REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI I L D I R I G E N T E

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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 11 del 15/01/ Determinazione nr. 51 del 16/01/2015 OGGETTO: DPR n. 59/2013 Modifica sostanziale dell'autorizzazione Unica Ambientale DD n 896 del 08/04/2014 provvedimento SUAP N Impresa: PALAZZETTI SPA Sede impianto: Via Roveredo, 103 Porcia (PN) Codice pratica: SUAP n /2014 I L D I R I G E N T E PREMESSA 1. Fatto L impresa PALAZZETTI SPA, con sede legale ed operativa in Via Roveredo, 103 in comune di Porcia (PN) nella persona del Gestore pro tempore dell impianto, ha presentato domanda di modifica sostanziale dell Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) adottata con Determina Dirigenziale n 896 del 08/04/2014 ed autorizzata con provvedimento SUAP n corredata dalla documentazione tecnica. L istanza comprende i seguenti titoli abilitativi: o la modifica sostanziale dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale; o la comunicazione di cui all articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, di competenza comunale; o la ricomprensione dell autorizzazione agli scarichi in fognatura di acque industriali e meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza del gestore del servizio idrico. In merito si precisa che: - l istanza di modifica sostanziale è pervenuta allo Sportello del comune di Porcia in data 30/10/2014 acquisita al protocollo provinciale n 2014/73210; - tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico 2013/9.2/83.1; - sono stati assolti i diritti di bollo; - è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell art. 4, comma 1 del D.P.R. 59/2013. Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha: - comunicato, con nota prot. n.2014/76262, l avvio del procedimento;

2 - indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR 59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013. La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti si è conclusa con parere favorevole in data 27/11/2014. In data 15/12/2014 la Società ha ulteriormente trasmesso una comunicazione di modifica non sostanziale relativa al titolo abilitativo delle emissioni in atmosfera, inoltrata dallo SUAP alla provincia con nota prot. 710 del 13/01/2015 ed acquisita al prot. prov. n. 2015/ Enti coinvolti Ai fini del rilascio dell'aua, tutta la documentazione prodotta dall impresa e trasmessa dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall art. 3 del DPR 59/2013, da: - Provincia di PN (autorità competente); - Comune di Porcia Ufficio Ambiente; - Gestore del Servizio idrico SISTEMA AMBIENTE s.r.l.; - ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone quale Ente di supporto tecnico. La documentazione presentata e le integrazioni volontarie trasmesse successivamente sono state ritenute adeguate per l espressione del parere. 3. Istruttoria DESCRIZIONE ATTIVITA La Società PALAZZETTI LELIO SPA produce stufe per il riscaldamento e barbecues. Nel processo di produzione si possono identificare 3 cicli: - ciclo produttivo della linea termica, dove vengono fabbricati i cuori degli apparecchi da riscaldamento (stufe ed inserti); - ciclo caminetti easy line, dove vengono preparati gli allestimenti in pietra sintetica; - ciclo reparto marmo, dove vengono preparati gli allestimenti in marmo. Con la domanda di modifica di AUA l impresa PALAZZETTI SPA chiede in particolare la modifica sostanziale dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in seguito alla necessità di dover installare un ulteriore camino (camino n. 74) al quale verrà collegata la cabina Tecnoimpianti. Inoltre in merito alla comunicazione di modifica non sostanziale del 15/12/2014 si rileva che essa è relativa unicamente a una modifica costruttiva del sistema di trattamento delle emissioni afferenti al camino n. 26 e che si configura come non sostanziale ai sensi della vigente normativa. 4. Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale";

