PROGETTO DI RISANAMENTO DEL PONTE ROMA SUL FIUME ISARCO SANIERUNG DER ROMBRÜCKE ÜBER DEN EISACK

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1 COMUNE DI BOLZANO 6 Ripartizione Patrimonio e Lavori Pubblici 6.4 Ufficio Infrastrutture ed Arredo Urbano STADTGEMEINDE BOZEN 6 Abteilung für Vermögen u. Öffentlichen Arbeiten 6.4 Amt für Infrastrukturen u. Freiraumgestaltung PROGETTO DI RISANAMENTO DEL PONTE ROMA SUL FIUME ISARCO SANIERUNG DER ROMBRÜCKE ÜBER DEN EISACK PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO SICHERHEITS- UND KOORDINIERUNGSPLAN PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 1 i-d Nr. : rev. / Rev. : data / Datum : oggetto / Objekt : data / Datum : Il progettista / Der Planer : codice lavoro / Kennnummer Arbeit : protocollo / Protokoll : - P-026F BF PROGETTI ENGINEERING S.r.l. I Bolzano - Via Cassa di Risparmio, 10 info@bfprogetti.it T F

2 PONTE ROMA -Bolzano- PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 100 D.LGS. 81/08 RISANAMENTO DI PONTE ROMA SUL FIUME ISARCO 1.1 parte generale rev. n. data La Committenza L Impresa Il CSP Il CSE 1

3 INDICE A.RELAZIONESULL OPERA. 3 A.1 GENERALITÀ...3 A.2 FASI LAVORATIVE...4 A.3 PROGRAMMA LAVORI....5 A.4 INDIVIDUAZIONE DEL RAPPORTO UOMINI/GIORNI E PRESENZA MEDIA PERSONALE IN CANTIERE...5 A.5 INDIVIDUAZIONE DELLE SOVRAPPOSIZIONI...6 A.6 NOTIFICA PRELIMINARE...7 A.7 SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO...8 B VALUTAZIONE DEI RISCHI DOVUTI AI VINCOLI DELL AMBIENTE B.1 CARATTERISTICHE GENERALI DEL SITO...11 B.2 CARATTERISTICHE PARTICOLARI DEL SITO (OPERE PRESENTI)...11 B.3 OPERE CONFINANTI...12 B.4 CARATTERISTICHE PARTICOLARI DEL CANTIERE...12 B.5 VIABILITÀ INTERNA AL CANTIERE...12 B.6 RECINZIONE...13 C VALUTAZIONE DEI RISCHI DOVUTI ALLE CARATTERISTICHE DELL OPERA...14 ALLEGATI NORME GENERALI 2

4 A RELAZIONE SULL OPERA. A.1 GENERALITÀ. A.1.1 RIFERIMENTO OPERA. Natura dell opera (descrizione sintetica) Risanamento ponte Ubicazione del cantiere Ponte Roma a Bolzano Durata presunta dei lavori (giorni naturali consecutivi) 452 giorni Ammontare totale presunto dei lavori ,64 Valore uomini/giorni previsto u/g Sono previsti i seguenti interventi (vedi disegni allegati): 1. il ripristino delle capacità protettive del copriferro; 2. la sostituzione degli appoggi; 3. la sostituzione dei giunti; 4. la sostituzione dei parapetti; 5. Il nuovo impianto di illuminazione; 6. la nuova impermeabilizzazione; 7. gli asfalti; 8. la modifica della viabilità agli accessi. Durante tutto il periodo di esecuzione dei lavori deve essere garantito uno svolgimento del traffico a senso unico alternato regolato da movieri. Il traffico dovrà essere interrotto solo durante la demolizione con esplosivo dell ammasso roccioso instabile. 3

5 A.2 FASI LAVORATIVE. A.2.1 FASI LAVORATIVE PRINCIPALI DELL OPERA Allestimento cantiere Montaggio ponteggio Sollevamento impalcato Idrodemolizione intradosso Risanamento intradosso Sostituzione appoggi Abbassamento impalcato Deviazione provvisoria Rimozione asfalto e demolizione cordoli laterali Getto cordoli laterali Costruzione pulvini e paraghiaia Posa strutture prefabbricate in c.a Posa impermeabilizzazioni e binder Asfaltatura finale e lavori stradali Pitturazione finale + smontaggio ponteggio Smobilizzo cantiere 4

