I PROCESSI DI E RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO URBANO: PROBLEMATICHE URBANISTICHE

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1 BOLOGNA, 22 ottobre 2014 I PROCESSI DI E RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO URBANO: PROBLEMATICHE URBANISTICHE Prof. Ing. Maurizio Tira - Università di Brescia Presidente del Centro Nazionale Studi Urbanistici - Roma

2 CeNSU

3 PROSPETTIVE DISCIPLINARI Le città italiane sono entrate da qualche anno in una fase del tutto nuova rispetto alle precedenti. Questa fase si apre dopo alcuni decenni in cui le città hanno accompagnato un ciclo economico sostanzialmente espansivo, tradotto in una progressiva estensione dei territori urbanizzati.

4 PROSPETTIVE DISCIPLINARI Oggi, quanto sta accadendo nell economia italiana, nel quadro della crisi economica globale e strutturale, comporta per le comunità locali il fatto di non potere più contare, e probabilmente mai più contare, sui fattori tradizionali di crescita e di trasformazione urbana determinati dalla propensione privata agli investimenti, prevalentemente immobiliari, e dalle ricadute che tali investimenti potevano generare sui singoli territori.

5 PROSPETTIVE DISCIPLINARI La crisi dello sviluppo quantitativo dovuta a una crisi di risorse sia pubbliche sia private, coniugata alla crisi della domanda per il tipo di prodotto che il mercato era abituato ad offrire, può diventare l opportunità per riprogettare la città sulla base di modelli più vicini alle necessità dei cittadini in tutte le loro articolazioni individuali, sociali e materiali. Una riprogettazione in cui i termini qualità, welfare urbano, sostenibilità non siano solo dei titoli retorici e in cui le risorse che il corpo sociale può mettere in campo vengano indirizzate a vantaggio di tutti.

6 Queste enunciazioni generali hanno campi di immediata applicazione che sono alla portata delle risorse materiali e concettuali già a disposizione: - il Social Housing - gli Ecoquartieri, - l integrazione dell agricoltura nelle aree urbane e periurbane abbandonate o sottoutilizzate - la riconversione del patrimonio edilizio esistente - il restauro dei territori vasti - la mobilità pubblica - l attuazione delle bonifiche PROSPETTIVE DISCIPLINARI - l eliminazione dei fattori di rendita dalle trasformazioni urbane in favore dei fattori produttivi

7 PERCHE' CRESCE L'INSOSTENIBILITA' DELLE TRASFORMAZIONI

8 PROSPETTIVE DISCIPLINARI Alcune questioni attuali da un punto di vista socioeconomico: - l aumento della spesa pubblica, soprattutto per i servizi sociali anche a livello comunale - le nuove migrazioni (interne ed esterne) - la riduzione dei finanziamenti pubblici, salvo l inversione di tendenza da verificare (IMU) - la perdita di autorevolezza degli enti locali nel rapporto pubblico-privato - la richiesta di maggiore partecipazione ai processi pubblici

9 PROSPETTIVE DISCIPLINARI Alcune questioni... da un punto di vista fisico: - la necessità di un controllo dello sprawl urbano e di contenimento dell uso del suolo - l'urgenza di politiche di rigenerazione urbana - la necessità di nuove visioni di sviluppo urbano (più qualità, meno quantità) - il risparmio energetico e i cambiamenti climatici - la necessità di protezione dai rischi naturali - gli effetti sulla salute umana degli impatti ambientali e i nuovi profili di morbilità

10 PROSPETTIVE DISCIPLINARI Alcune questioni... da un punto di vista tecnico: - innovare la normativa sul regime dei suoli - affinare gli strumenti per la valutazione economica dei beni ambientali - definire gli impatti delle trasformazioni territoriali - integrare le azioni pubbliche con i processi di mercato - definire il ruolo delle autorità pubbliche nell acquisizione di terreni e la loro fornitura per i diversi usi urbani - la necessità di affinare i metodi di quantificazione degli oneri di urbanizzazione

11 UN ESEMPIO: GLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E LA LORO SOSTENIBILITA

12 PROSPETTIVE DISCIPLINARI 1.I costi dell infrastrutturazione urbana crescono; 2.La gestione degli spazi pubblici è sempre più onerosa; 3.Il bilancio tra entrate ed uscite determinate dalle nuove trasformazioni è deficitario; 4.Impatti e compensazioni ambientali delle aree di trasformazione sono sempre più necessarie; 5.Il recupero di suoli degradati è un obbligo

13 ALCUNE PROPOSTE

14 ALCUNE PROPOSTE IN SEDE LEGISLATIVA VA STABILITO CHE GLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE CONSIDERATI STRATEGICI PER LA CITTÀ POSSONO ESSERE CLASSIFICATI DI PUBBLICO INTERESSE