3 - Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo"; - Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i.. Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ; - Legge Regionale 27 novembre 2006, n. 24; - Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; - L.R. n. 2/2000, L.R. 7/2001, L.R. 13/2002, L.R. 16/2002 e L.R. 16/2008; - Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17 dicembre 2009; D.P.R. 227/2011; - Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 5. Motivazione La decisione al rilascio dell AUA si fonda sui pareri espressi dai soggetti competenti in Conferenza di Servizi quali: - il parere favorevole con prescrizioni, rilasciato dal Dipartimento Provinciale dell ARPA per quanto di sua competenza con nota prot. n. 2014/39092 (acquisito agli atti con nota prot. prov. n. 2014/78438); - il parere favorevole con prescrizioni alla modifica sostanziale dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciato dal Servizio Qualità dell'aria della Provincia di Pordenone (istruttoria prot. NP/2014/793 del 24/11/2014) relativo alla modifica proposta. In merito agli altri punti di emissione in atmosfera presenti presso lo stabilimento si faccia riferimento all istruttoria tecnica prot. prov. NP/2014/211 del 14/03/2014; - La presa d atto rilasciata dal Comune di Porcia con nota prot. n del 26/11/2014 acquisita al prot. prov. n. 2014/78990 relativamente alla comunicazione e contestuale dichiarazione di rispetto dei limiti di emissione di rumore anche rispetto al Regolamento per la disciplina delle attività rumorose approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 82 del 28/11/2013; - La riconferma senza alcuna modifica dell autorizzazione allo scarico in fognatura di acque industriali e meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, rilasciata dal gestore del servizio idrico Sistema Ambiente srl con la determina di AUA n. 896 del 08/04/ Responsabilità procedimentale Si richiama l art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Porcia Arch. Flavia Calderan. Tutto ciò premesso

4 DETERMINA 1. Decisione Di adottare l'autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell impresa PALAZZETTI SPA, con sede legale ed operativa in Via Roveredo, 103 in comune di Porcia (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi: o ricomprensione dell autorizzazione agli scarichi in fognatura di acque industriali e meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza del gestore del servizio idrico Sistema Ambiente Srl. I limiti e le prescrizioni sono riportati nell Allegato A che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; o autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, di competenza provinciale. I limiti e le prescrizioni (comprese quelle indicate da ARPA) sono riportati nell Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; o presa d atto della comunicazione e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 rispetto dei limiti di emissione rumore rilasciata dal comunale. L AUA sostituisce integralmente la precedente autorizzazione unica ambientale adottata con Determina Dirigenziale n 896 del 08/04/2014 ed autorizzata con provvedimento SUAP n Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindici (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/ Avvertenze 1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell impresa come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all attività dell impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. 2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione. 3. L Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: o le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; o nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono;

5 o vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente; o ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 4. In caso di modifica dell attività o dell impianto, si applicano le disposizioni di cui all art. 6 del D.P.R. 59/ Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell impresa o modifiche dell assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L eventuale subentro nella gestione dell impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. 6. La cessazione dell attività deve essere tempestivamente comunicata all Autorità competente. 7. L Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. 8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorrere Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

