D.V.R. VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL AMBIENTE DI LAVORO

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE L. da Vinci ITI IPSIA- IPAA-IPSSAR (CSIS03900L) ITI (CSTF039015) IPSIA (CSRI039018) IPAA/IPSSAR (CSRA03901L) Via delle Gistre SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) Tel.: Istituto: Centralino 0984/ Presidenza 0984/ Segreteria 0984/ Fax 0984/ CSIS03900L@istruzio.it D.V.R. VALUTAZIONE DEI RISCHI NELL AMBIENTE DI LAVORO (Ai sensi del D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e s.m.i.) 1

2 INDICE Capitolo Argomento INTRODUZIONE 4 1. PREMESSA (descrizio della scuola) Datore di lavoro Preposto 6 2. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabile del Servizio Altri componti addetti al Servizio Medico competente Incaricati del pronto soccorso Incaricati prevenzio incendi Incaricati del servizio di evacuazio in caso di emergenza LUOGHI DI LAVORO - ASPETTI GENERALI DELLA 10 STRUTTURA SCOLASTICA 3.1. Ciclo lavorativo Luoghi di lavoro Rilevazio e lotta antincendio Locali adibiti al pronto soccorso Luoghi di lavoro ed handicap Requisiti di sicurezza degli ampliamenti Vie ed uscite di emergenza Porte e portoni Vie di circolazio, zo di pericolo, pavimenti e passaggi Altezza cubatura e superficie Aerazio e temperatura Illuminazio Spogliatoi e armadi per il vestiario Gabitti e lavabi

3 Adempimenti di carattere gerale Aspetti gerali della struttura Locali e ambienti della suola INFORMAZIONE Informazio gerale e informazio particolare L informazio attuata lla scuola Informazio per le lavoratrici gestanti Manuali della sicurezza FORMAZIONE Piano annuale della formazio CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE Rappresentante dei lavoratori Riunio periodica di sicurezza Programma degli interventi e di miglioramento RICOGNIZIONE DEI RISCHI Rischi per la sicurezza Rischi per la salute Rischi per la sicurezza e la salute Sede centrale Sede IPAA-IPSSAR DOCUMENTO ANTINCENDIO ED EMERGENZA Designazio addetti antincendio Piano di emergenza Registro della sicurezza antincendio LA GESTIONE DEGLI APPALTI PRESIDI SANITARI E DI PRONTO SOCCORSO Designazio degli addetti al primo soccorso Statistiche degli infortuni MACCHINARI ED ATTREZZATURE Schede delle attrezzature Prescrizioni minime di sicurezza per le macchi DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Individuazio dei dispositivi di protezio individuale Modalità di acquisto e consegna MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI VIDEOTERMINALI AGENTI CANCEROGENI Rischio Chimico AGENTI BIOLOGICI PERSONALE E MANSIONI La sicurezza delle perso Rischi legati alla mansio Rischi i luoghi di lavoro Rischi specifici lla scuola SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO

4 INTRODUZIONE Il presente Documento, sulla valutazio dei rischi, redatto ai sensi dell art. 17 sez I del D. Lgs. 81/08, e successive modifiche, obbliga il datore dì lavoro a valutare, lla scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché lla sistemazio dei luoghi di lavoro, i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti i gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, ivi compresi anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato secondo i contenuti dell accordo europeo dell 8/10/2004 e quello riguardante le lavoratici in stato di gravidanza secondo quanto previsto dal D.Lgs. 26/03/01 n. 151, nonché quelli conssi alle differenze di gere, all età e alla provenienza da altri Paesi. Negli istituti di istruzio e di educazio di ogni ordi e grado le disposizioni sono applicate tendo conto delle effettive particolari esigenze consse al servizio espletato. Numerose sono le specificità della scuola: è l contempo luogo di lavoro per il personale docente e non docente e luogo di formazio dei futuri cittadini-lavoratori ad una cultura della prevenzio dei rischi; una peculiarità organizzativa, è certamente quella di essere luogo di lavoro con due datori di lavoro: il proprietario dei locali, tenuto a fornire strutture ed impianti a norma, soggetti alle cessarie manutenzioni ordinarie e straordinarie (antincendio, per l accoglienza dei diversamente abili ecc.) e il Dirigente Scolastico gestore ed organizzatore di un ambiente idoo all apprendimento. Il Documento vie redatto in quanto sia la scuola che i lavoratori, intesi come personale docente e amministrativo, nonché gli allievi equiparati ai lavoratori rientrano l campo di applicazio delle norme riguardanti la sicurezza sul luogo di lavoro. Dalla valutazio il datore di lavoro ha elaborato: 1. Relazio sulla valutazio dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, lla quale sono specificati i criteri adottati per la valutazio stessa; 2. l'individuazio delle misure di prevenzio e di protezio e dei dispositivi di protezio individuale, conseguente alla valutazio di cui al punto 1; 3. il programma delle misure ritenute opportu per garantire il miglioramento l tempo dei livelli di sicurezza. Nel presente documento i tre aspetti non sono separati ma vengono individuati specifici capitoli che costituiscono la base del sistema della sicurezza. 4

