5/2012. novembre GESTIONE INTEGRATA COLLEGIO: I DATI IN MANO AGLI ISCRITTI ISSN

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1 ISSN /2012 novembre Bimestrale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova Numero 5 - Anno 10 - novembre Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2004 n 46) - art. 1, comma 1, DCB Padova - con I.P. GESTIONE INTEGRATA COLLEGIO: I DATI IN MANO AGLI ISCRITTI 2 La malattia del campanile Pierluigi Capuzzo 4 Gestione Integrata Collegio 8 Come diventare CTU Michele Levorato 12 Il messaggio della Biennale 2012 Chiara Cattani 20 Il Prezziario regionale Fabbricati rurali: precisazioni Daniele Nardin 28 Visite guidate: Villa dei Vescovi Barbara Ammanati

2 Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova via Fornace Morandi, Padova tel fax info@geometri.pd.it Presidente Geom. Pierluigi Capuzzo Segretario Geom. Oddone Zecchin Tesoriere Geom. Paolo Pol Consiglieri Geom. Giovanna Baldin Geom. Moreno Benetazzo Geom. Luca Biadolla Geom. Samuela Boggian Geom. Giovanni Dal Zotto Geom. Maurizio Falasco Geom. Giuseppe Gazzin Geom. Michele Levorato Geom. Marco Mason Geom. Sandro Merlo Geom. Michele Rizzo Geom. Elena Tresoldi Direttore Pierluigi Capuzzo Referente per il Collegio Chiara Cattani Direttore responsabile Barbara Ammanati Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003 Editore Lettera srl, Galleria Scrovegni 7 tel ; fax Padova lettera@lettera.org - Pubblicità Lettera srl, Galleria Scrovegni 7 tel ; fax Padova pubblicita@lettera.org Stampa Nuova Grafotecnica snc via Leonardo da Vinci 8, Casalserugo (PD) Privacy Lettera srl è responsabile dell indirizzario dei geometri del la provincia di Padova, e si impegna a utilizzarlo ai soli fini della spedizione della rivista. Copyright Gli articoli pubblicati sono protetti dalla legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d autore. Chiuso in redazione il 25 ottobre 2012 SOMMARIO Pitagora n. 5/2012 In copertina: Un particolare di Villa dei Vescovi a Luvigliano. (foto di Chiara Cattani) La malattia del campanile di Pierluigi Capuzzo 2 I geometri non paghino le visure catastali Consiglio Nazionale: una richiesta al governo 3 Gestione Integrata Collegio: i dati in mano agli iscritti Sul sito l aggiornamento della scheda personale 4 Il curriculum è l arma vincente per diventare CTU Alcune novità rispetto al passato di Michele Levorato 8 Biennale 2012: limitare, mitigare, compensare Esempi di tutela del suolo e riqualificazione del costruito di Chiara Cattani 12 Ristrutturazioni: detrazione Irpef al 50 per cento La nuova Guida dell Agenzia delle Entrate 16 Prezziario regionale 2011 strumento utile sempre Consultabile per categorie oppure scaricabile come file word 20 Fabbricati rurali: precisazioni dall Agenzia del Territorio Attenzione a due casi diversi di Daniele Nardin 22 Catasto. Consultazione delle banche dati La nuova Tabella dei tributi 24 Enel Distribuzione estende l accesso ai certificati bianchi Domanda da presentare entro il 30 novembre di Marco Mason 26 Villa dei Vescovi ha aperto la serie delle visite guidate Il programma prosegue con altri luoghi di interesse di Barbara Ammanati 28 La bacheca di ottobre 30 Informazioni 31 Appalti e responsabilità solidale Terre e rocce da scavo Deducibilità della formazione obbligatoria Albo Anas di prestatori di servizi 32 Schema di incarico professionale Le parti comuni non devono mai diventare inservibili Nuovo timbro se si cambia Comune Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 1

3 EDITORIALE di Pierluigi Capuzzo presidente La malattia del campanile Operando in diversi Comuni della Provincia, ma anche fuori come capita certamente a molti geometri, sorge spontanea una domanda: qual è il motivo che porta ad avere una tale disparità di modus operandi? Prendiamo l esempio della L. 13/2011, il cosiddetto Piano casa. La Re - gio ne Veneto ha indicato espressamente nell enunciato legislativo che ogni comune, entro il 30 novembre del 2011, avrebbe dovuto/potuto deliberare circa l applicabilità della relativa normativa nel proprio territorio. La qual cosa ha prodotto una congerie di differenziazioni che ha portato oggettivamente a una sorta di disparità di trattamento dei cittadini, messi in condizioni di realizzare cose nel comune A e di non realizzarle -le stesse- nel comune B. Era un primo esempio, potremmo citarne a decine: le modalità di calcolo del volume, che variano da comune a comune, come se il metro cubo non fosse un unità di misura universale; oppure l altezza degli edifici, all intradosso dell ultimo solaio, oppure della copertura, o all estradosso di quest ultima Come se l impatto urbanistico avesse una diversa valenza tra due comuni contermini. Siamo onesti: non è una sciocchezza? Di questi tempi il tema del federalismo è all ordine del giorno dovunque: nei dibattiti, nei talk show televisivi, nei programmi dei partiti. Ma siamo certi che sarebbe la panacea di tutti i mali? O che, se non oculatamente interpretato, potrebbe introdurre delle ulteriori, formidabili disparità di trattamento tra cittadini residenti a pochi chilometri di distanza? Se parli di queste cose con gli amministratori fanno spallucce. Non si rendono conto dei disagi che queste normette sotto il campanile creano. Hanno, perdonate, una miopia amministrativa che vede soltanto il proprio orto. Ognu - no è convinto che a casa sua le cose siano organizzate meglio che altrove e che da quell altrove non ci sia niente da imparare. Hanno, perdonate, una presunzione che rasenta la iattanza. A volte perché sono preda dei propri funzionari in quanto scarsamente informati sui temi amministrativi, e spesso questi ultimi sono più superbi di loro stessi, arciconvinti della bontà delle propri tesi. Non sarebbe difficile, in linea teorica, un coordinamento tra i comuni di carattere almeno provinciale che si occupasse di uniformare procedure e regolamenti così da togliere ai cittadini, alla soglia del 2013, l attuale, odiosa disparità di trattamento. Ma stiamo proponendo una pura utopia: è di questi giorni il fallimento del riordino delle provincie del Veneto, dovuto nella sostanza alla solita, inguaribile, grettamente provinciale malattia del campanile. 2 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

