L indagine giudiziaria per infortuni gravi e mortali e modello di organizzazione e gestione aziendale
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- Graziano Genovese
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1 L indagine giudiziaria per infortuni gravi e mortali e modello di organizzazione e gestione aziendale Massimo Bonfanti e Manuela Peruzzi - ASL Verona
2 LA GESTIONE DEGLI INFORTUNI e le fonti informative LA SELEZIONE DEGLI INFORTUNI PER L INDAGINE L INDAGINE GIUDIZIARIA CON VALUTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO
3 INFORTUNI PER LE INDAGINI Sussistenza temporanea di tre fattori: 1. Morte del lavoratore o lesione personale grave, gravissima 2. Evento accaduto con nesso di causa con la violazione di norme per la prevenzione infortuni o di igiene della salute 3. Sussistenza di ipotesi di responsabilità a carico del datore di lavoro e o soggetti terzi per omissioni collegabili all evento Non sempre è possibile selezionare
4 REGIONE VENETO: infortuni gravi, invalidanti e mortali 20 mortali invalidanti T40 Programma regionale epidemiologia occupazionale
5 INFORTUNI PROVINCIA DI VERONA totali 22% gravi (1.600 circa) Programma regionale epidemiologia occupazionale
6 1. LA GESTIONE DEGLI INFORTUNI DA PARTE SERVIZI DI PREVENZIONE Obbligo istituzionale di indagine degli infortuni gravi e mortali in quanto reati perseguibili d ufficio. Al fine di : individuare profili di responsabilità garantire il diritto del lavoratore infortunato della tutela sociale e legale avviare interventi di prevenzione per evitare infortuni analoghi
7 2. LE FONTI INFORMATIVE Conoscenza del fenomeno e livello di copertura: SUEM 118 PRONTO SOCCORSO: collegamento telematico con monitoraggio quotidiano degli infortuni INAIL referti P.R.E.O. Programma regionale di epidemiologia occupazionale con elenco aziende a rischio infortunistico Registro infortuni elettronico da portale INAIL
8 3. CRITERI DI ESCLUSIONE in itinere e/o da incidente stradale (ad eccezione di ipotesi di colpa correlabili alle normativa di sicurezza sul lavoro): a carico del titolare dell' impresa (tranne eventi causati da colpa di terzi (macchine marcate CE, installazioni non a norma, o rapporti di subordinazione di fatto ) scolastici non legati all uso di macchine utensili o di sostanze pericolose, o riconducibili a violazione di norme di prevenzione infortuni Infortunio chiaramente accidentale: caduta da un gradino, scivolamento dalle mani di utensili,.. Infortunio connesso a situazioni di dolosità: risse, rapine, aggressioni )
9 4. FASI DEL PROCESSO DI SELEZIONE Infortuni valutati: n. infortuni valutati nel corso dai flussi informativi pervenuti Infortuni selezionati: n. infortuni per i quali, dalla prima valutazione si ipotizza la necessità di eseguire un approfondimento per decidere se procedere all archiviazione o all indagine. Infortuni archiviati dopo l approfondimento Infortuni indagati
10 5. FASI DEL PROCESSO DI SELEZIONE 4000 infortuni 800 infortuni gravi valutati 300 selezionati archiviati indagati
11 PROVINCIA DI VERONA INDAGINI PER INFORTUNIO
12 6. l INDAGINE PER INFORTUNI GRAVI E MORTALI Fase 1 L indagine è condotta ai fini di individuare eventuali profili di responsabilità connessi ai reati di omicidio colposo o lesione personale colposa grave o gravissima. Si valutano gli aspetti tecnici, le modalità di organizzazione della sicurezza aziendale, per ricostruire: la dinamica dell evento il nesso di causa la violazione di una norma antinfortunistica. Fase 2 Solo se dalla fase 1 si ipotizza la sussistenza di reati a carico di soggetti la cui condotta od omissione colposa ha comportato la violazione di una norma di cui al D.Lgs. 81, valutazione del modello di organizzazione 12
13 7. INDAGINE PER INFORTUNI GRAVI E MORTALI CON VALUTAZIONE DEL MOG Fase 3 presenza del modello organizzativo valutazione degli elementi dell organizzazione e gestione della sicurezza, in connessione con le cause di accadimento dell infortunio efficacia del modello organizzativo omissioni o negligenze dell organismo di controllo VANTAGGIO O INTERESSE DELL AZIENDA 13
14 IL MODELLO ORGANIZZATIVO LEGGE 231/2001 e TESTO UNICO DEL 2008 Si estende la responsabilità amministrativa del D. Lgs. 231 del 2001 si estende anche ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e di tutela della salute sul lavoro, Art. 589 omicidio colposo Art. 590 lesioni personali colpose del CP Principio della responsabilità giuridica diretta degli enti Si riconosce una duplice responsabilità: responsabilità penale di chi materialmente ha commesso il reato. responsabilità amministrativa civile dell ENTE per avere permesso la commissione del reato. 14
15 COS E IL MODELLO ORGANIZZATIVO? D. LGS. n 81 TESTO UNICO ART. 30 Commissione Consultiva Permanente Luglio Decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del Procedure semplificate per l adozione dei modelli di organizzazione e gestione MOG nelle piccole e medie imprese PMI 15
16 REQUISITI DEL MODELLO Cosa dice l art. 30? Il modello di organizzazione e di gestione idoneo per avere efficacia esimente.. deve essere adottato ed efficacemente attuato ed idoneo a prevenire i reati Incarico di vigilare sul funzionamento un organismo di controllo NON E OBBLIGATORIO 13 punti che assicurano un sistema aziendale per l adempimento di tutti gli obblighi giuridici 16