6 ALLEGATO A Autorizzazione agli scarichi in fognatura Soggetto competente: SISTEMA AMBIENTE S.R.L. In riferimento all istanza AUA in oggetto, presentata dalla ditta Palazzetti Lelio S.p.A. con sede legale ed operativa nel Comune di Porcia, in via Roveredo, n.103, per l ottenimento dell autorizzazione allo scarico in rete fognaria pubblica delle acque reflue industriali provenienti dall attività di lavorazione marmo per la produzione di caminetti di marmo, stufe metalliche a pellet e barbecues, premesso che: - per la suddetta attività è stata rilasciata l autorizzazione allo scarico in data con il n.12/011 per la quale viene richiesta la ricomprensione in A.U.A. conseguentemente alla richiesta di nuova autorizzazione alle emissioni in atmosfera soggetta ad A.U.A.; - le acque reflue di lavorazione provenienti dalle varie zone in cui avviene la lavorazione del marmo, vengono convogliate nell impianto di depurazione e dopo il loro passaggio in varie vasche di decantazione, la maggior parte viene reimpiegata nel ciclo di produzione mentre la restante viene convogliata nella fognatura comunale di via Roveredo; - all esterno dell impianto di depurazione è presente un pozzetto di ispezione e prelievo campioni delle acque depurate; - in data 19 febbraio 2014 ci è stata recapitata in formato digitale, copia della documentazione allegata all autorizzazione allo scarico precedentemente rilasciata, da noi richiesta in occasione della prima Conferenza di Servizi del 28/11/2013, tutto ciò premesso, la Società Sistema Ambiente S.r.l. in qualità di gestore del Servizio Idrico Integrato per conto del Comune di Porcia, comunica il proprio parere positivo al rilascio dell autorizzazione allo scarico in fognatura pubblica, per quanto di sua competenza, con le seguenti prescrizioni: - concorrono a formare il refluo industriale autorizzato dal presente atto, gli scarichi provenienti dalla lavorazione del marmo, dai servizi e dalla mensa, e da altre lavorazioni, uffici e servizi igienici che non producono scarico da processi produttivi; - ai sensi dell art. 4 della legge regionale 3 settembre 1979, n 61, dell allegato D del D.P.G.R. n 0479/PRES del 30 settembre 1981 e del D.lgs 3 aprile 2006, n 152, deve essere inoltrata presso gli sportelli della Ns. Società la denuncia della quantità d acqua prelevata da pozzo, da effettuarsi entro il 31 gennaio di ogni anno; - le acque reflue di cui sopra dovranno rispettare i limiti di cui alla tabella 3 dell allegato 5 della TERZA PARTE del D.Lgs. 152/2006 previsti per gli scarichi che recapitano in fognatura; - agli scarichi potranno essere addotte esclusivamente le acque reflue così come sopra descritte; - dovrà essere predisposto un piano di manutenzione degli impianti di trattamento dei reflui con l annotazione delle manutenzioni e anomalie su apposito registro che sarà messo a disposizione dell autorità di controllo; - i manufatti assunti per la misurazione degli scarichi (pozzetti di campionamento) dovranno essere accessibili per il campionamento ed il controllo; - morchie e rifiuti vari non potranno essere immessi negli scarichi in causa e dovranno essere raccolti e smaltiti secondo quanto previsto dalla normativa vigente; - ai sensi dell art.98 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. dovrà essere previsto un programma volto al risparmio idrico dell acqua utilizzata nell attività in argomento; - dovranno essere assunte, anche mediante informazione e formazione del personale, misure operative di protezione e prevenzione dei rischi inerenti versamenti accidentali di sostanze inquinanti o situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali;

7 - è fatto obbligo in caso di variazione del soggetto titolare dello scarico di chiedere la voltura dell autorizzazione e comunicare il nuovo nominativo o la nuova ragione sociale del titolare dello scarico o dei titolari dello scarico; - il titolare dell autorizzazione dovrà fornire con cadenza annuale alla scrivente, copia del certificato di analisi dello scarico rilasciato da laboratorio qualificato e riferito ai parametri ph, solidi sospesi totali, COD (come O2), solfati, idrocarburi totali, tensioattivi totali, alluminio, ferro.