4 CONSIGLIO NAZIONALE. UNA RICHIESTA AL GOVERNO I GEOMETRI NON PAGHINO LE VISURE CATASTALI La gratuità concessa ai proprietari sia riconosciuta anche ai tecnici che eseguono gli atti di aggiornamento nell interesse della stessa Amministrazione catastale Il presidente del Consiglio Nazionale, Fausto Savoldi, ha inviato una lettera alle competenti autorità governative e parlamentari per chiedere una modifica della normativa che dal primo ottobre 2012 ha nuovamente introdotto il pagamento delle visure catastali a tutti i richiedenti che non siano i proprietari. La lettera, rivolta al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro dell'e - conomia Vittorio Grilli, ai sottosegretari all'eco nomia Vie ri Ceriani e Gianfranco Polillo, al ministro delle Po li - tiche agricole Mario Catania, al sottosegretario alle Po li - tiche agricole Franco Braga, al direttore dell'agenzia del territorio Gabriella Alemanno, e ai capigruppo parlamentari, chiede che i geometri siano equiparati ai proprietari per conto dei quali eseguono gli atti di aggiornamento catastale e quindi non paghino l'accesso ai servizi di consultazione della banca dati catastale gestita dall'agenzia del Territorio. Riportiamo la lettera in questione. La categoria dei Geometri è notoriamente quella che più di ogni altra, si occupa delle tematiche tecniche catastali e di gestione del patrimonio immobiliare. In particolare, i Geometri liberi professionisti, sono coloro che eseguono costantemente, per conto dei cittadini proprietari immobiliari e nel rispetto delle apposite norme, gli atti di aggiornamento catastali. Detti atti tecnici, certamente tra i più significativi ai fini fiscali e sociali, producono l'aggiornamento della cartografia catastale del Catasto dei Terreni ed il puntuale ac - catastamento di tutto l'edificato, al Catasto dei Fab bri ca ti. Si tratta di operazioni tecniche, spesso complesse e sempre onerose, anche per quanto riguarda i tributi, che per legge si debbono versare anche in occasione della presentazione degli atti di aggiornamento di cui sopra. Basti pensare che una semplice introduzione in mappa di un fabbricato ha un costo minimo (per diritti da versare in occasione dell'aggiornamento mappale) pari a 109,00 euro, con la possibilità di aumento del diritto, fino a quasi 200,00 euro o più, in caso di atti abbinati a frazionamenti con più particelle. Dopo l'aggiornamento mappale, segue obbligatoriamente l'accatastamento delle unità immobiliari urbane, il quale per la sola presentazione, sconta un tributo minimo di euro 50,00 per ogni unità. È appena il caso di sottolineare che di solito, ogni abitazione (da censire nella categoria "A") è formata da più unità immobiliari, per la presenza di autorimesse, accessori e pertinenze, le quali fanno inevitabilmente aumentare il tributo in parola di euro 50,00 per ogni ulteriore unità. Per i fabbricati da accatastare nelle categorie "D" ed "E", la norma in oggetto prevede che, dal 1 ottobre 2012, il tributo sia di euro 100,00 per ogni unità immobiliare che si accatasta. Quanto sopra, per segnalare al legislatore l'onerosità dell'operazione, che una volta ultimata, consente l'aggiornamento in tempo reale degli archivi catastali. Immediatamente dopo l'avvenuto aggiornamento, i soggetti autori dell'aggiornamento, in applicazione della norma in parola, sono costretti a pagare i diritti, per ottenere la visura del lavoro che essi stessi hanno realizzato, nell'interesse del proprietario committente, ma soprattutto nell'interesse dell'amministrazione Catastale e quindi dell'intera società. Visto che (ai sensi della legge in oggetto) il privato cittadino proprietario immobiliare può ottenere la visura del proprio immobile gratuitamente e che analogamente, le stesse visure sono gratuite per gli Enti pubblici e per le Agenzie Fiscali, si ritiene doveroso ed opportuno che lo siano anche per i tecnici liberi professionisti, che eseguono e trasmettono telematicamente gli aggiornamenti catastali. È appena il caso di ricordare che tutte le visure catastali effettuate dai Geometri e dagli altri professionisti esecutori dei detti aggiornamenti, vengono esclusivamente effettuate nell'interesse e per conto dei loro clienti, spesso non avvezzi all'approccio con gli Uffici e con le procedure catastali. Perciò di riflesso, la possibile gratuità dell'accesso alle visure catastali in favore dei soggetti abilitati a presentare telematicamente gli atti di aggiornamento catastale si configura alla stessa stregua della gratuità concessa dalla norma ai proprietari immobiliari. Inoltre, la suddetta gratuità (prevista fino al 30 settembre scorso) confermerebbe il notevole valore del servizio sociale svolto da queste figure professionali, abbinato al già significativo contributo che ognuna di queste operazioni produce in termini di diritti versati obbligatoriamente allo Stato. Pertanto, si chiede di integrare l'art. 6 della legge 26 aprile 2012, n. 44, recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento", con l'aggiunta del seguente comma: "5-quater-bis. L'accesso ai servizi di consultazione della banca dati catastale gestita dall'agenzia del Territorio avviene gratuitamente ed in esenzione da tributi se viene richiesto dai soggetti abilitati alla presentazione telematica degli atti tecnici di aggiornamento catastale". Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 3

5 Vita di Collegio Gestione Integrata Collegio: i dati in mano agli iscritti È in rete, sul sito del Collegio la nuova gestione dell Albo professionale che mette in capo all iscritto la funzione di inserire e aggiornare i propri dati personali suscettibili di variazione, quali indirizzo, telefono, posta elettronica, specializzazioni. ora in poi i dati riguardanti ciascun geometra iscritto al l Al bo D del Collegio di Padova sono riposti in un solo cassetto, al quale attingono sia le richieste di certificati, sia le iscrizioni ai corsi di aggiornamento professionale, sia le spedizioni cartacee e informatiche. La chiave di questo cassetto ce l ha solo l iscritto, il quale è l unico responsabile di quello che c è dentro. Tutti i cassetti sono contenuti nel nuovo data base dell Albo professionale, che ha sostituito il vecchio Albo ed è raggiungibile dal sito del Col legio. Prima invece i dati erano in vari archivi creati in tempi diversi, e quindi separati tra di loro, spesso discordanti quanto a residenza, telefono, posta elettronica. Per aprire il suo cassetto l iscritto deve entrare nell Area riservata, inserire il nome utente e la password, cliccare su Accedi, e così entra nel la pagina che permette sia di iscriversi ai corsi di formazione attivi, sia di aprire la Scheda personale. Se si entra nella Scheda personale, è possibile modificare il proprio indi- 4 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