17 REQUISITI DEL MODELLO Cosa dice l art. 30? 1. Rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici, biologici; 2. valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione; 3. attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche, consultazioni degli RLS; 4. sorveglianza sanitaria; 5. formazione e informazione dei lavoratori; 6. vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; 7. documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; 17
18 REQUISITI DEL MODELLO Cosa dice l art. 30? 8. periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate. 9. idonei sistemi di registrazione 10. Un articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche, i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio 11. Un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il rispetto delle misure indicate nel modello 12. Un idoneo sistema di controllo sull attuazione del modello e sul mantenimento nel tempo delle misure adottate 13. Il riesame e la modifica del modello quando siano verificate violazioni delle norme di prevenzione o mutamenti nell organizzazione al progresso tecnologico 18
19 MODELL0 DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ART. 30 La Commissione Consultiva Permanente nel 2011 conferma che le Linee guida UNI-INAIL 2001 e OHSAS del 2007 si presumono conformi al modello art. 30 per le parti corrispondenti e integrate da SISTEMA DI CONTROLLO che può coincidere con l organo dirigente MONITORAGGIO E AUDIT interno e riesame dell alta direzione SISTEMA DISCIPLINARE formalizzato con riferimenti legislativi e contrattuali Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali del Procedure semplificate per l adozione dei modelli di organizzazione e gestione MOG nelle piccole e medie imprese PMI 18 schede allegate quali strumenti di registrazione e monitoraggio 19
20 MODELL0 DI ORGANIZZAZIONE E DI GESTIONE DELLA SICUREZZA RISPETTO STANDARD DI LEGGE VALUTAZIONE DEI RISCHI MODELLO ORGANIZZATIVO SISTEMA DI CONTROLLO SISTEMA DISCIPLINARE RIESAME E MODIFICA DEL MODELLO ATTIVITA ORGANIZZATIVA SORVEGLIANZA SANITARIA IN-FORMAZIONE DOCUMENTAZIONE REGISTRAZIONE COMPETENZE TECNICHE E POTERI VIGILANZA SU PROCEDURE ED ISTRUZIONI
21 1. INFORTUNIO in azienda di piccole dimensioni Il lavoratore, mentre operava su una scala portatile a sfilo a sviluppo manuale, utilizzata per smantellare una parte di impianto elettrico, cadeva da circa 5 metri di altezza per perdita di stabilità scivolamento alla base di appoggio della scala stessa in quanto priva di basette.
22 2. INFORTUNIO in azienda di piccole dimensioni 22
23 3. INFORTUNIO in azienda di piccole dimensioni 23
24 4. INFORTUNIO in azienda di piccole dimensioni L evento si è verificato per la combinazione di 3 fattori: 1. la scala era priva dei requisiti di sicurezza per il pessimo stato di manutenzione e mancanza di basette antisdrucciolo 2. la scala non era adeguata per il tipo di lavoro che prevedeva l impiego di entrambe le mani, era una scala semplice, portatile (a mano), 3. Le procedure non prevedevano le attrezzature idonee per I diversi lavori.
25 5. INFORTUNIO in azienda di piccole dimensioni Le schede di valutazione delle attrezzature tengono sotto controllo i comportamenti pericolosi messi in atto dai lavoratori durante l uso delle attrezzature di lavoro e non lo stato di conservazione e/o manutenzione delle stesse attrezzature di lavoro non era prevista una procedura che prevedesse per quali lavori era consentito l uso della scala né erano considerate altre attrezzature di lavoro più adeguate, per es. trabattelli. IL MODELLO ORGANIZZATIVO. SI: previsto NON: idoneo, in quanto il sistema aziendale di controllo mancava degli aspetti relativi alla verifica delle attrezzature e alle procedure di sicurezza.
26 1. INFORTUNIO azienda di grandi dimensioni il lavoratore, a contratto con lavoro somministrato, si accorgeva che una spalmatrice in ciclo automatico si era bloccata per inceppamento del pezzo in lavorazione. Il lavoratore, dopo avere selezionato il ciclo manuale, che esclude che i movimenti delle diverse parti della macchina siano solidali, pur con motore di trascinamento del nastro in funzione, con la mano rimoveva il pezzoo che bloccava la macchina. Estratta una parte, la macchina ha ripreso a funzionare trascinando la mano sinistra sugli ingranaggi del sistema di trasmissione del moto, con amputazione del 3 e 4 dito.
27 2. INFORTUNIO azienda di grandi dimensioni. L evento si è verificato per la combinazione di 2 fattori: 1. il lavoratore non era stato formato secondo i programmi concordati con la direzione né era stato sottoposto ad addestramento specifico 2. il lavoratore non aveva ricevuto l istruzione operativa specifica per l uso in sicurezza della macchina, che prevedeva di intervenire sempre e solo a macchina ferma, utilizzando il pulsante di emergenza ad interblocco inserito (a ritenuta con chiave) e con l ausilio dei ganci e spatola in dotazione.
28 3. INFORTUNIO azienda di grandi dimensioni CAUSE Mancata formazione ed addestramento dell infortunato sull impiego della macchina in sicurezza Vigilanza sul lavoratore del rispetto delle procedure da parte del preposto. RESPONSABILITA INFORTUNIO Il delegato del DDL alla sicurezza Il Capo turno preposto IL MODELLO ORGANIZZATIVO SI: presente: Il modello organizzativo prevedeva la gestione della formazione e le procedure di vigilanza su quella specifica operazione NO: efficacemente attuato in quanto i moduli di registrazione della formazione e le tabelle specifiche vengono compilate solo parzialmente. Il SSP non viene informato della presenza di nuovi lavoratori NO: interesse o vantaggio: in quanto l azienda aveva formato tutto il personale.
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