6 A.3 PROGRAMMA LAVORI VEDERE TABELLA PROGRAMMA LAVORI Si rammenta comunque l obbligo della/e Impresa/e partecipante/i confermare quanto esposto o notificare immediatamente al Coordinatore Sicurezza in fase esecutiva (CSE) eventuali modifiche o diversità rispetto quanto programmato. Le modifiche verranno accettate dal Coordinatore Sicurezza in fase esecutiva (CSE) solo se giustificate e correlate da relazione esplicativa e presentate prima dell apertura del cantiere o, se Impresa selezionata in seguito, prima della partenza della propria fase di lavori. Le modifiche al Programma dei lavori devono essere presentate da ciascuna Impresa partecipante. Quanto sopra vale anche per ulteriori modifiche o variazioni. Il (CSE) in ogni caso, con l inizio dei lavori, o all assegnazione degli stessi alle varie Imprese partecipanti notificherà richiesta di conferma del Programma lavori predisposto. A.4 INDIVIDUAZIONE DEL RAPPORTO Uomini/giorni e PRESENZA MEDIA PERSONALE IN CANTIERE. A.4.1 INDIVIDUAZIONE DEL RAPPORTO UOMINI/GIORNI. VEDERE TABELLA PROGRAMMA LAVORI : RAPPORTO UOMINI GIORNO Il calcolo del valore uomini/giorno e basato su due sistemi : a) inserimento di ipotesi di squadra tipo nelle singole fasi del diagramma lavori impostato; b) individuazione del valore della manodopera in relazione all importo lavori stimato. La stima, così elaborata, individua il valore uomini/giorni (u/g) relativo all opera in oggetto: secondo il diagramma lavori = u/g secondo il calcolo induttivo basato sull importo dei lavori ,64 x 40% / 250,00= u/g ,64 = importo totale lavori 40% = incidenza manodopera 250,00 = costo giornaliero di un operatore edile E possibile quindi affermare che il valore medio stimato si attesta su uomini/giorni. 5

7 A.4.2 PRESENZA PERSONE IN CANTIERE L elaborazione del diagramma lavori permette altresì di definire il valore medio ipotizzato di lavoratori presenti in cantiere: tale valore è sintetizzabile da un minimo di 4 lavoratori ad un massimo di 15 lavoratori stimati. VEDERE TABELLA PROGRAMMA LAVORI : PRESENZA PERSONE IN CANTIERE A.5 INDIVIDUAZIONE DELLE SOVRAPPOSIZIONI VEDERE TABELLA PROGRAMMA LAVORI : SOVRAPPOSIZIONI Sarà cura dell Impresa/e appaltatrice/i confermare quanto previsto o integrare lo schema dei diagrammi dei lavori in relazione alle specifiche situazioni. Si rimanda quindi ai Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione delle varie Imprese il controllo reale del cantiere in tali situazioni. L individuazione delle sovrapposizioni indicate è frutto dell elaborazione dell ipotesi di diagramma lavori. Sono quindi possibili differenti situazioni nell evolversi dei lavori o in relazione a tecniche ed esigenze specifiche delle Imprese Partecipanti. Si rammenta quindi l obbligatorietà delle Imprese a confrontare il diagramma e le sovrapposizioni con i propri metodi, procedure e organizzazione del lavoro e dare tempestiva comunicazione al CSE in caso di modifiche a quanto riportato. 6

8 A.6 NOTIFICA PRELIMARE. Spett. Provincia Autonoma di Bolzano Ufficio Tutela tecnica del lavoro 19.4 Via C. Battisti n Bolzano Fax OGGETTO : NOTIFICA PRELIMINARE (art. 99 D.Lgs. 81/08) Data della comunicazione. Indirizzo del cantiere PONTE ROMA SUL FIUME ISARCO BOLZANO- Committente COMUNE DI BOLZANO Natura dell opera Opere stradali Responsabile dei lavori: 1 Dr. Ing. Mario Begher COMUNE DI BOLZANO Ufficio Infrastrutture ed Arredo Urbano - stanza 304 via Lancia 4/a Bolzano Coordinatore per la sicurezza e la salute durante la progettazione dell opera (CSP) 1 Dr. Ing. Adriano Ferro Via Cassa di Risparmio Bolzano Coordinatore per la sicurezza e la salute durante la realizzazione dell opera (CSE) 1 Dr. Ing. Adriano Ferro Via Cassa di Risparmio Bolzano Data presunta di inizio lavori Data presunta di fine lavori Durata presunta dei lavori in cantiere (giorni naturali consecutivi) 452 Valore uomini/giorni previsto Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere Numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere >1 >1 Impresa principale: Ammontare totale presunto dei lavori ,64 7

