danilo Monarca
CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI A cura di: Danilo Monarca DEFINIZIONI
DettagliPrima parte dell esame di CHIMICA GENERALE ED INORGANICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE (L-Z) (ELABORATO SIMBOLICO-NUMERICO)
(Es.1) 1) 4.4 grammi di propano, C 3 H 8, vengono bruciati in aria. Determinare la massa dell ossigeno consumato nella combustione. R = 16 g 2) La costante di equilibrio della seguente reazione di dissociazione
DettagliSCHEDE DI DATI DI SICUREZZA. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA SEZIONE 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto - Nome del Prodotto: WorkCentre 7525, 7530, 7535, 7545, 7556 TONER
DettagliSCHEDE DI DATI DI SICUREZZA. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA SEZIONE 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto - Nome del Prodotto: Phaser 6125/6128MFP/6130/6140/6500/WorkCentre
DettagliQuesta presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause
Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono
DettagliVALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI
VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI GIANCARLO BALDI, MILENA BERNARDI Dip.. Scienza dei materiali e Ingegneria Chimica POLITECNICO di TORINO Incontro AEIT 22 maggio 2008 RIFIUTI Problema
DettagliScienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare
Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Sai quali muffe ci sono nel tuo frigorifero? Impariamo a riconoscere le muffe pericolose Dott.ssa Paola Giorni, PhD Dipartimento di Scienze
DettagliLE REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE NEL SUOLO
LE REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE NEL SUOLO OSSIDAZIONE = perdita di elettrone/i RIDUZIONE = acquisto di elettrone/i AGENTI OSSIDANTI = ricevono elettrone/i e si riducono AGENTI RIDUCENTI = donano elettrone/i
DettagliAttività di recupero in Italia: alcune buone pratiche settoriali. Massimo Ramunni Assocarta
Attività di recupero in Italia: alcune buone pratiche settoriali Massimo Ramunni Assocarta L industria cartaria italiana Nel corso del 2012 in Italia nel 2012 si è registrato: 9,9 milioni di ton. di carta
DettagliGuida pratica. Formatura. Cordone di saldatura senza protezione della radice. Cordone di saldatura con protezione della radice
Guida pratica. Formatura. Indice: 1. Perché formatura? 2. Forming gas materiali 3. Dispositivi per la formatura 4. Note applicative 5. Sicurezza del lavoro Cordone di saldatura senza protezione della radice
DettagliENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.
ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,
DettagliI simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F)
PRODOTTI CHIMICI - Pittogrammi utilizzati fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE a.s Chimica dei materiali VI C Di Bernardo Stefania (disciplina) (classe) (docente)
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE a.s. 2014-2015 Chimica dei materiali VI C Di Bernardo Stefania (disciplina) (classe) (docente) 1. OBIETTIVI Per le finalità educative si rimanda alla programmazione annuale
DettagliDAI VITA ALLA TUA PASSIONE!
DAI VITA ALLA TUA PASSIONE! Mundial Tessuto morbido e traspirante con microfori che favoriscono una rapida evaporazione del sudore. 100% poliestere. 144 g/mq Stampa in transfer digitale Hai anche TU la
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
Dettagliesoform SCHEDA DI SICUREZZA VE035: ESO CLEAN Motivo della revisione Prima emissione. Elaborato R&S Verificato DT/GQ Approvato DG Indice:
SCHEDA DI SICUREZZA pag 1 di 5 Indice: 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA' PRODUTTRICE 2. COMPOSIZIONE E INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI 3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI 4. MISURE DI PRIMO
DettagliAGENTI CHIMICI PERICOLOSI
RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,
DettagliSoggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5
Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico
DettagliSCHEDE DI DATI DI SICUREZZA
SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA 1 Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome del Prodotto: Xerox Wide Format IJP 2000 System Inks Foglio numero: 3-3034
DettagliELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R)
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R) R1 = esplosivo allo stato secco R2 = rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre
DettagliProblemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione
Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione Acciai al carbonio Possono essere impiegati fino a 450 C C 0.20% Mn 1.6% Si tra 0.15 e 0.50% S e P 0.040% Per combattere invecchiamento
DettagliOrigine, trasporto e destino del Cromo in ambiente: fatti e misfatti di uno dei più strategici e critici elementi in natura
Origine, trasporto e destino del Cromo in ambiente: fatti e misfatti di uno dei più strategici e critici elementi in natura David Cappelletti - Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. Secondo il regolamento REACH (EC) No. 1907/2006 del Parlamento europeo. profilo distanziatore prodotto da acciaio inossidabile
SCHEDA DI SICUREZZA Secondo il regolamento REACH (EC) No. 1907/2006 del Parlamento europeo 1. Indicazione della sostanza/preparato e della ditta: Nome prodotto: Utilizzo: CHROMATECH ULTRA profilo distanziatore
DettagliSCHEDE DI SICUREZZA ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31
SCHEDE DI SICUREZZA ai sensi del regolamento 197/26/CE, Articolo 31 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome prodotto 1.2.