8 ALLEGATO B Autorizzazione alle emissioni in atmosfera Soggetto competente: Servizio Qualità dell Aria della Provincia di Pordenone 1. PUNTI DI EMISSIONE SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONE IN ATMOSFERA n. 26: Aspirazione robot di saldatura e 2 banchi di saldatura manuale del reparto carpenteria della linea termica (convoglia 27 ex 44) modifica n. 28 (ex 45): Aspirazione banco di saldatura manuale e banco aspirante di carteggiatura n. 32: Cabina di verniciatura manuale a spruzzo n. 38 (ex 36): Reparto prototipi, aspirazione fumi saldatura da n. 3 postazioni n. 40 a e 40 b: Cabina di verniciatura manuale a spruzzo n. 41 a e 41 b: Tunnel di appassimento n. 42: Forno di essiccazione n. 72: Linea finitura del Reparto marmo n. 74 (Cabina a secco TECNOIMPIANTI) - nuovo 2. LIMITI DI EMISSIONE IN ATMOSFERA PER LE SOSTANZE DIVERSE DAI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI: Punto di emissione 26: Aspirazione robot di saldatura e 2 banchi di saldatura manuale del reparto carpenteria della linea termica Punto di emissione 38: Reparto prototipi, aspirazione fumi saldatura da n. 3 postazioni Punto di emissione 28: Aspirazione banco di saldatura manuale e banco aspirante di carteggiatura Sostanze Altezza dal p.c.: 10 m Portata: 9000 mc/h Portata: 5300 mc/h Portata: 1500 mc/h Limiti Polveri totali 5 mg/nm 3 Punto di emissione 32: Cabina di verniciatura a secco Punto di emissione 40 a: Verniciatura manuale a spruzzo Punto di emissione 40 b: Verniciatura manuale a spruzzo Sostanze Portata: 8100 mc/h Portata: 8900 mc/h Portata: mc/h Limiti Polveri totali 3 mg/nm 3 Punti di emissione 74 (Cabina a secco TECNOIMPIANTI) Altezza dal p.c.: 10,2 m Portata:21000 mc/h

9 Punti di emissione 72: Linea finitura del Reparto marmo Sostanze Altezza dal p.c.: 10 m Portata: mc/h Limiti Polveri totali 10 mg/nm 3 PER I COMPOSTI ORGANICI VOLATILI: Punti di emissione: 32: Cabina di verniciatura a secco 40 a: Verniciatura manuale a spruzzo 40 b: Verniciatura manuale a spruzzo 41 a: Tunnel di appassimento 41 b: Tunnel di appassimento 42: Forno di essiccazione Consumo massimo di solvente: ton/anno* Portata: 2700 mc/h Portata: 3500 mc/h Portata: 1100 mc/h * Nel caso in cui questo valore fosse superato, la Ditta dovrà presentare una nuova domanda per modifica sostanziale di impianto esistente ai sensi dell'art. 269 c. 8 del D.Lgs. 152/06 Limiti riferiti alla soglia di consumo di solvente > 15 ton/anno Carbonio Organico Totale (espresso come COT) in fase di applicazione 75 mgc/nm 3 Carbonio Organico Totale (espresso come COT) in fase di essiccazione 50 mgc/nm 3 Valore limite per le EMISSIONI DIFFUSE provenienti dagli impianti che utilizzano Composti Organici Volatili 20% di input di solvente 3. PRESCRIZIONI a) Almeno 15 giorni prima di iniziare la messa in esercizio degli impianti nuovi/modificati (punti di emissione n. 74 e 26), la Società deve darne comunicazione alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA Dipartimento di Pordenone. b) Il termine ultimo per la messa a regime degli impianti nuovi/modificati (punti di emissione n. 72, 74 e 26) è fissato in novanta 90 giorni dalla data di messa in esercizio. La Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone ed all ARPA - Dipartimento di Pordenone la data di messa a regime degli impianti. c) Per i punti di emissione nuovi/modificati (punti di emissione n. 72, 74 e 26), la Società deve comunicare alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA - Dipartimento di Pordenone entro 45 giorni dalla data di messa a regime, i dati relativi alle analisi delle emissioni effettuate almeno due volte nell arco dei primi dieci giorni di marcia controllata dell impianto (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi), al fine di consentire l accertamento della