9 A.7 SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. A.7.1 Soggetti. Committente COMUNE DI BOLZANO Indirizzo : via Lancia 4/a Bolzano Telefono : Responsabile dei lavori Dr. Ing. Mario Begher Indirizzo : COMUNE DI BOLZANO Ufficio Infrastrutture ed Arredo Urbano St.304 via Lancia 4/a Bolzano Telefono : Progettista Dr. Ing. Adriano Ferro Indirizzo : Via Cassa di Risparmio Bolzano Telefono : Direttore dei lavori Dr. Ing. Adriano Ferro Indirizzo : Via Cassa di Risparmio Bolzano Telefono : Coordinatore per la progettazione Dr. Ing. Adriano Ferro Indirizzo : Via Cassa di Risparmio Bolzano Telefono : Coordinatore per l esecuzione Dr. Ing. Adriano Ferro Indirizzo : Via Cassa di Risparmio Bolzano Telefono :

10 A.7.2 ALTRI SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Scheda da compilare dal Coordinatore per l esecuzione dei lavori (CSE). Qualifica: Indirizzo : Telefono : Qualifica: Indirizzo : Telefono : Qualifica: Indirizzo : Telefono : Qualifica: Indirizzo : Telefono : Qualifica: Indirizzo : Telefono : 9

11 A.7.3 IMPRESE COINVOLTE NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Scheda da compilare dal Coordinatore per l esecuzione dei lavori (CSE). Ragione sociale della ditta INDIRIZZO 1 INDIRIZZO 2 TELEFONO E FAX Legale rappresentante Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Responsabile Sicurezza Cantiere Prestazione fornita : Ragione sociale della ditta INDIRIZZO 1 INDIRIZZO 2 TELEFONO E FAX Legale rappresentante Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Responsabile Sicurezza Cantiere Prestazione fornita : Ragione sociale della ditta INDIRIZZO 1 INDIRIZZO 2 TELEFONO E FAX Legale rappresentante Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Responsabile Sicurezza Cantiere Prestazione fornita : 10

12 B VALUTAZIONE DEI RISCHI DOVUTI AI VINCOLI DELL AMBIENTE. B.1 CARATTERISTICHE GENERALI DEL SITO B.1.1 Caratteristiche legate alla morfologia del sito STATO ATTUALE -Il cantiere sarà installato sul ponte (lato monte e/o valle) con intenso traffico stradale. Definizione delle prevenzioni RISCHI EVIDENZIATI -Rischi dovuti alla presenza del traffico stradale. -Interferenze con pedoni e ciclisti -Traffico sempre a doppio senso di marcia adeguatamente separato dal cantiere -Idonea segnaletica stradale di cantiere -I pedoni avranno sempre il loro marciapiede di passaggio sul ponte adeguatamente separato dal cantiere con N.J. e rete soprastante -I ciclisti seguiranno un percorso alternativo nelle immediate vicinanze del ponte B.2 CARATTERISTICHE PARTICOLARI DEL SITO (OPERE PRESENTI) B.2.1 LINEE AEREE STATO ATTUALE - presenza di molti servizi (tubi gas, acqua, telefonia, elettricità) appesi all intradosso del ponte Definizione delle prevenzioni -Acquisire informazioni presso i gestori dei vari servizi -Eseguire adeguato monitoraggio in loco prima e durante i lavori RISCHI EVIDENZIATI -Rottura/danneggiamento tubazione servizio -Tubo gas: rischio esplosione in caso di rottura/danneggiamento tubo -Interferenze con altre lavorazioni -Rispettare le prescrizioni dei vari gestori servizi per le modalità di intervento per la sostituzione dei tubi -Non eseguire lavorazioni pericolose in prossimità di tubazioni sospese: eventuali altre lavorazioni nelle immediate vicinanze devono garantire una netta separazione delle aree con adeguate barriere/recinzioni -Divieto di eseguire qualunque lavorazione all intradosso del ponte nell interasse delle travi dove è collocato il tubo del gas quando questo è in esercizio. 11