6 rizzo, i numeri telefonici, l indirizzo di , le specializzazioni ed altri dati, mentre non sono modificabili i campi con il nome e cognome, il numero di iscrizione, i dati di nascita e il codice fiscale. I campi contrassegnati con il colore giallo non sono obbligatori, mentre quelli di colore LA SCHEDA PERSONALE La scheda personale è divisa in Scheda generale e Scheda formazione. SCHEDA GENERALE verde sono obbligatori Le modifiche ai campi si devono confermare cliccando sull icona con il Dischetto (funzione Salva), oppure si può uscire senza operare modifiche cliccando sull icona con la Porta (funzione Chiudi). Nome utente e password: come averli Per entrare nell area riservata è necessario inserire il nome utente e la password, le stesse utili per l iscrizione on line dei corsi. Per chi non le avesse ancora attivate, queste sono le istruzioni. Primo Accesso Utente: numero di iscrizione all Albo Password: codice fiscale Si apre una schermata con la procedura da seguire per l autenticazione. Successivi accessi Utente: numero di iscrizione all Albo Password: quella scelta dall iscritto. Cognome, nome e sesso, data e luogo di nascita, codice fiscale Controllare i dati inseriti e in caso di errori avvisare la segreteria del Col legio tramite o fax. Comune di residenza, studio o altro indir izzo Indicare il comune e non le frazioni (ad es. non Tencarola ma Selvazzano), scegliendolo dall elenco che comparirà a video dopo aver digitato i primi caratteri. Automaticamente verranno impostati la provincia e il CAP. Attenzione: i residenti nel comune di Padova devono modificare il CAP in base alla propria specifica residenza. Se il campo Comune non è compilato correttamente, il sistema al momento del salvataggio non accetta il dato e appare una finestra di avviso che segnala l errore. Corrispondenza Selezionare la voce dove si vuole che venga inviata la corrispondenza da parte del Collegio. Posta cer tificata Il campo è compilato automaticamente con l indirizzo assegnato dalla Cassa nazionale geometri ed è necessario confermarlo spuntando la casella Conferma. Se l indirizzo di PEC è diverso da quello che appare, correggere il campo e successivamente confermare. A norma di legge tutti i professionisti devono avere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) funzionante. Chi avesse ricevuto l indirizzo da parte del Consiglio Nazionale ma non l avesse ancora attivato, deve attivarlo quanto prima. Mandamento Il mandamento può essere inserito manualmente o assegnato automaticamente in base al comune dello studio cliccando sul bottone Automatico. Specializzazioni inserire la/e specializzazione/i selezionando dal menu a tendina. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 5

7 La PEC: un obbligo di legge Sul sito della Cassa è possibile ottenere, gratuitamente, la casella di posta elettronica certificata (Pec), obbligatoria per tutti i professionisti iscritti all Albo, denominata nome.cognome@geopec.it. É ovviamente possibile aprire una Pec presso altri gestori a scelta, ma in tal caso ha il costo fissato dal gestore stesso. La Pec è un servizio che disciplina l uso della posta elettronica ( ) tra le pubbliche amministrazioni, le aziende e i privati cittadini, dando valore legale alle scambiate, sostituendo le tradizionali notifiche a mezzo postale (raccomandate con ricevuta di ritorno) e fornendo lo stesso valore giuridico delle ricevute. SCHEDA FORMAZIONE Corsi frequentati Sotto questa voce vengono riportati i corsi organizzati dal Collegio di Padova a partire da aprile 2012 ai quali è stata data l adesione in modalità on line. Per i corsi a pagamento è possibile anche scaricare le relative fatture in formato PDF. I dati riportati hanno un valore indicativo. Per avere la situazione ufficiale dei propri crediti formativi ci si deve collegare al sito del Consiglio Nazionale Geometri Intestazione fatture Selezionando la casella professionista le fatture dei corsi di formazione verranno intestate al professionista. Se invece si vuole che le fatture riportino una diversa intestazione (es. studio associato,) cliccare la casella Altro e inserire i relativi dati. IMPORTANTISSIME INFORMAZIONI PER TUTTI GLI ISCRITTI Gestione Integrata Collegio : così è denominato il modo in cui, d ora in poi, il Collegio gestirà tutte le attività che fanno capo all Albo professionale. L acronimo è GECO, da cui il logo simboleggiato dalla grossa lucertola che, nella zona mediterranea, convive negli ambienti domestici. Si tratta di una banca dati realizzata da Tiesse Informatica, che consente di unificare tutte le procedure interne al Col legio (iscrizioni, cancellazioni, corsi, indirizzari, fatturazioni), ed eventualmente implementarle con altre funzioni che si rendessero necessarie in futuro. Il fatto che i dati personali siano direttamente gestiti dai singoli i scritti mette al riparo da possibili errori e dà immediata esecutività agli aggiornamenti. Per questo l invito è di visitare al più presto la propria scheda personale e controllare che tutti i dati siano corretti, modificando e - ventualmente quelli cambiati. La cosa è rilevante soprattutto per quanto riguarda i recapiti delle comunicazioni: posta elettronica, telefono, indirizzo postale. Questa è anche l occasione per dotarsi di posta elettronica certificata, se non si è ancora adempiuto a tale obbligo di legge. I dati della scheda personale che si immettono, ad esempio, vengono utilizzati dal Collegio per emettere le fatture di partecipazione ai corsi o per inviare le circolari cartacee ed elettroniche tramite mail. È una procedura che dà un ruolo attivo all iscritto, lo mette sempre in contatto con il Collegio. Il fatto che tale aggiornamento avvenga attraverso internet dà modo a chiunque di utilizzarlo in ogni momento, in piena sicurezza. Infatti è stato creato un sistema di autenticazione che consente di entrare nella scheda personale al solo interessato. Se si considera che oggi c è la posta elettronica certificata per invii che hanno il valore di una raccomandata, si com prende che per le comunicazioni c è un mezzo più veloce, sicuro e anche economico del telefono. 6 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

8 Tiepolo, Piazzetta, Novelli, illustratori del libro veneto Una mostra sull editoria veneta illustrata sarà aperta a Padova dal 24 novembre 2012 al 7 aprile 2013 Dal 24 novembre 2012 al 7 aprile 2013 a Padova, nelle sedi del Museo Civico agli Eremitani e di Palazzo Zuckermann, sarà allestita la mostra TIEPOLO, PIAZZETTA, NOVELLI - L incanto del libro illustrato nel Settecento Veneto. Si tratta di una produzione artistica spesso parallela a quella più appariscente della pittura su tela o dell affresco, ma non meno pregevole, anche per l importanza che assumeva nella vita culturale della Serenissima. Nel XVIII secolo l editoria illustrata veneta raggiunse fama internazionale. A illustrare libri di letteratura o di scienza, o di poesie, erano infatti chiamati artisti famosi, i quali spesso non si limitavano a fornire il disegno, ma eseguivano anche l incisione. Nel predisporre le pagine illustrate essi attingevano spesso a quadri che avevano già realizzato, cosa che indica la stretta connessione esistente tra la produzione artistica più nobile e i disegni approntati per l editoria. La mostra è molto ricca: 115 volumi illustrati del Settecento esposti accanto ad altrettanti fogli sciolti e incisioni, dipinti e disegni. Una mostra che raccoglie opere della Biblioteca Civica, dei Musei Civici e della Biblioteca Universitaria, oltre a quelle di una collezione privata e di alcuni istituti culturali del Veneto. È dal connubio tra intelligenti editori come Giam bat tista Albrizzi e Antonio Zatta, grandi artisti come Giam bat tista Tiepolo, Giam - bat tista Piazzetta, Pietro Antonio Novelli, Antonio Balestra, e abili incisori, che nascono alcuni dei maggiori capolavori dell editoria illustrata del Settecento. L illustrazione qui accanto è tratta dal volume Numismata virorum illustrium ex Barbadica gente, stampato a Padova dalla Tipografia del Seminario per volontà del vescovo Barbarigo, con le incisioni del fiammingo, ma naturalizzato veronese, Robert Audenauder (1732). Il volume è conservato nella Biblioteca Universitaria di Padova. È una delle più belle opere di tutto il Settecento. Il cardinale "Joannes Franciscus Barbadicus" si rivolge ai suoi nipoti, ai quali viene dedicata l opera eseguita a sue spese, perchè seguano gli esempi dei loro avi. I capolettera, anch essi figurati sono capolavori di arte incisoria. In alto a destra, sul podio del simulacro della Virtù, si vede lo stemma dei Barbarigo, insieme ai cappelli vescovili, cardinalizi e dogali. Due antiporte (illustrazioni poste a sinistra del frontespizio) tratte l una dall Iliade, l altra dalla Divina Commedia. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 7