DettagliIl cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali, in seguito ad un processo denominato concia, che la rende inalterabile e non soggetta a
Prof. Carlo Carrisi Il cuoio è il materiale ricavato dalla pelle degli animali, in seguito ad un processo denominato concia, che la rende inalterabile e non soggetta a putrefazione. La sua principale caratteristica
DettagliCLOREXI N TI NTURA SCHEDA DI SICUREZZA. ISTRUZIONE OPERATIVA SICUREZZA Rev. 02/ Scheda di sicurezza: CLOREXIN TINTURA
CLOREXI N TI NTURA SCHEDA DI SICUREZZA ISTRUZIONE OPERATIVA SICUREZZA 02/08.01.99 1 1- IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA - IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO Nome del prodotto: CLOREXIN TINTURA -
DettagliI.T.I.S. "GALILEO GALILEI" ARZIGNANO - VICENZA
I.T.I.S. "GALILEO GALILEI" ARZIGNANO - VICENZA A. S. 2000/2001 5^A APPROFONDIMENTO D ESAME L' EFFETTO DEL ph SULLA REAZIONE TRA IDROPEROSSIDI ORGANICI E Cr 3+ Alunno: Davide Concato Relatore: Prof. Alberto
DettagliCLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto
CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto RAMSPEC 2016 Dr. Paola Ulivi Le normative sul trasporto di merci pericolose e in particolare l ADR, hanno implementato da subito il sistema GHS
DettagliDescrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco)
Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico
DettagliConcia al vegetale 1
Concia al vegetale 1 La concia con tannini vegetali L utilizzo di prodotti di origine vegetale nel trattamento delle pelli è nota all uomo fin dall antichità, e tutt oggi è uno dei sistemi di concia più
DettagliEucerin ph5 Deodoranti. Naturalmente efficaci, Anche per la pelle più sensibile
Eucerin ph5 Deodoranti Naturalmente efficaci, Anche per la pelle più sensibile Eucerin ph5 Deodoranti. La risposta quotidiana La pelle più sensibile va trattata con la massima attenzione. Anche nell applicazione
DettagliStabilità Ossidativa e Qualità del Biodiesel
Stabilità Ossidativa e Qualità del Biodiesel Paolo Bondioli INNOVHUB Stazioni Sperimentali Industria Divisione SSOG Milano Milano, 9 Novembre 2011 Sommario 1.Due parole sull ossidazione delle sostanze
DettagliDiscussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA
Discussione con il Sig. Thomas Isler sulla BIOCOMPATIBILITA Materiale tratto dall intervento al congresso A.P.T.P.I. Tenuto dal dott. Alberto Cigada del Policlinico di Milano MATERIALI PER PIERCING Per
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ferro III Nitrato 9-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliLe Etichette nelle Calzature
Le Etichette nelle Calzature Composti Chimici e materiali tossici nelle calzature Aspetti di Responsabilità Sociale Padova, 28 maggio 2012 SCHEMA INTERVENTO Cenni statistici Descrizione composti chimici
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Nichel II Acetato 4-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliDESTINAZIONE D USO. Consumo fresco TEST ORGANOLETTICI PER VALUTARE: GUSTO: consistenza, succosità, acidità, dolcezza
1 DESTINAZIONE D USO Consumo fresco TEST ORGANOLETTICI PER VALUTARE: GUSTO: consistenza, succosità, acidità, dolcezza ASPETTO : colore, dimensione, forma, lucentezza, apparenza peduncolo. 2 Da industria
DettagliSi ricorda che attualmente è in vigore, sul territorio nazionale, la legge del 19 ottobre 1984 n 748 nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti
Si ricorda che attualmente è in vigore, sul territorio nazionale, la legge del 19 ottobre 1984 n nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti Ne consegue che l impiego di prodotti fertilizzanti (altrettanto
DettagliBIOCYTRON è una sospensione mix di essenze profumate integrata con agenti stabilizzanti e ossidanti.