5 Le diverse azioni attuative, essendo ricorrenti l tempo, verranno successivamente documentate attraverso una apposita sezio di ALLEGATI che, di fatto, costituiscono il processo di aggiornamento delle misure di prevenzio e di protezio. Per l effettuazio della valutazio dei rischi e l elaborazio del Documento Il Datore di Lavoro si è avvalso della collaborazio del Responsabile del servizio di prevenzio e protezio, previa consultazio con il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza. La valutazio e il documento saranno rielaborati o integrati ogni qualvolta verranno effettuate nuove attività lavorative, utilizzati nuovi macchinari o modificati i livelli di esposizio; sarà inoltre aggiornato in funzio delle variazioni del personale. In questo caso il Documento vie aggiornato attraverso gli ALLEGATI. Il documento vie custodito presso la Presidenza della Scuola. Un altra copia verrà custodita lla sede dell IPAA-IPSSAR. 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLA SCUOLA Denominazio della Scuola ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE L. DA VINCI Sede principale via Delle Gistre - loc. Olivaro Cap Tel Prov. CS Sede staccata via Croto c.da Palla Palla Cap Tel Prov. CS Comu di San Giovanni in Fiore Partita IVA Codice Fiscale n posizio INAIL n posizio INPS Addetti totali relativi all anno scolastico 2012/13 n 116 Allievi n 517 di cui 139 presso la sede dell IPAA- IPSSAR Direzio Docenti Personale ATA Altro L Istituto d Istruzio Superiore L. da Vinci si articola in quattro indirizzi: L Istituto Tecnico Industriale - ITI; L Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato IPSIA; 5

6 L Istituto Professionale per l Agricoltura e l Ambiente IPAA; L istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera IPSSAR I primi due indirizzi hanno sede presso la sede centrale ubicata in via Delle Gistre alla località Olivaro mentre l IPAA e l IPSSAR sono ubicati lla sede staccata in località Palla Palla del comu di San Giovanni in Fiore. In entrambe le sedi, oltre alle attività didattiche svolte in aula, gli allievi svolgono attività di laboratorio. In particolare gli allievi dell IPSIA-ITI svolgono le attività i laboratori di Chimica, di Microbiologia, di Informatica e di Elettronica. Gli allievi dell IPAA- IPSSAR svolgono le attività di laboratorio ll azienda agricola e in cucina. Numerose attività extrascolastiche, inoltre caratterizzano e completano le attività scolastiche vere e proprie come ad esempio stage aziendali svolti anche fuori dal comu e/o dalla regio, visite guidate, gite scolastiche, partecipazio a progetti, attività teatrali, partecipazio alle Olimpiadi della Matematica e della Chimica ecc. 1.1 DATORE DI LAVORO Dati identificativi del Dirigente Scolastico Nome e Cognome Maria Angela Gentile Nella sua qualità di Dirigente Scolastico Nata il 11/12/1951 a Savelli Prov. KR Residente a Savelli in via Roma c.a.p Tel.0984/ Data insediamento llo Istituto : 01/09/ PREPOSTI I Preposti così come definiti all art. 2 par. 1 lettera e del D.Lgs. 81/08 sono individuabili l D.S.G.A.e in altre figure designate dal Dirigente Scolastico quali il Vicario, i responsabili della sede staccata, i docenti coordinatori di aree, i docenti, specialmente quelli coinvolti in attività motorie e di laboratorio. Il Datore di lavoro ha formalizzato ai Preposti, le rispettive responsabilità in ordi all osservanza delle disposizioni contenute ll art. 19 del D. Lgs. 81/08 informandoli che in attuazio degli adempimenti previsti dall applicazio del D. Lgs. 81/08 riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, in ordi allo svolgimento delle funzioni e del ruolo attribuito all interno dell organizzazio aziendale svolge, di fatto, le funzioni di preposto 2. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE L articolo 18, lettera b) testualmente recita: designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazio delle misure di prevenzio incendi e lotta antincendio, di evacuare dai luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e comunque di gestire l emergenza. Attuazio dell art. 18 lettera c) ll affidare i compiti ai lavoratori tendo conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza. 6