9 Consulente tecnico d ufficio Il curriculum è l arma vincente per essere iscritti all Albo CTU di Michele Levorato consigliere, responsabile commissione Periti tribunale Alcune novità rispetto al passato: un nuovo modello di domanda, l autocertificazione dei dati personali e professionali, anzianità professionale di tre anni. Quattro anni fa Pitagora ha pubblicato un articolo contenente le regole e il modello di iscrizione all Albo dei Consulenti Tecnici (CTU) del Tri bu - nale di Padova. Poiché da allora sono cambiate alcune disposizioni e, dall aprile 2012, è stato introdotto un nuovo modello di domanda, riteniamo utile trattare nuovamente l argomento. Come si diventa CTU Requisiti. 1. Avere la residenza o il domicilio pro fessionale in provincia di Pado va. 2. Iscrizione all albo professionale da almeno tre anni. 3. Non essere iscritto in altro Albo CTU di altri Tribunali. Deposito della domanda. Scaricare il modulo di iscrizione dal sito Ser vizi al cittadino Modulistica Ci vile. Compilare il modulo, individuando la categoria tra quelle indicate in calce. Per i geometri la categoria prevalente è: industriale. Subito dopo è richiesto di indicare la specializzazione, cioè il campo in cui il richiedente ha acquisito più esperienza professionale, come si dovrà evincere dal curriculum. La domanda va corredata di marca da bollo da 14,62 euro. Allegare il curriculum professionale in cui dovranno essere adeguatamente descritte le prestazioni effettuate nel campo della specializzazione indicata. Sul curriculum va apposta una marca da bollo da 14,62 euro ogni quattro facciate. Allegare la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, in carta semplice, in cui vengono dichiarati i dati personali, facendo particolare attenzione a riportare le condanne penali e/o i procedimenti in corso. Allegare la fotocopia di un documento di riconoscimento valido. Depositare tale documentazione presso l ufficio di Volontaria Giuri - sdi zione, piano terzo, stanza 68, del Tribunale di Padova, via N. Tom ma - seo 55, tel: , mail: volontaria.tribunale.padova@giustizia.it. Iscrizione. Una volta all anno il Tribunale con - voca l apposita commissione, di cui fa parte anche un rappresentante del Col - le gio dei geometri, e informa il Col - legio circa i richiedenti. Il Col legio a sua volta chiede agli interessati copia della documentazione depositata in Tribunale, che deve essere inoltrata al Collegio nella sua com pletezza. Dopo che la commissione ha deliberato l iscrizione all Albo dei Consulenti Te - cni ci, l iscritto dovrà versare una tantum 168,00 sul c/c n intestato all A genzia delle Entrate - Cen tro operativo di Pescara - Tasse Concessioni Governative. In riferimento alle prestazioni professionali del consulente d ufficio si evidenzia che con D.M. del 20 luglio 2012 n. 140 nella premessa della relazione illustrativa è stato chiarito che i compensi spettanti agli ausiliari del giudice si continuano a calcolare come in precedenza (Testo Unico delle spese di Giu - sti zia di cui al D.P.R n. 115). 8 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

10 Il modello di domanda di iscrizione all Albo dei Consulenti Tecnici d Ufficio è scaricabile dal sito del Tribunale di Padova Servizi al cittadino Modulistica Civile. Si completa con la scheda seguente. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 9

11 La scheda di autocertificazione è allegata alla domanda di iscrizione all Albo dei Consulenti Tecnici d Ufficio, ed è scaricabile dal sito del Tribunale di Padova Servizi al cittadino Modulistica Civile. 10 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