10 regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell inquinamento nonché il rispetto dei valori limite. d) Qualora si verifichi un anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di emissione, l autorità competente deve essere informata entro le otto ore successive e può disporre la riduzione o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell impianto nel più breve tempo possibile. La Società è comunque tenuta ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni duranti le fasi di avviamento e di arresto. e) Le operazioni di manutenzione parziale e totale degli impianti di produzione e di abbattimento devono essere eseguite secondo le indicazioni fornite dal costruttore dell impianto (libretto d uso e manutenzione) e con frequenza tale da mantenere costante l efficienza degli stessi. f) La Società predispone un apposito registro, da tenere a disposizione degli organi di controllo, in cui annotare sistematicamente ogni interruzione del normale funzionamento dei dispositivi di trattamento delle emissioni (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione del funzionamento dell'impianto produttivo) come previsto dall'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. g) Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano, caricano e scaricano materiali polverulenti o prodotti contenenti composti organici volatili (C.O.V.), devono essere assunte apposite misure per il contenimento delle emissioni diffuse di polveri e C.O.V. h) Per i punti di emissione n. 72, 74 e 26, successivamente a quanto previsto dalla precedente lettera c), e per i punti di emissione n. 28 e 38 esistenti, la Società deve effettuare con frequenza almeno triennale (ossia una volta ogni tre anni a partire dall anno di rilascio del provvedimento finale unico), nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. Si chiede di inoltrare alla Provincia e al Dipartimento di Pordenone dell ARPA l esito degli autocontrolli effettuati nel corso dell anno 2015 sugli impianti esistenti (camini 28 e 38). I risultati dei campionamenti analitici effettuati successivamente alla messa a regime degli impainti nuovi/modificati (camini n.26, 72 e 74) e di quelli effettuati dopo il 2015 sugli impianti esistenti (camini n. 28 e 38), devono essere conservati presso l'azienda per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. i) Per i punti di emissione n. 32, 40 a, 40 b, relativamente ai parametri diversi dai composti organici volatili, la Società deve effettuare, almeno annualmente, nelle più gravose condizioni di esercizio, il rilevamento delle emissioni derivanti dagli impianti. I risultati dei campionamenti analitici devono essere conservati presso gli impianti produttivi per tutta la durata della presente autorizzazione e tenuti a disposizione degli organi di controllo. j) Per i punti di emissione n. 32, 40 a, 40 b, 41 a, 41 b, 42, relativamente ai Composti Organici Volatili, la Società deve inviare alla Provincia di Pordenone, al Comune interessato e all ARPA - Dipartimento di Pordenone: - entro il mese di dicembre di ogni anno, le certificazioni analitiche degli autocontrolli (ogni misura deve essere calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi) ai fini dell'accertamento del rispetto dei valori limite delle emissioni convogliate, - entro il mese di giugno di ogni anno un piano gestione solventi, relativo all anno solare precedente, per stabilire il rispetto del limite delle emissioni diffuse. Al fine di compilare il campo O1 del piano gestione solventi, la Società deve effettuare per ogni punto di emissione almeno una misura analitica (calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi), riportandone nel PGS il valore. Copia dei certificati analitici deve essere inviata agli enti di cui sopra. k) Deve essere rispettato quanto previsto dalle norme UNI o UNI-EN vigenti, con particolare riferimento alla norma UNI EN 15259/08 e dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., soprattutto per quanto concerne: - il posizionamento delle prese di campionamento; - l accessibilità ai punti di campionamento che devono essere resi raggiungibili sempre in modo agevole e sicuro. l) I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni devono essere quelli di seguito specificati oppure eventuali altri metodi equivalenti:

11 Manuale UNICHIM n. 158/88 Norma UNI EN 15259:2008 UNI EN ISO :2013 Norma UNI EN :2003 UNI EN 12619:2013 Misure alle emissioni Strategie di campionamento e criteri di valutazione Misurazione di emissioni da sorgente fissa. Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e dell obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione Emissioni da sorgente fissa Determinazione manuale ed automatica della velocità e della portata di flussi in condotti. Parte 1: Metodo di riferimento manuale. Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa di polveri in basse concentrazioni - Metodo manuale gravimetrico. Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa del carbonio organico totale in forma gassosa in effluenti gassosi provenienti da processi che utilizzano solventi - Metodo in continuo con rivelatore a ionizzazione di fiamma - La Società adotta i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite di emissione di cui all'allegato VI alla Parte Quinta del D.Lgs. n. 152/2006. In particolare, le emissioni convogliate sono conformi ai valori limite se, nel corso di una misurazione, la concentrazione, calcolata come media di almeno tre campionamenti consecutivi, non supera il valore limite di emissione. - Tutti i camini dovranno essere chiaramente identificati con la denominazione riportata nella presente autorizzazione conformemente a quanto indicato negli elaborati grafici citati in premessa. 4. SUGGERIMENTI Si forniscono i seguenti suggerimenti: - i condotti di emissione devono essere preferibilmente verticali; essi devono raggiungere possibilmente la copertura del fabbricato e, a meno di impedimenti tecnici, sporgere un metro dal colmo del tetto e delle coperture degli edifici circostanti; - nel caso la parte terminale del condotto sia a curva o semicurva lo sbocco deve essere rivolto entro il perimetro della proprietà, in modo da evitare immissioni dirette nelle proprietà confinanti. 5. PUNTI DI EMISSIONE NON SOGGETTI A AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA Sigla emissione Origine dell emissione Impianto termico a servizio del reparto verniciatura - cottura, 0,738 MW a metano Impianto termico del reparto verniciatura asciugatura, 0,258 MW a metano Impianto termico del reparto verniciatura lavaggio, 0,338 MW a metano Inquadramento normativo Non soggetti ad autorizzazione ai sensi dell art. 272 c. 1 poiché rientrano tra gli impianti in deroga della parte I, all. IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 1 Riscaldamento uffici da 0,105 MW a metano Non soggetti ad autorizzazione ai sensi dell art. 282 c. 1 del D.Lgs. 152/06 e

12 2, 3, 4, 5, 6 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 16, 17, 18, 19, , 23, , 30, 31, 33, 34, 35, 36, 37, , 49 50, , 56, 57, 58 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70 Riscaldamento reparto marmi da 0,039 MW a metano Riscaldamento reparto segheria, 5 da 0,018 MW a metano e 4 da 0,039 MW a metano Riscaldamento magazzino da 0,018 MW a metano Riscaldamento ufficio accettazione da 0,3 MW a metano Riscaldamento magazzino tunnel da 0,06 MW a metano Riscaldamento area laser da 0,06 MW a metano Riscaldamento linea termica: 7 da da 0,052 MW a metano, 2 da 0,032 MW a metano Riscaldamento verniciatura da 0,032 MW a metano CT gasolio emergenza october fest da 0,19 MW Riscaldamento ufficio da 0,016 MW a legna Riscaldamento sala corsi a pellet da 0,008 a 0,022 MW Riscaldamento ufficio tecnico da 0,031 MW a metano Riscaldamento magazzino tunnel da 0,3 MW a metano Riscaldamento laboratorio da 0,024 MW a metano Riscaldamento sala corsi per installatori a pellet da 0,008 a 0,022 MW Laboratorio, impianti a pellet da 0,008 a 0,022 MW s.m.i.

13 71A, 71B, 71C Riscaldamento mensa e spogliatoi a metano da 0,034 MW Pordenone, lì 16/01/2015 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

14 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 16/01/ :37:13 IMPRONTA: B958B C059F8C33288B05473AF4ED2CEB AF43FB59A764FE5A8 F4ED2CEB AF43FB59A764FE5A875FF264F5D73BEF995C493E5C53EB41C 75FF264F5D73BEF995C493E5C53EB41C7B7F40C0AC36D0B3625BA86F3CFC3536 7B7F40C0AC36D0B3625BA86F3CFC35364CDF12CACDDAC6FE241C A7B9 Atto n. 51 del 16/01/2015

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