7 Ogni soggetto è stato nominato con apposita lettera da parte del Datore di Lavoro che lo informa che fa parte del Servizio. Definizio dell Organigramma: Datore di Lavoro Prof.ssa GENTILE MARIA ANGELA Responsabile del Servizio di Prevenzio e Protezio: Prof ASTORINO FRANCESCO Medico Competente Dott. Consulente Dott. Addetti al servizio di evacuazio in caso di emergenza: MERANDI ANTONIO MARAZITA FORTUNATO PATRIZIO PATRIZIA DURANTE FILOMENA MAZZA FRANCESCO S. LORIA MARIA LORIA SALVATORE TALERICO DOMENICO Addetti prevenzio incendi e lotta antincendio MARAZITA FORTUNATO MARANO SILVANA GENTILE ROSARIO SCARCELLI CARLO TALERICO DOMENICO LORIA SALVATORE SECRETI A.M. VELTRI ROSANGELA Addetti al Salvataggio di Primo soccorso LOPETRONE TERESA AIELLO GRAZIELLA AUDIA ANTONIA AUDIA ROSA PUPO MARIO FRIIO PASQUALE AUDIA ANGELA Rappresentante dei Lavoratori Sig.ra IDA DANTI Lavoratori dipendenti 2.1. RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE In attuazio a quanto previsto dagli artt. 31 e 32 del D.Lgs 81/08 il Dirigente Scolastico ha designato il Responsabile del Servizio di Prevenzio e Protezio scelto tra il personale interno alla Scuola.Il RSPP designato è in possesso delle attitudini e delle capacità adeguate come risulta dalla relativa documentazio. Nome e Cognome Francesco Astorino Nella sua qualità di Docente Nato il a San Giovanni in Fiore Prov. CS Residente ivi Via San Cristoforo,28 Cap Tel Fax 0984/

8 Note: nomina in data 01/10/2012 con lettera di incarico prot. n Tutta la documentazio relativa al RSPP, (curriculum vitae, copia attestati di frequenza e copia della nomina) si trovano ll allegato ALTRI COMPONENTI ADDETTI AL SERVIZIO Nome e Cognome Nella sua qualità di Note Francesco Mazzotta Docente lla sede IPAA-IPSSAR 2.3. MEDICO COMPETENTE Non si rientra lle categorie di lavoratori in cui è cessario il medico competente INCARICATI DEL PRIMO SOCCORSO In attuazio di quanto previsto dall art. 18, lettera b) il Datore di Lavoro ha designato i lavoratori incaricati delle misure di pronto soccorso che hanno frequentato l apposito corso di formazio sulle tematiche del primo soccorso. In apposito allegato è conservata la relativa documentazio comprovante che i lavoratori designati hanno frequentato un apposito corso di formazio. N Nominativi Ambienti di lavoro 1 LOPETRONE TERESA Sede centrale 2 AUDIA ANTONIA Sede centrale 3 AIELLO GRAZIELLA Sede centrale 4 AUDIA ROSA Sede centrale 5 FRIIO PASQUALE Sede IPAA- IPSSAR 6 PUPO MARIO Sede IPAA- IPSSAR 7 AUDIA ANGELA Sede IPAA- IPSSAR 2.5. INCARICATI PREVENZIONE INCENDI Inoltre sempre ai sensi dell art. 18 lett. b il Datore di Lavoro ha designato i lavoratori incaricati dell attuazio delle misure di prevenzio incendi anche in relazio a quanto specificamente prevede il Documento dell Evacuazio. I lavoratori che hanno seguito il corso e conseguito il regolare attestato di partecipazio sono: N Nominativi Ambienti di lavoro (piano) 1 MARAZITA FORTUNATO Sede Centrale 2 VELTRI ROSANGELA Sede Centrale 3 GENTILE ROSARIO Sede Centrale 4 SCARCELLI CARLO Sede Centrale 5 SECRETI A.M. Sede Centrale 6 MARANO SILVANA Sede Centrale 7 TALERICO DOMENICO Sede IPAA - IPSSAR 8 LORIA SALVATORE Sede IPAA - IPSSAR 8