12 I GEOMETRI CONSULENTI DEL TRIBUNALE ISCRITTI AL COLLEGIO DI PADOVA Mandamento di Padova Padova. Matteo Baccarin, Stefano Bertazzo, Alessandro Bertin, Marco Boesso, Massimo Boscolo, Diego Bovo, Pierluigi Capuzzo, Edoardo Carraro, Gianantonio Cavazzana, Giancarlo Centis, Giancarlo Cerabino, Michele Comunian, Paolo De Rossi, Vinicio De Zuani, Enrico Dorio, Antonio Ellero, Ferruccio Fassanelli, Sergio Foralosso, Paolo Luigi Fuochi, Michele Garavello, Germano Garbo, Roberto Giacon, Andrea Giuliani, Alberto Gobbo, Luigi Jachelini, Antonio Lovison, Francesco Marcato, Mario Maritan, Antonio Mason, Giordana Mazzari, Eugenio Meneguzzi, Enzo Milan, Giampaolo Mincato, Michele Minguzzi, Adolfo Morelli, Claudio Munari, Giuseppe Mussolin, Massimiliano Nalin, Martino Orlandin, Giancarlo Pasquato, Donato Pavan, Giovanni Pegge, Oscar Pettenello, Dino Piccolo, Renato Politeo, Stefano Pretto, Cristiano Rampin, Maurizio Rubin, Adelio Sattin, Roberto Scatolini, Enrico Schiavon, Achille Sinatra, Giovanni Smania, Sandro Solerti, Enrico Tridello, Pierpaolo Vettore, Alberto Vezzalini, Bruno Vezzù. Abano Terme. Andrea Fasolato, Alberto Rossetto. Albignasego. Francesco Boin, Simone Buson, Alberto Disarò, Davide Grigio, Dario Mansetti, Filippo Montin, Fabio Righetto, Franco Schivardi Casalserugo. Flavio Benetti, Luca Boccon, Roberto Garbo, Riccardo Ruffatti Cervarese Santa Croce. Nicola Purgato Limena. Massimo Forese, Davide Ragazzo, Diego Trevelin, Pietro Zonato Maserà. Cristian Caione Mestrino. Domenico De Marchi, Fedele Furegon Noventa Padovana. Luca Bonfante, Leonardo Cabbia Fiorin, Gabriele Destro, Stefano Pavin, Riccardo Radici Piazzola sul Brenta. Adriano Roberto Zanarella Ponte San Nicolò. Sergio Fontolan Rovolon. Maurizio Rizzato Rubano. Ivo Babolin, Francesco Murtas, Mario Priante, Paolo Rampazzo, Fabio Tosato, Dimitri Valente Selvazzano Dentro. Andrea Bordin, Antonio Dinali, Paolo Gazzea, Umberto Savoia Torreglia. Luciano Beretta, Cosimo De Vietro Veggiano. Giorgia Puppoli Vigonza. Andrea Baldan, Simone De Franceschi, Alberto Franceschi, Michele Levorato, Germano Schiavolin Villafranca Padovana. Mirko Beria. Mandamento di Cittadella Cittadella. Claudio Barin, Marco Simioni, Carlo Svegliado Campo San Martino. Enrico Chilò Carmignano di Brenta. Claudio Borgo, Domenico Borgo Gazzo Padovano. Giorgio Fiori Grantorto. Fiorenzo Cappellari San Giorgio in Bosco. Roberto Griggio San Martino di Lupari. Davide Agostini Tombolo. Vincenzo Bacchin, Amante Baggio, Renzo Bizzotto. Mandamento di Camposampiero Borgoricco. Massimiliano Falasco, Luciano Lorenzin, Giorgio Salvalajo San Giorgio delle Pertiche. Roberto Battiston, Loris Facco Santa Giustina in Colle. Flavio Mattara Trebaseleghe. Gianni Favaro, Giuliano Scattolin Mandamento di Montagnana Montagnana. Matteo Migliorin, Mario Nastasio Masi. Andrea Brognara Merlara. Silvano Lora, Fausto Stopazzolo Saletto. Romeo Stevanin, Mandamento di Este Este. Rodolfo Baratella, Giovanni Bevilacqua, Alberto For na - siero, Giampietro Fornasiero, Paolo Lasalandra, Gen narino Miricola, Aldo Polonio, Ferdinando Rossi, Pompilio Russo, Gianluca Sartori, Floriano Toniolo, Ermes Zamarco. Carceri. Ruggero Guariento, Cinto Euganeo. Efre Lazzarin, Gabriele Maragotto, Giorgio Nicoletto Lozzo Atestino. Renzo Muraro Piacenza d'adige. Sandro Sturaro Villa Estense. Alessandro Pegoraro Mandamento di Monselice Monselice. Roberto Callegaro, Ivano Castello, Giovanni del Padrone, Stefano Manfrin, Fabiola Zerbetto Arquà Petrarca. Maria Grazia Cardin, Nico Pegge Battaglia Terme. Gianluca Bernini Galzignano Terme. Folaromi Odeyemi Pernumia. Nicola Bojan Solesino. Massimiliano Negrello Stanghella. Luca Biadolla, Sandro Merlo. Mandamento di Conselve Conselve. Tiziano Amistà, Michele Bottaro, Nicola Resta Agna. Roberto Celon Anguillara Veneta. Dante Candian, Fulvio Trevisan, Attilio Roberto Trivellin Mandamento di Piove di Sacco Piove di Sacco. Renzo Bassan, Massimo Cervaro, Emilio Comunian, Livio Fasolato, Vito Maggetto, Paolo Morazzi, Pier Lui gi Romani, Massimo Tonon, Oddone Zecchin, Orlando Zecchin. Legnaro. Mattia Degan, Ermes Salmaso Pontelongo. Simonetta Ceconello, Angelo Pizzeghello. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 11

13 Architettura e società civile Limitare, mitigare, compensare: il messaggio della Biennale 2012 di Chiara Cattani, geometra La 13. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, aperta fino al 25 novembre ai Giardini della Biennale e all Arsenale, è intitolata Common Ground, e al Padiglione Italia presenta una ricerca che mira alla tutela del suolo e alla riqualificazione del costruito. Tre sono punti cardine per richiamare l attenzione dell opinione pubblica sul tema dello spreco della nostra risorsa principale: il suolo. È questo il messaggio chiave presentato al Padiglione Italia in occasione dell esposizione della Biennale Architettura in svolgimento a Ve ne zia. Da una ricerca effettuata, in Italia si consuma ogni giorno tanto suolo come 150 campi da calcio equivalenti alla trasformazione in costruito pari a 3 città all anno come Milano. L esempio più emblematico si trova nella regione Lombardia dove le aree urbanizzate sono cresciute tra il 1955 e il 2007 ben del 235%. In Italia dal 1990 al 2005, cioè in soli 15 anni, sono scomparsi 3 milioni di ettari di superficie agricola, qualcosa come Lazio e Abruzzo mes - si insieme, e attualmente il suolo non cementificato rappresenta il 42% dell intero territorio nazionale. Gli edifici esistenti sono 13 milioni di cui 11 milioni ad uso abitativo; 29 milioni sono le unità immobiliari di cui un sesto sono case sfitte o seconde case. Risultato, con questi numeri ogni bambino appena nato avrà a disposizione 9 appartamenti. Ma l indagine presenta una qualità del costruito di tipo scarso, con prestazioni inadeguate. Infatti tre quarti del nostro patrimonio immobiliare è stato costruito tra il 1946 e il 1991, e in relazione all efficienza energetica il 35% dei consumi energetici viene assorbito proprio dal comparto edilizio. Quindi è necessario inseguire obiettivi di riqualificazione. In Europa la difesa del suolo passa per i tre principi strategici: limitare, mitigare e compensare. Dal 2004 la Gran Bretagna ha stabilito che il 60% delle nuove urbanizzazioni deve avvenire attraverso l uso di aree dismesse. Dal 2020 in Germania non si potranno urbanizzare più di 30 ettari al giorno. E in Italia? Non esiste nessuna legge nazionale che regolamenti in maniera strategica i principi per la difesa del suolo che è una risorsa finita e non riproducibile. È del tutto assente una visione complessiva. Quello che è stato sottratto all agricoltura non ritornerà più suolo agricolo. Allora serve ripensare alla tutela del nostro patrimonio come a una sfida nel riconsiderare la crescita urbana, attraverso azioni utili che in sintesi si riassumono nella densificazione delle aree urbanizzate, nel retrofitting energetico degli edifici e nel definire i limiti della città. 12 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