13 B.2.2 LINEE INTERRATE STATO ATTUALE - presenza di molti servizi (tubi gas, acqua, telefonia, elettricità) presso le spalle del ponte Definizione delle prevenzioni -Acquisire informazioni presso i gestori dei vari servizi -Eseguire adeguato monitoraggio in loco prima e durante i lavori RISCHI EVIDENZIATI -Rottura/danneggiamento tubazione servizio -Tubo gas: rischio esplosione in caso di rottura/danneggiamento tubo -Interferenze con altre lavorazioni -Rispettare le prescrizioni dei vari gestori servizi per le modalità di intervento per la sostituzione dei tubi. B.3 OPERE CONFINANTI B.3.1 ABITAZIONE LIMITROFE STATO ATTUALE Il ponte Roma si trova in città e quindi a ridosso di abitazioni / centri sportivi RISCHI EVIDENZIATI -Produzione di forti rumori e polveri dovute le lavorazioni -Ingresso nel cantiere/depositi di personale non addetto ai lavori Definizione delle prevenzioni. -Utilizzo di macchinari con certificazione CE -Rispettare le ore di silenzio imposte dei regolamenti locali -Separare il cantiere con rete+barriere in legno o similari -Tenere pulite costantemente la strade presso il cantiere -Aree di cantiere/deposito ben recintato B.3.2 STRADE LIMITROFE STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI 12

14 Il ponte si trova in prossimità di due incroci Definizione delle prevenzioni. -Interferenza / intasamento della viabilità nelle ore di punta -Difficoltà di passaggio dei mezzi di emergenza -Mantenere sempre e per tutto il periodo delle lavorazioni il traffico a doppio senso di marcia -Realizzare le segnaletica stradale di cantiere (orizzontale e verticale), aggiornarla nelle varianti dovute alle diverse fasi, e mantenerla in esercizio per tutto il periodo. B.4 CARATTERISTICHE PARTICOLARI DEL CANTIERE B.4.1 CADUTA DI OGGETTI DALL ALTO ALL ESTERNO DEL CANTIERE STATO ATTUALE Il cantiere si trova all estradosso ed all intradosso del ponte. Definizione delle prevenzioni RISCHI EVIDENZIATI -Caduta di maestranze ed oggetti dall alto -Montare adeguati parapetti bordo ponte (presentare calcolo statico al CSE) -Montare ponteggi su tutto l intradosso del ponte, provvisti anche di rete anticaduta e Linee- Vita Le Linee-Vita servono per il montaggio dei ponteggi Le reti anticaduta sono necessari per il ponteggio in esercizio Il preposto dell impresa a cui verrà affidato in subappalto la fornitura e la posa in opera del ponteggio, dovrà essere tassativamente presente durante tutte le fasi di montaggio e smontaggio del ponteggio -Presso la campata nr. 1 il percorso pedo-ciclabile dovrà essere messo in sicurezza con tunnel -Le maestranze devono indossare gli appositi D.P.I. in particolare caschi/guanti/scarpe di sicurezza -Il mezzo d opera che movimenta i materiali non deve far passare i carichi sospesi sopra la strada ed il marciapiede 13

15 B.5 VIABILITÀ INTERNA AL CANTIERE B.5.1 ACCESSI AL CANTIERE STATO ATTUALE L accesso alle aree di cantiere avviene dalla sede stradale. RISCHI EVIDENZIATI 1) Pericolo di investimento. Definizione delle prevenzioni 1) I lavoratori dovranno indossare idonei giubbetti ad alta visibilità. Prevedere adeguata segnaletica stradale e di cantiere. I mezzi d opera dovranno transitare a passo d uomo. B.6 RECINZIONE STATO ATTUALE Le aree di deposito si trovano presso le spalle del ponte e nelle aree verdi in golena del fiume RISCHI EVIDENZIATI -Pericolo di invasione con materiale della sede stradale -Ingresso nel cantiere/depositi di personale non addetto ai lavori Definizione delle prevenzioni -Tutte le aree di cantiere dovranno essere ben delimitate con New-jersey, rete soprastante, e recinzioni idonee invalicabili - Prevedere adeguata segnaletica di cantiere. 14