9 In apposito allegato è conservata la relativa documentazio comprovante che i lavoratori designati abbiano frequentato un apposito corso di formazio. In merito alle designazioni dei lavoratori addetti alla lotta antincendio vedi il successivo capitolo INCARICATI DEL SERVIZIO DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA I lavoratori designati per questo servizio sono i seguenti: N Nominativi Ambienti di lavoro (piano) 1 MERANDI ANTONIO Sede Centrale 2 MARAZITA FORTUNATO Sede Centrale 3 PATRIZIO PATRIZIA Sede Centrale 4 DURANTE FILOMENA Sede Centrale 5 MAZZA FRANCESCO S. Sede Centrale 6 LORIA MARIA Sede IPAA - IPSSAR 7 LORIA SALVATORE Sede IPAA - IPSSAR 8 TALERICO DOMENICO Sede IPAA - IPSSAR Le nomi delle figure sensibili sono consultabili ll allegato n. 2; gli attestati dei corsi di formazio si trovano ll allegato 2 bis. 9

10 3. LUOGHI DI LAVORO ASPETTI GENERALI DELLA STRUTTURA SCOLASTICA Geralità La scuola è costituita da due edifici il primo, sede centrale, ubicato in periferia in località Olivaro del Comu di San Giovanni in Fiore. L edificio, è sorto come scuola, di recentissima costruzio. Ha ospitato la Scuola d Arte e quindi adeguato alle esigenze di quella scuola. E stato adattato, solo qualche laboratorio alle esigenze dell IPSIA- ITIS. Il secondo edificio ( sede dell IPAA-IPSSAR), è anch esso ubicato in zona periferica del comu di San Giovanni in Fiore, in località Palla-Palla. E stato di recente rimodernato. Ogni Istituto ha un area di propria pertinza delimitata da una recinzio. L edificio scolastico della sede centrale si sviluppa su 4 livelli: piano terra rialzato, piano seminterrato, primo e secondo piano. Al piano seminterrato sono ubicati: l aula magna; la biblioteca; l archivio; l aula Speciale; altra aula (ex punto ristoro); n. 4 bagni; il locale caldaia; il locale autoclave; llocale di deposito. Inoltre vi sono anche altri due locali adibiti rispettivamente a locale cister e locale autopompe. Al piano terra rialzato vi sono: n. 2 laboratori di Microbiologia; il punto ristoro; n. 2 laboratori di Chimica; n. 3 aule ( Aula 1, aula 6 e Aula 7); la sala professori; il locale per i servizi di bidelleria,; la segreteria (costituita da 5 stanze e corridoio); la presidenza con anssa sala di attesa; il laboratorio di Informatica (aula 9); 10

11 la sala dei collaboratori del dirigente; l ufficio tecnico; magazzino; corridoio; servizi igienici per studenti docenti e personale ATA. Il primo piano è costituito da: n. 13 aule; corridoio; n. 2 laboratori di Elettronica; laboratorio di Elettrotecnica; servizi igienici per studenti; l aula di Informatica; l aula-laboratorio di Automazio. Il secondo piano è costituito da: n. 8 aule; un aula adibita a laboratorio esercitazioni; servizi igienici; corridoio; magazzino adibito a deposito. L edificio scolastico, in cui hanno sede l IPAA e l IPSSAR, si sviluppa su due livelli; al primo livello, piano terra vi sono: ufficio vicepresidenza la sala insegnanti comprensiva di biblioteca; n. 8 aule; andro entrata principale (pedonale); bidelleria; sala esercitazioni; cucina; dispensa; disimpegno; spogliatoio e bagno per i lavoratori della cucina servizi igienici docenti; 11