14 DENSIFICARE LE AREE URBANIZZATE SIGNIFICA DARE NUOVA FUNZIONALITÀ A QUEGLI EDIFICI OGGI IN DISUSO, DARE UNA NUOVA VESTE A QUELLE AREE INTERNE ALLA CITTÀ CHE HANNO ASSUNTO UN ASPETTO DEGRADATO E MALE ABITATO, RECUPERARE AREE INDUSTRIALI DISMESSE CON INTERVENTI EDILIZI CHE SCARTANO LA PROGETTAZIONE DI NUOVI QUARTIERI SATELLITE NELLE CITTÀ. Trento, ex area Michelin progetto Le albere 20 ettari tra la città e il fiume Il progetto dell'architetto Renzo Piano integra elementi innovativi e risorse antiche che hanno radici nell'acqua, nel verde, nelle montagne. Questo quartiere è perfettamente integrato nella vita cittadina con nuove strade, percorsi ciclabili e pedonali, canali, piazze e spazi verdi. Attraverso queste vie fluisce la vitalità dei molteplici poli di attrazione: polo museale, residenze, attività commerciali, uffici e sedi di imprese Legenda: 1. Il Muse, museo della scienza. 2. Negozi e uffici. 3. Negozi e residenze. 4. Residenze RETROFITTING ENERGETICO SIGNIFICA MIGLIORARE L EFFICIENZA ENERGETICA DEI VECCHI EDIFICI CON LA PRIORITÀ DI CONTENERE E LIMITARE IL PIÙ POSSIBILE IL LORO FABBISOGNO ENERGETICO. LE BUONE PRATICHE A SPOT EVIDENZIANO CHE: - INSTALLARE 10 METRI QUADRI DI PANNELLI FOTOVOLTAICI PERMETTE DI RISPARMIARE 250 /ANNO IN BOLLETTA; - INTRODURRE UN SOLO STRATO ISOLANTE NELL EDIFICIO RIDUCE I CONSUMI DI OLTRE IL 40% - SOSTITUIRE I VETRI DEGLI INFISSI PERMETTE DI RIDURRE LE DISPERSIONI TERMICHE DEL 60% E QUINDI SE SE OGGI UNA CASA CONSUMA 150 KW/ANNO, SI DEVE ABBASSARE QUESTO CONSUMO PER ANDARE A RAGGIUNGERE I 50 KW/ANNO. Roma - Piano di zona Tiburtino III (legge 167) 450 alloggi da riqualificare Attualmente l'area del Tiburtino III nasconde le tracce della borgata IACP costruita nel 1936 per dare alloggio a quota parte degli abitanti del centro storico sfrattati durante l'operazione di "risanamento" attuata tra il 1930 e il La costruzione del quartiere proseguì nel secondo dopoguerra ad opera del gruppo APAO, composto da giovani architetti organici capitanati da Bruno Zevi. Tiburtino III, come molta parte dello stock edilizio realizzato dal dopoguerra agli anni 80, presenta delle criticità: da una parte il degrado fisico, dipeso dai materiali e dalle tecnologie impiegate per la costruzione e dalla scarsa manutenzione, dall altra il degrado degli spazi pubblici e del verde. Nel tempo il quartiere ha compensato la richiesta di servizi che il piano di zona non ha realizzato: sono presenti delle scuole, la biblioteca Mozart, un centro anziani, un parco giochi per i bambini. Il quartiere è disseminato da numerose aree verdi pubbliche e semipubbliche, variamente curate, come le corti tra gli edifici e le fasce alberate lungo le strade Nel 2010 L'Ater di Roma ha lanciato il concorso"pass Progetto per abitazioni sociali e sostenibili" per riqualificare un quartiere di Edilizia Residenziale Sociale inserito nel Piano di Zona "15 Bis Tiburtino III". Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 13

15 DEFINIRE I LIMITI DELLA CITTÀ SIGNIFICA RICONOSCERE TUTTI GLI ELEMENTI FACENTI PARTE DI UN TERRITORIO E DARE A LORO UNA IDENTITÀ COME: - CREARE CINTURE V ERDI COME COLLANE INTORNO ALLE CITTÀ PER DEFINIRE CIÒ CHE È COSTRUITO DA CIÒ CHE NON LO È COME CAMPAGNA, MONTAGNA, MARE - RIPORTARE LA NATURA NELLE ZONE URBANIZZATE - IMPORRE VINCOLI DI INEDIFICABILITÀ - PROMUOVERE LA RICONVERSIONE DELLE AREE - INTEGRARE E PRESERVARE L IDENTITÀ DELLA CAMPAGNA Torino, Corona verde L anello delle Delizie Un percorso di oltre 90 km, che connette, mediante ciclopiste, ciclostrade e strade rurali, le risorse naturalistiche dei Parchi metropolitani e il sistema storico-culturale delle Residenze Reali. L anello delle Delizie è uno dei circuiti ciclabili della Corona Verde, il Progetto regionale che ha l obiettivo di valorizzare e di riqualificare il patrimonio ambientale e paesaggistico dell area metropolitana torinese per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini. Il Bosco di Mestre "Querco Carpineto Planiziale". Il Bosco di Mestre è una realtà con i suoi 230 ettari che fanno parte del tessuto urbano del Comune di Venezia. Il Bosco di Carpenedo, il Bosco dell'osellino, il Bosco di Campalto e le vaste aree Querini con i Boschi Ottolenghi, di Franca e Zaher cingono l'abitato di Mestre con un bosco che di anno in anno assume sempre più l'aspetto naturale tipico del bosco planiziale. Nel 2003 il Comune ha acquisito dalla Fondazione Scientifica Querini Stampalia l'usufrutto trentennale di 200 ha di aree agricole per trasformarle nel cuore del Bosco di Mestre previsto dal Piano Regolatore. Il progetto del Bosco di Mestre si basa sull'idea di ricostruire parte delle foreste che originariamente ricoprivano la nostra pianura: questo tipo di bosco è chiamato "Querco Carpineto Planiziale". A questa definizione corrisponde una lista precisa di specie utilizzabili e alcune caratteristiche d'impianto. Sia il Piano Ambientale (allegato del P.R.G.) predisposto dal Comune di Venezia che la legge regionale n.13 del 2003 (e le Linee Guida d'attuazione) definiscono queste caratteristiche. La realizzazione dell'impianto delle Aree Querini si è appoggiata largamente sui fondi messi a disposizione dalla legge regionale13/03 "Norme per la realizzazione di boschi nella pianura veneta". Il bosco ha una relazione virtuosa con le acque che lo attraversano: disinquinamento, sicurezza idraulica, creazione di ecosistemi articolati. Il consorzio di Bonifica Dese-Sile ha sviluppato questo aspetto del progetto. 14 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