16 C VALUTAZIONE DEI RISCHI DOVUTI ALLE CARATTERISTICHE DELL OPERA In questo capitolo sono evidenziate solo le procedure esecutive che rivestono particolare interesse ai fini della sicurezza. Per quanto riguarda le fasi lavorative si rimanda ad apposita trattazione ( Fasi lavorative : valutazione dei rischi).l elenco riportato non è quindi esaustivo della situazione del cantiere in oggetto. Lo scopo è invece di segnalare, ed individuare, le situazioni particolari dell opera. La particolare tipologia dell opera individua alcuni momenti di estrema attenzione che, a completamento di quanto specificato nelle schede già citate e in relazione a quanto previsto nelle normali procedure d Impresa, meritano attenzione specifica. ATTENZIONE queste note NON sostituiscono quanto previsto da normativa esistente, corretta esecuzione e procedure in uso all Impresa ma hanno lo scopo di evidenziare quelle prescrizioni che, in aggiunta a quanto appena indicato, il CSP intende dettare a tutti gli addetti ai lavori. OPERAZIONE : VEDERE TAVOLA DI SICUREZZA A2 MISURE DI PREVENZIONE : VEDERE TAVOLA DI SICUREZZA A2 ATTENZIONE: Si ribadisce il concetto che tale capitolo NON esaurisce le procedure e l adozione di sistemi di sicurezza che devono essere attivati nelle varie fasi di lavoro (presenti nelle schede di fase, definiti nelle norme in vigore e attivati singolarmente dalle Imprese partecipanti con gli obblighi imposti dal D. Lgs. 81/08) ma esclusivamente aggiungere ulteriori note ed indicazioni (misure di prevenzione) che, in relazione alle caratteristiche specifiche dell opera il CSP intende definire. 15

17 ALLEGATI NORME GENERALI 16

18 D INDICAZIONI GENERALI MACCHINE. D1 ELENCO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI PREVISTI IN CANTIERE Tutti i macchinari presenti in cantiere devono essere a norma. Non sono ammessi macchinari fuori norma. SI rimanda al CSE e alle Imprese partecipanti la stesura completa dell elenco delle attrezzature in uso e alle relative schede. Attrezzi di uso corrente Pistola sparachiodi Flex Avvitatore elettrico Betoniera a bicchiere Martellone Sega circolare Lampada portatile Fiamma ossiacetilenica Tagliamattoni elettrica Macchine per la lavorazione del ferro Martello demolitore Perforatore elettrico (tipo kango) Gruppo elettrogeno Centrale di betonaggio Motopompa o elettropompa Saldatrice elettrica Compressore Staggia vibrante Trabatelli Ponte sospeso Ponteggi Ponte su cavalletti Gru a torre Funi e bilancini Cestoni - Forche Dumper Autogrù semovente Escavatore Compattatore Rullo compressore Cestello idraulico Pinza idraulica Gru con rotazione dal basso Argano a bandiera Carrello elevatore Pala meccanica e/o ruspa Autobetoniera Autocarri Elevatore a cavalletto Vibrofinitrice per asfalti Battipalo 17

19 D.2 SCHEDA SINGOLA ATTREZZATURA Da compilare e gestire da parte del Direttore Tecnico di cantiere o Capocantiere Attrezzatura Marca Modello Tipo Principali rischi misure preventive Componenti soggetti a controllo programmato Tipo di controllo Scadenza Responsabile Verifiche predisposte data intervento firma responsabile 18