12 servizi igienici alunni. Al primo piano vi sono: corridoio; n. 6 aule; bidelleria; guardaroba; locale lavanderia; servizi igienici alunni; stanzetta utilizzata dai bidelli per deposito materiale. Completano l Istituto un terreno agricolo, un campetto di calcio e altri fabbricati oltre l edificio principale sopra detto e che sono: magazzino-garage; Struttura multifunzio ( sala vendita prodotti aziendali (frutta e uova), ufficio, magazzino derrate, laboratorio di chimica); pollaio; serra; locale pompe; piccolo locale adibito a ripostiglio. L allegato n. 3 contie le planimetrie della sede centrale ITIS IPSIA; Le planimetrie della sede IPAA IPSSAR sono contenute ll allegato 3 bis CICLO LAVORATIVO La scuola svolge attività educativa e scolastica LUOGHI DI LAVORO Per luogo di lavoro si intende quanto precisato ll art. 62 del DLgs. 81/08. Attraverso il presente Documento il Datore di Lavoro, dichiara che i luoghi di lavoro rispondono ai requisiti previsti dal Titolo II, articolo 63 e meglio precisati ll allegato IV del suddetto decreto Rilevazio e lotta antincendio. I luoghi di lavoro, (sede centrale), sono stati dotati di dispositivi adeguati per combattere l'incendio con rilevatori di incendio e di sistemi di allarme conformemente alle attrezzature presenti, alle dimensioni dell edificio e del numero massimo di perso che possono essere presenti. Sempre lla sede centrale esistono anche i dispositivi non automatici di lotta antincendio.nella sede IPAA-IPSSAR sono collocati dispositivi non automatici di lotta antincendio in zo facilmente accessibili e utilizzabili dal personale addetto. La segnaletica, conforme alla normativa vigente,è collocata i luoghi appropriati ed è realizzata in materiale duraturo. LE SPECIFICHE SONO CONTENUTE NEL PIANO DI EMERGENZA. 12