BIOCYTRON Le esalazioni olfattive sgradevoli si manifestano in molte attività umane e sono dovute principalmente alla decomposizione anaerobica delle sostanze organiche presenti nelle aree di formazione
DettagliAmmonio Carbonato PA-ACS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ammonio Carbonato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliE E RUBINETTERIA. SALUTE : - senza nikel - ottone senza piombo. AMBIENTE : - cromo sicuro / ecologico - packaging riciclato al 100%
- Goccia Goccia dopo dopo goccia, goccia, verso verso il il futuro futuro SALUTE : - senza nikel - ottone senza piombo AMBIENTE : - cromo sicuro / ecologico - packaging riciclato al 100% E CHROM FREE NICKEL
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
Pagina: 1 Data di compilazione: 31/01/2012 N revisione: 5 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome del prodotto: 1.2. Usi
DettagliFRASI DI RISCHIO (R) e FRASI DI PRUDENZA (S)
FRASI DI RISCHIO (R) e FRASI DI PRUDENZA (S) R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R14 R15 R16 R17 R18 R19 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32 R33 R34 R35 R36 R37 R38 R39 R40 R41 R42 R43
DettagliANALISI CHIMICHE. Cosmetici e Pigmenti per tatuaggio: problematiche emergenti in Sanità Pubblica - TORINO, 21 novembre 2011
ANALISI CHIMICHE Cosmetici e Pigmenti per tatuaggio: problematiche emergenti in Sanità Pubblica - TORINO, 21 novembre 2011 supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza,
DettagliSAPONE NEVE MARSIGLIA
Sapone Neve Marsiglia Aggiornamento del 20-02-2008 SCHEDA TECNICA SAPONE NEVE MARSIGLIA. Aspetto: solido compatto;. Forma : parallelepipedo rettangolare;. Colore : bianco;. Profumo : di composizione profumata
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA ART COLLECTION
SCHEDA DI SICUREZZA ART COLLECTION 1 LUMINACOLOR TINTA (Cod. A600) 1. Identificazione del prodotto e del produttore e responsabile dell'immissione sul mercato Dati relativi al prodotto Nome commerciale
DettagliRinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza
informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) Rinnovo del patentino Modulo
DettagliCORSO ADDETTI ALL ASFALTATURA. PISTOIA Aprile 2010
CORSO ADDETTI ALL ASFALTATURA PISTOIA Aprile 2010 AGENTE CHIMICO tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli,allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso
DettagliNiplate 600 Nichelatura chimica medio fosforo
Niplate 600 Nichelatura chimica medio fosforo Niplate 600 è un rivestimento di nichelatura chimica medio fosforo (5-9% in P). Niplate 600 è il più utilizzato dei rivestimenti Niplate grazie alla elevata
DettagliL idoneità dei materiali a contatto con gli alimenti: come verificarla.
LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO TORINO L idoneità dei materiali a contatto con gli alimenti: come verificarla. Laura Bersani Torino 29 giugno 2011 laura.bersani@lab-to.camcom.it Idoneità MCA Sicurezza
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Magnesio metal, limaduras 1.2 Nome della societá
DettagliFrasi R. ToxInfo Consultancy and Service Limited Partnership Tel.:
Frasi R R1 - Esplosivo allo stato secco. R2 - Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 - Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA (DIRETTIVA) TUTOLO DI MAIS
SCHEDA DI SICUREZZA (DIRETTIVA) TUTOLO DI MAIS 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO. 1.1 Nome del prodotto : Tutolo di mais. 1.2 Tipo di prodotto: Granuli di tutolo non trattati; ricavati dalla parte dura del
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Litio Carbonato 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliBiossido di Cloro ClO2
I servizi offerti da VCB Services: Trattamento di disinfezione delle acque con Biossido di Cloro; Interventi di Bonifica degli impianti civili e di lavaggio CIP; Trattamenti di clorazione dell acqua con
DettagliANALISI DI METALLI PESANTI NEI COSMETICI DA TRUCCO
ANALISI DI METALLI PESANTI NEI COSMETICI DA TRUCCO Marco VINCENTI, Pier Giuseppe DANIELE, Ornella ABOLLINO, Maria Concetta BRUZZONITI, Marco PAZZI Università degli Studi di Torino Dipartimento di Chimica
DettagliInquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA
COMBUSTIONE: principi Processo di ossidazione di sostanze contenenti C ed H condotto per ottenere energia termica (calore) C,H + O 2 calore + gas comb. COMBUSTIBILE + COMBURENTE CALORE + RESIDUI [ARIA]
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Cromo III Solfato x-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliUso gli appunti di Gabrielli Martino Lorenzi Michele Andreottola Stefano (II A 26 marzo 2012) dal testo di Tecnologia grafica
Uso gli appunti di Gabrielli Martino Lorenzi Michele Andreottola Stefano (II A 26 marzo 2012) dal testo di Tecnologia grafica INTRODUZIONE 1. Definizione di inchiostro: l inchiostro da stampa è la dispersione
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Acido 3,5-Dinitrosalicilico 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliTritón X 100 QP 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Tritón X 100 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.
DettagliPANNELLO ADESIVO PER LAMPADE U.V.
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. SEZIONE 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Identificatore del prodotto:
DettagliIl giardino della scuola: fucina di trasformazioni e scambi. IISS IPSIA Ettore Majorana Bari Classe I settore Fotografico Classe I settore Ottico
Formazione attiva: UN LUOGO PER VIVERE scuola secondaria di 2 grado Percorso Il giardino della scuola: fucina di trasformazioni e scambi IISS IPSIA Ettore Majorana Bari Classe I settore Fotografico Classe
DettagliCaratterizzazione. Fattori determinanti
aratterizzazione 1 aratterizzazione La fase di caratterizzazione del pellame è costituita da una serie di lavorazioni chimiche effettuate su pelli conciate, e completate poi con le lavorazioni meccaniche
DettagliScheda di Sicurezza BRADOPHEN 100 M. 1. Identificazione della Sostanza / Preparazione e del Produttore / Distributore
1. Identificazione della Sostanza / Preparazione e del Produttore / Distributore Identificazione della sostanza o preparazione Nome del Prodotto Bradophen 100 M N Riferimento 1218920 Settore di impiego
DettagliZinco Ossido PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Zinco Ossido 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.
DettagliDIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE
6.12.2005 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 318/19 DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE del 5 dicembre 2005 che modifica l allegato I della direttiva 2002/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
DettagliGiocattoli in sicurezza GRUPPO
Giocattoli in sicurezza Milano, 11 maggio 2011 Procedure di valutazione della conformità (e di controllo interno secondo 768/2008/CE) Testing Analisi rischi Documentazione tecnica specifica. Schede sicurezza
DettagliAdditivi alimentari (numeri E) da evitare
Additivi alimentari (numeri E) da evitare Lista completa: E120 E304 E312 E322 E387 E430-436 E441 E442 E470-478 E481-483 E491-495 E1000 E1105 E120: Carminio, Acido carminico, Cocciniglia Colorante rosso
Dettaglinon dover rinunciare a nulla anche in Caso di intolleranze.
Empfohlen durch Recommandé par Raccomandato da Service Allergie non dover rinunciare a nulla anche in Caso di intolleranze. I PRODOTTI aha! DELLA MIGROS. aha! il marchio di QUaLitÀ in Caso di allergie
DettagliFUMI DA SALDATURA AL PLASMA FUMI DA SALDATURA "MAG" POLVERI METALLICHE AERODISPERSE DOCENTI FUMI DA OSSITAGLIO...
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PRESSO IL LABORATORIO DI SALDATURA 1 INDICE STUDENTI... 3 FUMI DA OSSITAGLIO... 3 FUMI DA SALDATURA AL PLASMA... 5 FUMI DA SALDATURA "MAG"... 7 POLVERI METALLICHE
Dettagli