20 E INDIVIDUAZIONE DELLE ATTREZZATURE COMUNI. E.1 INDICAZIONI DELLE ATTREZZATURE COMUNEMENTE PREDISPOSTE DALL IMPRESA PRINCIPALE. Di seguito si indicano le normali attrezzature predisposte dall Impresa principale aggiudicataria dei lavori con riferimento a possibili utilizzi comuni da parte delle altre Aziende o dei lavoratori autonomi. Tipo attrezzatura Servizi logistici di cantiere Impianto elettrico generale cantiere Ponteggi - impalcati Opere provvisionali in genere Gru Trabatelli ipotesi di utilizzo da terzi SI NO riferimento terzi Impresa principale - imprese secondarie Impresa principale - imprese secondarie Impresa principale - imprese secondarie Impresa principale - imprese secondarie Impresa principale - imprese secondarie E.2 INDICAZIONI DELLE ATTREZZATURE IN SOVRAPPOSIZIONE DI FASE PER SPECIFICA FASE LAVORATIVA Schede da compilare e gestire da parte del Direttore Tecnico di cantiere o Capocantiere fase lavorativa attrezzatura IMPRESA PRINCIPALE ULTERIORE IMPRESA 19

21 F DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.P.I. Premessa. I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) sono corredo indispensabile dei lavoratori che devono sempre provvedere al loro uso in relazione ai rischi specifici di lavorazione. Compito dei RSPP delle Imprese partecipanti è di fornire DPI adeguati, di curare l informazione e la formazione all uso e di sorvegliare sulla corretta applicazione in cantiere. Questa scheda ha lo scopo di evidenziare particolari situazioni che esulano dalla normale fase di lavoro propria della singola Impresa e che quindi non possono essere gestite dal singolo RSPP. Ci si riferisce in special modo alle situazioni di sovrapposizione od interferenza o a situazioni particolari proprie della realizzazione dell opera. F.1 SITUAZIONE PARTICOLARE In fase di redazione del PSC non si prevedono situazioni particolari che esulano dalla normale fase di lavoro propria della singola Impresa. Schede da compilare e gestire da parte del CSE Situazione DPI Specifico Note Il CSE ha facoltà di apportare indicazioni specifiche se venissero rilevate situazioni fuori norma al presente piano. 20

22 G SOSTANZE UTILIZZATE - PRODOTTI CHIMICI - AGENTI CANCEROGENI. Allo stato attuale non è previsto l utilizzo di particolari sostanze, se non i normali prodotti di utilizzo edile, tali da attivare situazioni di rischio per la salute di particolare gravità. Con questo si dichiara il divieto di utilizzo di sostanze e prodotti tali da generare pericolo per la salute dei lavoratori. Nel caso le Imprese partecipanti intendano utilizzare prodotti particolari (non previsti nelle schede di lavorazione del piano), oltre ad approntare tutte le procedure del caso per la sicurezza dei propri lavoratori, devono trasmettere scheda di sicurezza del prodotto stesso al CSE in modo di poter valutare le procedure da attuare all interno del Cantiere in relazione ad eventuali interferenze con altri prodotti utilizzati o procedure lavorative effettuate al contempo da altre Imprese (sovrapposizioni). Sostanza o prodotto prescrizioni scheda sic. Impresa principale utilizzatrice rischi di interazione con altri prodotti o fasi operative Notificare procedura a Imprese presenti Sostanza o prodotto prescrizioni scheda sic. Impresa principale utilizzatrice rischi di interazione con altri prodotti o fasi operative Notificare procedura a Imprese presenti Sostanza o prodotto prescrizioni scheda sic. Impresa principale utilizzatrice rischi di interazione con altri prodotti o fasi operative Notificare procedura a Imprese presenti 21