13 Locali adibiti al pronto soccorso. Non esistono appositi locali adibiti al pronto soccorso, ma esistono, per quanto riguarda la sede centrale, alcuni armadietti, (cassette di pronto soccorso), i laboratori contenti i dispositivi medici e i farmaci cessari; lla sede dell IPAA-IPSSAR le cassette di pronto soccorso sono ubicate in cucina e in bidelleria Luoghi di lavoro ed handicap Tutti i luoghi di lavoro sono stati, come si evince dal progetto tecnico, strutturati tendo conto di eventuali lavoratori interni o allievi portatori di handicap Requisiti di sicurezza degli ampliamenti Per gli adeguamenti e gli ampliamenti della Scuola le competenze sono in ordi all Amministrazio Provinciale che cura con l assistenza del progetti la richiesta dei relativi provvedimento autorizzativi. Le procedure vengono anche attivate i confronti dei Vigili del Fuoco ai fini del CPI Vie ed uscite di emergenza Le vie di emergenza sono senza ostacoli al fi di favorire un deflusso che consente alle perso che occupano luoghi all interno della Scuola di raggiungere un luogo sicuro attraverso una uscita di emergenza che immette in un luogo sicuro. Il Piano di evacuazio e le relative prove di simulazio che verranno effettuate a cura del Servizio di Prevenzio e Protezio informano e formano i lavoratori e gli allievi sulle modalità, che in caso di pericolo, di come poter essere evacuati i luoghi di lavoro rapidamente e in piena sicurezza. Il numero, la distribuzio e le dimensioni delle vie e delle uscite di emergenza, come previsto l progetto e l piano di emergenza, sono adeguate alle dimensioni dei luoghi di lavoro, alla loro ubicazio, alla loro destinazio d'uso, alle attrezzature in essi installate, nonchè al numero massimo di perso che possono essere presenti in detti luoghi. Le vie e le uscite di emergenza hanno, come previsto l progetto e l piano di emergenza, altezza minima di m 2,0 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia antincendio. Le uscite di emergenza sono dotate di porte, munite di maniglia antipanico, apribili l verso dell'esodo e, qualora siano chiuse, si aprono facilmente ed immediatamente da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle in caso di emergenza. Le porte delle uscite di emergenza non sono mai chiuse a chiave, se non in casi specificamente autorizzati dall'autorità competente. Le vie e le uscite di emergenza sono evidenziate da apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti, durevole e collocata in luoghi appropriati. Le vie e le uscite di emergenza sono dotate di un'illuminazio di sicurezza di intensità sufficiente, che entri in funzio in caso di guasto dell'impianto elettrico. La Scuola non presenta pericoli di esplosioni o specifici rischi di incendio in base ai prodotti utilizzati, l piano antincendio sono tuttavia indicati i locali a rischio di incendio e le procedure dell attuazio dell emergenza e dell uso dei DPI appropriati Porte e portoni Le porte dei locali di lavoro sono, per numero, dimensioni, posizio, e materiali di realizzazio, state realizzate al fi di consentire una rapida uscita delle perso ed essere agevolmente apribili dall'interno durante il lavoro. In base alle tipologie lavorative della Scuola in uno stesso locale i lavoratori normalmente ivi occupati, ovvero gli studenti, non sono di media superiori a 25 e pertanto le porte ed i portoni hanno le dimensioni standard. Naturalmente in base alle esigenze dei Locali dove può esserci una presenza maggiore, aula magna, palestra o simili le porte hanno apertura maggiori al fi di poter consentire il passaggio di tutto il personale e gli allievi. Nei locali di lavoro ed in quelli adibiti a magazzino non sono presenti porte scorrevoli, saracische a rullo o porte girevoli su asse centrale.. Le porte ed i portoni ad azionamento meccanico, sia in base alla loro progettazio sia in base al programma di manutenzio, funzionano senza rischi di infortuni per i lavoratori. Sono muniti di dispositivi di arresto di emergenza facilmente identificabili ed accessibili e poter essere aperti anche manualmente, salvo che la loro apertura possa avvenire automaticamente in caso di mancanza di ergia elettrica. Le porte situate sul percorso delle vie di emergenza sono contrassegnate in maniera appropriata con segnaletica durevole conformemente alla normativa vigente. Esse devono poter essere aperte, in ogni momento, dall'interno senza aiuto speciale. 13

14 Vie di circolazio, zo di pericolo, pavimenti e passaggi Le vie di circolazio, comprese scale e rampe di carico, sono state progettate e calcolate, dal progettista, in modo tale che i pedoni o i veicoli possano utilizzarle facilmente in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazio e che i lavoratori operanti lle vicinanze di queste vie di circolazio non corrano alcun rischio. Il calcolo delle dimensioni delle vie di circolazio per perso ovvero merci si è basato sul numero potenziale degli utenti e sul tipo di impresa. Alcu vie di circolazio utilizzate da mezzi di trasporto prevedono per i pedoni una distanza di sicurezza sufficiente. Le vie di circolazio destinate ai veicoli passano ad una distanza sufficiente da porte, portoni, passaggi per pedoni, corridoi e scale. Le zo di pericolo sono state segnalate in modo chiaramente visibile. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non presentano buche o sporgenze pericolose e sono in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle perso e dei mezzi di trasporto. Sono state date opportu disposizioni affinché, qualora per evidenti ragioni tecniche non sia possibile eliminare completamente dalle zo di transito ostacoli fissi o mobili che costituiscono un pericolo per i lavoratori o i veicoli che tali zo devono percorrere, gli ostacoli devono essere adeguatamente segnalati Altezza, cubatura e superficie I limiti minimi per altezza, cubatura e superficie dei locali chiusi destinati al lavoro lla Scuola sono comprensivi l progetto e regolarmente autorizzati dalle amministrazioni competenti. Questa resta peraltro una competenza esclusiva del Comu/Provincia che detie la proprietà dell immobile nonché la destinazio d uso e deve garantir la costante manutenzio ed eventuali opere di adeguamento Aerazio e temperatura Nei luoghi di lavoro chiusi, tendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, sono state previste idoe misure affinché essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di aerazio. La temperatura i locali di lavoro è adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori Illuminazio I luoghi di lavoro dispongono di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un'illuminazio artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il bessere di lavoratori Spogliatoi e armadi per il vestiario Lo spogliatoio esistente lla sede IPAQA-IPSSAR, convenientemente arredato ha una capacità sufficiente, e trovasi vicino ai locali di lavoro aerato, illuminato, ben difeso dalle intemperie, riscaldato durante la stagio fredda e munito di sedile. Lo spogliatoio è dotato di attrezzature, armadietti, che consentono a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il periodo di lavoro Gabitti e lavabi. I lavoratori dispongono, in prossimità dei loro posti di lavoro, di gabitti e di lavabi con acqua corrente calda, se cessario, e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi. Per uomini e don sono stati previsti gabitti separati Adempimenti di carattere gerale In base alle misure previste l presente Documento e l Piano di Emergenza si è provveduto affinché: a) le vie di circolazio inter o all'aperto che conducono a uscite o ad uscite di emergenza e le uscite di emergenza siano sgombre allo scopo di consentir l'utilizzazio in ogni evenienza; b) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzio tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; 14