16 DA NOI GEOMETRI UNA RISPOSTA PER L AMBIENTE La ricerca fa emergere il bene comune, il suolo, per il benessere della collettività e dice che non si tratta di demonizzare la città ma di integrare le strategie per limitare il consumo di terreno agricolo nelle politiche di gestione del territorio. In questa ottica la previsione sarà che nel 2020 il mercato del recupero del patrimonio immobiliare rappresenterà l 80% della produzione edilizia. E noi geometri abbiamo le competenze e la capacità di dare una risposta tecnica molto importante al mercato. Quindi in attesa della ripresa economica, cerchiamo di essere consapevoli che il lavoro non mancherà e che tutto quello che spendiamo nel tempo dedicato alla formazione e all aggiornamento professionale potrà dare anche significative gratificazioni. E se siamo amministratori locali dobbiamo riflettere sulla gestione del territorio, pensare ad un cambiamento e batterci per attuare politiche di sal vaguardia e tutela dell ambiente, anche nei piccoli comuni molto vicini alle realtà agricole, ma che si ingrandiscono di anno in anno senza vero bisogno di espansione. La Darsena di città di Ravenna Fu dismessa a partire dagli anni Ottanta. Il Programma di Riqualificazione Urbana (P.R.U.) Darsena di Città è stato approvato dal Consiglio Comunale il 5 dicembre Fino al 2011 sono stati realizzati (in rosso): il recupero dell'ex magazzino dello zolfo, la ristrutturazione ex molino Pineta, il nuovo quartiere residenziale terziario, un edificio di edilizia residenziale pubblica, vari edifici per residenza e terziario, la sede dell'autorità portuale, il parco Teodorico. UN DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO PER IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DEL SUOLO Il 14 settembre scorso il Governo ha approvato in via preliminare il disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. Sul disegno di legge sarà acquisito il parere della Conferenza Unificata. Il provvedimento mira anzitutto a garantire l equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate. Ha inoltre l obiettivo di promuovere l attività agricola che si svolge (o si potrebbe) svolgere su di essi, contribuendo alla salvaguardia del territorio. Il mantenimento dell attività agricola infatti consente di poter gestire il territorio e contribuisce a diminuire il rischio di dissesti idrogeologici. Questi in sintesi, i punti principali del provvedimento: 1. Vengono identificati come terreni agricoli tutti quelli che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola. 2. Si introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, dell estensione massima di terreni agricoli edificabili (ossia di quei terreni la cui destinazione d uso può essere modificata dagli strumenti urbanistici). Lo scopo è quello di garantire uno sviluppo equilibrato dell assetto territoriale e una ripartizione calibrata tra zone suscettibili di utilizzazione agricola e zone edificate. 3. Si prevede il divieto di cambiare la destinazione d uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari. Nell ottica di disincentivare il dissennato consumo di suolo, l intervento mira a evitare che i terreni che hanno usufruito di misure a sostegno dell attività agricola subiscano un mutamento di destinazione e siano investiti dal processo di urbanizzazione. 4. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti. 5. Si istituisce un registro presso il Ministero delle politiche agricole al fine di identificare i Comuni interessati, i cui strumenti urbanistici adottati non prevedono l ampliamento di aree edificabili o un aumento inferiore al limite determinato dalle Regioni, che possono chiedere di essere inseriti. 6. Si abroga la norma che consente che i contributi di costruzione siano parzialmente distolti dalla loro naturale finalità consistente nel concorrere alle spese per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria - e siano destinati alla copertura delle spese correnti da parte dell Ente locale. 7. Si abroga inoltre la norma che prevede che una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell ente locale. Il fine è quello di disincentivare l attività edificatoria sul territorio. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 15

17 Agevolazioni fiscali Ristrutturazioni:detrazione Irpef al 50 per cento fino a giugno 2013 La nuova Guida pubblicata on line dall Agenzia delle Entrate aggiorna le regole dopo le modifiche sulle percentuali di detrazione fiscale e sui tetti di spesa. Èstata pubblicata dall Agenzia del le Entrate la guida aggiornata ad agosto 2012 sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie che dal 1 gennaio 2012 non ha più scadenza. La detrazione fiscale, introdotta fin dal 1998, è stata prorogata più volte ed è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 (art. 4) che ha previsto il suo inserimento tra gli oneri detraibili ai fini Irpef. La modifica più recente è stata introdotta dal D.L. n. 83 del 22 giugno 2012 (decreto Cre - scita) con vertito in Legge il 7 agosto 2012 al n. 134, modifica che ha innalzato la misura della detrazione e il limite massimo di spesa ammessa al beneficio, per un determinato periodo temporale. Infat ti le spese che verranno sostenute dal cittadino dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del decreto legge) al 30 giugno 2013, saranno oggetto di detrazione fiscale nella misura del 50% (anziché del 36%) e fino ad un importo massimo di per unità immobiliare. Sono state introdotte anche alcune novità, in particolare: l abolizione dell obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara; la riduzione della percentuale (dal 10 al 4%) della ritenuta d acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l obbligo di operare; l eliminazione dell obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall impresa che esegue i lavori; la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l unità immobiliare sul la quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l in tero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all acquirente (persona fisica) dell immobile; l obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali; l estensione dell agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. 16 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

18 TEMPI E MODALITÀ L impostazione di fondo rimane inalterata nel senso che è possibile detrarre dall Irpef una parte delle spese che sono già state affrontate o che dovranno essere sostenute, per ristrutturare le abitazioni, secondo il criterio di cassa, mentre non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti. Nel periodo d imposta 2012 sarà possibile tenere conto della: detrazione del 36% per le spese sostenute fino al 25 giugno 2012, per un ammontare massimo di euro; detrazione del 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2012, per un ammontare massimo di euro, al netto delle spese già sostenute alla predetta data, comunque nei limiti di euro, per le quali resta ferma la detrazione del 36%. Inoltre nel periodo d imposta 2013 sarà possibile tenere conto della: detrazione del 50% per le spese sostenute dal 1 gennaio 2013 fino al 30 giugno 2013, per un ammontare massimo di euro, tenendo con to in caso di mera prosecuzione dei lavori delle spese sostenute negli anni precedenti; detrazione del 36% per le spese sostenute dal 1 luglio 2013, per un ammontare massimo di euro. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell edificio, il beneficio compete con riferimento all anno di effettuazione del bonifico da parte dell amministrazione del condominio. In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Chi sono i titolari di diritti reali L agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soggetti indicati nell articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. COME È CAMBIATA LA RIPARTIZIONE DELLA DETRAZIONE Per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2011, i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione, rispettivamente, in cinque o tre rate annuali di pari importo. È necessario, però, essere proprietari o titolari di altro diritto reale sull unità abitativa oggetto di CHI PUÒ CHIEDERE LA DETRAZIONE intervento escludendo dal beneficio, per esempio, l inquilino. Dal 1 gennaio 2012 non è più prevista questa diversa modalità di ripartizione per cui la detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pa ri importo, dall anno in cui è stata so stenuta la spesa e in quelli successivi. Non spetta solo ai proprietari o i titolari di diritti reali di godimento. Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell immobile oggetto dell intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture. In questo caso, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione. Se è stato stipulato e registrato un contratto preliminare di compravendita immobiliare, l acquirente avrà diritto all agevolazione solo se è entrato nel possesso dell immobile e se eseguirà gli interventi a proprio carico. Anche chi esegue in proprio i lavori sull immobile, potrà esercitare la detrazione fiscale, ma limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 17