23 H SORVEGLIANZA SANITARIA. La tipologia del cantiere e le lavorazioni previste rientrano nelle normali attività di cantiere. Non si ravvisano quindi situazioni particolari tali da attivare accertamenti specifici. La sorveglianza sanitaria rientra quindi nelle procedure specifiche instaurate dai Medici Competenti Aziendali. Si rimanda quindi al Coordinatore in fase di realizzazione dell opera (CSE) evidenziare eventuali situazioni particolari. Le Imprese aggiudicatarie sono tenute ad inviare al CSE dichiarazione dell idoneità del personale e del rispetto delle visite mediche predisposte. Sorveglianza sanitaria - Protocollo di minima Tipo di accertamento Periodicità Note Visita medica annuale salvo lavorazioni con sostanze bituminose che richiedono visite semestrali Spirometria annuale / Audiometria annuale / Esami di laboratorio da stabilire da definire da parte del Medico competente Elettrocardiogramma da stabilire da definire da parte del Medico competente SCHEDA DA COMPILARE A CURA DEL CSE IN CASO DI SITUAZIONI PARTICOLARI. Sorveglianza sanitaria particolare Tipo di accertamento Periodicità Note H.1 VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE RUMORE In relazione a quanto previsto dal D.lgs. 277/91 ed alle modalità precisate dall art. 103 D.Lgs. 81/08 Modalità di attuazione della valutazione del rumore, è fatto obbligo a tutte le Imprese partecipanti eseguire specifica valutazione di esposizione al rumore nel cantiere in oggetto valutando le macchine e le attrezzature utilizzate, le postazioni di lavoro e le specifiche situazioni lavorative. E fatto obbligo inviare dette valutazioni al CSE ed evidenziare particolari situazioni di rischio. Nel caso il CSE ritenga di effettuare ulteriori valutazioni in merito l onere e l obbligo spetta alle Imprese partecipanti. Tutti gli oneri per questi adempimenti sono a totale carico delle Imprese partecipanti. In relazione alle problematiche relative alla ipoacusia da rumore dei lavoratori le Imprese partecipanti devono segnalare al CSE situazioni particolari e l idoneità fisica dei propri lavoratori. Deve essere altresì dimostrata l effettuazione di visita specifica (audiometria) nei sei mesi antecedenti l inizio dei lavori. E a totale discrezione e valutazione del CSE accettare situazioni diverse o richiedere l effettuazione della visita audiometrica. L onere di tali accertamenti è a totale carico delle Imprese partecipanti, 22

24 I PROCEDURE DI EMERGENZA La tipologia del cantiere in oggetto non ravvisa particolari situazioni che implichino procedure specifiche di emergenza ed evacuazione del luogo di lavoro. Si forniscono in tal senso delle procedure comportamentali da seguire in caso di pericolo grave ed immediato, consistenti essenzialmente nella designazione ed assegnazione dei compiti da svolgere in caso di emergenza e in controlli preventivi. Il personale operante nella struttura dovrà conoscere le procedure e gli incarichi a ciascuno assegnati per comportarsi positivamente al verificarsi di una emergenza. I.1 COMPITI E PROCEDURE GENERALI 1. Il capo cantiere è l incaricato che dovrà dare l ordine di evacuazione in caso di pericolo grave ed immediato. 2. Il capo cantiere una volta dato il segnale di evacuazione provvederà a chiamare telefonicamente i soccorsi (i numeri si trovano nella scheda numeri utili inserita nel piano di sicurezza e coordinamento); 3. Gli operai presenti nel cantiere, al segnale di evacuazione, metteranno in sicurezza le attrezzature e si allontaneranno dal luogo di lavoro verso un luogo sicuro (ingresso cantiere); 4. Il capo cantiere, giornalmente, verificherà che i luoghi di lavoro, le attrezzature, la segnaletica rimangano corrispondenti alla normativa vigente, segnalando le anomalie e provvedendo alla sostituzione, adeguamento e posizionamento degli apprestamenti di sicurezza. I.2 PROCEDURE DI PRONTO SOCCORSO Poiché nelle emergenze è essenziale non perdere tempo, è fondamentale conoscere alcune semplici misure che consentano di agire adeguatamente e con tempestività : 1. garantire l evidenza del numero di chiamata per il Pronto Soccorso, VVF, negli uffici (scheda numeri utili ) ; 2. predisporre indicazioni chiare e complete per permettere ai soccorsi di raggiungere il luogo dell incidente (indirizzo, telefono, strada più breve, punti di riferimento) ; 3. cercare di fornire già al momento del primo contatto con i soccorritori, un idea abbastanza chiara di quanto è accaduto, il fattore che ha provocato l incidente, quali sono state le misure di primo soccorso e la condizione attuale del luogo e dei feriti ; 4. in caso di incidente grave, qualora il trasporto dell infortunato possa essere effettuato con auto privata, avvisare il Pronto Soccorso dell arrivo informandolo di quanto accaduto e delle condizioni dei feriti ; 5. in attesa dei soccorsi tenere sgombra e segnalare adeguatamente una via di facile accesso ; 6. prepararsi a riferire con esattezza quanto è accaduto, le attuali condizioni dei feriti, 7. controllare periodicamente le condizioni e la scadenza del materiale e dei farmaci di primo soccorso. Infine si ricorda che nessuno è obbligato per legge a mettere a repentaglio la propria incolumità per portare soccorso e non si deve aggravare la situazione con manovre o comportamenti scorretti. 23