15 ALCUNE PROPOSTE IL COMUNE METTE IN GARA LE TRASFORMAZIONI I SOGGETTI INTERESSATI PRESENTANO UN PROGETTO RISPONDENDO AI CRITERI DI QUALITÀ E INDICANDO ANCHE L INDENNITÀ DI ESPROPRIO DELL AREA, I COSTI DI DEMOLIZIONE E BONIFICA, PER L ADEGUAMENTO INFRASTRUTTURALE, LA DOTAZIONE DI SERVIZI PUBBLICI E SOCIAL HOUSING, GLI ONERI DI PREURBANIZZAZIONE ED URBANIZZAZIONE, EVENTUALI EXTRA- ONERI

16 ALCUNE PROPOSTE I PROGETTI VENGONO SELEZIONATI CON PROCEDURA DI EVIDENZA PUBBLICA E APPROVATI ATTRAVERSO ACCORDO DI PROGRAMMA; AL PROPRIETARIO DELL AREA RIMANE COMUNQUE IL DIRITTO DI PRELAZIONE.

17 ALCUNE PROPOSTE MANTENIMENTO DEL VOLUME ESISTENTE PER L EDILIZIA CIVILE, SALVI I CASI NEI QUALI SI DIMOSTRA UTILE AUMENTARE LA DENSITÀ; POSSIBILE RIDUZIONE DEI VOLUMI PER GLI EDIFICI INDUSTRIALI (I GRANDI CAPANNONI DOVE NON SI PUÒ MANTENERE LO STESSO VOLUME); DEFINIZIONE DI STANDARD URBANISTICI DI TIPO PRESTAZIONALE, INCLUSE LE QUOTE DI SOCIAL HOUSING.

18 ALCUNE PROPOSTE I PROGETTI VENGONO SELEZIONATI CON PROCEDURA DI EVIDENZA PUBBLICA E APPROVATI ATTRAVERSO ACCORDO DI PROGRAMMA; AL PROPRIETARIO DELL AREA RIMANE COMUNQUE IL DIRITTO DI PRELAZIONE.

19 ALCUNE PROPOSTE NUOVA NORMATIVA SULLE BONIFICHE, LE QUALI DEVONO POTER RIENTRARE NEGLI ONERI PRIMARI, COME COSTO DI PREURBANIZZAZIONE (VEDI PIANO STRUTTURALE DI FIRENZE E NORMATIVA REGIONALE LOMBARDA); POSSONO ESSERE INTRODOTTI SGRAVI FISCALI PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE UTILIZZARE IL METODO DELLA CATTURA DEL PLUS VALORE GENERATO DAL CAMBIO D USO E DALLA ACCESSIBILITÀ GARANTITA DALLE INFRASTRUTTURE ESISTENTI, PER CALCOLARE GLI EXTRA-ONERI;

20 ALCUNE PROPOSTE NUOVA NORMATIVA SULLE TIPOLOGIE DI USO DEL SUOLO PER LA DEFINIZIONE DELLA SEVERITA DELLA BONIFICA

21 Sull esempio di: d.g.r. Lombardia 3753 del 11 luglio 2012

22 d.g.r. Lombardia 3753 del 11 luglio 2012

23 Sull esempio di: d.g.r. Lombardia 3753 del 11 luglio 2012 Stabilire criteri per la valutazione della compatibilità territoriale e ambientale:

24 IL PROGETTO SPECIAL

25 I temi chiave Le differenze nella struttura di pianificazione e nelle politiche Le differenze culturali Le fonti di finanziamento Le capacità e le risorse La giustizia sociale

26 Inghilterra punti di forza Forte potere della pianificazione locale punti di debolezza Debole politica nazionale Oligarchia dei Big Six Incertezza negli investimenti Deboli standard edilizi Mancanza di competenza Debole volontà politica

27 Inghilterra: Esempi Nine Elms Battersea Power St Fare leva sull investimento privato con una forte regia pubblica (il manuale per il teleriscaldamento) Gamlingway, impianto eolico di comunità Coinvolgimento degli abitanti Milton Keynes cogenerazione e teleriscaldamento Il ruolo della azienda municipalizzata

28 Svezia punti di forza Forte orientamento politico nazionale Attitudine al cambiamento Collaborazione tra pianificatori e dipartimenti energia punti di debolezza Debole organizzazione della pianificazione Poca attenzione alla giustizia sociale Forte privatizzazione

29 Svezia: Esempi Western Harbour, Malmö Quartiere basato al 100% su energie rinnovabili Integrazione tra i dipartimenti di energia e di pianificazione Gli aspetti ambientali sono l elemento guida delle scelte di pianificazione

30 Germania punti di forza Forte potere politico (federale e locale) Cultura orientata alle rinnovabili Proprietà pubblica della produzione/distribuzione dell energia Strategie inclusive, focus sulla giustizia sociale Molteplicità di fondi locali e federali punti di debolezza Debole ruolo della pianificazione fisica

31 Germania Esempi Amburgo - Wilhemsburg Aspetti energetici fortemente integrati nelle strategie di pianificazione per la rivitalizzazione fisica e sociale di una zona marginale Ri-municipalizzazione Ritorno verso la proprietà pubblica delle aziende energetiche Maggior controllo e benefici per le comunità locali

32 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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