19 Solo fino a giugno 2013 le agevolazioni del 50% e del 55% Dal 1 luglio 2013 l unica agevolazione fiscale riguardante gli edifici esistenti sarà quella del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie che, dal 2012, non ha più scadenza. Grazie, infatti, all introduzione nel Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986) dell art. 16-bis (Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici), l agevolazione del 36% è stata resa strutturale e definitiva. I LAVORI AMMESSI ALLA DETRAZIONE Principalmente sono due le casistiche: i lavori effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze come la manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia. i lavori effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali come la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia. Sono inoltre sono ammessi : i lavori necessari alla ricostruzione o al ripristino dell immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza (detrazione già introdotta dal D.L. n. 201/2011). Per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell edificio, il beneficio compete con riferimento all anno di effettuazione del bonifico da parte dell amministrazione del condominio. In tale ipotesi, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi; gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune; le opere e i lavori necessari ad eliminare le barriere architettoniche per ascensori e montacarichi; gli interventi edilizi per favorire la mobilità interna ed esterna dei portatori di handicap grave, con esclusione delle spese sostenute per l acquisto di strumenti; gli interventi di bonifica dall amianto e di esecuzione di opere necessarie ad evitare gli incidenti domestici come la riparazione di impianti insicuri, l installazione di vetri anti-infortunio, l installazione di apparecchi rilevatori di gas inerti e l installazione del corrimano; gli interventi che riguardano la messa in sicurezza degli immobili quali recinzioni, cancellate, inferriate, porte blindate, saracinesche, vetri antisfondamento, fotocamere ecc. nonché la cablatura degli edifici. Gli adempimenti sono stati recentemente semplificati. Innanzitutto non è più previsto l obbligo dell invio della comunicazione di inizio lavori a Pescara e non è più obbligatorio indicare in fattura il dato del costo della manodopera. Sarà sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi gli estremi catastali dell immobile e conservare tutti quei documenti richiesti per il controllo della detrazione, di cui le indicazioni del provvedimento dell Agenzia delle entrate del 2 novembre I pagamenti andranno sempre effettuati con bonifico bancario o postale e all importo pagato verrà effettuata la ritenuta del 4% a titolo di acconto dell imposta dovuta dall impresa esecutrice i lavori. Quest ul ti - ma è stata ridotta dal 10% al 4% a far data dal 6 luglio Le spese che non possono essere pagate con bonifico (diritti, bolli, oneri comunali ecc) potranno essere pagate con altre modalità e poste comunque in detrazione. L agevolazione fiscale per questi interventi di recupero edilizio non è cumulabile con gli sgravi fiscali previsti dagli interventi sul risparmio energetico. 18 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA Pitagora 5/2012

20 COME APPLICARE L IVA Per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili residenziali, l Iva è agevolata cioè ridotta al 10%. Rimane inalterata la distanzione di lavori che riguardano il costo dei beni significative che permette di applicare l Iva del 10% fino alla concorrenza della prestazione lavorativa e sulla parte eccedente applicare l aliquota iva del 21%. Per tutti gli altri interventi di recupero edilizio è sempre prevista l Iva al 10%, senza alcuna data di scadenza. Riguarda tutti i contratti di appalto o d opera relativi alla realizzazione degli interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione e l acquisto di beni, con esclusione di materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi edilizi. L aliquota Iva del 10% si applica, inoltre, alle forniture dei cosiddetti beni finiti, vale a dire quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (ad esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera). L agevolazione spetta sia quando l acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d opera che li esegue. AGEVOLAZIONI PER ACQUIRENTI DI IMMOBILI RISTRUTTURATI Le imprese di costruzioni o le cooperative edilizie che eseguono lavori di ristrutturazione-restauro di interi fabbricati ad uso abitativo e che provvedono entro 6 mesi dalla data del termine dei lavori, alla successiva vendita o assegnazione dell immobile, danno la possibilità all acquirente o assegnatario di usufruire della detrazione Irpef del 36% Essa va calcolata, indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell abitazione, risultante dall atto di acquisto o di assegnazione. Rimane sempre il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione, che è di euro. I pagamenti possono essere effettuati anche senza bonifico bancario. Che cosa sono i beni significativi I beni significativi sono stati individuati dal decreto 29 dicembre 1999 e precisamente sono: ascensori e montacarichi; infissi esterni e interni caldaie; video citofoni; apparecchiature di condizionamento e riciclo dell aria; sanitari e rubinetteria da bagni; impianti di sicurezza. Nei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, su tali beni l aliquota Iva agevolata del 10% si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi. NUOVA GUIDA ANCHE PER LE AGEVOLAZIONI RIGUARDANTI IL RISPARMIO ENERGETICO La detrazione fiscale del 55% per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti è stata prorogata al 30 giugno 2013 dal decreto legge n. 83/2012 (convertito dalla legge n. 134 del 7 agosto 2012). Le disposizioni che regolano la materia dei benefici fiscali per il risparmio energetico sono state piu volte modificate e, di conseguenza, negli ultimi anni sono cambiate anche le procedure da seguire per poterne usufruire. Per esempio: - è stato previsto l obbligo di inviare una comunicazione all Agenzia delle Entrate, quando i lavori proseguono oltre un periodo d imposta; - è stato modificato il numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione; - è stata sostituita la tabella dei valori limite della trasmittanza termica; - è stato previsto l esonero della presentazione dell attestato di certificazione (o qualificazione) energetica per la sostituzione di finestre, per l installazione dei pannelli solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale; - è stata ridotta (dal 10 al 4%) la percentuale della ritenuta d acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l obbligo di operare; - dal 2012, la detrazione è stata estesa alle spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria; - è stato eliminato l obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall impresa che esegue i lavori. Sono invece rimasti invariati i tipi di intervento e i tetti di spesa: 1. riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento (detrazione massima euro pari al 55% di ,18 euro); 2. Pareti, finestre, compresi gli infissi, su edifici esistenti (detrazione massima euro pari al 55% di ,90 euro); 3. installazione di pannelli solari (detrazione massima euro pari al 55% di ,90 euro); 4. sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (detrazione massima euro pari al 55% di ,45 euro). Nella Guida che l Agenzia delle Entrate ha aggiornato, e che è desponibile sul sito, sono descritti i vari tipi di intervento per i quali si puo fruire della detrazione del 55% e gli adempimenti necessari per ottenerla. Pitagora 5/2012 COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DI PADOVA 19

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