25 I.3 COME SI PUÒ ASSISTERE L INFORTUNATO Valutare quanto prima se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio ; evitare di diventare una seconda vittima : se attorno all infortunato c è pericolo (di scarica elettrica, esalazioni gassose) prima di intervenire, adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie ; spostare la persona dal luogo dell incidente solo se necessario o c è pericolo imminente o continuato, senza comunque sottoporsi agli stessi rischi ; accertarsi del danno subito : tipo di danno (grave, superficiale), regione corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardio-respiratoria); accertarsi delle cause : causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta), agente fisico o chimico (scheggia, intossicazione) ; porre nella posizione più opportuna (di sopravvivenza) l infortunato e apprestare le prime cure ; rassicurare l infortunato e spiegargli che cosa sta succedendo cercando di instaurare un clima di reciproca fiducia ; conservare stabilità emotiva per riuscire a superare gli aspetti spiacevoli di una situazione d urgenza e controllare le sensazioni di sconforto o disagio che possono derivare da essi. 24

26 J LOTTA ANTINCENDIO Per quanto riguarda l analisi dei rischi, si rimanda alle specifiche schede di fase lavorativa. In questa sezione si riportano alcuni punti essenziali: Incendio cause Cause elettriche Cause di surriscaldamento Cause d autocombustione Cause di esplosioni o scoppi Cause di fulmini Cause colpose sovraccarichi o corti circuiti dovuta a forti attriti su macchine operatrici in movimento o organi metallici dovuta a sostanze organiche o minerali lasciate per prolungati periodi in contenitori chiusi dovuta ad alta concentrazione di sostanze tali da esplodere dovuta a fulmine su strutture dovute all uomo ma non alla sua volontà di provocarlo.(mozzicone di sigaretta, uso scorretto di materiali facilmente infiammabili, noncuranza ecc. ) Tipi di incendio ed estinguenti tipo definizione effetto estinguente classe A Incendi di materiali solidi combustibili acqua come il legno, la carta, i tessuti, le pelli, la schiuma gomma ed i suoi derivati, i rifiuti e la cui combustione comporta di norma la anidride carb. polvere produzione di braci ed il cui spegnimento presenta particolari difficoltà. classe B classe C classe E Incendi di liquidi infiammabili per i quali è necessario un effetto di copertura e soffocamento, come alcoli, solventi, oli minerali, grassi, esteri, benzine. Incendi di gas infiammabili quali metano, idrogeno, acetilene. Incendi di apparecchiature elettriche, trasformatori, interruttori, quadri, motori ed apparecchiature elettriche in genere per il cui spegnimento sono necessari agenti elettricamente non conduttivi acqua schiuma anidride carb polvere acqua schiuma anidride carb polvere acqua schiuma anidride carb polvere buono buono scarso mediocre mediocre buono mediocre buono buono mediocre inadatto mediocre buono inadatto inadatto buono buono 25

27 PONTE ROMA -Bolzano- PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 100 D.LGS. 81/08 RISANAMENTO DI PONTE ROMA SUL FIUME ISARCO 1.2 installazione del cantiere rev. n. data La Committenza L Impresa Il CSP Il CSE 26

28 INDICE PARTE I: NORME GENERALI A.1 NOTA GENERALE A.1.1 RECINZIONE DEL CANTIERE - FORMAZIONE ACCESSI CARTELLO DI CANTIERE A.1.2 POSA BARACCHE E SERVIZI A.1.3 ESECUZIONE DELLA SEGNALETICA A.1.4 ESECUZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO DEL CANTIERE A.1.5 IMPIANTO DI MESSA A TERRA E IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE PARTE II: PIANO DI INSTALLAZIONE DEL CANTIERE B.1 VALUTAZIONE DEI RISCHI B.2 MISURE DI PREVENZIONE B.3 D.P.I. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PARTE III: ALLEGATI C.1 RECAPITI TELEFONICI UTILI 27

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