15 c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; d) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzio o all'eliminazio dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzio e al controllo del loro funzionamento ASPETTI GENERALI DELLA STRUTTURA Sede centrale Aree ester Superficie Destinazio delle aree Parcheggi, area da destinare a campetto di pallavolo/basket Recinzio L area è completamente recintata Cancelli ed ingressi Cancello automatico per ingresso automobili e cancello per ingresso pedoni Illuminazio artificiale Secondo le norme vigenti Fonti di rumore e inquinamento Assenti Afflusso perso/giorno 50 Accesso consentito a tutti Sede IPAA IPSSAR Aree ester Superficie Destinazio delle aree Parcheggi, area da destinare a campetto di pallavolo/basket Recinzio L area è completamente recintata Cancelli ed ingressi Cancello manuale per ingresso automobili e pedoni Illuminazio artificiale Secondo le norme vigenti Fonti di rumore e inquinamento Assenti Afflusso perso/giorno 15 Accesso consentito a tutti 15

16 3.4. LOCALI E AMBIENTI DELLA SCUOLA In questo capitolo sono identificati tutti gli ambienti del plesso scolastico inteso come luogo di lavoro. I relativi rischi, in relazio alle specifiche attività lavorative, sono evidenziati l Capitolo 7 con singole schede contrassegnate da un numero. Il numero relativo è riportato lla colonna A. Tutte le attrezzature ed i macchinari, sono evidenziate l Capitolo 11 con singole schede contrassegnate da un numero. Le schede delle attrezzature si trovano in un apposito allegato. Il numero relativo di ogni attrezzatura è riportato: lla colonna B per quanto attie alle attrezzature fisse del luogo di lavoro; Le emergenze, evacuazio ed antincendio sono evidenziati ll apposito Documento dell Emergenza di cui al Capitolo 8. Nella colonna C è indicato il capitolo dell emergenza relativo allo specifico ambiente di lavoro. 16

17 (esempio) CODICE DESTINAZIONE LOCALI A RISCHIO SI NO A B C Attrezz Fisse n Rischi vedi cap Emerg vedi cap. SCHEDA n. Codice DESCRIZIONE DELL AMBIENTE (comu o singolo) AULE TIPO A (Palestra, Aula magna, Laboratorio, ecc) Altezza locali m. Media alunni presenti n. Docenti Esterni NO ILLUMINAZIONE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X Naturale X artificiale schermatura di emergenza AERAZIONE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X naturale forzata Aspirazioni locali RISCALDAMENTO DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE Impianto autonomo X Impianto centralizz altro SICUREZZA DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X uscite X segnaletica X estintori X rilevatore fumi impianto allarme TIPOLOGIA LOCALE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X Porte inter X Porte ester X Porte antincendio X Porte tagliafuoco X Pavimenti X Pareti X fistre X corridoi e transito X scale inter IMPIANTI DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X elettrico X Gas X termico antincendio 17

18 X aspirazio RUMORE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE fonte livello VIDEOTERMINALI DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE numero PC numero stampanti X ergonomia X orientamento luce ESPOSIZIONI AGENTI DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE chimici fisici biologici fumi polveri MONTACARICHI DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE ascensore perso X di servizio trasporto carichi PRONTO SOCCORSO DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X armadietto X pacchetto medicaz infermeria PULIZIA DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE X Giornaliera X Settimanale MOVIMENTAZIONE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE CARICHI X Manuale Uso dei DPI VARIE DESCRIZIONE EVENTUALI MISURE 18

19 4.0 INFORMAZIONE Premessa e finalità Il tema dell'informazio ai lavoratori è stato sviluppato, dal D.Lgs 81/08, sia a livello gerale sia in relazio alle singole tipologie di rischio previste dallo stesso decreto (uso delle attrezzature di lavoro, dispositivi di protezio individuale, ecc.). L informazio è uno degli obblighi gerali dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti. Ciò che contraddistingue l'informazio ai lavoratori disciplinata dal D.Lgs 81/08, rispetto a quanto previsto dalla legislazio precedente, non è, quindi, la novità in sé del concetto, ma la sua chiave di lettura: l'informazio è non solo e non tanto un obbligo del datore di lavoro, ma soprattutto uno strumento di partecipazio, l contesto di una cultura prevenzionistica, ispirata dalla direttiva 89/391/CEE, che considera i lavoratori come veri e propri "attori" in materia e non più come semplici destinatari di obblighi posti a carico di altri soggetti 4.1. INFORMAZIONE GENERALE E INFORMAZIONE PARTICOLARE Il Servizio di Prevenzio e Protezio, al fi di unificare ed uniformare l informazio, in attuazio dell art. 36del D.Lgs. 81/08, ha stabilito un piano capillare di informazio che riguarda tutto il personale dipendente in servizio e, annualmente, tutti gli allievi frequentanti l istituzio scolastica. Il piano di informazio per tutto il personale dipendente, attuato dal Datore di Lavoro, per il tramite del Servizio di Prevenzio e Protezio, prevede l attuazio completa dell art L INFORMAZIONE ATTUATA NELLA SCUOLA Per quanto riguarda l informazio, lla riunio periodica svoltasi in data 05/11/2012 si è deciso che il programma di informazio dei lavoratori sarà sviluppato in concomitanza dello svolgimento dei collegi dei docenti in modo da avere una costante e continua informazio l tempo. Al responsabile del Servizio vengono affidati i compiti organizzativi ed operativi anche in relazio alle decisioni stabilite lla Riunio Periodica. Ciascun lavoratore ha diritto di ricevere una informazio adeguata in materia di prevenzio e protezio. Il Responsabile del servizio si assicura che, ai sensi dell art. 36 del D.lgs. 81/08, l informazio vie resa in forma agevolmente comprensibile, e riferita: a) ai rischi per la sicurezza e la salute conssi all'attività dell'impresa in gerale; b) alle misure ed alle attività di protezio e prevenzio adottate; c) ai rischi specifici, cui è esposto il lavoratore in relazio all'attività svolta ed alle normative di sicurezza ed alle disposizioni aziendali in materia; d) ai pericoli conssi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi; e) alle procedure ed ai nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l'evacuazio dei lavoratori; f) al nominativo del responsabile del Servizio di prevenzio e protezio e del medico competente (ove nominato). 19

20 4.3 INFORMAZIONE PER LE LAVORATRICI GESTANTI Deve essere assicurata una specifica informazio a tutte le lavoratrici gestanti o puerpere ai sensi del D. Lgs. 25 novembre 1996, n In questo caso si è dato incarico esterno ai fini di predisporre di uno specifico programma di informazio sia attraverso l uso di manuali appositi sia con progetto per un breve corso di formazio. Tutte le perso interessate devono far apposita richiesta alla Direzio MANUALI DELLA SICUREZZA Possono essere predisposti, in allegato al Documento di, a cura del Datore di Lavoro, specifici MANUALI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO. Ogni specifico Manuale integra e completa le misure di prevenzio previste l Documento e vie consegnato ed illustrato ad ogni lavoratore quale informazio di base per la sicurezza e quale primo adempimento agli obblighi di cui all art

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